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La prima volta con Giada e Roberto


di massaggiosvedese
05.02.2025    |    7.170    |    6 9.8
"Mi spiega alcune cose, mentre io pensavo che erano sposati in realtà erano amanti..."
Giornata uggiosa, fuori piove e fa freddo.
E' un sabato pomeriggio, io e la collega Viola siamo rinchiusi in spa nella nostra stanza a lavorare senza sosta.
L'ultimo appuntamento è con una coppia di mezza età che scendono da una delle suite dell'albergo, attendiamo che le porte dell'ascensore si dischiudano per accoglierli da noi.
Eccoli con il loro accappatoio bianco e le ciabattine di ordinanza, lei capelli neri mentre lui è brizzolato, entrano mano nella mano.
I soliti convenevoli del caso, poi incominciamo il massaggio di coppia, lei sotto le mani di Viola e io che manipolo il compagno.
Lei ha una corporatura magra mentre lui e ben piazzato con un fisico imponente.
Le manipolazioni partano dalla schiena e vanno fino all'inizio del gluteo per poi passare alle gambe.
I due piccioncini sono uno accanto all'altro divisi solamente da un piccolo spazio, dove ci alterniamo io e la collega passandoci in mezzo.
Il massaggio svolge quasi al termine e li facciamo girare per ultimare le nostre manovre.
Qui la sorpresa, anche se accade spesso, lui ha il pene in erezione che esce dalle mutandine usa e getta.
La Viola con sorrisi e malizia mi indica il "misfatto", ma io incurante metto subito sopra l'asciugamano.
Loro due invece si guardano, lui cerca la mano di lei e si sorridono amorevolmente.
Finisce la seduta e se ne tornano in stanza riprendendo l'ascensore, mentre la collega sorride, senza farsi vedere, gesticola le misure della terza gamba.
La mattina seguente al mio arrivo nella struttura, lascio la macchina in un parcheggio fuori, dato il poco spazio per i clienti.
Camminando per entrare da una porta secondaria, li vedo che stanno caricando le valige e passandogli vicino li saluto cordialmente con un buongiorno.
Mentre mi allontano da loro, una voce femminile rompe il silenzio.
"Massaggiatore mi scusi" riconosco la voce di lei, soprattutto noto un accento fiorentino ben marcato.
Mi giro e la vedo sorridente che mi fa un cenno con la mano per farmi tornare indietro.
Mi avvicino a loro e lei parte a parlare.
"Prima di tutto mi scuso per ieri, penso che la situazione creatasi ha portato il mio uomo ad eccitarsi"
La guarda un po' stupito, ma gli spiego che è una cosa normale e che succede tante volte.
"Scusi ma lei fa pure massaggi privati?"
Gli spiego che posso farli, ma solamente a domicilio non avendo uno studio proprio dove esercitare.
"Poi dipende dalla distanza, ma penso che voi abitate a Firenze, l'accento vi tradisce" affermo senza esitazione.
"Si abitiamo fuori Firenze, dai Roberto scambiatevi il cellulare così magari una volta viene a trovarci, ho tanto bisogno di essere massaggiata, ho sempre problemi alla schiena".
Lui mi lascia il telefono e prende il mio, ci salutiamo e lei mentre sto per andare via mi saluta presentandosi.
"Che cafona, piacere Giada" sorridendo ancora una volta.
"Piacere Giada, ma diamoci del tu" le dico stringendogli la mano.
Passano alcuni giorni e mi arriva tramite Wp un messaggio.
"Ciao quando sei libero ci possiamo vedere?"
Prendo appuntamento per un mercoledì pomeriggio in una zona industriale fuori Scandicci.
Arrivo e lui è già li che mi aspetta.
Mi spiega alcune cose, mentre io pensavo che erano sposati in realtà erano amanti.
Mi dice che lei è molto particolare, possessiva e che se mi andava bene mi avrebbe portato a casa di Giada.
"Ma il marito non c'è? Non vorrei trovarmi a casini inaspettati" chiedo io preoccupato.
Lui mi dice che è all'estero per lavoro e di non farmi voli pindarici con la testa, sarà lei a decidere cosa fare, inizialmente sarà solo un massaggio.
Sono d'accordo, lo seguo con l'auto, arrivati lui gli invia un messaggio e saliamo 4 rampe di scale.
Lei mi accoglie come un vecchio amico, baciandomi e offrendomi un caffè.
Ha un accappatoio colorato addosso con i capelli trattenuti da una pinza.
Mi chiede dove voglio fare il massaggio se preferisco andare in camera oppure stare sul divano.
Il divano mi sembra perfetto, ha una grande isola dove posso agire su tre lati.
Fa cadere l'asciugamano davanti a me, senza nessun pudore, presentandosi solamente con un minuscolo tanga.
"Questo lo tolgo, altrimenti lo sporchi d'olio" senza attendere la mia risposta è già tutta nuda.
Devo dire che come già notato al lavoro ha un bellissimo corpo con un fondo schiena da urlo.
