Scambio di Coppia
I giochi al club prive… la punta dell’iceberg
di Braviragazzi17
12.10.2024 |
10.989 |
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"In sostanza si è goduto quel momento senza farsi troppe domande ed è questa forse l’essenza del gioco: divertirsi con le persone che scegli, senza barriere..."
“Oggi sto così, ho le palle girate”!
“È successo qualcosa? Che ti hanno fatto”?
“Ogni tanto mi capita, quando mi sento così per via del mio lavoro di responsabilità, ho tanta di quella adrenalina che sento di doler fare qualcosa…”
“Qualcosa tipo”?
“ Fosse per me berrei e mi divertirei stile te al prive”.
“Ma come”? “L’altra sera mi hai ripresa perché al club non sono lucida ed ora? Vorresti fare come me, annebbiare la mente, sgomberarla da tutto ciò che ti disturba e lasciarti andare al puro piacere”?
“Si, certo! Stasera sarebbe potuta essere una di quelle serata in cui ti avrei detto di bere … ubriachi tutti e due… “.
“Comunque pure tu sei pazzo”!
Rido di gusto pensando al suo viso, all’espressione che assume quando è arrapato. Le sopracciglia si piegano, quasi ad incontrarsi ai lati del suo naso, gli occhi si infuocano e poi… e poi con un gesto infantile che mi fa impazzire si succhia il dito, a volermi far capire quello che già so.
Mattia, sposato da più di vent’anni con Dali
a e da altrettanti anni scambista, è fonte di conoscenza per me e compagno di giochi in quattro.
Io Bianca, sposata da 16 anni con Dino e da due in questo mondo meraviglioso, come una giostra piena di emozioni che ti portano su giù e ancora su.
Il lavoro di responsabilità lo tormenta piacevolmente, così come capita a mio marito e questa cosa mi eccita terribilmente, cattura i miei sensi. Non so perché, ma l’uomo che prende le decisioni importanti, che ha un ruolo di responsabilità mi fa impazzire, lo immagino durante il sesso in una situazione differente da quella che vive quotidianamente, mi immagino padrona ed allo stesso tempo complice di giochi erotici non convenzionali.
Per ora ciò che immagino e di cui parlo spesso con lui è ancora nella mia mente, nelle frasi che ci scambiamo, ma già questo mi fa bagnare ogni volta che ci penso o ne parliamo. Non glielo dico quasi mai, ma ora lo confesso: mi fa trasalire, scardina quell’ultimo tassello che mi tiene legata alle regole scritte sicuramente da qualche pover’uomo incapace di provare delle emozioni così forti, incapace di venire e di schizzare, incapace di liberarsi da quel fardello di tensioni che solo con il sesso viene scacciato via, anzi, sublimato in un piacere estremo.
Lui continua a parlarmi per messaggi: “A me piacciono le sfide impossibili specie nel lavoro e l’adrenalina va a mille in certi giorni; oggi è cosi e la serata deve essere a mille, altrimenti vado a letto
alle 21.00”.
“Qual è la tua sfida del momento”? “Bere e fare sesso”.
“ pensavo che ti riferissi al lavoro”!
“ Il lavoro è sempre una sfida per me, ora voglio pensare a godere e divertirmi”.
Oggi mi sento così: se gioco con qualcuna la graffio! Poverina chi mi capiterà, se lo ricorderà per tanto tempo”.
Io gli rispondo con il mio solito “Mmmmmmm”! ad indicare quanto mi piaccia quello che ha detto, mi solletica, stuzzica i miei sensi, mi fa venir voglia di fare la monella e di farmi graffiare.
L’erotismo è molto importante per me, sto scoprendo in questo periodo un’evoluzione del gioco un livello superiore che mi intriga da morire.
Ed ecco che mi viene in mente dell’altra sera: siamo andati al privè, non prima di essere passati in un posto per un aperitivo, dove abbiamo incontrato una coppia amica di Mattia e Dalia, simpatica, loquace e molto interessante. In sei abbiamo chiacchierato, scherzato, raccontato alcuni aneddoti sulla vita quotidiana ed i momenti di sesso strappati quà e là tra i numerosi impegni. Ci siamo poi avviati al locale dove era in programma la serata delle coppie. Una volta lì ci siamo incamminati verso la pista ove il proprietario dava indicazioni al deejay e siamo andati a salutarlo. Tappa successiva obbligatoria al bar per il gin tonic e poi un giro per il locale per tastare la situazione.
Mattia e Dalia conoscono quasi tutti, è stato un susseguirsi di baci ed abbracci. Dopo i convenevoli ci siamo dedicati a noi ed alla nostra serata di svago ed ecco che subito dopo siamo stati raggiunti dalla nostra nuova coppia amica. Lei, Sara, che prima per l’aperitivo indossava un paio di pantaloncini ed una camicia in lino, si è presentata fasciata da un abito in cotone bianco traforato, stile uncinetto sotto il quale i capezzoli facevano capolino spuntando tra i fori dell’abito, tacchi alti e capelli biondi vaporosi: uno schianto! Lui in maglia blu e pantalone, stile pulito e curato.
