incesto
77 - La mia gemella inculata da mio marito
di stinf
29.05.2023 |
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"Lei è nuovamente arrossita e a me è venuta voglia, ho fatto girare Bruno e gli sono andata sopra, il suo cazzo era bello duro e me lo sono infilato dentro, ..."
CAPITOLO 77Non ne ho mai fatto cenno nei miei diari che sto pubblicando qui su A69 ma ho una sorella gemella che si chiama Gianna, da piccole ci assomigliavamo come due gocce d’acqua, adesso che siamo adulte continuiamo ad assomigliarci ancora molto ma con qualche piccola differenza, quando torno al paese dove sono nata e dove abita la mia gemella, mi salutano chiamandomi Gianna, io mi faccio una risata e contraccambio i saluti. Anche se siamo distanti siamo sempre in contatto e ci vediamo sovente, lei si confida molto con me e anche io gli racconto ‘quasi’ tutto della mia vita senza andare troppo nei particolari, sa di tutti i miei amori sia con uomini che con donne, sa che con Bruno siamo una coppia aperta.
Ho iniziato a scrivere i miei diari quando avevo 11 anni, e già a quella età ero una ribelle, non sopportavo le regole di mio padre, mentre Gianna era più remissiva, così ho iniziato a scrivere delle liti con mio padre e dei momenti in cui Gianna mi consolava. Poi sono iniziati i primi approcci con i ragazzini, eravamo molto carine, capelli chiari e lunghi, gonne cortissime come si usavano allora e i nostri coetanei ci facevano una corte spietata, noi dormivamo nella stessa cameretta e tante volte ci mettevamo nello stesso letto e chiacchieravamo fino a tarda ora raccontandoci di chi ci faceva il filo e dei ragazzi che ci piacevano.
Sono arrivate le prime feste fatte in casa, si ballava a luci spente e i ragazzini cercavano di baciarci e noi più inesperte di loro ci tiravamo indietro. Una sera mentre eravamo a letto e parlavamo dei baci abbiamo deciso di fare le prove tra di noi, abbiamo unito le labbra e facevamo spuntare la lingua e poi ci mettevamo a ridere come delle pazze e non riuscivamo a concludere niente. Avevamo un’amica più vecchia di noi di un anno e ci siamo confidate con lei che ci ha spiegato come si metteva la lingua e alla sera a letto abbiamo fatto le prove e devo dire che ci è piaciuto a tutte e due perché non finivamo più di baciarci.
Ad una festa c’è stato il mio primo bacio con un ragazzino di due anni più vecchio di me, questi si strusciava contro di me per farmi sentire il cazzo duro e mi ha baciata con la lingua in bocca, ma non mi è piaciuto molto, muoveva la lingua in modo strano. Alla sera quando siamo state a letto ci siamo scambiate le esperienze facendo le prove di come ci avevano baciate, e poi siamo tornate ai baci che ci davamo noi e ci siamo baciate non per fare le prove ma perché ci piaceva, e quando sono tornata nel mio letto sentivo un languore al basso ventre, mi sono toccata e ho notato che ero umida, non ho detto niente e mi sono addormentata con la mano in mezzo alle cosce.
La sera dopo ho chiesto a Gianna di venire nel mio letto.
_ “Ieri sera quando ci siamo baciate mi è piaciuto molto anche di più che con i ragazzi”.
_ “Anche a me è piaciuto molto” mi ha risposto lei.
_ “Non hai sentito niente in mezzo alle gambe”.
_ “Sì un certo languorino ma non ci ho fatto caso”.
_ “Io invece mi sono toccata ed ero umida di un liquido un po’ appiccicoso”.
Ci siamo messe a ridere come due stupidine e poi a dormire.
