trio
53 - Un giovanissimo guardone in Liguria
di stinf
10.10.2022 |
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"L’ho bloccavo con le gambe attorno ai suoi fianchi, e lui era sempre fermo con il cazzo durissimo tutto piantato dentro di me, io lo sentivo pulsare ed ho..."
Capitolo 53Stavo facendo la mia settimana di notte che andava da martedì a martedì e il sabato sera non ce la facevo più avevo voglia e volevo vedere Bruno, gli ho telefonato e l’ho invitato per la domenica a pranzo, l’indomani si è presentato alle 10 con una bottiglia di prosecco, io mi ero appena fatta una doccia ed ero in accappatoio, abbiamo preso un aperitivo e alle 11 e 30 abbiamo pranzato e poi subito a letto.
Avevo bisogno della sua vicinanza e del suo cazzo, appena sotto le coperte l’ho abbracciato, aveva già il cazzo duro, glie l’ho preso in bocca, sapeva di pipì, lui è sempre molto pulito forse l’ha fatto apposta, l’odore mi ha eccitata di più e l’ho leccato per bene ripulendolo tutto, poi l’ho fatto venire sopra di me e mi ha penetrata, era bello sentire quella grossa cappella entrarmi dentro mi dava una sensazione di pienezza. L’ho avvinghiato ai fianchi con le gambe e lui si è messo a scoparmi, non ci ho messo molto a raggiungere l’orgasmo e partire, ma lui continuava a martellarmi con il suo cazzo duro ed io ho continuato a godere con un multi orgasmo lunghissimo fino a quando ho sentito il suo sperma riempirmi, l’ho tenuto dentro di me fino a che non l’ho sentito affievolirsi. Non sono andata a lavarmi, mi sono messa i tappi nelle orecchie, lui ha guardato la gara di Formula uno, ho dormito divinamente bene sentendo la sua vicinanza e il suo calore e alle 19 mi sono svegliata. Abbiamo organizzato una settimana in camper in Liguria e sono andata a lavorare.
Lunedì sera al lavoro mi sono portata un borsone con i vestiti e al martedì mattina invece di andare a casa sono andata al deposito dove Bruno tiene il camper e siamo partiti con destinazione Imperia, mi sono coricata sull’enorme letto al fondo del camper e mi sono messa a dormire. Bruno andava piano per non disturbare il mio sonno, alle 13 siamo arrivati e ci siamo parcheggiati nell’enorme piazza vicino al porto a pochi metri dal mare, abbiamo mangiato un po’ di pasta, poi io sono tornata nuovamente a letto.
Mi sono svegliata che erano le 17, mi sono vestita con una felpa e una gonna di jeans e senza mutande sono scesa dal camper, Bruno era seduto su uno scoglio del molo che guardava il mare, mi sono seduta vicino a lui e l’ho baciato, ero felice. Siamo poi andati a passeggiare nelle vie dietro il porto e alle 19 abbiamo mangiato due pizze e siamo tornati al camper, abbiamo letto su un cartello che l’indomani ci sarebbe stato il mercato. Ci siamo spostati ed abbiamo parcheggiato di fianco a un giardinetto sulla strada che va all’incompiuta, ci siamo seduti su una panchina a prendere la brezza marina.
La strada era interrotta da trent’anni ad un centinaio di metri più avanti, dopo le 22 sono arrivate alcune macchine con coppiette, c’erano anche alcuni uomini che giravano, chiaramente dei guardoni, noi ci siamo spostati su una panchina vicino al mare e un po’ isolata, ho abbracciato Bruno e l’ho baciato, poi gli ho toccato il cazzo che era già abbastanza sodo, lui aveva indosso una tuta e la mia mano è entrata facilmente, dopo averlo palpeggiato un po’ il cazzo è diventato durissimo, mi sono guardata in giro, nei dintorni non c’era nessuno.
