tradimenti
Ricordo del primo bacio
di Curioso917
14.11.2024 |
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"“Almeno questo è un buon segno quelle che per tè sono normali…..."
Non tutto quello che luccica è oro, rampollo di famiglia benestante piemontese ,una vita spianata, invidiato da molti e dai pochi amici.
Quelli del mio ceto non li sopporto,con quella puzza sotto il naso e l'aria di sufficienza ,a scuola dovevo conviverci ed è uno dei motivi per cui sono diventato il classico secchione,meglio perdersi nei libri che frequentare,loro e le stupide attività ludiche per figli di papà.
Mio padre non pervenuto,la famiglia per lui è un optional, una bella moglie per le cerimonie importanti,due figli come si conviene alle famiglie rispettabili.
Per il resto completamente assente,i suoi unici interessi sono gli affari e le troie che frequenta,forse a malapena pena si ricorda i volti mio e di mia sorella.
Mamma almeno è presente, almeno quando non è occupata a scialare i soldi di famiglia con i suoi amanti .
Di Irma mia sorella c'è poco da dire, viviamo esistenze diverse,lei nell'alta società ci sguazza, sempre vestita alla moda,impegnata a spettegolare su tutto e tutti con le altre oche delle sue amiche.
Praticamente una bella famiglia di facciata, certo non mi manca nulla tranne forse l'affetto,certo Giovanna la nostra governante era gentile e premurosa nei nostri confronti ma non è la stessa cosa.
Ogni tanto i compagni cercano di coinvolgermi in qualche situazione io gentilmente declino trovando mille scuse.
“Amedeo sei una lagna”è la frase che ricevo e lagna diventa il mio alias, forse è vero sono noioso, sarà per questo che le coetanee mi evitano,con le ragazze mi blocco e non so cosa dire.
L'unico piacevole ricordo era di una ragazza di cui purtroppo non mi ricordo il nome, a pensarci bene si è rifiutata di dirmelo, l'ho conosciuta in vacanza,lei era del posto,riusciva a intrufolarsi nella spiaggia privata di noi ricchi, la guardavo da lontano per me era bellissima con quel costume intero demodè,e i suoi capelli corvini che le arrivano ai fianchi.
Un giorno le guardie la pizzicano,la prendono per un braccio in malo modo per cacciarla dalla spiaggia,non so cosa mi abbia spinto ma intervengo.
Urlo”Lasciatela stare è con me”, immediatamente la liberano,lei si avvicina:”odio quei maledetti,il mare e le spiagge sono di tutti”, ragionamento più che giusto.
Mi sentivo come il cavaliere che ha salvato la donzella dalle grinfie dei banditi,mi piace e vorrei conoscerla meglio.
“Ciao,sono Amedeo,non ti ho mai vista qui”,”bugiardo è giorni che vengo e tu mi spii”,”bhe' si è vero,era tanto per parlare,come ti chiami?”,”che ti importa,a fine estate te ne vai !”.
Resto bloccato impalato come un salame senza sapere cosa dire :”dai scherzo,scusami ma certe cose mi fanno innervosire,sei bravo a nuotare?”,anni di piscina sono serviti faccio nuoto agonistico :”un po' me la cavo”,”dai vieni,vediamo se arrivi all'isolotto” ,corre verso il mare e io la seguo.
È stato difficile tenergli testa,gli ultimi cento metri è stanca e rallenta,io da buon cavaliere la faccio arrivare prima:”Amedeo o come diavolo ti chiami, perché mi hai fatto vincere,non sono una stupida”,”perché sei bellissima”,chiudo gli occhi in attesa dello schiaffo.
“Te l'ho detto non posso essere la tua fidanzata,se lo sanno i tuoi che esci con una come me' si arrabbiano sicuramente , comunque anche tu mi piaci non mi sembri come quegli altri montati che frequentano la spiaggia “.
Improvvisamente mi bacia,non ho mai baciato una ragazza ,resto impietrito con le labbra chiuse,sento la sua lingua che cerca di entrare:”che imbranato,si bacia con la lingua”, socchiudo le labbra,il mio primo bacio.