La domenica pomeriggio siamo andate ad una festa ed io ho baciato due ragazzini e anche la mia gemella si è data da fare e alla sera quando ci siamo ritrovate da sole nella nostra cameretta ci siamo scambiate le opinioni e poi abbiamo messo in atto i baci ricevuti cercando di aumentare la nostra conoscenza, ma quel gioco è finito con un bacio lunghissimo tra noi due, un bacio pieno di passione. Avevamo solo la giacca del pigiama perché prima ci eravamo controllate i peli che avevamo in mezzo alle gambe, e mentre la baciavo ho messo una mano tra le sue cosce e ho sentito l’umidità del suo piacere, anche Gianna mi ha imitata ed ha infilato una mano tra le mie cosce e anche io ero tutta bagnata, forse anche più di lei, le nostre labbra non si staccavano più e con le dita ci fregavamo le patatine, quella sera ho sentito molto piacere. In seguito è ancora capitato diverse volte ma poi i nostri interessi si sono rivolti ai maschietti che in quel momento ci eccitavano di più.
Ma torniamo al presente.
La mia sorellina era divorziata da anni ed aveva avuto qualche storia ma erano sempre finite male, a me dispiaceva per lei perché non riusciva ad avere una vita sessuale decente mentre io me la godevo alla grande, gli avevo parlato di una bellissima settimana passata a Saturnia stando a mollo nelle cascatelle.
_ “Sai è fantastico l’acqua è a 38 gradi e una volta siamo stati a bagno mentre piovigginava, poi l’acqua ti fa venire una pelle che sembra velluto”.
_ “Mi piacerebbe molto venire, ma non vorrei disturbare”.
_ “Non ti preoccupare glie ne parlo a Bruno e poi ti faccio sapere”.
Sapevo che Bruno mi avrebbe detto di sì, e sapevo anche che gli avrei rovinato la vacanza, non avremmo potuto scopare come volevamo e nemmeno fare sesso con altri, mi dispiaceva chiederglielo perché sapevo anche che il suo carattere e quello di Gianna cozzavano un po’.
_ “Cosa ne dici di qualche giorno a Saturnia con mia sorella, sai gli ho raccontato come si sta nell’acqua e a lei farebbe piacere farsi qualche giorno a mollo”.
_ “Organizza pure quando vuoi” è stata la sua risposta senza nessun altro commento.
Il giorno dopo ho telefonato a Gianna e gli ho dato la risposta, lei è stata entusiasta e abbiamo organizzato il tutto, lei sarebbe venuta in treno a Torino e poi col camper saremo andati a Saturnia.
_ “E voi come fate con il sesso, io senz’altro sarò d’impaccio”.
_ “Non ti preoccupare se Bruno ha detto di sì vorrà dire che farà un po’ di astinenza”.
La partenza è stata un venerdì mattina e dopo 5 ore di viaggio ci siamo fermati a Marina di Bibbona, avevo chiesto io a Bruno di fare quella tappa perché volevo portare Gianna alla spiaggia dei nudisti per vedere le sue razioni e il sabato mattina ci siamo organizzati per stare tutto il giorno a prendere il sole. Eravamo parcheggiati con il camper ad un centinaio di metri dalla spiaggia, Bruno si è caricato lo zaino sulle spalle e ci siamo incamminati, arrivati dove c’erano le “tampe” (barricate di legni messi a U) ci siamo sistemati, io mi sono spogliata subito completamente nuda mentre Bruno con il costume trafficava ancora per sistemarci bene.
_ “Ma mi devo spogliare anche io nuda”.
_ “Direi proprio di sì, magari trovi qualcuno che ti piace e ti fai una bella trombatina”.
Lei a malincuore si è spogliata nuda, eravamo proprio identiche anche nel fisico, la sola differenza che io avevo la patata senza un pelo e lei invece era ben fornita di peluria.
_ “Perché non ti rapi, adesso che andiamo a Saturnia sui peli si forma il calcare e lavarti è un problema”.
_ “Me la rapi tu?”.
_ “Perché no, ma se vuoi te li taglia Bruno, guarda come mi ha rasata bene”.
