Esperienza di fine estate 2

Per indole, probabilmente acquisita anche dai comportamenti dovuti nella mia professione, io trascuro la compagnia al tavolo per occuparmi dei clienti appena rientrati, per commentare con loro il cattivo tempo, consegnare la chiave della loro stanza, accompagnarli fino all'ascensore augurando la buona notte solo perché hanno detto loro che si fermeranno in camera a vedere la TV, non perché l'ora sia tardi.
Un paio di minuti di mia distrazione e già tra i commensali della tavolata, pare essere tornata l'allegria. Al mio ritorno i due uomini si parlano dandosi gomitate e ridono, le donne tendono a fare comunella tra loro anch'esse divertite. Chiedo ad Adele che succede di tanto divertente e lei indica con un gesto del volto, spingendo il mento in avanti come a voler indicare Zino e ridacchiando dice:- "Chiedilo a lui".
Alberto che ha sentito la mia domanda mi dice:- "Niente, lui scherzava"
Zino:- "Ma che scherzare, io dico sul serio". - Poi si rivolge a me e mi pone la domanda:- "Senti, secondo te, tradire la moglie o il marito, significa o no andare a letto con un altra persona senza che il coniuge lo sa, o no?"
- "Beh..direi di sì"
"Quindi-mi ribatte- se avverte il coniuge prima di farlo non tradisce! Non mette le corna?"
- "Beh.., dipende"
- "Dipende da che, scusa? Non inganna, quindi non tradisce. Mi pare ovvio. Mi pare..."
- "In teoria sì"
- "In teoria e in pratica. Credi a me: è come dico io. Perciò, stavo dicendo, mettiamo il caso che adesso tu e mia moglie, che vi siete già dati un'occhiata e magari vi si sono pure mossi dentro certi istinti, vorreste osservarvi più dettagliatamente e magari dare sfogo pure agli istinti in subbuglio, due sono le cose: o io dico di no, che non lo ammetto e allora dovreste farlo di nascosto ed in quel caso mi sentirei tradito. Oppure non dico niente e se la cosa succede non mi posso arrabbiare, perché nessuno mi ha ingannato. Nunzia me lo ha detto, anzi ce lo ha detto a tutti adesso, che le si sono accesi i motori dell'eros quando ti ha visto nudo. Se fate qualcosa non mi posso considerare tradito. Ovvio, no?"
Mi vengono alla mente le parole dette da Nunzia, in particolare “Non faccio acquisti senza il parere di mio marito, in fondo è lui che paga”.
Intendeva forse proprio questo? Che il tradimento lo subiva il marito (pagare) ed aveva diritto a esprimere un benestare (che forse Zino stava concedendoci?).
Io temporeggio un attimo, preso alla sprovvista, e Zino incalza:- "Per esempio io a te che sei un galantuomo non ti ingannerei mai, infatti onestamente ti dico che poco fa quando ho visto le nostre mogli con i vestiti appiccicati addosso mi sono eccitato, più per Adele che per mia moglie. Per carità, Nunzia è la stella mia e le voglio bene assai, ma di lei conosco tutti i particolari a memoria, la vedo nuda tutte le notti, mica mi poteva fa effetto lei con il vestito appiccicato? Tua moglie invece, ai miei occhi era la novità, è la novità, mi piace, mi attizza, mi eccita. Mo a te l'ho detto, a l'ho detto a lei pure, perciò se succede qualcosa, speriamo che succeda, non ti puoi arrabbiare, non sarebbe un tradimento, ti abbiamo informato prima".
Discorso strano, forse uno scherzare tirato al limite, però talmente e lineare da non poter essere contraddetto e soprattutto tanto strano da eccitarmi. L'idea di fare sesso con Nunzia non è affatto male, sapere che mia moglie, da me di recente abbastanza trascurata, agli occhi di un altro uomo è più appetibile di Nunzia, mi eccita ancora di più.
Vorrei quasi che non fossero parole farneticanti quelle ma una vera proposta di scambiarci le mogli per una notte. Non so ancora se accetterei la proposta, intanto la valuto, sperando che venga fatta in maniera esplicita. Penso però che sia, purtroppo, solo uno scherzo.
Se parlasse sul serio non lo farebbe davanti ad altre persone, perché Alberto e Luisa sono qui, presenti, attenti e sorridenti.
