orge
14 - Il tranviere
di stinf
30.06.2021 |
21.454 |
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"Il vino e i grappini cominciavano a fare effetto ero intontita e la testa mi girava, i due uomini si sono scambiati i ruoli, Giorgio me l’ha infilato in..."
CAPITOLO 14Avevo una brutta abitudine quella di non pagare il biglietto del tram, un giorno mentre andavo in centro sono stata beccata, e non avendo il biglietto il controllore mi ha presa per un braccio e mi ha invitata a scendere alla prima fermata, tutti i passeggeri mi guardavano e io mi sono sentita un po’ una cacca. Una volta scesi mi ha chiesto i documenti per scrivere il verbale, io mi sono messa a pregarlo dicendo che era una dimenticanza, che sono salita sul tram credendo di averlo il biglietto e che non sarebbe più successo, ma lui non ha ceduto e si è messo a scrivere i miei dati. Io allora mi sono messa a fare la civettuola facendogli gli occhi dolci e dicendogli parole come:
_ “Ma un bell’uomo come lei con quegli occhi azzurri mi vuole fare un verbale”.
_ “Certo signorina il biglietto del tram si paga”.
_ “Su sia gentile, andiamo in un bar a prendere qualcosa in fin dei conti è stata una dimenticanza, la prossima volta starò più attenta”.
Lui poco per volta si è rabbonito e dopo aver scritto per alcuni minuti tutti i miei dati mi ha guardata poi ha stracciato il foglio l’ha accartocciato e se lo è infilato in tasca.
_ “Non posso venire al bar a bere qualcosa con te perché sono in servizio, ma se ti incontro nuovamente mi devi una birra”.
_ “Ti ringrazio una birra… e non solo” gli ho risposto maliziosamente, poi ci siamo salutati e me ne sono andata mentre lui saliva su un altro tram appena arrivato.
Saranno passati una quindicina di giorni, era la settimana che ero a casa e non lavoravo sono andata al mercato e poi al solito bar a prendere l’aperitivo, sono entrata, mi sono seduta a un tavolino e mi sono messa a leggere il giornale, ero assorta nella lettura quando mi sento salutare, alzo gli occhi e chi mi trovo davanti? Il controllore che aveva stracciato il verbale.
_ “Ciao, cosa ci fai qui”.
_ “Sono venuto a bere la birra che mi hai offerto”.
_ “Come hai fatto a trovarmi”.
_ “Avevo il tuo indirizzo sono venuto a casa tua ho suonato ma non mi ha risposto nessuno, venendo via sono passato dal mercato e avendo voglia di un caffè casualmente sono entrato in questo bar e sono stato fortunato”.
L’ho guardato bene, era un bell’uomo sui cinquant’anni, un po’ brizzolato e un bel fisico asciutto, insomma niente male.
_ “Va bene lo stesso se invece della birra ti offro l’aperitivo?”.
_ “Meglio ancora visto che fra un po’ stacco e vado a pranzo”.
Abbiamo preso l’aperitivo chiacchierando del più e del meno, poi lui mi ha raccontato che la moglie era al paese in meridione dove il padre non stava troppo bene e lui era solo da più di un mese. Ho subito capito dove voleva arrivare, io per non farmi fare il verbale avevo fatto la civettuola, lui ha capito che tipo ero e adesso in astinenza per via della moglie aveva voglia di scopare e mi aveva cercata. Lui sapeva il mio nome e il mio indirizzo dal verbale ma io non sapevo nemmeno il suo di nome glie l’ho chiesto e lui mi ha detto che si chiamava Pino.
Era mezzogiorno e Pino si è alzato e mi ha detto:
_ “Io vado a pranzo, vuoi venire con me? Vado in una trattoria qui vicino e pago con i coupon che mi dà l’azienda se vuoi ti offro il pranzo”.
