Lui & Lei
121 - Ingrid e il cane Gor


10.03.2025 |
3.242 |
40
"Io l’ho accarezzato e ho preso il suo muso tra le mani, me ne sono riempita una delle sue abbondanti bave e me le sono spalmate sul clitoride, lui mi ha dato..."
CAPITOLO 121Viaggio in Portogallo 10
Il giorno dopo l’orgia sul peschereccio ci siamo svegliati tutti molto tardi e non avendo voglia di cucinare siamo andati al mercato coperto dove c’è il bar degli sfaccendati, era una bella giornata e ci siamo seduti fuori, abbiamo mangiato degli stuzzichini di pesce e bevuto vigno tinto, ho fatto notare a Maria e a Lina tre uomini ed ho spiegato loro che si facevano abbordare da donne stagionate come noi. Maria ha subito raddrizzato le antenne, li ha guardati bene, non ce n’erano di giovanissimi ma tre bei 50enni con la barba lunga e un po’ trasandati, Maria ne ha subito adocchiato uno che aveva un bel fagotto.
_ “Quello me lo faccio subito”.
_ “Davanti o dietro” gli ho chiesto.
_ “Davanti, ieri sera quando siamo tornati al camper ho messo alle strette Gianni, se vuole che continuiamo a scopare in giro, da adesso prendo in figa chi voglio, ormai per godere con il culo devono essere enormi”.
_ “Sono contenta per te” gli ho risposto.
_ “C’è un cesso da queste parti” mi ha poi chiesto Maria.
Gli ho indicato dov’era e lei si è alzata ed è andata verso il 50enne che aveva il bel pacco ha scambiato due parole con lui e poi assieme si sono avviati verso il mercato delle verdure dove c’erano i gabinetti, noi tutti ci siamo guardati increduli e Gianni rassegnato ha fatto spallucce.
Dopo una quindicina di minuti è tornata, ho guardato le sue gambe e si vedeva che nella parte interna all’altezza del ginocchio erano bagnate e luccicavano, è arrivata al tavolo e si è seduta, noi aspettavamo che ci dicesse qualcosa ma lei si è rimessa a mangiare i suoi stuzzichini.
_ “E allora?” gli ha chiesto Lina.
_ “Allora cosa, mi sono fatta una bella scopata in un cesso puzzolente, ma il cazzo era favoloso mi è partito due volte dentro e non mi sono pulita, gli ho dato appuntamento per stasera e gli ho chiesto di portare un amico con un cazzo come il suo”.
Eccole qui che ricominciavano ho pensato tra di me, gli avevo chiesto di non invitare uomini in campeggio ma già al terzo giorno Maria ne ha invitati due, siamo poi tornati in campeggio e ho chiesto a Bruno di andarcene, io non avevo voglia di fare figuracce e dividere i cazzi con loro, a cena abbiamo detto loro che noi avremmo continuato il viaggio, Lina era dispiaciuta e mi ha chiesto di restare ma io non ho ceduto alle sue insistenze.
Siamo stati ancora ad Olhao per due giorni ed abbiamo visto che Maria tutte le sere si portava qualcuno a letto e Lina la raggiungeva, noi salutati tutti siamo andati a Praia do Faro. Dopo una bella giornata alla sera ci siamo poi seduti in un bar ed abbiamo ordinato una caipirosca, una specie di grappa locale, l’arietta era fresa ma il liquore ci ha riscaldati, ad un tavolino un po’ distante dal nostro c’era una donna sulla cinquantina con un bel cane, un mastino napoletano che era coricato ai suoi piedi e mi guardava, io amo quei cani mi piace il loro muso bavoso, loro dopo un po’ si sono alzati e sono andati via, anche noi siamo tornati al camper, l’aria era freddina, ho notato che il camper vicino al nostro a terra aveva una ciotola per il cane, mi sono ripromessa che il giorno dopo avrei fatto amicizia.
