Scambio di Coppia
I dirimpettai ( cap. 2 di 9: primo round)
di Zindo
30.08.2024 |
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"Faccio altrettanto io con quella specie di cesta che mi hanno dato appena scesi dalla macchina..."
Certo un poco tentenno, o meglio tergiverso. Vorrei capire meglio la proposta....Ma in fondo che c'è da capire? Ruben mi sta invitando ad una specie di scampagnata fino al fiume, in compagnia della moglie, facendomi intuire che potrebbero esserci risvolti interessanti e piccanti. Non lo ha ancora detto esplicitamente ma me lo sta facendo capire. Che bisogno ho di sapere tutto subito e in modo chiaro? Il massimo del rischio è o vivere una insolita esperienza erotica o fare una semplice gita fuori città. Né l'una, né l'altra cosa mi disturba.
Accetto quasi subito.
Partiamo dopo circa mezz'ora: il tempo necessario per accordarci sul dove incontrarci (davanti al suo garage),e sul cosa portare.
"Tu niente" mi ha detto lui, Io però (visto che li ho in casa perché a volte Linda -mia moglie - non prende la pillola, li usiamo anche tra noi, come anticoncezionale e non come prevenzione da malattie), prendo anche la scatola dei preservativi. Non si sa mai. Se butta bene, possono essere utili.
Io e Ruben ci vediamo al posto concordato e all'ora convenuta. Ester tarda qualche minuto.
"Eccola, finalmente" esclama Ruben.
Mi giro e vedo.....una fata...avanzare verso di noi.
Un momento: "fata" soprattutto perché ha i capelli biondi e lunghi fino alle spalle, ondulati e sciolti ed indossa un vestito a fiori molto scollato, di stoffa molto leggera, stretto fino alla vita ma ampissimo al di sotto. Quando io la vedo è il momento in cui passa velocemente un motorino che crea una folata d'aria e i capelli ed il vestito di Ester svolazzano, conferendole un'aria di leggerezza. Ecco perché fata. ha qualcosa di fatato durante la folata d'aria.
A ben guardarla altro che fata, più che una donna è una femmina: bel corpo, eccitante per la sensualità del suo modo di camminare, fascinosa nel suo modo di fissarmi e di sorridere.
"Beh? Non le dici niente?" mi dice Ruben quasi svegliandomi da una specie di estasi in cui lei mi ha mandato.
Come uno stupido non so fare altro che tendere la mano per presentarmi solo dicendo il mio nome preceduto da uno "ciao" e chiedendo "Ester, vero?"
"Esattamente" dice lei guardandomi da capo a fondo come se stesse studiandomi, anzi , studiandomi, senza il "come se".
Guarda Ruben e a lui comunica il suo giudizio su di me " Ah però!Niente male! Non trovi?"
"Te lo avevo detto, se no, non lo avrei invitato. Saliamo in macchina che si fa tardi"
Poi chiede alla moglie dove preferisce stare, se davanti o di dietro.
Lei con molta malizia e disinvoltura: "O sotto o in mezzo" e ride.
Penso di aver fatto bene a prendere anche i preservativi. Oggi si scopa.
Il viaggio fino al fiume è più lungo del previsto. Non so come abbiano fatto a scoprire un posto come questo.. Sfido io che non si incontra nessuno. Pochi riuscirebbero ad orientarsi tra i vari sentieruncoli del sottobosco che stiamo percorrendo dopo aver lasciato la macchina al vecchio mulino dal quale ci siamo già allontanati di due o tre centinaia di metri.
Loro, precedendomi,avanzano con passo sicuro, io li seguo interessato più a guardare i movimenti flessuosi del lato b di Ester che a memorizzare il percorso.
Ora siano alla spiaggetta.
"E' qui" dice Ruben posando la valigetta frigo che si è portata dietro e che contiene bevande. Faccio altrettanto io con quella specie di cesta che mi hanno dato appena scesi dalla macchina. Hanno detto che contiene dei panini.
Ester che ha portato un borsone con non so cosa dentro, mi chiede "Ti piace qui?" e comincia già a spogliarsi. Lo fa anche Ruben. Lo fanno disinvoltamente. Lo faccio anche io, ma con impaccio evidente ed imbarazzo che cerco di nascondere,
Cribbio se sono belli entrambi. Ester è certamente molto più giovane di quanto avevo immaginato prima di vederla, dovrebbe avere una quarantina d'anni o poco di più. Se proprio si vuole essere pignoli si potrebbe dire che ha qualche etto in più del peso forma (etti, non chili) concentrati tutto sul ventre. Il resto è da...premio oscar all'architettura, soprattutto per le proporzioni armoniche di ogni sua parte, con un poco di sbilanciamento verso "il di più" sui seni.
Soprattutto mi colpisce la sua abbronzatura ambrata ed uniforme, senza segni chiari di costumi o bikini. E' evidente che si è sempre esposta al sole completamente nuda.