Ero senza mutande, sono andata a cavalcioni su di lui infilando le gambe tra il sedile e lo schienale della panchina e mi sono infilata il cazzo dentro, mi sono sistemata bene facendolo entrare più che potevo e poi ci siamo abbracciati e baciati mentre io muovevo lentamente il bacino, sentivo la cappella strusciare contro l’utero e godevo, dopo un po’ di questo piacere dolce e languido è passato un uomo dietro di noi ma non poteva vedere niente perché la gonna copriva tutto, ha fatto ancora alcuni passi e si è fermato a guardarci, si vedeva chiaramente che mentre abbracciavo e baciavo Bruno con il bacino mi muovevo su di lui, il guardone è poi andato dietro la panchina in modo che io potessi vederlo bene e poi si è massaggiato sulla patta dei pantaloni, io l’ho guardato sorridendogli e lui ha tirato fuori il cazzo. Mi sono mossa di più su Bruno, facendogli vedere chiaramente che mi stavo scopando.
_ “C’è uno qui dietro che ci guarda e si sta segando” ho sussurrato all’orecchio di Bruno.
_ “Peccato che non lo posso vedere”.
Ho continuato a godere, anche Bruno si muoveva sotto di me, l’orgasmo è stato lungo e intenso e alla fine sono partita con dei gridolini che non sono riuscita a trattenere. Avevo ancora il cazzo duro di Bruno nella mia figa e continuavo a godere sentendolo pulsare, il guardone, visto che io continuavo a guardarlo e a sorridergli ha preso coraggio ed è venuto a sedersi sulla panchina vicino a noi, io gli ho preso il cazzo in mano e l’ho masturbato, ho abbassato la cerniera della felpa e lui mi ha messo una mano sulle tette, ero eccitatissima e ho ripreso a sbattermi sul cazzo di Bruno e lentamente ho raggiunto un altro orgasmo, subito dopo è partito anche il guardone riempiendomi la mano di sperma.
Mi sono guardata in giro e ho visto altri due che si avvicinavano, con dispiacere ho dovuto sfilarmi il cazzo dalla figa, ci siamo ricomposti e ce ne siamo andati facendo un lungo giro per non far vedere che andavamo in camper, ci siamo ancora fermati alcune volte a baciarci e poi siamo saliti sul camper, io ero soddisfatta ma Bruno non era partito, e appena saliti mi sono messa nuda sul letto, anche lui si è spogliato ed è venuto in piedi davanti a me con il suo cazzo duro, io l’ho accarezzato, leccato e infilato in gola più che potevo, adoravo quel cazzo sempre duro, me lo sarei tenuto dentro per delle ore.
Bruno mi ha fatta scendere dal letto e appoggiare con la pancia sulla sponda, mi ha fatto divaricare bene le gambe, mi ha preso le mani e me le ha fatte mettere sulla natiche in modo che le allargassi bene, ha puntato la cappella sullo sfintere e senza lubrificare ha spinto ed è entrato, io lo aspettavo e ho cercato di rilassarmi più che potevo e lui è entrato dentro lentamente ma senza fermarsi fino a che il suo pube ha toccato le mie natiche larghe, ho avuto un lungo e intenso fremito di piacere nel sentire il cazzo e la grossa cappella che entravano dentro di me.
Si è fermato tutto dentro stando fermo per un paio di minuti, lui sentiva il mio sfintere che si contraeva e io il suo cazzo che pulsava, era un piacere sottile e appagante.
_ “Ti piacerebbe averne anche uno in figa”.
_ “Si lo desidererei tanto”.
_ “Questa settimana cercane uno con un bel cazzo e poi…”.
Sussurrandomi queste parole nell’orecchio ha iniziato a muoversi dentro di me, la mia mente ha fantasticato ed ho subito iniziato a godere, sentivo il cazzo andare su e giù nel mio intestino, la grossa cappella mi faceva godere, poi ho raggiunto l’orgasmo e sono partita, Bruno mi ha ancora inculata per un minutino e poi ho sentito il calore dello sperma nel mio intestino ed ho provato diversi brividi di piacere. Con le mani l’ho preso per i fianchi trattenendolo dentro di me e lui dopo un po’ con dei brevi gettiti mi ha pisciato in culo, ne ha fatta tanta come sempre ed il liquido ha risalito il mio intestino e quando ha finito non si è tolto è rimasto ancora diversi minuti dentro di me, sentivo il liquido gorgogliarmi in pancia, era una situazione strana che mi eccitava, poi il cazzo ha cominciato a perdere consistenza, ci siamo lavati e andati a dormire, come primo giorno di vacanza niente male.