Al mattino quando ci siamo alzati il camper vicino a noi non c’era più peccato, ci siamo ancora fermati un giorno e poi siamo andati a Quarteira, speravo di incontrare la signora con il cane ma non c’erano, il posto era bello e ci siamo fermati anche lì un paio di giorni poi abbiamo proseguito per Albufeira, abbiamo trovato posto in un parcheggio per camper adiacente ai campi sportivi, ho notato in una piazzola il camper della signora con il cane, la piazzola vicino alla sua era libera ed ho detto a mio marito di parcheggiare lì. Il parcheggio era abbastanza pieno di camper, la maggior parte erano francesi, e il camper con targa tedesca sulla desta dove c’era anche una ciotola per un cane era dalla parte dove noi aprivamo il tendalino. Bruno non era tanto convinto per paura che il cane abbaiasse, ma io li adoro i cani e ho insistito per fermarci lì.
Con piacere ho notato il cane legato, era il mastino napoletano di alcuni giorni prima, con un muso simpaticissimo, appena mi ha vista si è messo a scodinzolare, nel frattempo è scesa dal camper la donna sulla cinquantina, bionda e rotondetta, mi ha chiesto in un ottimo italiano se dava fastidio il cane.
_ “Assolutamente no, a me piacciono tantissimo i cani, posso accarezzarlo?”
Al suo sì ho preso un paio di biscotti in mano e mi sono chinata vicino al cane l’ho accarezzato e lui intuendo i biscotti mi è saltato addosso leccandomi tutto il viso, la padrona l’ha richiamato ma fin quando non gli ho dato i due biscottini ha continuato a farmi le feste poi ha ubbidito alla sua padrona e io mi sono alzata in piedi tendendo la mano verso di lei.
_ “Ciao io sono Laura e lui è mio marito Bruno”.
_ “Io sono Ingrid e lui è Gor, l’uomo di casa”.
Dopo le presentazioni ci ha invitati sotto il suo tendalino a prendere un aperitivo, si vedeva che cercava qualcuno con cui legare, Bruno ha insistito per prepararlo lui mentre io mi sono seduta a parlare con Ingrid, ho saputo che era separata da diversi anni e che era da un mese qui in Portogallo e si è lamentata un po’ perché non aveva ancora legato con nessuno, Bruno ci ha portato gli aperitivi e lei ha messo in tavola delle ciotole con salatini e olive. Abbiamo brindato e continuato a chiacchierare mentre Gor è venuto ad accucciarsi ai miei piedi.
Nei due giorni successivi la mia amicizia con Ingrid si è rafforzata e sono arrivate le prime confidenze intime, Bruno l’ha capito e ci ha lasciate sole con la scusa di andare in giro a fotografare. Ingrid mi ha raccontato che da quando si era lasciata col marito non aveva più avuto rapporti con altri uomini.
_ “Avrei voluto avere un rapporto con una donna, ho frequentato alcuni locali di lesbiche ma erano posti e persone abbastanza squallide, allora mi aggiusto da sola”.
_ “Hai sempre Gor, a quanto pare gli piacciono le donne” gli ho sparato un po’ maliziosamente.
_ “Si Gor mi ha aiutata molto a superare i momenti difficili, ma non ho mai avuto rapporti sessuali con lui, a volte mentre mi masturbo lui arriva e mi lecca eccitandomi tantissimo ma niente di più”.
_ “Bruno non vuole un cane in camper quindi non abbiamo cani, a me piacerebbe molto farmela leccare, una volta c’ero arrivata vicina ma il cane dopo due colpi di lingua se ne è andato e io non ho insistito”.
Una sera ai giardini, mentre portavamo a fare una passeggiata Gor, le nostre confidenze non hanno più avuto limiti, lei mi ha parlato dei falli che si infila davanti e dietro e io gli ho raccontato che eravamo una coppia aperta e dei miei trascorsi con donne, lei mi ha subito chiesto che tipo di rapporti ho avuto con le donne e io, pregustando un rapporto sessuale con lei, mi sono messa a raccontare, vedevo che Ingrid era eccitata e mi seguiva con la bocca aperta e quando l’ho vista ben su di giri mi sono avvicinata di più a lei l’ho abbracciata ed ho incollato le mie labbra sulle sue, Ingrid ha subito aperto la bocca e il nostro bacio è stato intenso e umido, non ci staccavamo più. Gor ci ha disturbate e noi ci siamo staccate guardandoci negli occhi.