Gianna ha alzato le spalle e si è messa a ridere, ci siamo coricate sui teli che aveva steso Bruno e ci siamo messe vicine a prendere il sole, abbiamo chiacchierato a lungo, io l’ho esortata ad essere un po’ più sciolta e di non essere bigotta.
_ “Tu parli bene, e sei fortunata, Bruno ha un bel cazzo e penso che ti faccia godere, le poche persone con cui ho fatto sesso erano scarsi e non duravano tanto”.
Poi è iniziata la passerella dei guardoni ma non abbiamo dato spago e questi passavano oltre.
Tornati in camper Bruno ha preparato un letto singolo e si è coricato, Gianna non voleva dividerci ma lui è stato irremovibile, lei è venuta a letto con me ed io ho chiuso il divisorio che separava il lettone dal resto del camper e ci siamo coricate, io ero nuda e lei con mutandine e reggiseno.
_ “Mi hai portata qui per vedere tutti quei cazzi e farmi eccitare, se va avanti così dovrò cercare uno che mi scopi prima di tornare a casa”.
_ “C’è sempre Bruno se vuoi te lo presto, ma tu devi scioglierti un po’ di più con lui”.
Di vederla scopare con mio marito era un’idea che mi frullava per la testa da quando eravamo partiti, però adesso io avevo voglia e penso ne avesse anche la mia sorellina, mi sono avvicinata a lei e gli ho sussurrato all’orecchio.
_ “Facciamo come quando eravamo piccole”.
Non gli ho dato il tempo di rispondermi, ho incollato le mie labbra sulle sue e gli ho messo la lingua in bocca, lei è stata un po’ interdetta e poi ha risposto al bacio, io l’ho abbracciata e gli ho sganciato il reggiseno, aveva i capezzoli come i miei quando sono eccitata, lunghi e duri, gli ho sfilato anche le mutandine ed ho ripreso a baciarla, dopo averla accarezzata e avergli pizzicato i capezzoli, la mia mano è scesa tra le sue cosce, mi sono fatta largo tra i peli ed ho trovato una vagina molto umida, gli ho accarezzato un po’ il clitoride poi due mie dita l’hanno penetrata, dentro era bagnatissima, con le dita ho risalito la sua vagina fino all’utero, ho continuato a baciarla mentre la scopavo, dopo pochissimo mordendosi le labbra Gianna ha raggiunto l’orgasmo, ma nonostante tutto gli è scappato un mugolio.
Avevo voglia anche io le sono andata a cavalcioni per fare un 69, mi sono sistemata bene poi gli ho allargato le labbra della vagina e mi sono messa a leccare il suo clitoride, lei aveva la mia figa a pochi centimetri dalla bocca ma non si muoveva, io continuavo a leccarla poi finalmente ha incollato la bocca alle labbra della mia vagina bagnatissima e grondante di umori, ha leccato tutto e poi ha risucchiato il mio clitoride tra le sue labbra e me lo ha stuzzicato con la punta della lingua, la mia mente era piena di pensieri torbidi, stavo leccando la figa di mia sorella gemella e lei la leccava a me, godevo tantissimo, peccato non avere anche Bruno tra di noi, poi ho raggiunto l’orgasmo e non mi sono preoccupata troppo di essere silenziosa, volevo che mio marito mi sentisse, infine Gianna si è inarcata ed ha nuovamente raggiunto l’orgasmo, incollando più che poteva la bocca alla mia vagina per non essere rumorosa. Siamo rimaste così una sull’altra con le lingue che raccoglievano le ultime gocce del nostro piacere, mi sono poi alzata e mi sono coricata di fianco a lei, ci siamo guardate negli occhi e ci siamo date nuovamente un lungo bacio, senza commentare l’accaduto gli ho girato il culo e mi sono addormentata molto soddisfatta.
