tradimenti
La strana coppia
di Zindo
13.07.2024 |
13.207 |
11
"Pare che a loro piace fare così"..."
Sono ore che guido. Troppe. In questi giorni la stradale effettua più controlli del solito. Devo fermarmi anche per quanto prescrivere il codice della strada a noi camionisti, ma anche perché oltre la stanchezza ho anche un poco di appetito. Di cibo e non solo.
Mi fermo sull'ampio piazzale di uno dei tanti ristoranti sulla statale Adriatica.
E' un posto dove mi sono già fermato altre volte. Mi ci trovo bene per tipo di cucina, prezzo e trattamento in generale.
A differenza delle altre volte però oggi arrivo abbastanza tardi. Il gestore che mi conosce, tanto che da anni ci diamo del tu, quasi mi rimprovera con "A quest'ora? Tra poco la cucina chiude"
Io, di rimando: "E che cavoli, non mi sono fermato prima proprio per venire da te e adesso mi mandi via?.
Lui, come se mi facesse una concessione speciale: "Dai va, siediti là che non ti mando via. Vado a sentire in cucina cosa c'è rimasto o cosa possono ancora prepararti".
Il "la" che mi indica è una saletta piccola. Mi spiega che le due grandi sale principali il personale sta già risistemandole per la cena e mi dice che nella saletta invece ci sono ancora altri avventori.
In realtà ci sono solo due altri tavoli occupati, da un solo commensale ognuno.
Ad occhio uno deve essere un mio collega (sul piazzale infatti c'è anche un altro camion). L'altro no, non so se è per l'aspetto fisico, l'abbigliamento, qualcos'altro che non so captare ma non mi pare un camionista. Piuttosto uno un poco brillo o uno al quale piace molto parlare e scherzare.
Quello che penso essere un mio collega lo stuzzica e lo fa parlare. Essendo a due tavoli diversi, anche se non lontani tra loro, necessariamente devono parlare a voce alta ed io inevitabilmente sento ciò che dicono. Anzi quello che uno dei due dice, quello che parla, parla, parla...e che non mi sembra un camionista.
Stuzzicato dall'altro sta dicendo, più o meno queste cose.
"E' successo per caso. Io e Sandra, mia moglie, eravamo andati a trovare degli amici in campagna. Sull'aia del casolare c'era una tavola con dei chiodi arrugginiti, ci sono passato sopra accidentalmente con la macchina, ho forato. Pazienza. Ho montato la gomma di scorta, o meglio il ruotino di scorta. In otto anni che avevo quella macchina non mi ero mai accorto di non avere una vera ruota di scorta. Non avevo mai forato prima. Tornando a casa, era quasi l'imbrunire, non so come e perché, forse ho fatto una seconda foratura, forse il ruotino era già malandato prima, fatto è che cedette pure quello. La ruota di scorta era quella già forata prima.
Non restava che prendere la ruota già smontata prima e cercare di raggiungere ilnon troppo lontato, ma neanche tanto vicino, gommista all'inizio del paese, sperando di trovarlo ancora aperto Caminando, gomma in mano, ho provato anche a fare l'autostop ma nessuno mi ha caricato.
Sandra è rimasta a bordo strada , vicino alla macchina ed io ho fatto la scarpinata.
Tra andare e far riparare la gomma ci ho messo quasi quaranta minuti. Il garzone del gommista poi mi ha cortesemente riportato alla macchina con la sua motoretta. Alla macchina però non ho trovato Sandra e la vettura era chiusa a chiave. Non ho potuto neppure sostituire la ruota perché il cric e la chiave erano nel portabagagli che non potevo aprire.
Il garzone del gommista ed io ci siamo guardati. Io speravo che lui avesse una soluzione, lui probabilmente aspettava che io gli dessi la mancia.
Ecco arrivare una macchina di grossa cilindrata, guidata da un tipo oltre i cinquant'anni che non avevo mai visto prima. Si è fermato e dalla sua vettura è scesa mia moglie.
Quello le ha detto “alla prossima, bella” e se ne è andato.
Ho chiesto a Sandra chi fosse.
Lei ha sorriso e mi ha detto: - Che ne so io? E' uno. Mi ha vista ferma, si è fermato, mi ha detto : “Oh bella quanto vuoi?” Io per scherzo ho detto duecento euro, lui mi ha detto “ok, sali”..io sono salita..o me li ha dato davvero i duecento, guarda qui.."
Mi ha mostrato un biglietto verde e due rossi: erano proprio duecento euro. Sandra rideva. Io ero inviperito e stavo per darle uno schiaffo.