_ “Vorrei tanto che tu stanotte venissi a dormire con me” mi ha sussurrato Ingrid.
_ “Anche io ho voglia di una donna, ci vengo volentieri”.
_ “E tuo marito non avrà obiezioni”?
_ “No mi lascia la libertà che voglio, certo a me piacerebbe che ci fosse anche lui, ma stanotte se vuoi ci siamo solo io e te”.
Ci siamo ancora baciate e poi siamo tornate mano nella mano al camper.
Bruno stava guardando la televisione, l’ho salutato dicendogli che ci saremo visti l’indomani, poi sono salita sul camper di Ingrid. Gor era coricato nella sua cuccia e ci guardava, mentre la sua padrona ha versato due liquori e ci siamo sedute una di fronte all’altra, abbiamo ancora chiacchierato un po’.
_ “Ci facciamo una doccia” mi ha proposto Ingrid.
_ “Preferirei di no, a me piace il sapore delle persone e non quello delle saponette” lei è stata d’accordo con me e io mi sono alzata in piedi.
Mi sono tolta la maglia e sono rimasta a torso nudo, lei era ancora seduta, ha alzato le mani e mi ha accarezzato i capezzoli, poi si è avvicinata e ne ha preso uno tra le labbra e me l’ha succhiato e mordicchiato stringendosi forte a me, io sentivo piacere e la mia vagina era vogliosa, poi ha infilato la mano libera tra le gambe e si è accorta che non portavo le mutande, e trovando le labbra già molto umide dei miei umori mi ha infilato un dito dentro mentre con il pollice mi massaggiava il clitoride, io ho chiuso gli occhi, Ingrid ha preso un mio capezzolo in bocca e poi tra i denti, ho iniziato a godere e dopo poco ho raggiunto l’orgasmo. Ingrid si è alzata e ci siamo baciate sulla bocca, gli ho sbottonato la camicetta e il reggiseno, aveva due grosse tette e i suoi capezzoli erano lunghi e turgidi, li ho presi tra le dita e li ho strizzati, sentivo che lei godeva, mi sono staccata e gli ho tolto i pantaloni e le mutande e siamo andate a letto.
E’ stato un susseguirsi di toccamenti, baci molto umidi, ci strusciavamo le tette e i capezzoli una contro l’altra, poi sono scesa in besso e ho preso un suo capezzolo in bocca, l’ho leccato e mordicchiato, Ingrid si contorceva dal piacere, ho infilato una mano tra le sue cosce ed ho inserito un dito nella sua calda e umida vagina, lei ha sussultato dal piacere allargando più che poteva le gambe, l’ho massaggiata un po’ poi le dita dentro di lei sono diventate due, io ho stretto il suo capezzolo tra i denti e l’ho scopata, lei quasi subito si è inarcata ed ha raggiunto l’orgasmo. E’ venuta sopra di me e abbiamo ricominciato a baciarci mentre ci fregavamo il pube uno contro l’altro, eravamo eccitatissime, io avrei voluto un cazzo tra le gambe la mia figa lo reclamava, lei si è staccata dalla mia bocca e ha fatto cadere dalla sua un po’ di saliva che è colata sulle mie labbra poi si è precipitata a risucchiarla e farla colare nuovamente, io ho allargato la bocca e l’ho bevuta. Sono andata io sopra di lei ed ho continuato il giochino della saliva e dopo un lungo bacio mi sono alzata e girata.