Anche Ruben dimostra di aver praticato nudismo con l'abbronzatura uniforme ma più scura di quella della moglie, sulla quale risaltano con evidenza qualche pelo del suo petto, già imbianchito tra i peli neri che formano una specie di imbuto che va dai due capezzoli all'ombelico e ancora più in basso. ma non fino all'inguine, perché sia Ruben che Ester hanno le parti intime depilate (o rasate a zero).
Anche io ho la pelle di colore uniforme, tranne il viso e le braccia più scuri, ma di colore chiaro di...chi non ha affatto preso il sole durante l'estate.
Dovrei sentirmi a disagio ma mi distrae Ruben che porgendomi un tubetto mi dice: "Vedo che non sei abituato al sole. Mettiti un poco di crema protettiva prima di scottarti".
"Te la spalmo io" dice Ester premendo il tubetto per depositare sulle sue mani un poco di crema e poi le appoggia sul mio corpo ed incomincia a spalmare...anzi ad accarezzare.
L'effetto è immediato. Il mio "accessorio", già in stato di pre allerta per l'eccitazione psicologica che mi pervade da quando Ruben mi ha fatto la proposta, con due o tre guizzi prende volume e consistenza, alzandosi spudoratamente.
"Scusalo, anzi scusami"" dico " sia io che lui non siamo insensibili al fascino femminile".
Mentre Ruben, ridendo in maniera divertita dice un "E meno male" , Ester cambia tono di voce, per essere ancora più sensuale, mi dice "Dovresti scusarti se non fosse successo. A noi donne fa piacere provocare questi effetti sui maschi"
Provocatoriamente, oltre le mani che scivolano sul mio corpo si avvicina fino a far sfiorare i suoi seni sui miei pettorali.
Istintivamente metto le mie mani sui suoi fianchi e la tiro ulteriormente verso me. Ormai siamo corpo a corpo, sento il suo alito sul mio collo, i suoi capezzoli sul mio petto, il suo ventre contro il mio cazzo. Faccio scorrere le mani sulle sue natiche, abbasso il capo, lei solleva il suo. La sua bocca si dischiude, la mia lingua ci si introduce; le sue braccia cingono il mio collo.
Non mi aspettavo di arrivare così presto al livello che abbiamo già raggiunto, ma non mi dispiace di essere già qui, anzi! Ora ho voglia io di andare subito oltre, Premerle il mio cazzo sul ventre non mi basta: glie lo ficco tra le cosce. Mi muovo per farlo scorrere. Sono super infervorato. Smetto per un attimo di baciarla per dirle sottovoce; dammi il tempo di prendere un preservativo e mettermelo"
"Eccolo, ce l'ho io" dice Ruben e quasi sussulto al sentire la sua voce. Ce l'avevo davanti a me ma, avendo chiuso gli occhi nel baciare Ester, quasi mi ero scordato di lui. Invece non solo lo sento ma lo vedo praticamente davanti a me, subito alle spalle di Ester, sta lacerando la bustina del profilattico e, già aperta, me la passa da sopra le spalle della moglie che non mi dà il tempo di prenderlo. Lo afferra lei, si distacca di quel tanto che le è necessario per accovacciarsi davanti a me, prende il mio cazzo con una mano. Lo guarda come se stesse adorandolo, poi solleva lo sguardo e guarda verso l'alto, mi guarda negli occhi, sorride prima, poi dischiude le labbra, tira fuori la lingua, mi lecca tutto intorno al glande, la agita freneticamente quando passa sul fremulo, poi scende lungo l'asta e ritorna in dietro, risalendo per prendere in bocca tutta la cappella. Da due o tre colpi. Quando io comincio ad estasiarmi della sua prestazione lei si ferma per allargare la busta già aperta che ha tenuto nell'altra mano, estrae il goldone, l'appoggia sul mio cazzo e con delicatezza lo fa srotolare e scorrere per farlo indossare dal mio uccello in tiro.
Ruben e in piedi davanti a me, appena dietro la moglie accoccolato tra noi due. Mi sta fissando sorride e mi dice: "E' brava, vero? Ci sa fare vero?"
Annuisco e dico anche io "vero", ma senza interrogativo,
A preservativo messo, Ester mi da una ulteriore "boccata" fino a fondo, tanto da avere lei un sussulto perché le arrivo fino all'ugola, poi si distacca e si alza per porgere di nuovo la sua bocca alla mia. Ruben si stringe alle sue spalle, le fa passare le braccia sotto le ascelle per palpeggiarle i seni. Cosa che obbliga me a stare leggermente distaccato da Ester, ma anche a percepire il contatto con le nocche dell'uomo.
Non sono infastidito dal contatto ma dell'intralcio che può arrecare all'ormai per me non più rinviabile penetrazione di Ester.
Mi sbaglio. Non intralcia, lo favorisce. Infatti Ester si abbandona a lui di spalle. Lui arretra un poco trascinandola con le mani che tiene aggrappate al seno di lei che va all'indietro con le spalle, ma non muove i piedi. Ester si viene cosi a trovare in posizione "pendente" all'indietro, con il suo peso gravante sul petto del marito. Sposta un piede lateralmente per allargare le gambe. Mi afferra il pene e mi tira verso di lei da quell'appiglio che porta fino alla sua vicinissima figa molto umida.
