Scambio di Coppia

IL Segreto


di giov60
05.02.2025    |    313    |    0 9.0
"Franca sta leccando ora i coglioni di Marco ora il suo culo, mentre ha afferrato l’uccello tra le sue mani e lo sta lentamente segando, ma si vede chiaro che..."
Alla fine, è arrivato il giorno in cui sia io che il mio amico del cuore dovremo mettere al corrente le nostre spose del segreto che ci portiamo dentro da ormai quasi tre lustri.
Mi chiamo Paolo e ho 28 anni, sposato da sei mesi con Franca che di anni ne ha 24, conosciuta quattro anni fa mentre frequentavo l’università. Poi appena dopo la laurea ho iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia della quale sto rilevando la direzione e la piena proprietà da mio padre, per cui posso dire di vivere agiatamente e mia moglie può dedicarsi completamente a me, alla casa e coltivare liberamente i suoi interessi senza che questi debbano necessariamente portare lucro in famiglia. Abbiamo deciso anche che, appena il lavoro me lo permetterà, ci prenderemo una sosta per mettere al mondo un figlio. Per adesso ci divertiamo e, specialmente i fine settimana, li dedichiamo a fare l’amore e a provocarci reciprocamente. Ma devo dire che non c’è giorno in cui al rientro dal lavoro lei non si faccia trovare in atteggiamenti maliziosi e provocanti, cosa che mi fa scaricare tutta la tensione del giorno nel modo più appagante possibile. Quando siamo a letto fantastichiamo molto e, piano piano, apriamo i nostri desideri più reconditi l’uno all’altra. E tra questi il primo è stato quello di voler coinvolgere i nostri amici in giochi maliziosi e trasgressivi.
Franca è una donna bella, alta poco meno di me che sono alto quasi un metro e ottanta, ha delle gambe bellissime e lunghe, un seno di terza misura e un sedere che parla per quanto è invitante, ma soprattutto ha una mentalità aperta verso il sesso che per lei non è mai stato un tabù!
Dai banchi della scuola primaria io ho instaurato un rapporto di amicizia profonda con Marco, anche lui adesso ventottenne ed anche lui fresco sposo con Lidia di 26 anni sua storica vicina di casa che le si è buttata tra le braccia, spinta a questo gesto dalla madre di Marco, la carissima signora Cristina che vuole essere chiamata Cris, così da potersi sentire più giovane dei suoi 58 anni portati benissimo.
Anche Marco, provetto artigiano, ha infatti una ditta di impiantistica elettrica, non ha problemi economici e può permettersi di non far lavorare la moglie che, già di suo, ha una rendita per alcune proprietà che i genitori le hanno donate. Anche, Nina, così si chiama, è una bella donna con un paio di cosce da pin-up e un bacino spettacolare, ha un bel seno poco più piccolo di quello di mia moglie, ma siamo lì! Entrambe sono castane e portano i capelli alle spalle, un po’ mossi Nina e più lisci Franca.
Io e Franca siamo stati loro testimoni di nozze e loro lo sono stati per noi. Quindi ci conosciamo abbastanza bene e ci frequentiamo spesso, praticamente sempre! Ma fino ad oggi, seppur con qualche piccola maliziosità, allusioni e sguardi, non abbiamo ancora fatto il grande passo. Ma nel segreto dei nostri rispettivi talami siamo gli uni per gli altri il primo dei desideri di trasgressione.
Quello che ne io ne Marco abbiamo mai detto alle nostre rispettive signore è il segreto che adesso, di comune accordo, abbiamo deciso di rivelare: da quando eravamo ragazzini, quando gli ormoni hanno iniziato a fare il loro lavoro per portaci alla maturazione sessuale, noi abbiamo vissuto insieme tutto questo tragitto e ci siamo confidati prima e poi siamo diventati sempre più intimi. Passavamo i pomeriggi scoprendo il nostro corpo che cambiava giorno per giorno e prima ci siamo mostrati l’uno all’altro poi ci siamo toccati ed infine abbiamo iniziato a giocare tra noi con reciproca soddisfazione. Posso tranquillamente dire che il mio primo bacio sulla bocca l’ho dato a lui e quanto ci è piaciuto! Ancora oggi quando ne abbiamo la possibilità, ci baciamo con voluttà! Per cui siamo stati spesso a letto insieme, ci siamo leccati, spompinati, inculati da quando eravamo alle scuole superiori.
