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Le amiche Mara ed Elisa


di Membro VIP di Annunci69.it Efabilandia
03.03.2025    |    370    |    0 9.2
"Eravamo nudi, sporchi e felici..."
Da tempo Alesia mi parlava di una coppia di amici che si trovavano in Abruzzo e che avrebbe avuto il piacere di andare a trovare. Erano sposati, più giovani di noi, e avevano una bellissima bambina di 8 anni. Purtroppo, il nostro lavoro ci faceva girare tanto e ci lasciava poco tempo per la vita sociale. A fine agosto c’è sempre un po’ di tregua, e così Alesia chiamò la sua amica Mara per organizzare una cena il sabato sera. Mi spiegò che la serata sarebbe stata particolare e che ci saremmo visti alla loro casa al mare, dove stavano trascorrendo il fine settimana, mentre la figlia era al campeggio con i lupetti.
Mi vestii in modo comodo: bermuda beige, un paio di scarpe estive Hogan e una polo Lacoste abbinata. Alesia, invece, indossò un vestito nero di Tory Burch, con livelli di jersey trasparente coperti di ruches che ondeggiavano verso l’orlo, filamenti d’oro e sandali neri con tacco 12. Comprai un tris di bottiglie di vino pregiate – due rossi e un bianco – da portare per la serata. Alle 17:00 partimmo da Roma per arrivare alle 19:00 all’appuntamento. La casa era molto carina: una villetta a un solo piano con un ampio giardino e un vialetto dove si potevano parcheggiare tre auto.
Appena suonammo il campanello, ci aprì Mara, una ragazza di circa 8 anni più giovane di Alesia. Indossava una minigonna inguinale, aveva un fisico scolpito e ben definito, una terza abbondante di seno e labbra carnose con rossetto rosso scuro. “Ciao Alesia, finalmente ci rivediamo! Sono felice che ci presenti il tuo compagno,” disse. “Piacere di conoscerti,” risposi, stringendole la mano. “Accomodiamoci in salotto,” ci invitò Mara, facendoci strada. Poco dopo entrò una bellezza statuaria, coetanea di Mara: alta circa 1,80, con un vestito scollato, gambe tornite e perfette, seno piccolo ma sodo, capelli lunghi, tacchi e trucco impeccabile. Salutò Alesia come una vecchia amica, poi si avvicinò a me: “Piacere, sono Elisa, l’ex marito di Mara.”
Rimasi senza parole, un po’ disorientato. Mara intervenne con un colpetto sulla mia spalla: “Ti spiego: ci siamo sposati 10 anni fa, poi ha iniziato a frequentare uomini, ha scoperto il piacere di vestirsi da donna e 5 anni fa ha cominciato la transizione. Ora è una donna completa. Siamo una coppia molto libera ed atipica.” Sorrisi e rinnovai i complimenti a Elisa per la sua bellezza. Ci spostammo nella sala da pranzo, dove Mara aveva preparato una tavola imbandita di pietanze a base di pesce. Approfittai per prendere il vino che avevo portato, lasciai scegliere a Elisa e lo versai nei calici. Le pietanze erano squisite, in particolare lo sformato freddo di aragosta e le ostriche, una vera delizia.
Si parlò di coincidenze e di come la vita riservi infinite sorprese. Mara ci confidò che a volte a lei e a Elisa era capitato di essere attratte dallo stesso uomo, scherzandoci sopra. La prima bottiglia di vino finì, e eravamo a metà della seconda. La temperatura della sera era piacevole, e la compagnia intrigante. Mara chiese ad Alesia: “Ma cosa non ti piace di te?” Alesia, un po’ stordita dal vino, sorrise: “Onestamente, il mio seno, è troppo piccolo…” Mara la guardò seria: “Guarda che Elisa lo tiene più piccolo del tuo.” Scoppiai a ridere per la comicità della situazione. Mara insistette: “Dico sul serio, Elisa, fagli vedere.” Senza esitare, Elisa tirò su la maglietta dalla profonda scollatura, sollevò il reggiseno e mostrò un seno sodo ma piccolo, con capezzoli neri pronunciati.
“Ora facci vedere il tuo, così lo confrontiamo,” disse Mara ad Alesia. Non ci fu tempo di reagire: Mara fece scivolare le spalline del vestito di Alesia, scoprendole il seno. Era stupendo, con i capezzoli già duri. Mara osservò: “In effetti, Alesia, il tuo è più grande, e hai capezzoli più belli.” Mentre parlava, le strinse i capezzoli con le dita. Alesia non si scompose, nemmeno quando Mara si avvicinò e glieli succhiò. Forse per il vino, Alesia sembrava aver perso i freni inibitori: allungò la mano per toccare il seno di Elisa. Mara, che aveva sempre avuto un debole per Alesia, pur essendo bisex non l’aveva mai stuzzicata. Ora, però, tutto giocava a suo favore. Mentre Alesia tastava il seno di Elisa, Mara si infilò tra le sue gambe, le sfilò la mutandina e iniziò a leccarle il sesso con maestria.
