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Scambio di Coppia

Giovani Scambisti Part. 1


di Membro VIP di Annunci69.it Efabilandia
13.04.2025    |    811    |    0 9.6
"Leo rimaneva il centro della loro vita, ma avevano imparato a ritagliarsi spazi per sé stessi, per il loro amore, per il loro desiderio..."
Racconto vero scritto per una coppia di giovani amici di A69.
Claudia e Andrea erano sposati da cinque anni, un matrimonio che era iniziato con una passione travolgente, fatta di notti insonni, corpi che si cercavano senza sosta, un desiderio che sembrava non spegnersi mai. Ma l’arrivo di Leo, il loro bambino di 3 anni, aveva cambiato tutto. Leo era un bambino vivace, affettuoso, ma sempre presente, sempre tra loro, un piccolo intruso che aveva rubato ogni momento di intimità. Claudia, 32 anni, alta 1,65, con un corpo morbido ma ancora attraente, una quarta di seno che allattando era diventata ancora più generosa, si era immersa completamente nel ruolo di madre, focalizzandosi su Leo con una dedizione totale. Andrea, 35 anni, alto 1,78, fisico asciutto ma non troppo muscoloso, si sentiva perso: la mancanza di sessualità nella loro vita lo stava spingendo a rifugiarsi in fantasie solitarie, spesso davanti al computer, dove cercava video di coppie scambiste, un mondo che lo intrigava e lo eccitava sempre di più.
Una sera, mentre Leo dormiva finalmente nella sua stanza, Andrea e Claudia erano seduti sul divano, un bicchiere di vino rosso in mano, un raro momento di tranquillità. Claudia era stanca, i capelli castani legati in una coda disordinata, una maglietta larga che nascondeva le sue curve, ma Andrea non poteva fare a meno di guardarla con desiderio, immaginandola in situazioni che non avevano mai vissuto. “Ti ricordi com’eravamo prima di Leo?” le chiese, la voce bassa, un misto di nostalgia e desiderio. Claudia sorrise, un sorriso stanco ma dolce. “Sì, Andrea… ma ora siamo genitori, è diverso,” rispose, sorseggiando il vino. Andrea si avvicinò, posandole una mano sulla coscia, un gesto che non faceva da troppo tempo. “Lo so, amore, ma mi manchi… mi manca noi, il nostro fuoco,” disse, guardandola negli occhi.
Claudia lo guardò, sorpresa, ma anche incuriosita. “Cosa vuoi dire?” chiese, e Andrea, con il cuore che batteva forte, decise di essere sincero. “Ho pensato… magari potremmo provare qualcosa di nuovo, qualcosa che ci faccia sentire di nuovo vivi, come coppia,” disse, esitando. “Tipo… lo scambismo.” Claudia spalancò gli occhi, un misto di shock e imbarazzo sul viso. “Scambismo? Andrea, ma sei serio? Con Leo, come facciamo? E poi… non so se sono pronta a condividere te con un’altra,” rispose, la voce incerta. Andrea le prese la mano, accarezzandola con dolcezza. “Non dobbiamo fare niente che non vogliamo, Cla. Ma pensa a come sarebbe… vedere me con un’altra, e tu con un altro uomo… potrebbe riaccendere qualcosa tra noi. Leo può stare con i nonni per una sera, possiamo provare, solo una volta,” disse, la voce carica di desiderio.
Claudia rimase in silenzio, ma le parole di Andrea avevano piantato un seme nella sua mente. Quella notte, mentre erano a letto, non riusciva a dormire, ripensando a quello che aveva detto. Immaginò Andrea con un’altra donna, e invece di provare gelosia, sentì un brivido di eccitazione, un calore che non provava da troppo tempo. Immaginò sé stessa, desiderata da un altro uomo, il corpo che tornava a sentirsi vivo, sensuale, non solo quello di una madre. Il giorno dopo, mentre Leo giocava sul tappeto, Claudia si avvicinò ad Andrea, che stava leggendo sul divano. “Ci ho pensato,” disse, la voce bassa, un po’ incerta. “Forse… possiamo provare. Ma solo una volta, e se non mi piace, non lo facciamo mai più.” Andrea sorrise, il cuore che gli batteva forte, e la baciò con una passione che non provavano da anni, un bacio che era promessa di una nuova avventura.
Andrea si mise subito a cercare online, trovando un club per scambisti a Roma, il Velvet Room, un locale discreto ma elegante, perfetto per una prima esperienza. Contattò una coppia che sembrava compatibile: Marco e Sara, 38 e 35 anni, sposati, con un figlio anche loro, alla ricerca di una serata di piacere senza complicazioni. Dopo qualche messaggio, decisero di incontrarsi al club un sabato sera. Claudia era nervosa: lasciò Leo dai nonni per la notte, e si preparò con cura, indossando un vestito aderente nero che le metteva in risalto le curve, un perizoma di pizzo e tacchi alti, il trucco leggero ma sensuale, i capelli sciolti che le cadevano sulle spalle. Andrea la guardava, il cazzo che si induriva nei pantaloni solo a vederla così. “Sei stupenda, Cla,” le disse, e lei arrossì, un misto di paura ed eccitazione negli occhi.
Arrivati al Velvet Room, furono accolti da un’atmosfera calda e soffusa: luci rosse, musica soft, coppie che chiacchieravano e si sfioravano con complicità. Marco e Sara li aspettavano al bar: lui, alto e robusto, con un sorriso gentile; lei, minuta, con un corpo snello e un’aria maliziosa. Sara si avvicinò a Claudia con dolcezza, posandole una mano sul braccio. “Ciao, Claudia, non essere nervosa, vedrai che ci divertiremo,” le disse con un sorriso rassicurante, e Claudia si rilassò un po’, apprezzando la sua accoglienza. Dopo qualche drink e una conversazione che sciolse il ghiaccio – parlando di figli, di vita quotidiana – la tensione iniziale si trasformò in curiosità. “Siete pronti?” chiese Marco, e Andrea, guardando Claudia, annuì, stringendole la mano.
