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Lui & Lei

Diretto notturno per Barcellona


di Membro VIP di Annunci69.it Silvan81
23.03.2025    |    2.894    |    4 7.0
"Dietro la montatura spessa dei suoi occhiali neri potevo scorgere lo sguardo incredulo di una persona che non capiva cosa stesse succedendo..."
A luglio la stazione di Genova Brignole brulicava di persone, famiglie, coppie ma soprattutto ragazzi che proprio come me si apprestavano a partire, ognuno con la propria meta, ognuno con la propria avventura da vivere.
Nello specifico io e la mia comitiva di amici ci accingevamo a raggiungere Barcellona, da cui avremmo iniziato il nostro tour della Spagna.
Non era la prima volta che salivo su quel treno e puntualmente ogni volta che l'ho fatto mi è capitata qualche situazione che ha accresciuto la mia persona e la conoscenza della gente che ne deriva.
Si era ragazzini poco più che adolescenti e come la maggior parte dei coetanei, dalla nostra parte avevamo la spensieratezza dell' età e la voglia di buttarci in qualsiasi esperienza,oltre alla freschezza dei nostri corpi.
Praticamente avevo un uccello che alla minima sollecitazione esterna partiva con le sue pulsazioni. (In questo non sono cambiato molto).
Quando giunse l'ora di salire sul treno mi resi conto da subito che non sarebbe stato un viaggio comodissimo in quanto il treno era superaffollato.
C'era gente dappertutto; nei corridoi, nelle toilette, persino gente stesa in alto negli scomparti dedicati ai bagagli.
Noi avevamo già fatto la nostra scorta di vino economico oltre che grandi quantità di canne e non ci mettemmo molto a catalizzare gli sguardi dei presenti su di noi.  Ormai i freni inibitori erano un lontano ricordo e con i nostri strumenti musicali iniziammo a far festa senza curarci di coloro che potessero essere infastiditi da tale baccano.
Eravamo ormai giunti a Ventimiglia quando il treno si fermo' per una sosta più lunga in cui passo la gendarmerie a controllare i documenti di tutti.
In questo frangente avemmo il tempo per scendere e acquistare altro alcool dai venditori ambulanti venuti apposta in stazione e fu in questo momento che notai questa ragazza abbastanza più grande di me che a quei tempi per me rappresentava la donna matura.
C'era un problema però; quando capitava che i nostri sguardi si incrociavano quello che percepivo era un totale disprezzo nei miei confronti.
Lei era bella e tutta curata, la classica donna dei quartieri alti di Milano.
Io invece ero si un bel ragazzo ma rimanevo comunque uno spirito selvaggio che non badava al modo in cui vestirsi e a come apparire.
Praticamente rappresentavamo l'uno l'opposto dell'altra.  Alla frontiera le guardie ci avevano raccomandato di non perdere d'occhio i nostri bagagli perché in quella tratta erano soliti essere derubati i turisti.  E fu proprio così che andò.  Alla stazione di Montpellier senti una donna urlare come una pazza.
Era proprio lei che inveiva contro di me dicendo che io ed i miei amici dovevamo tirar fuori i suoi bagagli o ci avrebbe fatto arrestare all'istante.
Io cadevo dalle nuvole e non riuscivo a capire cosa stesse succedendo e quando realizzai di cosa mi stava accusando fui io stesso ad invitarla ad andare dal controllore perché mi stava facendo fare una figura di merda..
Lei continuò per un po a dirmene di ogni fin quando non si calmo' e tornò nel suo scompartimento completamente occupato da altri passeggeri. Dopo un paio di stazioni la sua amica andò a trovare altra gente che aveva conosciuto sul treno mentre un altro viaggiatore scese in una delle due fermate.
Fu in quel momento che nonostante la tensione di poco prima io e un mio amico decidemmo di accomodarci nei due posti liberi soprattutto perché esausti per le tante ore di viaggio trascorse nella scomodità più assoluta.
Non so dire cosa successe ma all'improvviso quella donna tutta d'un pezzo mi sembrò piccola piccola.
Sentivo il suo odore: faceva caldo ed eravamo in un treno stracolmo a luglio, ma nonostante fossimo entrambi sudati mi arrivava il suo buon odore misto ad un grande odore di femmina.
Ci pensai veramente poco e mi ritrovai a cingerla dietro le spalle con il mio braccio destro con la mia mano che scendeva sulla sua canotta sempre più accarezzando quella pelle scura benché si trattasse di una donna del nord.
