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Lui & Lei

IL MASSAGGIO DELUXE


di Membro VIP di Annunci69.it bingo26
24.03.2025    |    3.165    |    2 9.2
"Continuiamo?” “Si” le dice, almeno crede perché l’unica cosa di cui è certa è che a quel punto gli ho allargato le gambe sollevando il bacino..."
Dal collo una goccia di sudore si insinua fra i suoi seni, scende lungo il ventre e si adagia sulle mutandine fradice in quanto ha un vestito largo e leggero.
Fa un caldo bestia!
Pure l’aria condizionata della macchina ha deciso di non funzionare, in una Milano deserta visto che è sabato e tutti sono scappati via per il fine settimana.
Forse lei è l’unica persona che va in giro al sabato mattina, l’unica e inqualificabile cretina che ha dovuto lavorare.
Neppure la magra soddisfazione di trovare le strade deserte visto che gli unici quattro rincoglioniti rimasti in città riescono pure a bloccare il traffico. Non ce la può fare!!!
Si attacca al clacson mentre pensa che l’unica soluzione a giornate come questa sarebbe un bell’aperitivo a bordo piscina, con l’aggiunta non secondaria, di un po' di sesso, magari con un paio di bei maschietti.
Forse è il caldo che la fa pensare in questo modo ma oggi si sente particolarmente eccitata.
Le squilla il cellulare:
“Pronto”
“Ciao Stella, come stai?” E’ la sua amica Sonia.
“Meravigliosamente di merda e tu?”
“Beniiiiiiiiiissimo!”
L’amica le trapana il cervello con la sua voce squillante che arriva direttamente dalla spiaggia dove è in vacanza e il suo livello d’invidia balza in un attimo a livello cosmico.
“Fanculo, Sonia!.”
“Ma dai Stella, ti avevo detto di venire con me e col mio amico che qui c’era da divertirsi e infatti ci stiamo divertendo un mondo! Fai ancora in tempo a raggiungerci, ti mettiamo nel lettone fra noi due e ti consoliamo…ahahahah.”
“Sei sempre la solita!” ormai ringhia mentre guarda con odio la fila che non si muove.
“Almeno vai a farti il massaggio che ti ho regalato. Mi raccomando, segui le istruzioni alla lettera e vedrai che ti sentirai molto ma molto meglio. Dopo sarai bella che rilassata”.
“Ci sto andando adesso, non ho nient’altro da fare, tranne che sgobbare.”
“Vabbè ho capito, buon divertimento, ti saluto.”
Finalmente la macchina davanti supera lo stop, nonostante i neuroni bruciati dal caldo, l’idiota alla guida deve aver capito che si trova nel deserto dei tartari.
Parcheggia all’ombra di un grande tiglio e si spalancano le porte del centro benessere, quello dove Sonia le ha regalato questo massaggio deluxe che a quanto pare dura quasi 3 ore.
Al banco la receptionist studia il suo buono bordato d’oro, si illumina tutta e inizia a spiegarle di docce cromatiche, accappatoi, tisane di tutti i tipi e teli da bagno, lettini e oli profumati.
“Fragranza preferita?”
“vaniglie e arancio” la butta lì non troppo convinta.
“Perfetto” cinguetta nel suo camice attillato “avviso subito l’operatore che si occuperà di lei. La sua amica ha scelto proprio bene per questo regalo, vedrà che resterà soddisfatta.”
Mentre si dirigono verso le cabine dice: “Venga, signora, si spogli, si rinfreschi e poi nuda si metta a pancia in giù sul lettino”.
Si apre la porta su una stanza che è quasi una suite.
C’è il lettino da massaggio, ma c’è anche un divano, delle poltrone, un mobile bar, musica rilassante, luci soffuse e un tavolino provvisto di frutta fresca, bevande e tisane.
“È un’esperienza di benessere totale.” Ribadisce la ragazza e mi mostra il bagno.
Vasca idromassaggio, doccia spaziosissima, set di asciugamani che sembrano tessuti di nuvole, talmente hanno l’aria di essere morbidi, e subito a Stella prende la sindrome dell’albergo che bisogna provare tutto, ma proprio tutto.
“Ha un quarto d’ora di tempo, poi l’operatore la raggiunge, faccia con comodo.”