Si spostarono in una stanza privata del club, un ambiente con un letto king-size, luci soffuse e specchi alle pareti. Claudia e Andrea si guardarono, un ultimo momento di esitazione, ma poi si baciarono, un bacio profondo e appassionato, le loro lingue che si intrecciavano, un modo per ritrovare la loro complicità prima di iniziare. Andrea fece stendere Claudia sul letto, sollevandole il vestito e abbassandole il perizoma, rivelando la sua fica depilata, già bagnata di desiderio. La penetrò con un affondo lento, la fica di Claudia che lo accoglieva, calda e stretta, un piacere che non provavano da troppo tempo. “Sì… Andrea… scopami,” gemeva Claudia, le cosce aperte, il corpo che si inarcava sotto di lui mentre Andrea la scopava con un ritmo deciso, i colpi profondi che la facevano gemere, un’intimità ritrovata che li fece sentire di nuovo vivi.
Accanto a loro, Marco e Sara si spogliarono, i corpi nudi che si sfioravano con una complicità che scaldava l’atmosfera. Si baciarono con passione, le loro labbra che si cercavano con urgenza, e poi si stesero sul letto in un 69, Sara sopra Marco, il cazzo duro di lui nella sua bocca, la lingua di Marco che le leccava la fica con avidità. I gemiti di Sara e Marco riempivano la stanza, un suono che fece fremere Claudia e Andrea, il desiderio che cresceva mentre li guardavano, un misto di eccitazione e curiosità che li travolgeva. Sara succhiava il cazzo di Marco con passione, la lingua che scivolava lungo l’asta, mentre Marco le leccava il clitoride, facendola gemere forte, un’immagine che accese un fuoco dentro Claudia, che non aveva mai visto un’altra coppia così da vicino.
L’atmosfera si scaldava, e Sara, con un sorriso malizioso, si avvicinò a Claudia, che era ancora sotto i colpi di Andrea. Prese la mano di Claudia con dolcezza e la guidò verso il cazzo di Marco, che era accanto a loro, duro e pulsante. “Tocca, non avere paura,” le sussurrò, e Claudia, esitante ma eccitata, chiuse le dita intorno all’asta di Marco, sentendo il calore e la durezza sotto la sua mano, un brivido che le attraversò il corpo. Sara, nel frattempo, allungò una mano verso Andrea, toccandogli il cazzo mentre scopava Claudia, le dita che lo accarezzavano con una sensualità che lo fece gemere forte. “Cazzo… sì,” ansimò Andrea, il desiderio che lo consumava mentre guardava Claudia toccare Marco, un’immagine che lo eccitava da morire.
Il gioco si fece più intenso: Marco si alzò, avvicinandosi a Claudia, e con un cenno di intesa con Andrea, prese il suo posto. Andrea si spostò, lasciando che Marco penetrasse Claudia con un affondo deciso, la fica di lei che lo accoglieva, un misto di paura ed eccitazione negli occhi di Claudia. “Sì… scopami,” gemeva, il corpo che tremava mentre Marco la scopava con un ritmo profondo, i colpi che la portavano al confine dell’orgasmo, un piacere che la fece urlare, “Cazzo… sto venendo!” un orgasmo che la travolse, il primo dopo tanto tempo, un’esplosione che la fece sentire viva, desiderata. Andrea, eccitato, si avvicinò a Sara, che lo accolse con un sorriso, stendendosi sul letto e aprendogli le cosce. La penetrò con un affondo, la fica di Sara che lo stringeva, un piacere che lo fece gemere forte, “Sì… sei stretta,” mentre la scopava con furia, il cazzo che entrava e usciva con un ritmo selvaggio, i gemiti di Sara che si mescolavano a quelli di Claudia, un’armonia di piacere che riempiva la stanza.
Le coppie si scambiarono ancora, tornando ai loro partner per un momento di intimità finale. Andrea prese Claudia tra le braccia, penetrandola di nuovo, i loro corpi che si incastravano perfettamente, un amore che si rinnovava in ogni affondo. “Ti amo,” sussurrò Claudia, e Andrea, venendo dentro di lei, fiotti caldi che la riempivano, rispose, “Ti amo anch’io,” un orgasmo che li unì, un fuoco che era tornato a bruciare. Marco e Sara, accanto a loro, raggiunsero l’orgasmo insieme, i corpi sudati che si intrecciavano, un’esperienza che aveva unito tutti in un momento di pura passione.
Esausti, Claudia e Andrea si abbracciarono sul letto, i respiri pesanti, un sorriso complice sui loro volti. “È stato… incredibile,” disse Claudia, e Andrea annuì, baciandola con dolcezza. Nei mesi successivi, trovarono un nuovo equilibrio: organizzavano serate al club una volta al mese, lasciando Leo dai nonni, e riscoprirono la loro sessualità, non solo come scambisti, ma anche tra loro, tornando a fare l’amore con una passione che credevano perduta. Leo rimaneva il centro della loro vita, ma avevano imparato a ritagliarsi spazi per sé stessi, per il loro amore, per il loro desiderio. La prima esperienza li aveva cambiati, li aveva uniti, e lo scambismo era diventato un modo per sentirsi vivi, per non perdersi mai.
Poi giunse Fabio che diventò un amico speciale ma questa è un'altra storia.

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