incesto
Il Pacco per la Nonna - 6
di giov60
12.01.2025 |
3.825 |
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"Più volte mamma fa scorrere la sua mano sul monte di venere di nonna e tra le labbra della figa materna..."
Sono appena passate le otto e trenta e mancano ancora più di quattro ore all’arrivo di mamma e papà. Mi siedo in cucina per tenere compagnia a nonna che, indaffarata, si muove continuamente per terminare la preparazione delle pietanze. Intanto parliamo e, siccome non l’ho fatto ancora nei dettagli, le racconto dell’incontro con mamma davanti alla scuola, di come si era vestita e dei salaci commenti dei miei compagni di classe su di lei e per ultimo le dico anche che mi sono dovuto trattenere per non attaccar baruffa in quanto ho provato gelosia. “Addirittura! Direi che è un buon segno, ci tieni a tua madre molto più di quanto, di solito, i figli sentano questo sentimento nei confronti dei propri genitori. Forse le figlie sono più gelose dei propri padri. Anche io sentivo di essere gelosa quando vedevo ma anche quando partecipavo agli incontri galanti, per dirla con un’espressione educata, insieme a lui ed è sempre stato un sentimento reciproco: anche tuo nonno provava lo stesso dolore, piano piano trasformatori in un piacevole dolore, quando mi vedeva assieme ad un altro uomo. Addirittura, anche quando era lui a guidare dentro di me il cazzo del mio toyboy, come si dice adesso. Ma, solo gelosia hai provato nel vederla?”
“Nonna, lo sai già da tempo, io mamma la voglio e, scusami la sincerità, tu conosci quanto la desideri perché il sentimento che provo per te è uguale!”
“Bambino mio!! Mi commuovi con questa tua affermazione. Anche tu per me non sei un giocattolo che sto usando per placare i miei sensi, anzi proprio per la voglia che ho di te, te l’ho già detto, ti voglio bene come l’ho voluto a tuo nonno!”
“Mi fai arrapare nonna! Non ti ringrazierò mai abbastanza per questi splendidi giorni in cui mi hai insegnato tanto!”
“Do ut des! Dicevano i nostri antenati. Sono quasi certa che una volta superati gli esami non mi butterai in una angolo come una vecchia ciabatta!”
“Nonna fare l’amore con te è la cosa più sublime che mi poteva capitare!”
“Stai calmo, vedrai che proverai le stesse sensazioni anche con tua madre, e ti sembrerà di toccare le vette più alte del mondo, sempre che lei acconsenta alla cosa e anche quando ti innamorerai della donna che impalmerai! Ricordati che il sesso da solo, cioè scopare per scopare senza sentimenti, alla fine annoia. L’Amore invece non annoia mai perché si rinnova continuamente!”
“Posso chiederti se hai detto a mamma di noi? Possibile che lei e papà non sospettino nulla?”
“Ufficialmente non ho ancora detto nulla a nessuno! Oggi vedo di scardinare le ultime resistenze di tua madre confidandole il nostro segreto, che, ti ricordo, tale deve restare! Per quanto riguarda tuo padre: un uomo che con una suocera come me non ha mai fatto un tentativo nemmeno con il pensiero, è solo un uomo molto tiepido. E questo lo so anche senza parlare con tua madre, che ha nelle vene sangue molto più caldo di quello di tuo padre. Ma lui non è un problema: accetterà tutto perché e un buono, anche il sonnifero che gli somministrerò oggi per tenerlo lontano dalla nostra alcova peccaminosa!”
Sono le dieci quando, soddisfatta nonna dice di aver terminato di preparare. Si avvicina e mi dice che vorrebbe fare una doccia rigeneratrice insieme a me. Ma devo promettere di fare il bravo!
Accetto volentieri di fare la prima doccia insieme a lei e malvolentieri di dover fare il bravo!
Rimaniamo quasi mezz’ora sotto l’acqua tiepida che ci massaggia entrambi e in quel lasso di tempo le nostre mani percorrono più volte i nostri rispettivi corpi centimetro per centimetro, indugiando nei punti più sensibili di ognuno di noi.