Stella ringrazia e pensa che In un quarto d’ora riuscirà giusto a farsi la doccia e niente di più. Ma meglio che niente. Appena esce, lascia cadere i vestiti, entra in doccia e apre tutti i getti verticali e orizzontali, e poi fa partire le luci, la famosa cromoterapia che le piace molto.
Meraviglioso!
Sente dei rumori nell’altra stanza, è arrivato l’operatore e lei non è dove dovrebbe essere.
Si avvolge nel primo telo che trova e si precipita di là.
Lui è già lì in attesa che la osserva quasi divertito.
Pantaloni bianchi, maglietta dello stesso colore tesa su un torace scolpito da Fidia.
“Buongiorno, signora” una voce che risale la mia spina dorsale.
“Sono Pietro e sarò a disposizione per il suo benessere”
E’ emozionata come se fosse un appuntamento “Io mi chiamo Stella”
“Bene. Si accomodi sul lettino, prego”.
Si avvia con la schiena bella diritta tenendo stretto il telo.
Appena è a pancia in giù il telo scompare, viene sostituito da un altro ma solo sulle sue chiappe.
Peccato, perché gliele avrebbe fatte vedere volentieri.
“Chiuda gli occhi e si rilassi, si affidi alle mie mani”
Sente cadere delle gocce tiepide sulla sua schiena, profumo di vaniglia e arancio: fantastico!
Ma le mani, quelle mani sono strepitose, pensa Stella.
Spalle, nuca, fianchi, e di nuovo schiena, accarezzano, premono, tirano, stirano e impastano con calma e precisione. Poi le gambe subiscono lo stesso trattamento.
“Ora le natiche, se non ha nulla in contrario.”
Non è preparata a quello, non è per niente preparata, ma si sa, chi tace acconsente.
L’operatore le tocca il culo come se fosse un tempio, lo unge tutto con tocco delicato e vorrebbe tanto dire al lui, che si sto eccitando, che i suoi pollici non dovrebbero fermarsi a un millimetro dalle grandi labbra e che quello che sta spalmando non è più l’olio profumato, ma la sua eccitazione liquida. Se si distraesse un attimo potrebbe strofinarsi sul lettino fino a venire.
Invece le dice: “Si giri, per favore.”
Obbedisce e una salviettina plana sul suo pube.
A proposito dov’è finito il “signora”?
Gocciola di nuovo olio profumato.
Spalle, braccia, fianchi, ventre, seni: se continua così va a finire giù di testa.
Sente a distanza il calore del suo corpo e la cosa la sta facendo impazzire.
Pietro si ferma, indugia, tergiversa e poi riparte dalle gambe, caviglie, polpacci, ginocchia, cosce, che quasi casualmente lei divarica un po’ per far passare quelle mani.
“Permette?”
Leva la salviettina, le sue mani risalgono le cosce fino a fermarsi a un millimetro dalla sua fica grondante. Si perché è bagnata, grondante, eccitata da morire. Inizia a massaggiare il pube stimolandole il clitoride. Stella percepisce l’odore del suo sesso assieme all’orgasmo che la sta afferrando lento ma inesorabile.
Pensa…, e adesso come cazzo faccio a godere senza che se ne accorga?
“Si rilassi e si lasci andare. Stiamo concludendo la prima fase del massaggio.” Accelera sul clitoride e lei non riesce a trattenersi. Gode. Cerca di farlo in silenzio, mordendosi quasi le labbra, ma gode. Tiene gli occhi chiusi per l’imbarazzo, si sente come quegli uomini che vanno dalle cinesine per quei finti massaggi con l’happy end finale.
Ciò nonostante, la sua fica non è affatto soddisfatta, si sente trascurata: ha fame di cazzo!
Non sente più le sue mani. Apre un occhio e vede che si è levato la maglietta.
I pantaloni sono larghi in vita e stanno appesi al suo cazzo decisamente duro.
Si sento morire dalla voglia.
“Stella, mi scusi, ma chi le ha regalato il buono, le ha detto qualcosa di particolare?” chiede titubante.
“No, la Sonia mi ha detto solo di seguire le vostre istruzioni alla lettera.”
“Ah, Sonia” commenta con un lieve sorriso “Il massaggio deluxe è all inclusive. Sa cosa comprende?”
Continua il massaggio. Fianchi, ventre, fianchi.