Ho pensato perché no, una bella mangiata e poi una bella scopata, mi sono alzata e sono andata con lui. La trattoria la conoscevo era molto vicino a casa mia, abbiamo mangiato un primo e un secondo e bevuto un paio di birre, Pino mi ha ricordato il verbale e poi mi ha chiesto se adesso pagavo il biglietto, io ho sorriso ma non ho risposto, poi il discorso è andato sul sesso, è tornato a parlare della moglie raccontandomi che loro alla sera per eccitarsi andavano a scopare in macchina in posti dove c’erano dei guardoni e che qualche volta la moglie faceva loro una sega o una pompa.
_ “In questi giorni mi manca proprio e pensare che dovrà stare al paese ancora un mese e mezzo”.
_ “Poverino, e come fai” gli ho chiesto.
_ “Potrei venire oggi da te”.
Non ho risposto ho sorriso e mi sono alzata e sono uscita mentre lui andava a pagare, io mi sono incamminata verso casa e lui mi è venuto dietro, arrivati a casa gli ho offerto un liquorino, abbiamo bevuto e poi lui si è avvicinato a me mi ha abbracciata e baciata mettendomi le mani dappertutto, tirandomi fuori il seno e baciandomi i capezzoli, io l’ho staccato da me e mi sono spogliata e sono andata a sedermi sul sofà, si è spogliato anche lui completamente nudo ed è venuto a piazzarsi in piedi davanti a me, un bel fisico forse troppi peli ma niente male, il cazzo non era un gran che ma era nella norma.
Lo prendo in mano e me lo avvicino alla bocca, puzzava un pochino di pipì, allora l’ho scappellato e annusato, a me piacciono gli odori specialmente quelli di pipì e di sudore, prima di imboccarlo l'ho odorato bene, con l’altra mano gli ho stretto i testicoli più che potevo, mi sono fregata la cappella sotto il naso per sentire l’odore il più a lungo possibile poi l'ho preso in bocca e con la lingua l'ho pulito tutto, anche i suoi peli sapevano di sudore. Quando è stato bello duro mi sono alzata e tenendolo per il cazzo l'ho trascinato in camera da letto, mi sono coricata e lui mi è venuto sopra e si coricato su di me e mi ha baciata sulla bocca e si è ripreso un po’ dei suoi sapori. Con un ginocchio mi ha allargato le gambe si è preso il cazzo duro in mano e senza tanti complimenti mi ha penetrata, io ero bagnata e già molto eccitata, il cazzo è scivolato dentro facilmente, mi ha scopata per un po’ e io raggiungo l’orgasmo quasi subito.
Pino sentendo che sono partita si è coricato al mio fianco mi ho succhiato i capezzoli e mi ha infilato due dita in figa e mi ha scopata, io non mi ero ancora ripresa e dopo un po’ di quel massaggio vaginale ho raggiunto nuovamente l’orgasmo, ci sapeva fare più con le dita che con il cazzo, ci rilassiamo un po’ poi mi chiede se lo prendo in culo. Io ci penso un attimo poi visto che non è molto dotato dico di sì.
Mi fa scendere dal letto e coricare sulla sponda, mi allarga bene le gambe e si inginocchia dietro di me e si mette a leccarmi prima la figa per raccogliere i miei umori e poi lo sfintere io mi rilasso e lui riesce a penetrarmi con la punta della lingua depositando un bel po’ di saliva. Si alza in piedi e punta il cazzo sul mio sfintere, io sono bella rilassata e lui entra facilmente e spinge fino a farmi sentire i testicoli che sbattono contro la mia figa, poi si ferma lì tutto piantato dentro di me per godersi la penetrazione. Io faccio passare una mano in mezzo alle gambe e mi stuzzico il clitoride, Pino inizia ad incularmi estrae quasi completamente il cazzo dal mio ano e poi affonda sbattendo il pube contro il mio sedere, io mi sono masturbata e in breve ho raggiunto l’orgasmo e subito dopo è partito anche lui inondandomi l’intestino di sperma.