Come se mi avesse letto nel pensiero, interviene Alberto a dirmi:- "Guarda che non sta mica scherzando. Quand'eravate la fuori e il vento spingeva ancora più forte i vestiti bagnati sui corpi delle due signore, lui davvero diceva già le stesse cose.. Non dico quali e come, ma diceva, diceva". "Diceva che la Nunzia ha un bel petto e l'Adele un bel culo- chiarisce la fin'ora riservata e perbenista Luisa, dalla quale mai mi sarei aspettata tali parole.
Zino interviene a rettificare:- "Veramente ho detto che Adele ha un bel tutto, il bel culo ho detto che l'ha lui" – ed indica me, aggiungendo- "E vero, lo ha detto poco fa pure Nunzia"
Interviene addirittura Adele:- "Su questo concordo, quando ci siamo conosciuti la prima cosa che ho notato in lui (cioè in me) è stato il sederino".
A sorpresa pure il non molto espansivo Alberto ci mette becco esclamando:- "Mi sa che bisogna proprio vederlo tutti sto sedere adesso, per giudicarlo. Dai tira giù quei calzoni e mostracelo".
In altri momenti mai avrei considerato queste parole come effettiva richiesta e non un semplice scherzo, invece adesso rispondo io senza scherzare.- "Ehi gente. Non penserete mica che io abbia vergogna a farlo davvero. C'è un solo problema, che qui siamo a vista anche dall'esterno ma... se la giuria si vuole ritirare nell'aula accanto ben volentieri mi sottoporrò al vostro giudizio, per il popò e per il pipì e tutto il resto. Non ci credete? Seguitemi in camera da letto... - e mi avvio.
Adele esclama:-"Non fare lo spiritoso e resta qua. Dove li porti che di là abbiamo bagnato tutto e lasciato tutto in disordine".
Zino:- "Tanto se si va di là, ed io sono disposto, un poco di disordine lo facciamo di sicuro, mica si valuta solo ad occhio e mica solo lui".- Poi a me -"dai, andiamo, vedrai che ci seguiranno"- e mi spinge verso la porta che adduce alla zona”privata”.
La prima ad alzarsi e seguirci è Nunzia. Spero e temo che qualcuno ci trattenga, perciò guardo i restanti tre. Alberto e Luisa si scambiano uno sguardo, si sorridono, lui annuisce, si alzano e si accodano. Adele segue ma con benaltro spirito degli altri. Lei mi rimprovera, dice che il pavimento è bagnato, che nel bagno non si può entrar perché ci ha messo i vestiti che ci siamo tolti prima, che sono un incosciente, spavaldo e cretino.
Ci pensa Nunzia a prenderla per una mano, tirarla e dirle: Vieni e sta zitta che del pavimento non ce ne frega niente e se poi ci sarà da pulire ti do una mano io. In fondo - ironizza - mi sa che qui tutti vogliamo andare di là per la voglia di scopare.
Non so cosa mi apre finalmente gli occhi ma prendo atto che la faccenda mi è sfuggita di mano..e che persino io sono sfuggito al mio autocontrollo.
Finalmente ho capito, e non ho più alcun dubbio, che Zino e Nunzia certamente non scherzano, la pensano esattamente come ha detto prima Zino in merito ai tradimenti e, in coppia, si stanno divertendo, stanno vivendo un'avventura, una delle tante, chissà quante ne hanno già vissute. Mi viene il dubbio che anche Alberto e Luisa non siano quelle persone integerrime che apparivano fino a poco prima della cena. Parlano poco, si capiscono molto bene tra loro con gli sguardi e devono essere “persone di mondo” molto più di quello che danno a vedere.
Guardo Adele e questa volta, dopo non so quanto tempo, ci capiamo anche noi. Leggo chiaramente nei suoi occhi una domanda:-"Ma che stiamo facendo?"
Però leggo anche:- "Se per caso mi lascio andare un poco pure io dopo non prendertela, ricordati che sei stato tu a fare lo spavaldo per prima”.
Tutto questo in uno sguardo? Non in uno solo, ma nel prolungato fissarci mentre, io tirato da Zino e lei spinta da Nunzia, venivamo (senza sforzo a dire il vero) invogliati e convogliati verso la nostra stanza.