Sono predisposto ad imparare, limoniamo almeno mezz'ora la mazza reagisce gonfiano il costume,lei lo guarda poi si mette a ridere e corre in cima alla scogliera:”vediamo come te la cavi con i tuffi”,tempo di dirlo ed è già in acqua,un tuffo a bomba che alza una colonna d'acqua, mi tuffo di testa e la raggiungo,arriviamo a riva trafelati e allegri,ci stendiamo sulla sabbia a riprendere fiato,e stato il miglior momento della mia vita,poi lei deve andare e io torno nella spiaggia vip.
Il giorno dopo l'ho vista da lontano,i vigilantes l'hanno bloccata,mi guarda e alza le spalle,da quella volta non l'ho più vista.
L'università è una passeggiata,ho scelto gli studi umanistici,storia antica e paleontologia, laureato con lode è bastata una telefonata di mio padre per diventare direttore di un museo cittadino.
Nel frattempo continuo a approfondire gli studi , civiltà precolombiane e mediorientali,occupo il tempo di un'esistenza vuota, pochi amici e storie passeggere,nulla di importante.
Sentimentalmente è un disastro ,forse sono troppo esigente è facile trovare da trombare sono un giovane uomo di bell'aspetto,le ragazze non mancano,non posso dire di non averci provato ma alcune si sono rivelate oche senza cervello e altre ambivano sfacciatamente al benessere.
Mia madre insisteva per vedermi accasato temeva persino che fossi gay, è arrivata a pagare una escort di alto bordo per verificare la mia mascolinità.
Una donna intelligente e spregiudicata,mi ha agganciato al museo,aveva imparato benissimo la sua parte sembrava avere i miei stessi interessi,la sera stessa l'ho invitata a cena,una donna affascinante ma in lei qualcosa non mi convinceva.
Dopocena è venuta da me', abbiamo fatto sesso per ore,una gran scopatrice,non aveva limiti , subito mi sono sentito attratto dal suo sederino morbido come burro ha preso tranquillamente venti centimetri di verga,la passera all'apparenza sembrava strettina ma quando attivava i muscoli interni era impossibile resistere,in breve riempivo il gommino,seni morbidi e profumati con capezzoli che sembravano fragole,e una bocca da sanguisuga,con labbra rifatte ma con gusto.
Si è fermata da me' tutta notte,al risveglio con sguardo soddisfatto ha votato il sacco,mi ha detto qual'era il suo compito pregandomi di non dire nulla al committente,ci siamo frequentati per mesi, quando non aveva clienti mi telefonava e erano notti da fuochi d'artificio.
Poi il lavoro l'ha portata a Roma, peccato era una squillo ma con lei stavo bene e parlavamo un po' di tutto.
Mamma tranquillizzata sui miei gusti sessuali è diventata ancora più pressante, praticamente ho dovuto uscire con tutte le amiche di Irma,su alcune niente da dire, facevano sesso in modo soddisfacente ma non scattava la scintilla,altre erano proprio involucri vuoti,se non fossero state di buona famiglia potevano fare solo le mignotte.
Poi un giorno la svolta , Irma insiste per farmi conoscere una nuova amica appena arrivata in città, appena l'ho vista ne sono rimasto colpito,alta, slanciata,con dei tratti del viso che mi ricordano Estrella la escort con cui uscivo.
Usciamo noi tre e l'ultima fiamma di mia sorella,un aperitivo in un ristorante alla moda,la ragazza si chiama Elisa, rispetto alle solite amiche è diversa.
In due ore parliamo un po' di tutto, ha una buona cultura, è la prima volta che mi trovo bene con una sua amica ,una serata piacevole,mi apprestavo a chiederle di venire con me' a cena quando riceve una telefonata dai suoi.
“Scusate devo rientrare, papà non si fida a lasciarmi fuori di notte da sola in una città che ancora non conosco”,”Irma ridacchia:”chi sei cenerentola?”,”smettila, rispetta i pareri di genitori preoccupati, Elisa sarebbe un piacere accompagnarti”.
“Non serve, abito ad un paio di isolati”,”meglio ho proprio voglia di fare due passi”,ci incamminiamo ogni tanto la osservo , un bel viso non eccessivamente truccato,quasi una bellezza acqua e sapone, è difficile oggi trovare ragazze così.