Ma, pur se ci cerchiamo e amiamo passare momenti di intimità solo tra noi, non siamo gay semmai, siamo entrambi bisex, e forse questo lo dobbiamo proprio alla signora Cristina, madre di Marco, che un giorno che credevamo di essere soli e al sicuro, ci ha sorpresi abbracciati a letto. Avevamo appena finito di far l’amore tra noi: era passata oltre un’ora e non ci eravamo resi conto del tempo trascorso a succhiarci vicendevolmente e a carezzarci, poi io, come eravamo soliti fare lo avevo guidato dentro il mio culetto che aveva accolto il cazzo di Marco per tutta la sua lunghezza e, come sempre, Marco dopo nemmeno tre minuti mi aveva riempito il retto della suo caldo e abbondante piacere; poi era toccato a me sodomizzarlo ma per un tempo più lungo del suo dandogli modo di ritornare ad essere duro così da permettermi di segarlo mentre lo penetravo con dolcezza e godendo quasi all’unisono, lui nella mia mano io nel suo morbido sedere. Poi ci si coccolava l’uno tenendo in mano il cazzo dell’altro. Proprio in quell’atteggiamento ci sorprese la signora Cristina e noi, presi con le mani nel sacco, avemmo la fortuna di saltare giù dal letto, credendo che Cris voleva mettersi a gridare uscendo fuori dalla stanza, la bloccammo stringendoci a lei quasi abbracciandola. Mentre lei cercava di divincolarsi da noi che cercavamo di rabbonirla, i nostri cazzi tornarono ad indurirsi strusciandosi sul morbido corpo della mamma di Marco.
“Allora non siete froci! La femmina vi piace e tutti e due!” disse prima divincolandosi da noi e poi prendendoci entrambi per l’uccello!
Iniziò per noi due in quel momento un periodo di “rieducazione” da parte della signora Cris! Posso dire che ne approfittammo biecamente, certamente più Marco che era suo figlio, ma io l’ho sempre trovata disponibile anche quando il mio amico non era in casa. E, a dirla tutta, ho anche avuto la sensazione che forse siamo stati noi ragazzi ad essere le sue prede preferite dato che la signora, pur essendo carissima amica di mia madre non le ha mai confidato nulla sul suo ruolo di insegnate nei nostri confronti. Per ringraziarla di quanto ha voluto fare per noi ancora oggi, quando ne abbiamo la possibilità, non disdegniamo affatto di farla godere: per me l’ultima volta è stato proprio al matrimonio di Marco quando, durante una pausa del banchetto mi sono avvicinato al tavolo dove si trovava insieme al marito e alla coppia dei consuoceri, i genitori di Nina appunto, chiedendole l’onore di un ballo dato che ero il testimone dello sposo e con lui già aveva ballato, ha accettato ben volentieri e quando l’ho stretta a me, ammirando il suo decolté nel quale ho versato litri di sborra, lei si è subito avveduta del mio uccello in tiro che le massaggiava il ventre appena sopra il monte di venere. Anche lei ha risposto ancheggiando più del necessario e sussurrando mi ha detto: “Ho voglia di sentire il tuo cazzo in bocca, adesso! Tra poco scenderò nei bagni a rinfrescarmi…. Prendiamoci due minuti di follia!!”
“Come vuoi Cris, speriamo che mia moglie non si accorga di nulla!”
“Tranquillo gli sposi devono uscire per fare delle foto e Franca, sono certa, andrà con loro! Intanto ti presento i miei consuoceri e sii galante, invita anche la mamma di Nina a ballare!!”
“Ma sei scema, non senti in che condizioni mi hai portato!?!”
“Appunto, la signora sono certa apprezzerà! Solo usa un po' di discrezione…!”
Tornati al tavolo Cris dice alla consuocera: “Senti cara ti presento il miglior amico di Marco che, come testimone di nozze, vuole invitare anche te a un giro di ballo!”
Fatte le dovute presentazioni anche la signora, che si chiama Elisa, 58 anni di notevole presenza e molto piacente, si alza dal tavolo e io la conduco sulla pista dove già in molti ballano. Inizio con il tenerla in modo educato ad una certa distanza ma è lei a voler annullare lo spazio fra noi approfittando di una musica lenta che si spande nell’aria. Come avverte il mio uccello duro che le preme sul ventre, quasi si mette in punta di piedi per poterlo sentire più vicino alla sua figa. Non mi guarda ma si muove in modo molto sensuale e anche io mi lascio andare stringendola di più a me e, senza che nessuno se ne accorga, mettendole una mano prima sul fianco poi sul sedere e palpandola impunemente.
