Scambio di Coppia
Appunti di una coppia scambista 4
di Zindo
08.12.2024 |
1.131 |
5
"Avevamo di fronte l'esempio vivente di questa storia sempre uguale: Emma lo voleva già ma aspettava che fosse Paolo a dirle mezza parola, per dargli..."
Eravamo in tre già bendisposti ad ammettere di voler fare uno scambio di coppia, io, Silvia ed Emma, ed uno solo, Paolo, a non volerlo ammettere ma era surriscaldato abbastanza da volerlo fare senza dichiararlo. Il suo problema era il timore di un giudizio negativo da parte della presente moglie. Non lo disse ma si capiva. Probabilmente c'era anche altro: a fronte del suo malcelato desiderio di farsi Silvia, probabilmente c'era la sua indisponibilità a lasciare che Emma si facesse me. Non era vera gelosia la sua, forse semplice orgoglio del maschio italico che non ammette di non bastare alla propria moglie, a non ammetterlo proprio con la stessa moglie che avverte nuove voglie, è attratta dal richiamo di qualcosa di nuovo, di trasgressivo.
Io e Silvia avevamo ormai abbastanza esperienze e ne avevamo conosciuti già troppi di mariti che avevano detto di aver dovuto faticare a convincere le mogli. Mariti che erano stati smentiti dalle loro donne con frasi del tipo “Non è proprio vero, la realtà è che conoscendolo, se avessi detto subito di sì, lui mi avrebbe considerato una zoccola e non più una moglie, per questo ho tergiversato e gli ho dato l'impressione di avermi dovuto convincere con le sue chiacchiere. In realtà io lo volevo più di lui”.
Avevamo di fronte l'esempio vivente di questa storia sempre uguale: Emma lo voleva già ma aspettava che fosse Paolo a dirle mezza parola, per dargli l'impressione di cedere solo per assecondare il marito. Paolo invece mi sembrava realmente geloso della moglie ma anche molto desideroso di papparsi la mia.
E' importante badare ai minimi dettagli con i debuttanti, captare i loro pensieri, i loro timori, le loro inibizioni, i loro punti deboli. Con gente nuova a questo genere di esperienze basta un'inezia per rovinare irrimediabilmente tutto ma basta anche sfiorare un solo punto giusto e già si ottiene tutto. Per questo sia io che Silvia eravamo attenti ad ogni parola, ogni gesto, ogni espressione dei due. Dovevamo tenere calda la già pronta Emma e trovare il punto debole di Paolo perché cedesse pure lui.
Impresa non facile però molto eccitante a livello psicologico. Il piacere della conquista passo dopo passo, il piacere di sentire la solidarietà, la cooperazione, la complicità della propria partner, il vedere cedere sempre più la preda adocchiata, il pregustare quello che si spera che avvenga, quello che diventa sempre più probabile, sempre più vicino ad accadere. Il sangue affluisce alle tempie che martellano e nel cazzo che si inturgidisce... che sensazioni emotive, che stati d'eccitazione generalizzata e non solo fisicamente visibile. Una vera goduria quando tutto lo sperato lo senti ormai a portata di mano, in un futuro che arriverà a solo pochi secondi di distanza.
E' successo. Con aria di sfida Paolo disse: “Sarei tentato di mettervi alla prova. Vorrei vedere se io davvero adesso baciassi Silvia come reagireste tutti e tre, scommetto che...”
Non gli lasciammo finire la frase. Come se ci fossimo accordati io e sua moglie gli dicemmo “E dai, fallo, tanto non ne sei capace”
Ha sorriso, ma era un sorriso forzato, la sua faccia era tesa per l'eccitazione che da troppo tempo tratteneva. Ha allungato una mano per afferrare quella di Silvia e tirarla a sé, per baciarla. Non so se si aspettava delle resistenze, so che Silvia si fece trovare pronta, andando a lui non solo con la bocca ma con tutto il corpo, alzandosi dalla sedia per mettersi seduta, a gambe divaricate, sulle gambe di Paolo e cingergli il collo con le braccia, accettando e ricambiando il bacio.
Paolo: L'ultimo a voler partire, il primo a partire davvero..
Paolo il dubbioso subito certo che non si scherzava quando Silvia lo ha stordito con la lingua nella bocca, i seni spinti contro il petto, le cosce larghe per far sfiorare la sua figa con il cazzo già durò del titubante. Paolo il geloso subito pronto a scordare l'orgoglio di marito per esibire l'orgoglio del maschio virile. Non più attento al giudizio di Emma ma spavaldo esibizionista di forza virile, con quel suo alzarsi in piedi, sollevando anche Silvia, rimasta seduta a cavalluccio sulle braccia dell'uomo, sempre aggrappata al collo di lui ed avvinghiata con la bocca alla bocca..
