Scambio di Coppia
Costa Azzurra, buona la seconda
di Faber77
24.07.2024 |
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"Accettammo volentieri, scoprendo solo a posteriori che il loro era un campeggio per naturisti!
Cenare nudi, in terrazzo fu un'esperienza strana; la cosa..."
La nostra prima vacanza in Costa Azzurra fu terribile, non certo per colpa di quella terra meravigliosa, quanto a causa di nostro figlio che, non amando il mare e non avendo compagnia, si lamentava in continuazione.Di ritorno a casa avevo però preso la decisione che sarei tornata a visitare quei luoghi con mio marito Fabrizio, per assaporare a fondo quella natura così selvaggia.
Qualche tempo dopo, all'alba dei 50 anni, con l'estate alle porte, io e mio marito comprammo una moto. Usando quel mezzo per fare qualche giro nei luoghi attorno a casa, passammo dei mesi estivi talmente divertenti che fu naturale decidere che era giunto il momento di rispolverare quel sogno nel cassetto.
E così, il primo luglio di quello stesso anno partimmo in moto, per la seconda volta, in direzione Costa Azzurra.
Dopo un paio di tappe giungemmo in quella bellissima terra; passammo bellissime giornate, cambiando frequentemente spiagge e campeggi...
Fu in una delle ultime giornate di questa vacanza che ebbe inizio la seconda parte della nostra vita, quella che ci ha portato ad essere la coppia aperta che siamo oggi: decidemmo di fare quella che allora ci sembrava una pazzia, ovvero provare l'esperienza di una spiaggia nudista.
Io e mio marito, ora come all'ora, fisicamente siamo due persone normali, non particolarmente belli e nemmeno in forma, per cui l'idea di mettersi in bella mostra non ci aveva mai sfiorato la mente, ma in quei luoghi nessuno ci conosceva e quindi... perché non provare?
Arrivammo in questa spiaggia verso le 10 del mattino, aprimmo il nostro ombrellone, stendemmo i teli, ci spogliammo, e ci sdraiammo al sole, sempre cercando di evitare sguardi altrui, vergognosi sia di vedere gli altri bagnanti, sia di farci vedere nudi.
L'iniziale sentimento di disagio lasciò spazio ad una nuova sensazione di libertà: stare nudi, baciati dal sole e fare il bagno in mare senza niente addosso era veramente piacevole.
Dopo qualche ora passata in assoluto relax, si avvicinó a noi una coppia.
Erano ovviamente entrambi nudi.
Sembrava fossimo noi allo specchio: circa la stessa età, circa le stesse caratteristiche, lei formosa e lui più magro e giovanile.
Ci chiesero se si potevano stendere vicino a noi; dopo una veloce occhiata di intesa con mio marito, accettammo volentieri.
Si creò subito una bella intesa, anche loro di buona cultura, anche loro con figli, anche loro in una delle prime uscite senza pargoli.
Ridendo, scherzando e chiacchierando si fece l'ora di cena; Agnese e Marco ci invitarono al loro campeggio, per mangiare qualcosa insieme e rinfrancare l'amicizia appena nata.
Accettammo volentieri, scoprendo solo a posteriori che il loro era un campeggio per naturisti!
Cenare nudi, in terrazzo fu un'esperienza strana; la cosa che mi colpì più di tutti fu che nessuno badava a noi, come fosse la cosa più naturale del mondo.
A me tutto sommato questa cosa faceva un po' strano, soprattutto nel vedere le tettone di Agnese che ballonzolavano ad ogni suo movimento... talvolta non riuscivo a distogliere lo sguardo da quei grossi seni, sia quando li appoggiava sulle spalle di suo marito, sia soprattutto, quando li strusciava su quelle del mio.
Il colmo fu quando mi mise in faccia le sue tette mentre mi sparecchiava il piatto.
"Cavoli, avrebbe anche potuto farne a meno!" Pensai
Però...
Però mi piacque... e lei se ne accorse.
Agnese sfregava i suoi fianchi a destra e a manca, sulla schiena e le braccia dei mariti e pure addosso me.
Il bello era che si comportava con una certa nonchalance, ma io avevo ormai capito che lo faceva apposta.
E così con la scusa di riassettare la cucina decisi di giocare al suo stesso gioco.
"Ti aiuto a lavare i piatti" le dissi.
Ci mettemmo al lavandino; solo che, in quel metro di spazio, i nostri sederi entravano a fatica. Era tutto uno strusciamento di pubi contro natiche, di braccia contro tette. Agnese stava insistendo con questi comportamenti ed io ero veramente indignata... o almeno, avrei voluto esserlo... in realtà questa situazione mi stava veramente piacendo ed ero anche un po' eccitata.
