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Scambio di Coppia

Giovani Scambisti Part. 3


di Membro VIP di Annunci69.it Efabilandia
13.04.2025    |    493    |    0 9.0
"Fabio sorrise, il cuore che batteva forte: “Ci penserò, ” rispose, ma dentro di sé sapeva che quella passione non si sarebbe fermata lì..."
I giorni che precedevano il venerdì erano diventati un’attesa carica di tensione per Claudia. Ogni pensiero la riportava a Fabio, al suo sorriso malizioso, ai suoi capelli ondulati tenuti indietro dal codino, al suo fisico scolpito che si intravedeva sotto la polo aderente. Si immaginava i suoi occhi su di lei, il modo in cui la guardava mentre si piegava per raccogliere le palline, il perizoma lilla fluo che lo faceva fremere. Claudia si sentiva viva, desiderata, e quella sensazione la consumava: contava le ore che la separavano dal circolo, dal momento in cui avrebbe rivisto Fabio, dal loro gioco di sguardi e provocazioni che ormai sembrava sul punto di esplodere. Ma non era solo lei a provare quelle emozioni: anche Fabio, nei giorni che precedevano il venerdì, non riusciva a togliersi Claudia dalla testa. Pensava al suo sorriso, alle sue curve morbide sotto il completino da tennis, al modo in cui lo sfiorava con quelle carezze “involontarie”, e ogni volta sentiva un calore crescerli dentro, un desiderio che lo faceva impazzire, ma che cercava di controllare, sapendo che Claudia era sposata, che il loro gioco aveva dei limiti – o almeno così pensava.
Arrivò il venerdì, ma il cielo era grigio, e una pioggia insistente cadeva su Roma, rendendo i campi da tennis impraticabili. Claudia arrivò al circolo con il suo completino lilla fluo sotto una giacca impermeabile, il cuore che batteva forte, pronta a provocare Fabio ancora una volta. Lo trovò sotto la tettoia del circolo, con una maglietta aderente che gli segnava i muscoli, i capelli leggermente bagnati che gli cadevano sul viso, un’immagine che la fece fremere. Fabio la guardò, i suoi occhi pieni di desiderio, ma non osò fare un passo avanti. Abbassò lo sguardo, un po’ imbarazzato, e disse: “Peccato per la pioggia… ne approfitto per sistemare il magazzino.” Claudia, sentendo il desiderio bruciarle dentro, colse l’occasione al volo: “Ti aiuto, dai, così facciamo prima,” rispose, con un tono che nascondeva un’intenzione chiara, un sorriso che tradiva la sua eccitazione.
Entrarono nel magazzino, un piccolo spazio pieno di attrezzature sportive: in un angolo c’erano le reti dei campi da tennis piegate per terra, i cesti con le palline ammucchiati, e in un altro angolo i materassini che usavano per le arti marziali, accatastati l’uno sull’altro. L’aria era densa, carica di tensione, e appena la porta si chiuse alle loro spalle, Claudia non perse tempo. Si avvicinò a Fabio, tirandolo a sé con una decisione che lo sorprese, e lo baciò con una passione che non poteva più trattenere. Le loro labbra si scontrarono in un bacio profondo, le lingue che si intrecciavano con urgenza, un desiderio che esplodeva dopo settimane di attesa. Fabio, inizialmente preso alla sprovvista, si abbandonò al bacio, le mani che scivolavano sui fianchi di Claudia, stringendola a sé, sentendo il calore del suo corpo contro il suo.
Claudia gli tolse la maglietta con un gesto rapido, rivelando il petto scolpito, e iniziò a baciarlo sul collo, scendendo sul torace, le mani che accarezzavano ogni muscolo con una fame che non poteva più nascondere. “Ti desidero da morire, Fabio,” sussurrò, la voce roca, e Fabio, con il respiro pesante, rispose: “Anche io, Claudia… non ce la faccio più.” La fece stendere sui materassini, togliendole la giacca e sollevandole il top lilla fluo, liberando le sue tette generose, i capezzoli già duri per l’eccitazione. Le succhiò con avidità, la lingua che leccava ogni centimetro, mordicchiandole i capezzoli con una furia giovane che fece gemere Claudia, il corpo che si inarcava sotto di lui. “Sì… succhiami, Fabio… sono la tua porca,” ansimava, e quelle parole lo eccitarono ancora di più.
