trio
Io, la verginella

19.03.2025 |
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"Il venerdì prima di quel fatidico giorno Sonia mi aveva invitato ad aiutarla nel fare un pompino ad Enrico; inizialmente avevo solo preso in mano il cazzo del..."
Enrico era diventato una persona fondamentale per il nostro rapporto di coppia.Diciamo che aveva salvato il nostro matrimonio; lo avevamo conosciuto in un momento in cui le cose tra me e mia moglie Sonia non andavano molto bene... tra piccoli problemi economici e lavorativi il rapporto si era un po' logorato, soprattutto in camera da letto.
Così, per provare a dare una scossa alle nostre vibrazioni sessuali, avevamo deciso di tentare una cosa a tre.
All'inizio eravamo un po' scettici, ma Enrico era entrato in punta di piedi, prima nel nostro letto e poi nelle nostre teste.
Aveva liberato Sonia da ogni tabù sessuale e questo aveva fatto molto bene a tutti e due.
Enrico ci raggiungeva il venerdì sera e stava con noi fino al sabato inoltrato; scopavamo Sonia in tutte le posizioni; lei gradiva molto, anche perché Enrico era molto dotato sia in termini di dimensioni che di durata. Io non ero per nulla disturbato da questo, perché l'appagamento di mia moglie era per me fonte di estrema soddisfazione.
Durante le ultime serate Sonia si era accorta che avevo iniziato a nutrire un certo interesse il membro del nostro amico. Diciamo che indugiavo molto sull'osservazione del cazzo di Enrico e non esitavo ad aiutarlo nel penetrare mia moglie prendendolo in mano e guidandolo verso l'obbiettivo. Il fatto che toccassi il suo pene non era per nessuno dei tre motivo di disagio.
Il venerdì prima di quel fatidico giorno Sonia mi aveva invitato ad aiutarla nel fare un pompino ad Enrico; inizialmente avevo solo preso in mano il cazzo del nostro amico e l'avevo tenuto fermo mentre Sonia lavorava di bocca, poi su cenno di mia moglie avevo iniziato anche io a succhiarlo; Enrico aveva gradito molto e mia moglie mi guardava con sguardo tra lo stupito e il soddisfatto. In seguito a questo mio servizietto Enrico si era eccitato tantissimo e aveva scopato Sonia con nuovo vigore.
E così, in seguito a questo avvenimento, era nata l'idea di farmi travestire da donna per fare la schiavetta dei due.
Quel venerdì avevamo finito prima del solito di lavorare per dedicarci alla preparazione per la serata.
Sonia era stata molto meticolosa, mi aveva dato una mano ad eliminare tutti i peli dal mio corpo, sia con creme depilatorie che con un sapiente uso di schiuma da barba e rasoio; mi aveva vestito con degli abiti comprati per l'occasione: mutandine bianche e reggipetto di pizzo, completo da cameriera molto sexy, trucco pesante ed infine una parucca colorata di rosa.
Guardammo insieme il lavoro finito, davanti allo specchio: Sonia era molto soddisfatta del suo lavoro ed io ero decisamente eccitato nel vedermi in questa nuova veste.
Enrico aveva bussato alla porta e Sonia mi aveva mandato in camera da letto, docendomi di palesarmi solo a suo comando.
Dopo una buona mezz'oretta di mugugni e versi di piacere ero stato chiamato in causa.
Enrico era nudo, seduto sul divano e con il suo attrezzo in bella mostra, mia moglie, con addosso solo le mutandine, era al suo fianco e lo stava segando.
Enrico aveva stentato a riconoscermi, ma un ghigno strano aveva solcato il suo volto: era un misto tra derisione e desiderio di possesso.
Avevamo iniziato l'amplesso con un pompino eseguito alla perfezione, eravamo poi passati alla penetrazione di Sonia, che aveva goduto molto. Avevamo poi proseguito l'amplesso con vari rapporti orali e seghe reciproche... ma il vero momento di estasi fu quando appoggiato al ventre di mia moglie, con il suo caldo seno nudo che mi faceva da cuscino venivo infilzato, per la prima volta nella mia vita, dal grosso arnese di Enrico.
Mentre mia moglie mi rassicurava e incoraggiava, aiutandomi a sopportare il dolore iniziale, il nostro toro penetrava il mio stretto sfintere.
La pressione del suo cazzo contro il centro del mio godimento unitamente allo sfregamento del suo addome contro il mio cazzo durissimo, mi provocò un intenso orgasmo.
Mi sentivo una vera e propria verginella, data in dono dalla sua mammina al suo vigoroso amante.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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