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Scambio di Coppia

I dirimpettai (cap 5 di 9:altri preparativi)


di Zindo
08.09.2024    |    5.407    |    13 9.8
"Ma chi è che rompe a quest'ora? Guardo il display del telefono e,..."
Quella serata cominciata male per colpa mia, raddrizzatasi per merito di Ester, alla fine è stata vissuta in maniera superlativa da tutti e quattro, forse grazie anche a Ruben che mi aveva detto di non strafare per quella "prima volta", ma soprattutto a Linda , la quale veramente mi ha sorpreso.

Mi è bastato vederla con quanta enfasi scopava con Ruben e quanto feeling è riuscita ad instaurare con me, preoccupandosi più di guardarmi e farsi guardare da me che dell'uomo che la trombava, per capire che in tanti anni di matrimonio non la conoscevo ancora, non nel suo profondo intimo almeno.

Forse non si conosceva neanche lei; soffocata, com'era nella sua vera essenza, dalle troppe sovrastrutture che le avevano messo dentro la rigida educazione che le hanno dato i suoi genitori, e quei troppi cosiddetti "sani principi" che la cultura imperante vorrebbe che caratterizzino le brave mogli, le brave madri, le brave insegnanti, le cittadine modello e...tutte le altre "cariche" che Linda riveste.
Quella sera la sua "corazza" si è lesionata, molti se non tutti i pezzi delle soprastrutture sono crollati e lei è uscita fuori, come una farfalla dal bozzolo. Io, l'ho vista fare il suo primo volo libero ed ho goduto nel vederla felice e di volare anche io su quello stesso prato in cui c'erano quei bellissimi fiori chiamati Ruben ed Ester.

E' stata cosi bella e memorabile quella serata che avevo pensato di chiudere lì, come suol dirsi "chiudere in bellezza", il mio raccontare.
Volevo fermarmi era perché quella sera si concludeva qualcosa, precisamente il ciclo di "lotta con me stesso" per uscire dall'esistenza banale del "brav'uomo". Infatti ero riuscito a rompere gli schemi ed ero finalmente riuscito a portare sulla mia strada anche la persona a me più cara: mia moglie Linda. Il resto dovrebbe essere "altra storia".
L'idea di chiudere il racconto alla fine del precedente capitolo mi era venuta anche perché nel tempo che è seguito a quella super fantastica serata sono successe cose che mi hanno fatto scoprire che non era solo Linda ad aver vissuto incapsulata dentro una corazza di regole mai scritte, che tutti proclamano e nessuno rispetta.(altrimenti non si spiegherebbero le infedeltà coniugali, le corruzioni, i tradimenti che avvengono tra le cosiddette persone dabbene). Io stesso, che pensavo di essermi liberato delle mie inibizioni prima di mia moglie, ho dovuto scoprire, e sto scoprendo ancora, di essere come il contenuto dentro una serie di scatole cinesi. Avete presente quelle scatole piccole dentro un'altra meno piccola, a sua volta in un'altra più grandicella a sua volta dentro una ancora più grande,,, e così per tante altre scatole ancora? Ecco, così mi sto scoprendo io. E non solo io.
Di me e di tutti, sto scoprendo che aperta una scatola se ne trova un'altra che a sua volta ne contiene o potrebbe contenerne altre e comincio a confondermi le idee.
Mi spiegherò raccontandovi anche quello che avrei voluto tenere per me.
Naturalmente fanno ancora parte della storia non solo mia moglie Linda ma anche, anzi soprattutto, i nostri dirimpettai Ester e Ruben.
Andiamo per ordine. Riprendiamo a raccontare come sono andate le cose e, se ci arriveremo,forse anche al come stanno andando ora (però per questo, un solo altro capitolo non può bastare) ==== Riprendiamo la narazione riportandoci al lunedì successivo la "grande serata".
====
Sono al lavoro. E' da questa mattina che sto lavorando sodo e anche se avessi voluto non avrei potuto pensare ad altro, però sono conteno perché è da tanto che le cose non filano lisce come stamattina e che riesco a concludere bene molte cose. Non è il lavoro che è diverso dal solito, sono io che sono interiormente sereno, ho le intuizioni giuste al momento giusto, trovo le soluzioni adatte ai problemi che si presentano. Insomma una mattinata intensa ma proficua: sono contento anche se ho fatto tardi ed è ora di fare quella pausa pranzo che mi sarei dovuto concedere almeno tre quarti d'ora fa.
Non importa, tanto oggi ho il mio panino e tanta frutta. Poso mangiar adesso.