Il seno è piccolo ma ben modellato con capezzoli sporgenti e ben pronunciati.
La vagina è del tutto rasata, senza un pelo.
La faccio accomodare a pancia sotto e incomincio il massaggio.
Io rimango in jeans e maglietta a maniche corte.
Prima il collo per poi scendere sulla schiena.
I movimenti sono ben definiti, lenti ed energici.
Mi soffermo sulla zona lombare, medio gluteo, sfioro il grande gluteo per poi tornare indietro fino al deltoide e al trapezio.
Poi passo alle gambe, gemelli e bicipite femorale le zone più sollecitate.
"Posso massaggiare anche i glutei?" chiedo gentilmente alla signora.
"Massaggia e non ti trattenere, mi sembra che hai troppi freni nei miei confronti" risponde Giada.
"Nessun freno solo una forma di rispetto" rispondo mentre le mie mani incominciavano a massaggiare il sedere.
Alzo la testa e vedo Roberto seduto su piccolo sgabello, sembrava quasi in castigo, eccitato, rosso in volto che si toccava la patta dei pantaloni.
Ritorno con lo sguardo sul culo di lei, lo massaggio, mi alterno, prima una parte e poi l'altra e poi tutte e due insieme.
Le apro e le chiudo, noto che l'ano si contrae, lo sfioro con l'indice, lei emette un suono di piacere, sfioro anche la vagina, ormai fradicia di umori.
Continuo con i glutei, le mani passano tra una chiappa e l'altra, lei agevola l'operazione inarcandosi e sollevando il sedere.
Massaggio il clitoride e le piccole labbra, sono movimenti ben precisi e mirati a provocargli piacere.
Evito la penetrazione, massaggio solamente la parte esterna molto delicatamente.
La faccio mettere supina, incomincio nuovamente il massaggio, collo e spalle.
Sfioro i seni e i capezzoli, sono turgidi, ritti e duri.
Palpeggio delicatamente il seno, sono movimenti delicati e rotatori.
Poi mi dedico alle braccia, dove curo i bicipiti fino alle mani, poi i fianchi e le gambe.
Mi soffermo sui piedi e il tendine di Achille, per poi risalire e andare nuovamente sulla vagina.
Qui i miei movimenti diventano più marcati di prima, spingo il clitoride, lo pizzico con due dita e la penetro infilando indice e pollice rispettivamente nell'ano e nella vagina.
Si solleva, si inarca nuovamente agevolando il mio movimento, il fiato è accelerato, ora ormai è vicina all'orgasmo.
Roberto nel frattempo si è tolto pantaloni e slip, devo dire che ha un cazzo notevole, grande quasi smisurato.
Si avvicina a Giada provando a metterlo davanti alla sua bocca, lei apre per un momento gl'occhi e lo manda via brutalmente.
"Ora no, stai seduto e segati, ubbidisci o verrai punito" questa la frase che esce dalla bocca di lei.
Lui si rimette seduto e continua a masturbarsi, lei invece continua a godere abbassando e alzando il bacino dal divano.
Emette un urlo improvviso, raggiunge l'orgasmo, sento le contrazioni della vagina e dell'ano molto bene, le conto fino a cinque.
Poi si rilassa per alcuni istanti, poi tira su la testa.
Io sono in fondo al divano, sorridente e eccitato allo stesso momento, mentre il suo amante al cazzo in mano che se lo sfrega velocemente.
"Datemi un momento e rincominciamo, intanto spogliatevi del tutto". ci lascia li per andare in cucina a bere un bicchier d'acqua.
Torna e la sua indole di dominatrice prende il sopravvento.
Ci fa mettere seduti sul tappeto con la testa appoggiata al divano.
Poi ci monta sopra a turno e ci ordina di leccarla.
Incomincia da Roberto, per poi passare a me.
Si alterna più volte aiutandosi con le mani, si allarga la vagina, si masturba mentre noi la lecchiamo.
Gode a non finire, ci ordina di masturbarci velocemente ma di non godere.
Nel frattempo lei ha un altro orgasmo, è in piedi davanti a noi quando un primo fiotto di liquido bianco raggiunge me e Roberto, seguito da un secondo e un terzo di minore quantità.
Poi si mette nel mezzo a noi, succhia prima Roberto e poi me, fino a quando a turno non ci fa godere.
Il primo sono io, godo nella sua bocca, trattiene tutto, per andare a baciare Roberto e passargli il mio sperma.
Roberto prima cerca di scansarla ma poi giocoforza deve accettare il gioco della sua padrona.
Poi tocca Roberto che dura ben poco, bastano due affondi di lei per raggiungere l'orgasmo, anche in questo caso tiene in bocca per poi passarlo al proprio amante.
Ci rivestiamo e sulla porta mi bacia e mi si avvicina all'orecchio sussurrandomi queste parole:
"Sei stato bravo, la prossima volta avrai un bonus tutto per te" sorridendomi e salutandomi sulla porta.
Chissà cosa starà architettando ma lo scoprirò presto.
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