Il piacere ed il sesso per me

Racconto ispirato da un amico di chat su questo sito: Yanny.

Cosa mi piace del sesso con una donna?
Mi piace sentire il suo calore, sentirla eccitata, assaporare ogni centimetro della sua pelle, gustarmi i suoi umori leccarla da capo a piedi, procurarle il piacere in ogni modo. Mi piace sentirmi unito corpo ed anima, mi piace sapere che gode per me, grazie a me, adoro i suoi gemiti, i rivoli di sudore che scendono dalla fronte o dall’attaccatura del seno quando
mi cavalca impazzita, mi piace toccarla, stringerle le chiappe, sgrillare la fica e vedere cosa le provoca la mia mano, mi piace sentire il suo odore quando è eccitata, il liquidò che le scende, quello del piacere estremo ha un odore caratteristico che mi entra nel cervello e mi rimane per giorni.
Uomo e donna sono complementari, si attraggono come calamite; se
sono vicino ad una donna percepisco subito se è eccitata o meno, perché da qualche anno a .questa parte ho acuito i miei sensi, ora sono un uomo più sensibile, attento ai particolari e questo alle donne piace molto.
Certo, ora come ora bisogna trovare quella giusta, quella che sia attratta da me come uomo nella mia totalità .
Sono alto più di 1,80 m, anzi, sono lungo più di 1,80 m.
Posso definirmi un porco, amante del sesso ma non basta questo; il vero porco è colui che riesce a trasmettere questo calore, questa voglia a chi è di fronte, a coinvolgerlo, anzi a travolgerlo
in un turbine di passione.
È un una caratteristica che non tutti hanno, me lo dicono le mie amiche, le quali mi riferiscono di essere travolte in un’estasi del piacere.
Il coinvolgimento mentale, prima ancora di quello fisico, è determinante per rendere un incontro unico, tale da lasciare qualcosa di sé che possa arricchire di ricordi positivi l’esistenza di un’altra persona che in un momento particolare a noi si affida in un certo senso.
Quando ero giovane ero un uomo come tanti, amante delle donne certamente, ma in un certo qual modo egoista: cercavo il mio piacere, scrutavo ogni donna cercando quella che fisicamente mi piaceva di più, pensando a possederla, farla mia, farle sentire
la forza dell’impeto del mio arnese dentro di lei.
Lo facevo a ripetizione, senza ritegno, questo mi faceva sentire forte, potente.
Oggi sono un uomo diverso, la vita mi ha insegnato che non è ciò che sembra dover destare la nostra attenzione, ma è guardare i particolari ed afferrarli che fa la differenza.
L’atto fisico in sé è sicuramente appagante ma creare quella chimica, quella armonia con una donna, quel filo invisibile che la tiene in quel momento unita a te, in balia di te nel senso buono del termine, è impagabile.
Godo nel vedere le donne godere squirtare, bagnarmi, quello è il mio premio, come quella volta che andai a trovare una mia amica avvocato presso il suo studio.
Volevo chiederle un parere in merito al mio divorzio ed all’atteggiamento che avrei dovuto tenere di fronte alle assurde pretese della mia ex moglie.
Mi presentai in studio all’ora prevista, la segretaria mi fece accomodare nella stanza dove c’era lei, con un tailleur blu, camicetta bianca che lasciava intravedere in trasparenza un seno tondo e turgido.
Dato che sono in carrozzina si alzò dalla poltrona e per mettermi a mio agio fece il giro della scrivania e vi si appoggiò sulla stessa a trenta centimetri da me, non lo avesse mai fatto!
Sentii il suo intenso profumo che mi offuscava la mente, il reggiseno leggero non riusciva ad impedire ai suoi capezzoli di spuntare sotto la camicetta, la testa mi batteva e mentre mi parlava prospettandomi i passi che avrei dovuto fare per evitare ulteriori problemi legali, allungai istintivamente una mano verso di lei, accarezzandole un fianco; dalla vita fin giù, accorgendomi di averle provocato un fremito; lei mi guardò con gli occhi sgranati , subito dopo sorrise, pronunciando una battuta per stemperare quel leggero imbarazzo, ma io capii che qualcosa era scattato.
Non sono mai stato un uomo timido, anzi sono sempre stato intraprendente e quindi feci quello che mi sembrava più naturale, pensando che al limite avrei preso un bello schiaffo.
Lei a quel punto lei salì la gonna su fino alla vita, vidi che aveva delle parigine color carne che la rendevano ancora più eccitante sotto quel tailleur austero, lei mi guardò intensamente poi si sedette sul bordo della scrivania aprendo le gambe ed io potei avvicinarmi a lei con le mie labbra, spostai il perizoma color carne e scoprii il paradiso. Mi accorsi che era già bagnata e la cosa mi eccitò al punto tale che preso da un raptus erotico sessuale cominciai a leccarle la fica, succhiandole il clitoride, sollecitandolo con la punta della lingua che sapevo ben utilizzare.
Lei contorcendosi mi bagnò letteralmente le labbra, il naso, il mento e fu per me un godimento incredibile. Non potendo gemere si morse il braccio cercando di soffocare il suo godimento che io percepivo dai suoi tremori e da quel flusso di liquido profumato che mi gocciolava addosso.
Furono delle sensazioni bellissime, fu un godimento inaspettato e questo contribuì a renderlo intenso, perché spontaneo, vero.
Sono Gianni, un uomo in carrozzina a causa di un incidente, sono un uomo che sa far godere una donna … questo mi fa impazzire e godere.
Cosa ho imparato dalla vita?
L’erotismo ci mantiene vivi, VIVI!