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Lui & Lei

“Carsex? Non lo facciamo… e questo cos’è”?


di Membro VIP di Annunci69.it Braviragazzi17
10.06.2024    |    4.885    |    21 9.9
"L’istinto mi ha suggerito di abbassarmi con il petto sul sedile, permettendo alla fica di allargarsi di più , erano giorni, che ero completamente in balia..."
Oggi è una giornata molto calda, mi viene voglia di girare per casa nuda, qualche volta lo faccio ma stamane non posso… Ho le mie cosine come si dice in gergo, così come anche ieri e quindi mi tocca almeno il pantaloncino.
Fortuna che giovedì e venerdì ci siamo divertiti con mio marito!
Eravamo da tre giorni senza fare nulla e la cosa iniziava a stressarmi ed a stressare anche lui, senza quel pizzico di piacere, le giornate sembravano tutte uguali, benché fossero piene di mille impegni.
Poi non so, alle volte bisogna entrare nel mood “sesso”, perché se ti fai prendere dai problemi quotidiani, il piacere che ti provoca il pensare ed agire libidinoso, te lo scordi!
In ogni caso giovedì siamo andati fuori città per un impegno, dopo qualche ora, durante il viaggio di ritorno di circa due ore e poco più, oramai liberati da quell’impegno, avevamo la mente svuotata dal dovere, di conseguenza siamo entrati nel mood “piacere uguale sesso”.
Lui guidava, vedevo che tra le sue gambe qualcosa si muoveva, il jeans aveva un rigonfiamento a destra, lo riconosco benissimo, non era certo l’aria che entrava dal finestrino e si infilava nel pantalone! Lui guidava, ogni tanto mi guardava con la coda dell’occhio senza dire nulla, ad un certo punto ho appoggiato la mano per rendermi conto della consistenza di quel rigonfiamento, anche se sapevo cosa avrei trovato… lui è sobbalzato, mi ha stampato un mezzo sorriso, un gemito appena accennato ed io subito ho abbassato la sua zip.
Chinata su di lui ho cominciato a leccare quel gelato gustoso che anziché sciogliersi, si induriva sempre di più ad ogni passaggio della mia lingua.
La macchina è grande, larga e per una presa con le labbra diritta e decisa, mi sono staccata la cintura, inginocchiata sul sedile e protesa sul suo cazzo, con il mio fondoschiena all’aria verso il finestrino per gustare il mio aperitivo.
Avevo fame e si vedeva, lui si contorceva , era giorno: macchine, camion ed autobus sfrecciavano; noncuranti di tutto ciò, continuavamo ad essere immersi in quel momento di reciproco piacere.
Mi piace il cazzo quando è nervoso, quando batte sotto la lingua, si agita infuocato, il sangue che scorre velocemente, la pressione lo tiene teso e bollente e reagisce ad ogni , sfioramento, palpata, leccata, succhiata…
Era tanta la voglia, il viaggio portava ancora un'ora e lui ad certo punto ha fatto una deviazione verso un’area di sosta poco distante dalla strada.
Lì per lì non me ne ero accorta, piegata su di lui, ho sentito che si fermava, ho alzato lo sguardo e poi guardato lui. “Abbassati il pantalone” mi ha detto, avevo anch’io il jeans, sotto perizoma color carne e la fica calda.
Devo dire che quella richiesta mi aveva fatto sgranare gli occhi per un istante, subito dopo ho assecondato quella richiesta, desiderosa di provare questa nuova esperienza, perché il pompino lungo la strada è una cosa che ho fatto tante volte, eccitante soprattutto quando eravamo affiancati da un camion, autobus per via della visuale dall’alto; ma oltre non eravamo mai andati e invece questa volta…
Mi sentivo come una bambina che stava per fare una marachella, ma allo stesso tempo come una puttana pronta a soddisfare una richiesta per strada.., lo so, è un accostamento molto forte tra queste due figure , una sensazione particolare, mi sentivo in un ruolo ambiguo e questo faceva salire la mia eccitazione.
Viviamo di sensazioni, di
momenti che poi si dissolvono, ma ma il fatto stesso di averli vissuti , ci consente di godere del loro ricordo e di sentire sulla nostra carne quelle forte emozioni provate … sono un essere mentale, ma anche carnale!
Mio marito, dopo avermi chiesto, in modo perentorio, di abbassarmi il pantalone, è sceso dalla macchina, alto com’è, certo non poteva passare l’inosservato, io in ginocchio sul sedile, con la fica ed il culo rivolti verso la portiera, aspettavo la sua verga, guardandolo,mentre giravo
la testa, con quello sguardo malizioso ed eccitato da troia. L’istinto mi ha suggerito di abbassarmi con il petto sul sedile, permettendo alla fica di allargarsi di più , erano giorni, che ero completamente in balia di quella voglia e desideravo soltanto di essere penetrata, lui lo ha fatto con un gesto diretto e deciso e mi ha scopata.
“Continua, continua” gli dicevo. bagnandogli il cazzo con gli schizzi che mi partivano a ripetizione.
Ero vicinissima all’orgasmo, gli ho passato il telefono che avevo tra le mani chiedendogli di riprendere il momento, con la voglia di mostrare il video a chi l’avesse desiderato; all’apice del godimento, ho sentito: “Cazzo, un camioncino sta venendo da questa parte “!
In questa posizione, quasi bloccata e sottomessa non potevo guardare, gli ho chiesto “ Ma è molto vicino “? “ non ancora”! “ Allora continua che sto per venire”!
Ero eccitatissima, questa cosa mi ha dato lo sprint finale ed in pochi secondi sono venuta urlando.
Non appena mi ha vista soddisfatta mio marito si è staccato, sistemandosi è andato al lato guida ed un po’ stordita ed appagata mi sono alzata lo slip oramai bagnato ed il jeans, ripartendo in tutta fretta, perché non si sa chi si può incontrare in queste occasioni: potrebbe essere una persona ingenua, anche se chiunque avrebbe capito vedendo mio marito che muoveva il bacino contro l’auto con la portiera aperta; uno o più persone interessanti, desiderose di partecipare; qualcuno indesiderato, prepotente o violento; qualcuno con l’intenzione di riprendere e di rendere pubblico il video, insomma… Questa incertezza rende la situazione ancora più eccitante, fa salire l’adrenalina, ma da coppia distinta e matura che siamo, non potevamo permetterci altro che tornare subito per la nostra strada, tornare a casa.
Se qualcuno volesse dare un finale diverso a questa storia, si senta libero di farlo, magari nei commenti sempre graditi e spero sinceri, nel bene o nel male.
Grazie per aver letto!
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