Quando l'intesa si crea gli occhi parlano più chiaramente della bocca. Tra me ed Adele l'intesa c'era stata a lungo in passato. Adesso risuscita, non si crea ex novo, torna solo ad esistere di nuovo.
Mi basta questo momento per capire che ho ritrovato la mia Adele ed il suo amore. L'ho appena ritrovata e so già che la perderò tra un attimo, perché ormai è certo quello che sta per accadere, qualcuno dei presenti, al limite potrebbe essere anche una donna, farà sesso con lei come io, ne sono certo, farò sesso con qualche altra persona. E' già nell'aria tutto questo; ormai non c'è più nulla che possa impedirlo.
Eppure la cosa non mi disturba, anzi, mi eccita e, come ha detto Zino prima, non sarà un tradirci, lo stiamo facendo apertamente, l'uno di fronte all'altro, insieme. Dov'è il tradimento?

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Tutto ciò che era nell'aria è avvenuto ed anche di più. Le sorprese non sono mancate di certo. Chi poteva aspettarsi che gli impeccabili Luisa e Alberto erano una coppia, legalmente sposata, ma di sola facciata? Lo hanno detto loro e lo hanno dimostrato di essere una lesbica ed un gay amici dall'adolescenza e che, per la mentalità di quei tempi nel loro piccolo paese di provincia come altrove, non avrebbero avuto vita facile uscendo allo scoperto, perciò, volendosi anche bene e stimandosi a vicenda, avevano contratto un matrimonio di reciproca convenienza, di copertura sociale. La convivenza e la stima reciproca ed il tempo li aveva avvicinati fino a farli essere realmente marito e moglie fino al concepimento di un figlio, fonte di delusioni ed amarezze, ma loro erano rimasti insieme, uniti anche nel rendere liberi sia il figlio che l'un l'altro, essi stessi. Un rapporto strano, ma vero, solido, collaudato. Quasi da suscitare invidia pur gioendo di non aver vissuto la loro stessa storia.
Zino e Nunzia hanno raccontato di avere iniziato ad aprirsi ad altre persone, a maschi singoli, nella speranza di far concepire un figlio a Nunzia. La gravidanza non era arrivata, l'abitudine a fare sesso allargato sì e, hanno detto, lo praticano da vari anni incontrando altre coppie, spesso contattate su siti internet.
Infine noi. Io ed Adele: coppia standard, bene affiatata come soci di una stessa attività e coabitanti in uno stesso luogo (dire casa è improprio per noi che viviamo nel nostro locale, con camera, ma una vera abitazione non l'abbiamo). Ci siamo amati moltissimo ma, senza mai litigare, l'amore è evaporato senza accorgercene, come sabbia che scivola tra le mani, come acqua che evapora bollendo o ghiaccio che si scioglie lentamente, per effetto naturale, direi. Facciamo le cose di prima, anche sesso, anche se un poco di meno, ci vogliamo anche bene, molto, ma non c'è più passione tra noi, non c'è più voglia di fare follie.
Questa sera abbiamo fatto i folli, con quei quattro folli dei nostri clienti. Ci hanno indotto a farlo. Non abbiamo preso iniziative, ci siamo limitati a non ostacolare quelle prese da altri, guardandoci come a dirci “Se lasci fare tu, lascio fare pure io”.
Gli altri, inizialmente sono stati Zino e Nunzia, rispettivamente interessati ad Adele ed a me. Non sono stati aggressivi o prepotenti, al contrario, hanno perseverato nel far apparire tutto come un gioco, uno scherzare un poco spinto. Da veri esperti nello scambio e nelle iniziazioni di altre coppie a questo gioco.
Quando ci siamo accorti che non era più solo un gioco era già tardi: io ed Adele distesi trasversalmente sul nostro letto, con le gambe al di sotto delle ginocchia penzolanti dalle sponde opposte del nostro talamo e le spalle verso il centro, tanto da poterci guardare in faccia e tenerci anche per mano, mentre Nunzia eseguiva un raffinato pompino a me e Zino leccava la figa a mia moglie in un modo in cui, devo ammetterlo, io non avevo mai fatto prima.