Il mattino siamo ripartiti, facendo una tappa ad Alberese per comprare della carne e del Morellino di Scansano e a mezzogiorno siamo arrivati al parcheggio per camper di Saturnia, ci siamo sistemati e mangiato un boccone e poi a piedi siamo andati alle cascatelle, c’era pochissima gente e ci siamo piazzati in una pozza profonda, Bruno non era molto loquace, forse aveva voglia di scopare, perché la sera precedente aveva sentito cosa succedeva sul lettone, Gianna tutta divertita passava da una pozza all’altra e poi è finita sotto la cascata, io ho infilato la mano nel costume di Bruno e gli ho preso il cazzo in mano.
_ “Ti sei arrabbiato ieri sera”.
_ “No però dopo esserti spupazzata tua sorella potevi venire a farmi un pompino”.
_ “Vuoi scoparla”.
_ “Non penso che tra di noi ci sia del feeling e poi non farei mai la corte a tua sorella”.
L’ho abbracciato e baciato e poi ci siamo goduti le terme, siamo tornati col pulmino e leggendo gli orari abbiamo scoperto che faceva un giro alle 21 e alle 24, ma quella sera siamo andati in paese a mangiare la pizza e quando siamo tornati è nata una lunga discussione per i posti per dormire, assolutamente Gianna voleva che Bruno dormisse con me, alla fine abbiamo fatto come voleva lei, era abbastanza tardi e Bruno era lì coricato vicino a me con il cazzo duro, non ci ho pensato due volte, sono andata sopra di lui e mi sono impalata sul suo cazzo, ho subito raggiunto l’orgasmo e poi noncurante che il camper si muoveva mi sono scopata sopra di lui come una forsennata e infine abbiamo raggiunto l’orgasmo contemporaneamente, lo sperma mi usciva dalla vagina, ho steso un asciugamano per non sporcare le lenzuola e ci siamo messi a dormire.
I due giorni successivi sono passati tranquilli e alla sera andavo a dormire con mia sorella, la prima sera non è successo niente ma la seconda sera l’ho stuzzicata accarezzandogli lo sfintere, lei si è girata a pancia molle ed io le ho allargato le natiche e glie l’ho leccato a lungo, lei stava godendo allora ho preso uno dei miei plug-in e lentamente glie l’ho inserito nel culo, l’ho fatta girare verso di me e l’ho baciata sulla bocca, in alcuni momenti mi sembrava di baciare uno specchio e questo mi eccitava moltissimo, poi ci siamo fatte un 69, è venuta lei sopra di me e le nostre bocche si sono incollate alle nostre vagine, lei era molto bagnata e io ho leccato tutti i suoi umori, ci siamo poi dedicate ai clitoridi, e mentre io dolcemente stuzzicavo il suo con la punta della lingua facendola sussultare dal piacere, con le dita ho afferrato il plug-in e lentamente lo facevo uscire e poi rientrare nel suo ano, sentivo che Gianna godeva tantissimo visto le sue abbondanti secrezioni, poi abbiamo raggiunto l’orgasmo, nella mia bocca è colato una marea di liquido.
Ci siamo ricomposte mentre io pensavo a Bruno.
_ “Non sarebbe bello adesso avere un bel cazzo a nostra disposizione”.
_ “Sì ma il cazzo di Bruno è tuo, con lui mi sento un po’ a disagio”.
_ “Perché non vai di là e gli chiedi di scoparti”.
_ “Non mi oso così a freddo, e poi lui quando mi ha vista nuda è rimasto abbastanza distaccato”.
_ “Lui si è comportato bene”.
La discussione è andata ancora aventi un po’ poi ci siamo addormentate e il mattino dopo quando ci siamo alzate abbiamo trovato il tavolo preparato con una bella colazione, e dopo mangiato siamo andati con il pulmino alle cascatelle ci siamo ammollati per un paio d’ore e poi siamo tornati a piedi con altri camperisti, mi sono messa a chiacchierare con una camperista e ho fatto in modo che Bruno e mia sorella si trovassero da soli, lui ha portato il suo zainetto e si sono messi a chiacchierare.