Le è impossibile ignorare quel cazzo teso nei suoi pantaloni. A momenti sembra che lo appoggi apposta sul dorso della sua mano mentre le gira attorno.
Spalle, braccia, spalle, delicato come una piuma.
Deve avercelo di marmo, dritto e svettante come un obelisco. Sembra anche grosso, pensa Stella mentre chiude gli occhi per immaginarselo bene.
“Scusi può ripetermi la domanda?” A furia di pensare a quel cazzo duro, si era persa. La fica che pulsa non migliora certo la situazione.
“Sa cosa comprende questo massaggio?” ripete, mentre si sofferma a spalmare un unguento sui seni.
“Non esattamente”
Si dedica ai capezzoli e la sta facendo impazzire.
Cosce esterno, cosce interno e all’improvviso due dita penetrano la fica. Si contrae dal piacere e quasi fa un salto sul lettino.
Lui rimane immobile.
“Sei un lago. Continuiamo?”
“Si” le dice, almeno crede perché l’unica cosa di cui è certa è che a quel punto gli ho allargato le gambe sollevando il bacino.
Lui muove le dita piano. Una goccia di qualcosa sul clitoride. Apre gli occhi e vede la sua lingua rientrare veloce in bocca. Il pollice così scivola meglio, molto meglio.
“Ma era saliva?” chiede Stella.
“Certo” risponde “Come questa.” E incolla la sua bocca alla sua fica.
Non ci crede, lo vede e lo sente, dio se lo sente, ma non riesce ancora a crederci.
“Ti piace guardare?” dice alzando gli occhi.
Ma anche no!, pensa, mentre gli riabbassa subito la testa fra le sue cosce. Pietro riesce a grufolare ancora un “Capisco” piuttosto ironico, prima di dedicarsi con tutto sé stesso a viziarla con la lingua e le dita. Sembra che le legga nel pensiero e si ferma un attimo primo che lei esploda direttamente nella sua bocca.
“Mi aveva avvisato, la Sonia che sei speciale” sussurra.
Non riesce a chiedergli nulla, riprende ancora più selvaggiamente di prima e riesce a venire come una liberazione da tutti i mali del mondo. Le sue mani bagnate percorrono dolcemente il suo corpo, sembra che cavalchino gli ultimi brividi di questo meraviglioso orgasmo, che immagina dovrebbe avere un effetto calmante, ma lei ha ancora un fuoco dentro.
Rimane sdraiata a occhi chiusi. Un leggero bacio, una punta di lingua che sa di lei si fa strada fra le sue labbra: è un sapore così eccitante.
Nella sua mano destra, come per magia, si materializza una cosa di carne dura, grossa, calda e pulsante di vene.
“Ci sarebbe anche questo nel buono massaggio”.
Gli si spezza un momento la voce mentre senza farla pregare lo impugna e gli passa la lingua sulla cappella. Un durissimo cilindro di carne perfetto per la sua bocca, che marmoreo le scivola fino in gola.
Finalmente tra una leccata e l’altra riesce a parlare:
“Ma scusa, sei a mia completa disposizione?”
“Per le prossime due ore direi di sì”
Alza gli occhi al cielo e le sfugge un: “Ti voglio bene, Sonia”.
Tenendolo per il cazzo, come fosse un guinzaglio, lo trascina verso il divano. Lo butta a sedere e si fionda su quel corpo che è tutto da leccare e scoprire.
Lo percorre in lungo e largo, palpa tutto e non si scorda nemmeno di un muscolo o di un tendine, si strofina, si struscia, lo bagna con la sua fica e con la sua bocca.
Lascia colare la saliva lungo quel cazzo, scende con la bocca a succhiare i testicoli e scivola con la lingua verso il suo culo che lubrifica come si deve.
Accarezza lentamente la sua asta mentre lo fissa in volto e piano introduce un dito nella sua rosetta: lieve sorpresa e sorriso. Aggiunge il secondo e vede l’espressione del piacere. Quando arriva fino alle nocche vede l’estasi sul suo viso e questo la manda davvero fuori di testa. La sua fica reclama attenzione, un’attenzione dura e grossa come quella che ha in mano.
Senza una parola le salgo sopra, si impalo e lo scopa aggrappandosi alle sue spalle. Si muove come una forsennata per sentire quell’uccello fino in pancia e nel cervello, per godere come la vera troia che è.
