Lui & Lei
Si può godere in molti modi

05.02.2025 |
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"Passai sull'altro lato per occuparmi dell'altro mentre la mia mano scivolava verso il basso..."
Ho conosciuto Barbara tramite una app d'incontri.Lei subito alla mano e simpatica, molto libertina, divorziata con una figlia, con la curiosità per tutto il mondo esoterico e tutto quello che riguarda il mondo dei massaggi.
Rimasi stupito quando in un nostro scambio di messaggi la conversazione andò su la mia eccitazione mentre facevo un massaggio.
"Dai siamo grandi, dimmi se fai anche massaggi più audaci" mi chiese direttamente lei e senza peli sulla lingua.
Gli spiegai che effettuavo anche il cosiddetto massaggio yoni, lei curiosa e diretta si fece spiegare il tutto nei minimi dettagli.
"Ma a me quando me lo fai?" fu la conclusione di un discorso molto ampio ad alto contenuto erotico.
Concordammo di trovare una location vicina e raggiungibile da lei dopo il lavoro.
Cercai per giorni, vagliando ogni opportunità e trovando poi una casa in affitto, dove attualmente ho il mio piccolo spazio per i massaggi.
A quel tempo non avevo il lettino da massaggio e mi accontentai di un letto matrimoniale.
Mi raggiunse, era un pomeriggio di luglio alle 17.30.
Devo dire che le foto non gli rendevano giustizia, alta 1.80 circa, si presentò davanti a me con una gonna lunga e una maglietta sgargiante.
Ci salutammo affettuosamente e salimmo in casa, andando in camera.
Una capatina al bagno, rientrò dentro sorridente in attesa delle mie istruzioni.
Gli chiesi se dovevo uscire per agevolarla a spogliarsi e metterla a sua agio, mi rispose che potevo restare in quanto da li a poco l'avrei vista nuda sul letto.
La corporatura rotondeggiante era attutita dall'altezza, il seno una terza abbondate presentava delle rose dei capezzoli ben pronunciate.
La vagina, come da mia richiesta, era stata depilata e presentava solo un piccolo ciuffetto nero sopra le grandi labbra.
La feci mettere nel mezzo al letto con testa e piedi ai bordi laterali.
Incominciami il mio massaggio fatto di manipolazioni delicate ma profonde allo stesso tempo.
Mi soffermai sul collo, schiena e zona lombare.
Alternavo movimenti lenti a quelli veloci, per passare al massaggio californiano.
Questa è una pratica che viene effettuata con gli avambracci e permette in un solo colpo di massaggiare tutta la parte in un solo movimento.
Seguirono gambe e glutei, le mani scivolavano agevolate dall'olio.
Arrivai alle caviglie, massaggia bene il tendine di Achille, la piante del piede e i polpacci piegando la gamba.
Qui mi venne spontaneo succhiargli le dita dei piedi.
Un piccolo cenno di approvazione arrivò da un suo gemito e da un movimento della testa verso l'alto.
Ripresi il massaggio, evitando volutamente la vagina, feci solo l'interno coscia sfiorando solamente l'inguine.
Dopo 30 minuti ormai era nelle mie mani, rilassata in un torpore soporifero.
Ma non era così, l'eccitazione in lei saliva sempre di più, la feci mettere seduta sul bordo del letto.
Qui mi dedicai nuovamente e più approfonditamente al collo e alla schiena.
Poi la feci appoggiare a me, le mie mani scesero sul seno, sfiorai i capezzoli ormai turgidi e ritti.
Li pizzicai delicatamente più di una volta.
La baciai sul collo per salire fino all'orecchio, gli morsi il lobo destro.
"Sei eccitante, ora ti sdrai a pancia in su e ti finisci di rilassare"
Prese subito quella posizione, aiutandola e suggerendogli come stare, tipo uomo vitruviano.
Braccia e gambe aperte, così io potevo agire indisturbato in tutte le direzioni.
Ripartii dalle gambe, piedi, polpacci e quadricipite, fino all'inguine.
Qui sfiorai ripetutamente la vagina per provocargli eccitazione.
Non affondai mai la mano, ma ogni mio tocco gli provocava piacere, si deduceva dal respiro ormai veloce e affannoso.
Le mani salirono fino al seno, sollecitai i capezzoli per farli tornare belli duri, poi chinai la testa e presi il primo in bocca.
Lo succhiai delicatamente alternando movimenti a bocca piena e piccole leccate a punta di lingua.
Passai sull'altro lato per occuparmi dell'altro mentre la mia mano scivolava verso il basso.
La trovai zuppa di umori, bagnata e pronta per il massaggio yoni.
Mi dedicai delicatamente alle grandi labbra, sfiorandole delicatamente con movimenti circolari.
La fretta in questa pratica è cattiva consigliera, bisogna farla piano e delicatamente, capire se la donna sta per raggiungere l'orgasmo, fermarsi e ripartire.
Deve essere un attesa spasmodica del piacere, deve volere l'orgasmo quasi implorandoti di averlo ma te lo devi concedere più tardi che mai.
Passai alle piccole labbra e il clitoride massaggiando e alternando le velocità delle mie dita.
Non la penetrai mai, sentivo che la sua eccitazione era ormai fuori controllo.
Mi fermai un attimo e mi sdraiai accanto a lei che era immobile con gl'occhi chiusi.
Mi avvicinai all'orecchio baciandola di nuovo sul collo.
Gli sussurrai ancora una volta che era bella ed eccitante, poi con un atto di coraggio, contro quello che mi stava dicendo il mio pene dentro le mutande, gli dissi che volevo fargli raggiungere l'orgasmo così senza un rapporto completo.
Annui con la testa e dopo circa un ora e passa pronunciò le sue prime parole.
"Te come raggiungerai l'orgasmo?" mi chiese senza aprire le palpebre.
"Io raggiungerò l'orgasmo mentalmente vendendo te godere" risposi toccandomi i pantaloncini ormai bagnati dal liquido pre eiaculatorio.
Ricominciai il massaggio alla vagina, alternandomi anche con la bocca, volevo sentire il suo sapore.
Succhiavo e leccavo per poi tornare a massaggiarla.
Lei ormai era in balia dei miei movimenti, godeva, ansimava, inarcava la schiena e allargava sempre di più le gambe.
La sfioravo e potevo sentire la sua elettricità, la sua voglia di godere, ma tenevo duro, appena sentivo il sopraggiungere del culmine mi fermavo.
Ormai era al culmine, ogni mio sfioramento era un gemito, una frase dalle sua bocca mi fece capire che ormai era arrivato al culmine e non poteva più resistere.
"Non ti fermare più ti prego" fu la sua richiesta.
Raggiunse l'orgasmo stringendo le gambe con la mia mano dentro, l'orgasmo fu violento, le sue mani presero il lenzuolo del letto tirandolo verso di se.
Il suo respiro affannoso lasciò spazio prima ad un urlo liberatorio e poi ad un sorriso di soddisfazione.
La lasciai li sul letto per andare in bagno, mi lavai le mani e le braccio.
Mi ricomposi e tornai da lei che era sempre li sul letto, distesa ad occhi chiusi.
Si rivestì, mi ringraziò della bella esperienza dandomi un bacio casto sulla guancia.
Ci lasciammo sulla porta promettendoci di rivederci, ma questo purtroppo non fu più possibile, lei partì per Torino un mese dopo per una offerta di lavoro importante.
Ma ogni tanto ripenso a quel giorno e mi dico che pur non avendo avuto un orgasmo sono rimasto soddisfatto.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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