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Lui & Lei

Una giornata difficile


di massaggiosvedese
19.02.2025    |    658    |    0 6.0
"Sei elegante con il tuo abito color canna da zucchero..."
Vengo verso di te per toglierti il cappotto dopo che sei rientrata dal lavoro.
Noto subito che è stata una giornata stressante fatta di discussioni a non finire, litigi e incazzature hanno incupito il tuo viso.
Ti bacio sulla fronte mentre sgancio i bottoni e appoggio il tutto sulla sedia in cucina.
Sei elegante con il tuo abito color canna da zucchero.
Ti abbraccio, ti bacio sul collo, per arrivare alla tua bocca.
Le nostre lingue si intrecciano in un lungo bacio che infiammano i miei desideri.
"Ti vedo stanca" gli dico staccandomi dalle sue labbra.
"Sono solamente stressata, non li reggo più, sempre discussioni fine a se stesse, nessuno che si prende una responsabilità"
Ti guardo e mi perdo nei tuoi occhi celesti, mi avvicino di nuovo e ti bacio ancora intensamente.
Le mie mani scivolano sul tuo seno, lo palpeggio cercando di capire che reggiseno porti sotto.
"Ti ho pensata tutto il giorno"
Te allunghi una mano sulla patta dei miei pantaloni.
Il mio pene è già duro.
"Lo sento dai pantaloni quanto mi hai pensata"
Un piccolo sorriso fa capolino sul tuo viso.
"Dai mettiti sul divano, ti preparo qualcosa da bere"
Preparo uno spritz e te lo porto, prendi il bicchiere e lo sorseggi quasi controvoglia da quanto sei stanca.
Io sono li davanti a te pensando a come poter farti passare tutto quello stress accumulato nell'arco della giornata.
Vengo dietro di te, sposto i tuoi capelli di colore rosso e ti sussurro all'orecchio la mia proposta, un bel massaggio rilassante.
Muovi la testa bocciando la mia idea.
"Mi servirebbe un massaggio mentale e non uno fisico al corpo"
Ti guardo penserioso, penso che devo escogitare qualcosa.
"Dammi 10 minuti, te continua a sorseggiare il tuo drink" gli dico dirigendomi verso la zona notte.
Vado in camera e recupero la poltrona di pelle rossa e il puff abbinato.
Porto il tutto in bagno.
Preparo due catinelle di acqua calda.
In una poche gocce di olio balsamico e nell'altra acqua calda con olio naturale alla camomilla.
Poi torno da te e ti invito a seguirmi.
Mentre possiamo dal lungo corridoio che porta in bagno mi giro verso di te.
"Oggi ti farò un massaggio mentale" lo dico mentre mi guardi stupita e dubbiosa.
"Come farai a farmi un massaggio del genere, non ne ho mai sentito parlare"
Ti bacio ancora sulla fronte e ti palpo nuovamente il seno.
Ti vedo la curiosità sta per prendere sopravvento sulla stanchezza.
Entriamo in bagno, i tuoi occhi brillano come due diamanti alla vista di cosa avevo preparato.
Le luci sono soffuse, date solamente da una piccola luce posizionata sul mobiletto degli asciugamani.
Ti faccio accomodare.
"Sei comoda?"
Fai un cenno di approvazione con la testa.
"Allora incominciamo la seduta di rilassamento mentale"
Ti chiedo di chiudere gli occhi.
Prendo una pinza e ti tiro su i capelli, poi prendo una benda e la metto a molle nella bacinella con olio balsamico.
La strizzo e la posiziono sul tuo viso lasciando libero solo naso e bocca.
Passo la mia lingua sulle tue labbra, te mi mordi la punta, sai che mi piace tantissimo.
"Respira profondamente" ti suggerisco per aiutarti a rilassarti.
Senti il calore delle bende che avvolge il tuo viso, ti rilassa le palpebre e incominci a lasciarti andare.
Tolgo la pinza e inizio a giocare coi tuoi capelli, li inanello e rilascio, li scompiglio e pettino con le mani.