In breve arriviamo al suo portone,un palazzo anonimo,non credo se la passino bene,una brava ragazza senza grilli per la testa,ne resto colpito,cerco di baciarle le guance ma lei si ritrae e mi porge la mano.
Ci salutiamo e torno a casa, durante la notte mi sveglio e penso a lei,forse è la donna giusta, vedremo dipende anche da lei.
Nei giorni successivi non ho occasione di vederla,una sera a cena dai miei faccio cadere il discorso con mia sorella.
“Buum,hai trovato quella giusta?”,mamma raddrizza le orecchie , comincia a chiedere chi è,cosa fa,chi sono i genitori e cosa fanno,mi sto spazientendo.
“Sentite voi due,non me ne frega niente chi sono i suoi, volevo solo sapere se la conosci, che tipo è?”,”bho’ , è entrata in compagnia da poco, qualcuno dice che è nobile ,resta con noi per qualche ora e poi sparisce,io la trovo strana “.
“Almeno questo è un buon segno quelle che per tè sono normali…. Lasciamo perdere”,Irma mi mostra la lingua , mangiamo ,ogni tanto Irma mi stuzzica,sto al gioco nella speranza di rivederla,a fine cena mi osserva:”Amedeo per la prima volta ti vedo preso per una donna, scateno le bisbetiche per informarmi su di lei,dillo che tua sorella non è male”,la ringrazio,questa volta può essermi utile.
Una sera Irma mi chiama:”ciao fratellone,la tua bella è qua al bar,ho fatto finta di non sapere nulla e le ho chiesto come è andata la passeggiata dell'altra sera,non ha detto nulla di che ma dalla espressione secondo me gli piaci,dai raggiungimi”.
Guardo l'ora,sono già le undici sicuramente se ne andrà presto, declino l'invito e torno ai miei libri,a mezzanotte altra telefonata :” la tua principessa se n'è andata,ti conviene ripassare i bon ton, pare sia veramente una baronessa ma da come si veste decaduta”.
Che sia nobile non mi importa un fico secco,mi piace conoscerla a fondo ma di fare la posta al bar non ci penso nemmeno.
Passano settimane,una sera passeggio tra i saloni del museo di etnografia prima della chiusura:”Amedeo !!“,mi volto è lei,e vestita con un tailleur tinta pastello, che le sta a pennello:”ciao Elisa sono felice di rivederti “,non le chiedo cosa ci faccia qui.
“Ciao ho saputo che lavoravi qua, adoro questi musei ed a essere sincera speravo di incontrarti “,”waw, anch'io speravo di rivederti,quella sera sono stato veramente bene” abbassa lo sguardo come si vergognasse :”ti ho fatto sprecare un uscita,un bell'uomo come tè chissà quante donne e io sono tornata a casa senza neanche….si insomma, volevo baciarti ma non ne ho avuto il coraggio “.
Mi piace sempre di più,non che adori le donne timide anzi,mi piacerebbe una compagna battagliera ma il sul modo di fare di altri tempi mi affascina.
“Mi auguro che alla prossima uscita avremo più tempo per noi”,un modo per dirle che voglio rivederla:”ti và se ti mostro questa sala?”, annuisce io le faccio lo spiegone poi l'invito per un caffè alla macchinetta.
Ormai il museo è deserto, parliamo di cose futili ma poi non resisto alla tentazione di baciarla,mi aspettavo uno schiaffo ma inaspettatamente si lascia andare,il più bel bacio che ricordi.
Sono ingrifato questa donna mi piace,le metto una mano sulla coscia ,scivolo sotto la gonna e risalgo fino al perizoma,dalle sue labbra esce solo un siiii di desiderio.
Mi rendo improvvisamente conto che qualcuno possa vederci ma troppo è il desiderio di lei, continuo a baciarla e palparla,le slacciò la camicetta,mi appaiono due seni perfetti,li palpo e la mia bocca si impossessa di un capezzolo che immediatamente diventa duro e si allunga,devo farci l'amore adesso,ora,non mi importa di nulla,in questo momento esiste solo lei.