Ho ancora l’accappatoio addosso quando vengo invitato a consumare il piatto di pasta che lei ha preparato per me. Mentre io mangio nonna sparisce in camera per truccarsi e vestirsi. Ne esce alle dodici e venti ed è splendida! Una semplice gonna a meta coscia con spacco laterale che fa vedere la balza delle calze e una bella maglietta che copre il corsetto nero acquistato da poco con la mia approvazione, che lascia libere le mammelle ma le sostiene alquanto. Infatti, i capezzoli sono ben più alti del solito e ti guardano in faccia. Il trucco le illumina il volto e la manicure che si era fatta ieri risulta perfetta sia ai suoi piedi che alle sue affusolate mani per non parlare del rossetto di colore molto scuro che le fa risaltare la bella bocca carnosa.
Nel frattempo, come da lei indicato, predispongo il tavolo da pranzo alla perfezione.
“Adesso è ora che tu entri in camera da letto mi dice prendendomi per il cazzo. Fino a quando non entrerò con un po' di dolce, puoi rimanere anche allungato a letto poi però devi entrare nell’armadio e rimanerci qualunque cosa accada se a chiamarti non sarò io!”
Alle dodici e quarantacinque il campanello squilla annunciando l’arrivo dei miei, siccome tutto è pronto sento i passi di mamma che porta il soprabito o qualcos’altro in camera mia seguendo alla lettera quanto impartito da nonna. Poi per un ora solo risatine, parole confuse e rumore di piatti e stoviglie.
Quasi mi spavento quando nonna, approfittando che i miei erano passati in salotto e davano le spalle alla cucina, entra con una porzione della torta che i miei avevano portato.
“Mangia e poi infila il piattino sotto il letto. E nasconditi mi raccomando!”
Lei intanto prende le due poltroncine che si trovano ai piedi del letto e le mette quasi di fronte agli specchi che faranno da schermo alla mia presenza.
Tapparelle alzate e tende bianche chiuse ad impedire sguardi dall’esterno, io mi nascondo nell’armadio capiente dove trovo anche un pappagallo qualora sentissi il bisogno di fare pipì durante il mio nascondimento che potrebbe durare anche ore.
Devo comunque ammettere che la visuale è simile alle poltronissime di un teatro o allo stadio: perfetta!!
Il nonno ha praticato diversi fori sia sul fondo dell’armadio sia al di sopra per cui l’areazione è perfetta. Mi sovviene di pensare che nonno doveva essere un porco matricolato!
Sono quasi le quindici quando sento suonare il cellulare: è il segnale. Infatti, dopo poco sento la porta aprirsi e vedo entrare madre e figlia. Mamma indossa una veste e giacca con un’ampia scollatura che fa vedere il profondo seno che le sue tette disegnano mentre la gonna è di quelle a portafoglio ma non ha ganci o spilloni visibili cosa che si conferma vera quando si siede in poltrona proprio davanti a me: Accavalla le gambe e la gonna si apre tutta e ho la visione di uno splendido paio di tornite cosce di donna matura
“Ohh! Proprio non voleva saperne di appisolarsi oggi!!”
“Non ti preoccupare cara, adesso che dorme lo farà fino a quando non lo sveglieremo!”
Mentre parla, però, nonna gira la chiave nella toppa della porta!
“Così siamo tranquille!”
“A tavola ogni volta che mi passavi accanto per servire avrei voluto accarezzarti le gambe ed il sedere, ma mio marito oggi era particolarmente sveglio!”
“Vuol dire che stanotte non lo hai adeguatamente … preparato!”
“Invece l’ho segato per ben due volte… ci ho messo meno di due minuti a volta!” dice sogghignando alquanto.
“Ti sei voluta scegliere un marito troppo tiepido per una donna come te e la cosa ti ha nuociuto, dato che, invece di scaldare lui, ti sei raffreddata tu negli anni. Meno male che adesso i tuoi sensi, almeno ti hanno riportato su questa terra! Anche se tu vuoi far prevalere i tuoi sensi di colpa anziché quelli di libertà e di piacere!”
“Ma che cazzo dici, mamma!?”
“La verità. L’altro giorno, pur nella tua inesperienza mi sei piaciuta molto a letto. Con un po' di, diciamo, applicazione… saresti una femmina al cento per cento, mentre, a volte ed in certe situazioni, giri la testa dall’altra parte! Io e tua nonna, mia madre, non ci siamo mai fatto scrupolo quando si trattava di godere, ne sentivamo il bisogno e lo abbiamo fatto in tutti i modi! E se tu non fossi stata quello che sei stata da giovane, quasi sicuramente anche noi due avremmo potuto percorrere, già da oltre vent’anni, strade di passione e complicità! Capisci quello che ti voglio dire!?!?”