Ma non si è tolto, è rimasto dentro di me, il cazzo si è leggermente rimpicciolito ma era abbastanza sodo da rimanermi dentro, Pino si è coricato su di me allargandomi le natiche per spingerlo di più dentro, poi mi ha preso i capezzoli in mano e me li ha stretti forte tra due dita. Sentire il cazzo semiduro nel culo e i capezzoli torturati mi piaceva, e il mio culo aveva delle contrazioni di piacere, avevo ancora la mano in mezzo alle gambe ed ho ripreso a masturbarmi, poi all’improvviso ho sentito un calore nell’intestino e ho girato la testa verso di lui.
_ "Stai ferma che ti sto pisciando in culo, respira profondamente così la pipì risale l'intestino, sentirai che godimento" mi ha detto Pino.
Io sono rimasta un po’ sorpresa e sconcertata ma sono stata lì ferma, ho sentito un nuovo gettito caldo di pipì e mi sono eccitata, il mio dito correva veloce sul clitoride, Pino mi ha detto di continuare a respirare profondamente, io ho ubbidito e lui mi ha fatto una interminabile pisciata nel culo, godevo e sentivo il liquido caldo risalire nel mio intestino e alla fine ho nuovamente raggiunto l’orgasmo.
Ero sempre con il cazzo in culo e respiravo profondamente, poi ho sentito che il cazzo si rimpiccioliva, non sapevo cosa fare, se rimanere così ferma o stringere l’ano perché non mi uscisse la pipì, ho scelto la seconda opzione per paura che mi uscisse tutto, ho stretto l’ano ed il cazzo di Pino è uscito, ho tenuto stretto lo sfintere e sono corsa in bagno a liberarmi. Mi sono lavata e ho lasciato il posto in bagno a Pino. Mi sono messa un vestitino aderente che porto sempre in casa con niente sotto, poi lui è arrivato e mi ha chiesto:
_ “Ti è piaciuta la pisciata nel culo?”.
_ “Si mi è piaciuta e sono anche partita, è stato bello non avevo mai provato una simile sensazione”.
_ “Sai con mia moglie lo faccio sovente e anche lei gode”.
Poi si veste e mi racconta che un paio di anni fa il suo matrimonio è andato in crisi, lei si era stufata di stare in casa a fare la casalinga, voleva evadere, conoscere gente nuova, avere degli amici, non solo dei parenti, invitare gente in casa e così via. Mentre Pino raccontava ho pensato che oltre alla pisciata in culo che indubbiamente era stata una bellissima novità, come partner a letto non valeva un gran che per quello che sua moglie voleva evadere.
_ “Io per cambiare la nostra routine ho invitato una coppia di amici a cena, coppia che sapevo dalle dicerie essere molto libertina, ma a lei non piacevano, ho invitato un collega che si vantava grande amatore ma nemmeno questo andava bene, ho invitato un altro mio collega appena assunto, un ragazzo giovane con una bella moglie, e quando se ne sono andati lei mi ha detto che la moglie era una stronza ma lui le piaceva”.
_ “E tu cosa hai fatto” gli ho chiesto io.
_ “Dopo alcune settimane ho saputo che lui era solo perché la moglie andava un weekend dalla sorella, l’ho detto a mia moglie e lei mi ha detto di invitarlo, io l’ho accontentata e lei è andata dalla pettinatrice e quella sera era tutta in ghingheri, vestitino, calze a rete, camicetta senza reggiseno ed ho poi scoperto dopo senza mutande. Aveva sempre solo fatto seghe e qualche pompa ai guardoni ma quella sera se lo è portato a letto, lui aveva un cazzo molto più grosso del mio e abbiamo scopato tutti e tre per ore, si è fatta sbattere e inculare come una vacca e da allora lo facciamo sovente quando lui è libero”.
_ “Adesso che è sola si farà sbattere da qualcuno al paese”.
_ “Certamente ma quando torna mi vendico, gli faccio trovare una bella sorpresa, invito a cena oltre che il mio amico anche 3 altri uomini ben forniti di cazzo così si toglierà le voglie e io starò li a guardare”.