Al termine della musica: “Se come dice Cristina lei è il miglior amico di Marco credo che ci rivedremo spesso, spero di poterla invitare a casa per una cena o un pranzo e con lei la sua bella signora!”
“Sono onorato, signora!”
“Avevi ragione Cristina è proprio un ragazzo a modo il sig. Paolo!”
“Ehh sì, molto a modo, vero!?!”
Ecco che arriva mia moglie: “Caro io accompagno gli sposi per alcune pose di fotografia, vuoi venire anche tu?!”
“No, Franca, per carità ci metterete almeno un’ora se tutto va bene…qui c’è da mangiare!! Vai pure se vuoi ma attenta alle scarpe, che chissà dove andrete!”
Cristina già sorride soddisfatta!
Gli sposi non sono arrivati nemmeno alla porta del ristorante che Cristina si alza dal tavolo e chiedendo scusa agli altri commensali dice cha ha bisogno della toilette per mettersi un po' in ordine. Elisa si offre di accompagnarla, ma Cristina declina l’offerta dicendole che ha bisogno proprio del bagno…
Chiede ad un cameriere che in un attimo le consegna una chiave. Infatti, non si dirige verso i bagni per i commensali ma verso un bagno privato. La seguo a debita distanza così da non dare nell’occhio e, dopo pochi secondi di intervallo, controllato che nessuno si è accorto di me, varco la porta che è rimasta socchiusa ed entro anche io. Lei è dietro la porta che chiude a chiave in un attimo.
Ci baciamo mentre la sua mano è già stretta al mio cazzo. L’ampia gonna le dà la libertà di accovacciarsi per tirarmelo fuori come ha già fatto tantissime volte da oltre dieci anni a questa parte e lo imbocca il tempo necessario per bagnarlo di saliva, poi si alza e appoggiandosi al muro di spalle, alza l’ampia gonna mostrandomi che è già senza mutandine pronta per essere scopata.
“Dai che guardi? È sempre lo stesso campo che stai arando da anni!! Dai che non abbiamo troppo tempo!!!”
È lei a prendermi il cazzo e a guidarlo dentro la sua figa coperta di corto pelo. È caldissima al suo interno e la stantuffo forsennatamente. In meno di due minuti raggiugiamo un orgasmo quasi doloroso! Sono io adesso ad accovacciarmi fra le sue gambe e ripulire la sua figa del mio sperma, cosa che lei gradisce molto!!
“Quando potrò farmi una scopata insieme a te e a tua moglie!?!”
“Appena sarà possibile, prima sia Franca sia Nina dovranno conoscere la situazione tra me e Marco…poi, se tutto andrà per il meglio, la strada sarà in discesa!”
Ci siamo ricomposti in una manciata di secondi e ritornati ai nostri posti nel ristorante.
Tornando ad oggi, già da diversi giorni io e Franca siamo eccitati all’idea di coinvolgere Marco e Nina. Ma anche a casa di Marco la situazione è simile e stasera, anche se non ce lo siamo detti apertamente, tutti vogliamo finire a letto insieme e intrecciarci tra noi!
Sono le diciannove e siamo già pronti! Franca ha indossato un sopra un elegante completo nero composto da guepiere senza coppe per cui le tette sono solo circondate in basso dall’indumento, calze autoreggenti e un tanga che quasi è scomparso tra le grandi labbra della sua figa carnosa e depilata. Sopra indossa una giacca che le arriva appena sotto i glutei ed è abbottonata solo da un bottone all’altezza del plesso solare. Quindi ogni passo che dà, mostra le gambe fino all’inguine. Anche io sono completamente glabro e non da oggi ed ho addosso un comodo paio di pantaloni tenuti da una stringa e una camicia bianca tenuta chiusa solo da tre bottoni sul ventre. Non indosso lo slip e il mio uccello scivola sulla mia gamba destra già leggermente eccitato.
La cena, consistente in un arrosto di maiale con contorno di patate, alcuni crostini con formaggi e salumi ed un piccolo dolce, questo preso in pasticceria, è stata preparata da Franca che oltre ad essere una grande troia è anche un’ottima cuoca. Marco mi ha detto che porterà lui un buon vino rosso!
Il tavolo è apparecchiato e l’attesa è fremente: sento il tacco dieci di Franca che ticchetta ora in salotto ora in cucina.
Alle diciannove e trenta puntuali ecco Marco e Lidia che suonano al cancello e poco dopo entrano in casa.
