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Lui & Lei

Un uomo fortunato


di Membro VIP di Annunci69.it Curioso917
21.08.2024    |    5.478    |    7 9.8
"L'atteggiamento della figlia la preoccupa non lega con nessuno dei compagni sembra adorare solo il padre, nel frattempo Mario esce di galera, lei lo ignora..."
UN UOMO FORTUNATO


Finalmente dopo trent'anni ho realizzato il mio sogno,tre ettari di vigneto con vecchi tralci e un casolare da ristrutturare ma con il tetto in buono stato nel bel mezzo delle colline del Monferrato.
Il lavoro in fabbrica mi stava stretto, ho sempre amato la campagna e quando è capitata l'occasione mi sono licenziato e mi sono buttato a capofitto in questa impresa.
Per ora vendo l'uva ma appena potrò comprerò il necessario per fare il mio vino ,nel casolare c'è una grande botte che attende solo di essere riempita di nettare degli dei,ho anche un orto che coltivo con passione, frutta e verdura di buona qualità che vendo a un negozietto del paese vicino .
In queste zone la gente è chiusa ma quando ti conosce bene si apre e ti tratta come amico da sempre.
Al secolo sono Adelio, naturalmente per tutti Delio ,un omone di cento chili ,alto più di un metro e novanta, carnagione chiara , occhi cerulei e capelli brizzolati rasati,dicono di me che ho il classico faccione simpatico e di natura sorrido, è il mio modo di affrontare la vita.
La mia proprietà dista quattro chilometri dal paese,vivo quasi da eremita, l'unica casa nelle vicinanze è abituata da una donna sulla cinquantina i nostri vigneti sono confinanti,mai visto una persona così acida e scostante,quando la vedo la saluto con larghi sorrisi ma ne ottengo un secco saluto o mi ignora completamente.
Non è una brutta donna, certo la vedo al lavoro dimessa e sudata a strappare erbacce,ha una massa di capelli rossicci legati a coda ,gli occhi sono chiari ma non mi sono mai avvicinato abbastanza per distinguerne il colore,da distante mi sembra robusta ma non grassa e quando si piega dal contorno si capisce che ha un seno importante.
Ogni tanto mi piacerebbe scambiare qualche parola o che so bere una bibita insieme ma con lei non c'è verso di avere un dialogo.
Per curiosità mi sono informato al bar del paese,si chiama Ivana,nata qui,da ragazza era simpatica e loquace , forse anche troppo per queste parti,viveva coi suoi genitori,poi alla loro morte è sparita per qualche anno.
È tornata una ventina di anni fa con una figlia,si dice che sia vedova ,dopo qualche anno della figlia si sono perse le tracce, probabilmente era stanca di vivere isolata.
Da allora si vede in paese solo per fare rifornimento di cibarie e carburante per i mezzi, mi consola che si comporta così anche con i compaesani.
Di storie non se ne parla,ho avuto tre convivenze naufragate miseramente, nessuna delle mie compagne me ne ha dato una colpa ma tutte lavoravano e i turni anche di notte non aiutano, praticamente ci si vedeva poco e erano rari il weekend da passare insieme, non basta il sesso anche se soddisfacente a tenere unita una coppia,non parliamo pioi dell'ultima,una vera troia, certo lo sapevo quando rientrava dopo di me l'odore di sesso era inequivocabile ma sinceramente a me andava bene così, era simpatica e sempre con il sorriso, purtroppo un giorno se n'è andata ha trovato un tipo ricco che la mantiene,sarà strano per molti ma ho mantenuto con la un buon rapporto e spesso ci telefoniamo.
Ora da quando sono qui le uniche donne sono prostitute caricate a Casale o Alessandria,se proprio ne sento il bisogno durante il giorno mi sparo un segone pensando alle mie ex.
Ultimamente ne ho dedicata più di una alla misteriosa vicina solo immaginandola con la fantasia,non le sono mai stato veramente vicino ma mi piacerebbe la sera avere una persona accanto con cui condividere la tavola e magari il letto.
Tutto sommato va bene così, è la vita che ho scelto e mi piace, peccato dover prendere lo scooter per scambiare qualche parola.
Un giorno dal fiume sento provenire delle grida, mi precipito a vedere, è la signora in acqua ,incastrata tra un tronco d’albero e una pietra,la corrente in quel punto è forte, l'acqua le arriva alla bocca se solo si lascia andare rischia l'annegamento.
Mi vede arrivare alza la mano disperata,:”sono qui,la prego non c'è la faccio più”,mi precipito in acqua,il livello del fiume mi arriva alla cintola, riesco con fatica a spostare il tronco e sollevare un po' la pietra:” cerchi di tirare fuori la gamba”, urla disperata:”non ci riesco è ancora incastrata”,il suo viso è rigato di lacrime sicuramente sta vedendo la morte in faccia.
Faccio leva con un grosso ramo e finalmente riesce a sfilare la gamba, l'appoggio alle mie spalle e saltellando su una gamba raggiungiamo il greto del torrente e la faccio sedere su un masso.
“Mi sa signora che la gamba è rotta o è una forte distorsione,si appoggi a me,la porto a casa mia”,con un gesto di stizza rifiuta il mio braccio:”senta signora la smetta di comportarsi da stronza,non ho dietro il telefono e sembra neanche lei,le cose sono due o si fida e accetta il mio aiuto o resta qui mentre vado a telefonare ma il cielo è viola e minaccia temporale ,non devo essere io a pregarla di accettare il mio aiuto,si decida, oltre tutto ha delle ferite che sanguinano “,mi sto veramente incazzando ma chi crede di essere questa ,sua maestà non si fa toccare,mi volto e faccio per andarmene.
“Mi scusi,mi aiuti,non c'è la faccio da sola e le ferite hanno ricominciato a sanguinare”,bene almeno ho scoperto che non è muta e ha anche una voce gradevole, torno a sorridere:”su si appoggi se non c'è la fa la porto in braccio”,”ma mi ha visto,come crede di riuscirci”,”su provi ad appoggiare il piede”,fa smorfie di dolore e singhiozza:”ok ,ok,non faccia sforzi,mi inginocchio lei si aggrappa al mio collo,sono solo duecento metri e lei non mi sembra così grassa”, volente o nolente fa quel che dico.
Certo non è una piuma,ma sentire le grosse tette schiacciate sulla mia schiena e il fiato che sa di buono sul mio collo è un piacere che ne rende sopportabile il peso.
Entro in casa raggiungo la camera e faccio per distenderla sul letto, sento che si irrigidisce:”no,li no mi metta su una sedia”,la ignoro ,la metto coricata e vado a cercare bende e disinfettante, quando ritorno è seduta che cerca di alzarsi , è raro ma anche un buono si incazza ,la spigo sul letto sdraiata,:”adesso la smette e fa quello che le dico, l'ambulanza deve arrivare da Alessandria,non c'è ne sono altre disponibili,la smetta di fare la bambina,ho mi aiuta a togliergli i pantaloni o li taglio con la forbice,come spiego ai sanitari che è morta dissanguata,ha paura che la violenti,non sono così disperato”.
Sono stato uno stronzo ma ho ottenuto lo scopo,si solleva quel tanto da permettermi di sfilarle i pantaloni bagnati,non è un bello spettacolo,ha la gamba tumefatta in più punti e due ferite aperte.
Disinfetto,e bendo giusto per fermare il sangue,da uomo non posso fare a meno di dare una sbirciatina alle gambe, tornite e ben fatte senza un filo di cellulite, caviglie strette e piedini che leccherei volentieri.
Faccio il professionale per non sentire le sue lamentele,sembra rassegnata alla mia presenza, la copro con un plaid, mi siedo accanto e attendo l'arrivo del autoambulanza.
Arriva dopo un'ora buona dalla chiamata nel frattempo le ho dato dei calmanti,quando il medico arriva sonnecchia,al suo buongiorno si sveglia spaventata,il medico guarda la gamba e le ferite,cambia le medicazioni e con l'aiuto dell'infermiere immobilizza l'arto spezzato,mi chiede cosa è successo,gli spiego in breve l'accaduto:”bravo,sa signora se non era per suo marito rischiava di morire, ci segue con l'auto o sale in autoambulanza?”,sto per rispondere che sono solo un vicino ma lei chiede che salga con lei,sono esterrefatto questo non me lo aspettavo, penso che in fondo non ho nulla di importante da fare, unico problema sarebbe al ritorno dalla stazione ci sono tre chilometri da farsi a piedi ma infondo sono una piacevole passeggiata :”ok vengo con voi”.
Salgo e mi siedo accanto a lei,mi stringe la mano, ogni volta che cerco di toglierla stringe più forte, saranno i farmaci ma a dirla tutta mi fa piacere,poi durante il tragitto si addormenta , quando si sveglia ha ancora la mano nella mia, finalmente vedo l'iceberg sciogliersi in un sorriso,le sussurro che siamo quasi arrivati:”grazie,se non c'eri tu non so come sarebbe finita,ero certa di annegare le forze mi stavano mancando”,”l'avrei fatto per ogni bella vicina, adesso rilassati e vedrai che tutto andrà bene”.
Al triage la visitano:”nome della signora “,”Ivana “,”cognome”,non so cosa dire,per fortuna interviene:”Borrini”,i medici finiscono di visitarla e poi la portano in trauma:”può rimanere un altro paio d'ore poi torni domani questo è il permesso diurno,se sarà operata potrà se vuole fare la notte “, ringrazio il dottore e chiedo cosa c'è da aspettarsi:”l'ha presa in tempo,la signora è debole ma con qualche flebo si riprende, purtroppo per la gamba dobbiamo aspettare che guariscono le ferite poi potremo ingessare ,direi che ci vorranno due mesi per rimettersi in piedi","grazie dottore”.
Ivana ha sentito, è una maschera di preoccupazione, piagnucola:”come faccio,gli animali , l'orto, la vigna”,”se non c'è nessuno che può aiutare farò gli straordinari, vorrà dire che quando starai bene mi offri una cena “, vorrebbe ribattere ma probabilmente non ha altre soluzioni.
Resto con lei un paio d'ore, scherziamo sull'accaduto,quando ride è un altra persona,viene l'ora di andarsene:”se ti và di affidarmi le chiavi di casa controllo se è tutto in ordine,dimmi solo cosa devo fare”,questa volta non tentenna mi fa lo spiegone di tutto quello che c'è da fare,tra il mio e il suo dovrei finire entro le dieci.
“Ok allora vado,questo è il mio numero,ti va se torno domani?“,”mi farebbe tanto piacere se non hai di meglio da fare che seguire un imbecille che voleva guadare il fiume in un punto sbagliato,se vieni portami il telefono è sul tavolo in cucina”,”ok , allora ci vediamo domani, è troppo se ti bacio la fronte ? “, arrossisce ma non risponde ,le dò un paio di bacini e me ne vado.
La sua casa è in ordine, pulita e arredata con gusto, passo nel pollaio a dare da mangiare a oche e galline,poi bagno l'orto,prendo il telefono e torno da me per annaffiare anche il mio.
Penso a Ivana, quando si lascia andare non è più così male,anzi direi che è il mio tipo , non mi sono mai piaciute le donne tutta pelle ed ossa.
Non mi faccio illusioni sono quasi sicuro che quando non avrà più bisogno di me tornerà a malapena a dirmi buongiorno ma onestamente mi intriga sia fisicamente che per il fatto che sembra coltivare i miei stessi interessi,mi addormento presto sono decisamente stanco è stata una lunga giornata intensa come ne capitano poche.
Al mattino di buon ora faccio il giro sia da me' che da lei,mi soffermo a guardare le sue viti curate con i tralci carichi d'uva, Ivana avrebbe tanto da insegnarmi,alle dieci prendo l'auto e vado in ospedale,mi soffermo sulla porta col timore di un mutamento d'umore,mi sono procurato dei croissant caldi, spero li gradisca.
“Buongiorno “,”ciao, tutto bene nel pollaio? Hai bagnato l'orto? speriamo non grandini non ho fatto in tempo a mettere le reti “,”anch'io sto bene grazie, ti ho portato questi”,si rende conto di essersi comportata male.
“Scusami sono una frana con la gente,se sono ancora qui è grazie a tè e per ringraziarti ti ho subissato di domande come se fossi un mio operaio”,”è stato un piacere aiutarti,tra buoni vicini bisogna darsi una mano,e se proprio parliamo di maleducazione non mi sono nemmeno presentato “,”so chi sei,ti chiami Delio,ti ho sentito parlare al telefono nel vigneto “,”bene, è l'inizio di un'amicizia, mangia i cornetti finché sono caldi,se non ti scoccio aspetto che passino i medici “,mi guarda stupita:”perché ti interessi a me,non ti ho mai dato modo di parlarni, mi sono comportata malissimo “,”acqua passata come quella del fiume che a momenti ti portava via,ora siamo sulla buona strada per diventare amici “.
In quel momento entrano i medici,fanno a Ivana una visita accurata:”le ferite si stanno cicatrizzando, però e presto per mettere il gesso c'è il rischio che si infettino,porti sua moglie a casa ci vediamo la prossima settimana “.
Ivana fa per parlare ma l'anticipo:”grazie,mi dica come comportarmi “,”può prendere in prestito una sedia a rotelle, purtroppo la gamba deve rimanere dritta ,la stecchiamo sui lati,ha un mezzo per portarla a casa ?”,”si, credo che abbattendo il sedile posteriore si può fare”,”bene ,l'infermiera le prepara le dimissioni e le ricette vi aspetto martedì prossimo alle nove”.
Ivana è ammutolita,mi guarda mentre parlo con aria interrogativa,appena rimaniamo soli :”scusami ho deciso per te ma non mi sembra il caso di restare qui una settimana senza fare niente “,”si,si però come faccio da sola a casa “,”mi sembra chiaro che mi sto offrendo da fare da infermiere e governante,un po' di compagnia mi farà bene, dicevano le mie ex che ero un'ottimo cuoco ma se per tè è un problema chiamo l'infermiera e le dico che ti fermi qui”.
Ci pensa un attimo:”vorrei tanto tornare a casa ma..”,”bene niente ma, è deciso”,ti avevo portato il pigiama e dei vestiti,chiamo l'infermiera o ti do io una mano, adesso mi dirai che non ti metti nuda davanti a un quasi sconosciuto ma pensaci, in questi giorni dovrò badare a tè e poi sei molto bella e vederti così è la miglior ricompensa per me”.
Non me l'aspettavo sorride e stende le mani ,le sfilo il camicione, sotto è completamente nuda ,i suoi seni sono uno spettacolo della natura,grandi ma duri come pietra con grosse aureole scure e capezzoli pronunciati, sotto è un bosco incolto con grosse labbra sporgenti di un rosso vermiglio,mi butterei a gustare quel ben di dio,deglutisco ma faccio il professionale, ovviamente l'inquilino del piano sotto la pensa diversamente,ho la patta gonfia , quasi mi fa male.
Il suo sguardi cade li,fa un leggero sorrisetto:”e allora che aspetti,sei incantato aiutami a vestirmi che me ne voglio andare al più presto da questo posto”.
Sistemarla in auto è un'impresa, durante il viaggio ci scambiamo poche parole in compenso i sorrisi si sprecano,di fianco a me c'è la gamba martoriata lei è sistemata dietro, peccato la vedo solo dallo specchietto ma dall'incidente sembra un'altra persona.
Arrivati a casa sua,piazzo la carrozzella, nel sollevarla è inevitabile appoggiare la mazza sulle sue chiappe, l'erezione è istantanea è troppo che non stringo una donna, Ivana ridacchia e impercettibilmente muove le chiappe per meglio aderire, questa mi farà morire.
A sera dopo aver regolato le faccende mi metto ai fornelli, rabbercio una cenetta gustosa, Ivana mi ricopre di complimenti:”sei bravissimo ho molto da imparare da te in cucina”,”scambio equo, ho visto le tue vigne,tu mi insegni tutto ciò che c'è da sapere e io cucino per tè vita natural durante ok”.
“Ehi che fai ti allarghi,io ti tengo solo come cuoco e infermiere,non sono una facile ragazzotta “, mentre lo dice mi viene incontro con la carrozzina,il volto a pochi centimetri dal mio,non posso né voglio resistere , appoggio le labbra lei le dischiude,un bacio così non lo ricordo,le lingue frullano si cercano, esploriamo tutti gli anfratti delle nostre bocche, c'è frenesia e passione,il tempo scorre,ci vede allacciati a godere delle nostre labbra.
“L'artiglieria gonfia il pantalone della tuta,sono mesi che non faccio sesso, quando sento la sua mano afferrare la verga inizio a gemere:”se continui a toccarmi vengo nelle mutande “,le mie sono da buttare”,mentre lo dice mi cala i pantaloni della tuta e boxer e libera la mazza che scatta sull'attenti.
Tiene una mano a coppa sullo scroto,poi mi guarda:”poverino,merita anche lui un bacino “,”ti avviso che non posso resistere “,Ivana è ben consapevole la mazza le vibra tra le mani,da una leccatina al prepuzio e infila completamente in gola tutta l'asta, cerco di resistere ma è impossibile,scarico bordate di sperma direttamente in gola,lei ne tragurgita una buona parte, alcune gocce gli imperlano le labbra,mi guarda dritto negli occhi e con fare da bambina golosa si lecca le labbra e deglutisce.
Resto incantato a guardarla,il randello è rimasto di pietra:”non fare il cattivo,anche la mia passerina vuole conoscerti”,mi inginocchio lei divarica al massimo la gamba sana,emana un profumo di muschio selvaggio,mi tuffo a leccare il miele che esce copioso.
La desidero da tanto tempo e ora sembra un sogno,con le dita divarico le grandi labbra la lingua entra in profondità,i suoi umori sono buonissimi,lei mi tiene la testa e mi guida nei suoi punti più sensibili.
Il tempo si ferma,godo dei suoi continui orgasmi,mi dedico al miglior cunnilingio della mia vita, succhio il grosso clitoride come un poppante affamato,le sue urla di piacere risuonano ovunque,poi rivolta gli occhi e squirta come una fontana,due getti che mi colpiscono in pieno viso,lei per un attimo si irrigidisce,teme che sia schifato,ma quando bevo il brodino,lancia urla ferine, è colta da un orgasmo devastante che la lascia inerme senza forze.
Mi impadronisco delle sue labbra,un bacio che dice qualcosa di noi,di quello che stiamo provando:”ti prego prendimi, voglio essere tua”,la sollevo tra le braccia continuando a baciarci e la deposito delicatamente sul letto.
Certo la gamba malata è d'intralcio ma con qualche difficoltà troviamo la posizione giusta, è talmente bagnata da non offrire resistenza, la mazza scivola in profondità,la chiavo tra ansimi e gemiti, è una femmina calda e multi orgiastica, grazie alla prima venuta ho resistenza,la scopo fin quando è lei che mi implora di venirgli dentro,due colpi e mi scarico nel profondo della sua tana, sembra avere orgasmi a ogni schizzo,poi mi stendo accanto a lei e sono solo coccole .
“Delio,sono farcita ho bisogno di lavarmi sta uscendo dappertutto”,”ok,dimmi dove trovo spugna , bagnoschiuma e una bacinella, poi troverò il sistema di farti fare la doccia”,la lavo come posso,dove passo la spugna la riempio di bacetti,con voce roca mi dice che ha il seno sudato,una piacevole bugia.
Ha tette da capogiro,non smetterei più di succhiare e mordicchiare qui capezzoli lunghi come la falange di un mignolo, Ivana si agita come una biscia, trema in preda ad un raptus erotico,sento il profumo degli umori che secerne in continuazione,giocoforza torno a nutrirmi di tanta manna,ci amiamo per ore fino a crollare soddisfatti in un sonno ristoratore.
Mi alzo di buon ora,lei dorme ancora,sul viso un sorriso sereno,questa donna mi piace da impazzire non credo di riuscire più a fare a meno di lei.
Le bacio le palpebre attento a non svegliarla,e ancora nel mondo dei sogni, probabilmente per gli antidolorifici, controllo nel pollaio che non manchi nulla ,poi faccio una scappata a casa,nel freezer ho un sacchetto di brioche surgelate, torno da lei che ancora dorme profondamente, metto in forno le brioches e preparo due tazze di caffelatte,si sveglia forse attirata dal profumo,mi chiama a gran voce, corro da lei preoccupato:”dimmi qualcosa non va?”, arrossisce:”temevo te ne fossi andato”,”scherzi,dopo ieri sera, dovrai essere tu a scacciarmi,con te ho avuto sensazioni mai provate e poi devi ancora insegnarmi i trucchi del mestiere”,”anche per me' è stato fantastico non so come finirà con tè ma voglio provarci, ehm intendo spiegarti come tenere la vigna “,ci allacciano nel primo bacio della giornata:” su adesso colazione se no le brioches si raffreddano,dopo ti accompagno in bagno “, improvvisamente è colta dal pensiero del pollame,la rassicuro che è tutto ok, finalmente si decide a fare colazione,la giornata scorre tranquilla,in questo periodo non ci sono molte incombenze.
I giorni a seguire scorrono tranquilli, ritrovo il piacere di svegliarmi con accanto la donna che amo,sembriamo una coppia di giovani sposini, ogni occasione è buona per fare sesso,martedì finalmente le mettono il gesso,certo non è più comodo ma almeno non rischio di farle male, tra noi è nata una bella storia e farò di tutto per non farla naufragare .
All'improvviso la tempesta ma una del tutto imprevedibile,sto mettendo le reti antigrandine è la stagione dei temporali,vedo una ragazza avvicinarsi ed entrare in casa, Ivana è sola,dopo una mezz'oretta ancora non esce mi incammino per andare a vedere, Ivana mi sembra stravolta::”e tu chi cazzo sei,fuori dai coglioni,guardo Ivana sconcertato:”è Caterina mia figlia,vattene ora ci pensa lei a me'”,vede che tentenno:”ti prego lasciaci sole”, certo non sembra felice di rivedere la figlia,ma faccio come dice, anche se vorrei starle vicino:”bene l'hai capito stronzo,non farti più vedere”,”senta signorina, potrà essere sua figlia ma è una persona maleducata,credo che decide Ivana chi frequentare, arrivederci non è stato un piacere”.
Per giorni non ci sentiamo,non risponde alle chiamate,sono profondamente preoccupato,sarà anche sua figlia ma mi sembra una cattiva persona,una mattina dalla collina mi accorgo che il pollaio è in uno stato pietoso,mi dirigo al magazzino, prendo le granaglie e riempio le mangiatoie,sto rifornimento acqua fresca quando vedo un tipo che si avvicina minaccioso.
“Ehi tu che ci fa lì:",continuo tranquillamente a riempire le vasche:”aiuto Ivana siamo amici”,”vattene coglione adesso ci siamo noi,o te ne vai o ti rompo il muso:”basta che me lo dice Ivana,io non so nemmeno chi è lei:”adesso mi sono rotto,sono il marito e adesso ti dò una lezione che ricorderai”,si avvicina minaccioso,cerca di darmi un pugno,gli blocco la mano e lo colpisco violentemente allo sterno.
Accorre la figlia urlando:”bastardo te la faremo pagare,papà,papà,stai male”, l'uomo si contorce a terra dal dolore :”io qua ho finito,se avete problemi abito la”,me ne vado a passo calmo mentre la stronza continua ad insultarmi:”ah dimenticavo,ogni sera alle sei vengo al pollaio a regolare,state calmi e nessuno si fa male”, tranquillo risalgo il vialetto e entro nella mia proprietà.
Il giorno dopo vado al paese chiedo a chiunque informazioni ma nessuno sa dirmi nulla,mi rivolgo ai carabinieri ma mi sento rispondere che prima si informeranno ,poi se è il caso faranno un giro per sincerarsi se la donna sta bene ,mi consigliano nel frattempo di stare alla larga.
Esco dalla caserma furente e preoccupato, continuo a chiamarla,ad un certo punto ricevo un SMS, “grazie non preoccuparti più,sei un vero amico,ciao”.
Ho molti dubbi che a scriverlo sia stata Ivana siamo più che amici e magari più che amanti, impazzisco dalla voglia di vederla,tutti i giorni vado al pollaio, nessuno mi ostacola ma per sicurezza mi porto la doppietta , spero sempre di vederla ma di lei nessuna traccia,ogni tanto dai miei terreni guardo la casa,un paio di volte l'ho vista nel patio ma solo per pochi istanti,pur da lontano mi sembra in uno stato pietoso e vestita con l'abito dell'ultima volta che l'ho vista,davanti a casa c'è la stessa auto ma ogni tanto arrivano ospiti che si trattengo per poco tempo.
Una mattina sento urlare,riconosco la sua voce, è disperata e strozzata dal pianto,mi armo e corro verso la casa, subito capisco cosa la fatta urlare,il pollaio è deserto tutti gli animali uccisi .
Mi rendo conto che è gente pericolosa ma se non ci pensano i carabinieri sarò io a difendere il mio amore,mi avvicino guardingo e spio dagli stipiti semichiusi lei è in un angolo seduta sulla carrozzina che piange disperata,i due se la ridono:”tranquilla idiota,tra un paio di giorni togliamo il disturbo così potrai tornare a fare la troia con quel tipo , domani l'ultima consegna e sei libera”,”mi fate schifo tutti e due,ti ho allevato con amore,cosa ho fatto per meritare questo”.
Sul tavolo c'è un arma, sembra una pistola,decido di agire,mi avvicino in silenzio e apro la porta imbracciando col fucile spianato,il bastardo corre verso il tavolo ma l'anticipo, quando cerca di prendere l'arma,col calcio del fucile gli colpisco violentemente la mano.
Il porco urla dal male,sono fasi concitate,la figlia ha preso da un cassetto un coltellaccio e si avvicina minacciosa, Ivana urla attento amore,mi volto le immobilizzo la mano armata e le tiro un manrovescio,cade vicino a suo padre tenendosi il volto tra le mani.
Sparite bastardi fuori di qua se vi rivedo quanto è vero dio vi sparo un fronte,i due si alzano maledicendomi,gli accompagno all'auto col fucile spianato,la ragazza si mette alla guida partono urlando che me la faranno pagare.
Seguo con lo sguardo l'auto fino a vederla sparire sulla provinciale, Ivana singhiozza e continua a ripetere perché, è conciata malissimo,sporca e col viso tumefatto,prima di occuparmi di lei telefono ai carabinieri dicendogli di accorrere.
Poi mi inginocchio accanto a lui offrendogli la spalla per piangere,in pochi minuti arriva la pattuglia, Ivana è ancora scossa,cerco di spiegare quanto successo, finalmente prende coraggio e indica una piastrella sotto cui hanno nascosto della droga,i militi trovano una grossa quantità di stupefacente,le dò il numero di targa e gli dico delle minacce.
Un carabiniere si ferma gli altri partono a sirene spiegate,avvolgo un cellofan sul gesso,metto uno sgabello in doccia, vorrei tanto entrare con lei ma c'è la presenza del carabiniere, finalmente Ivana smette di singhiozzare e mi bacia,la spoglio e la faccio sedere sullo sgabello dopo aver regolato l'acqua,resta in doccia almeno un quarto d'ora, quando esce ha ritrovato lo splendido sorriso degli ultimi giorni insieme,gli abiti lerci sono da buttare,nel frattempo arriva un maresciallo per interrogarci,adesso Ivana è tranquilla ci sediamo mano nella mano per rispondere alle domande.
Per prima cosa ci dicono che i due sono stati intercettati e portati in carcere,poi il mio amore racconta la sua triste storia.
Ha conosciuto il suo futuro marito mentre studiava a Milano,era rimasta affascinata da quel ragazzo molto più grande di lei gran affabulatore, l'aveva conquistata con promesse di amore eterno, Ivana allora dimostrava meno della sua età ed era una ragazza ingenua e priva di esperienza,in breve gli ha donato tutte le verginità,quell'uomo non piaceva ai suoi,vedevano in lui qualcosa di ambiguo ma tant'è l'amore a volte fa perdere la ragione,ha chiuso i rapporti con i genitori e si è buttata a capofitto nel sogno.
I genitori di lui vedevano in quella ragazza chi poteva frenare le intemperanze del figlio tant'è che hanno fatto di tutto per convincerli a sposarsi.
I primi tempi tutto rosa e fiori, Mario così si chiama il marito aveva una notevole artiglieria che usava con grande maestria, facevano sesso alla grande spesso volte più volte al giorno,in breve Ivana e diventata esperta nel fellazio e in tutte le arti amatorie,provava piacere anche dalle lunghe inculate,i suoi pertugi presto si adattarono alle grandi dimensioni aveva un battacchio di oltre venti centimetri che usava in modo alquanto rude , pochi i baci e le carezze, per lui l'importante era raggiungere il proprio piacere,unica concessione lunghe leccate per favorire l'introduzione.
A Ivana sembrava di essere in paradiso,la giovane età la portata a non prendere precauzioni sicura dell'amore del marito,ma già dopo qualche mese di gestazione,le scopate diradano, lui esce sempre più spesso, qualche amica le dice che il suo uomo corre dietro alle ragazzine, persino a quelle delle scuole medie,lei le manda al diavolo convinta dell'amore del suo uomo,in cuor suo sa che qualcosa in lui non va ma decide di ignorare anche l'evidenza .
Passano i mesi,viene alla luce Caterina, improvvisamente Mario cambia,esce meno e si attacca in modo morboso alla figlia ma con Ivana non cambia nulla, giusto qualche rara volta fa i suoi doveri coniugali ma non c'è passione, Ivana non è una stupida,si rende conto di avere fatto un tragico errore,ma è senza lavoro e con una figlia da crescere,stringe i denti senza più cercare amore da quell'uomo che ormai sente lontano.
Quando Caterina ha all'incirca dodici anni scoppia lo scandalo,viene sorpreso a scopare una tredicenne tra i cespugli del parco, scatta la denuncia e la prima carcerazione.
Non averlo più tra i piedi è un sollievo,trova un lavoro che le permette di sopravvivere ,neanche passa per la mente di andare a trovare il marito in carcere,solo Caterina a tutti i costi vuole incontrarlo, lei resta fuori ad aspettare.
L'atteggiamento della figlia la preoccupa non lega con nessuno dei compagni sembra adorare solo il padre,nel frattempo Mario esce di galera,lei lo ignora vivono da separati in casa, naturalmente lui ha perso il lavoro ma i soldi non gli mancano,per casa vede girare barattoli con sostanze sospette ,quando ne chiede ragione per la prima volta viene presa a schiaffi.
Comincia a maturare il desiderio di andarsene nella sua terra dai genitori e lasciare quell'uomo al suo destino ma la figlia si ribella minacciando di rimanere col padre.
A tutto c'è un limite un giorno, rientra prima dal lavoro,quello che vede la riempie di schifo e di terrore, suo marito è a letto con la figlia di poco più di undici anni,resta impietrita a guardare dietro la porta socchiusa.
I due sembrano amanti da tanto,cerca di non vomitare e si mette a riprendere col telefono:”si dai continua, inculami più forte come sai fare,siiii così,un colpo in figa e uno nel culetto,ti amo papà, Mario è un toro ci dà dentro senza pietà,a ogni colpo Caterina lancia urletti di piacere,poi Mario al culmine la volta e gli infila il randello in gola , grugnisce mentre si scarica nella bocca della bambina.
A questo punto Ivana se ne và sbattendo la porta e corre in questura,i detective sono comprensivi raccontata la storia mandano immediatamente due volanti ,io porco viene sorpreso a letto intento a fare porcherie,la casa perquisita salta fuori una discreta quantità di coca e eroina,lui viene ammanettato e portato in questura la figlia portata ai servizi sociali .
Ivana è costretta al confronto ma il video parla chiaro, Mario è un pregiudicato per lui con questi capi di imputazione si aprono le porte del carcere,si indaga anche su di lei che risulta non coinvolta,i poliziotti di fronte a tanta disperazione fanno di tutto per tranquillizzarla.
Processato per direttissima viene condannato a quindici anni, per gente come lui ci vorrebbero pene più severe e magari la castrazione chimica,ma questa è la giustizia.
Dopo mesi di cure psicologiche gli viene di nuovo affidata la figlia, Ivana è cambiata non è più la stessa donna spensierata e piena di voglia di vivere torna quassù con i vecchi genitori,alla loro morte si occupa lei di tutto, purtroppo nonostante i tentativi della madre Caterina non è cambiata al sopraggiungere della maggior età se n'è andata e ora è ricomparsa con il padre complice.
Quei due usciranno vecchi dal carcere,forse Carolina avrà le attenuanti ma si è macchiata di molti crimini da quando ha lasciato sua madre.
Questa storia mi ha straziato l'animo sono ancora più convinto di amarla, voglio che rifiorisca con me come ai primi tempi che eravamo assieme.
In poche settimane riprende il sorriso,il più bello che abbia mai visto in vita mia, mentre andiamo a togliere il gesso ho preso accordi con un grosso rivenditore di pollame,ho acquistato di tutto, sarà una bella sorpresa.
Il medico constata che l'osso è saldato,l’olezzo che esce quando lo tagliano non mi impedisce di baciarla, usciamo dall'ospedale felici come ragazzini, arrivati a casa sua esplode di felicità nel vedere il mio regalo:”credimi amore per me questo è meglio di un diamante “,”bene allora ho qualche speranza”, mi spinge ridendo:”i patti sono patti,ti sei offerto di farmi da infermiere, la gamba necessità di ginnastica per rafforzare i muscoli,magari ginnastica da letto,temo che dovrai aiutarmi diverse volte, anche in piena notte,e poi considerati assunto come chef ,adesso portami a casa ho voglia di fare l'amore “.
Ci desideriamo da morire, facciamo una vera e propria maratona che non risparmia nessuno dei suoi pertugi, l'alba ci vede ancora avvinghiati a godere dei nostri corpi,la vera vita per noi comincia ora e non abbiamo intenzione di sprecarne nemmeno un attimo.
Ho scoperto un suo vezzo che mi piace un sacco, appena sveglia vuole gustarsi una bevuta di yogurt caldo, è inevitabile restituire il favore poi dopo colazione tutti e due insieme al lavoro,in breve produciamo un ottimo vino,i commercianti fanno a ruba per comprarlo,in estate il fiume che ci ha fatto conoscere ci dà la gioia di bagnarci nudi in una piccola lanca che si e formata l'inverno che ci siamo conosciuti,un giorno arriva la notizia che Mario è morto durante una sommossa in carcere,di Carolina si sono perse le tracce,uscita per scontato il carcere e uscita per buona condotta se n'è andata chissà dove, negli ultimi tempi di prigione siamo andati a trovarla diverse volte è stato commovente vedere piangere abbracciate mamma e figlia .
La settimana prima della fine della pena sono andato a trovarla da solo, ovviamente con il permesso di Ivana,il nostro rapporto si basa sulla sincerità.
Sembra cambiata da quando l'ho conosciuta,in carcere fa' mille lavoretti ed è voluta bene da tutti sia guardie che compagne di sventura:”ciao Carolina”,”ciao Delio”,per un momento regna il silenzio:”sai mamma ti ha sempre voluto bene, sarebbe felice se venissi da noi e credimi lo sarei anch'io “,”se non era per lei ti uccidevo,so tutto quello che a passato mamma e che gli ho fatto patire, purtroppo per me mio padre era come una droga sapevo che era sbagliato ma lui era tutto il mio mondo,di a mamma che le ho sempre voluto bene purtroppo a modo mio, Mario voleva ucciderla ma io mi sono opposta, certo non è nulla per dimostrargli il mio amore ma questa ero io,non me la sento di venire con voi,non ora,ho da dimostrare a me stessa che sono cambiata, magari un giorno tornerò “,”senti Caralina noi due , abbiamo deciso di sposarci tra due inverni,il tempo necessario per avviare al meglio l'azienda, magari così potremmo prenderci del tempo per noi, faresti felice mamma se vieni al matrimonio sai per lei sarebbe un sogno se fossi tula portarla all'altare”,”non sa che dire è commossa le lascio il mio numero e le dico che ci sposeremo a gennaio il mese più tranquillo per l'azienda, è lei la prima a baciarmi le guance,ci lasciamo con gli occhi umidi.
L'accordo con Ivana è di non dirci cosa ci siamo detti io e Carolina,al rientro sembra che sia stato lontano giorni,mi prende per un braccio e mi porta in camera,non siamo mai stanchi l'uno dell'altra facciamo l'amore in tutti i modi e occasioni,un giorno che la sto scopando a pecora al torrente,un ragazzo attirato dalle grida di piacere ci spia dai cespugli, è Ivana ad accorgersi ,pensavo che avrebbe fatto il diavolo a quattro per essere stata disturbata,invece la sua carica erotica è esplosa in una miriade di piccoli orgasmi,si è messa in mostra in ogni modo,mentre intravedevia il ragazzo che si masturbava,poi non contenta dopo un orgasmo urlato al mondo che ha fatto alzare gli uccelli in volo,si è messa a spompinarmi mettendosi in modo da farsi vedere in tutta la sua porcagine , presto mi ha portato al capolinea, talmente tanta sborra che non e riuscita ad igniottirla tutta,poi come una pornostar ha guardato verso il ragazzo,con un dito ha raccolto lo sperma dal viso e dalle labbra e l'ha succhiato in modo lascivo .
Il tipo si è dileguato e noi ci siamo messi a ridere felici.
Ormai in paese tutti salutano il forestiero e la donna acida che ormai sorride a tutti,ci siamo fatti anche delle coppie amiche all'incirca della nostra età , spesso organizziamo pranzi o cene, qualche amica mi ha chiesto delle ricette.
Qualche volta a letto parliamo di quel giorno sul fiume,per ora non siamo in grado di dare sesso senza amore ma ci riserviamo di decidere nel caso che uno di non ne avesse voglia.
I giorni scorrono veloci tra pochi mesi ci sposiamo a dirlo non ci si crede ma non abbiamo mai avuto uno screzio, amiamo le stesse cose, tranne la cucina,a me piace cucinare,lei è più portata a mangiare con gusto.
Ormai siamo un'azienda di eccellenza la mia vecchia casa è stata trasformata in cantina, è l'antivigilia di natale stiamo preparando una festa per gli amici quando ricevo una telefonata da un numero sconosciuto,di solito non rispondo ma è di un prefisso internazionale che non conosco,mi si accende la speranza, Ivana è immersa in chiacchiere con le amiche,io esco per poter parlare liberamente:”pronto”, è la voce di Carolina:”ciao sono la tua futura figliastra sei ancora dell'idea di vivere nella stessa casa? ti avviso che siamo in tre”,”scherzi c'è tanto posto al massimo stiamo un po' stretti,se vieni ho già il progetto per ingrandire casa ma dimmi chi viene con tè “,”sarà una sorpresa o almeno lo spero, domani pomeriggio atterro alla Malpensa,non insospettire mamma,prendo la corriera e saremo lì per cena “,ci salutiamo con affetto,non sto più nella pelle all'idea della sorpresa che avrà Ivana,questa volta sono obbligato a mentirle ma del resto è una sorpresa.
La sera a letto sono inesauribile tanto che lei mi chiede cosa mi sta succedendo:”sono eccitato da morire all'idea che tra pochi giorni ci sposiamo”,”per questo anch'io ma sono sempre la stessa donna e non ho nulla da donarti”,”lo dici tu,stiamo per scambiarci una promessa di amore eterno”forse pensa a una sorpresa ma il piacere l'avvolge ,gli orgasmi si susseguono in un ouverture d'amore.
Oggi è in grande giorno nella notte mi ha prosciugato ma Ivana non rinuncia alle sue abitudini,le ho dato il vizio e lo devo mantenere,del resto bastano poche moine e il profumo della micetta e avviene il miracolo, Lazzaro risorge,le ci vuole poco con la sua boccuccia di portarmi al limite,ne beve una sorsata poi mi guarda minacciosa:”ho mi dici cosa succede ho ti bacio così”,non la lascio finire,mi gusto le sue labbra con tanto di saliva e il mio sperma, Ivana è sorpresa ma questa maialata mi fa effetto ,la sollevo tra le braccia, lei mi artiglia la schiena,il randello trova la strada, è la prima volta che lo facciamo così, Ivana non è esattamente un fuscello, scomodo e faticoso ma sicuramente da rifare.
Tutto il giorno mi tormenta,io le sorrido e le ripeto che sarà una sorpresa, a sera si arrende tanto presto tutto sarà svelato,alla cena tengo tre posti liberi vicino a noi lei mi guarda e mi dà un pugno sul braccio:”parla non c'è la faccio più e poi perché tre posti vuoti?”
Per fortuna squilla il campanello se no finivo per vuotare il sacco:”tu fermati qui vado io”, apro la porta, Carolina è lì con in braccio un pargoletto, è veramente un altra donna,ha il sorriso di sua madre,gli faccio segno di tacere mentre le bacio le guance accanto a lei un ragazzone dai sorriso simpatico:”mi raccomando Ivana è sul piede di guerra,ha capito che le nascondevo qualcosa metti una buona parola per me'”,mi passa il bimbo, sono impacciato, quando mi stringe un dito mi sciolgo e gli riempio il capo di bacetti:”lasciamole da sole,oggi ritorna madre e a quanto pare nonna,un emozione per volta “.
Carolina entra e allarga le braccia tra il brusio degli ospiti, Ivana strabuzza gli occhi:”Carolina, amore “, sembra la scena di un film,gli ospiti sono ammutoliti,in un attimo sono una tra le braccia dell'altra a piangere di felicità.
“Amore, piccola mia sei tornata finalmente “,”ti voglio bene mamma, giuro che non ti farò più soffrire,se non mi cacci resteremo sempre insieme “,il suo cuore scoppia d'amore per la figlia ritrovata, Carolina le mette le mani sulle spalle:”mamma le sorprese non sono finite,Delio entra”la poveretta è frastornata dalla felicità,io entro con in braccio il frugoletto seguito dal ragazzo.
“Mamma spero che sarai contenta,sei diventata nonna,la più bella nonna del mondo” ,
“Dio mio,dio mio,hai esaudito tutti i miei sogni non merito tanto”,”che dici,sei l'unica persona che ha fatto breccia nel mio cuore,meriti il mondo,su vieni ad abbracciare tuo nipote prima che mi cade”, Ivana corre da me' e avvolge il nipote con amore,il viso si illumina del sorriso che ben conosco:”non ti azzardare a dire certe stupidate, è nostro nipote,poi te la faccio pagare per non avermi detto nulla,ne cambierai di pannolini caro nonnino “, è tornata la solita,la donna che amo.
“E questo bel giovanotto è il padre?”,”si mamma ti presento Eros l'uomo che amo e che mi ha cambiato la vita “,”tu sei la persona migliore che potevo incontrare e adesso che ho conosciuto tua madre capisco il perché “,” bravo ottimo adulatore,mia figlia ha bisogno di sentirsi amata “,”non sai quanto mamma,non sai quanto “.
Interrompo l'idillio:”ehi c'è tempo per le vostre smancerie, abbiamo ospiti e il pranzo si fredda,tutti a tavola”.
“non stare a sentirlo fa il duro ma è tenero come burro,se no non mi avrebbe conquistata”,”ma non era per come cucino?”,”scemo, anche,ma soprattutto per come riesci a farmi sentire a centro del tuo mondo ma adesso smettiamola,il bambino si è addormentato e ho una fame da divorarmi un bue”,”passamelo mamma,lo metto sul divano,quando dorme non lo svegliano neanche i tuoni”,”mi ricorda tanto sua madre".
Finalmente si cena,gli amici fanno mille complimenti, presto in paese sapranno tutto, finalmente verso mezzanotte tutti se ne vanno lasciandoci festeggiare il Natale da soli.
“Dimmi amore che hai fatto in questi anni “,”sono andata in missione in Africa,sai mamma ho visto tanta sofferenza e ho capito che dono è la vita e quanto siamo fortunati ,li ho incontrato Eros, abbiamo lavorato fianco a fianco alla costruzione di un pozzo e di una scuola,poi tra noi è scattata la scintilla e ci siamo innamorati,lui sa tutto di me',il nostro rapporto si basa sulla fiducia “,mamma e figlia si stringono in un abbraccio commovente:”e lui”,”si chiama ivano, diciamo il primo nome che mi è saltato in mente,ha quasi sei mesi,sai Delio mi ha chiesto di tornare per il vostro matrimonio,vuole che ti porti all'altare ma questo è impossibile “,la guardo deluso :”non prendertela Delio, l'idea è di andare tutti insieme all'altare,io e Eros ne abbiamo parlato, sarà il giorno più stupendo,che ne dici?”,”dico che la nuova Carolina mi piace,noi quattro potremmo essere una bella famiglia se decidete di restare “,”mi dirai che abbiamo fatto i conti senza l'oste,vedi Eros è un agronomo e io sento nostalgia dei vigneti e dei giorni di vendemmia ","parlo anche a nome di Ivana è un idea fantastica “.
Inizia un'altra fase della vita,al matrimonio partecipa gente di tutte le contrade,il bimbo è un amore, durante la cerimonia ha sorriso tutto il tempo tenuto in braccio a turno dalle amiche,al ristorante c'eravamo solo noi e pochi intimi, naturalmente si serve il nostro vino.
Decidiamo al più presto per dare il via ai lavori per allargare casa,tra dieci giorni vacanza a Zanzibar per il tanto sognato viaggio di nozze.
La convivenza in casa non sarebbe un problema,ma è la nostra prima notte di nozze e la tradizione si rispetta,mal che vada si metteranno i tappi.
L'aiuto a togliere l'abito nuziale è lilla,come le autoreggenti, quando fa per sfilarle la fermo:”resta così amore sei bellissima,guarda cosa mi hai fatto”,ho un erezione che potrei sollevare un sacchetto della spesa ,:”poverino,vieni che gli dò un po' di sollievo”,mi passa la lingua sul glande,cola abbondante saliva e in un attimo i miei venti centimetri spariscono nella sua gola,inizia un su e giù con le labbra a cuoricino, mi sembra di scopare una figa,mentre con due dita martoria il clitoride,la lingua percorre le vene e i vasi cavernosi,devo fermarla se no vengo,ma lei sa come continuare il gioco e portarlo alle lunghe, quando sente che sto per venire stringe lo scroto,una piacevole tortura ripetuta più volte fino a quando è sull'orlo d'avere un primo forte orgasmo, accelera il ritmo fino a farmi sborrare,un attimo dopo strilla e viene,per un attimo temiamo di svegliare il bimbo poi improvvisamente la porta si apre, Carolina e Eros entrano con in mano delle coperte “scusate, spero non vi dia fastidio se facciamo l'amore qui sul pavimento, è per non svegliare il piccolo ma se vi dà fastidio andiamo in salotto “, Ivana ha ancora l'uccello in bocca,ci guardiamo e scoppia una risata:”prego ragazzi, però il lettone è nostro,noi siamo di una certa età e non vorremmo prendere degli acciacchi “,i ragazzi con naturalezza si spogliano baciandosi,per non essere da meno riprendiamo da dove eravamo stati interrotti, bastano pochi colpetti di lingua e il randello è pronto a fare il suo dovere.
Ivana sotto è un lago,ci mettiamo di traverso e mi godo gli umori del suo fiore,in camera
è un concerto di ansimi e mugolii, madre e figlia hanno qualcosa in comune ad ogni orgasmo strillano, è impossibile calmarsi una coppia da la carica all'altra, scopiamo come ricci per ore, anche i piccoli pertugio ricevono le giuste attenzioni .
All'improvviso dei vagiti,i ragazzi hanno un walkie-talkie che gli avvisa se il piccolo si sveglia, Eros e Carolina sono in piena trans erotica non si accorgono di nulla,io e mia moglie ci guardiamo:”ho capito tocca a me,cambiavo i pannolini a un nipote ma se sono in difficoltà ti chiamo,tu goditi lo spettacolo”.
Il piccolo è bagnato,lo cambio e lo coccolo tra le braccia, vedrà che in breve si riaddormenta”.
Quando rientro in camera Ivana è sul letto con le gambe incrociate che guarda la figlia e il genero,sotto il lenzuolo è zuppo si sarà sparati ditalini fino a squirtare,mi prende per un braccio e riprendiamo ad amarci.
Verso l'alba il bambino si sveglia:"ragazzi ,sveglia adesso tocca a voi”,mi guardano senza capire:”questa notte Delio ha fatto il nonno mentre voi vi stavate divertendo “,”ma perché non sei andata tu mamma “,”Ivana ha preferito restare a guardare,ti scandalizza la cosa!”,”assolutamente no,dove eravamo noi non c'era privacy, facevamo sesso in una grande capanna piena di gente con i bambini che ridevano “,”bene adesso andate,ci vediamo a colazione,ok!”.
“Amore dici che sono malata,guardavo mia figlia con il suo ragazzo e non riuscivo a smettere di godere”,sei la mia porcellina,se mai ti viene voglia di andare oltre l'importante è parlarne”.
Eros si è rivelato indispensabile è uno che sa quel che fa, Carolina vuole costruire una stalla, l'idea e di fare un agriturismo un salasso economico che potrebbe dare però buoni frutti,si sa ai figli non si rifiuta nulla e nemmeno ai nipoti.
Incarico un amico di verificare la fattibilità .
Partiamo felici per la luna di miele, quindici giorni di mare, passeggiate sulla battigia e lunghe notti d'amore, quando rientriamo i ragazzi sono in aeroporto ad aspettarci.
Si decide di dare il via ai lavori,ho una famiglia meravigliosa, una moglie, una figlia acquisita con un bravo marito e un nipotino che quando mi chiama nonno mi sento sciogliere..
Mi sento un uomo fortunato.


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