71 - Sesso dopo il barbecue

CAPITOLO 71

Sabato mattina ho visto Giusy sul terrazzo e ci siamo salutate, nel pomeriggio l’ho nuovamente vista sul terrazzo ma con il marito e alla sera mi ha telefonato confermandomi l’invito per il barbecue di domenica, ero contenta di allacciare rapporti più stretti con lei ed ero eccitata, quella sera abbiamo mangiato poco ma bevuto molto bene, Bruno aveva preso in cantina tre bottiglie di Barbaresco che avevano una decina di anni, e per assaggiarlo se andava bene per la domenica ce ne siamo scolata una, era tutto il giorno che avevo un vestito corto ed ero senza mutande e quando mi sono messa a lavare i piatti Bruno mi è venuto dietro e mi ha messo una mano tra le cosce, io ho allargato le gambe e lui trovandosi una figa fradicia di umori mi ha infilato due dita dentro, io ho continuato a lavare i piatti mentre lui continuava a massaggiarmi l’interno della vagina, godevo e non vedevo l’ora di andare a letto.

Alcune settimane prima avevamo comprato delle pinzette per i capezzoli e arrivata in camera da letto Bruno me le ha messe stringendole forte, subito mi hanno fatto un po’ male ma poi il dolore è diventato sopportabile, mi ha fatta coricare sul letto a gambe larghe e mi ha messo una pinzetta anche al clitoride e poi si è coricato vicino a me, ci siamo baciati a lungo e ogni tanto lui sfiorava i miei capezzoli che con la poca circolazione del sangue erano diventati violacei e al contatto dei suoi polpastrelli sentivo come se mille aghi mi pungessero, con l’altra mano ha raggiunto il clitoride, e anche lì le sensazioni di piacere e di dolore erano forti, mi venivano i brividi, poi nel lago dei miei umori due dita mi sono entrate nella vagina, la sua lingua mi leccava prima uno e poi l’altro capezzolo e io nonostante il dolore ho raggiunto l’orgasmo.

Bruno si è coricato tra le mie gambe ed ha tolto la pinzetta al clitoride, ho sentito male poi la le sue labbra l’hanno avvolto e la lingua lo ha accarezzato, l’inizio è stato doloroso ma poi il piacere ha avuto il sopravvento ed è stato favoloso, non capivo se avevo un multi orgasmo ma sapevo solo che godevo intensamente, poi lui si è inginocchiato e si è messo i miei piedi sulla spalle e poi mi ha penetrata ed ha iniziato a scoparmi, la sua grossa cappella sbatteva contro il mio utero mentre le sue mani accarezzavano i capezzoli, godevo tantissimo per la penetrazione ma avevo dei dolori lancinanti ai capezzoli.

Avevo quasi le lacrime agli occhi, poi finalmente mi ha tolto le pinzette ai capezzoli, ma il dolore invece di finire è aumentato perché me li strofinava con le dita. Nonostante tutto io stavo avendo un multi orgasmo, non capivo più niente tra dolore e piacere mentre Bruno mi scopava in un modo bestiale, in quella posizione ad ogni affondo la sua cappella finiva contro l’utero che iniziava ad essere indolenzito e cominciava a farmi male, infine è rimasto tutto dentro di me immobile ed io ho sentito il suo sperma inondarmi, simo stati immobili uno dentro l’altra per un bel po’ mentre lo sperma mi colava tra le natiche, il cazzo era ancora abbastanza duro e la mia vagina continuava a contrarsi con i residui spasmi di piacere. Sentivo i capezzoli in fiamme ma il dolore era quasi sparito e mi stavo riprendendo, la mia testa era confusa, non avevo mai goduto così intensamente per il dolore.

La domenica abbiamo conosciuto il marito di Giusy, una persona colta e molto affabile, il barbecue è stato favoloso e ci siamo divertiti molto, alle 20 Alberto voleva chiamare un taxi per farsi portate all’aeroporto ma Bruno si è offerto di accompagnarlo così io e Giusy siamo rimaste sole e appena abbiamo visto la macchina partire ci siamo spogliate nude e siamo andate a letto, eravamo tutte e due bagnate e le nostre bocche si sono incollate alle vagine in un bellissimo 69, ci siamo leccate a lungo e poi le nostre lingue sono andate sui clitoridi, è stato un susseguirsi di sensazioni intense e un crescendo di piacere, avevo tra le labbra il favoloso clitoride di Giusy che era rigido come un piccolo cazzo e con una mano le accarezzavo lo sfintere, godevamo tutte e due intensamente poi gli ho infilato un dito nell’ano l’ho rovistata bene, mentre lei mi scopava con due dita in figa e mi leccava il clitoride, infine abbiamo raggiunto l’orgasmo.

Ci siamo coricate una di fianco all’altra e ci siamo ancora baciate sulla bocca con scambi di saliva, ci siamo anche pizzicate i capezzoli, i miei erano ancora molto indolenziti dalla sera prima e gli ho raccontato cosa avevamo fatto e come ci eravamo divertiti. Dopo un bel po’ che eravamo abbracciate ci è tornata la voglia, io mi sono alzata dal letto e sono andata a prendere nella borsa il doppio fallo e le pinzette per i capezzoli.
_ “Brava hai fatto bene a portarlo ne avevo proprio bisogno, ma lo fai indossare a me”.
_ “D’accordo ma io ti metto le pinze ai capezzoli”.