Marco come me si è messo sportivo e non indossa nemmeno il pantalone ma un pantaloncino al ginocchio mentre Lidia entra in casa con un soprabito che quando toglie fa rimanere a bocca aperta sia me che Franca indossando un abito nero con uno scollo a V che le arriva quasi all’ombelico mettendo in mostra buona parte delle tette abbottonato solo attorno al collo, schiena nuda e gonnellino che parte dall’altezza dell’ombelico e, vaporoso si allarga fino al punto più largo dei fianchi per poi scendere a coprire appena i glutei! La stoffa che ricopre il seno è segnata dalle punte dei suoi capezzoli. Una vera bomba!!
Ci salutiamo calorosamente e gli sguardi delle due donne la dicono lunga su quanto abbiano voluto questa serata!
La cena scorre via gradevolmente e maliziosamente dato che non mancano gli ammiccamenti e le piccole provocazioni, poi l’abbigliamento delle signore fa il resto perché la giacca di Franca non è così aderente da nascondere il seno nudo e il gonnellino di Lidia è solo una parvenza di gonna.
Mentre finiamo di consumare il piccolo dolce di fine pasto, io e Marco incrociamo spesso i nostri sguardi consapevoli che se quanto vogliamo rivelare alle nostre mogli non fosse da loro ben accetto, non solo la serata andrebbe a puttane ma forse anche il rapporto di amicizia che ci lega. Forse sarebbe meglio prima giocare e poi confessare!!
Ma come si dice il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Infatti, le nostre signore, dopo il caffè di rito, si ritirano in bagno per “rinfrescare” il trucco mentre noi uomini ci accomodiamo in salotto.
La tensione per noi è alle stelle mentre le nostre mogli sembrano, e sono, sì eccitate ma anche molto più a loro agio. Ormai si conoscono da tempo e, certamente, si sono molto confidate tra loro.
Mentre io e Marco aspettiamo le nostre consorti seduti sul divano, quasi a voler farci forza l’un l’altro, prima ci prendiamo per mano come due innamoratini, ma subito dopo le nostre mani corrono a palpare i nostri rispettivi uccelli che già sono pronti alla battaglia. Marco slaccia il cordoncino dei miei pantaloni ed infila la mano per abbassare la cintola e far sgusciare fuori il mio cazzo già eccitato ed anche io eseguo la stessa manovra nei suoi confronti. Mentre ci trastulliamo con in nostri cazzi accarezzandoli e stringendoli la nostra passione cresce e, come ormai siamo soliti fare, offriamo l’un l’altro le nostre bocche per un primo sensuale bacio. Le nostre labbra si succhiano, le lingue vorticano l’una sull’altra, mentre le mani che tengono strette i nostri sessi iniziano un lento movimento di masturbazione. La voglia è tanta e io, che non ce la faccio a rimanere fermo, mi chino ad imboccare il suo cazzo che apprezzo da tanti anni. Lo lecco prima con la punta della lingua che gira intorno alla cappella tesa e gonfia e poi abbocco fino a sentirlo in gola mentre la mia mano scende a palpare i coglioni e ad infilarsi tra le gambe di Marco per andare a tastare il suo sfintere anale, ormai aduso a queste carezze e accoglie con rilassata morbidezza le punta delle mie dita.
“Non farmi venire, ti prego!” supplica il mio amico sapendo quanta passione metto nel fare un pompino. Quasi mi strappa dal mio fare per tornare a baciarmi lussuriosamente.
“Dai spogliamoci e vada come deve andare!”
Ci alziamo dal divano, sfiliamo tutti i nostri pochi indumenti e rimaniamo nudi e di nuovo ci abbracciamo così che i nostri uccelli si tocchino anche loro e di nuovo un bacio suggella la nostra passione reciproca.
Poi torniamo a sedere anche se la voglia vorrebbe che io gli offrissi il mio sedere per una prima cavalcata dentro di me.
E proprio mentre, seduti a gambe larghe, ci trastulliamo il cazzo vicendevolmente, ecco apparire le nostre donne.
Franca ha tolto la giacca e mostra il suo seno orgogliosamente, la guepiere le disegna la vita e incornicia il suo bacino che, candido risalta dal nero del corsetto e sotto, dalla balza delle calze anch’esse nere. Ha tolto anche lo slip che forse era fradicio delle sue secrezioni e la sua grossa figa scintilla umida e glabra al centro del suo ventre.