La prendo per mano e raggiungiamo il mio ufficio,tempo di chiudere la porta e sono tra le sue braccia,la mazza è dura da farmi male,lei la prende con una mano,la guarda con ammirazione e in un attimo sparisce tra le sue fauci.
È piuttosto brava, quando si accorge che sono al limite mi stringe lo scroto, è una piacevole tortura, voglio restituire il favore,ci stendiamo incrociati e mi dedico ad un lungo cunnilingio,le nostre lingue e le labbra si danno piacere, Elisa sbrodola soffoca gli ansimi sulla mia verga.
Vorrei di più desidero scoparla ma lei accelera il ritmo della pompa fino a portarmi al punto di non ritorno,le allago la bocca con lunghi schizzi che beve golosamente,poi si passa la lingua sulle labbra per godersi le ultime gocce.
Sono come ubriaco,non è solo bella,anche a letto ci sa fare,il randello si riprende immediatamente, cerco di entrare in quella calda passera ma lei si ritrae.
“Scusami Amedeo non me la sento”, non capisco eppure era partecipe e non certo inesperta,a malincuore fingo di non essere dispiaciuto e rispettare i suoi tempi.
Mi racconta che si è lasciata da poco con un uomo,dice uno dell'alta finanza, l'ha mollato perché l'ha sorpreso a tradire,ed è delusa dagli uomini.
Mi viene spontaneo dirle che non tutti gli uomini sono uguali e che se mai fosse la mia ragazza non la tradirei mai,lei d'impulso mi bacia sento sulle labbra il sapore del mio sperma,che donna, usciamo dal museo e ognuno per la sua strada.
Passo la notte a pensarla, bella calda e istruita, tutto quello che si può cercare in una donna, se non sono cotto poco ci manca.
Il giorno dopo ricevo una telefonata da un numero sconosciuto, è lei :”pronto Amedeo scusami,non dovrebbero essere una ragazza a telefonare la prima volta,ieri ero confusa,non capisco cosa mi sia capitato di solito non mi comporto così,mi sono lasciata trasportare dal desiderio come una ragazzina “.
“Credimi, neanche io mi sono mai permesso di fare una cosa del genere,quasi ti ho violentata,ho approfittato di tè,non so come scusarmi “, attimo di silenzio;”ci sarebbe il modo, questa sera sono libera i miei sono partiti e non sono brava a cucire “.
La prima sera insieme, aveva voglia di pizza l'ho portata fuori città in una pizzeria che amo da sempre, passiamo una bella serata,non parliamo di quello che è successo al museo,non serve, sappiamo ambedue che era solo questione di tempo,le confesso che è dalla prima volta che l'ho vista la desidero.
Lei arrossisce come un educanda,non sembra neanche la stessa donna che mi ha praticato un fellatio da Guinness, facciamo una passeggiata per le vie del borgo,le ore volano, ormai è piena notte.
Al rientro in città mi guarda con occhi da cerbiatta:”non ho voglia di tornare a casa”,non occorre parlare ,dieci minuti dopo varchiamo la soglia di casa mia.
Notte fantastica,questa volta non si tira indietro,facciamo sesso con dolcezza,la sua patata è un nido caldo e accogliente ,la sua bocca il paradiso,la possiedo per ore senza mai stancarmi,lei è dolce come il miele è desiderosa d'amore.
Ci addormentiamo che è l'alba,al mio risveglio è lì accanto a me',dorme tranquilla, sulle labbra un sorriso,mi sembra un angelo,una creatura divina venuta dal cielo per completare la mia esistenza.
Si gira nel sonno,il mio uccello struscia tra due chiappe da capolavoro,non mi trattengo lo strofinò nel solco a contatto col pertugio,lei si agita e ansima a occhi chiusi,non dovrei osare tanto ma sono ammaliato dalle sue dolci colline,le scosto con le mani il perizoma ,il piccolo pertugio scuro mi attira come una falena dalla luce,lecco dal solco sudato al centro del mio desiderio,la lingua si insinua, è morbido e cedevole,leccarlo è un piacere.