E no! Adesso il telefono no! E' 'ora della pausa. Ma chi è che rompe a quest'ora?
Guardo il display del telefono e,... e rispondo subito: è Ruben!

"Ciao bello, come stai? - esordisce appena dico "pronto", e segue a raffica - Scusami se non ho chiamato prima, ma ieri mattina ho dormito e penso anche tu, nel pomeriggio non mi sono potuto staccare dai ragazzi, la serata... bhè lo ammetto, mi è passato di mente. Stamattina ho lavorato e.. eccomi qua. Veramente pensavo che me lo facessi tu uno squillo. Dimmi, allora, com'è andata?"
"Andata cosa?"
"L'altra sera, dico. Com'è andata con Linda?"
"C'eri anche tu. lo sai come è andata. No?"
"Intendevo dire: com'è andata dopo, stupidotto"
"Benissimo"
"Ah, sì? Sono contento e...che ha detto? Che ha detto?"
"Impiccione!! - e gioiosamente aggiungo- ha detto che voleva fare all'amore"
"Ancora? Eppure ci abbiamo dato dentro di brutto, come suol dirsi. Hai visto anche tu mi pare."
"Tu e lei? Sì vi ho visto ed ho apprezzato molto e anche Linda ha detto che sei un fantastico toro da monta, ma lei, dopo, ha voluto fare sesso anche con me e se vuoi saperla tutta lei con me ci ha dato ancora più "di brutto" come dici tu, di quanto ha fatto all'amore con te. E' stato un supplemento fantastico"
"Lo immagino. Comunque fantastica è lei. Cavoli se dà gusto trombarla, proprio fantastica tua moglie sai?"
"Perché, la tua no? Anzi rinnovale i complimenti che le ho già fatto io l'altra sera. E' bona da morire e zoccola quanto basta la tua Ester"
"E siamo solo all'inizio. Vedrai che ce la spasseremo alla grande noi quattro, da adesso in avanti"

Gioisco nell'immaginare in un solo attimo una gamma infinita di possibilità future. Comincio ad eccitarmi per i ricordi ancora freschi dell'altra sera e per lo scenario che immagino per il futuro. Eppure quei freni innati che ancora in parte mi porto dentro mi spingono a dire "Andiamoci piano e teniamo i piedi per terra. Non mi frega della gente ma non scordiamo i figli. Andiamoci cauti"

"Non cominciare a rompere le uova nel paniere adesso. Ti sembra che sinora non siamo stati attenti sia ai figli che alla gente? Sta tranquillo che una certa esperienza ce l'ho e so quando si può e quando no, fidati. Solo che, impara questo insegnamento che ti do gratis, se aspetti il "quando si può", non lo vedrai mai arrivare. Bisogna sapersi organizzare per farlo capitare e.. proprio per questo ti ho chiamato. Qui bisogna organizzare il prossimo incontro..."

"Eh?! Di già? Ma non avevamo detto "qualche volta"?", "di tanto in tanto"?
"Sì, forse. Non mi ricordo ma è possibile che lo abbiamo detto, ma quando? Prima forse. In effetti sinora io ed Ester abbiano vissuto principalmente esperienze da "una botta e via". Sai, quelle che capitano quando tu vai apposta a cercarle dove sai che puoi trovare chi coltiva la stessa passione. Se ti va bene incontri una coppia che cerca la stessa cosa, ci si guarda, ci si capisce, ci si parla, si fa quello che si deve fare e, arrivederci, buongiorno e grazie. Chi si è visto, si è visto. Hai presente, no?"
"No, non ho presente. L'esperto sei tu, io sono un pivellino. Non ho mai combinato un tubo"
"Beh, fidati, funziona come ti ho detto io. E, sai, di quella roba lì ci si può accontentare quando si ha voglia e si può anche fare una volta tanto, quando passa lo sghiribizzo o quando capita l'occasione... anche se... per esperienza so che l'occasione se non la cerchi non capita. Comunque quella è roba da "qualche volta". Io ed Ester siamo sulla media di due o tre volte l'anno e non dico che ci basta ma ci si può accontentare. Con te e Linda è diverso, dai..."