Il garzone del gommista invece disse: "Oh bella io 'sta cifra non ce l'ho, se me fai lo sconto una bottarella te la darei pure io, in fondo non ho il macchinone come quello ma ho pure meno anni de lui.
La giovinezza conta pure qualche cosa o no?"
Sandra scoppiò a ridere.
Io avevo il sangue agli occhi.
La puttana di mia moglie ridendo mi fece: -Vuoi vedere che mentre tu cambi la ruota io rimedio un'altra piotta! Glielo vogliamo fare un favore a 'sto ragazzino?"
Il gommista interferì "A signò facciamo mezza piotta e dopo la cambio io la gomma, mica vuoi far sporcare le mani a sto poveraccio?"
Come se io non ci fossi stato mia moglie gli disse: "Si può pure fare, ma poi ci aggiusti pure l'altra ruota"
Aho', quegli impuniti sai che fecero? Lì, davanti a me? Aprirono la portiera, ribaltarono i sedili e si misero a scopre dentro la macchina mia, sul bordo della strada, con me li di fuori"
"E tu che hai fatto?"
"Che dovevo fare? Oddio, al momento avrei fatto pure una carneficina, ma poi ho pensato " Si, però mi ritrovo non solo due gomme aggiustate ma pure duecentocinquanta euro piovute dal cielo" e poi l'avresti dovuta vedere mia moglie come si divertiva. Scopava con quello, guardava me e mi sorrideva. Si stava a divertire. Infatti alla fine, prima che io le dicessi qualcosa, lei, tutta beata, mi è venuta vicino, mi ha abbracciato e mi ha detto"Che dici amò? Lo vogliamo fare più spesso questo gioco? Tanto mica se consuma, anzi la tengo allenata"
"E quindi?"
"Quindi... -(guarda anche me e continua)-..Non so che avreste fatto voi ma io... non ho mai avuto il coraggio di contraddire mia moglie. Perché avrei dovuto iniziare a farlo proprio allora? Ora tu mi dirai che sono un cornuto. Io dico di sì Sì, ma almeno io so di esserlo.
Sa che ho sentito.
Mi ha guardato mentre parlava. Ha voluto che sentissi. Mi guarda ancora.
Intervengo "Sarebbe interessante conoscere tua moglie"
"Sto aspettando che venga a prendermi. Te la presento di sicuro."
Quello che io ritengo essere il camionista, approfitta del fatto che il chiacchierone guardava verso me e mi fa un gesto battendo un suo indice sulla tempia come a dirmi "Non dargli retta. E' matto"
Arriva il gestore, al quale avevo già fatto la mia ordinazione, portandomi un abbondante primo e dice al...(non so definirlo..matto?..Cornuto?..Parolaio?): "Preparati che tua moglie è venuto a prenderti."
Quello si alza dal suo tavolo e mi dice "Vuoi conoscerla? Dai vieni, che te la presento" L'altro ride e ripete il gesto.
Il gestore del ristorante mi dice "Mangia che tra poco si chiude"
La fame, il gesto dell'altro camionista e il consiglio del gestore mi inducono a preferire il piatto, Sinceramente non ho dato molto credito alla storia.
Quello sta per uscire quando nella saletta entra una stanga di donna da far girare la testa a chiunque, prende l'uomo per un braccio e gli dice "Andiamo su, che sono stanca e voglio andare a riposarmi un poco". Lui mi guarda e dice "Se è stanca, è stanca, sarà per un altra volta".
I due se ne vanno.
Chiedo all'altro "Lo conosci? Scherzava?"
"L'ho visto oggi la prima volta. Pensavo fosse matto. Mi sa che mi sono sbagliato io"
Io mangio la pasta un poco scotta e penso che invece ...ho sbagliato io.
Per non restare nel dubbio, appena riappare il gestore gli dico: "Bona quella donna che è entrata poco fa." e aggiungo "Se fosse una che la dà, ci farei un pensierino"
Il gestore sorride e dice "La dà, la dà anche senza fare tante storie, quando le va"
L'altro avventore, forse anche lui pentito di non aver creduto al marito di lei, esclama come stupito "No! Vuoi dire che quella è una puttana?"
E il gestore "Assolutamente no. Le puttane la danno per soldi, lei solo se si vuole divertire, quando e con chi vuole lei... e se sta con il marito, perché quando va in giro senza lui non se ne parla proprio. Pare che a loro piace fare così" .
Si, ora sono certo, ho sbagliato io. Poi però rifletto ripensando alle condizioni della donna per darla, che ha appena detto il gestore, in particolare "se e quando vuole lei" e lei oggi non voleva , l'ha detto lei di essere stanca. O forse penso questo solo per non rammaricarmi troppo dell'occasione persa.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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