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Lui & Lei

normale scena di vita coniugale


di Zindo
26.04.2025    |    1.207    |    4 9.1
"Nicola ci da ancora e ci da di brutto prima di accasciarsi sulla moglie dicendo con voce affannata “godo anch'io” e sprigiona una parte di se dentro la donna..."
Non solo seguendo questo sito, ma anche dal sentire discorsi che si fanno al bar o altrove, trovo conferma che quasi per tutti il piacere più ambito è quello sessuale. Ovviamente!
Ci sono, è vero, alcune rare eccezioni come quelli che godono più per un gol segnato dalla propria squadra che per una scopata, o chi va in delirio per incontrare un o una diva e resta impassibile davanti ad un corpo perfetto di persona comune. Sono eccezioni.
Ma dalle stessi fonti, cioè sia seguendo questo sito, sia dai discorsi che sento al bar o altrove ho l'impressione che per i più il sesso per essere davvero piacevole debba essere necessariamente trasgressivo.
Ci avete fatto caso che anche qui sopra i racconti che vanno per la maggiore sono quelli che trattano di trasgressioni?
Si sbava per i racconti sull'incesto, vanno a ruba quelli sugli scambi di coppia, non vanno affatto male quelli sulle coppie aperte a terzi partner, se la cavano i racconti sulle orge, tra gay, dei tradimenti, delle prime esperienze, e via dicendo. Ma le scopate più diffuse, quelle più praticate al mondo, le trombate tra moglie e marito non destano più interesse in nessuno?
Mah! Secondo me le cose non stanno come sembra dai racconti di questo sito e dai discorsi che si fanno al bar, semplicemente perchè chi sta bene, ma proprio bene con il (o la) proprio/a comiuge non perde tempo né a scrivere racconti, né a leggerli, nè ad andare a parlare con gli amici al bar, ma se ne sta a casa a trombare.
Mi pare di sentire qualcuno che commenta "Uffa che noia il solito sesso casalingo! Sempre la stessa minestra".
Forse a volte è vero. Non sempre però.
Chissà che, invece, quei comportamenti che gli uomini non apprezzano delle loro mogli non siano delle sgtranezze mentali ma forse provocazioni erotiche delle donne, che gli uomini non sempre capiscono.
Per esempio vi parlo di Nicola e Licia, sua moglie.
Licia, ancora molto piacente moglie di Nicola, ha scelto di lavorare ma in part-time . "Lavorare" sia per sentirsi realizzata anche professionalmente, sia per avere una certa autonomia economica; in "part-time" per avere tempo per potersi dedicare anche alla casa, alla famiglia, a se stessa.
Per esempio oggi il, tempo è pessimo. Non è il caso né di uscire per fare una passeggiata, né per fare shopping, Proprio per le condizioni climatiche non vale la pena neppure mettere in lavatrice la limitata quantità di biancheria da lavare, tanto non si asciugherebbe facilmente e poi è poca, sarebbe sciocco consumare energia elettrica per un bucato così limitato. La casa è già pulita, una cena per due si farebbe presto a prepararla ma c'è anche roba già pronta.
In casa miriadi sarebbero le cose che una donna potrebbe fare. Licia sceglie quella che a lei in questo momento garba di più: prepararsi ad accogliere il marito quando tornerà dal lavoro.
Nicola, suo marito, non arriverà preso. L'ha già avvertita telefonicamente che dovrà feremarsi al lavoro più del solito, e poi stasera ci sono le intemperie e c'è anche una situazione di traffico automobilistico un poco intrigata. Tarderà sicuramente.
Licia pensa a come sorprendere il maritino.
Usare biancheria intima particolare? Già fatto altre volte!
Preparare una cenetta afrodisiaca? La cena c'è già e bisogna pur badare al bilancio familiare per non sprecare quello che si ha.
Allora? Allora Licia ha un'idea. A lei piace molto quando il marito si adira un poco, ma non si adira quasi mai. E' un bonaccione. Però lei sorride perchè nella mente le balena l'idea di come farlo innervosire.
Intanto Nicola ormai è già sulla via di casa. Con futili motivazioni il direttore lo ha trattenuto al lavoro mezz'ora oltre il normale orario. La pioggia torrenziale oltre ad avere già intasato le strade rendendole come ruscelli, continua a scendere abbondante e violenta tanto che i tergicristalli, attivati alla massima velocità, non riescono a rimuovere l'acqua dal parabrezza. La luce dei lampioni più che illuminare il percorso si riflette sull'acqua disturbando la visa.