Sembra dormire anche quando appoggio la cappella dopo averla bagnata nel suo laghetto di umori,una leggera spinta e sento lo sfintere cedere,la mazza si fa strada lentamente nel caldo budello,dalla sua bocca escono come miagolii, sembra non aspettare altro.
Affondo la mazza fino alla radice, sento lo scroto appoggiarsi sulle grandi labbra gonfie e bagnate di umori,al mio affondo un grido soffocato ma subito riprende a ansimare,la sodomizzo a lungo in varie posizioni lei si tormenta il clitoride e spruzza orgasmi.
Vengo e le farcisco l'intestino, mette una mano a proteggere le fuoriuscite indesiderate e poi tutti e due sotto la doccia.
Più passa il tempo e mi accorgo di non potere più farne a meno, Elisa mi è entrata nel sangue,quando facciamo sesso non sempre è partecipe,non si nega mai ma a volte mi sembra distaccata,quasi assente.
Gliene parlo più di una volta ma lei dice che ogni tanto si rinchiude nel suo mondo,oddio l'idea di scopare una donna passiva,mi convince che gode ugualmente e che per lei è sempre stato così.
Ormai il nostro ménage prosegue da mesi,Elisa studia, presto dice che otterrà la seconda laurea ma a casa mia non l'ho mai vista sfiorare nemmeno una rivista.
A parte certe stranezze,con lei sto bene,credo sia l'ora di alzare l'asticella,e lei che un giorno mi chiede se me la sento di conoscere i suoi, accetto volentieri anche perché da quella sera non abbiamo più avuto una notte tutta per noi.
Classico pranzo della domenica,i suoi appaiano austeri ma sembrano apprezzarmi,con me scambiano battute e si parla di interessi in comune,con lei sono più freddi,forse ritengono che è il modo giusto per educare i figli.
Suo padre mi porta a visitare il vecchio palazzo che necessiterebbe di manutenzione,sulle pareti quadri di antenati,mi racconta la storia della famiglia e ne resto incantato.
Da quel pranzo i suoi le concedono di passare i weekend con me', è un primo passo, vorrei conviverci e un domani sposarla, ormai è certo ne sono innamorato.
Ultimo passo è portarla dai miei, naturalmente sanno che frequento una giovane donna e Irma ha detto a mia madre che è una nobile,quando andiamo a pranzo da loro manca solo la fanfara,la accolgono al meglio come fosse già la nuora.
Nei giorni a venire mia madre si gongola, si riempie la bocca dicendo a tutti che la fidanzata di suo figlio è una baronessa,tipico di una famiglia borghese arricchita.
Dopo un anno passare solo i weekend insieme mi sta stretto,una sera a cena prendo coraggio è da mesi che ho comprato un piccolo diamante,una scena d'altri tempi,dopo il dessert mi inginocchio davanti tutti gli avventori e chiedo la sua mano,lei sembra commossa e dice subito di sì, i clienti e il personale applaude pochi mesi fa' non avrei pensato di fare questo passo , ora ne sono felice.
Ci sposiamo in pompa magna con la benedizione delle famiglie,vederla in abito bianco mozza il fiato , è un dea e ha scelto me'.
Quindici meravigliosi giorni di luna di miele in isole da sogno, Elisa è una zuccherino,mare,sole sesso e buon cibo,sono giornate idilliache, purtroppo a tutto c'è una fine ma resterà un bellissimo ricordo.
Rientrati tutto procede al meglio,io torno al museo e mia moglie all'università o almeno così dice,la sera praticamente rientriamo insieme, d'altronde a casa non saprebbe cosa fare non ha mai cucinato e nemmeno ha intenzione di provare,abbiamo assunto una governante,una signora discreta ottima cuoca.
Qualche volta esce con amiche che non conosco,pare anche loro rampolle di ricche famiglie rientrate da studi all'estero.
Le sere che resto solo riprendo le mie amate letture, Elisa al rientro è raggiante ma stranamente distaccata, certo non si sottrae ai suoi doveri ma la sento lontana,dopo un mese la grande notizia, aspettiamo un figlio,le famiglie sono al settimo cielo, Elisa è figlia unica e Irma non ha nessuna intenzione di impegnarsi in una relazione seria.