Nel pomeriggio Bruno è andato con altri camperisti a funghi e io sono rimasta al camper con mia sorella, non siamo andate alle cascatelle, ma ci siamo ripromesse che saremmo andate con Bruno alla sera dopo cena, io ho lavato i piatti e poi sono andata a farmi un riposino, è venuta anche Gianna, eravamo nude sul letto e una sua mano si è posata su una mia tetta, mi sono girata e l’ho guardata.
_ “Hai voglia” gli ho chiesto.
_ “Si” e si è avvicinata a me e mi ha abbracciata.
_ “Lo sai che anche se siamo due donne questo è incesto”.
_ “Ho voglia, mettimi due dita dentro”.
L’ho baciata sulla bocca, un lungo bacio molto umido, poi mi sono inginocchiata e le ho succhiato e pizzicato i capezzoli mentre lei mi accarezza, la mia mano si è spostata tra le sue cosce, era bagnatissima, dal cassetto dei cazzi ne ho tirato fuori uno molto morbido e guardandola negli occhi lentamente l’ho penetrata e l’ho scopata, lei dopo pochissimo si è inarcata ed ha raggiunto l’orgasmo, quando ha smesso di sussultare le sono andata sopra per fare un 69, le ho aperto i peli e mi sono messa a leccargli il clitoride mentre con una mano gli tenevo premuto contro l’utero il cazzo finto, lei con la lingua raccoglieva tutti i miei abbondanti umori dandomi un piacere intenso, poi anche lei si è dedicata al mio clitoride, è stato un susseguirsi di sensazioni fantastiche e di pensieri torbidi poi ho raggiunto l’orgasmo urlando tutto il mio piacere e poco dopo ha raggiunto l’orgasmo anche lei.
_ “Siamo proprio due porche, e anche lesbiche” gli ho sussurrato in un orecchio.
_ “Era da tanto che non godevo così”.
_ “Alziamoci che ti taglio i peli”.
Ho messo un asciugamano e lei si è adagiata sopra con le gambe larghe, ho preso delle forbicine ed ho tagliato una marea di peli, poi ho preso la schiuma da barba di Bruno e un suo rasoio e con pazienza l’ho rasata, Gianna è andata a lavarsi e poi si è guardata allo specchio.
_ “Mi sento nuda”.
Alle 17 è arrivato Bruno, nel cesto aveva 5 bei porcini, l’ho baciato e gli ho fatto i complimenti poi mi sono messa a pulirli, alla sera abbiamo mangiato poco e alle 21 siamo andati alle cascatelle con il pulmino, era una sera con una piccola fetta di luna che schiariva molto poco, in acqua c’era una coppia 50 enne e un paio di ragazzotti che gli giravano attorno, noi siamo andati nella vasca con l’acqua alta, come al solito era uno sballo. Io mi sono subito tolta il costume rimanendo completamente nuda, anche Bruno si è tolto il costume, ma mia sorella indugiava, io gli sono andata vicino l’ho abbracciata e l’ho baciata a lungo sulla bocca, i due ragazzotti se ne sono accorti e si sono trovati indecisi se venire vicino a noi o rimanere con la coppia, poi la presenza di Bruno deve averli dissuasi. Mentre slinguavo con mia sorella gli ho tolto il reggiseno e gli ho pizzicato i capezzoli a sangue, poi mi sono staccata da lei sfilandogli le mutandine.
_ “Oggi gli ho rasato la patata, vuoi vederla” ho detto a Bruno.
Gianna mi ha mandata a quel paese arrossendo come un peperone, ci siamo coricati di più nell’acqua, io ho fatto in modo che Bruno fosse in mezzo a noi, e ci siamo messi a guardare la coppia con i due ragazzotti che avevano iniziato gli approcci, il marito si era un po’ defilato e i due erano appiccicati a lei, uno la baciava sul collo e l’altro gli succhiava i capezzoli e sotto l’acqua non si capiva cosa facessero, anche Gianna li guardava con interesse.