“Si mamma hai ragione solo da qualche tempo riconosco che dentro di me scorre lo stesso sangue caldo che scorre nelle tue vene e che anche nonna aveva dentro di sé e, chissà, forse anche altri nostri avi. Se devo dirla tutta: da quando mio figlio ha iniziato ad interessarsi al mondo femminile ed è esploso nella sua fisicità, quindi non da oggi ma già da qualche anno, ho creduto bene di nascondermi ai suoi occhi che mi spogliavano ogni volta che mi guardava. Questa cosa mi faceva male di giorno, ogni giorno, perché mi stavo frustando per apparire solo madre e non donna! E questo mio atteggiamento ha finito per raffreddare anche il mio tiepido matrimonio. Mio marito non ha mai preso in mano la situazione e, siccome viviamo in modo molto benestante proprio grazie a lui, come ben sai, per il bene di nostro figlio, sono rimasta accanto a lui.”
“Vedi che avevo ragione figlia mia! Sia su di te, sia su tuo marito che già al tempo della tua giovinezza non ritenevo adatto a te, infatti tu hai sposato una cassaforte piena di soldi non un uomo con le palle, il quale, con una suocera come me al suo fianco, non ha mai pensato di sfiorarmi nemmeno con il pensiero e dire che io ci ho provato più volte a svegliarlo!”
Dicendo questo si mette in piedi davanti a lei, oscurandomi della vista che mi sta riempiendo il cuore di passione, e, vezzosamente, alza il bordo della sua gonna mostrando a mamma la sua figa depilata e lucida di umori.
“Per mesi, ogni volta che ci vedevamo, mi acconciavo così per cercare di irretirlo, ma lui niente!”
“Gli hai mostrato la figa?!”
“Ragazza mia, io sono sempre una signora! Le puttane fanno certe cose ma lo fanno per soldi! Ho detto e ripeto, che sempre o quasi, ero senza intimo e lo provocavo per favorire una sua reazione che mai c’è stata, altrimenti lo avresti saputo!”
Bontà sua nonna nell’alzarsi la gonna mette in mostra anche una parte del suo sedere e, grazie alla posizione a gambe semiaperte, posso anche intravedere le grandi labbra della sua figa.
Mamma socchiudendo gli occhi allunga la sua mano verso il sesso materno e nonna quasi a rispondere al suo gesto pronuncia il avanti il suo bacino per agevolare il suo tocco che diventa carezza morbosa in un attimo. Più volte mamma fa scorrere la sua mano sul monte di venere di nonna e tra le labbra della figa materna. Nonna deve fare uno sforzo per non abbandonarsi al piacere che la figlia ritrovata le sta facendo provare, e non solo a lei!
“Liscia vero? È così che oggi va di moda! Quindi che ne dici di fare quello su cui siamo già d’accordo?”
“Si certo anche se ieri sono stata dall’estetista che ha provveduto a pulire molto.”
“Vediamo!!”
Mamma, alzandosi, fa per slacciare la gonna ma nonna la ferma.
“Aspetta lascia che mi sieda davanti a te. Davanti a quante persone ti sei mai spogliata?”
“Davanti a mio marito!”
“Quello non conta!!”
“Allora…avrei voluto farlo una volta anni fa quando ero quasi ubriaca davanti ad alcuni amici una sera, ma poi l’alcool ebbe in sopravvento e penso di essere svenuta!”
“Quindi non ti sei mai spogliata davanti a nessuno per farlo eccitare offrendogli la vista del tuo corpo! Adesso lo farai per me e, attraverso i miei occhi, per tuo figlio che sta qui ad ammirarti accanto a me!”
“Se mi dici queste cose, non so se ci riuscirò!”
“Vedi la prima anta dell’armadio, quella verso il muro? Lì conservo una bella collezione di scudisci e fruste… non farti costringere! Ed apri la tua mente di femmina! Guardami negli occhi e inizia, lentamente, molto lentamente a scoprire il tuo bellissimo corpo che il tuo bambino vuole onorare come meglio non potrebbe e che tua madre ha voglia di far godere adesso!”
Nonna ha preso posto sedendosi di tre quarti di spalle a me sul lato destro dello specchio che mi cela alla vista delle due donne, mamma, sempre di tre quarti per rimanere di fronte a sua madre. Posso quindi ammirarle entrambe dal mio nascondiglio al meglio. Non sto più nella pelle!