Elisa si alzò e si avvicinò ad Alesia, seduta sulla sedia. La scena era bellissima: Alesia tra due donne. Elisa si alzò la gonna, e Alesia scorse il sesso nella mutandina. Con la mano le abbassò l’intimo e si avvicinò con la bocca, prendendolo tutto in gola. Mara continuava a leccarla, penetrandola prima con due dita, poi tre, poi quattro, fino a infilarle tutta la mano. Alesia era completamente aperta; mentre Elisa le strizzava i capezzoli, ebbe un violento orgasmo sulla bocca di Mara. Elisa baciò Alesia, poi si girò, si scoprì il sedere e si fece baciare la rosellina. Io, super eccitato, mi misi davanti a Elisa e le feci succhiare il mio pene duro e gonfio.
Mara, che si era allontanata per un attimo, tornò con uno strap-on di circa 20 cm, bello doppio. Si avvicinò ad Alesia, a gambe aperte e gocciolante sulla sedia, e le infilò lo strap-on dentro. Alesia sospirò, smise per un attimo di leccare Elisa, poi Mara le diede il tempo di girarsi e mettersi a pecora, come Elisa, che si faceva leccare mentre mi succhiava. Anche Alesia, a pecora, iniziò a prendere lo strap-on ritmicamente nella vagina: ogni colpo le si conficcava sempre più dentro. Si sentiva spaccare, e più lo sentiva, più leccava Elisa. Mara era instancabile, spingendo con un vigore superiore a quello di un uomo, scopando e allargando la vagina di Alesia.
Alesia, ricevendo quei colpi durissimi, afferrò il sesso di Elisa e iniziò a masturbarlo. Elisa stava quasi per venire, ma Mara, accortasene, tolse lo strap-on da Alesia e lo puntò nello sfintere bagnato di Elisa, pompando forte e veloce. Elisa, eccitatissima, smise di succhiarmi e poco dopo eiaculò un piccolo schizzo bianco, avendo un vero orgasmo anale. Mara, soddisfatta anche del suo orgasmo, si rilassò. Alesia si avvicinò, la baciò sulla bocca e chiese se poteva usare lo strap-on. Quando Mara se lo tolse, Alesia scoprì che aveva anche un fallo vaginale vibrante. Un po’ incerta, lo indossò, facendo scivolare quel grosso vibratore nella sua vagina.
Ben saldo, si avvicinò a me: “Ora tocca a te prenderlo.” Mi inginocchiai ai suoi piedi e iniziai a leccarli, sapendo che le piaceva. Mentre si eccitava, Elisa mi cosparse il sedere di gel anale e mi infilò due dita. Quando fui pronto, fece un cenno ad Alesia, che si posizionò dietro di me e mi spinse lo strap-on nello sfintere. Il mio pene reagì con un’erezione vigorosa. Elisa si mise a 90 gradi davanti a me e si lasciò penetrare profondamente. Il mio pene la percorse fino in fondo, proprio come Alesia faceva con me, spingendo sempre più forte. Non resistetti a lungo: con il sedere in fiamme e il pene sul punto di scoppiare, scaricai in Elisa una grande quantità di sperma caldo. Anche Elisa eiaculò piccoli schizzi a terra. Alesia continuò a pompare forte, raggiungendo un nuovo orgasmo grazie al dildo interno, irrigidendosi e urlando di piacere.
Mara baciò Elisa sulla bocca, mentre io, liberatomi dallo strap-on, baciai dolcemente Alesia: “Grazie, amore, sei stata un angelo. Ma non vorrai lasciare Mara impunita?” Alesia capì al volo: si posizionò alle spalle di Mara, le afferrò il seno nudo, le strizzò i capezzoli e, prima che potesse reagire, le puntò lo strap-on sullo sfintere, spingendo dentro i 20 cm di gomma. Mara provò a divincolarsi, ma sentì un grande dolore: non era abituata a una sodomia così intensa. Alesia, incurante, iniziò a pomparla. Elisa teneva stretta Mara, consolandola, mentre io, eccitato dalla scena, tornai duro. Chiesi spazio a Elisa, presi Mara in braccio – lasciando che Alesia continuasse – e le infilai il pene nella vagina gocciolante. La dilatazione era enorme; Mara stringeva i denti, ma né io né Alesia ci fermammo. Dopo un po’, Mara si contrasse e urlò, esplodendo in uno squirting impressionante che bagnò tutto. Anche Alesia raggiunse l’orgasmo quasi contemporaneamente.