Al mattino siamo andati al mercato, abbiamo comprato frutta e pane, poi su un banco che vendeva stock ho trovato una bella giacca a vento rossa e una gonna di jeans con un profondo spacco laterale, tornati al camper abbiamo mangiato e al pomeriggio visto che c’era un bel sole siamo andati sugli scogli dell’incompiuta, abbiamo trovato un posticino riparato dagli sguardi di chi passava sulla strada e con un ridottissimo tanga mi sono messa a prendere il sole, Bruno mi ha fotografata e poi mi ha fatto togliere anche il tanga e sono rimasta nuda.
_ “Se sto nuda fra un po’ ci sarà la fila di guardoni”.
_ “Se trovi quello giusto possiamo sfatare l’ultimo tabù”.
_ “Cosa intendi dire”.
_ “Ho capito che ieri sera ti sarebbe piaciuto prenderne due, non voglio che tu soffra, ti voglio accontentare”.
_ “L’ho pensato e questo ha fatto aumentare il mio eccitamento ed ho goduto ma non vuol dire che dobbiamo farlo per forza”.
_ “Anche a me sarebbe piaciuto vederti scopare con un altro, e se oggi trovi quello giusto…”
Su quegli scogli in diversi andavano a prendere il sole nudi e c’era un giro di uomini, dopo un po’ è sbucato un ragazzino molto giovane e appena mi ha vista ha cercato di nascondersi, io ho guardato Bruno e anche lui l’aveva visto.
_ “Se ti piace… è giovane e carino”.
_ “Non lo trovi troppo giovane?” gli ho chiesto.
Ho allargato un po’ di più le gambe e il ragazzino ha fatto capolino per guardare meglio, io le ho allargate un ancora e lui è uscito allo scoperto con il cazzo in mano, non era niente male e a questo punto le ho allargate del tutto e mi sono toccata, allora lui ha preso coraggio e si è avvicinato a noi. Bruno ha preso la macchina fotografica e si è spostato, il ragazzino si è avvicinato a poco più di un metro.
_ “Vuoi toccarla?” lui ha allungato la mano e mi ha accarezzato la figa con delicatezza, io mi stavo eccitando e Bruno fotografava.
_ “Me la lecchi?”.
Il ragazzino sempre in silenzio si è inginocchiato tra le mie gambe con le dita me l’ha aperta e con la lingua si è messo a leccarmela disordinatamente come un cagnolino, era molto eccitante e l’ho lasciato sfogare poi prendendolo per i capelli ho diretto la sua bocca sul clitoride, si vedeva che era inesperto ma comunque me lo leccava e succhiava e io ho raggiunto l’orgasmo e sono partita. Il cuore mi batteva forte ed ero indecisa, avevo voglia di scopare ed ho preso la mia decisione sperando che in seguito non me ne sarei pentita.
_ “Ce l’hai un preservativo?”.
Lui l’ha tirato fuori dalla tasca e io gliel’ho messo, aveva un discreto cazzo, mi sono appoggiata a un masso ed ho divaricato le gambe lui mi è venuto dietro e con il mio aiuto mi ha infilato il cazzo in figa, non è durato molto ma è bastato, perché anche io emozionatissima sono partita quasi subito.
_ “Scusami se sono venuto così in fretta, ma ero tanto eccitato”.
Bruno ha posato la macchina fotografica e si è messo a parlare con il ragazzino, gli ha fatto un terzo grado, informandosi se andava con uomini o a prostitute, insomma della sua vita sessuale, sembrava alle prime armi, poi gli ha dato appuntamento nei giardinetti per la sera alle 22.
_ “Ne hai fatte foto?”.
_ “Sì, tantissime”.
_ “Ti è piaciuto guardarmi mentre scopo con un altro”.
_ “Ero un po’ distratto dalle foto ma mi ha eccitato molto”.