Dietro la montatura spessa dei suoi occhiali neri potevo scorgere lo sguardo incredulo di una persona che non capiva cosa stesse succedendo.
La sua pelle era liscia e morbida e quando giunsi al bottone del suo seno, lei con un balzo si catapulto' fuori dallo scomparto e si fermò a scrutare il buio fuori dal finestrino.
Poco dopo la raggiunsi e la rassicurai di non essere stato io a derubarla invitandola a rilassarsi e rientrare in cabina. Lei capi la situazione e fece come le dissi. E fu così che ricominciai da dove avevo lasciato. Ripresi ad accarezzare e stringere i capezzoli poi lei mi diede la sua lingua..
Era morbida e molto bagnata e aveva sia il sapore che l'odore freschi nonostante le tante ore di viaggio.
Oltre al mio amico con noi c'era un'altra coppia di ragazzi e un signore che era sveglio e aveva assistito a tutta la storia com'era andata.
E ci guardava, un misto tra disgusto e piacere..Limonavamo forte e si sentiva che volevamo esplodere di piacere.
Era la prima volta che toccavo una fica così totalmente depilata. Era calda e bagnata ed io ci giocavo molto con le mie grandi mani. Nei gemiti sommessi di lei la senti che mi sussurrava di dirle" dimmi che sono la tua troia".
Ed io lo feci  continuando a sditalinarla, e quando sulle mie dita avevo abbastanza succo della sua fica, me le mettevo in bocca per assaporare appieno quel nettare divino.
Continuai fin quando la sua fregna iniziò a contrarsi.  Un minuto di riposo con scambio di lingue poi con una leggera pressione direzionai quella bella testolina con i capelli lisci come la seta verso il mio cazzo che ormai era molto gonfio quasi sul punto di esplodere.
Me lo prese in bocca subito con forza e non eravamo più consapevoli dei nostri movimenti.  Lei ciucciava benissimo e lo sapeva..Il vecchio ci guardava e io guardavo lui con l'aria di chi ce l'ha fatta. Attraverso il mio sguardo godereccio si stava rendendo conto che guardava qualcosa che gli sarebbe piaciuto fare ma che non ha mai avuto il coraggio di fare. Ero il suo eroe e mi invidiava perché lo sentiva quanto stessi godendo e lei quanto stesse succhiando.
Poi il mio cappellone esplose in un grosso e denso fiotto di sborra calda che le riempì la bocca e le bagnò le lenti.
Aspettò che tutto uscisse e mi pulì per bene con la sua lingua poi volle passare tutto in bocca a me.
Ore che i giri stavano scendendo ma eravamo ben lontani dallo spegnerci i nostri occhi con un pò di vergogna si incrociarono con quelli del vecchio e del mio amico.  In realtà erano loro però a sentirsi molto più a disagio di noi infatti abbandonarono lo scompartimento a noi e alla coppia che dormiva beata.
Provammo ad addormentarci per riposare almeno un paio d'ore ma niente la sua fica era diventata una calamita per le mie mani.  Iniziai a toccarla forte e lei mi chiese se avessi i preservativi.
Non sono mai stato incline a queste cose ma fortunatamente per il viaggio me ne ero munito.  Li presi dallo zaino e subito lei si alzò, mi prese per mano e con gran foga mi portò nel bagno. Il bagno era lurido ma ci misi un attimo a tappezzare tutte le superfici con i fazzoletti che danno in dotazione sui treni .
Lei si inginocchiò e ricominciò a succhiare, ma a questo punto ero io che non vedevo l'ora di assaporarla. La accomodai sul lavandino e mi misi a toccarla. Poi mi abbassai e le presi in bocca la fregna. Aveva un sapore forte a causa dell'orgasmo precedente ma era buona, cazzo se era buona.
Le infilai tutta la lingua in quell'abisso rosso-violetto, poi un dito, poi due dita, poi due dita nella fica e uno nell'ano e nel frattempo con la lingua giocavo col suo clito. Dire che fosse bagnata e che godesse come una cagna è poco ed io non ero da meno. Quando la sentivo che stava per esplodere glielo misi tutto dentro in un colpo solo.
Non mi ci volle molto a venire a causa della forte arrapatura, bastarono un decina di colpi ben assestati e mi svuotai la seconda volta nel giro di un'oretta ma comunque anche lei sembrava soddisfatta. Tornammo nel nostro "nido d'amore "e ci addormentammo quasi subito. Ad un certo punto però ci fu una frenata o qualcosa che ci svegliò a malapena. Lei era lì che mi leccava il lobo, ci giocherellava e mi sussurrò "ho di nuovo voglia,andiamo" .
Ma io mi girai dall'altro lato e purtroppo non l'ho più rivista

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