"Reggila" dico a Ruben e...non è il caso di tergiversare ancora: appoggio, spingo, entro penetro, arretro e riaffondo....
A dire "Fantastico, che bello, dai, dai" non è lei ma Ruben.
Mi sembra tutto irreale, ma è tutto vero. Se avessi mai immaginato una situazione simile forse avrei commiserato l'uomo che avrei immaginato al posto di Ruben invece adesso provo quasi ammirazione per lui. Deve amare tanto la sua donna se è disposto a reggerla pur di farla scopare; non deve essere schiavo di pregiudizi se non solo accetta ma gode nel vederla scopare con me, uno estraneo. Mi guarda quasi con gratitudine, sorride come estasiato e di tanto in tanto ripete "che bello, bravi".
Ester si muove, si sposta un poco. Penso che stia scomoda così e voglia cercare di stare meno scomoda con le gambe, invece...me ne accorgo dopo un attimo, si è mossa per afferrare il cazzo del marito e metterlo tra le sue natiche. Ruben infatti comincia a muoversi anche lui. Ester si raddrizza un poco per recuperare una certa verticalità e poi chiede, anzi quasi supplica: stendiamoci a terra, lì, sull'erba...ho portato un plaid , è nel borsone...
Breve e concitato rimpasto generale per assecondarla, spostarci e riposizionarci per riprendere da dove abbiamo lasciato. Non più in piedi ma sdraiati ed adagiati su un fianco; io davanti, Ester al centro, Ruben dietro. Sì,ma questa volta col suo cazzo non più tra le due natiche di Ester ma...infilato dal retro dentro la moglie. Lo sento al tatto con il mio pene mentre scorre nella figa.
Scopare mi è sempre piaciuto ma questa volta è diverso, soprattutto la situazione è diversa.. la donna che sto trombando è diversa, il modo come lo sto facendo è diverso. Mai fatto a tre. E' la prima volta e mi piace da morire, Mi piace percepire come gode Ester ma anche vedere quanto è felice Ruben. Deve essere una sensazione strana ma bella vedere la propria moglie scopare con un altro o, come ora, anche con un altro. Deve essere davvero piacevole, altrimenti Ruben non sprizzerebbe tanta gioia.
Sono sì preso dalla scopata ma all'improvviso la mente vola e una idea mi passa per la testa: penso "Deve essere una sensazione che forse potrei provare anche io, se Linda fosse disponibile.
A questo pensiero mi distraggo davvero e immagino di fare la stessa cosa ma con qualche variazione: mia moglie Linda al posto di Ester, io al posto di Ruben e Ruben al posto mio.
Questa fantasia mi manda in estasi in pochi attimi, Sento la sborra che comincia a risalire, sto per godere. Avverto gli altri con "io vengooo".
"Ancora un poco, ancora un poco, ti prego che sto per venire anch'io" dice Ester. Le contrazioni della sua figa all'inizio del suo orgasmo in arrivo mi impediscono di assecondarla; lascio sprigionare nel preservativo tutta la sborra che riesco ad espellere, cercando di non fermarmi. Ruben, estasiato dice ancora il suo ritornello: Fantastici, bravi...fantastici"
Ester dice "...e non finisce qui spero. La giornata è lunga e va sfruttata ...o no?."
Ruben è pronto a rispondere "No, no,,,, certo che non finisce qui"
A me sfugge di dire "Mi piacerebbe che ci fosse anche mia moglie"
"Sei sposato?"
"Si, ma mia moglie non ha idee così aperte"
Ester. "Fammela conoscere che gliela apro io la mente"
Ruben, ridendo "Ed io le gambe, se vuoi"
Sono sincero quando dico "Se me lo permetterete oggi vi spiegherò la mia situazione, non è facile come pensate proporre questo genere di cose a mia moglie, ma...dopo che ho provato io oggi, urca se mi piacerebbe coinvolgerla"
"Stasera portala a cena da noi"
"E' partita stamattina, è andata in vacanza di suoi genitori, starà via un paio di settimane.."
"Ah...ma allora ne abbiamo di tempo per organizzarci. Vedrai che la faremo diventare una dei nostri, ce la spasseremo tutti e quattro"
"Non sarà facile, noi abbiano anche due figli"
"Anche noi. E con questo? basta volerlo, poi le occasioni si creano e il tempo sui trova. Tu lo vuoi?"
"In questo momento sì"
"Non ripensarci.. Io vado a lavarmi al fiume. Poi ne parliamo...vedrai che ne combineremo delle belle.." dice Ruben.
Ester ribalta la frase. "Ne combineremo delle belle,... poi ne parliamo..."
Chissà se succederà davvero.
Se accadrà ve lo racconterò con un altro capitolo.
Per ora mi godo questa giornata, che mi sta piacendo molto e..spero che anche a voi un poco piaccia il mio racconto.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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