Scambio di Coppia
Giovani Scambisti Part. 2


13.04.2025 |
522 |
0
"“Scusa, sono un po’ maldestra oggi, ” disse, guardandolo negli occhi con un sorriso che era pura provocazione..."
Dopo le esperienze al Luna, Claudia e Andrea avevano trovato un nuovo equilibrio nella loro relazione, un fuoco che bruciava più forte che mai, un amore che si rinnovava ogni volta che tornavano dal club, sapendo che erano loro due a condividere tutto, nonostante le avventure con altre coppie. Ma per Claudia, quelle serate avevano risvegliato qualcosa di più profondo: una consapevolezza della sua sensualità, un desiderio di sentirsi donna, non solo come madre o moglie, ma come una donna viva, desiderata, vibrante. Decise che era arrivato il momento di prendersi cura di sé stessa, di rimettersi in forma, di ritrovare quella parte di sé che aveva messo in pausa con l’arrivo di Leo.Claudia aveva sempre amato il tennis, un’attività che praticava con passione prima della gravidanza. Il circolo non era lontano da casa, a pochi minuti di macchina, e il venerdì era il giorno perfetto per organizzarsi: Andrea poteva lavorare da casa e tenere Leo, dandole qualche ora di libertà. Così, un venerdì mattina, Claudia si presentò al circolo, un po’ nervosa ma determinata. Indossava una tuta comoda e una maglietta da fitness, un abbigliamento pratico ma non particolarmente sexy, perché la gravidanza le aveva regalato una taglia in più e non si sentiva ancora a suo agio con il suo corpo. Al circolo conobbe Fabio, il suo nuovo istruttore, un ragazzo di 24 anni, 9 anni più giovane di lei, che la colpì subito con il suo aspetto: alto 1,80, capelli ondulati leggermente lunghi tenuti indietro con un codino, un fisico scolpito che si intravedeva sotto la polo aderente, un sorriso gentile ma con un pizzico di malizia. Fabio era un istruttore federale di tennis, un giocatore di ottimo livello con una classifica 2.4, e dava lezioni al circolo per arrotondare.
La prima lezione fu faticosa: Claudia era ferma da troppo tempo, e il suo corpo non rispondeva come un tempo. Fabio era paziente, ma professionale, guidandola con indicazioni precise: “Tieni la racchetta così, Claudia, e cerca di colpire con il centro delle corde,” le diceva, posizionandosi accanto a lei per correggerle la postura. Claudia, sudata e un po’ in imbarazzo, si sentiva goffa, ma ogni volta che Fabio le si avvicinava, sentiva un brivido, un calore che non aveva nulla a che fare con l’allenamento. Lui la guardava con occhi attenti, e c’era qualcosa nel suo sguardo – un’intensità, un apprezzamento – che non le sfuggì. A Fabio, Claudia non era affatto indifferente: nonostante il suo abbigliamento semplice, vedeva in lei una bellezza matura, un corpo che, anche con qualche chilo in più, aveva una sensualità naturale, e il suo sorriso, caldo e sincero, lo colpiva ogni volta che lo incrociava.
Con il passare delle settimane, tra Claudia e Fabio nacque una complicità silenziosa, fatta di sguardi e intese sottili. Durante le lezioni, Fabio si avvicinava spesso per correggerle il movimento, posandole una mano sulla schiena o sul braccio, un tocco professionale ma che a Claudia sembrava bruciare sulla pelle. “Brava, Claudia, stai migliorando,” le diceva, e lei arrossiva, sentendo il cuore battere più forte. Le esperienze di scambismo al Luna avevano aperto in lei una nuova consapevolezza, un desiderio di sentirsi viva, e Fabio, con la sua giovinezza e il suo fascino, era diventato il protagonista delle sue fantasie. Non era amore, non era una relazione: era un’infatuazione, un gioco che la faceva sentire donna, desiderata, sensuale.