"In che senso diverso, scusa?"
"In tutti i sensi. Non siete più sconosciuti che si incontrano per caso ormai, né solo dei vicini che abitano nell'ala di rimpetto. Cazzo siamo amici ormai. Tu sei stato a casa mia, io a casa tua. Pensi che abbiano fatto entrare in casa altre coppie con questo scopo? Ma manco la città dove abito ho detto alle altre coppie. Scherzi? Fatta la trombata , bevuto un drink insieme o anche consumata una cenetta se vale la pena, ti saluto e addio. Ognuno per la sua strada. Con voi è tutta un altra cosa"

"Cioè? Spiegati. Perché non potrebbe essere così anche per noi?"
"Perché avrebbe potuto essere così ma così non è stato. In effetti conosciamo un altra coppia con la quale ci vediamo di tanto in tanto, anzi vorrei quasi dire che ci vedevamo non che ci vediamo perché ormai non mi interessano più di tanto, ma di loro sappiamo solo i nomi, il numero di telefono e che dovrebbero stare o esser stati di recente in Croazia proprio per cercare avventure. Queste cose ce le diciamo, ma niente altro. ... e sono la coppia alla quale abbiamo dato più confidenza. Tra noi invece le cose sono diverse, conosco persino i tuoi figli e tu i miei, se ci affacciamo dai balconi ci vediamo, se ti spiassi potrei sapere a che ora ti alzi e a che ora ti corichi, come ti vesti di giorno in giorno...e dai, non è la stessa cosa. E' tutt'altro. Noi ci siamo fatte e ci facciamo confidenze, parliamo di tutto, siano amici veri, sono amiche Linda ed Ester, stanno diventando amici i miei ed i tuoi ragazzi...Suvvia non c'è paragone, perché, come diceva Alberto Sordi ne Il Marchese del Grillo "noi siamo noi e gli altri non sono un cazzo": Sei d'accordo o no?

"E quindi?"
"Quindi dobbiamo organizzarci per il prossimo incontro"

"Non ti pare troppo presto?"
"E che vuoi aspettare? Che il ferro ora caldo si raffreddi e non sia più lavorabile? Ma già hai scordato tutti i maneggi fatti per portare a noi anche Linda? Ed ora che è venuta anche lei, non vuoi battere il ferro finché è caldo? Si, si, dobbiamo fare subito il bis. ..anzi io direi che dobbiamo completare l'operazione iniziata l'altra sera. Bella si..ma insomma..."

"Come sarebbe a dire "insomma"? A me è piaciuto moltissimo..."
"Figurati a me! Se ti ho fatto la proposta mi pare evidente che sono rimasto entusiasta!"

"Allora perché dici che dobbiamo completarla? Io non ho lasciato niente in sospeso, mi pare"

Sento che ride pure, dall'altra parte del telefono, mentre dice: "Di in-sospeso no, ma di non iniziato tanto! Pensa a quante cose, quanti scambi di partner e di posizioni si possono fare in quattro e pensa all'altra sera che, è stato fantastico si, ma alla fine dei conti che abbiamo fatto? Tu ti sei trombato mia moglie ed io la tua, stando attenti a non strafare perché,...lasciamo perdere il perché ..imbranatello che non sei altro e che stavi per far saltare tutto. Meno male che Linda non è esattamente come tu ce l'avevi descritta e che non ha fatto la stronza ma la femmina, e che femmina..."