Noto il respiro di nonna un poco più affannato segno che è veramente eccitata; mamma al contrario impiega qualche istante per cercare di rilassarsi: anche lei è eccitata ma, credo, si senta ancora un attimo fuori dalla parte!
Prima mette le mani nei capelli come a ravvivarli, poi scuote la testa come per concentrarsi. Sia il primo gesto che il secondo, senza volerlo, sono molto sensuali. Nell’abbassare le braccia si accarezza il viso e passa la punte delle dita sulle sue labbra che gonfie e rosse si aprono leggermente scoprendo il candore dei denti poi scende lungo il collo e così facendo manda alquanto indietro la testa: comincia a scaldarsi anche lei! Le mani adesso sono sul bavero della giacca e accarezzano le mammelle, poi scendono a carezzare il ventre che inizia lentamente a dondolare come seguisse una musica che le sta suonando in testa.
Nonna non è insensibile allo spettacolo ed anche lei si sta carezzando le tette che stringe tra le sue mani affondando le dita nella morbidezza delle sue ghiandole mammarie. I miei occhi corrono ora all’una ora all’altra anche se il mio obbiettivo è uno solo: la figa di mamma!
Come le sue mani arrivano sulla cresta dell’ileo il dondolio, già sensuale, aumenta accompagnato dalle mani che quasi spingono ora un lato ora l’altro del suo bacino poi fissando nonna con uno sguardo liquefatto di lussuria si accarezza oscenamente il monte di venere prima con una mano poi quando anche la seconda arriva in loco entrambe si pongono a cornice del triangolo circondando il pube che spinge in avanti in atteggiamento di lubrica oscenità. La testa di nonna risponde a quella offerta oscena andando indietro come a voler evitare il colpo!
Mamma quasi danzando adesso si gira lentamente mandando in fuori il bacino e mettendo in mostra il sedere senza tirare su la gonna che aveva già suscitato l’apprezzamento dei miei compagni di scuola e si carezza con voluttà i due globi di soda carne. I miei compagni di scuola erano nel giusto: è proprio un gran culo!!
Gira su se stessa un paio di volte per poi tornare a sedersi e portare le mani verso le caviglie che accarezza risalendo lentamente per poi passare ad accarezzarsi le cosce lentamente, mordendosi le labbra.
Nonna girandosi alquanto sulla sedia e, così facendo, mettendomi sotto gli occhi la visione di un intero gluteo, apre un cassetto del mobile che si trova proprio dietro di se e ne estrae una scatola da cui tira fuori un fallo di gomma di discrete dimensioni e con partecipazione inizia a massaggiarlo ed a leccarlo.
Mamma intanto inizia a sbottonare la giacca e a sfilarsela. Emerge a questo punto il busto di colore nero e molto operato ha due coppe che coprono solo in parte la ampie aureole delle sue mammelle, più scure di quelle di nonna ma certamente più estese. Mamma fissando nonna, che continua a giocare con il fallo di gomma in modo sensuale come a prometterne l’uso sulla figlia, infila le dita dentro le coppe a partire dai lati esterni del suo busto e facendo scorrere le mani verso il centro estrae le sua floride tette mettendole in bella vista. Le tiene tra le mani alquanto stringendole l’una a l’altra e offrendole, chinando il busto il necessario, al voglioso sguardo della nonna, ma, inconsapevolmente, anche mio.
Lasciando il seno fuori dalle coppe in bella vista, torna ad accarezzarsi il ventre mentre vezzosamente si gira per slacciare la gonna a portafoglio che tiene per la vita con due dita e sempre dando la schiena a nonna, inizia lentamente ad abbassare fino a portare questa appena sotto la rima dei glutei e quindi mettendo in mostra due globi di morbida e soda carne: un culo perfetto. Più piccolo di quello della madre ma certamente più sodo ed alto. Le chiappe sono completamente esposte perché lo slip antro no e che un triangolo di stoffa tenuto insieme da sottilissime stringhe. Dondola oscenamente il culo davanti alla faccia della madre per poi girarsi e sedersi di nuovo. Appena seduta proprio sull’orlo della poltrona, tirando su il busto da cui spuntano due capezzoli turgidi che sono un invito a prenderli tra le labbra e mordicchiarli, allarga le gambe per la prima volta mettendo in mostra la figa appena coperta dal minuscolo triangolo dello slip. Ho il cuore in gola per l’emozione, la stessa che sta provando nonna che risponde alla figlia allargando anche lei le gambe e mostrandole la sua di figa che però non gode di nessun riparo come ormai da giorni so benissimo. Mamma infila le dita dentro il leggero filo dello slip e chiudendo le ginocchia si toglie l’ultimo ostacolo alla mia prima visione assoluta della sua intimità più nascosta. Mentre con una mano fa roteare il minuscolo indumento torna ad allargare le ginocchia mostrando a me quanto più di lei desidero!