Ci scastrammo da Mara. Alesia mi chiese: “Non le avrai inondato l’utero di sperma, vero?” “No, amore, il mio sperma è solo per il tuo utero,” risposi. Alesia si distese sul divano, aprì le gambe, le tirò su e mi disse: “Riempimi.” Le infilai il pene dentro, gonfio e resistente, e iniziai a pompare, toccandole i capezzoli sensibili. Mara si avvicinò e si sedette con la vagina sulla bocca di Alesia. Io, eccitato, aumentai il ritmo, e così fece Mara. Ci muovemmo sincronizzati finché non schizzai con forza nell’utero di Alesia. Lei urlò: “Sììì, riempimi, non ti fermare!” Anche Mara, eccitatissima, gridò: “Sììì, bevi tutto!” e riempì la bocca di Alesia di umori. Arrivammo tutti e tre insieme. Poi Alesia chiamò Elisa, rimasta in disparte, e le chiese di leccarle il sesso per ripulirla del mio sperma. Elisa, felice, si mise tra le sue gambe e pulì tutto.
La serata continuò con noi nudi a chiacchierare fino a tardi. All’1:00 decidemmo di andare, ma Mara ed Elisa ci invitarono a dormire da loro: avevano una camera matrimoniale libera, e saremmo partiti l’indomani. Sapevamo tutti che ci attendeva una notte particolare.
Saliti in camera, ci facemmo una doccia veloce e ci mettemmo a letto nudi, senza pigiami. Ci scambiammo un dolce bacio e restammo stretti a coccolarci: era stata una serata bellissima, e entrambi avevamo goduto con le splendide amiche. Ci addormentammo quasi subito, con le mani sul sesso dell’altro. Verso le 4:00 mi svegliai sentendo un tocco strano al pene. Elisa si era intrufolata nel letto e mi stava masturbando, sussurrandomi: “Ho bisogno di essere sodomizzata, non riesco a dormire, per favore, inculami.” Le sorrisi e svegliai Alesia: “Tesoro, abbiamo una visita, c’è Elisa.” Alesia, assonnata, si girò di lato.
Elisa, senza aspettare, prese il mio pene in bocca, facendolo arrivare fino in gola, toccandomi i testicoli con le labbra. Aveva una carica erotica fuori dal comune. Alesia si svegliò per i rumori e, vista la scena, sorrise e si avventò sul sesso eccitato di Elisa, succhiandolo e leccandolo. Scostai Elisa dal mio pene e feci in modo che la sua lingua desse piacere alla vagina di Alesia. Si abbracciarono in un 69 stupendo: Alesia succhiava Elisa, mentre Elisa le apriva la vagina con la lingua e due dita nel suo ano stretto. L’odore di donna riempì l’aria.
Mi avvicinai al sedere di Elisa, sopra Alesia in quell’abbraccio erotico. Le aprii le natiche, leccai bene la sua rosellina e puntai il pene, penetrandola con forza. Elisa sussultò, spingendo involontariamente il suo sesso in gola ad Alesia. Il suo sedere si abituò alla penetrazione, muovendosi in sincronia con i miei colpi e le leccate di Alesia. Le dita di Elisa nel sedere di Alesia portarono presto frutti: la vagina di Alesia pulsava, carica di umori, pronta a esplodere. Con la lingua in profondità e quattro dita che le aprivano il culo, Alesia squirto abbondantemente in bocca a Elisa. Anche Elisa, eccitata dai colpi anali, ebbe un orgasmo in bocca ad Alesia.
Mi ritrassi da Elisa, appagata e distrutta dietro, ma ero ancora in erezione. Baciai Alesia, le sollevai le gambe e, con amore, poggiai il pene sul suo culetto allargato da Elisa, penetrandola dolcemente. Il pene scivolò dentro senza resistenza, riempiendola, mentre i testicoli toccavano la sua vagina. Elisa si fece spazio e tornò a leccarle la vagina. Spingevo forte, trattenendo il piacere finché Alesia non fu pronta. Presto mugolò, poi urlò frasi oscene: “Sììì, spacca anche il mio, come sei porco!” Non l’avevo mai sentita così. “Sììì, spingimelo dentro, è stupendo prenderlo dietro!” Mentre urlava, si liberò in un nuovo orgasmo. Sentendola venire, le esplosi nell’intestino tutto il mio sperma caldo, spingendo a fondo. Elisa passò a pulire il mio pene, poi infilò la lingua nel culo di Alesia per ripulirla, mentre Alesia spingeva per farle bere tutto.