Poi ci sono i conducenti sbadati a cui badare, il traffico caotico, eccetera.
L'insieme delle cose hanno reso una fatica estenuante percorrere i circa quindici chilometri dal lavoro a casa.
Finalmente è arrivato. Ha anche un discreto appetito. Spera di trovare almeno la cena già pronta.
Quando però apre la porta, stranamente nella sua abitazione regna il buio: solo una striscia di luce filtra da sotto la porta della camera da letto.
Chiama “Cara” la moglie, la quale con un filo di voce risponde “Sì, caro” da oltre quella porta.
Teme che si sia sentita male e si sia messa al letto. Corre veloce, apre e.....
“Oh, finalmente sei arrivato!” dice lei con voce flessuosa.
Nicola neanche le sente quelle parole: sgrana gli occhi davanti a quel che vede. La moglie è totalmente nuda, distesa sul letto a gambe leggermente divaricate, una delle quali appena un poco ripiegata e con il ginocchio sollevato. Con una mano si tocca tra le gambe. Porta le dita dell'altra mano alla bocca, le inumidisce di saliva e poi va a toccarsi i capezzoli già turgidi e passa, con lussuriosa malizia, la lingua tra le labbra prima di dire: “Finalmente sei arrivato, ti sto aspettando da parecchio”
Nicola si sfila la giacca e la lancia da qualche parte mentre chiede “Mi aspettavi in questo modo?”
Lei muove anche un poco il bacino nel far scorrere le dita della sua mano tra le labbra della figa posta ben in vista e, sempre con voce sensuale, provoca: "Non dire che avresti preferito trovarmi vestita e seduta a guardare la televisione anziché così, già pronta per te”.
Nicola non risponde a parole, si slaccia la cintura, abbassa di poco i pantaloni e siede sul bordo del letto, accanto alla moglie. Prima di continuare a spogliarsi allunga una mano per toccare quel corpo invitante.
Lei sussulta e cambiando radicalmente tono, esclama “Ohhh, ma hai le mai freddissime!”
“Mi si scalderanno subito” risponde Nicola chinandosi con l'intenzione di baciarla.
Quando le labbra stanno per sfiorarsi la moglie gira di colpo il capo e con la mano con la quale si toccava i seni fa il gesto di voler tappare la bocca al marito. Con tono sdolcinato gli dice sorridendo “Forse è meglio che ti lavi i denti”.
Se non fosse per il tono di voce affabile ed il sorriso cordialissimo ci sarebbe da ritenersi offeso, invece Nicola capisce che forse il suo alito potrebbe non essere dei migliori ed anziché risentirsi, è lui che chiede scusa e va a lavarsi.
Per camminare speditamente prima si sfila i calzoni e, camminando finisce di sbottonarsi anche la camicia. Si lava i denti con cura ma in fretta perché nel frattempo la moglie continua a stuzzicarlo, emettendo gemiti come se stessero già scopando.
Nicola si riavvicina al letto; è quasi nudo ormai. Si abbassa quasi a voler far sentire la freschezza del suo alito. Lei approfitta per allungare una mano sul cazzo del marito. Lo tocca, lo stringe, si compiace “Uhm che bello!E' già duro!”. Poi usa di nuovo il tono di voce dolcemente supplichevole e suggerisce: “Stupidone perché non ti sei lavato anche questo? Dai lavalo per bene che poi ti faccio impazzire anche con la bocca! Vaiiii...”
Con una espressione leggermente contrariata, Nicola si alza di nuovo e torna in bagno. Intanto si è denudato del tutto. Si lava per bene e con un certo piacere per quell'erezione prepotente del suo membro. Lavarlo in quello stato somiglia un poco anche al masturbarsi. Ma oltre la porta l'attende un piacere più grande, per questo non temporeggia ma si lava con cura sì, ma pure con sollecitudine.
Si alza dal bidè, si asciuga, si avvia verso la camera ma ecco apparire sulla porta la moglie, splendida nella sua nudità, con lo sguardo furbetto e l'ormai ricorrente sorrisetto malizioso. Lo invita a fermarsi dicendogli: “Non penserai mica di non dovermi ricambiare se io te lo lecco e te lo succhio, perciò voglio essere pulita anch'io per te”
“Basta che ti sbrighi” risponde Nicola facendosi da parte per farla passare.