Ho messo la mia figa perfettamente rasata sulle sue labbra ed ho tuffato la testa tra le sue cosce, lei aveva pochi peli e corti, sapeva un po’ di sudore, la mia lingua l’ha leccata tutta arrivando vicino allo sfintere, mentre lei faceva altrettanto con me, poi con le dita ci siamo aperte le labbra della vagina e le nostre lingue si sono infilate leccando gli abbondanti umori, abbiamo leccato tutto e cercato di penetrarci con la lingua, godevamo tutte e due alla grande ma eravamo giunte al limite, ho preso tra le labbra il clitoride e Ingrid ha fatto altrettanto con il mio, e ci siamo messe a leccarlo prima con delicatezza e poi sempre con più vigore succhiandolo e mordicchiandolo e alla fine abbiamo raggiunto un orgasmo bellissimo, il mio viso si è inumidito dei suoi abbondanti umori, ci siamo ancora leccate a lungo poi io mi sono tolta da sopra di lei e mi sono coricata vicino, ci siamo guardate negli occhi e sorriso.
Dopo esserci rilassate stando sempre abbracciate Ingrid si è staccata da me ed ha fischiato, Gor che ci guardava con il muso appoggiato sulle zampe si è alzato di scatto ed è corso scodinzolando dalla sua padrona, l’ha leccata sul volto, sul petto e sui capezzoli poi sulla pancia e quando Ingrid ha allargato le gambe si è tuffato con il muso bavoso tra le sue gambe e si è messo a leccargli la figa mentre lei sussultava dal piacere, io eccitatissima e invidiosa mi sono masturbata, dopo un po’ Ingrid l’ha allontanato e si è alzata.
_ “Chiamalo e divertiti” e poi è andata in bagno.
Gor è rimasto sul letto a guardare la porta chiusa del bagno, io l’ho chiamato e lui si è girato verso di me, ha scodinzolato e si è avvicinato. Io l’ho accarezzato e ho preso il suo muso tra le mani, me ne sono riempita una delle sue abbondanti bave e me le sono spalmate sul clitoride, lui mi ha dato una bella leccata alle tette, io frastornata ed eccitatissima ho allargato le gambe e lui si è coricato e ho sentito il suo muso umidiccio incollarsi alla mia vagina, mi ha annusata e poi con la lingua si è messo a leccarmi, ho allargato e alzato le gambe più che potevo, era una sensazione incredibile che mi ero sempre immaginata ma non avevo mai potuto realizzarla, la lingua partiva dallo sfintere e arrivava al pube facendomi venire i brividi, dopo un po’ ho sentito arrivare lentamente un orgasmo e ho goduto, la mia vagina ha rilasciato un bel po’ di umori e Gor sentendone il gusto ha continuato a leccare, poi Ingrid è uscita dal bagno e l’ha rimandato nella cuccia. Sono rimasta sul letto a bambe spalancate, meditavo su quello che era successo, avrei voluto un bel cazzo in figa ma mi sono alzata e sono andata a lavarmi e poi ho aiutato Ingrid a cambiare le lenzuola, ci siamo coricate e abbiamo parlato un po’, ci siamo ancora baciate a lungo, infine stanche ci siamo addormentate.
Al mattino quando mi sono svegliata ho sentito odore di caffè con Ingrid e Gor siamo scese, Bruno aveva preparato una caffettiera da sei tazze e preparato una ciotola per Gor con alcuni biscotti, ci siamo seduti e abbiamo fatto colazione.
_ “Sei stato geloso?” ha chiesto Ingrid a mio marito.
_ “A dire la verità sì, mi sarebbe piaciuto essere lì anche solo da spettatore o per fare due foto, ma non importa spero che ci sia spazio anche per me”.
_ “Se ti piacciono tanto le foto so dove c’è una falesia con delle grotte scavate dall’uomo, ci potremmo andare oggi pomeriggio”.
Finita la colazione siamo andati tutti al mercato del pesce, abbiamo comprato dei calamari, e tornati ai camper Bruno li ha cucinati con abbondanti cipolle, erano fantastici, Ingrid non finiva più di fargli i complimenti.
