Un Regalo di Passione Cuckold Part. 2

Luca, con il respiro ancora affannoso, si alzò dal divano, il corpo lucido di sudore, e si diresse verso il bagno per pulirsi. Ivano lo seguì, ma non prima di voltarsi verso Eleonora, nuda, bagnata di umori e della pioggia dorata di Luca, sdraiata sul divano. Con uno sguardo fermo ma carico di eccitazione, le fece cenno di restare così, senza muoversi. Eleonora, il corpo tremante, si sentiva esposta e vulnerabile, l’odore del sesso e della piscia di Luca che impregnava la sua pelle. Questo la imbarazzava, il disagio che si mescolava al fuoco che le bruciava dentro. Teneva il capo chino, il volto arrossato, cercando di ignorare la sensazione di essere sporca, mentre la consapevolezza di essere lì, nuda e sottomessa, le faceva pulsare la fica.
Quando Luca tornò, la trovò ancora sul divano, in quella posizione, e il suo sguardo si fece severo. Con un’espressione di disgusto misto a eccitazione, le fece capire che puzzava e che doveva lavarsi. Eleonora, umiliata ma con la fica che grondava, si alzò senza protestare e si diresse verso il bagno. L’acqua calda scivolò sulla sua pelle, lavando via gli odori, ma non il desiderio che la consumava. Tornata nel salone, trovò Luca e Ivano già rivestiti, seduti con aria rilassata. Fece per prendere il suo vestito, ma uno sguardo di Luca, complice con un cenno di intesa verso Ivano, la fermò. Con un gesto autoritario, le fece capire che una donna come lei doveva restare nuda, pronta per tutta la serata.
Luca la guidò verso il tavolo della cucina, ordinandole di salirci sopra. Eleonora, il cuore che le martellava nel petto, obbedì, arrampicandosi sul tavolo, il legno freddo contro la sua pelle nuda. Spalancò le gambe, la fica già bagnata esposta sotto gli occhi di entrambi. Ivano, con un sorriso eccitato, si avvicinò e si inginocchiò tra le sue cosce, la lingua che iniziava a leccarle la fica, lenta e decisa, assaporando ogni piega. Eleonora gemette, il corpo che si inarcava, le mani che stringevano il bordo del tavolo mentre il piacere la travolgeva, la fica che si contraeva sotto le carezze di suo marito.
Luca, soddisfatto, portò in tavola un aperitivo: un calice di vino e un vassoio di stuzzichini. Con un gesto teatrale, fece aprire a Eleonora le gambe ancora di più, in una posa oscenamente provocante. Posizionò il vassoio tra le sue cosce spalancate e infilò il gambo del calice di vino tra le labbra della sua fica, il vetro freddo che la fece rabbrividire. Prese il calice, sfiorando con le dita la sua clitoride gonfia, sorseggiando il vino con un sorriso compiaciuto, il suo sguardo fisso su di lei. Eleonora, umiliata ma eccitata oltre ogni limite, sentiva la fica pulsare mentre il tavolo si trasformava in un altare della sua sottomissione.
Finito il calice, Luca indicò una sedia, invitandola a sedersi. Eleonora si avvicinò, ma notò con sorpresa un cuneo di 6 centimetri posizionato sul sedile, unto di crema. Il suo cuore accelerò. Con un gesto calmo ma implacabile, Luca le fece capire che doveva sedersi, usando il culo. Eleonora, tremante, si posizionò sopra il cuneo, il culo ancora sensibile dalle penetrazioni precedenti. Lentamente, si abbassò, il cuneo che le apriva il buco con una pressione bruciante. Gemette, il dolore che si mescolava al piacere mentre il cuneo le dilatava il culo. Ivano, seduto a pochi passi, si era di nuovo abbassato i pantaloni e si stava segando, gli occhi incollati alla moglie che si inculava sul cuneo. Luca, accarezzandole la fica con un dito, le fece capire che voleva sapere quanto fosse aperta. Eleonora, ansimando, lasciò sfuggire un gemito, il corpo in fiamme, la fica che grondava di umori.