Elisa, soddisfatta di essere stata sodomizzata e di aver bevuto il mio sperma da Alesia, ci baciò entrambi e tornò in camera sua. Io e Alesia ci abbracciammo, frastornati, continuando a baciarci e toccarci. Decidemmo che era tardi per lavarci di nuovo e tornammo a dormire, pensando all’esperienza unica con quella coppia così aperta. Alle 5:30, Alesia sobbalzò: Mara era entrata di nascosto e la stava baciando, stringendole i seni. Alesia si lasciò trasportare, cercando di non svegliarmi. Mara la toccò tra le gambe, masturbandola fino a farla bagnare, poi le infilò un vibratore che aveva portato. Si mise sopra di lei in un 69: Alesia leccava il clitoride di Mara, mentre Mara alternava leccate alla vagina e ai piedi di Alesia, sensibili e eccitanti.
Mi svegliai davanti a quella scena incantevole. Accarezzai il seno di Alesia e di Mara, strizzando i loro capezzoli duri. Mara, eccitata, si lasciò stringere forte. Le carezzai il culo sodo, esplorando la sua vagina con le dita mentre Alesia la leccava. Alesia mi stupì: “Lasciami la sua vagina, perché non la sodomizzi a dovere?” Spostai le dita nel suo ano stretto, allargandolo prima con due, poi con tre dita. Quando fu pronto, mi misi sopra e le infilai il pene nell’intestino. I testicoli arrivarono alla bocca di Alesia, che li leccò. Dopo un attimo di pausa, iniziai a muovermi forte nel sedere di Mara, sentendo i suoi muscoli cedere. Non abituata all’anale, la cosa mi eccitò ancora di più, e aumentai il ritmo.
Sentii Alesia ansimare, vicina all’orgasmo. Accelerai per venire con lei. Mara, presa da due piaceri imminenti, si contorceva. Alesia squirto prima in faccia a Mara, poi io riempii l’intestino di Mara di sperma caldo, scatenando il suo squirting esagerato nella bocca di Alesia. Eravamo nudi, sporchi e felici. Alesia leccò il culo di Mara per pulirla, poi mi baciò con la bocca piena di umori. Mentre ci cercavamo con le mani, Mara lasciò la stanza in silenzio. Fu difficile rimettersi a letto, ma alle 8:00 dormivamo ancora profondamente.
Svegliati, ci facemmo la doccia insieme. Alesia aveva tracce di sperma sul seno e sulla vagina, io di succhi vaginali ovunque. Il vapore salì mentre l’acqua calda scivolava sul vetro. Alesia entrò per prima, lasciando che il calore l’avvolgesse. Si passò le mani tra i capelli, inclinando la testa indietro mentre l’acqua le scorreva sul collo. Io la seguii, sentendo il vapore sul viso prima dell’acqua. Presi il bagnoschiuma e le massaggiai la schiena, espandendo la schiuma con movimenti lenti. Alesia sospirò, offrendosi al mio tocco. Poi il tocco arrivò al suo sesso, e la schiuma si sparse delicatamente.
Si girò, gli occhi brillanti tra le gocce sulle ciglia. Con un sorriso complice, passò la spugna sulle mie spalle e sul mio sesso duro, con movimenti lenti e ipnotici. L’acqua cancellava il sapone, lasciando il calore del contatto. Ci muovemmo con naturalezza, il tempo sospeso. Alesia si sporse in avanti, e il mio sesso scivolò dentro di lei, riempiendola dolcemente. Continuammo sotto la doccia fino a un orgasmo silenzioso. L’acqua si fece meno intensa, il vapore si diradò, ma restammo lì, avvolti dal tepore, lavandoci i sessi e suggellando il momento con un bacio.
In cucina, Mara aveva preparato toast e fette biscottate con marmellata. Indossava solo una t-shirt lunga, come noi. Ci baciò entrambi con la lingua, indicandoci dove sederci. Arrivò Elisa, anche lei in t-shirt, baciando Mara, Alesia e me, allungando la mano per sentire il mio sesso. Era nata un’amicizia aperta. Io e Alesia ci guardavamo, sorridendo increduli per quella coppia e l’esperienza vissuta. Tante barriere erano cadute, e quella complicità ci avrebbe aperto nuovi scenari.
Tenevo la mano di Alesia per tutta la colazione. Congedati gli amici, tornammo a Roma. Era domenica mattina, e percorremmo i km in silenzio, tenendoci per mano, rivivendo quel mare di emozioni. “Tesoro, ti voglio bene,” disse Alesia, poggiandosi sulla mia spalla. “Anche io, ogni cosa insieme è magica, vederti godere mi riempie il cuore,” risposi. “Voglio scoprire tanto con te, mi fido di te e amo come mi proteggi,” aggiunse. Ci baciammo, poi Alesia si addormentò fino a casa.


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