Dopo esserci riposati un po’ sotto i tendalini e aver preso un buon caffè ci siamo vestite tutte due con camicetta e giubbino, poi una gonna corta, la tedesca aveva uno scooter con una cesta dietro, Gor è salito e siamo andati alla falesia, c’era una scala un po’ tortuosa scavata nella roccia e poi un camminamento e infine le grotte, non erano molto profonde, io mi sono aperta il giubbino e la camicetta e Bruno si è messo a fare foto, anche Ingrid con le sue abbondanti forme si alzava la gonna e faceva vedere la figa, ci simo spostati all’ultima grotta dove se arrivava qualcuno ce ne accorgevamo e poi ci siamo spogliate nude, mentre Bruno ci fotografava noi ci siamo toccate, abbracciate e ci siamo dati tanti baci sulla bocca, eravamo tutte e due molto eccitate e vogliose, Bruno ha aperto lo zaino ed ha steso un telo e noi ci siamo coricate e ci siamo fatte un 69.
Ero io di sotto, Ingrid mi ha messo la figa sulla bocca, era grondante di umori, e mentre lei con le dita apriva la mia e me la leccava io l’ho ripulita dei suoi umori, le nostre lingue sono andate sui clitoridi ed è stato un susseguirsi di piacere fino a raggiungere quasi contemporaneamente un fantastico orgasmo. Bruno era sempre lì che ci fotografava, ma non ha preteso di partecipare, ci siamo ricomposte e siamo andati a passeggiare in un piccolo borgo lì vicino, Bruno ci seguiva con Gor al guinzaglio e noi ogni tanto ci alzavamo le gonne o ci baciavamo sulla bocca e lui ci fotografava. Siamo entrate in un bazar che vendeva di tutto e lì ci siamo scatenate facendo fare tantissime foto mentre ci toccavamo o eravamo con le gambe larghe chinate a guardare la merce, anche Ingrid si divertiva un sacco.
Alla sera dopo cena abbiamo detto a Ingrid che noi l’indomani avremmo continuato il viaggio e lei ci ha chiesto se poteva unirsi a noi, io ho subito accettato con entusiasmo senza chiedere il parere di Bruno.
_ “Questa sera ho voglia di cazzo e penso che anche mio marito abbia voglia dopo averci viste come ci leccavamo” ho detto rivolgendomi a Ingrid.
_ “E mi lasci sola”?
_ “Oh no se vuoi vieni anche tu, speriamo che Bruno sia all’altezza”.
Ingrid ha fatto salire Gor sul suo camper ed è salita sul nostro, ci siamo subito spogliati e ci siamo coricati sul letto, ho abbracciato Bruno e ci siamo baciati mentre Ingrid ci ha osservati un attimo e poi si è coricata vicino a noi, ha infilato il viso tra i nostri e il bacio è diventato a tre bocche, è stato fantastico io e lei ci rubavamo la lingua e la bocca di mio marito e poi ci baciavamo mentre scorreva un fiume di saliva. Accarezzavo il cazzo durissimo mentre Ingrid gli strizzava i testicoli, io non ce la facevo più sono andata a cavalcioni di Bruno e mi sono infilata la cappella in figa, mi sono goduta ogni millimetro di quella penetrazione, mi sono mossa su di lui iniziando a godere, Ingrid si è spostata andando a cavalcioni della testa di Bruno depositandogli la vagina sulla bocca poi mi ha abbracciata e ci siamo baciate.
Non so come stava Bruno sotto di noi ma sentivo che Ingrid apprezzava la sua lingua, io abbracciata a lei mentre la baciavo mi sono sbattuta sul cazzo iniziando a godere, il mio utero sbatteva sulla cappella e la lingua di Ingrid si attorcigliava alla mia, in poco tempo ho raggiunto l’orgasmo ma non ho smesso di sbattermi sul cazzo continuando a godere con un favoloso multi orgasmo. Ingrid si è staccata dalla mia bocca e l’ho sentita godere rumorosamente, poi mentre io mi scopavo come una forsennata lei mi ha arpionato i capezzoli pizzicandomeli molto forte infine sentendo lo sperma che mi inondava la vagina ho nuovamente raggiunto il culmine del piacere e sono crollata esausta sul letto, anche Ingrid si è coricata lasciando respirare Bruno.
