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La luce dell'aurora


di Membro VIP di Annunci69.it Curioso917
05.12.2024    |    6.073    |    5 9.5
"Ci sediamo nel dehor, ordiniamo qualcosa di esagerato :”vuoi sapere qualcosa di me'?”, ”dipende solo da tè, io mi sono aperto a costo di sembrarti stupido, ..."
Ho conosciuto Aurora ad una gita o meglio un trekking organizzato da amici nell'entroterra ligure, quella volta non ne sono rimasto particolarmente colpito, certo era già all'ora una splendida fanciulla ma non c'era feeling,
io piuttosto estroverso e giocherellone,lei taciturna e riservata.
Comunque in quell'occasione ho avuto modo di chiacchierare un po’ con lei, più che altro un monologo, spesso rispondeva a monosillabi, però si capiva che disponeva ad una buona cultura, cosa importante per me in una donna, i belli involucri vuoti non mi hanno mai interessato.
Ho cercato di sondare se ci fosse feeling, ma quel suo stare sulle sue alla fine mi ha indispettito, mi è parsa la classica,” c'è l'ho solo io”e era quello di cui in quel momento avevo meno bisogno.
Ero stato mollato quasi all'altare,da una donna a cui avevo dato tutto, sia il cuore che il portafoglio, cercavo un rapporto leggero anche solo di amicizia e lei con quel suo chiudersi in se stessa era la persona meno adatta.
Comunque la gita le era piaciuta e si è iscritta al nostro gruppo di scarpinatori, era raro incontrarci, a volte ero impegnato e probabilmente lo stesso anche per lei.
In un anno ci saremo visti cinque volte, l'ultima alla classica cena di fine anno a cui partecipavano un po' tutti,quella sera nel vederla,sono rimasto a bocca aperta,indossava un tailleur azzurro lo stesso colore dei suoi occhi, una camicetta in tinta che metteva in risalto un seno prominente con due capezzoli che bucavano il tessuto,una visione per i miei occhi.
La fortuna mi ha riservato un posto accanto a lei,come al solito ho fatto lo splendido, lei era diversa più sciolta e disponibile, durante la cena abbiamo chiacchierato del tutto e del niente come buoni amici.
Ad una cert'ora le persone hanno cominciato ad andarsene alla spicciolata,presto nel locale siamo rimasti in pochi,ogni tanto mi perdevo a guardala, stupenda con i suoi lunghi capelli neri e le dita affusolate con cui gesticolava per meglio spiegarsi, parecchie volte ho avuto l'impulso di baciarla ma non volevo rovinare tutto.
Poi all'improvviso:”ti piaccio, perché sai tu mi piaci ma non me la sento di impegnarmi”,sobbalzo stupito e reagisco nell'unico modo possibile,la bacio con tutto il desiderio accumulato nella serata,lei risponde senza esitare,non so per quanto le nostre lingue si sono assaporate, ad un certo punto siamo stati interrotti dagli applausi dei pochi compagni rimasti, lei è diventata scarlatta io li ho mandati a quel paese.
Ci siamo fiondati nel parcheggio, io allora avevo un auto sportiva, lei la più classica delle famigliari,siamo saliti sulla sua auto e senza parlare ha abbassato i ribaltabili.
Avrei voluto vederla completamente nuda ma lo spazio ristretto e la paura che qualche cretino i nostri venisse a fare scherzi l'ha impedito,le ho slacciato la camicetta, arrotolato altre la vita la gonna e preso dalla frenesia le hi strappato i collant, in quel momento il desiderio di tutti e due era sfogarsi, l'ho presa con furia cosa non da me, lei rispondeva ansimando e piantando e scorticando la mia schiena con le unghie.
Abbiamo fatto sesso con furore inaudito come se non ci fosse domani,la desideravo da morire e lei corrispondeva la mia voglia,dopo la prima trombata soddisfatti i nostri sensi abbiamo fatto sesso con più calma, ormai era notte fonda e nel parcheggio eravamo soli.
Ho goduto nel succhiare gli scuri e irti capezzoli e palpare quei seni che erano un'opera d'arte, lei godeva del trattamento, l'auto era satura del profumo dei suoi umori e dall'odore acre del mio sperma, infine ho gustato il suo miele,una vera delizia.,un lungo cunnilingio che l'ha portata più volte all'orgasmo.
Ci siamo salutati all'alba con un po' di imbarazzo,ma felici del nuovo inizio, giorno per giorno la nostra storia si trasforma in qualcosa di serio,non ci univa solo il sesso, godevano del piacere di stare insieme, avevamo le stesse passioni gli stessi gusti musicali e non ultimo la bicicletta,lei era una provetta ciclista a volte facevamo giri di oltre cento chilometri anche su strade di montagna,ormai meditavo di chiedergli la convivenza ma a volte la vita ci si mette per traverso.
L'aspettavo al ristorante per festeggiare il secondo mesiversario, lei arriva con una faccia da funerale.
“Lallo,devi mollarmi, meglio farlo ora,la mia azienda mi ha dato due alternative, o un futuro assicurato e una carriera spianata o l'alternativa è cercarmi un altro lavoro”.
La guardo senza capire,”perché, dovrei fermarmi ","purtroppo è così,devo trasferirmi in Belgio e forse per sempre,se continuiamo a frequentarci non riuscirei ad andarmene “,mi guarda come un cane bastonato,ho il cuore a pezzi ma la comprendo.
“Vai saresti pazza a rifiutare anch'io farei lo stesso,ne dipende la tua vita,dai è meglio che te ne vai subito se no finiamo a fare l'amore “,un bacio un abbraccio e se ne và col viso rigato di lacrime.