" Gran femmina come Ester d'altronde..."
"Ovvio, se no mica ci stavo insieme. Ci stiamo perché siamo una bella coppia. Ora potremmo diventare un bel quartetto, anzi dobbiamo. A quanti credi che capitino occasioni come la nostra? E a noi che è capitata vogliamo non sfruttarla? Dai, dai, ci si deve organizzare per rivederci presto"

"Stasera affacciati al balcone. Mi affaccio pure io e ci vediamo" (lo dico in tono evidentemente canzonatorio)

"Stronzetto! No il vederci in quel senso ma... hai capito come e perché,...comunque se esci nudo come la prima volta che ci siamo visti, mi affaccio anche io. Forse non te l'ho ancora detto ma sei un bel vedere, sai!
"Ti accontenti si poco"
"Non è detto. Dipende da cosa sei disposto a dare di più"
"E lo, stronzetto sarei io? Ti sei già presa mia moglie, che vuoi di più?"

Se non si fosse capito. lo specifico: tutta la nostra conversazione telefonica sta avvenendo con toni gioiosi e scherzosi, oserei dire con spirito simile a quello dei goliardi. Infatti non sono mica certo che lui voglia davvero organizzare un nuovo incontro di quel tipo, a breve termine.
Lui insiste "Certe cose non si chiedono al telefono. Anche per questo dobbiamo rivederci"

Dalla cornetta sento che dall'altra parte, da quella di Ruben, ci sono sottofondi di voci e rumori. Infatti mi dice "Scusami ma ora mi è arrivato il cliente che aspettavo, devo riagganciare. Caso mai ti richiamo dopo"
"Aspetta! Dopo penso di essere impegnato io. A che ora smetti? Caso mai ci vediamo dopo il lavoro. Vis a vis si parla anche meglio."
"Io alle diciotto, e tu?"

Poche altre parole. Le necessarie per darci un appuntamento e poi riagganciamo.

Ora poso mangiare.
Potrei. Il telefono squilla dopo meno di trenta secondi. Sul display appare la scritta "Amò!". E' Linda. Non posso non rispanderle.

Vi dispiace se non vi riferisco il contenuto della telefonata per intero? Scusatemi ma anche se vi sto spiattellando molte cose, tra moglie e marito ci sono anche argomenti ancora più personali che non mi va di rendere di pubblico dominio. Accenno solo che il motivo principale della chiamata riguarda nostro figlio, il maggiore . Nessun problema solo faccende personali che riguardano solo lui. Però dopo la questione principale mi dice : -Ah, aspetta, ancora una cosa- E' passata Ester in tarda mattinata. Dice che a fine settimana , con il loro camper, lei e Ruben vorrebbero andare fino al lago e vorrebbero portare anche noi due?
"E tu cosa le hai detto?"
"Che dovevo pensarci e parlarne con te"
"E tu che vorresti fare? Accettare o no?"
"Beh, sai, ha insistito tanto..."
"Ho capito. Tu vuoi che andiamo"
"Perché tu no?"
"Perché dovrei dire di no?"
"Allora la chiamo e le dico che andiamo"
"Fa come vuoi, Ora però fammi mangiare un boccone se no svengo"
"Non hai ancora mangiato nulla?
"Stavo per farlo quando mi hai chiamato!
"Allora riattacco perché se nella macchina non si mette carburante, il motore non parte e il tuo motore stasera mi serve che sia efficiente. Ester mi ha fatto certi discorsetti piccantelli che mi ha smosso l'eccitazione. Stasera ti racconto tutto. E' proprio simpatica Ester"

Non lo dico, lo penso "Simpatica, bona e troia", poi quasi in automatico mi viene da pensare di Linda "E tu mi sa che potenzialmente non si da meno".
Chiudo la conversazione, questa volta mangio davvero e poi la faccio io una telefonata.
"Ciao Ruben, hai finito con il tuo cliente?.... Puoi parlare?...Si?...Allora mi sa che è inutile vederci. Mi ha chiamato Linda che ha parlato con Ester, hanno già fatto tutto loro due, sabato veniamo anche noi con voi al lago, con il camper."
"Ok, ma vediamoci lo stesso. Anche io ho qualcosa da dirti"



Ve lo avevo detto che un solo capitolo non sarebbe bastato. Ci vedremo al prossimo per continuare
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