Siamo ancora stati lì fino alle 17, sono passati diversi guardoni e ad un paio ho allargato le gambe e poi li ho masturbati facendoli eiaculare sulle mie tette. Siamo tornati al camper lentamente mano nella mano e ogni tanto ci fermavamo e io lo abbracciavo e baciavo, pregustavo già la serata con due cazzi tutti per me, arrivati al camper ho fatto una doccia, preparata la cena e cenato poi siamo scesi dal camper a goderci il tramonto.
Quando si è fatto buio sono arrivate le coppiette e i soliti guardoni, io sono risalita in camper e Bruno è rimasto ad aspettare il ragazzino e quando è arrivato hanno parlato nuovamente a lungo mentre io spiavo dal finestrino.
Sono saliti e lui si è presentato.
_ “Ciao sono Andrea”.
_ “Piacere Laura”, ci siamo dati la mano e poi ci siamo seduti al tavolo abbiamo bevuto una birra.
_ “Quanti anni hai”.
_ “Diciotto”.
_ “Sei sicuro o mi stai raccontando una frottola”.
_ “Ne ho quasi 17” si è corretto arrossendo.
Rieccoci con un altro bimbetto, ho guardato Bruno e lui ha alzato le spalle.
_ “Hai già avuto rapporti a tre” gli ho chiesto.
_ “No questa è la prima volta”.
_ “E rapporti con altre donne della mia età”.
_ “Sì una volta sola quando il fratello di mia mamma è venuto a passare alcuni giorni da noi e sua moglie una mattina che eravamo soli in casa è entrata in bagno mentre io mi facevo il bidet, si è offerta di finire di lavarmi e dopo che me lo ha toccato mi è venuto durissimo, lei si è appoggiata sulla vasca da bagno e mi ha chiesto di prenderla così, io l’ho scopata alla pecorina ma ho resistito poco e gli ho sborrato in figa lei si è incazzata tantissimo insultandomi, e per i giorni che è rimasta lì non mi ha più degnato di uno sguardo. Poi solo seghe, l’altra scopata l’ho fatta con te oggi”.
Mi sono alzata in piedi e mi sono spogliata nuda Bruno ha preso la macchina fotografica e si è spostato, ho fatto alzare Andrea e l’ho spogliato, le mani del ragazzo tremavano e non sapevano più dove toccarmi, mi sono chinata e gli ho preso il cazzo in bocca, era pulitissimo e profumato, glie l’ho succhiato un po’ e poi l’ho fatto salire sul letto e ho continuato a leccarlo, prima i capezzoli e poi nuovamente il cazzo, dalla punta usciva un liquido dolciastro. Non volevo che mi eiaculasse in bocca, mi sono coricata sul letto a gambe larghe e l’ho fatto venire sopra di me gli ho preso il cazzo in mano e me lo sono messo tra le gambe lui ha spinto e mi è entrato dentro, sentire qual cazzo senza preservativo e pregustando il suo sperma mi ha dato una sferzata di adrenalina, io l’ho cinto ai fianchi con le mie gambe tirandomelo tutto dentro, era impacciato, si vedeva che voleva baciarmi ma non si osava, gli ho passato una mano dietro la nuca, l’ho tirato facendolo coricare tutto sopra di me, lui allora ha incollato le sue labbra sulle mie e ci siamo dati un interminabile bacio.
L’ho bloccavo con le gambe attorno ai suoi fianchi, e lui era sempre fermo con il cazzo durissimo tutto piantato dentro di me, io lo sentivo pulsare ed ho iniziato a godere, poi ho mollato la presa e lui si è mosso mi ha scopata con irruenza, l’ho lasciato sfogare ed ho raggiunto subito l’orgasmo che è durato fino a che non ho sentito il suo sperma inondarmi la figa, poi è crollato sopra di me esausto. Ho girato la testa per vedere cosa faceva Bruno, lui stava posando la macchina fotografica, e poi è venuto sul letto con noi e si è coricato vicino a me ho girato la testa verso di lui e gli ho dato un lungo bacio sulla bocca.
_ “Troia” mi ha sussurrato all’orecchio e io l’ho preso per un complimento.