Con le dita parto dalla testa, i polpastrelli esercitano pressione, prima soave e sempre più forte per poi fare il processo inverso, fino ad arrivare alla punta dei capelli.
Ripeto il movimento diverse volte, poi faccio una treccia alla tua chioma profumata.
Il tocco dalla testa ai capelli ti fa sussultare e inizi a respirare profondamente.
Ti tolgo l'abito con lentezza lasciandoti solo con lingerie bordeaux addosso, mi fai impazzire quando metti l’intimo in abbinamento coi tuoi capelli.
Immergo le dita nella catinella con acqua e olio alla camomilla, la verso sulla base del tuo collo, l’alternarsi di caldo e freddo ti fa impazzire di piacere, i gemiti e il respiro lungo ne sono manifesto.
Effettuo dei movimenti dal retro della testa alla nuca, dall’alto verso il basso e viceversa, esercitando piccole pressioni.
Getti la testa indietro, mordi le labbra e la lingua.
Appoggio i pollici sulla base della nuca e le altre dita sullo sterno, alterno pressioni, massaggi, pizzichi e sfioramenti.
Il tuo corpo reagisce ai miei stimoli chiedendo sempre di più.
Accelero e rallento i tocchi mandandoti in tilt.
"Ti piace amore?"
Non ce la fai neanche a rispondere per lo stato di estasi, ti limiti a un cenno del capo.
Coi pollici creo dei triangoli sulla nuca e dalla nuca alle spalle, scendendo fino alle scapole, allungo l'altra mano verso il basso, fino all'inizio del seno.
Fingo di palparlo per poi risalire, finché le tue tette m’implorano di essere massaggiate.
Tolgo il reggiseno e loro sono in bella mostra.
In giovane età avevi un seno piccolo, forse una seconda abbondante, ora invece hai una bella quarta, sempre soda e con grandi capezzoli.
Intingo di nuovo le mani nell’acqua calda e olio e avvolgo il tuo seno.
Sono posizionato dietro di te.
Con le dita ne seguo la forma, creo cerchi concentrici fino ad arrivare ai capezzoli pronunciati e turgidi.
Li prendo tra medio e indice pizzicandoli dolcemente.
"Continua, mi stai facendo impazzire!"
Lo dici mentre godi e ansimi.
Insisto col movimento, avvicino la bocca al collo, lo lecco fino alla spalla.
Ti allargo le gambe, entro nel mezzo in ginocchio, avvicino la bocca e prendo il primo capezzolo in bocca.
Lo succhio e lo mordo, passo al secondo, succhio più forte e gioco con la lingua.
La passo in mezzo per poi tornare su quello di sinistra, la mano invece stringe quello di destra.
Stringi le gambe all'altezza dei miei reni.
"Vengoooo, vengoooo" esplodi di piacere, ti ho fatto provare il primo orgasmo mentale della tua vita.
Rilasci le gambe, sorridi soddisfatta.
Ma lo sai che la serata sarà lunga, ormai sei nel mie mani.
"Ti ho rilassato la parte superiore del corpo, ora passo a quella inferiore"ti sussurro nell'orecchio per poi baciarti il collo.
Tu sorridi non vedendo l’ora che mi prenda cura dell’altra metà, allarghi le gambe per sottolineare il tuo stato estremo d’eccitazione.
Afferro la tua caviglia sinistra e porto la tua gamba a posizione della mia bocca, inizio a leccare facendo scorrere la lingua lungo tutto il piede soffermandomi sul tallone per poi risalire e avvolgere le dita con la bocca e succhio.
Prima l’alluce, poi le dita centrali, infine il mignolino.
Lo muovi dentro di me avanti e indietro come a scoparmi la cavità orale.
"Bravo, non ti fermare, ti piacciono i miei piedi"
Rispondo con un cenno della testa senza sfilarlo.
Ma lei non può vedermi.
"Penso che hai risposto di sì, bravo"
Mi dedico al collo del piede, giro attorno alla caviglia e riprendo le dita in bocca.
"Vai avanti, passa all'altro" mi ordini con un gemito.
Obbedisco, ripeto il movimento.