Lidia ha le tette fuori dal vestito che in nostra presenza Franca provvede a far cadere per terra non disdegnando di accarezzare il suo corpo partendo dalle spalle fino ai glutei carnosi della donna che, ad occhi chiusi apprezza il leggero tocco dell’amica. Anche lei non indossa lo slip e il rado pelo castano, ben curato, attira il mio sguardo e quello del marito.
Alla loro vista le nostre mani aumentano l’intensità della carezza sui nostri rispettivi duri cazzi. Non le abbiamo ritirate, ma anzi, adesso con lo sguardo, quasi sfidiamo le due donne per vedere la loro reazione!
“Sono ormai anni che aspettiamo questo momento che conferma quanto già avevamo intuito ed in parte sapevamo o almeno” parla adesso Lidia “io sapevo dalle confidenze di tua madre che mi spingeva verso di te dicendomi che eri “troppo” amico di Paolo! E adesso so che tua madre aveva visto bene! Voi siete amanti! Vi piace giocare tra voi e ne siete consapevoli!”
“Ma a noi piace molto, se non di più, la figa! Ma, almeno tra noi due, non ci dispiace il cazzo! Comunque, pensavamo di sconvolgervi, invece non la state prendendo male!”
“E’ la prima volta che vedo un uomo tenere in mano il cazzo di un altro uomo!” dice mia moglie Franca “e devo essere sincera la cosa non mi disturba affatto anche se quell’uomo è mio marito! Ma adesso tocca a noi!”
Così dicendo le nostre mogli si avvicinano a noi e si inginocchiano ognuna di fronte al proprio coniuge. Poi ognuna prende la mano del marito che stringe il cazzo dell’altro e la sostituisce con la propria e afferrati ognuna l’uccello del marito dell’altra, lo dirige verso la bocca della propria complice. Sia Franca che Lidia abboccano subito i cazzi dei rispettivi mariti e, guardandosi negli occhi, iniziano a succhiare rumorosamente. Il piacevole trattamento dura pochi minuti perché, dopo aver leccato con la lingua fuori dalla bocca i sessi dei propri coniugi, scambiandosi un bacio, cambiano posizione così che adesso io ho tra le mie gambe Lidia e Franca è tra le gambe di Marco. A parti invertite ricominciano a pompare con esperienza e dedizione!
Poi Lidia, che vuol fare un omaggio a Marco, mi tira giù dal divano e mi invita ad andare vicino a mia moglie che, ad occhi chiusi, sta assaporando il cazzo dell’amico. Mi invita ad unirmi a mia moglie e così faccio. Afferro anche io alla base il cazzo di Marco e inizio a leccarlo unendo le mie labbra a quelle di Franca in un primo pompino a due della nostra storia coniugale! Il mio sedere, essendo in ginocchio è esposto alla voglia di Lidia che, prima bacia e lecca il culo di Franca facendo più volte scorrere la lingua lungo il solco tra le natiche di lei leccandole prima l’ano e poi anche la figa, cosa che Franca agevola allargando le gambe e spingendo in fuori il bacino, ma poi rivolge sul mio sedere le sue brame e, dopo avermi leccato fino ai coglioni, si umetta due dita della mano e prova la resistenza del mio sfintere che abituato al bel cazzo di Marco accoglie le due dita sottili di Lidia con una certa facilità!
Infila più volte le sue dita dentro di me fino a che mi invita a tornare seduto sul divano perché adesso tocca a lei e a Marco fare il primo pompino a due al mio cazzo.
E Franca ripete a Marco lo stesso trattamento che Lidia aveva fatto a me.
Le due amiche sono molto più scatenate di noi maschi: hanno preso in mano la situazione e dirigono la serata.
Quando io inizio a non farcela più perché il lavoro congiunto delle bocce di Lidia e Marco mi sta mandando in paradiso, poiché il mio uccello è solo uno strumento del piacere che loro si stanno dando baciandosi e scambiandosi la loro saliva e le mie secrezioni dimentichi di me, mentre Franca corre dalla figa di Lidia al culo di Marco che tiene per l’uccello masturbandolo lentamente, sottraggo il mio cazzo alle due fameliche bocche! Mi alzo dal divano e vado a baciare mia moglie unendo la mia lingua alla sua nella figa di Lidia che quasi manda un grido di piacere!
Quello che non riesco a capire è la naturalità con cui le nostre donne si scambiano effusioni! Non mi pare affatto che si siano gettate nell’agone solo da stasera, che pure era una novità per tutti e quattro.