Ad un certo punto Agnese, con tutta la naturalezza del mondo, mi chiese: "Devo fare la doccia, ti va di lavarmi i capelli?".
Non mi aspettavo una richiesta del genere, balbettai qualcosa, ma con la testa feci evidentemente un cenno di assenso, che lei colse al volo: "Benissimo" mi disse.
E così andammo in bagno.
La doccia era molto grande, inizialmente non avevo capito come avrei potuto lavarle i capelli.
Lei essendo già nuda, entrò immediatamente nel box trasparente e incominciò ad insaponarsi, in un primo momento sembrava che si stesse esclusivamente lavando, poi lentamente si mise a mettere in bella mostra le sue grazie: si strizzava i seni, si massaggiava i fianchi, arrivando letteralmente a masturbarsi davanti a me.
E io?
Ero letteralmente ipnotizzata, non riuscivo a distogliere lo sguardo davanti a quello spettacolo e la situazione lì in basso era sempre più umida.
Lei aveva capito di avermi cotta a puntino: "Beh cosa fai lì impalata, entra no?"
Entrai nella doccia, era piuttosto grande, ma stare lì dentro senza toccarsi era una cosa impossibile.
Agnese si strusciava tutta contro di me fingendo di continuare a lavarsi, ed io mi lasciavo sfiorare con un certo trasporto.
Ad un certo punto avvicinó la bocca alle mie orecchie e mi sussurrò: "posso lavarti la schiena?". Non aspettavo altro! Con un cenno del capo le dimostrai che le mie difese erano ormai crollate.
Iniziò dalla schiena, poi passò alle natiche, mi fece girare e mi massaggió delicatamente i seni, indugiando sui capezzoli, poi passò al ventre, alle cosce esterne ed interne... più il massaggio andava avanti più speravo che mi infilasse una mano lì in mezzo.
Ed invece indugiava, come se stesse aspettando qualcosa.
Finalmente dopo qualche minuto sentii le sue dita dentro di me.
Fu una scarica di piacere.
Ero talmente presa dal momento che non mi accorsi subito che i nostri mariti si stavano godendo la scena.
Avrei pensato che, alla vista di quello che mi stava facendo Agnese, Fabrizio (mio marito) sarebbe scappato o mi avrebbe sgridato, invece era lì davanti a me, eccitato come non lo vedevo da molto tempo.
Evidentemente Marco l'aveva preparato.
Agnese continuava nella sua opera di massaggio ed i mariti, come se nulla fosse, iniziarono a masturbarsi al nostro spettacolo.
Quel gesto fu come il via libera al crollo di ogni inibizione e tabù.
Decisi di ricambiare le attenzioni di Agnese cingendola da dietro e massaggiandole i seni con una mano e la fica con l'altra.
A quella mia iniziativa i due maschi si eccitarono ancora di più.
Su invito di Marco, Fabrizio si avvicinó a noi e si mise a baciare Agnese, mentre io da dietro continuavo a toccarla; avendo così vicino il cazzo di mio marito fu per me naturale afferrarlo ed iniziare a segarlo.
Fabrizio gemette di piacere.
In preda all'eccitazione avvicinai il cazzo di Fabrizio alla fica grondante di Agnese.
Non vedevo l'ora di vedere Agnese riempita dal cazzo di mio marito, come fosse un'estensione del mio corpo.
Andammo in camera, Agnese si sdraió sul letto, facendomi cenno di volermi tra le sue gambe.
Per la prima volta in vita mia assaggiai il sapore della fica.
Era aspra e dolce.
Mi misi all'opera con la lingua, cercando di muoverla come avrei desiderato se la fica fosse mia. Evidentemente Agnese stava gradendo parecchio perché non riusciva a trattenere dei gemiti di piacere.
Era quasi all'apice del momento quando esclamò: "Voglio il cazzo!". Mi spostai per lasciare posto a suo marito, Marco invece invitò il suo nuovo amico (mio marito) a riempire la fica della moglie.
Ero certamente rapita dalla scena, ma avevo anche io le mie necessità... stavo facendo questi pensieri quando l'occhio mi cadde sul cazzo di Marco... anche lui si aspettava qualcosa...
Mi gettai letteralmente addosso a lui.
Mi bació ed accarezzò da tutte le parti.
Ci buttammo nel letto accanto agli altri due.
A fasi alterne mi facevo scopare da Marco e da Fabrizio.
Ogni tanto, con mio immenso piacere, anche Agnese prendeva posto in mezzo alle mie gambe, usando la sua sapiente lingua nella mia fica strapazzata dai due maschi.
Fu la migliore scopata della mia vita.
Inutile dire che gli ultimi giorni di ferie li passammo con loro, fra sole, mare, alcool e tanto, ma tanto, sesso.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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