Ceno solo come un cane imprecando alla sfortuna che me l'ha fatta perdere, mentre pago, scherzo del destino in un tavolo vedo Alba la mia ex,intenta a mangiare e stranamente sola, l'ultimo desiderio è trovarmela davanti,con noncuranza cerco di guadagnare l'uscita.
“Lallo!”,che fare mi ha visto, non è nelle mie corde voltare la faccia :”oh ciao, tornata al nostro ristorante? Non pensavo mai più di trovarti qui”,”questo posto mi ricorda momenti indimenticabili con l'unico uomo che ci teneva a me”,”a quanto pare non abbastanza, dov'è l'uomo della tua vita quello che ti ha rapito il cuore e ti ha promesso una vita da regina?”,”il sogno si è infranto, a quanto pare ero una delle tante,finito un periodo di luna di miele mi sono trovata a dividerlo con altre,molte altre,ho passato sere in casa a aspettare che tornasse,ma a quanto pare non gli interessavo più, al primo litigio mi ha sbattuto fuori di casa”.
“Mi spiace ma hai un buon lavoro e con la tua bellezza le occasioni non ti mancano “,”forse non ho voglia di cercarle”,ci siamo è rimasta con le pive nel sacco e adesso le vado bene pure io,ma non ho nulla da fare tranne crogiolarmi nel mio dispiacere.
Prendiamo insieme il dessert, specialità della casa, evito in ogni modo di parlare di noi la ferita si è appena rimarginata,lei fa' la brillante ma sul viso ha un velo di tristezza.
Incredibile al momento di pagare mi anticipa con la sua carta di credito,poi mi propone una passeggiata, un po' d'aria fresca non guasta e la sua compagnia come sempre è piacevole, passeggiamo un oretta poi mi invento un appuntamento,ci salutiamo con un bacio sulle guance e ognuno per la sua strada.
Un giorno Aurora mi telefona comunicandomi la sua partenza,ho il cuore infranto ma cerco di non darlo a vedere.
Per settimane ci telefoniamo poi improvvisamente il rifiuto di chiamata,ci vuole un po' a farmene una ragione ma un rapporto a distanza non può funzionare.
Manco a dirlo trovo Alba un po' ovunque, è tornata in compagnia,e la domenica viene a fare trekking cosa che ha sempre odiato , certo mi piace e sembra cambiata,ma con lei mi sono già scottato a sufficienza e cerco di tenermi alla larga, certo ci parliamo e spesso capita di farci una pizza insieme ma niente di più almeno fino a quel giorno.
Era novembre,una gita sul monte Moro,un percorso difficoltoso pieno di insidie,ad un certo punto scivola e prende una storta, per non rovinare l'escursione agli altri mi fermo con lei, appena riesce a rimettersi in piedi l'appoggio alle mie spalle e lentamente affrontiamo la via del ritorno, sento il suo fiato sul collo e il fratellino reagisce,lei trova ogni scusa per strusciare il seno sul mio braccio e ogni tanto si mette davanti premendo il suo formidabile fondo schiena sulla verga,un tormento senza fine fino a quando cedo.
Improvvisamente zoppica vistosamente e le sue labbra si avvicinano alle mie, è un attimo , preso dal desiderio la bacio lei risponde la sua lingua si insinua,un bacio interminabile carico di erotismo.
Si sfila il maglione nonostante l'aria frizzante e mi dà i capezzoli da succhiare,in preda all eros perdo ogni prudenza ,infilo la mano nei jeans,la sua topina è un lago le infilo due dita e ravano in profondità lei spalanca gli occhi e dalle labbra le esce una specie di miagolio e viene copiosa sulla mia mano.
In un attimo i nostri jeans volano,si appoggia ad una roccia mostrandomi le vie del piacere, impossibile resisterle,bagno la cappella nei suoi umori e entro nella tana calda con decisione,lei asseconda le spinte urlando il suo piacere, scopiamo in quella posizione infischiandosene dell'eventuale rientro dei compagni.
La tengo per i fianchi,la monto con rabbia per l'abbandono,lei è indemoniata mi urla di sfondarla,di entrare anche con le palle,che è una troia la mia puttana,di trattarla come una vacca e di riempirle il ventre.
A quelle parole reagisco e divento un toro,le dò colpi fortissimi facendola sbattere contro la roccia ,sento che ormai sono al limite e grugnendo le scarico nel ventre lo sperma e il rancore.
Sopraggiunta la calma,lei dolce come il miele mi bacia e mi accarezza :”sono stata una sciocca,solo tu riesci a farmi toccare il cielo e io ho buttato tutto alle ortiche,se mai riuscirai a perdonarmi non farei gli stessi errori”,la testa mi dice,facci sesso e non pensare a altro,non è la donna per costruire una famiglia,ma il cuore mi spinge verso di lei.
Ritorniamo in città, quella notte facciamo l'amore e in pochi giorni decidiamo che si ferma da me' in pianta stabile, sembra veramente un'altra persona e io ne sono felice.
Di giorno ognuno il proprio lavoro la sera quando non esce con il solito gruppo di amiche,cenette preparate dal sottoscritto, Alba e i fornelli non sono compatibili ,oppure al nostro ristorante poi la notte sesso,sesso e ancora sesso.
Avevo dimenticato la sua abilità nel fellatio,con le sue labbra carnose riuscirebbe a risvegliare un morto,ti succhia fino al midollo e non parliamo della topina sempre luccicante di umori, sempre pronta a ricevere lo spadone e che dire delle sue chiappette elastiche e sode e un pertugio dalle labbra morbide dove basta appoggiare la verga che l'aspira fino all'intestino.