In quel momento, un movimento attirò la loro attenzione. Toby, il Golden Retriever, era entrato nella stanza, liberato dalla sua camera. Luca, con un gesto secco, lo fece avvicinare, guidandolo verso Eleonora. Il cane, obbediente, posò il muso tra le sue gambe e cominciò a leccarle la fica con la sua lingua ruvida. Eleonora trasalì, sorpresa, ma il piacere fu immediato e devastante. La lingua di Toby, instancabile, la portò al limite in pochi secondi. Urlò, il corpo scosso da un orgasmo violentissimo, la fica che schizzava mentre il cuneo le teneva il culo spalancato. Luca, osservando la scena, sorrise soddisfatto, compiaciuto della sua sottomissione.
Non ancora soddisfatto, Luca fece cenno a Ivano, indicando che Eleonora non aveva avuto abbastanza sperma. Ivano, già al limite, si alzò e le si avvicinò, il cazzo teso. Eleonora, ancora con il cuneo nel culo, lo prese in bocca, succhiando avidamente, la lingua che lavorava sul membro del marito. In pochi istanti, Ivano esplose, fiotti di sperma caldo che le inondarono la gola. Lei ingoiò tutto, il sapore salato che la fece gemere di piacere, il corpo che tremava ancora.
Luca, eccitato dalla scena, non aveva intenzione di fermarsi. La fece alzare dal cuneo, il culo di Eleonora che pulsava di dolore e piacere. La portò sul tappeto, la fece mettere a quattro zampe e le infilò il cazzo nella fica, scopandola con furia, ogni colpo che la faceva urlare, il corpo che tremava sotto i suoi affondi. Alternava colpi profondi a schiaffi sul culo, il ritmo implacabile che la portava a un orgasmo dopo l’altro. La fica di Eleonora schizzava, il suo squirt che bagnava il tappeto, mentre Luca continuava a possederla senza pietà. Poi, tirò fuori il cazzo e lo puntò contro il suo culo, ancora aperto dal cuneo, penetrandola con forza, il buco che lo accoglieva senza resistenza. Eleonora gridava, il culo in fiamme, ogni spinta che la portava a nuove vette di piacere. Si toccava la fica, masturbandosi freneticamente mentre Luca la inculava, un altro orgasmo che la colpiva, il corpo scosso da squirt e convulsioni per dieci minuti continui.
Luca, instancabile, tornò alla sua fica, scopandola ancora, il cazzo che scivolava tra gli umori di lei. La fece girare, la mise supina e le spalancò le gambe, penetrandola con una forza che le strappava urla di piacere. Eleonora, incapace di fermarsi, veniva senza sosta, la fica che pulsava intorno al cazzo di lui. Alla fine, Luca le sborrò dentro di nuovo, il suo sperma che la riempiva mentre lei tremava, esausta ma appagata.
Esausti, Luca ed Eleonora si adagiarono sul divano, i corpi intrecciati in un abbraccio caldo. Ivano li guardava, il cuore pieno di amore per la moglie, soddisfatto di averle regalato quella notte. Eleonora, con gli occhi lucidi, si strinse a Luca, il suo corpo ancora scosso dal piacere, il cuore che batteva per lui. Toby, il Golden, si era accucciato ai loro piedi. Luca, carezzando il cane, fece cenno a Eleonora di occuparsi di lui. Sorpreso ma incapace di resistere all’atmosfera, lei si inginocchiò accanto a Toby, le mani che cercavano il suo pene. Con movimenti incerti, iniziò a massaggiarlo, sentendo il membro del cane crescere sotto le sue dita. Accelerò, guidata dall’istinto, fino a quando Toby, con un guaito, schizzò sul pavimento, il liquido bianco che si spargeva sotto di loro. Luca, soddisfatto, la guardò con un ghigno, poi la attirò a sé, baciandola con passione, le loro lingue che si intrecciavano in un bacio profondo e animalesco. Eleonora, persa in quel momento, si sentiva completa, una donna che aveva abbracciato ogni lato della sua lussuria