“Adesso, se non vi dispiace ce ne andiamo in camera da letto dato che nel nostro king-size possiamo starci comodamente anche in sei persone!!” dico mentre struscio la mia cappella tra le labbra della figa di Lidia.
Piano piano tutti ci mettiamo in piedi e Marco si pone dietro mia moglie mentre io abbraccio, sempre da dietro Lidia. Entrambi facciamo scorrere le nostre mani sul corpo delle rispettive compagne di vita di ciascuno di noi: prima saggiamo la bella consistenza delle tette delle nostre rispettive spose poi strizziamo alquanto i duri capezzoli infine scendiamo a prendere possesso con le mani delle due fighe che ci accolgono umide e calde.
Arrivati sul nostro ampio talamo coniugale, come se ci fossimo messi d’accordo, io e Marco siamo a sinistra mentre le nostre donne si stendono sulla destra!
“Dai fateci vedere come ve lo succhiate reciprocamente!” ci dicono le due. Come noi ci mettiamo nella classica posizione del sessantanove, le due signore si siedono sulla sponda del letto e si godono quanto accada davanti ai loro occhi.
Come io e Marco per meglio godere del reciproco pompino, ci mettiamo di lato e di traverso il letto, la due si accoccolano dietro il rispettivo marito carezzandoci con sensualità ed incitandoci a godere uno nella bocca dell’altro. Assetati di sperma prima Marco riempie la mia bocca e subito dopo sono io a riempire la sua!
“Lasciatene un po’ anche a noi mi raccomando!” ci implorano sia Franca che Lidia.
Appena Marco si sfila dalla bocca il mio cazzo, come d’altronde faccio io con lui, Franca e Lidia ci baciano per assaggiare il sapore del piacere che noi maschietti abbiamo appena gustato. È un bacio molto sensuale e lungo! Poi le signore dopo aver assaggiato quanto le nostre bocche contenevano, si fanno largo tra noi e si scambiano tra loro un nuovo bacio che porta il sapore del piacere di noi due maschi a mescolarsi tra loro.
Adesso siamo noi a guardare le nostre mogli che si scambiano effusioni. E sono così affiatate che non può essere la loro prima volta!
Siamo affascinati dal sensuale spettacolo che si sta svolgendo davanti ai nostri occhi. Franca adesso è distesa a gambe larghe al centro del letto e Lidia è scesa a leccarle fa figa carnosa che accoglie la sua lingua muovendosi all’unisono con le labbra dell’amica. Vedo Marco prendere possesso della mammella di Franca e accarezzarla con delicatezza prima ma poi le sue dita iniziano ad impastare la carne di mia moglie con sempre più ardore e inizia a strizzarle il capezzolo che svetta al centro della cupola di carne!
Lidia prende le gambe di Franca e le alza poggiandosele quasi sulle spalle per affondare meglio la sua bocca nel bagnato spacco della mia signora e così facendo si mette quasi in ginocchio sul letto. Voglio approfittare della sua posizione per renderle un po’ del piacere che sta facendo provare a Franca e scivolando lungo il grande letto, arrivo dietro di lei potendo adesso ammirare il suo bel culo, che spero Marco abbia già allenato alla presenza del cazzo, e data la sua posizione a gambe larghe, ammiro finalmente da vicino la sua figa rosea che il rado e curato pelo delle grandi labbra mette in evidenza.
Sarà l’abitudine con Marco ma la mia bocca si appoggia proprio sullo sfintere anale di Lidia che, come sente la mia lingua sul suo grinzoso buchetto, quasi rincula per agevolare la mia lingua nel “profanare” quel luogo di delizia. Infatti mi rendo subito conto che anche Lidia, come Franca d’altronde, ha il secondo canale già aduso ad essere penetrato. Dopo averne assaporato il gusto lentamente scendo all’ingresso della vagina ed i lati della mia lingua avvertono la presenza del pelo mentre la punta si copre della notevole secrezione prodotta per poi andare a titillare il clitoride che rosseggia ancora più in basso. Ad ogni passaggio Lidia mugola e muove il bacino per agevolare il mio dolce fare.