Certo, abbiamo diversi modi di intendere il rapporto,io sono portato a condividere lei a difendere i suoi spazi.
Tutto sembra andare al meglio,le domeniche a volte mi segue nelle passeggiate sui monti tranne quando è impegnata in interminabili partite di burraco,qualche weekend lo dedichiamo a gite fuori porta, o in spiaggia a rilassarci,da quando siamo tornati insieme non un litigio non uno screzio, inizio a pensare che probabilmente aveva preso solo una sbandata ma mi amava veramente.
Vivo serenamente il rapporto anche se in un angolino della mente c'è sempre il ricordo di Aurora l'unica dopo Alba ad avermi stregato, spesso penso a lei,a come vive,se ha trovato un compagno o magari si è sposata,se è felice e realizzata sul lavoro,forse sono sciocco ma solo pensarla mi sembra di tradire la compagna.

Sono passati due anni di convivenza,il suo tradimento è un ricordo sbiadito, credo nel nostro rapporto e medito di chiederle di sposarmi.
Alba ha avuto avanzamenti di carriera o almeno così dice e ogni tanto deve assentarsi per qualche giorno,le sere che resto solo né approfitto per leggere qualche romanzo o rimpatriate con i vecchi amici.
Il tempo scorre lento senza grandi scossoni ,sono preso da lei anche se non mi mancano le occasioni specie con le nuove arrivate libere e sbarazzine ma mi ritengo fondamentale monogamo e cerco di stare alla larga dalle tentazioni.
Mi decido e le chiedo se se la sente di fare il passo successivo,lei non risponde subito,vuole prendere tempo per decidere,ci resto un male ma tant'è è giusto che ci pensi un po'.
Dopo una settimana è lei a chiedere di fare il grande passo, resto sorpreso ma felice,ci sposiamo in gran fretta, giusto il tempo delle pubblicazioni,cerimonia in comune con i pochi amici, ambedue non abbiamo più i genitori e siamo figli unici, peccato pensavo di portarla all'altare
Passano mesi ,un giorno vengo chiamato da un mio amico bancario ,se c'è una cosa che non controllo sono i conti,prendo un permesso e lo raggiungo in banca.
“Ciao Lallo,non voglio farmi gli affari tuoi ma dato che siamo amici ti avviso”,casco dalle nuvole che mai ci sarà di così grave.
“Giuseppe mi sembra di avere una situazione bancaria più che florida”,”fino a un anno fa,poi..”,”poi!!”,”si insomma,è mio dovere da amico dirtelo,da quando è tornata la tua compagna c'è un'emorragia di soldi,magari avete un progetto e io sono completamente fuori strada,ma ti conosco bene, ogni volta che ti arrivano i report li cestini, le hai dato una carta con un massimale mensile di €5000, ogni mese raggiunge il plafone, e spesso ritira soldi in cassa,ieri lo vista,salutata e pensando di dire una battuta le ho detto se pensavate a qualche progetto,la sua risposta è stata di farmi i cazzi miei,a questo punto ho ritenuto giusto avvisarti “.
Mi cedono le gambe,non può aver fatto finta di amarmi,non posso esserci ricascato, l'amico mi mostra la documentazione,un ammanco di €80.000, mi sono mangiato quasi tutti risparmi:”ma scusa sullo stesso conto versa lo stipendio “,”così ti ha detto ma non risulta nulla “,”sono nero di rabbia mi faccio consegnare tutte le ricevute della carta di credito e l'annullo,tolgo dal conto la sua possibilità di operare e decido di andarmene a casa per riprendere il controllo e prepararmi ad affrontare Alba al rientro, deciso a fare chiarezza una volta per tutte.
Il sistema d'allarme della villetta è disinserito, sono certo che era attivo,sudo freddo a pensare il peggio ma ormai è chiaro che con Alba c'è da aspettarsi di tutto.
Entro in casa mia come un ladro,sembra deserta ma poi sento provenire voci dalla camera,mi avvicino di soppiatto la porta è dischiusa,per un attimo il cuore si ferma.
“Così, così Giuseppe tu e il tuo amico mi fate morire,uhmm che cazzoni,continuate a sfondarmi che godo da pazza,ma trattenetevi che poi voglio tutti e due i vostri pitoni in culo,sono stufa di sentire il solletico”,”il cornuto non ti scopa?”,”scherzi anche troppo,ma è tutto delicatezze e manfrine,io voglio il tuo di cazzo, anzi i vostri, adesso basta parlare,trobatemi a dovere al maritino cornuto piace leccarmi la figa ,il coglione non sa che non mi lavo e riservo il vostro sperma per lui”.
Sono allibito, mi sono messo con la peggiore delle puttane e non mi sono accorto di nulla, d'un tratto un urlo, i due la stanno sodomizzando insieme ma presto le grida si trasformano in ansimi di piacere, ci danno dentro per almeno 10 minuti, poi fanno versi animalesci e imbottiscono il suo culo di sperma :”bravi ragazzi, questo sì che è un clistere, questa sera l'imbecille troverà la strada aperta,mi sento così dilatata che la sua verga ci ballerà dentro”,e giù risate alle mie spalle,per un attimo penso di entrare e prenderli per il collo ma non servirebbe a nulla, la vendetta è un piatto che va servito freddo, anche un tre volte buono può raggiungere il limite.
Esco di casa in silenzio e torno al lavoro,alla macchinetta del caffè trovo Lucia che come a suo solito si diverte a provocare.