Dopo un po’ immergo i tuoi piedi prima nella vaschetta con acqua e olio.
Li massaggio e le riprendo in bocca.
Getti la testa indietro eccitata con le mani a stimolare i seni.
Palpo le tue cosce con le mani bagnate dall'olio.
Ti faccio i complimenti per lue gambe.
Le bacio dal basso verso l'alto.
Qui c'è il mio traguardo che mi aspetta.
La tua vagina mi aspetta.
I brividi ti percuotono.
Attraverso ogni centimetro fino ad arrivare alla tua figa che pretende attenzioni.
"Toglimi il perizoma e leccamela tutta."
Hai gli occhi bendati ma senti perfettamente dove si trova la mia bocca.
Non lascio la presa dalle tue cosce sinuose, esercito pressioni prima con intensità crescente e poi decrescente.
Tremi di piacere per questo trattamento sento la mia faccia a un centimetro dalla tua figa.
Addento il perizoma e lo tiro giù piano piano, la stoffa fradicia scopre la tua passera in visibilio. Annuso il suo profumo inebriante, struscio la faccia facendo attrito con la barba, la tua peluria rossiccia si scontra con la mia nera come un gioco di luci e ombre.
Inizio a colpire con la punta della lingua per poi far scorrere tutto il muscolo della bocca, lecco il lago di piacere che si è formato, le tue mani accarezzano la mia testa e poi spingono la testa sempre più verso di te .
Prendo il clitoride svettante tra le dita, lo stimolo come lui pretende prima di circondarlo di leccate e morsetti dolci che ti sconquassano.
Mi fermo, ho un altra idea.
"Perché ti fermi? Sei bravissimo a leccarla".
Me lo chiedi quasi supplicandomi.
"Aspetta, fidati di me"
Riempio la bocca con acqua e olio, trattengo e poi verso tutto sulla sua vagina.
Ripeto l'operazione diverse volte e nel mentre la penetrò con le dita.
Il tuo sesso esplode di piacere, godi toccandoti ripetutamente i capezzoli.
Riprendo nuovamente una sorsata, mi avvicino al clitoride tenendo due dita piantate dentro, spruzzo altra acqua tenendo la bocca aperta, leccando avidamente il piccolo bottone ormai gonfio di voglia.
"Mamma mia, cosa mi sta succedendo" urli in modo violento.
La cascata dei tuoi umori inonda il mio volto e parte del corpo.
Hai avuto il tuo primo squirtamento.
Stai qualche minuto in silenzio, non ti rendi conto di cosa può esserti successo.
Poi riprendendoti rincominci a parlare
"Adesso tocca a me usare la bocca."
Mi avvicino e ti tolgo la benda.
Il tuo viso e rilassato, i tuoi occhi brillano come i piccoli cristalli che si sono formati sul tuo viso.
Ti guardi allo specchio e sorridi nel vedere il tuo volto così carico di lussuria.
Ci baciamo per un po’ prima di fare un altro impacco e scaldare l’acqua nel frattempo raffreddatasi un po’.
La maschera è pronta, la posiziono sul tuo viso, ti alzi e mi lasci il posto libero sulla poltrona.
Ti metti in ginocchio e in modo frenetico mi denudi tirando fuori il cazzo.
Con una mano accarezzi le palle, prima col palmo, poi col dorso, appoggi due dita sotto stimolando il perineo, fai su e giù sfiorando l’ano, io inizio a mugolare di piacere, con l’altra passi tutta l’asta fino ad arrivare alla cappella, ne segui la forma e la stringi facendo pressioni, come me alterni tocchi leggeri a quelli più decisi e viceversa.
La punta dell’iceberg di carne risponde ai tuoi stimoli.
Sollevi leggermente la maschera lasciando libera la punta del naso, prendi aria sentendo l’odore del mio sesso che si mescola all'olio balsamico.
Immergi le mani nella vaschetta dell'olio alla camomilla, inizi a spalmare dalle palle all’asta fino alla cappella che pulsa per te.