Io ho tolto le gambe attorno ai fianchi di Andrea che lo trattenevano ancora dentro di me e lui a malincuore è uscito dalla mia figa con il cazzo ancora duro e gocciolante di sperma, sono andata subito a cavalcioni sul cazzo di Bruno e me lo sono infilato prima che uscisse tutto lo sperma che avevo dentro, l’ho abbracciato e baciato a lungo sulla bocca, poi mi sono tirata su e ho fatto venire Andrea vicino a me e gli ho preso il cazzo in bocca leccandolo e ripulendolo tutto, poi ho nuovamente abbracciato e baciato sulla bocca Bruno mentre Andrea mi accarezzava le natiche e lo sfintere. Mi sono sbattuta su quel magnifico cazzo che avevo dentro godendo tantissimo, sentivo lo sperma che mi colava e impregnava i suoi peli poi ho raggiunto l’orgasmo.
Io e Bruno ci siamo spostati rimanendo sempre uno dentro l’altra, ci simo messi sulla sponda del letto lui aveva le gambe penzoloni e io appoggiavo le ginocchia sulla sponda poi mi sono girata verso Andrea.
_ “Ti piacerebbe mettermelo nel culo?”.
_ “Oh sì sarebbe fantastico”.
_ “Allora vieni e mettimelo nel culo”.
Lui è venuto dietro mentre io mi coricavo tutta su Bruno che mi ha allargato le natiche mettendo in mostra il mio sfintere, Andrea si è posizionato dietro ha puntato il suo cazzo ed ha spinto, ha faticato un po’ ad entrare ma alla fine me lo sono ritrovato tutto in culo, si è messo a incularmi come un forsennato, Bruno da sotto cercava di muoversi e prendere il suo ritmo ma non aveva molta libertà di movimento, io ho iniziato a godere, il piacere era immenso baciavo sulla bocca Bruno, avevo la figa piena del suo cazzo e venivo inculata da un torello scatenato, ho spostato la bocca su un orecchio di Bruno e gli ho sussurrato frasi d’amore e giurato che sarei stata per sempre la sua donna, la sua vacca, la sua puttana e che avrei fatto qualsiasi cosa lui mi avesse chiesto. Il piacere era infinito i due mi montavano da diversi minuti e i cazzi erano sempre duri, io avevo un multi orgasmo che non finiva più, poi Andrea non ce l’ha più fatta ed è venuto nel mio intestino, ho sentito lo sperma caldo dentro di me provando degli intensi brividi di piacere, Andrea si è fermato rimanendomi ancora dentro, sono passati alcuni minuti e mentre il cazzo di Bruno era sempre duro nella mia figa, quello che avevo in culo lentamente si è ammosciato ed infine è uscito.
Bruno mi ha fatto scendere dal letto, il suo cazzo era tutto sporco dei miei umori e dello sperma di Andrea, l’ho preso in bocca e ripulito, mi sono appoggiata sulla sponda del letto, mi è venuto dietro e me, ha giocato un po’ con il mio sfintere dilatato facendo entrare e uscire la sua grossa cappella, poi lo ha messo anche lui tutto nel mio culo, la grossa cappella è entrata più che poteva nel mio ano dilatato e poi mi ha inculata a lungo mentre io godevo, infine ho passato una mano in mezzo alle gambe e mi sono masturbata, l’ano iniziava a bruciarmi ma Bruno non aveva nessuna intenzione di smette continuava a incularmi come un forsennato io ho raggiunto un paio di orgasmi e poi anche lui è partito depositando nel mio intestino tutto il suo sperma, è rimasto dentro di me fino a che il suo cazzo non si è ammosciato ed è uscito.
Salutato Andrea siamo andati a letto ci siamo abbracciati e addormentati eravamo esausti. Il nostro viaggio è continuato, siamo andati a Sanremo e a Ventimiglia a villa Hambury e abbiamo fatto centinaia di foto con la patata al vento. Abbiamo parlato quasi tutte le sere della scopata con Andrea e Bruno mi ha rassicurata che per lui andava bene ed era contento così, che io non dovevo mortificare le mie voglie e che le prossime volte che l’avremmo fatto di lasciarmi andare e di godere senza ritegno. Bruno era soddisfatto della mia disponibilità a farmi fotografare, abbiamo scopato tutti i giorni più di una volta al giorno e il lunedì successivo siamo tornati a Torino.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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