È una bella ragazza, forse un po' troppo in carne, gira sempre con minigonne e autoreggenti, e ogni volta che mi vede sculetta,oggi ha scelto il giorno sbagliato,del resto la scena che me' toccato vedere oltre la rabbia mi ha provocato eccitazione,in altra situazione mi sarei gettato nella mischia per tappare qualunque buco libero ma non nella parte del fesso, cornuto e derubato.
Mentre sculetta verso il suo ufficio le vado alle spallefacendogli sentire la mia dotazione eccitata tra le chiappe,si volta mi vede e tenta di colpirmi,le fermo la mano e la strattono nel mio ufficio chiudendo la porta,lei è confusa e spaventata,calo pantaloni e boxer mettendo in vista la mercanzia.
L'espressione cambia,ora si legge stupore e desidero:”Ok Lucia vediamo ,se ti piace provocare, è tutto per tè,usalo ma a una condizione poi ti fai fare il culo e da domani non rompi più,di quelle come te ne trovo quando voglio.
Mi aspettavo un'altra reazione ,lei si avvicina e si mette in ginocchio a pochi centimetri dal randello duro come pietra,ha deciso di saltare il fosso,si lecca le labbra come una bambina di fronte a gelato,in un attimo la cappella sparisce tra le sue labbra,non è una gran succhiatrice,pompa la verga in modo meccanico tenendomi la mano sullo scroto, cinque minuti di leccaggio poi le indico la scrivania, capisce al volo, le carte finiscono a terra,si appoggia e con le mani divarica le chiappe.
Vista da dietro è uno spettacolo,sputo sulla nerchia e glielo infilo del ventre senza esitazioni,solo un sussulto e poi e subito partecipe alla scopata,se in un primo momento era asciutta adesso il randello scivola nei suoi umori,guaisce e ansima come una cagna in calore,la scopo con forti affondi seguiti da improvvise accelerate che la mandano in visibilio,ma la metà finale è un altra.
Sposto la mazza di pochi centimetri dopo averla abbondante bagnata nei suoi umori vischiosi,una leggera spinta e lo sfintere cede lasciando libero il passaggio alla verga,per un attimo si irrigidisce e caccia un urletto che soffoco nella mano,poi la musica cambia, affondo fino a sentire lo scroto appoggiarsi sulle grandi labbra di quella giovane figa depilata,dalla sua bocca esce un ohoooo prolungato,la vacca gradisce, meglio così sono carico come un toro e non riuscirei a fermarmi neanche se piangesse, la inculo di buona lena per almeno mezz'ora, la porca sembra bagnarsi anche lì ,la mano a tormentarsi il clitoride,ha una lunga serie di orgasmi che soffoca per non rischiare di essere scoperti.
Giunto al limite i primi due schizzi le c'entrano le chiappe poi la giro e le imbrattano il viso di sperma :”cazzo noo i capelli,guarda che disastro, accidenti il bagno è in fondo al corridoio, come faccio,merda”.
“Stai buona qui,vado io a prendere la carta,vedi di non sporcare,sono documenti importanti”, mentre esco mi mostra il dito, vado a prendere il rotolo di carta, vederla pulirsi mi viene da sorridere,penso ad Alba e a quanto è troia.
Lucia si sistema un po',mi stampa un bacio in fronte e strizza l'occhio:”non male vecchietto mi hai sderenata,ci vediamo alla macchina del caffè ciao”, se ne va camminando goffamente, credo che per qualche ora avrà difficoltà a sedersi, sarà anche un po' troia, voleva provarci con me e l'ha fatto,onestà senza secondi fini.
Passo la giornata ad arrovellarmi il cervello su cosa fare e come comportarmi, telefono all'amico bancario l'unico a sapere della nuova bravata di Alba,anche lui è d'accordo una volta si può perdonare la seconda no!
“Senti Lallo, per ora ti conviene ingoiare il rospo, conosco un amico mago del computer, potrebbe installare delle piccole microcamere","già per fare sapere anche agli avvocati che sono cornuto,le corna non sono reato e dovrò mantenerla a vita”, l'amico sorride :”Alba è infida ma fumantina se la provochi potrebbe rivelare cose da farla mettere in croce,c'è la fai a fare finta di nulla per un po' di tempo?”,penso che sia più facile a dirsi che a farsi, ma questa volta non voglio dargliela vinta.
Mi faccio forza devo fingermi l'imbecille innamorato e in fondo è stato così ,entro in casa e lei mi viene incontro sorridente, La prova del nove, il primo bacio dopo che ho scoperto la verità, pensavo peggio è una gran gnocca e il fratellino risponde al meglio,spero siamo le ultime pomiciate ma rispondo fingendo passione.
Neanche il tempo di preparare da mangiare che mi trascina in camera da letto, probabilmente non vuole che secchi lo sperma dei suoi amanti,vuole che lo lecchi fresco.
Fingo di desiderarla troppo,la scopo con irruenza come non ci fosse domani,lei pare sorpresa da tanta foga cerca di farsi leccare ma fingo di volerla solo scopare,non ci vuole molto mi scarico nel suo pancino poi la volto e mi dedico al buchetto ancora dilatato dalle fatiche di oggi.
La verga resta dura, oggi è la seconda,sono duro a venire,lei si lamenta e da buon maritino fingo l'orgasmo :”che t'è preso, questa sera non sei il mio micione romantico”,”scusa cara ho avuto una giornata difficile,ho anche il mal di testa e meglio che prenda delle gocce e dorma”, Alba è stizzita forse più perché dovrà mangiarsi un panino.