Forse nemmeno nonna si aspetta dii vedere la figa della figlia completamente depilata tranne che per una piccola, sottile striscia di pelo cortissimo che partendo dall’unione delle sue grandi labbra arriva fino alla rima del monte di venere. Come un segnale che indicasse la strada da percorrere!
Nonna non ce la fa più e, con la scusa di controllare, si inginocchia davanti a tanto ben di Dio e, prima con la punta della lingua, poi baciando con le labbra la figa esposta della figlia, constata che, a parte quella sottile striscia di pelo cortissimo, mamma ha acquistato quella morbidezza che giorni prima le aveva contestato.
Dimentica di me racchiuso in gabbia nonna spinge mamma sul letto e, sfilatasi la maglietta e la gonna, solo coperta dalle calze e dal busto che sorregge il suo più che generoso seno, stavolta con ingordigia si tuffa tra le gambe spalancate di mamma portando una mano ad allargare le grandi labbra della figlia mentre con l’altra brandisce il fallo ormai lucido della sua saliva.
Mamma, appena avverte la lingua di sua madre sulla figa arrovescia all’indietro il capo ed emette quasi un urlo tanto alto è il volume del sospiro che esce dalla sua gola.
“Fai piano che potresti svegliare tuo marito!”
“Potrebbe aprire gli occhi non certamente svegliarsi! Non lo ha fatto in tutti questi giorni che mi sono comportata quasi come una troia sia con lui che in giro tra la gente!! Ho sentito tanti apprezzamenti, anche volgari ma da lui solo paroline dolci ed affettuose! Dai infilami quel coso in figa!”
“Si chiama cazzo, anche se di gomma è un signor cazzo!”
L’elettricità nell’aria è ad altissimi livelli! Nonna fa spostare la figlia e si stende con la testa verso di me, quanta attenzione per me cara nonna, e fa mettere mamma su di lei nel più classico dei sessantanove e mamma subito affonda la testa tra le gambe spalancate di nonna mentre accogliendo tre le proprie la testa della madre offre a me la visione del suo culo che con le gambe allargate mette in primo piano lo spacco della sua intimità che è lucida per il lavorio della nonna che adesso mentre si concentra con le labbra all’altezza del clito di mamma, con le mani guida il fallo di gomma all’ingresso della vagina e inizia a penetrarla. Dopo solo una decina di profondi affondi, che mamma riceve mugolando, in meno di un minuto, nonna, allontanando la bocca dalla figa gocciolante e pulsante come quella di una cavalla in calore, fa il suo migliore affondo: “Pensa mamma, potrebbe essere il cazzo di tuo figlio!”
A quelle parole mamma inizia a contorcersi in un orgasmo che contraddice tutto il suo comportamento nei miei confronti da anni ad oggi ed io devo ringraziare la salutare fame di sesso di nonna che in questi giorni mi ha svezzato e insegnato, se non seguo la genitrice sborrando anche l’anima e senza toccarmi!
Le due donne sono accasciate entrambe sul letto e solo dopo alcuni minuti mamma inizia a connettere di nuovo.
“Ma che cazzo mi fai fare!”
“Vedi che ho ragione! Anche tu pensi come me e come tuo figlio!”
“Posso confidarti un segreto mamma?”
“Siamo sole qui!”
“Voglio completare il pensiero che ti ho detto poco fa: se di giorno apparivo, perché volevo che così fosse, fredda, scostante, e tutti gli aggettivi che vuoi, di notte però il sangue ribolliva! Tante volte durante questi lunghi mesi, la notte mi sono alzata e, a piedi nudi per non fare rumore, me sono andata nei pressi della camera da letto di tuo nipote e non immagini quante volte sono uscita dalla mia camera convinta di, diciamo, sorprenderlo offrendomi a lui. Sono anche a volte entrata nuda in camera sua mentre lui dormiva e, adesso non mi vergogno a dirlo, mi sono anche toccata guardandolo, specialmente in certe notti dopo che il “toro” del padre mi aveva degnato di cinque minuti di attenzione per poi crollare di sonno lasciandomi a bocca asciutta!”