Tutto bene?, niente affatto, presto i primi dissapori, all'inizio sembrava entusiasta di fare gite culturali, passavano i weekend tra musei e centri storici poi le cose sono cambiate,lei preferiva le gite alle terme con le fantomatiche amiche, passavo giorni solo come un cane,sono arrivato al punto di fare interminabili partite a burraco con Carla la governante .
Al quinto mese di gravidanza le cose sembrano tornare come ai primi tempi,torna dolce e coccolosa, più di una volta sono dovuto tornare a casa per soddisfare le sue voglie,una vera mantide.
Non passa giorno senza che il randello affondi della sua micia e nel tenero culetto, è insaziabile,nonostante i miei venticinque anni spesso devo ricorrere alla pillola blu per tenergli testa .
Un periodo meraviglioso, svegliarsi mentre le sue belle labbra pompano la mazza fino a spremermi il midollo,quale miglior risveglio?,sono felice,ho ritrovato la donna che amo.
Poi la pancia cresce, l'ecografia non lascia dubbi,un bel maschietto,nasce in primavera,lo chiamiamo Lorenzo nome comune dei nostri bisnonni.
Dopo il parto ,cocollo Elisa e sconsigliabile trombare ma ci soddisfiamo con le lingue, finita la quarantena riprendiamo con lo stesso ritmo.
Ho tutto dalla vita,una donna bellissima che mi ama e un meraviglioso figlio che ogni volta che posso coccolo.
Purtroppo anche come madre non è il massimo, normalmente se non c'è Carla i pannolini li cambio io,ho provato a insegnarle ma dice che le fa schifo.
Dopo qualche mese riprende la sua latitanza,tutti i giorni è in palestra almeno così dice,di allattare non se ne parla,la prima cosa è stata chiedere al medico di rimandare indietro il latte.
È assente sia come moglie e madre, cerco di parlarle ma per la prima volta la vedo incazzata e mi risponde male :” che vuoi da me',ti ho sposato,ti ho fatto uscire dalla tana dove eri rinchiuso,ti ho dato un figlio e soddisfo le tue voglie,che altro vuoi,la schiavetta che ti sta accanto? La mogliettina che cucina e fa tutto quello che vuoi,bene caro Amedeo ti sei sbagliato di grosso io non sono quel tipo di donna “,”Elisa non pretendo la luna,ti chiedo solo di essere un po' più presente come madre e stare un po' insieme “.
Se ne và sbattendo la porta,non la vedo per due giorni,quando rientra non una parola su dove era finita, neanche chiede di Lorenzo,io resto basito ma evito di litigare.
Passano i giorni ormai sembriamo due estranei,la rare sere che resta a casa mangia e poi si chiude in un'altra camera, Carla la chiama la principessina,si vede che non le piace,dopo mesi mi tocca ritornare alla masturbazione lei non mi si avvicina neanche,un giorno parlo con la madre,mi ascolta e sbianca :”ci risiamo,speravamo che con tè era cambiata,ma a quanto pare non le è passato”,”signora mi spieghi, voglio salvare il matrimonio”,lei scuote la testa:”parlagli è meglio che tu lo sappia da lei”,prende il bambino e lo porta dal nonno lasciandomi con mille dubbi.
La sera stessa al suo rientro la blocco:”Elisa dobbiamo parlare non si può andare avanti in questa maniera”,”perfetto hai ragione,ti concedo il divorzio,una settimana e ti libero della mia presenza”, resto di sasso la tenevo per mano lei mi strattona e se ne và.
Un mix di rabbia e frustrazione,in quel momento se me la trovavo tra le mani non so cosa le avrei fatto,prendo e vado dai suoi genitori.
“Adesso mi spiegate tutto per filo e per segno,ho sposato una donna che non conosco,ho cercato di parlarle ma lei non ha intenzione di dirmi il perché “.
Esce la verità,il perché erano così severi con lei,a diciassette anni frequentava un tipo sposato,il famoso finanziere,era rimasta incinta e se n'era andata via con lui,i suoi hanno denunciato la scomparsa in quanto minorenne,i carabinieri su segnalazione di amiche che frequentava l'hanno trovata in un appartamento lussuoso di Milano di lui nessuna traccia, Elisa aveva abortito e si rifiutava di tornare dai suoi.