Effettui lo stesso movimento con la lingua e poi lo prendi in bocca, assapori maggiormente il gusto con solo la bocca libera senza contare sulla vista. Lecchi la cappella, massaggi le palle e il perineo. Come ho fatto prima io, bevi acqua calda che trattieni in bocca per poi versarla sul mio cazzo duro e voglioso delle tue attenzioni.
Spalmi la lozione sui seni e vai di spagnola.
Dopo un po’ lo riprendi in bocca, bevi altra acqua, succhi e rilasci liquidi, il mio cazzo è pronto a esplodere, lo intuisci e premi sotto le palle, sai che mi fa impazzire.
Un fiume di sperma esonda nella tua bocca sgorgando fino alle tette lucide dall'olio.
Il mio trattamento rilassante è riuscito, la tua mente ormai è stata liberata dai brutti pensieri.
Ci spostiamo in salotto dove ci mettiamo comodi sul divano.
Preparo degli stuzzichini, il tutto annaffiato da un buon prosecco.
Passiamo la serata così, fra un stuzzichino e l'altro, nudi sul divano.
Il contatto con la tua pelle non mi lascia indifferente.
Giochi con il mio pene, lo tocchi, lo lisci, mi fai sentire le tue unghie che passano sulla vena centrale.
Sono nuovamente in erezione.
Ti giri e monti sopra di me, in una delle mie posizioni preferite.
Il tuo seno che balla mentre mi cavalchi è qualcosa di spettacolare.
La tua passera vogliosa vuole essere riempita.
Chiudi gli occhi e incomici a muoverti su e giù.
Le mie mani palpano il tuo seno assecondando il movimento della tua vagina.
Ti fermo, alzo il sedere per sentire meglio.
Sto per godere, ma non voglio, ti faccio scendere.
Ti faccio sdraiare e incomincio a baciarti da per tutto.
Copro ogni singolo centimetro della tua pelle di baci, leccate e morsi, soprattutto sulle tette.
Mi metto tra le tue gambe.
Con la cappella sfioro l’ingresso della tua caverna passionale, la metto dentro piano piano.
Aspetti una stoccata possente e invece ne traccio il contorno con movimenti circolari che fanno esultare la tua figa deliziosa.
Ripeto il movimento roteando il bacino, poi m’inarco e do il primo colpo forte mentre avvolgo i tuoi seni con le mani, i capezzoli tra medio e anulare.
La cura dei tuoi seni è ritmata alle penetrazioni. Alterno carezze ad affondi poderosi e profondi, strizzate con pennellate leggere dentro di te.
Urli di piacere per le mie stoccate che si fanno sempre più ritmate e profonde.
Le tue mani affondano nella mia schiena ma ti fermi di colpo.
Mi chiedi di togliermi guardando l’orologio, mancano 10 minuti alla mezzanotte, vai in camera a prepararti chiedendomi di stare in piedi vicino all’albero di Natale.
Domani sarà il 24.
Torni vestita tutta di rosso con cappello intonato.
Vestita è una parola grossa, hai solo un perizoma e un reggiseno trasparente oltre che al cappello.
Una grossa cintura divide le due parti del tuo corpo.
Metti una musica sensuale e inizi a muoverti come una femme fatale verso di me.
Appoggi una mano sulla mia spalla e mi giri intorno usandomi come un palo per la lap dance.
"Adesso ti do il tuo regalo per essere stato un bravo amante per tutta la serata, mi hai regalato sensazioni uniche"
Mi sussurri mordendomi il lobo e palpandomi le palle.
Togli il cappello e lo tieni stretto tra i denti afferrandolo dal pompon bianco,lo sistemi sul mio cazzo come fosse un preservativo.
Ti metti in ginocchio e lo denudi, arrivi a pochi centimetri di distanza con la bocca e simuli un pompino senza prenderlo in bocca, lo sfiori appena, agiti la lingua e la fai roteare, lui impazzisce e spinge verso di te, è duro come il ferro e la tua bocca è la sua calamita preferita.
Tiri indietro la testa scuotendola in segno di rifiuto, lo vuoi far impazzire di voglia e lo rivesti col cappello.