Vedo Marco di nuovo in tiro, come lo sono io, d’altronde, che quasi a voler aiutare la moglie si è messo a cavalcioni di Franca e ha preso le sue gambe dalle spalle della moglie tra le sue braccia così che adesso Franca ha il bacino molto in alto e completamente esposto alla libidine dell’amica Lidia. Franca sta leccando ora i coglioni di Marco ora il suo culo, mentre ha afferrato l’uccello tra le sue mani e lo sta lentamente segando, ma si vede chiaro che lo vuole in bocca. Infatti poco dopo Franca si sottrae al gioco di lingua di Lidia che la sta facendo godere già da qualche minuto e chiede a Marco di prendere il posto della moglie così da mettersi in un comodo sessantanove e, finalmente poter abboccare il suo cazzo facendoselo arrivare in gola! Lidia non si muove dalla sua posizione e girando la testa vesto di me con uno sguardo pieno di voglia: “Dai frocetto che aspetti a farmi sentire il tuo cazzo!” mi dice mentre avanza sul letto in modo da essere quasi al centro di esso e per mettermi di inginocchiarmi comodamente dietro di lei. “Dai che sto aspettando da troppo tempo!” mi dice mentre espone oscenamente alla mia vista tutto il suo bacino con le chiappe ben aperte cosi da mettere in primo piano la figa e il suo sedere.
“Aspetta che vado a prendere un profilattico…”
“No non serve tanto voglio sentire la tua sborra nel culo e non nella figa, ma prima riempimi la vagina con il tuo bel cazzo!”
Vengo quasi inghiottito dal suo sesso accogliente e caldo! Sento che mi stringe l’uccello quasi a volermelo massaggiare e gode della mia penetrazione che si fa ad ogni colpo sempre più profonda.
Anche Franca che ha più volte ingoiato il cazzo di Marco fino ai coglioni, adesso vuole essere scopata e, afferrandolo per il cazzo lo fa girare e posizionarlo tra le sue cosce spalancate: si struscia più volte la cappella tra le grandi e carnose labbra della sua vulva e poi invita l’amico a spingere, cosa che Marco fa con molta dedizione!!
“Per essere anche tu un frocetto ti muovi molto bene dentro una bella figa come la mia!” mugola Franca rivolgendosi a Marco che ad occhi chiusi sta assaporando questa prima scopata con mia moglie.
Io quasi non ce la faccio più a trattenermi ubriaco di passione per il massaggio della figa di Lidia sul mio cazzo e per la visione di mia moglie scopata da Marco e, per non rovinare la serata a Lidia, esco dalla sua figa e dopo qualche secondo durante i quali riprendo possesso delle mie capacità di resistenza, punto il mio uccello con decisione verso il buco posteriore della bella donna che ho davanti agli occhi. Franca prima agevola il mio ingresso nel suo culo, ma poi, mentre sono ben oltre la metà del mio cammino nel suo retto: “Dai affonda un paio di volte, ma prima di allagarmi il culo, voglio vederti inculare Marco mentre scopa con tua moglie!”
Detto fatto; con una ulteriore spinta sento i miei coglioni sbattere sulle labbra della figa di Lidia e sento il suo sfintere anale contrarsi proprio alla base del mio cazzo, segno che sono tutto dentro di lei: “Cazzo quanto mi piace! Siete quasi simili dentro il mio culo!!” Mi concede un andirivieni per quattro o cinque volte ma poi mi butta fuori e girandosi mi afferra il cazzo lucido dei suoi umori e, facendomi porre dietro a Marco che, disteso su Franca, la sta scopando con gusto, punta la mia cappella sullo sfintere del marito.
“Marco adesso fermati dentro Franca e goditi qualche colpetto di Paolo dentro di te. Voglio proprio vedere due uomini che si inculano!”
Marco nel sentire la mia cappella sul suo orifizio anale, uscendo appena dalla profonda figa di Franca mi porge il suo culo sporgendosi un pochino per agevolare la mia penetrazione che avviene facilmente dato che fino a poco prima Franca gli ha ben umettato il sedere. Mugoliamo insieme il nostro reciproco piacere come facciamo da anni ogni volta che giochiamo tra noi e Lidia non ha occhi che per il mio cazzo e, soprattutto per il culo del marito così accogliente, come mai aveva potuto immaginare!
Io riassaporo l’amato sedere del mio carissimo amante ed amico con la nuova sensazione di scoparlo in presenza delle nostre rispettive compagne di vita e già pregusto il momento i cui sarà lui ad incularmi sotto lo sguardo lubrico delle nostre mogli, la mia in particolare, come adesso Lidia ha la possibilità di ammirare. Infatti, lei è così presa dalla visione del nostro accoppiamento sodomitico che a gambe oscenamente aperte si sta masturbando ferocemente. Ma nonostante abbia la mente quasi annebbiata dal piacere non vuole che io venga nell’amato sedere di Marco e quando capisce che sono di nuovo pronto a godere, con fermezza mi tira fuori da suo marito e mi dà il tempo di riprendermi ancora una volta. Marco sentendosi svuotato ricomincia a pompare Franca che però a sua volta vuole assistere alla sodomia del proprio marito.