Il giorno dopo partiamo per un weekend d'arte, la sera in albergo posso finalmente leccargli la passera sicuro che è tutta roba sua,due giorni belli anche se la sua presenza un po' mi infastidisce, finalmente il rientro ,domani andrà a una delle sue fantomatiche trasferte, mentre fa la doccia fingo di addormentarmi,quando esce se la guarda bene di svegliarmi,si gira dall'altra parte e dorme sicuramente felice della giornata che l'aspetta l'indomani.
In serata viene l'amico di Giuseppe a piazzare le microcamere è un suo hobby che gli fa guadagnare un mucchio di soldi,mariti o mogli sospettosi o solo per controllare il personale,la fiducia è morta, personalmente se non fosse per quello che ho visto non l'avrei mai pensato,facciamo le prove, perfetto si vede tutto in HD .
Più tardi vado al ristorante,non ho testa per preparare la cena,alle nove mi telefona lamentandosi della giornata pesante, un'attrice nata non sospetterei nulla ma ora che so tendo l'orecchio e sento in sottofondo delle risatine.
Chiusa la telefonata mi soffermo a pensare, perché si comporta così, io le ho aperto il mio cuore, se era la trasgressione che cercava poteva parlarmene,come si può ingannare un uomo fino a questo punto,uno disposto a tutto per lei,forse è proprio per questo, ha trovato il becco che si fidava ciecamente,maledette donne.
Nei giorni successivi scopro che è anni che si è licenziata,forse per seguire il grande amore della sua vita, come ho fatto a essere così incauto mi ha ingannato dal primo giorno,monta la rabbia e il desiderio di disfarmi per sempre di lei.
La sera quando sono libero,ripasso l'agenda delle donne che conosco,in poche settimane rimedio almeno cinque trombate,le signore nel frattempo si erano sposate, naturalmente secondo loro era la prima volta che tradivano il marito,forse è meglio una puttana almeno è uno scambio equo.
Ormai anche quando è a casa mi invento improbabili uscite con amici che non vedevo da anni, lei sembra abboccare ma non ne sono convinto.
Dopo quindici giorni è il momento di entrare in scena, ormai ho raccolto tanto materiale da fare invidia a Rocco Siffredi, quello che più mi interessa sono i dialoghi e le frasi dove inveiscono al povero cornuto ma conserverò tutto a monito di altri errori.
È una fredda mattina d'inverno, esco alla solita ora, Alba si è alzata con me' e mi ha salutato con il solito bacetto a fior di labbra,forse l'ultimo bacio di giuda.
Mi sono procurato in un negozio di giocattoli una fedele riproduzione di una beretta, non farei del male a nessuno nemmeno a quella troia,mi metto in auto a una cinquantina di metri dall'ingresso,un freddo cane e non ho fatto nemmeno colazione,decido di raggiungere il bar vicino, brioche cappuccino e caffè, rinfrancato torno all'appostamento alle nove tre individui suonano all'uscio, riconosco due di loro, l'amante di mia moglie e il suo compare, il terzo anche se imbacuccato mi sembra di distinguere che è un uomo di colore, è il momento non dovrò aspettare molto.
Per un po' mi godo lo spettacolo di quella che per me è ormai solo una pornostar, quasi ammiro la capacità di destreggiarsi tra tutte quelle mazze, non sento l'audio giusto per mantenere la calma, aspetto la fine del primo round, lei distesa sul letto e ricoperta di sperma, i tizi a turno vanno rinfrescarsi poi tornano alla carica le verghe al cielo pronti a farla godere,mi viene da pensare che sa scegliere bene i suoi caproni mal che vada avrà davanti una carriera nei film hard.
Entro tranquillo in casa dalla porta sul retro, impugno l'arma giocattolo e irrompo in camera,gli uomini sbiancano lei si raggomitola nelle lenzuola in un angolo del letto.
Brandisco la pistola:”porci ,bastardi,sparite se no vi ammazzano!” I tipi raccolgono in fretta e furia i vestiti e si dileguano,certo che l'amante ha dimostrato di tenerci a lei è stato il primo a darsi alla fuga.
“Adesso sentiamo che hai da dirmi”,’ti prego non uccidermi mi hanno costretta “,scoppio a riderle in faccia:”tieni giocarci tu, è una bell’arma giocattolo , pesavi che mi sarei rovinato per una troia senza dignità? Guarda che il cortuto sa tutto da tempo,si vede che sei una povera deficiente senza cervello,quel tipo ti manovra come una marionetta,del resto che aspettarsi da una povera idiota “.
La provocazione sortisce l'effetto:”sarei io l'idiota,la marionetta? Non ti amo non ti ho mai amato e tu scemo ci sei cascato ben due volte e non sperare di liberarti di me il mio boyfriend è avvocato e ti rovino”.
“Fai come ti pare,sono stanco di venirti dietro col cucchiaino del miele e darti tutto di me'”,”appunto stupido sdolcinato,tu e i tuoi preliminari , godevo solo nell’umiliarti e non sai quanto,mi servi solo per i soldi,mi sono fatta una boutique a tua insaputa e mi sono portata tutti gli stalloni che volevo in albergo e il cornuto pagava,non sai il piacere a strisciare la carta era l'ultimo orgasmo prima del rientro a casa”,”Alba ,guarda che usare i miei soldi a mia insaputa è reato “,”dimostralo povero scemo ma sono magnanima,tu fai il bravo e la tua mogliettina ti fa leccare la passera che tanto ti piace, anzi usa la lingua e puliscimi se sarai bravo ti concedo un po' di sesso, sesso capisci non la tua stupida illusione d’amore”.
“Grazie ho già fatto colazione,vado al lavoro sei pregata di liberarmi casa prima del rientro,questa è casa mia e qui non ti ci voglio “,”tranquillo vado da lui tanto a vederti mi viene il voltastomaco,ti ho offerto una via d'uscita,facevi il mio slave a magari ti facevo scopare anche qualche mia amica,ma tu no,tu sei il maschio che ama la sua principessa,bene da ora in poi ti farai tante seghe,tempo di preparare le valigie e libero il disturbo “.
Le sorrido e me ne vado,la stronza presto avrà un brutto risveglio,vado da un amico che dicono principe del foro,mi riceve in nome della vecchia amicizia.
Esco da lì rinfrancato pare recupererò anche buona parte del capitale è chiaro che l'amico era in combutta con lei da sempre e rischia la cancellazione dall'albo.
Da allora non ho più avuto storie,sono stato solo con donne da una botta e via,ho rivisto Alba solo alla firma del divorzio,aveva gli occhi bassi e mi sembrava un po' trasandata, è da tempo che non la odio, mi fa solo una gran pena.
Gli anni scorrono sono alla soglia dei quaranta,ho tutto dalla vita tranne una compagna da cui rientrare la sera ma dopo la scottatura preferisco non rimettermi in gioco.
Un giorno di piena estate ricevo l'incarico di partecipare ad una conferenza in una città vicina,sono scocciato ma il lavoro è lavoro, partecipa anche il responsabile di una multinazionale,interessata all'azienda e mi mandano in avanscoperta per capirne le intenzioni .
L'albergo è il solito formicaio, nella hall centinaia di persone ,il tempo di sistemare il bagaglio in camera e scendo al salone delle conferenze,ho riservato un posto tra le prime file,mi toccherà sorbire i discorsi di tutti i relatori,un giovane si siede accanto a me' ha un viso simpatico , parliamo un po' prima degli interventi,viene da Bruxelles e ad Amburgo frequenta l'ultimo anno di università , è di madre italiana per questo parla correttamente la nostra lingua.
Inizia la conferenza, presto attenzione ai primi oratori poi gli occhi si appesantiscono “che ne dice di andare a prenderci un caffè”,il ragazzo mi ha visto in difficoltà, accetto volentieri e andiamo bar,ci fermiamo giusto il tempo per un caffè poi rientriamo in sala.
Dovrebbe essere il momento del rappresentante della multinazionale interessata ad una joint venture con noi,una donna sulla quarantina vestita in tailleur rosso, sale sul palco e viene accolta dagli applausi,quando si gira verso il pubblico, resto basito.
I battiti del cuore accelerano , è lei la mia Aurora ,non è cambiata in nulla solo più matura,il sorriso è sempre lo stesso,quello che mi faceva sciogliere ,resto a guardarla imbambolato non riesco a sentire una parola di quello che dice,mi limito a guardarla sicuramente con occhi da pesce lesso, mentre continua l'intervento penso a quello che sarebbe potuto accadere tra noi,pensavo di averla dimenticata ma mi è bastato vederla e sono in fibrillazione.
A fine intervento dopo uno scroscio di applausi, sparisce tra la folla,mi alzo e vado a cercarla,non si ricorderà più di me ma voglio incontrarla,nella confusione mi sfugge ma sicuramente la rivedrò.
Scendo a cena pieno di sconforto,la vedo a un tavolo, è splendida circondata da postulanti,al tavolo accanto a lei c'è il ragazzo di oggi,mi vede e mi chiama:”vieni, c'è un posto libero”,mi avvicino lei improvvisamente mi vede :”Lallo! Dio mio sei tu”,”ciao Aurora,sei più bella di quando ci siamo lasciati”, ha l'impulso di alzarsi,io sogno le sue labbra :”cena con noi,sono felice di vederti “,il ragazzo ci guarda :”vi conoscete?”,”certo amore mio lui è il più dolce ricordo dei miei anni in Italia ,adesso che sei qui mi racconti tutto di tè”, “ c'è poco da dire,da quando non ho più potuto sentirti ci sono ricascato con la mia ex”,le racconto tutto e lei mi ascolta addolorata:”che Stronza fare del male a uno come tè “,”purtroppo la vita a volte riserva delle mazzate,ma dimmi di tè, questo simpatico giovane è tuo figlio?”,la sua voce ha un fremito:”sì è l'amore della mia vita,ti presento Landolfo in famiglia Lallo proprio come tè ma come vi siete conosciuti”,”mamma oggi eravamo seduti accanto mi pare un uomo simpatico in mezzo ha tanti parrucconi impettiti”,”certo tesoro hai proprio ragione Lallo è un uomo speciale “,”bene voi due dopo cena vi fate una passeggiata per rinverdire i ricordi è tempo che ti rimetti in pista “,”moccioso come ti permetti di giudicare tua madre”,”giudicare? Posso solo adorarti e esserti grato per quello che hai sempre fatto per me',voglio solo dire che la chioccia ora ha un pulcino che cammina da solo,non ho mai avuto un padre ma tu sei stata sempre presente per me' nonostante tutte le difficoltà e adesso se mi scusate ho adocchiato una ragazza che non voglio farmi scappare “, per un attimo sentendo le parole di suo figlio impallidisce poi torna il sorriso che mi ammalia:”non ha tutti i torti,mi faresti da cavaliere per una passeggiata “,”lo sai ti starei accanto per sempre se solo tu lo volessi “.
La cittadina ha un bel lungomare, nonostante la bassa stagione alcuni locali sono aperti, passeggiamo chiacchierando,non mi ha detto niente di lei, l'unica cosa certa è che ha fatto carriera, oso, le prendo la mano,lei la stringe nella sua, per un po' camminiamo uniti senza parlare,non fa freddo c'è una leggera brezza che invoglia a camminare :”oh guarda una gelateria,ti và una coppa gigante con panna come ai bei tempi”,la sua risposta è un sorriso che dice tutto.