Claudia decise di fare un passo in più: voleva sentirsi più sicura, più sexy, e iniziò a comprare completini da tennis appariscenti, capi che non aveva mai osato indossare prima. Il suo preferito era un completino lilla fluo: una gonna aderente e corta che le accarezzava le cosce, lasciando intravedere il perizoma quando si piegava, e un top coordinato che le stringeva il seno, mettendo in risalto la sua quarta generosa, con una scollatura che attirava gli sguardi. Sotto, indossava solo il perizoma, senza pantaloncini, un dettaglio che la faceva sentire audace, provocante. Quando si presentò al circolo con quel completino, Fabio non poté fare a meno di notarla: “Wow, Claudia, oggi sei… in forma,” disse, il tono che tradiva un’ammirazione non solo professionale, e Claudia sorrise, un sorriso malizioso che nascondeva il desiderio che le bruciava dentro.
Durante la lezione, Claudia iniziò a provocare Fabio in modo sottile ma deliberato. “Fabio, sto sbagliando qualcosa nel dritto?” gli chiedeva, piegandosi in avanti per raccogliere una pallina, la gonna che saliva appena, lasciando intravedere il perizoma lilla fluo che le stringeva il culo, un’immagine che fece deglutire Fabio, il pene che si induriva nei pantaloncini. “No… no, stai andando bene,” rispose lui, la voce un po’ incerta, cercando di mantenere la professionalità, ma i suoi occhi tradivano il desiderio. Claudia, sentendosi più audace, iniziò a fare battute: “Sai, Fabio, sei proprio un bel ragazzo… scommetto che le allieve fanno la fila per te,” disse, ridendo, ma con un tono che era puro flirt. Fabio arrossì, ma rispose a tono: “Beh, non proprio… ma tu stai diventando la mia allieva preferita,” un commento che fece battere il cuore di Claudia più forte.
Durante un esercizio, Claudia si avvicinò a Fabio per prendere una bottiglietta d’acqua dal suo zaino, sfiorandogli il braccio con una carezza che sembrava involontaria, ma che era calcolata, il contatto che le fece sentire un brivido lungo la schiena. “Scusa, sono un po’ maldestra oggi,” disse, guardandolo negli occhi con un sorriso che era pura provocazione. Fabio, con il respiro leggermente accelerato, rispose, “Tranquilla… capita,” ma il suo sguardo si posò per un istante sulla scollatura di Claudia, sul seno che premeva contro il top lilla fluo, un’immagine che gli fece perdere per un attimo la concentrazione. Più tardi, mentre giocavano un punto, Claudia si piegò a 90 gradi per raccogliere una pallina, proprio davanti a lui, la gonna corta che saliva, rivelando il perizoma lilla fluo che le stringeva il culo sodo, un’immagine che sembrava un invito sfacciato. “Ops, mi è caduta un’altra pallina,” disse, voltandosi appena e incrociando il suo sguardo, un misto di innocenza e malizia che fece fremere Fabio, il desiderio che gli bruciava dentro. Fabio, cercando di mantenere un tono leggero ma con un velo di tensione nella voce, rispose: “Sai, Claudia, se continui così, alla fine dovrò aiutarti io a raccoglierle tutte,” un commento che fece arrossire Claudia, il cuore che le batteva forte, l’eccitazione che le scorreva nelle vene.
Le lezioni continuarono così, settimana dopo settimana, un gioco di sguardi, toccamenti “involontari”, battute che nascondevano un’attrazione sempre più evidente. Claudia non parlava di questa infatuazione ad Andrea: era il suo segreto, una cosa sua, un piccolo spazio che si era ritagliata per sentirsi donna, desiderata, viva. Ogni volta che tornava a casa dal circolo, si sentiva più sicura, più sensuale, e questa energia si riversava anche nella sua relazione con Andrea, rendendo le loro serate al Luna ancora più intense. Ma Fabio era il suo pensiero proibito, un desiderio che non aveva intenzione di concretizzare, ma che la faceva sentire vibrante, una donna che non si era mai sentita così viva. Claudia si chiedeva fino a dove sarebbe arrivata questa tensione, un gioco che sembrava destinato a esplodere. Un giorno, mentre si salutavano dopo la lezione, Fabio le sfiorò la mano con una carezza più lunga del necessario, guardandola negli occhi con un’intensità che le tolse il fiato: “Ci vediamo venerdì, Claudia… non vedo l’ora,” le disse, e lei sorrise, sapendo che il loro gioco stava per raggiungere un nuovo livello – ma cosa sarebbe successo dopo?
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per Giovani Scambisti Part. 2:
