tradimenti
Mia moglie la troia
di Curioso917
19.09.2024 |
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"Mi sono sentito un povero illuso chissà cosa pensavo , Lucilla non è una donna da legarsi ad un solo uomo, dovevo capirlo allora, ma quella donna ha fatto..."
Mia moglie la troia Lo sapevo da sempre, tra gli amici godeva della reputazione di essere una vera troia affamata di cazzi ma già dalla prima volta che l'ho vista ne sono rimasto colpito, Lucilla è una mora alta un metro e ottanta, con capelli lunghissimi, occhi cerulei e un bel viso con due labbra carnose che fanno sognare ogni uomo che incontra.
Al bar spesso si appartava nella toilette degli handicappati, da fuori si sentivano gli ansimi dei fortunati prescelti, è da un po' che mi puntava ma io mi tenevo sulle le mie, odio le sveltina e tantomeno in un bagno .
In una serata piovosa mi ritrovo al bar da solo,quella sera giocava la nazionale e tra i patiti del pallone e il tempo inclemente il bar era deserto:”ciao bel tenebroso, visto che siamo soli mi degni di un sorriso?”,”ti accontenti di poco,ti posso sorriderti e offrirti da bere”,”fantastico di solito mi eviti”,la guardo è veramente bella,accavalla sensualmente le lunghe gambe,mi sento il sangue ribollire e l'uccello gonfiare il pantalone,la cosa non le sfugge:”wuau ma allora un po' ti piaccio,”,penso tra me che non sa quanto ma in un attimo dopo mi smonta:”dai vieni in bagno che ti faccio una pompa”.
“Scusa ne faccio a meno,certo che tu esageri col romanticismo,ti è mai capitato di pensare ad un uomo e non alla sua dotazione?”,”senti stronzo faccio quello che mi pare,chi sei tu per giudicarmi,mio padre?”.
“Sono un perfetto nessuno ,hai ragione,pensa a quanto sono stupido,quando faccio sesso ci metto un pizzico d'amore,ciao il drinks è pagato “.
Esco dal bar, stranamente lei non ribatte, fuori c'è un vero fortunale,tuoni,fulmini e acqua a catinelle,giocoforza rientro e mi siedo ad un altro tavolo,da distante mi guarda torva,gli occhi parlano per lei se potesse mi incenerisce.
Si alza di scatto,indossa il giubbotto e mi passa davanti guardandomi come fossi un insetto da schiacciare,quando esce si accorge del temporale,inizia anche a grandinare,rientra di corsa e si dirige verso il bancone.
“Guarda che l'offerta è sempre valida,mi sa che per un po' se esci ti bagni come un pulcino,magari ci beviamo qualcosa e ricominciamo da capo”.
Un po' a malavoglia accetta i drinks che presto diventano due,dopo un po' chiacchieriamo amabilmente,non me l'aspettavo visto il tipo di donna,ma dimostra una certa cultura e acume,si parla un po' di tutto,fuori non si sente più il rumore dei tuoni,restiamo a parlare ancora un po', poi si fa' l'ora della chiusura del locale.
“Ci conviene andare se no ci chiudono dentro “,”ti spiacerebbe magari potresti farmi provare il sesso con coinvolgimento “,ho desiderio di lei:” che ne dici di stare comodi, abito a poche centinaia di metri, potresti lasciare l'auto parcheggiata qui”.
Non ci pensa un attimo mi porge il braccio e andiamo,per strada mi stuzzica, appoggia la mano sul rigonfiamento ne tasta la durezza :”su resisti quel cattivone del tuo padrone ti tiene prigioniero,ci pensa Lucilla a liberarti”.
Appena prendiamo l'ascensore mi infila la mano nei boxer:”ehi sei armato mi arrendo non farmi del male,anzi fammelo”.
Facciamo in tempo a varcare la soglia dell'appartamento che ci avvinghiano come serpi,le lingue si cercano,le mani corrono a palpare a casaccio i nostri corpi,ho completamente perso il controllo la spingo sul letto e rotoliamo baciandoci,le sue labbra sanno di fragola,i suoi capelli profumano di donna.
In un attimo siamo nudi ,la copro col mio corpo lei impugna la verga e l'accompagna alla porta del paradiso.
Nonostante non scopi da settimane è tanto il desiderio di lei che riesco a impormi di non venire subito,dai suoi ansimi sembra gradire il trattamento,non è certo da me scopare come un toro ma ci sarà tempo per soddisfare altre voglie.
Nonostante la nomea la sensazione è di una tana strettina,mi sembra di scopare una ragazzina,continuo la monta ma quando lei tocca l'apice mi pianta le unghie nella schiena e caccia un urlo da svegliare l'intero palazzo,il dolore mi impedisce di resistere , vengo, scarico bordate di sperma che le farciscono il pancino.
Per un attimo si abbandona soddisfatta poi un grido:”no cazzo non hai usato il guanto”,”ma non sei protetta?”,”cribbio quello stronzo del mio ginecologo mi ha consigliato di sospendere per qualche mese la pillola se non scopasse da dio e mi visita gratis lo manderei affanculo”,”e ora”,”non preoccuparti al massimo ricorro alla pillola del giorno dopo a meno che vuoi sposarmi”,”non chiedo mai la mano al primo appuntamento”,ridiamo a crepapelle ma poco dopo riprende il desiderio, basta il tocco delle sue mani e l'artiglieria ritorna col colpo in canna.
“Bene da quel che vedo sarà una lunga notte,hai promesso faville sono curiosa, dimostrami come usi la lingua, sempre se non ti fa schifo il tuo sperma”,” condito con i tuoi umori deve essere buonissimo “,crede che scherzi ma gli divarico le gambe e avvicino il naso aspirandone il profumo,poi mi getto a brucare il suo miele ,la lingua percorre ogni anfratto poi ci infilo un dito e mi dedico al clitoride.
Singhiozza e geme,si contorce come una biscia,mi urla “porco continua non smettere”,il miglior cunnilingio della mia vita, l'odore selvaggio della sua figa mi arriva dritto al cervello,le mascelle mi fanno male ma non ho nessuna intenzione di smettere.
Lucilla è in preda ad una miriade di piccoli orgasmi mi tiene la testa schiacciata sulla patata depilata,decide di restituire il favore mi prega di mettermi di traverso e si impossessa della nerchia ,in quel momento capisco perché è considerata la regina dei pompini,se chiudi gli occhi ti sembra di scopare una figa.
Ci alterniamo nel darci piacere fino all'esplosione finale che ci lascia soddisfatti ed appagati, è il momento delle coccole,per essere una da sveltina sembra gradire,mi sento bene e rilassato.
“Si è fatto tardi è meglio che vada”,”hai qualcuno che ti aspetta?”,”no vivo da sola”,”perché non ti fermi, sono stato bene con tè “,mi guarda stupita:”sei sicuro, pensavo che,sì insomma dai mi hai scopata e..”,”e magari mi piacerebbe svegliarmi con tè accanto,chiedo molto?”,ci pensa un attimo”hai uno spazzolino di riserva ?”.
Quella è stata la prima notte che abbiamo passato insieme,al mattino dopo colazione ci prepariamo per uscire,mi infilo in doccia e dopo un attimo mi raggiunge,quel giorno ho aperto il mio negozio di informatica in ritardo.
“È stato bello Alessio, allora ci vediamo una di queste sere al bar”,non mi lascia il tempo di ribattere che è già in strada.
Mi sono sentito un povero illuso chissà cosa pensavo , Lucilla non è una donna da legarsi ad un solo uomo, dovevo capirlo allora,ma quella donna ha fatto breccia nel mio cuore .
La sera stessa torno al bar,mi guardo in giro ma lei non c'è,dopo un decina di minuti la vedo uscire dalla toilette con i capelli scompigliati seguita da un tizio che con aria soddisfatta si tira su la cerniera,ho come un moto di rabbia,lei mi passa accanto e fa' un cenno di saluto.
Accanto al labbro ha uno schizzo di sperma mi fissa lo raccoglie con un dito e poi lo succhia,si guarda in giro e si siede ad un tavolo con altre donne,non posso fare a meno di guardarla, è una troia ma sono attirato come una mosca dal miele.
Alle dieci saluta le amiche e si siede sul divanetto accanto a me:”ciao,non pensavo di rivederti stasera”,”già ho visto, hai trovato subito un sostituto”,”chi quello,ha tra le gambe un fringuello,appena l'ho preso tra le labbra ha schizzato “,’bhe allora ieri sera non è andata così male”,”chissà,la notte è lunga”,”se vuoi sono disponibile,in bagno c'è sempre il tuo spazzolino”,mi fissa negli occhi:”Alessio non legarti,sono una puttana,tu mi piaci un sacco magari con te ho provato quel sentimento,quel qualcosa in più,ma non credo di poter cambiare, accanto a tè potrei prometterti di tutto ma poi..”.
“Magari chissà è vero non è molto, forse già lo so che mi farai male ma mi piacerebbe provarci ,magari avrai una folgorazione sulla via di Damasco “,”non recitarmi il vangelo, anch'io vorrei provarci ma temo che porteresti presto un palco di corna,non è meglio se mi consideri la tua trombamica,ci vediamo quando ne abbiamo voglia e amici come prima “.
“Hai fame? Io si che ne dici una pizza e poi ne parliamo a casa”.
Quella notte hanno parlato solo i nostri ansimi, l'indomani senza dirci nulla ha portato da me le sue cose, Lucilla lavora come commessa in un grande magazzino,la sera ci troviamo a casa e progettiamo le serate,mai un attimo di noia,mai uno screzio, nel weekend giriamo le città d'arte vicine qualche volta andiamo al mare,mi accorgo come guarda gli uomini ,scruta i bozzi sul costume ma non riesco a fare a meno di lei.
La prima avvisaglia che sono becco un giorno che sono passato dal negozio è uscita dal retro,con le collant smagliate e i capelli arruffati, poco dopo è uscito un magazziniere,ho fatto il fesso per non pagare dazio,a casa abbiamo fatti sesso ma si sentiva chiaramente sulla sua pelle l'odore di un altro uomo, speravo che mi dicesse qualcosa ma lei era tranquilla e rispondeva con amore ai miei baci.
Da allora tutto è stato chiaro,ogni tanto usciva di sera,una volta le ho chiesto dove andava:”Alessio ti amo ma ti avevo avvertito,se mi lasci mi spezzi il cuore ma non chiedere,ognuno ha il suo lato oscuro “,è rientrata all'alba,io facevo finta di dormire,mi ha dato un leggero bacio sulle labbra e si è addormentata come un angelo .
L'ho guardata per tanto tempo dormire serena e ho capito di amarla più della vita stessa, credo che abbia cercato in ogni modo di frenare le sue voglie ma questa è la sua natura,non mi piace il ruolo di cornuto contento ma devo fare una scelta.
A casa è lo stereotipo della donna perfetta, tiene la casa un bijoux, è attenta su tutto e mi fa sentire amato,so per certo che non ha mai portato a casa nessuno,avevo già da prima la videosorveglianza ma non ho mai voluto controllare.
Il tempo scorre lento ormai mi sono abituato e non sento più prudere le corna,una sera mi chiede di portarla in un club privè appena aperto,la cosa mi innervosisce e reagisco male.
“Non ti bastano le corna che mi fai,ora vuoi farti una scorpacciata di cazzi e mi chiedi di accompagnarti,mi hai preso per il tuo leporello, anch'io ho una dignità “,diventa scura in volto:”non credere di essere il solo a soffrirne,ogni volta mi pento ma non posso farci niente,al club volevo andare con tè, magari così ti rendevi conto della differenza tra sesso e amore ,ma no, tu sei fatto tutto d'un pezzo e vuoi una donna monogama,bene cercala tanti auguri,appena riesco mando qualcuno a ritirare le mie cose”,”già magari un tuo amante “,”idiota ,non ho mai dato amore prima di conoscerti e non farò mai più lo stesso errore “,se ne và sbattendo la porta.
Quella notte l'ho attesa sveglio nella speranza tornasse,ma nei giorni a venire ho perso la speranza,non ha mai mandato nessuno a ritirare il bagaglio forse vuole togliersi ogni ricordo di me'.
Da quel giorno non l'ho più vista neanche al bar,ho chiesto alle sue amiche ma sembra sparita nel nulla,mi manca maledettamente,ho provato a uscire con altre donne,ma nessuna ha acceso la scintilla.
A inizio estate vado da un fornitore in una città vicina,entro e la vedo dietro al bancone che serve un cliente,resto imbambolato a guardarla,lei si gira:"cosa le serv..”rimane bloccata,il proprietario ci guarda grattandosi la pelata:”sveglia Lucilla,finisci di servire il cliente ad Alessio ci penso io”,le dò il biglietto di quello che manca,mi fa' delle domande ma ho la testa tra le nuvole:”ho capito, Lucilla prenditi mezza giornata di ferie e tu lasciami il biglietto ti faccio spedire tutto in negozio”.
“Scusa non sapevo che tu .”,non la lascio finire di parlare, finalmente le nostre labbra si incontrano dopo tanto tempo:”ehi mascalzoni fuori di qua , andate a fare le porcherie da un'altra parte “,lo dice ridendo divertito.
Senza parlare ci sediamo ad un tavolino di una gelateria,ogni volta che uno di noi cerca di parlare finiamo per limonare come ragazzini,la cameriera spazientita ci interrompe per l'ordine, quando se ne và nessuno di noi sa come cominciare:”Lucilla mi sei mancata come l'aria”’,”anche tu amore mio ma non sono cambiata ho il cuore infranto,ti amo da morire ma”,”niente ma,tu sei troia e io cornuto,devo accettarlo per non perderti”,mi inginocchio davanti a lei e le chiedo di sposarmi come nei film americani.
“Sei impazzito sai a cosa vai incontro”,”quando la sera rientravi dalle scorribande facevamo l'amore e ti sentivo mia gli altri per me non contano “,”amore è questo che volevo farti capire per me sono Toys di cui non riesco a disintossicarmi,conti solo tu e non voglio rischiare di perderti,si amore ti sposo,lo voglio con tutta me stessa”.
Ci sposiamo ai primi di agosto ,pochi intimi e i genitori,qualcuno ride di me' ma non importa, durante il viaggio di nozze ho chiesto a mia moglie di fare sesso con un bagnino, il macho
della spiaggia con una dotazione da paura,il tipo è abituato a certe richieste,mia moglie inizia con una pompa da guinness,ogni tanto volta lo sguardo verso di me per sincerarsi del mio stato d'animo,io le sorrido e con la mano le faccio cenno di continuare.
Tutto ciò è strano ma mi accorgo di non essere roso dalla gelosia, quando mia moglie l’incappuccia e il ragazzo sprofonda nella sua tana,le grida di piacere di Lucilla mi risuonano nelle orecchie come melodia,la mia donna è scatenata non si volta più a guardarmi,in quel momento esiste solo il cazzone che la sollazza,il ragazzo sa il fatto suo la sbatte ripetutamente ,neppure il culetto viene risparmiato,quando le dice che è prossimo a venire Lucilla si inginocchia sul letto le sfila il guanto,e sega con due mani il grosso randello a pochi centimetri dal viso con la bocca spalancata,il ragazzone erutta un mare di sborra che Lucilla ingurgita golosamente ,poi ringrazia e saluta il tipo e gli chiude la porta alle spalle.
“Vieni tesoro adesso ho voglia di fare l'amore”,ho superato la prova del fuoco, Lucilla mi adora farebbe di tutto per me tranne rinunciare a scopare con altri uomini.
Presto mi convinco a seguirla nelle scorribande al club,lei è la regina ma anch'io mi faccio delle belle scopate,ora distinguo il sesso dall'amore e non mi sento più cornuto,amo questa donna, mia moglie Lucilla la troia.
Negli anni il destino ci ha concesso due splendidi pargoletti frutto esclusivo del nostro amore ,non ho più niente da chiedere alla vita.
Ti amo Lucilla.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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