Ci sediamo nel dehor, ordiniamo qualcosa di esagerato :”vuoi sapere qualcosa di me'?”,”dipende solo da tè,io mi sono aperto a costo di sembrarti stupido, ho paura che se chiedo qualcosa di intimo sparisci”.
Il suo sguardo è dolce, gli occhi brillano :”no Lallo non stasera,non so se è giusto ma per un attimo voglio rivivere il sogno, il sogno di un amore a cui ho rinunciato con l'uomo che non l'ho mai dimenticato”.
Ogni frase sarebbe superflua,il primo bacio dopo l'addio,per un attimo mi rivedo in quel ristorante, se tornassi indietro gli chiederei di non lasciarmi, limoniamo come ragazzini, quei ragazzi che sentiamo ancora dentro di noi,il sapore delle sue labbra,il profumo dei suoi capelli,chiudo gli occhi e rivivo il sogno.
Dopo un'ora siamo nella hall dell'albergo, non so che fare,come comportarmi è lei a prendere le redini ,saliti in ascensore mi chiede a che piano è la mia stanza,ho un groppo alla gola forse si avvera un sogno.
Andiamo spediti verso la stanza,apro e sulla soglia mi avvolge in un bacio che parla d'amore ,ci spogliamo a vicenda,ad ogni capo che vola bacio la pelle scoperta,lei scende con la mano alla verga,il solo contatto della mano mi manda in estasi,non c'è tempo per i preliminari ora il desiderio di entrambi è congiungersi,fondersi in un tutt'uno,si distende sul letto spalancando le cosce,con la mano accompagna il randello alle labbra del suo scrigno.
Scivolo in lei,i suoi umori impediscono l'attrito,chiusi in una bolla pensiamo solo ad amarci.
I suoi ansimi sono musica non vorrei mai lasciare quel paradiso,le sue gambe mi avvinghiano i fianchi come a non farmi fuggire, dopo tanto tempo sento suonare le campane non stiamo facendo sesso è solo un modo per dirci chi siamo e cosa vogliamo.
In breve ambedue raggiungiamo l'orgasmo,le inondo la micia con un fiume di sperma mentre lei rivolta gli occhi e gode con un lungo ansimo.
Per un attimo mi rendo conto che non so se è protetta,ma il pensiero di avere un figlio da lei è così eccitante che dal cervello arriva alla mazza che torna dura come roccia,ci amiamo in tutte le posizioni per ore il tempo si è fermato,la vita,gli impegni,i problemi sono chiusi fuori dalla stanza, stanotte esistiamo solo noi.
Verso l'alba stanchi , raggiungiamo la doccia ma la scintilla si riaccendere,la prendo sotto gli scrosci tiepidi,lei appoggiata alle piastrelle mi incita a non smettere mai,sono venuto più volte ma il desiderio di lei mi attanaglia la mente,la voglio,la voglio per sempre anche se so che è impossibile,raggiunto il limite mi contorco per prolungare il momento,lei capisce si mette in ginocchio e la sua bocca mi svuota fino al midollo.
È il momento per abbandonarci a qualche ora di sonno,temo che se ne vada,lei mi legge nella mente, si accoccola su di me e cadiamo beati nel sonno.
Al risveglio temo sia stato un sogno meraviglioso ma lei è qui abbracciata a me,la guardo dormire tranquilla mi rendo conto che è tutto per me e non voglio perderla di nuovo.
Si sveglia,si stira e sfrega gli occhi :”ciao Lallo, è stato bellissimo”,”e perché mai dovrebbe finire,se mi accetti io sono disposto a seguirti in capo al mondo,ho il terrore di non sentirti più come l'altra volta,non capisco perché allora mi hai impedito di chiamarti, certo eri lontana ma mi bastava sentire il suono della tua voce per sentirmi in pace,progettavo di raggiungerti al più presto ma ti ho persa”.
Sono triste al pensiero che riaccada ,il suo sguardo si addolcisce mi accarezza il viso e mi bacia le palpebre :”anch'io voglio che non finisca ho sofferto per quello che ho fatto ma in quel momento mi sembrava la cosa giusta”,”perché”,”non mi sento pronta se vuoi ne parliamo più tardi,ora andiamo alla convention ci sarà tempo per noi,ti giuro che non farò più lo stesso sbaglio non ti libererai facilmente di me',non ora che ti ho ritrovato”.
Attraversiamo il salone tenendoci per mano, parecchi sguardi invidiosi e sorrisi,mi siedo al solito posto assegnatomi, lei è in prima prima fifa,anche di spalle mi fa impazzire.
“Ciao,allora com'è andata ieri sera,sai per la prima volta non mi ha telefonato e credo non sia rientrata in camera “,sono in imbarazzo,cosa dirle? :”sono felice per voi deve essere bello per due innamorati rincontrarsi dopo tanti anni,non ho mai visto mia madre lasciarsi andare così con un uomo,non cedere se ci tieni a lei”,”non sai quanto lo voglio,la nostra non era solo infatuazione, purtroppo ha dovuto andarsene per il lavoro ma non l'ho mai dimenticata “,”lo spero,lei non la fatto ,ieri ti ho riconosciuto anche se sulla foto che tiene in camera sua siete più giovani “.
Ma allora ha continuato a pensare a me', perché mi ha impedito di rivederla,sono totalmente in confusione,unica cosa è aspettare,avrà avuto sicuramente le sue buone ragioni.