La mia amica speciale, Dalia, look particolare, molto intrigante: tailleur pantalone, ma sotto la giacca indossa dei corpetti strepitosi che esaltano il suo seno perfetto quasi irreale, ma naturale al 100%. Mi piace stuzzicarle i capezzoli sempre irti e vogliosi di coccole.
Abbiamo ballato in pista mentre alcune coppie si dirigevano verso le camere del peccato, altre sorseggiavano un drink ai lati della pista.
Faceva molto caldo quella sera, mentre ballavo ho sentito l’esigenza di sfilare la camicetta a fantasia sui toni del verde ed azzurro che avevo abbinato ad una minigonna pantalone color carta da zucchero, l’intimo era color panna, stile sposina, ricamato e succinto. Presa dalla mia danza e dall’eccitazione che saliva per il fatto che avevo iniziato a spogliarmi in pista, cosa che non avevo mai fatto e che mi è venuta naturale così tanto da meravigliarvi, mi sono sentita slacciare il reggiseno e girandomi istintivamente credendo che fosse mio marito, mi sono accorta invece che l’artefice era Sara. Cosa voleva dire quel gesto? Forse era un invito ad andare oltre?
Dino ama vedere esibirmi in modo sensuale e provocatorio e questo gesto compiuto da Sara, lo aveva fatto eccitare tanto da avere il cazzo duro.
Mi sentivo libera, esibizionista, completamente disinibita. Ad un certo punto anche Dalia che intanto aveva cominciato a limonare con Sara in maniera provocante, si è liberata del corpetto ed abbiamo ballato tutte e tre, sfiorandoci il seno.
Quanto tale Sara stavano limonando mi sono sentita per un attimo fuori dai giochi ma immediatamente dopo ho pensato a cosa avrei voluto di più in quel momento: partecipare anch’io e così ho fatto: dopo averle guardate in un primo momento come spettatrice , mi sono poi avvicinata, sollecitata da Mattia ed immediatamente sono stata coinvolta in questi giochini saffici.
Tutte e tre eravamo circondate dai nostri uomini che si alternavano dietro di noi. Situazione molto eccitante che ci ha portati poi a toccarci, a ballare stretti a sandwich in gruppi da tre donne, due donne con un uomo al centro, due uomini con una donna al centro; tutto con in sottofondo una musica dal ritmo
coinvolgente.
Mio marito Dino ad un certo punto ha notato l’altalena di fianco alla postazione del deejay deputata di solito all’animazione; istintivamente ci si è seduto sopra iniziando ad dondolarsi. Io brilla, mezza nuda ed eccitata ho subito rivolto lo sguardo ai suoi pantaloni, notando che il suo cazzo era ancora duro, si vedeva benissimo anche sotto il jeans; mi sono avvicinata a lui e impaziente l’ho toccato, poi ho cominciato a dondolarlo sull’altalena a tenerlo per la verga e ho visto che la cosa gli piaceva, lo tiravo e lo spingevo, lo tiravo e lo spingevo e quello si irrigidiva ancora di più; Dalia mi guardava sorridendo ed io le ho lasciato il testimone cosicché lei ha cominciato a dondolare Dino tirando e spingendo il suo arnese. Questa condivisione mi ha eccitato moltissimo, vedevo Dino in estasi mi sentivo in un paese delle meraviglie e questo piacere giocoso mi portava a bagnarmi; mentre ballavo pensavo alle mie mutandine bianche intrise degli umori ormai incontrollabili . Mattia intanto mi raggiungeva da dietro, cingendomi la vita, baciandomi il collo, toccandomi il seno. Ho provato un orgasmo mentale molto forte; nella concitazione poi ho notato che Dalia ha passato il testimone a Carlo il marito di Sara il quale lo ha preso, stretto e dondolato per il cazzo così come abbiamo fatto Dalia ed io. La cosa che mi ha meravigliato più di tutte è che Dino ha lasciato che lui continuasse, senza fermarlo… evidentemente il piacere di questa trasgressione era più forte di qualunque limite lui si fosse in passato posto in ambito sessuale. In sostanza si è goduto quel momento senza farsi troppe domande ed è questa forse l’essenza del gioco: divertirsi con le persone che scegli, senza barriere inibitorie precostituite.
Le sensazioni per Dino e per me sono state nuove, mai provate ed estremamente piacevoli.
“ Quando ci vediamo”?, chiedo a Mattia, glielo chiedo da un po’ e lui mi tiene sulle spine. Chissà quali progetti ha per noi e per loro.
Di certo sarà una cosa nuova per noi ed una cosa che avrà un sapore diverso per loro, perché ognuno di noi ha la sua particolarità che rende unico ogni incontro .
Questo è anche uno dei motivi per Dino ed io non amiamo
Particolarmente i feedback o love back come li si voglia chiamare; le stesse persone in contesti diversi, con partner del gioco differenti, provano piaceri unici che nessuno può pretendere di vivere in modo uguale.
Chissà cosa ci aspetta…attendo con impazienza ed intanto vado in bagno a cambiarmi le mutandine.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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