Fabio scese con la bocca, leccandole la pancia, fino a raggiungere la gonna corta. La sollevò, rivelando il perizoma lilla fluo, e lo abbassò con un gesto deciso, esponendo la sua fica depilata, già bagnata di desiderio. La leccò con una passione selvaggia, la lingua che scivolava sul clitoride, succhiandolo con forza, le dita che entravano dentro di lei, allargandola, facendola urlare di piacere. “Cazzo… sì… leccami, sono la tua porca!” gemeva Claudia, le mani nei capelli di Fabio, spingendolo contro la sua fica, un orgasmo che montava rapido. “Sto venendo, Fabio!” urlò, e un primo orgasmo la travolse, il corpo che tremava sui materassini, i succhi che colavano mentre Fabio continuava a leccarla, bevendo ogni goccia.
Fabio, con il cazzo duro che premeva contro i pantaloncini, si alzò, slacciandosi i pantaloni e tirandolo fuori, un’asta lunga e pulsante che fece fremere Claudia. “Scopami, Fabio… voglio sentirti dentro,” lo implorò, e lui, senza esitare, la penetrò con un affondo deciso, la fica di Claudia che lo accoglieva, calda e bagnata. “Cazzo, sei stretta, porca,” grugnì Fabio, iniziando a scoparla con un ritmo selvaggio, i colpi profondi che la facevano urlare, le tette che rimbalzavano a ogni spinta. “Sì… scopami, riempimi… sono la tua porca!” gemeva Claudia, le cosce aperte, il corpo che tremava sotto di lui. Fabio, senza preservativo, sentì l’orgasmo montare, e cercò di rallentare: “Claudia… non ho il preservativo… sto per venire,” ansimò, ma Claudia lo tirò a sé, stringendolo con le gambe: “Riempimi, Fabio… riempimi come una porca!” ordinò, e Fabio, incapace di trattenersi, esplose, sborrandole dentro, fiotti caldi che le inondavano la fica, un orgasmo che lo fece tremare, il primo di quella giornata.
Ma non era finita: Claudia, ancora eccitata, voleva di più. “Scopami il culo, Fabio… voglio sentirti ovunque,” disse, la voce carica di desiderio, e Fabio, eccitato dal pompino che le stava facendo Claudia, la fece girare, mettendola a carponi sui materassini. Sputò sul culo di Claudia, lubrificandolo, e poi la penetrò con un affondo lento, il culo che si allargava intorno al suo cazzo, un’invasione che fece gemere Claudia, abituata a quel piacere grazie ad Andrea. “Cazzo… sì… sfondami, sono la tua porca!” urlava, il culo che accoglieva ogni centimetro, un misto di dolore e godimento che la portava al confine del piacere. Fabio la scopava con furia, i colpi veloci e profondi, il cazzo che la sfondava, facendola urlare, un secondo orgasmo anale che la travolse: “Sto venendo ancora… cazzo, sì!” gemette, il corpo che tremava, i succhi che colavano dalla fica mentre il culo si stringeva intorno al cazzo di Fabio.
Fabio, eccitato dalla vista di Claudia che godeva, non si fermò: la fece girare di nuovo, mettendola sulla schiena, le gambe alzate, e la penetrò ancora nella fica, il cazzo che scivolava dentro con facilità, lubrificato dai loro umori. “Sei una porca incredibile, Claudia,” grugnì, scopandola con una furia che sembrava infinita, le tette di lei che rimbalzavano a ogni affondo, i gemiti che riempivano il magazzino. Claudia, travolta dal piacere, sentì un terzo orgasmo montare, un fuoco che non poteva più trattenere: “Sto venendo ancora… cazzo, Fabio, sei un dio… sono la tua porca!” urlò, un orgasmo che la fece tremare, i succhi che schizzavano mentre Fabio, al culmine del piacere, esplose di nuovo, sborrandole dentro per la seconda volta, fiotti caldi che le riempivano la fica, un orgasmo che lo lasciò senza fiato.
Esausti, si accasciarono sui materassini, i respiri pesanti, i corpi sudati. Claudia, con il viso arrossato e il rossetto sbavato, guardò Fabio con un sorriso: “Sei stato incredibile,” sussurrò, e lui, ancora ansimante, rispose: “Anche tu… non ho mai desiderato nessuno così.” Si rivestirono in silenzio, la tensione ancora nell’aria, un misto di soddisfazione e desiderio che non si era spento. Mentre uscivano dal magazzino, Fabio le prese la mano, guardandola negli occhi: “Claudia… vorrei rivederti, fuori dal circolo.” Claudia prontamente gli disse “Vieni a casa mia, sabato sera… ho una sorpresa per te,” disse, la voce carica di promessa. Fabio sorrise, il cuore che batteva forte: “Ci penserò,” rispose, ma dentro di sé sapeva che quella passione non si sarebbe fermata lì. Mentre tornava a casa Claudia, pensava a come avrebbe detto tutto ad Andrea e come avrebbe reagito di certo sarebbe stata una sorpresa per lui.
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