_ “Non ti piacerebbe fartene due”.
Lei è nuovamente arrossita e a me è venuta voglia, ho fatto girare Bruno e gli sono andata sopra, il suo cazzo era bello duro e me lo sono infilato dentro, mi sono mossa su di lui sentendo tutto il suo cazzo dentro di me, ho fatto avvicinare mia sorella, l’ho presa per i capelli l’ho attirata verso di me, appoggiavo la mia guancia sulla bocca di Bruno ed ho incollato le mie labbra a quelle di mia sorella mentre mi gustavo il cazzo che avevo dentro, Bruno da sotto mi dava dei colpi tremendi e io sono partita in modo molto rumoroso e mentre godevo mi sono inarcata ed ho spinto la testa di mia sorella sul volto di Bruno, dopo un attimo di indecisione le loro bocche si sono unite mentre io continuavo a sussultare dal piacere e muovendomi ancora sul cazzo di mio marito.
Ero abbracciata a loro due che continuavano a baciarsi, a malincuore mi sono sfilata dal cazzo di Bruno, lui l’ha abbracciata andandogli un po’ sopra e penso facendogli sentire il cazzo duro, si sono poi spostati dove l’acqua era più bassa, Bruno si è inginocchiato tra le gambe di mia sorella e l’ha penetrata, il mio sguardo ha incrociato quello di Gianna, poi lei ha rovesciare la testa all’indietro e il suo viso ha preso una espressione di godimento, le loro bocche si sono nuovamente unite e le gambe di mia sorella si sono avvinghiate attorno ai fianchi, poi Bruno ha iniziato a scoparla, Gianna ha raggiunto subito l’orgasmo, ma Bruno ha continuato a scoparla durando tantissimo, mia sorella ha avuto altri due orgasmi, poi Bruno si è alzato, gli ha infilato il cazzo in bocca e glie l’ha riempita di sperma, io mi stavo masturbando mentre mia sorella non riusciva ad ingoiare tutto lo sperma e glie ne usciva un po’ dalla bocca, io ho continuato a guardare la scena ed infine ho raggiunto l’orgasmo anche io.
Siamo ritornati nell’acqua alta e ci siamo guardati in giro, uno dei ragazzotti stava scopando la signora mentre il marito si masturbava vicino a loro.
_ “Ti è piaciuta la scopata con Bruno” ho chiesto a mia sorella.
_ “Tantissimo ma adesso mi sento a disagio”.
Mentre lo diceva guardava Bruno e lui l’ha attirata a se, l’ha abbracciata e l’ha baciata e lei si è avvinghiata a lui, anche io mi sono avvinghiata a loro due e il bacio è diventato a tre bocche, poi ci siamo staccati perché arrivava gente.
_ “Adesso il ghiaccio è rotto” dando ancora un bacio innocente sulle labbra di mia sorella “smettila di fare la ritrosa”.
La serata è continuata stando a bagno e guardando gli altri, erano arrivate altre due coppie e le donne si toccavano e si baciavano sotto gli sguardi dei mariti, le ore sono passate e anche la mezzanotte così noi abbiamo perso la navetta che ci riportava al camper, ma si stava troppo bene in acqua, la luna non c’era più e le coppie hanno acceso dei lumini se no sarebbe stato buio pesto, mia sorella adesso era sempre appiccicata a Bruno e ogni tanto lo baciava, si vedeva che aveva ancora voglia e anche io avevo nuovamente voglia ma non volevo intromettermi, poi pian pianino siamo rimasti soli e alle 2 di notte abbiamo deciso di tornare al camper, ci siamo messi gli accappatoi e ci siamo incamminati, ma io avevo voglia, camminavamo sulla pista ciclabile, sono ancora passate due auto che andavano verso il paese, prima del benzinaio c’era un muricciolo mi sono seduta sopra.