In qualche minuto siamo in posizione con Lidia che mi offre il suo buco del culo mentre io lo offro a Marco e Franca ammira la scena, come aveva fatto Lidia poco prima, proprio a fianco a me con gli occhi all’altezza del mio sedere. È lei a guidare il cazzo del suo primo amante dentro di me e appena Marco prende possesso del mio retto, a parti invertite, il piacere si ripresenta in noi due come poco prima.
Lidia mi accoglie di nuovo dentro di sé con sommo piacere e lo vedo dallo sguardo complice che scambia con Franca, mentre io per godermi meglio il cazzo di Marco rimango immobile infisso nel culo di Lidia mentre assaporo l’andirivieni del mio amante dentro di me. Franca è estasiata dal mio accogliente culo che si lascia riempire dal notevole uccello di Marco che ha gli occhi arrovesciati per lo stesso piacere che ho provato poco prima! Quasi si esibisce davanti a Franca nel penetrarmi fino a farmi sentire i suoi coglioni sui miei e Franca infatti è proprio con la mano li a soppesare le nostre palle che sbattono tra loro. Ma anche lei vuole la sua parte come Lidia per cui poco dopo, prima che sia troppo tardi, si mette dietro Marco e strofinando le sue mammelle gonfie di piacere sulla schiena dell’uomo lo abbraccia invitandolo ad uscire da me: “Dai bel torello adesso è il mio culo che devi onorare per bene!”
Come Marco si sfila da me, dimentica del luogo che ha appena accolto il suo cazzo, o forse proprio per questo, senza esitazioni, lo prende in bocca per umettarlo di nuovo e poi mettendosi nella stessa posa della sua amica che sente adesso il mio cazzo riprendere il suo andirivieni dentro di lei, invita il suo primo e, sono certo, non ultimo compagno di giochi sessuali, a incularla come meglio non ha mai fatto!
E’ lei stessa che si allarga le chiappe per invitare Marco a prenderla cosa che il mio amico di giochi fa con molta passione. La cappella sparisce in un attimo dentro lo sfintere di Franca, già abituato a trattamenti del genere, e dopo una piccola esitazione, spinge con decisione fino a quando, con un rumore sordo il suo ventre non sbatte contro i glutei di Franca che urla il suo piacere nel sentirsi riempito il retto da un cazzo di notevole stazza.
“Ha ragione Lidia! Siete molto simili e i nostri culetti sono fatti apposta per i vostri cazzi!”
Dopo pochi minuti durante i quali la stanza e la casa, che fortuna abitare in una casa e non in un appartamento condominiale, si riempiono di mugolii, gridolini ed urla di piacere oltre che ad incitamenti a volte volgari ma, decisamente appropriati, quasi all’unisono io e Marco avvertiamo le nostre donne che siamo arrivati al punto di non ritorno e prima Marco, poi io, pochi secondi dopo, innaffiamo del nostro piacere le budella delle nostre rispettive mogli che masturbandosi a vicenda giungono anche loro ad un orgasmo che ci fa quasi svenire dal piacere.
Passato l’acme, sia Franca che Lidia si abbattono sul letto mentre noi rimaniamo infissi dentro i loro culi e le copriamo con il nostro corpo. Così tutti e quattro ci lasciamo prendere dal sonno ristoratore!
Quando, forse è passata oltre un’ora, mi risveglio dal dolce torpore, sono ancora sopra Lidia e ancora con il cazzo, adesso moscio, stretto dal suo sfintere anale, faccio per uscire da lei e sento lo sciocco provenire da laggiù quando il mio cazzo esce. Lidia si ridesta mentre io scivolo da un lato cosi ci troviamo abbracciati come due innamorati.
“Non mi pare il caso di andare a casa stanotte, vero?!”
“Non ho nessuna intenzione di lasciarti andare, abbiamo ancora tutto domani da passare insieme!”
Anche Marco e Franca che, svegliatisi quasi subito dopo di noi, sono intenti a baciarsi con passione, sono dello stesso parere!
Tante sono le cose che dobbiamo ancora fare e tante altre le faremo nei prossimi giorni, mesi ed anni!!
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