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Una sorpresa inaspettata

04.04.2025 |
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"Aveva un buon sapore, miele puro per la mia bocca..."
Questa si che è una sorpresa, non me l'aspettavo.Mi aveva contattato per un massaggio lungo, di quelli completi, con tanto di scrub finale.
Daniele ragazzo di 40 anni, che era a Pisa per lavoro, doveva venire in studio il giorno dopo, la mattina alle 10.00.
Puntualissimo suonò il campanello e come mia prassi controllai la telecamera del videocitofono per vedere chi avrei massaggiato.
Mi apprestai a premere il pulsante per aprire il cancello e farlo salire al primo piano tramite la scala esterna.
Ma lo stupore fu quando dietro di lui comparse una donna mora, capelli cortissimi, jeans e scarpe da tennis.
Chi era?
Il dubbio fu subito risolto appena entrati in casa.
“Ti dispiace se ho portato anche la mia compagna?” mi disse appena entrato.
“No ci mancherebbe, ma la prenotazione era solo per te, come mi devo comportare?”
“Si lo so, ma ieri sera si è liberata ed è venuta con me in trasferta “
Mi spiegò che erano una coppia molto libertina e lei sapeva e avvallava i suoi desideri sessuali verso gli uomini.
Inoltre lei avrebbe guardato e basta senza partecipare in nessun modo.
Ci recammo nel loft per il massaggio, gli offrii un caffè nel mentre parlavamo del loro viaggio per arrivare a Pisa,
Tra di loro molta complicità e sicuramente amore.
Lei scrutava l’ambiente con occhi neri penetranti, nel mentre lui si spogliava piegando accuratamente i vestiti.
Davanti a me un ragazzo, alto 1.90, bel fisico muscoloso, tutto depilato.
In mezzo alle gambe risaltava un pisello stretto e lungo non circonciso.
Lo feci mettere sdraiato sul lettino e preparai l’olio per iniziare il massaggio.
Lei gli girava intorno, potevo notare l’eccitazione di entrambi, la signora continuava a sfiorare la pelle del compagno.
“Amore rilassati e goditi il momento, io mi metto seduta sul divano”
Si mise seduta sul divano che è situato davanti al lettino accavallando le gambe.
Devo dire che la sua sensualità era data dalla sua semplicità nei modi di fare, anche se i jeans attillati mettevano in mostra dei bei lineamenti.
Incominciai il massaggio, parlando con Daniele, di varie cose, dal lavoro ai ristoranti dove potevano andare a mangiare dopo.
Lei guardava attentamente i miei movimenti, le mie mani scorrevano sul corpo muscoloso di lui.
Essendo attivo evitai il prostatico ma massaggiai il sedere , devo dire con molto piacere, risultava essere sodo e muscoloso.
Poi le gambe, fino ai talloni, prestai particolare attenzione ai polpacci muscolosi.
“Visto che polpacci muscolosi e duri che ha il mio uomo, ore di bicicletta” dichiarò lei.
Annuii con la testa, ora il chiacchiericcio si era fatto meno e si respirava solo odore di sesso mescolato al profumo dell’olio.
Presi il guanto per lo scrub, lo infilai alla mano destra e incominciai a passarlo sulla pelle dell’uomo.
Lei venne vicino a noi, gli accarezzò il sedere e gli tastò palle e uccelllo.
Lui gli agevolò il compito arcando in alto il culo.
“Senti qua è già in totale erezione, amore ma che bel cazzo che hai” dichiarò lei mentre lo menava in su è giù.
Poi si riposizionò sul divano chiedendomi come sarebbe continuato il massaggio.
Gli spiegai che dopo aver finito con il guanto sarei passato alla fase del sale per poi portarlo in doccia per lavarlo.
“Posso guardare mentre lo lavi?” chiese in modo curioso e un pochino malizioso.
Risposi che per me non c’erano problemi e lei mi sorrise strizzandomi un occhio.
Cosparsi di sale il corpo dì Daniele e con dei movimenti circolari incominciai a massaggiarlo di nuovo.
Questa tecnica serve per eliminare eventuale pelle morta dalla schiena del cliente.
Continuai per una decina di minuti è una volta finito, lo feci rilassare un attimo nel mentre andavo a aprire il rubinetto della doccia per l’acqua calda.
Lo feci alzare e venire in doccia, lasciando la porta del box aperto per farci vedere dalla compagna.
Incominciai prima ad eliminare il sale dal suo corpo per poi insaponarlo tutto.
Prestai attenzione prima ai glutei dove si possono nascondere dei granelli e poi gli insaponai il pene ormai in erezione.
Lui si girò e mi prese per la testa e mi fece scivolare in basso mettendomi il suo cazzo in bocca.
Mi stantufava ripetutamente in su e giù con affondi quasi violenti che mi facevano tossire.
L’acqua faceva il resto, colava giù e mi riempiva la bocca.
Mi fece salire e mi girò di spalle, qui mi trovai a faccia a faccia con la compagna che guardava la scena interessata.
Mi appoggiò il cazzo al culo senza penetrarmi, me lo fece sentire ormai era in erezione totale.
Gli dissi che non volevo essere penetrato senza preservativo e poi così sarebbe stato molto difficile in quanto sono stretto e ho bisogno di molta lubrificazione.
Mi tranquillizzò e continuò nel suo strusciare il suo corpo sul mio con molto calore,
La compagna, invece era passata dal solo guardare, all’infilarsi una mano nei jeans per toccarsi.
Questo durò per diversi minuti, lui si strusciava su di me, lei si toccava gemendo in continuazione fino a quando si scostò da me spruzzando come una fontana.
“Non resisto più godo” furono le parole che anticiparono gli schizzi che raggiunsero i miei piedi.