Il suo complice ha abbandonato l'Italia è se né andato con la moglie a vivere in un paradiso fiscale, è per questo che la marcavano stretta.
“Forse è anche colpa nostra,ma quando ti abbiamo conosciuto ,un bravo ragazzo,la speranza era che con tè sarebbe cambiata,ma poi…”,”e poi cosa?”,”abbiamo saputo che era tornato e solo,il reato di rapimento di minore è andato in prescrizione, temiamo che lei lo sa e si veda con lui”.
Torno a casa sconfortato ho capito che ero usato solo per allentare il controllo della famiglia,i suoi mi hanno detto che ha frequentato solo il liceo e non si è mai iscritta all'università,sono stato preso in giro fin dall'inizio e io come un boccalone ci sono cascato.
Elisa non l'ho più vista neanche in tribunale,i suoi avvocati non si sono opposti all'assegnazione in esclusiva del figlio,del resto di lui non gliene mai importato nulla,il divorzio è stata una pura formalità lei non ha preteso nulla è solo sparita a vivere il suo sogno in qualche parte del mondo.
Ho saputo anni più tardi che lei e il suo uomo sono spariti durante il naufragio del suo yacht, non ho versato una lacrima,unico dispiacere era per i suoi genitori,gran brave persone e nonni stupendi.
Da allora non ho mai più avuto storie serie, quando rimani scottato hai paura anche dell'acqua fredda,non mi sono mai mancate le donne anche se devo dire che a loro confronto sotto le lenzuola Elisa vinceva dieci a zero ,in ogni caso non trovavo nessuna che condividesse almeno in parte i miei interessi.
Il tempo scorre veloce, ormai sono un uomo alla soglia dei quaranta, Lorenzo parte per la prima vacanza con gli amici, ovviamente sono teso come una corda di violino, è giusto che faccia le sue esperienze, ma un padre non è mai tranquillo.
Al liceo va alla grande, il padre di un amico ha una casetta a Francavilla al mare, i ragazzi resteranno soli per un mese, faccio le dovute raccomandazioni e la promessa di farsi sentire ogni giorno.
Incredibile, ogni giorno che passa sento sempre più la sua mancanza ,siamo legati come fratelli e il fatto che si confida mi rende orgoglioso.
Tutti i giorni ricevo la sua chiamata a volte anche più volte al giorno ,strana la vita,nel momento in cui sta spiccano il volo,pensa al nido.
Poi dopo la seconda settimana le chiamate diradano,mi parla di una ragazza che ha conosciuto ,la descrive con entusiasmo, ovviamente sono felice per lui, vorrei dirgli di stare all'occhio ma sono cose che fanno parte della crescita di un individuo,i primi amori,le prime delusioni e il momento dove si scopre il sesso.
Una sera è particolarmente eccitato:”sai papà,ci siamo baciati, è meravigliosa, l'idea che tra due settimane dovrò lasciarla mi fa impazzire,lo so dirai che è solo la prima infatuazione ma sono sicuro di amarla e esserne corrisposto “, mi parla con entusiasmo misto a tristezza, improvvisamente un flash, mi ricordo del primo bacio con una ragazza,avevo pressoché la sua età ed ero in vacanza coi miei nella stessa località,quella ragazzina è rimasta per anni nei miei pensieri ma erano tempi diversi e un ragazzo non poteva affrontare un così lungo viaggio da solo.
Sentire le parole di mio figlio,torno con la mente a lei ,la ragazzina decisa che odiava il conformismo.
Improvvisamente mi rendo conto che da due anni non mi prendo un periodo di riposo, perché no,da quelle parti a settembre è ancora estate.
“E se tra due settimane il tuo vecchio ti raggiunge? Magari si affitta una casetta per tutto l'anno, trecento chilometri non sono poi tanti, quando non posso venire con il treno ci impegni un paio d'ore “.
L'entusiasmo di mio figlio mi riempie il cuore, spero per lui che non riceva una grande delusione.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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