Alberto e Luisa hanno osservato a lungo prima di entrare nel gioco di gruppo, comunque hanno presenziato denudandosi, mentre Zino e Nunzia hanno spogliato prima me e Adele e poi se stessi. Poi i due meno giovani, i settentrionali, hanno prevalentemente guardato, entrambi toccandosi ognuno per proprio conto; Luisa figa e tette, Alberto cazzo e testicoli, guardandoci e lasciandosi guardare.
Quando dalle leccate siamo passati alle penetrazioni, a coppie scambiate, si sono fatti avanti anche Luisa ed Alberto, si sono ricavati degli spazi tra noi ed hanno cominciato a toccarci, baciarci, accarezzarci, a volte l'uno, a volte l'altra, sia alla coppia me-Nunzia che quella mia moglie -Zino. Mi sono accorto un poco tardi la predilezione di Alberto per me e Zina e la preferenza di Luisa per Nunzia ed Adele. E' stato quando Luisa, infilando le mani tra i corpi delle due diverse coppie, ha toccato i seni ad entrambe le donne e suggerito loro di avvicinarsi con le bocche e baciarsi tra loro
Invito fu raccolto da Nunzia, non fu respinto da Adele. Spostarono le teste, girarono i colli , si baciarono davvero. Luisa commentò con "Siete bellissime" avvicinando anche la sua bocca a quelle delle altre due, Ci fu un ulteriore incremento della già enorme eccitazione per me a quella visione, elevato all'ennesima potenza dalla contemporanea palpata al mio sedere da parte di Alberto e dal protendere la sua bocca a labbra dischiuse, verso la mia, da parte di Zino.
Saranno stati i troppi giorni trascorsi dall'ultimo rapporto sessuale, sarà stato l'insieme delle troppe novità, sarà stata l'arte amatoria di tutti e di Nunzia in particolare per quello che mi riguarda, sarà stato anche il continuo guardarci negli occhi tra me ed Adele, fatto è che io, l'uomo lento a raggiungere l'eiaculazione, sono stato quello che, tra gli uomini, ha eiaculato, generosamente peraltro, prima degli altri. Le tre donne mi avevano precedute ma tutte proseguivano verso ulteriori orgasmi, alle donne è più facile proseguire. A noi uomini meno, almeno io, svuotatomi totalmente, ho perso molta consistenza erettiva.
Ci ha pensato Luisa a portare Nunzia fino ad un secondo orgasmo mentre io in gran fretta mi sono eccitato di nuovo, vedendo Zino non disdegnare gli assalti di Alberto al suo posteriore nonostante lui, Zino, si stesse scopando mia moglie. Mi sono sentito dispiaciuto io per Adele. Come si può dare spazio anche ad altri, ad un uomo per giunta, facendo sesso con una donna come mia moglie?. Si ci sono rimasto male io per Adele. Non me ne fregava niente di far la figura del geloso strappandogli mia moglie, ma stavo per farlo, non per gelosia ma per orgoglio. Non ne ho avuto il tempo. Anche Zino, ha goduto e, per ultimo, facendo l'amore con la sua mano, Alberto.
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Adesso è già tutto finito. Gli ospiti paganti del mio albergo, meridionali e settentrionali, sono tornati nelle loro stanze, il tavolo da sei è ancora da sparecchiare, nel bagno ci sono ancora i vestiti bagnati dalla bufera e sul letto ora siamo soli io ed Adele. Ci guardiamo, sentiamo il desiderio fortissimo l'uno dell'altro. E' come se nulla fosse successo di recente, ci sentiamo di nuovo come tanti anni fa: innamorati alla follia. Non servono parole, uniamo per prima le nostre bocche poi tutto ciò che di unibile c'è tra i nostri corpi: le mie braccia attorno al suo collo, le sue cosce aggrappate a tenaglia sulla mia schiena, i seni di Adele schiacciati sul mio petto, il mio membro dentro di lei. Non abbiamo fretta, ci siamo ritrovati, abbiamo tutta la vita da vivere insieme.

Post scriptum: Al momento di partire, sia Zino e Nunzia, sia Alberto e Luisa hanno detto che torneranno nel mio albergo la prossima estate, mi telefoneranno per farmi sapere in quale periodo. Non so perché ma nonostante l'andamento non ottimo della stagione ho fatto uno sconto significativo ad entrambe le coppie. Anche alla famigliola della stanza al secondo piano ho praticato un lieve sconto, in fondo tutto è stato possibile anche perché quella sera loro sono andati a cena altrove.