“Bravo amore guarda quanto hai goduto” furono le parole di lei mente l’acqua della doccia portava via il seme di lui.
Ci asciugammo in bagno, lei era tornata di là e la sorpresa fu quando tornammo nel loft.
Lei completamente nuda in piedi vicino al divano.
“ A me lo faresti un bel massaggio rilassante senza trattamento per la pelle?”
Devo dire che la sua pelle non ne aveva bisogno, la ragazza era veramente una bella figliola.
Alta 1.75 circa, magra, fianchi stretti, terza di seno, vagina depilata e lunghe gambe.
Deglutii velocemente, la guardavo e non riuscivo a spiccicare parola.
Andai al mobiletto presi un asciugamano pulito e cambiai quello usato per il compagno.
“Prego sdraiati pure” facendogli cenno con la mano.
“Te Dani, guarda seduto sul divano” dichiarò lei al compagno.
Lui si mise seduto e io inizia la seduta.
Le miei mani scorrevano sul suo corpo avanti e indietro, devo dire che avevo apprezzato massaggiare lui, ma lei era un’altra cosa.
Mi dedicai molta alla schiena e per poi passare alle gambe, polpacci e piedi.
Qui feci un cenno a lui di in cerca di approvazione per potergli succhiare le dita.
Lui mi fece di si con la testa e il suo piede con le unghie colorate di rosso finirò dentro la mia bocca.
“Bravo non ti trattenere, come mai non mi hai massaggiato il sedere?” chiese lei con una voce fonda attenuata dal poggiatesta del lettino.
“ Non preuccuparti sarà la prossima cosa che faccio” gli dissi ridendo.
Passai effettivamente a quei glutei, sodi e ben modellati.
Quando li aprivo riuscivo a vedere la rosellina dell’ano.
Molto piacevole massaggiarla e sopratutto prendere i suoi continui complimenti, dal come sei bravo, per continuare con hai delle mani d’oro e per finire a come mi piace.
La feci poi mettere seduta sul lettino mentre io mi posizionavo dietro di lei.
Portai le mie mani alla base del collo, lo massaggiai accuratamente per poi scendere lungo la spina dorsale.
Lei qui mi chiese del contatto fisico e si appoggiò a me.
Qui le mie mani scesero sul seno per massaggiarlo ripetutamente stimolando i capezzoli.
Le sue mani invece mi toccavano il sedere, la sua schiena spingeva sulla mia parte davanti.
La baciai sul collo senza chiedere niente a Daniele, anzi mi ero proprio dimenticato di lui.
Per un attimo lo guardai, si stia godendo la scena nel mentre si toccava l’uccello moscio dal godimento avuto in precedenza.
Le inarcava la schiena solo un piccolo sorriso gli comparse sulla bocca dovuto alla presenza della barba sul mio viso.
Poi erano solo gemiti di eccitazione.
“ Mamma mia un brivido mi è partito dalla testa fino in fondo alla schiena” mi disse mentre continuavo a baciarla e massaggiarla sul seno.
“Sei bagnata?” Gli chiesi in modo esplicito e senza tatto.
“Non lo so vuoi verificare?” Mi disse ridendo rumorosamente.
La feci sdraiare di nuovo, ma questa volta a pancia in su.
Ripresi il massaggio, prima di tutto gli stirai il collo tenendogli una mano sulla spalla.
“Bella anche questa manovra, mi piace”
Poi passai a massaggiargli i fianchi fino all’anca.
Poi le gambe e l’interno gambe, ma lei ormai era impaziente.
Mi chinai su di lei, giocai con i suoi capezzoli, succhiandoli e leccandogli.
La mia mano scesce sulla vagina, la sfiorai solo per capire quanto era eccitata.
“Continua non fermarti” dichiarò a voce alta.
Incominciai a massaggiarla, prima fuori con movimenti lenti e mirati a farla scaldare ancora di più.
Non era necessario, ormai era calda, eccitata e vogliosa.
La sua mano mi menava l’uccello, mentre la mia la esplorava approfondamente.
Due dita della mia mano sinistra la penetrarono, continuavo a premere dentro mentre il pollice stimolava il clitoride,
Poi mi chinai su di lei, la succhiai e la leccai in mezzo alle gambe.
Aveva un buon sapore, miele puro per la mia bocca.
Lei ad un certo punto gridò qualcosa e tre getti di liquido bianco uscirono dalla vagina, spruzzando ripetutamente.
Non mi fermai, lei continuava a contorcersi sul lettino e ansimava, godeva e urlava.
Non vedevo Daniele in quanto mi rimaneva di spalle, ma vedevo e sentivo lei, un altro spruzzo parti da mezzo alle gambe seguito ancora da altri due.
Poi si girò a pancia giù, mi prese il cazzo in bocca e incominciò a succhiarmi.
“Ma te non ti fermare, mi raccomando “ me lo disse guardandomi con quegli occhi neri piene di voglia.
Ne voleva ancora, ripresi a toccarla, qui la mia mano tastò anche il buco del culo.
Era libero, senza freni, riuscii a infilare il pollice mentre indice e medio continuavano a toccargli la vagina.
Ebbe un terzo orgasmo (non so se era il terzo, forse ne aveva avuto anche di più) nel mentre mi succhiava e mi faceva raggiungere un orgasmo potente.
Bevve tutto, poi si pulì la bocca all’asciugamano.
Ci eravamo scordati di Daniele che non si era mai avvicinato al lettino, ci girammo e lui era in contemplazione sul divano, con il cazzo barzotto.
Lei si avvicinò a lui, lo baciò in bocca.
Poi gli sussurrò qualcosa nell’orecchio.
Si rivestirono, lei preferì tenere l’olio addosso senza usufruire della doccia.
Li salutai sulla porta e li vidi sparire mano nella mano.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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