A sentire Pino che raccontava di sua moglie mi è tornata voglia ma ho fatto finta di niente e gli ho detto che dovevo uscire, lui mi ha chiesto se sabato pomeriggio potevamo rivederci, io ci ho pensato un po’ su e poi pensando che mi avrebbe nuovamente pisciato in culo gli ho detto di sì.
_ “Posso portare l’amico che scopa mia moglie”.
_ “No, mi basti tu, non ho mai fatto ammucchiate”.
Pino ha insistito e mi ha fatto vedere la foto dell’amico, era giovane e carino, poi ha continuato ad insistere decantando il suo cazzo e io curiosa alla fine gli ho detto di sì ma che prima volevo conoscerlo, e ci siamo dati appuntamento in trattoria per pranzo.
Il sabato ci siamo ritrovati in trattoria, i due uomini erano già seduti al tavolo e quando sono entrata Pino mi ha presentato Giorgio, un bel ragazzone sui 30 anni, capelli scuri e ricciolini anche lui calabrese come Pino, abbiamo mangiato e bevuto, i due hanno cercato di farmi bere e a me che piace il vino ho bevuto abbondantemente. Usciti siamo andati a casa mia, io ero abbastanza allegra ma ci siamo bevuti ancora un paio di abbondanti grappini, io volevo lasciarmi andare e godere senza remore.
Mi sono spogliata nuda e mi sono seduta sul sofà, anche loro si sono spogliati e sono venuti davanti a me, Pino aveva già il cazzo duro ma quello di Giorgio era ancora abbastanza molle, io li ho leccati prima uno e poi l’altro e quando anche il cazzo di Giorgio, che aveva una bella circonferenza era ben duro mi sono alzata e sono andata in camera da letto, Pino mi ha seguita e si è coricato a letto con me e mi ha abbracciata e baciata e dopo un po’ è arrivato anche Giorgio e si è chiuso la porta della camera dietro di se.
Pino mi è venuto a cavallo infilandomi il cazzo in bocca e Giorgio si è inginocchiato tra le mie gambe e mi ha leccato la figa, io ho incominciato a godere e in pochi minuti ho raggiunto l’orgasmo e sono partita. Il vino e i grappini cominciavano a fare effetto ero intontita e la testa mi girava, i due uomini si sono scambiati i ruoli, Giorgio me l’ha infilato in bocca e Pino me lo ha messo in figa, mi ha scopata fino a che sono nuovamente partita. Giorgio si è coricato e mi ha fatta andare sopra di lui, mi sono infilata il grosso cazzo in figa e io mi sono sbattuta sopra di lui infilandomi dentro il cazzo più che potevo. Pino mi è venuto davanti mi ha presa per i capelli e mi ha infilato il cazzo in gola ero eccitatissima e godevo sentendomi brutalizzata così.
Mentre mi sbattevano e io godevo mi è parso di vedere la porta della camera che si apriva, ma ero brilla, la testa mi girava e non connettevo bene, ma quando mi sono sentita toccare dietro ho realizzato che c’era un’altra persona, ho cercato di divincolarmi ma Giorgio mi teneva stretta per i fianchi impedendomi di muovermi mentre Pino continuava a tenermi per i capelli e spingermi il cazzo in gola impedendomi di parlare.
Ho sentito una lingua che mi leccava lo sfintere poi un dito che mi entrava in culo, io cercavo sempre di divincolarmi ma ero bloccata. Poi un cazzo ha premuto contro il mio sfintere ed è entrato di prepotenza nel mio ano, i due uomini hanno cercato di prendere il ritmo e mi hanno scopata e inculata, io rassegnata e confusa cominciavo a godere e ho raggiunto l’orgasmo continuando a godere fino a che ho sentito un gettito di sperma caldo nel mio culo.