Si sfila. Scivola sotto di lei, la solleva e la attira sulla sua bocca.
Beve il succo del suo orgasmo, beve e lecca, mugola, succhia tenendola bloccata in ginocchio sopra la sua faccia. Non deve fare nulla solo ondeggiare in questo piacere infinito, lasciarsi andare e godere ancora e ancora. Godere di questa lingua che si infila sfacciata, delle labbra che risucchiano il suo clitoride per mordicchiarlo con insistenza.
Poi la apre come il frutto più buono al mondo e insaliva il suo culo, impazzisce quando ci scivola un dito e non le basta più: vuole cazzo a oltranza, tanto cazzo!
“Fottimi, per favore fottimi!” urla Stella.
Si offre a pecora appoggiata allo schienale di quel meraviglioso divano, sente l’aria fresca che fa rabbrividire la sua fica fradicia, pulsante dal bisogno di essere riempita, mugola dall’aspettativa. Invece si contrae sotto ad una potente sculacciata.
“Dove lo vuoi il cazzo?” dice Pietro.
Non riesce a rispondere…
“Qui?” e non so quante dita le trapanano la fica bollente.
“O qui?” e le apre le natiche allargandole il culo con violenza.
Ma come si fa a scegliere? E’ talmente in calore che vorrebbe essere riempita ovunque contemporaneamente.
“Sei fortunata che la Sonia ti conosce molto bene: ora passiamo all’ultimo step.”
Lo dice riprendendo a pomparla. Ad ogni parola un affondo con i coglioni che le sbattono sulla fica.
Rumore di passi. Forse è entrato qualcuno in camera.
Diventa una certezza quando sente una voce che chiede:
“È questa la troia deluxe?”
All’improvviso si trova davanti al viso due cazzi ragguardevoli che non aspettano altro che essere presi in bocca. Due nerchie attaccate a due ragazzi che si liberano delle loro uniformi da massaggiatori per mostrarsi in tutto il loro splendore.
Ormai è nelle loro mani, o meglio è circondata da cazzi ovunque.
La girano e rigirano penetrando a turno tutte le sue aperture.
Gli orgasmi si susseguono come lampi in una tempesta tropicale, quasi collassa dal piacere quando fica, culo e bocca vengono pompati contemporaneamente e crolla sfinita sotto a una pioggia di sperma che ricopre tutto il suo corpo.
Non è più in grado di intendere o volere.
Vuole solo godersi quel momento di parossistica spossatezza sessuale senza pensieri come se fosse in un angolo di paradiso.
I tre uomini, inginocchiati intorno a lei sdraiata sul divano, la massaggiano, la accarezzano, la baciano spalmando sul suo copro il loro sperma ovunque, le loro bocche e lingue hanno i mille sapori del sesso e lei sto proprio bene e in pace con se stessa.
In silenzio Pietro la prende in braccio, si immerge assieme a lei e agli altri due nella grande vasca idromassaggio. Galleggia tra la schiuma profumata sostenuta dalle loro mani. La lavano e la sciacquano, insistendo ancora su seni, fica e culo. Ops…, le scappa un ultimo piccolo orgasmo.
Infine, viene asciugata con i morbidi teli e trasportata di nuovo sul lettino.
Rimane solo Pietro che inizia a massaggiarla con una crema profumata alla vaniglia e arancio, proprio come avevo detto alla reception.
Dopo aver trattato tutto il corpo finendo con le dita dei piedi, le bacia lievemente la schiena.
Poi con tono quasi professionale dice:
“Signora Stella, il massaggio deluxe è terminato. Può rimanere qui tutto il tempo che vuole a godere degli effetti benefici di questo servizio, di cui speriamo sia rimasta molto soddisfatta, ovviamente saremo lieti di averla ancora nostra ospite.”
Esce silenziosamente dalla stanza.
Sorseggiando una tisana ai fiori di pesco, si lascia andare alla quiete dei sensi, chiude gli occhi e pensa…
Pensa che se riuscirà prima o poi a rivestirsi e a camminare sulle sue gambe, appena arrivata alla reception, prenoterà subito un altro massaggio deluxe, magari questa volta, da fare assieme a Sonia quando tornerà.
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