_ “Scopami” ho detto a Bruno.
Mia sorella era allibita, Bruno è venuto tra le mie gambe, l’ho abbracciato ed ho sporto il bacino, lui mi ha penetrata, era tutta la sera che avevo voglia vedendo mia sorella che pomiciava con lui e non ce la facevo più, ero bagnata e quando il cazzo mi è entrato dentro è scivolato fino in fondo e ho raggiunto subito l’orgasmo, con il rischio che passassero altre macchine Bruno mi ha scopata come un forsennato facendomi raggiungere l’orgasmo ancora una volta, poi il suo sperma ha inondato la mia vagina. Quando si è tolto mi sono coricata del tutto sul muricciolo, ho aperto bene le gambe e poi mi sono rivolta verso mia sorella.
_ “Vieni a leccarmela”.
Lei si è guardata intorno indecisa, ha fissato Bruno e poi si è chinata e prima ha raccolto con la lingua lo sperma che usciva e poi ha risucchiato tra le labbra il mio clitoride e me lo ha leccato divinamente bene e io dopo un po’ ho nuovamente raggiunto l’orgasmo. Arrivati al camper ci siamo fatti una doccia e poi siamo andati le letto tutti e tre assieme.
Al mattino dopo aver fatto colazione siamo andati in paese e a mezzogiorno abbiamo mangiato tagliatelle con funghi, nessuno aveva voglia di andare alle cascatelle, io avevo voglia di scopare e penso che anche mia sorella e Bruno ne avessero voglia, in giro non c’era nessuno, gli altri camperisti erano alle terme.
_ “Andiamo sul camper a scopare” ho proposto.
Non hanno risposto ma si sono alzati dalle sdraio e siamo saliti in camper, in un attimo siamo stati tutti e tre nudi, abbiamo spinto mio marito sul letto e io l’ho baciato sulla bocca mentre con le dita gli ho pizzicato i capezzoli, mia sorella ha imboccato il cazzo e si è messa a leccarlo, poi gli è salita a cavalcioni e se lo è infilato in figa, io mi sono alzata e sono andata a cavalcioni sul volto di Bruno dandogli la figa da leccare ed ho abbracciato mia sorella, le nostre lingue si intrecciavano in un bacio molto umido mentre Bruno da sotto la scopava con dei colpi tremendi facendola sobbalzare, Gianna in poco tempo ha raggiunto l’orgasmo e si è rilassata tra le mie braccia e sul cazzo di Bruno che era sempre bello duro dentro di lei.
_ “Facciamo il giro ho voglia anche io di cazzo”.
Io ho preso il suo posto e lei il mio, il cazzo di Bruno era bagnatissimo degli umori di mia sorella e il pensiero di infilarmelo dentro dopo di lei mi eccitava in un modo incredibile, mentre il cazzo entrava la baciavo sulla bocca, appena la cappella ha cozzato contro il mio utero ho raggiunto l’orgasmo, poi mi sono sbattuta mentre Bruno stava fermo e infine ho raggiunto un altro favoloso orgasmo.
Ci siamo stesi tutti e tre sul letto, io e Gianna eravamo soddisfatte ma Bruno era ancora lì con il cazzo duro che puntava verso l’alto, mia sorella l’ha leccato ripulendolo dai nostri umori, e quando si è rialzata io l’ho abbracciata e leccata sulle labbra poi ci siamo date un lungo bacio scoprendo che avevamo ancora voglia, ho fatto venire Gianna sopra di me e abbiamo iniziato un bel 69, mi piaceva tantissimo leccare la figa di mia sorella, poi Bruno è andato dietro di lei le ha allargato le natiche e mentre noi ci leccavamo le vagine lui gli ha leccato a lungo lo sfintere, mia sorella sopra di me godeva come una pazza. Bruno si è alzato e mentre io le tenevo le natiche aperte lui si è chinato e con il cazzo in mano ha fregato la cappella sullo sfintere, Gianna si è irrigidita e mi è sembrato che volesse togliersi ma io l’ho tenuta ferma con le mani che con i denti azzannando il clitoride, lentamente lei si è rilassata, io ho ripreso a leccare il suo clitoride e avevo una bella visuale del cazzo di Bruno, lentamente ho visto la grossa cappella sparire nel culo, Gianna si è irrigidita ma la sua vagina colava di umori che io prontamente leccavo e risucchiavo nella mia bocca.