Nella pausa pranzo si dilegua anche il figlio la cerca ovunque,ci guardiamo ambedue sconsolati quando la vediamo tornare :”scusatemi non me la sentivo di essere circondata dai soliti lacchè alle 17 si chiude il congresso siete invitati a cena in un piccolo ristorante che ho individuato”,”ma mamma ho promesso a Claretta di portarla a cena”,”oh quante storie, vorrà dire che cenerete con tua madre, così la conosco,dimmi ti piace?”,”da morire sono completamente cotto ma domani dobbiamo rientrare”,”embhe' non ti và di fermarti per un po',tra qualche mese se tutto va bene ci trasferiamo in Italia,tu sei avanti con gli esami potresti aspettare quando torno”,al ragazzo si illuminano gli occhi,mi sento coinvolto :”dai andiamo a bere qualcosa,qua il mio lavoro è finito, andiamo in un bar qua vicino poi telefoni alla tua bella e se è libera vi fate un giro,magari in camera”.
Detto fatto non perde tempo,dopo poco vedo entrare nella hall una ragazza veramente carina che ci viene incontro:”ciao sono Lallo felice di conoscerti”,mi guarda confusa :”non farci caso, è stato il grande amore di mia madre e portiamo lo stesso nome,ti va di salire in camera ho cose importanti da dirti”,in un attimo si chiude la porta dell'ascensore,quasi lo invidio ma tra poco Aurora sarà libera ,non vedo l'ora.
Alle diciassette tutto finisce,i partecipanti se ne vanno alla spicciolata,la raggiungo e di impeto la bacio:”calma,ci guardano tutti è sconveniente farti vedere così con il prossimo capo,dai dammi il tempo di prepararmi mi raccomando vestiti sportivo per non intimorire la ragazza,ci vediamo qui tra un ora “.
Ogni minuto pesa, doccia mi infilo dei jeans e una camicia azzurra e sono pronto, aspetto nella hall,ogni volta che si aprono gli ascensori sono in ansia,non dovrei ma è più forte di me'.
Finalmente appare, così vestita sembra la ragazzina d'un tempo, adesso è lei a baciarmi,ci avviamo verso il ristorante tenendoci a braccetto,:”e i ragazzi?”,”ci vorrà ancora un po',passando davanti alla camera di mio figlio a momenti mi bagno il perizoma ma se và come spero giuro che ti consumo come una candela questa notte, non mi è bastata l'altra notte,in questi anni mi sono consumata le dita pensando a tè”, chiediamo al cameriere di aspettare,e ci abbandoniamo a baci passionali.
“Ehi,siamo noi i fidanzati ma guarda sti vecchietti e meglio che vi tenga d'occhio “, ridiamo di gusto,non c'è tensione,prima di finire l'antipasto Aurora e Claretta sembrano conoscersi da sempre,io e Landolfo sorridiamo contenti e parliamo un po' dei nostri hobby,scopro che è un camminatore e ha un brevetto in speleologia,da non crederci potremmo essere padre e figlio da quanto abbiamo gli stessi interessi.
Dopo il secondo,le mani di Aurora si muovono nervosamente ,le stringo tra le mie:”amore non è necessario dare spiegazioni”,”amore,mi hai chiamato amore,ti amo anch'io ti ho sempre amato,ma devo dirvi la verità ne avete diritto, spero che tu non mi maledica”,”perché mai dovrei io ti amo,tu mi ami, è la cosa più bella del mondo!”.
Sul viso di Aurora un velo di tristezza :”non ti ho mai dimenticato ma eri giovane,noi eravamo giovani e non volevo rovinarti la vita “,il suo volto si riga di lacrime,le asciugo con un dito:”aspetta lasciami finire, Landolfo lui è tuo padre,dicevo a me stessa di non voler che si rovinasse la vita, ma avevo paura forse di un rifiuto , meglio vivere nel ricordo di un grande amore e così per egoismo ti ho privato di un padre,una persona meravigliosa,ho fatto male a tè e a lui,sono una persona spregevole,scusate ma non posso fare a meno di piangere sui miei errori, pensavo di essere una donna forte e ora sono qui a mendicare il vostro perdono”.
All'unisono l'abbracciano,tutti e due singhiozzando, anche Claretta è commossa,:”sono felice che tu sia mio padre, recupereremo il tempo perduto ma voglio che stiate insieme e in quanto a te mamma non avrei potuto avere una madre migliore,mamma, papà, andatevene preferisco prendere il dessert con lei che sento…,si Claretta sono cotto di tè e spero in un futuro per noi anche se ci conosciamo appena,non ripeterò l'errore di questi due,ogni cosa la decideremo insieme anche quelle che potrebbero farci soffrire”.
Sono ubriaco di felicità ho ritrovato la donna che amo e un figlio che già sento mio,ho perso troppo,cambiare i pannolini,i Natali, i compleanni,le sue prime delusioni e le gioie ma se Dio lo vorrà avremo tempo per conoscerci.
Camminiamo sul lungomare,la luna le illumina il viso è una visione,se è un sogno non mi risveglierò,ci guardiamo lei toglie le scarpe ed entra in spiaggia la seguo, corriamo verso il mare,poi il bacio più bello della mia vita, siamo adulti ma è il momento di infischiarsene del mondo,delle etichette,di chi ci può vedere,rotoliamo nella sabbia e facciamo l'amore.
Non so cosa ci riserverà il futuro ma da ora in poi l’affronteremo insieme,uniti dal nostro amore e da un figlio che il destino mi ha concesso di conoscere.
La vita è imprevedibile,dopo il matrimonio fallito mi sentivo arido,non avrei mai pensato di trovarmi qui con lei.
Sorrido all'idea,che dopo una triste l'alba arriva la luce dell'aurora e la vita nuovamente risplende.
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