Ho preso Emma per mano e le ho fatto un cenno, tirandola. Lei ha capito e mi ha assecondato, seguendomi verso la camera da letto. La ci siamo baciati anche noi. Le ho infilato le mani sotto “il mio” accappatoio che ancora avvolgeva il suo corpo nudo ed ho trovato la sua pelle liscia, i suoi glutei, il pelo intorno alla sua figa. Lei stessa ha allargato l'accappatoio e lo ha lasciato scivolare a terra restando nuda a baciarmi ed aggrapparsi a me come una forsennata.
Mi ha spinto lei verso il letto e con bramosia mi ha sfilato le scarpe mentre io mi slacciavo la cintura, mi ha sfilato i calzoni mentre mi sbottonavo la camicia, si è inginocchiata sul pavimento, tra le mie cosce penzoloni ai bordi del letto e mentre io mi toglievo camicia e canottiera, lei tirava fuori il mio duro cazzo dai boxer per accarezzarlo con le mani chiuse a pugno, come a masturbarmi.
Le ho carezzato i capelli, le ho detto che mi sarebbe piaciuto se avesse preso il mio pene nella bocca e non mi ha fatto attendere per esaudire questa richiesta.
Non ho capito più nulla. Non so come l'ho tirata sul letto e ponendoci a 69 l'ho leccata mentre mi leccava ed anche mentre sulla porta apparivano Silvia e Paolo. Costui ha esclamato “Ma questi fanno sul serio!!”
“Noi pure” gli ha risposto Silvia che dopo si è avvicinata al letto, mi ha dato una pacca sul sedere dicendo: “Fatevi in la, fateci posto”.
Sull'unico letto, due da una parte e due dall'altra abbiamo fatto un poco di tutto. Per quanto mi riguarda la cosa più esaltante è stato osservare come Paolo ed Emma, pur essendo fisicamente impegnati lui con Silvia e lei con me, si guardavano spesso, si sorridevano come a voler infondere coraggio l'uno all'altro, a rassicurarsi a vicenda che non ci sarebbero stati rimproveri. Mi ricordavano tantissimo la prima esperienza di scambio fatta da me e Silvia, quando avevamo sentito il bisogno di trovarci con le mani e nello stringerle avevamo raggiunto l'orgasmo (vedi il primo capitolo).
Quella volta con Paolo ed Emma è stata, per certi versi anche per noi una ennesima prima volta, non solo perché ritornavamo allo scambio dopo molto tempo ma perché, per la prima volta in questo genere di esperienze, subito dopo aver scopato io con Emma e Silvia con Paolo, nel vedere quei due abbracciarsi, baciarsi e, dopo aver detto “Adesso facciamolo tra noi” mettersi a scopare di nuovo, li imitammo e, di nuovo fianco a fianco, dopo aver fatto sesso a coppie scambiate, lo abbiamo rifatto di nuovo e subito a coppie ricomposte. Fantastica esperienza.
Come purtroppo spesso accade alle cosse belle non abbiamo tardato a scoprire il lato negativo della questione. Quando abbiamo proposto agli altri due di incontrarci spesso per divertirci ancora, ci hanno informato che non erano della zona ma che stavano dirigendosi da dei cugini di uno dei due, non ricordo chi, residenti ad una trentina di chilometri da casa nostra e che per questo erano usciti dall'autostrada deviando il percorso per ritornare nella loro cittadina del sud di ritorno da un viaggio a Milano dove Paolo era andato per un corso di aggiornamento professionale e si era portato dietro Emma per farle vedere la metropoli lombarda.
Non ci siamo comunque persi di vista. Contiamo di tornare a passare anche le prossime vacanze estive dalle loro parti. Lo abbiamo già fatto un paio di volte in passato e, ovviamente, abbiamo rivissuto altre esperienze bellissime con Paolo ed Emma.
Le ferie estive però le prendiamo una volta l'anno e francamente uno scambio all'anno a me e Silvia non basta. Ecco perché cerchiamo ancora.
Cerchiamo sempre. A volte troviamo a volte no.
Quando troviamo a volte ci va bene, a volte meno.
Questa volta (vedi inizio del primo capitolo) non ci è andata come ci aspettavamo. Non per me almeno. Silvia però mi guarda e ride. Io lo so cosa pensa. L'ho già detto all'inizio del primo capitolo. Al momento penso che lei si sbaglia ma l'esperienza mi dice che Silvia non si è sbagliata mai. Vedremo se cederò davvero prima o poi al genere di attenzioni che questa notte ho rifiutato. Per ora sono quasi certo che non cederò, in futuro non so. Tutto può succedere ancora nella vita
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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