Ci siamo rilassati un po’, il cazzo di Bruno era lucido di sperma e dei miei umori, mi sono inginocchiata tra le sue gambe e mi sono messa a leccarlo, anche io in mezzo alle gambe ero un impiastro di sperma, Ingrid mi ha fatta coricare e si è inginocchiata tra le mie gambe e si è messa a leccarmi, io l’ho fatta girare e ci siamo fatte un 69, leccavo il suo clitoride turgido mentre Bruno si è inginocchiato dietro di lei, aveva nuovamente il cazzo duro, ho visto la sua cappella farsi largo tra le grandi labbra ed entrare dentro di lei, Ingrid ha avuto un sussulto di piacere, poi continuando a leccare la mia vagina ha incitato Bruno a sbatterla forte, lui non se lo è fatto ripetere e l’ha pompata come un toro scatenato, io ho pizzicato a sangue i capezzoli di Ingrid, lei si è messa a gridare ed ha raggiunto l’orgasmo.
Io mi sono sfilata da sotto e Bruno si è tolto dalla sua figa, ha fatto scendere dal letto anche Ingrid e l’ha fatta appoggiare alla sponda gli ha allargato le gambe e l’ha nuovamente penetrata in figa, sono bastati pochi affondi che Ingrid ha nuovamente raggiunto l’orgasmo, Bruno ha preso le sue mani facendogli allargare le natiche, poi ha sfilato in cazzo lucido di umori dalla figa, ha fregato la cappella sullo sfintere poi altri due affondi in figa, infine visto che lei continuava a tenersi larghe le natiche ha appoggiato nuovamente la cappella ben umida sullo sfintere, Ingrid non si muoveva, continuava ad ansimare e a tenere le natiche larghe, mio marito ha spinto ed è entrato nel suo ano, Ingrid ha sussultato ma ha continuato a tenere le natiche larghe e Bruno dopo una breve pausa è affondato tutto dentro di lei poi si è mosso lentamente estraendo tutto il cazzo per poi penetrarla, io mi sono messa dietro di loro, ho infilato la mano tra le loro gambe ed ho messo due dita nella figa, sentivo il cazzo di Bruno che si muoveva nel suo intestino sempre più veloce poi Ingrid ha raggiunto l’orgasmo, Bruno ha continuato ad incularla mentre lei godeva ancora come una pazza e infine gli ha riempito l’intestino di sperma.
Ingrid ha sussultato a lungo mentre io con le dita continuavo a scoparla in figa, si vedeva che apprezzava ancora il cazzo di Bruno nel suo culo, poi io ho tolto la mano e sono andata a baciarla sulla bocca.
_ “Godi ancora”?
_ “Vorrei che rimanesse così dentro di me all’infinito è fantastico sentirlo pulsare nel mio culo”.
Bruno per non ammosciarsi del tutto si muoveva lentamente dentro di lei, io ho aperto il cassetto dei cazzi finti e ne ho preso uno nero molto grosso ma morbido, poi ho sentito Ingrid emettere un urlo di sorpresa, ho capito che Bruno gli stava pisciando in culo, è stata una lunga e abbondante pisciata. Infine mio marito lentamente si è ammosciato e quando il cazzo è uscito dal culo di Ingrid io sono stata svelta a sostituirlo con quello finto tappandola bene, ho fatto alzare Ingrid e l’ho fatta coricare sul letto con le gambe aperte.
Con una mano gli tenevo il cazzo ben piantato nel culo, facendogli fare dei piccoli movimenti, mi sono inginocchiata tra le sue gambe e mi sono messa a leccargli la figa, con la lingua ho raccolto tutti gli umori mentre nel suo intestino gorgogliava il piscio di mio marito, poi ho risucchiato il clitoride tra le mie labbra e con la lingua lentamente gli ho fatto raggiungere un altro orgasmo. Ingrid è poi andata in bagno e io ho preso una bottiglia di limoncello e quando è tornata ci siamo seduti a bere.
_ “Non mi aspettavo tanto piacere, siete stati favolosi”.
_ “Sono contenta che ti sia divertita”.
_ “Vorrei fare uno scambio, per un giorno io ti presto Gor e tu mi presti tuo marito”.
Abbiamo ancora bevuto e riso e devo dire che la proposta mi allettava.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per 121 - Ingrid e il cane Gor :