I due corpi nudi si sfiorano, l'odore della pelle dell'uno invade le narici dell'altro. Lei con malizia fa il gesto di voler bloccare Nicola allargando un braccio. Poi si stringe, fa premere i suoi seni sul corpo di lui, fa scendere la mano fino a sfiorare il cazzo ben duro e teso appena lavato e bisbiglia: “Non ti piacerebbe lavarmela tu?”.
Riprende il breve percorso fino al bidè “tirando” con se il marito per il cazzo che ha nella mano. Si siede a cosce divaricate, apre l'acqua e offre il flacone del sapone al marito. Nicola l'asseconda. Un attimo dopo la mani di lui scorrono tra la gran schiuma che si è formata tra le cosce di lei e intanto si avvicina per invogliare sua moglie ad iniziare il tipo di prestazione che gli aveva promesso: lavorarlo di bocca.
Lei però dice: “Se fai così non finiamo mai”e si sottrae a Nicola per sciacquarsi da sola, si alza e si asciuga sotto lo sguardo del marito che quasi furtivamente nel frattempo le accarezza le spalle e le natiche.
Finalmente tornano al letto. Lei è distesa, lui non ha più voglia di ulteriori preliminari e fa per porsi sul corpo di lei che si muove per tendere un braccio ed arrivare all'interruttore e spegnere la luce a soffitto e lasciare sola quella dell'abat-jour.
E' finalmente il momento, ma lei chiede “Hai sentito?”
“Cosa?”
“Un rumore, di là”
“Non c'è stato alcun rumore”
“Eppure a me pare di averlo sentito. Ma l'hai richiusa bene la porta quando sei rientrato?”
Nicola agisce come se non stessero parlando, ignorando le parole di lei e cercando di arrivare subito “al dunque”, nonostante lei sembra essersi distratta.
Però la moglie insiste “E dai, per favore, va a controllare. Non mi sento tranquilla così”
Nicola ormai prossimo ad imbestialirsi scende dal letto, accende la luce in quella e nelle altre stanze, dice “Non c'è un cazzo” e abbastanza arrabbiato torna sul letto.
La moglie “Hai controllato che ci sia il chiavistello alla porta?”
“Basta” esclama Nicola afferrandole le braccia e premendola sul letto come ad immobilizzarla, “Ho controllato ovunque tranne che dentro te. Ora entro ed ispeziono per bene anche te”.
“No, no. Che fai il bruto con me? “ dice lei cercando di dimenarsi ma Nicola le tappa la bocca con la sua, le blocca il corpo con il suo peso e le gambe messe a tenaglia. Senza più alcuna delicatezza cerca la penetrazione alla quale lei sembra volersi contrapporre. “Sembra” ma forse non si contrappone davvero se l'impresa a Nicola riesce abbastanza presto. Trovato l'imbocco spinge dentro con rabbia, ed energica forza, quasi con violenza. Lei emette addirittura una specie di grido ma Nicola non si ferma, comincia a cavalcarla selvaggiamente, sembra un martello pneumatico in piena azione con la sua veemenza.
La moglie dice “No, no, non così” ma lui la ignora e la sbatte.
All'improvviso la tensione di lei cede di colpo, si arrende per un attimo, un solo attimo perché poi riparte anche lei all'attacco, aggrappandosi con le caviglie alle gambe di lui e gli si stringe forte al corpo con le braccia. Punta anche le unghia sulla pelle come se volesse conficcargliele.
La lotta si fa frenetica e lei ora dice il contrario di poco prima, gridando “Sì, sì, toro, sfondami, sbattimi, sono tutta tua, entraci tutto in me, ti voglio, ti voglio tutto.....”
Il ritmo che hanno preso non è più sostenibile dopo alcuni secondi, forse minuti. I loro respiri sono affannosi, i loro corpi accaldati, ma si limitano solo a rallentare un poco l'eccessiva foga, continuando a darsi e volersi reciprocamente, per amore, per rabbia e per desideri istintivi. A volte la bocca di Nicola bacia il lobo di un orecchio della moglie, altre volte lo morde. Altrettanto fa lei su una spalla di lui e intanto pompano a gran ritmo, lo fanno a volte rallentando , altre volte accelerando all'impazzata, fino a quando lei comincia a gemere , a sussurrare “godo”, a dire “godo”, a gridare “godooooooooooo”.
Nicola ci da ancora e ci da di brutto prima di accasciarsi sulla moglie dicendo con voce affannata “godo anch'io” e sprigiona una parte di se dentro la donna.
Si abbracciano, si baciano, si accarezzano a lungo.
“Fammi scendere che vado a preparati la cena”
“Non ho mica tanto appetito sai”- le dice Nicola, mentendo.
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