Sono basito! Possibile che non mi sia mai accorto di tutto quello che mamma sta confessando?! Ma il fato ha voluto così e lo ringrazio!
“Sono stupita di te stessa! Ma adesso le cose sono cambiate a quanto pare! Tuo figlio ti vuole e adesso lo sai ed è un bel ragazzo che può certamente soddisfarti!”
“E tu che ne sai che mi vuole e che mi può soddisfare??”
“Ma possibile che solo tu e tuo marito avete gli occhi foderati dalla mortadella! Sono giorni che faccio la “ruffiana”,“sensale” o come meglio pensi di appellarmi, per perorare la causa! Se dico certe cose è perché le so e le ho provate!!”
“Cioè??”
“Te l’ho svezzato come meglio non potevo fare! È il mio amante e ha preso in tutto e per tutto il posto di tuo padre! Possibile che non l’hai ancora capito!”
“Ma che cazzo dici! Lui è qui per studiare!”
“E infatti studia e anche molto ma poi la sera e nelle pause dello studio la nonna lo accoglie tra le sue gambe e continua ad insegnargli cose che tu adesso, se vorrai, potrai constatare ed apprezzare! Questo letto profuma del suo sudore e del suo e mio piacere, perché solo la prima notte ha dormito di là in cameretta!”
Ho in bella vista le fighe più desiderate della mia giovane vita ma posso anche vedere mamma in faccia che, ad occhi chiusi, ascolta nonna e credo stia ripensando a quanto ha detto ed ascoltato.
“Forse….se anche tu fossi presente…..”
“Se anche io fossi presente!?!? Per poi, eventualmente, permetterti di rinfacciarmi la cosa come se fossi stata io a obbligarti? No, cara certe cose si fanno da sole, decidendo, se si ha il coraggio delle proprie decisioni oppure lasciando fare al caso! Se deciderai per quello che io penso sia il giusto, cioè permettere a tuo figlio di rientrare da dove è uscito e, solo quando dovesse diventare una bella relazione, beh allora nonna, stai certa, verrà di corsa ad abbracciarvi e a condividere la vostra libidine. Anzi ti preannuncio che non vedo l’ora di bere il piacere di tuo figlio direttamente dalla tua figa, così come, sono certissima, tu ti disseterai dalla mia!”
La mano di mamma tormenta già da qualche minuto il suo clitoride ed è chiaro che sta valutando. Nonna, come a volermi fare l’ultimo omaggio del pomeriggio, la invita a sedersi ancora sulla poltroncina e a guardarsi riflessa nello specchio. “Come ti vedi amore di mamma?!” Mamma ha i capelli fuori posto, gli occhi socchiusi dal piacere la bocca semiaperta le tette che pare vogliano bucare l’aria figa esposta e gambe larghe: una pornostar in posa!
“Peccaminosa!” risponde scandendo ogni sillaba.
Porta entrambe le mani prima sul seno carezzandolo alquanto poi scende sulla figa e fissando lo sguardo nei miei occhi, inconsapevolmente, ma nei fatti è così, apre il suo sesso oscenamente al mio sguardo. Adesso sono quasi certo che nulla e nessuno potrà impedire che mamma sarà mia e che, biblicamente parlando, la conoscerò. Porterò sempre nel cuore l’immagine di questo momento!
“Che bello sarebbe se adesso arrivasse il ragazzo e ti vedesse!!” dice nonna che quasi appoggia le sue tette maestose sulla testa di mamma, posizionata com’è alle sue spalle, mi strizza l’occhio complice.
Un leggero bussare riporta tutti alla realtà: è papà che, sono ormai le diciotto, chiede quando tempo ancora necessita per andare a casa.
Dopo pochi minuti, lo spettacolo per me termina. Mamma e nonna escono incontro a papà e si salutano sulla porta.
Nonna quando rientra in camera mi trova sul letto in condizioni pietose.
“Povero piccolo! Ti sei guadagnato di trascorrere una lunga serata tra le cosce di nonna tua!”
“Grazie nonna solo tu mi capisci!”
- Continua
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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