Il cazzo lentamente è entrato tutto nel suo ano lei ha staccato le labbra dalla mia vagina ed ha mandato un lungo sospiro poi Bruno l’ha inculata, a pochissimi centimetri dai miei occhi vedevo il suo cazzo entrare e uscire da quel culo morbido, io le tenevo sempre le natiche aperte in modo che il cazzo entrasse tutto, poi lei ha raggiunto l’orgasmo e Bruno si è fermato, quando mia sorella ha finito di sussultare si è sfilata dal cazzo e si è coricata sul letto vicino a me.
_ “Perché ti sei tolta, Bruno avrebbe continuato”.
_ “E’ da quando ero sposata che non lo prendevo più in culo e adesso mi brucia”.
Bruno è uscito dal bagno ancora con il cazzo duro io mi sono appoggiata alla sponda del letto e lui mi ha penetrata in figa ma dopo alcuni affondi me lo ha messo nel culo, ho fatto passare una mano tra le gambe e mi sono masturbata, Sentivo il cazzo andare su e giù nel mio intestino e il piacere aumentava poi ho sentito lo sperma caldo inondarmi ed ho raggiunto l’orgasmo, non finivo più di sussultare e di godere.
Dopo cena siamo tornati alle terme, era l’ultima sera e ci siamo goduti l’acqua calda in santa pace anche perché eravamo soli, ma avevo un pensiero fisso che mi frullava in testa, mi sarebbe piaciuto che Bruno pisciasse in culo a Gianna, l’ho accennato a mio marito e ho allungato una mano tra le sue gambe, dopo averlo toccato un po’ il cazzo gli è diventato duro, ho fatto venire mia sorella tra le mie braccia e ci siamo baciate con abbondanti scambi di saliva, e quando l’ho sentita fremere Bruno si è piazzato dietro di lei accarezzandola tra le gambe, io le ho allargato le natiche e lui l’ha penetrata in figa, lei stava godendo, ma dopo un po’ lui si è sfilato e l’ha inculata Gianna si è irrigidita ma ha continuato a baciarmi stringendomi forte. L’inculata è stata lunga, le nostre bocche dopo un lungo bacio si sono staccate.
_ “Sei una troia come me, non credevo che ti piacesse così nel culo”.
Infine mentre lei ha raggiunto l’orgasmo e Bruno ha eiaculato nel suo intestino.
_ “Non muoverti, continua a tenerlo dentro”.
Lei era inginocchiata tra le mie gambe ed abbiamo ripreso a baciarci.
_ “Ma”.
_ “Rilassati e respira profondamente” Bruno gli stava pisciando in culo, ho fatto passare una mano tra le sue gambe e gli ho infilato due dita in figa, sentivo le sue contrazioni mentre mi abbracciava più forte.
_ “Non credevo fosse così bello farsi pisciare in culo” mi ha sussurrato all’orecchio.
Dopo un bel po’ Bruno si è tolto.
_ “Ti è piaciuto”?
_ “E’ stato fantastico, ma adesso come faccio”.
L’ho accompagnata dove l’acqua scorreva più veloce e lei si è liberata, poi ci siamo messi l’accappatoio e con il pulmino siamo tornati al camper, fatte le docce siamo andati a letto tutti e tre assieme.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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