Ti rimetti in piedi ed esegui un balletto facendo scendere la cintura.
La usi come frusta e colpissi il pavimento, lecchi la cinghia e poi leghi i miei polsi dietro la schiena.
"Resta qua fermo, vado a recuperare una cosa in bagno".
Seguo il tuo ancheggiare, il culo magnifico che rapisce il mio sguardo.
Torni con in mano il perizoma e il reggiseno che adagi sul divano.
Mi dai la schiena vai indietro, finché non senti il cazzo che spinge verso il tuo culo.
Sculetti su di lui che impazzisce vuole penetrarti da dietro.
"Distenditi a terra sul.tappeto!" Mi ordini indicando il pavimento.
Prima mi metto in ginocchio dandoti una leccata veloce alla tua passera bollente e poi obbedisco.
Prendi il perizoma e lo usi come un bavaglio, col reggiseno mi copri il viso.
"Aesso sei alla mio!" mi sussurri all’orecchio mentre chiudi il gancetto dietro la mia testa.
Mi cammini sopra avanti e indietro, per un paio di volte, ti soffermi con il piede che struscia dalle palle al cazzo.
Io emetto sospiri di piacere, l’odore della tua figa impregnato nel perizoma si espande sul mio volto bendato dal reggiseno.
Ti fermi sulle palle e pigi come se stessi schiacciando il pedale.
Prima avverto un po’ di dolore, poi mi rilasso godo.
Ti metti a cavalcioni su di me, sento la tua faccia vicino al mio cazzo, con la lingua attraversi tutta l’asta, fino a prendere il cappello tra i denti.
Mordi delicatamente, ho delle vibrazioni di puro godimento.
Dico qualcosa che a te suona incomprensibile per il bavaglio che mi hai fatto, ma senti i miei lunghi respiri e le reazioni della mia spada di carne che aspetta di essere infoderata.
Tiri il cappello con forza e ti dedichi al cazzo.
Lo accarezzi con i guanti di pelle, lo lecchi tutto seguendone la forma, la cappella è svettante per te.
Lo prendi in bocca come solo tu sai fare.
Senza preavviso ci sali sopra.
"Adesso guido io le operazioni, sai che mi piace comandare!"
Faccio un cenno della testa per confermare.
Coi muscoli pelvici avvolgi il cazzo, lo baci con la figa. Decidi ritmo e velocità, sei padrona del mio cazzo.
"Non ti azzardare a godere" mi dici in modo perentorio.
Ti giri dandomi la schiena e cambiando posizione, sei divina.
Sento le tue dita sul perineo, lo accarezzano, massaggiano e poi esplorano il mio ano.
Prima mi irrigidisco, poi mi lascio andare.
Entri con un dito e mi abituo alla penetrazione, la mia erezione ne usufruisce, un altro dito e impazzisco, do dei colpi secchi che ti fanno impazzire mentre tu affondi.
"Ti sei lasciato inculare, adesso inculami tu!" urli tra un gemito e l’altro.
Sento che ti sei alzata, ti cerco col contatto fisico e capisco dove sei, mi giro sul fianco.
Ho sempre le mani legate e il viso occultato, il mio cazzo è una bussola che punta verso di te.
Mi aiuti con le mani e appoggi la cappella sullo sfintere.
Sento il tuo bellissimo culo e affondo la cappella, avverto che con le mani allarghi i glutei e il movimento dei tuoi fianchi agevola la penetrazione.
Do un primo affondo e tu gemi.
"Lo so che non te lo do mai, ma stasera te lo sei guadagnato tesoro!'
La mia eccitazione sale a quelle parole, i miei colpi si fanno intensi e leggeri a fase alternate.
"Dai vienimi in culo"
Accelero i colpi, li ritardo, poi di nuovo veloce fino che riempio il tuo ano di sperma.
Mi liberi della maschera di stoffa, togli via il perizoma e mi sali sopra, strusci la tua passera su di me, la lecco con voglia fino che esplodi nell’ennesimo orgasmo.
Ci baciamo e coccoliamo per poi andare a letto abbracciati.
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