L’ho aiutata ad infilare le cinghie e infilarsi il cazzo interno in figa poi ho preso le pinze e le ho serrate ai suoi capezzoli turgidi, mi sono coricata sul letto a gambe larghe, Giusy mi è venuta sopra e col mio aiuto mi ha penetrata, il cazzo che avevo dentro era lungo e grosso e al solo sentirmelo infilare mi sono venuti dei brividi di piacere, si è sistemata e ha iniziato lentamente a scoparmi mentre io tenevo in mano la catenella delle pinze, c’è voluto un po’ perché riuscisse a scoparmi per bene ma poi è stato un susseguirsi di piacere inteso, lei era sopra di me e tutte le volte che affondava in cazzo nella mia vagina quello interno andava a cozzare contro il suo utero e anche lei aveva dei sussulti di piacere, i suoi capezzoli erano sempre più violacei, io li fioravo e Giusy emetteva dei gridolini di dolore ma non smetteva di scoparmi, ogni tanto si fermava tutta dentro di me e mi faceva colare la sua saliva nella mia bocca poi mi dava dei colpi più forte nella vagina e io tiravo la catenella delle pinzette, infine io ho avuto un multi orgasmo mentre lei prendeva un ritmo forsennato e quando ha raggiunto l’orgasmo è crollata su di me sudata ed esausta.

Le nostre bocche si sono nuovamente incollate in un bacio interminabile, eravamo con i cazzi dentro e pian pianino ci siamo nuovamente eccitate, lei si è tolta da sopra di me, io le ho stretto di più le pinzette sui capezzoli, poi mi sono coricata con la pancia sulla sponda del letto e mi sono allargata le natiche, Giusy mi è venuta dietro e mi ha penetrata nella vagina, mi ha scopata un po’ godendo anche lei e mandando dei gridolini di piacere, poi si è sfilata ed ha puntato il grosso fallo sul mio sfintere, io ho cercato di rilassarmi e lei mi ha penetrata e non si è fermata finché il fallo non è stato tutto dentro di me, mi sono sentita squarciare, davanti a me c’era un mobile con lo specchio e potevo vedere in volto Giusy che a ogni affondo anche lei godeva, ho fatto passare una mano tra le mie gambe ed ho raggiunto il clitoride, lei mi inculava e io mi masturbavo, infine ho sentito lei che urlava mentre raggiungeva l’orgasmo e subito dopo l’ho raggiunto anche io.

E’ stata ancora un bel po’ dentro di me poi lentamente si è sfilata, ho sentito che il mio sfintere era rimasto dilatato, Giusy me l’ha guardato tenendomi le natiche aperte, poi si è chinata e ha leccato i contorni finché le mie contrazioni non lo hanno richiuso. L’ho aiutata a togliersi il cazzo che aveva in figa, l’ho fatta coricare sul letto, mi sono coricata di fianco a lei, le ho messo due dita in figa, con la lingua ho leccato un capezzolo e lei ha emesso un grido di dolore, con le dita la scopavo e con la lingua gli torturavo i capezzoli, vedevo il suo volto sofferente ma non si ribellava, le ho tolto le pinzette ai capezzoli e le ho messo l’indice in figa e il medio in culo e l’ho scopata, ho preso in bocca i capezzoli e lei ha raggiunto l’orgasmo, ha sussultato a lungo, la sentivo contrarre la vagina e l’ano poi lentamente si è calmata.

Siamo andate in bagno, Giusy aveva una bella vasca idromassaggio, mi sono coricata dentro.
_ “Sali sopra il bordo e pisciami addosso”.
Lei è salita sul bordo si è allargata la vagina ed ha fatto la pipì sul mio pube, vedere lo zampillo dorato sgorgare dalla sua figa mi ha dato un brivido, il suo piscio caldo mi ha eccitata, io da sotto mi sono spostata in modo che mi pisciasse sulle tette e dopo essere stata ben annaffiata, mi sono tirata un po’ su e la mia bocca si è incollata alla sua vagina bevendo gli ultimi schizzi del suo piscio.

_ “Adesso mi pisci tu addosso” mi ha detto Giusy.
Abbiamo invertito le posizioni e io mi sono messa a fare pipì sopra di lei, Giusy non ha aspettato che io lasciassi uscire gli ultimi schizzi, si è tirata su ha incollato le labbra sulla vagina ed ha bevuto in abbondanza il mio piscio. Abbiamo fatto una lunga doccia mentre la vasca si riempiva di acqua, poi ci siamo immerse nell’acqua, ci siamo abbracciate e ci siamo godute il gorgoglio dell’acqua calda rilassandoci. Giusy mi ha invitata a restare con lei a dormire, siamo andate a letto e ci siamo addormentate. Da quando ci siamo conosciute è stato una maratona del sesso, ero in un periodo che avevo sempre voglia e la novità di Giusy aumentava la mia voglia di sesso, al mattino mi sono svegliata tra le sue braccia mentre le sue mani accarezzavano il mio corpo.
Abbiamo fatto colazione, a tavola eravamo tutte e due nude e devo dire che sarei tornata a letto per fare nuovamente sesso, ma non volevo esagerare, mi sono vestita e sono tornata a casa.