Quello che mi inculava si è tolto e anche Pino mi ha lasciato andare la testa ed è andato dietro di me e ha infilato il cazzo nel mio sfintere dilatato, io anche se avevo la bocca libera non ho detto niente, stavo godendo, Giorgio di sotto mi scopava in figa e Pino mi dava dei colpi tremendi in culo, io avevo un orgasmo dopo l'altro, e in breve tempo è partito anche lui nel mio culo, è stato un po' dentro per depositare tutto lo sperma e si è tolto.
Giorgio mi ha fatto rotolare sul letto finendo sopra di me senza togliermi il cazzo dalla figa e una volta sopra si è messo a scoparmi come un forsennato, io sono partita altre due volte e poi lui mi ha scaricato il suo sperma in figa, è stato un po’ dentro di me e poi si è tolto. Io mi sono girata per vedere la terza persona ma non c’era, sono rimasta coricata sul letto tutta piena di sperma davanti e dietro, ero ancora abbastanza intontita dagli effetti dell’alcol.
Giorgio era seduto vicino a me sul letto e mi accarezzava la testa come se fossi un cagnolino, mentre Pino era in piedi con il cazzo nuovamente duro, mi ha preso per i piedi e mi ha tirata sulla sponda del letto con i piedi per terra, mi ha aperto le natiche e mi ha infilato nuovamente il cazzo in culo, io non avevo neanche la forza di reclamare, pensavo che mi inculasse nuovamente ma una volta dentro si è fermato, poi ho sentito un gettito di piscio caldo seguito da una lunga pisciata io respiravo profondamente come mi aveva insegnato la settimana prima ed ho sentito il calore salirmi nell’intestino.
Si è aperta la porta della camera ed è entrato il terzo uomo, io non ho avuto neanche la forza di alzare la testa talmente ero distrutta, poi Pino si è tolto dal mio culo ed io ho stretto lo sfintere, stavo per alzarmi ma subito il terzo uomo mi ha messo una mano sulla schiena ed ha puntato la cappella contro il mio sfintere ha spinto ed è entrato, anche lui è stato fermo per un po’ e poi mi ha pisciato in culo, il mio intestino dopo un po' non accoglieva più il liquido e il piscio mi colava lungo le gambe, io invece di rivoltarmi ero eccitatissima ho fatto passare una mano in mezzo alle gambe e mi sono masturbata raggiungendo l'orgasmo.
Giorgio è sceso dal letto, mi è venuto dietro e anche lui appena il terzo uomo si è sfilato mi ha infilato il grosso cazzo in culo, io sentivo il piscio che continuava a colarmi lungo le gambe, ma lui non è stato fermo si è messo a incularmi, io mi sono infilata due dita nella figa e mi sono massaggiata l'interno, il cazzo era grosso andava su e giù dentro di me e non ci credevo neanche io ma stavo nuovamente godendo. Ad ogni affondo mi usciva liquido dal culo, poi si è fermato ed è partito e sono partita anche io, anche lui è rimasto dentro di me e anche lui mi ha pisciato in culo, io nel sentire la pancia piena che gorgogliava e quel liquido caldo che non stava più dentro di me e mi colava fuori nonostante il grosso cazzo che avevo in culo sentivo un piacere che è difficile da descrivere ma molto eccitante.
Quando si è tolto io ho stretto lo sfintere ma era troppo dilatato e una gran parte del liquido è uscita colando a terra, il tappeto sotto i miei piedi era completamente inzuppato, sono rimasta lì sul letto intontita e con mal di pancia, poi lentamente mi sono ripresa e sono andata in bagno a svuotarmi e a fare una lunga doccia. Uscita dal bagno i tre uomini erano spariti sono tornata in camera mi sono vestita ho tolto il tappeto ed ho lavato il pavimento, mi sono seduta sul sofà ancora intontita ed ho telefonato in ferramenta che mi mandasse qualcuno a cambiarmi il nottolino della serratura, non si sa mai. Aspettando il fabbro mi sono data tante volte della stupida e quasi mi vergognavo di aver goduto così tanto e di aver voglia di rifarlo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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