orge
Un incontro a quattro

11.03.2025 |
3.970 |
0
"Fui legato al bracciolo di sx mentre il suo amante a quello di dx..."
Appuntamento a Chiesina, questa volta giocavamo in trasferta.Ma questo non poteva calmare le sue fantasie erotiche, anzi più che passava il tempo era sempre più spinta a nuovi giochi erotici per tutti i suoi schiavi.
Ci aveva convocato tutti quanti anche se eravamo ignari del perché del cambio di location.
Mi avvisò Roberto, mentre percorrevo i km che mi mancavano, la mente si chiedeva cosa aveva in serbo per noi.
Giunto a destinazione, bussai alla camera.
Dentro era già presente Roberto, in piedi, legato in fondo al letto, tutto nudo.
La Giada m'invitó a fare altrettanto.
Fui legato al bracciolo di sx mentre il suo amante a quello di dx.
Poi lei uscí per tornare poco dopo.
Con lei Letizia, donna che avevo visto un pomeriggio a casa sua.
Non ci calcolarono, nessuno sguardo, nessuna parola rivolta a noi.
Lo sapevamo, dovevamo stare in silenzio, ormai i giochi perversi della padrona erano chiari.
Altrimenti poteva sbucare un frustino oppure uno strapon che così sla "freddo" non avrei gradito.
La mia percezione era di un gioco saffico fra loro e non aspettai molto.
Giada spinse subito Letizia in mezzo al letto, gli tolse i lunghi stivali neri che aveva sotto la lunga gonna.
Poi la fece alzare e fece cadere in terra tutto quello che aveva indosso, tranne il completo intimo.
Aveva un reggiseno capiente penso una quinta abbondante che teneva a bada i grossi seni.
Intonato con quello , le culotte dello stesso colore, nere con una fantasia rosa.
Poi toccò a Letizia spogliare Giada, lei aveva un paio di jeans attillati, un camicetta bianca con un foulard al collo.
Anche lei rimase con un completo intimo, rosso fuoco, con un perizoma che risaltava il suo bellissimo sedere.
Le effusioni partirono lentamente, piccoli baci a stampo su bocca e collo.
Poi le lingue incominciarono a cercarsi.
Dalla nostra visuale potevamo vedere quei baci languidi e salivosi.
La mano di Letizia scivolò sui glutei di Giada.
La strinse a se fortemente, la sua stazza la sovrastava di diversi cm.
La portò con se sul letto, lei sotto e la minuta Giada sopra.
Continuavano a baciarsi, poi Giada scese sul seno gigante dell'amica, tirò fuori una tetta e comincio a ciucciare il capezzolo.
Letizia non aspettava altro, la mano scostò il perizoma e due dita scomparvero nella vagina.
Giada ebbe un sussulto,.un grido di piacere aveva echeggiato nella stanza.
Morse il capezzolo, forte per sentire urlare anche la Letizia.
Andarano avanti per circa 20 minuti.
Si baciavano, si succhiavano i capezzoli e si cercavano i rispettivi sessi.
E noi???
Noi eravamo legati, ci godevamo lo spettacolo.
Sentivo ormai il cazzo pulsare e vedevo Roberto in trans da prestazione.
Il suo uccello duro e con la solita cappella viola, colava piccole ma continue gocciole di liquido seminale.
Si liberarono dell'intimo, Giada come sempre tutta depilata invece l'altra presentava un ciuffo sopra le grandi labbra di peli crespi e rossicci.
Proseguirono con un 69, vedevo dalla mia parte la lingua di Giada che si muoveva su e giù sulla vagina dell'amica.
Ormai l'odore di sesso aveva impregnato la stanza.
Giada si tirò su, premendo il suo sesso sulla bocca dell'amica.
Era il segnale che stava per godere, i respiri erano sempre più corti, i suoi mugolii sempre più forti.
Si muoveva sopra la bocca, si strizzava i capezzoli e incitava la Letizia.
L'orgasmo arrivò potente, con urla che accompagnarono l'amplesso.
Rimase sdraiata per alcuni minuti poi andò a prendere lo strapon nella sua borsa.
Fece mettere l'amica davanti a noi, potevamo vedere viso e seno che ballonzolava sotto i colpi di Giada.
La stava prendendo con foga, eccitata dalla situazione da lei creata.
Si fermò di colpo, fece scendere della saliva sul culo dell'amica e con un colpo solo inserì il cazzo di gomma su per il retto.
Un grido sordo penso di dolore partì dalla bocca di Letizia.
Ormai preda della padrona, sottomessa al suo volere, ansimava e godeva.
Ogni tanto apriva gli occhi che incrociavano i nostri bisognosi di sesso.
Un "godo" fu l'ultimo messaggio che uscì dalla sua bocca prima di lasciarsi andare sul letto.
Era appagata e senza forze, mentre noi eravamo lì e non sapevamo come sarebbe finita.
Avremmo avuto il piacere di un orgasmo?
Giada venne in mezzo a noi, ci prese i due uccelli menandoli a dismisura.
Nel frattempo anche l'amica si era ripresa dal torpore.
Provò a dare una mano, ma fu subito fermata dalla padrona.
"Loro sono miei" così si rivolse all'amica d'infanzia.
Il continuare menare ci fece schizzare velocemente sui nostri piedi.
Ci sciolse e andò in bagno a fare una doccia.
Noi ci rivestimmo mentre parlavamo del più e del meno.
Al suo ritorno la gelosia gli prese la mano.
Incazzata nera mandò via subito l'amica controllando che fosse partita con l'auto.
Poi fece andare via me e rimase in camera con Roberto.
Preso la strada di casa soddisfatto per la visione ma non tanto per il finale.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per Un incontro a quattro:
