Lui & Lei
Meglio dei sogni
di Curioso917
14.08.2024 |
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"Le due si alzano di scatto, Ornella mi bacia sulle labbra e altrettanto fa Selina con Marco, le due si guardano intensamente e le loro labbra si uniscono, un..."
MEGLIO DEI SOGNI.Nella vita si fanno delle scelte sempre nella convinzione di cercare il meglio per noi ma per chi come me è nata nel distretto di
Tropoje ,la zona più depressa dell'Albania tutto è più difficile.
Sono l'ultima di quattro figli,due maschi e due femmine,il mio nome è Safira ,sono la più piccola.
Tempo fa in questa zona c'erano diverse miniere,un duro lavoro che spesso portava alla morte, è quello che è capitato a mio padre quando avevo cinque anni,la miniera se l'è portato via con altri cinque amici.
Mi ricordo la disperazione di mia madre e dei fratelli più vecchi,allora il governo o meglio la dittatura come risarcimento ci ha assegnato un pezzetto di terra da coltivare e due capre,quanto poco valeva la vita nel nostro paese.
Poi finalmente la libertà ma dalle mie parti nulla è cambiato,anzi le miniere sono chiuse e almeno uno per famiglia è costretto ad emigrare per aiutare la famiglia in patria.
Il turismo in certe zone ha portato benessere e il benessere inflazione,da noi non ci sono attrattive ma il costo della vita è aumentato a dismisura.
A scuola ero brava e la mamma mi ha permesso di frequentare le medie di più non si poteva sia per i costi che per la lontananza dal paesello.
Purtroppo non c'è limite al peggio,di mio fratello partito per Napoli carico di speranze si sono perse le tracce, sicuramente avrà fatto una brutta fine,solo mia madre si illude di rivederlo.
Mio fratello maggiore e mia sorella si ostinano a lavorare i terreni,si sono indebitati con la banca per prendere un minimo di macchinari e allargare la proprietà finalmente nostra,gli auguro ogni fortuna ma non è la mia vita,io voglio tentare la fortuna.
Non sono una stupida nonostante i miei diciassette anni,la vita mi ha segnata e so cosa mi aspetta al di là dell'Adriatico,certe cose le ho imparate a mie spese.
Ho perso la verginità a quattordici anni durante l'unica gita scolastica,due giorni a Durazzo,visite guidate e una certa libertà,ho incontrato un bel giovane, l'ingenuità dell'età mi ha portata a seguirlo,mi ha portata in un albergo bellissimo,con frigorifero,una grande televisione e una doccia grandissima, per me era il paradiso,il classico colpo di fulmine ma non per lui.
A parte un piccolo dolore iniziale ho goduto di molti orgasmi,il tipo mi ha riempito di promesse ma il mattino al mio risveglio era sparito.
Per fortuna non sono rimasta incinta ma una ragazza non più vergine non può ambire a un buon partito anzi probabilmente è destinata a rimanere sola.
Credo di essere sveglia per la mia età e madre natura è stata generosa con me.
Sono alta 1.70 più della media delle ragazze albanesi, fisico snello slanciato ,una seconda di seno, misura perfetta per la mia altezza, lunghi capelli neri ondulati e il mio punto di forza grandi occhi neri che tutti ammirano.
Decido di andare in Italia,non mi vergogno a dirlo, l'idea è battere per raccimolare soldi per poi tornare in Albania da signora oppure aprire un attività in Italia, che so magari un piccolo bar.
Ottenere il permesso di soggiorno è un impresa,la maniera più facile ma rischiosa e rivolgersi al racket,la mafia albanese si occupa di prostituzione, droga e traffico d'armi, non è certo bella gente ma hanno gli agganci giusti per procurare i permessi di soggiorno.
L'idea è di affidarmi a loro e alla prima occasione fuggire e di mettersi in proprio magari in un appartamento, prendere contatto con quella gentaglia è facile come bere un bicchiere d'acqua, basta girare per una città con fare spavaldo e sguardo da ochetta e subito ti abbordano attratti dalla possibilità di guadagnare su una povera stupida ragazza che non sa quel che l'aspetta.
Detto fatto,un gruppo di ragazzi si avvicina e attacca bottone,dopo un po' mi chiedono delle mie aspettative:”Safira secondo me qui sei sprecata,una bella ragazza come tè in Italia può fare di tutto e magari accasarsi con un italiano,se ti và noi abbiamo degli appoggi,per i documenti e il lavoro ci pensiamo noi”,fingo di pendere dalle loro labbra come una sciocca, chiedo del lavoro,mi dicono che c'è la possibilità di fare la baby-sitter in casa di gente facoltosa,mi offrono il gelato e il pranzo convinti ormai di avermi in pugno.
Naturalmente prendo tempo,loro mi danno un numero di telefono e mi descrivono una vita da sogno, aspetto qualche giorno e poi li contatto, accetto di partire fingendo entusiasmo.
Probabilmente sono immanicati con gente importante dell'ambasciata, in pochi giorni ottengo il permesso e inizia l'avventura.
Atterriamo a Malpensa,con me ci sono due di loro e quattro stupide ragazzotte,la sera stessa come prevedibile inizia il calvario.
Ci portano in un grande casolare nel bel mezzo del nulla,qui tutte scoprono la triste realtà, lo scopo per cui siamo in Italia, diventare schiave del sesso, le speranze delle povere illuse sono infrante e si trasformano in terrore, chi cerca di ribellarsi viene riempita di botte con i manganelli usati dalla polizia che non lasciano segni per non rovinare quella che per loro è merce.
Io sto buona, buona,sapevo cosa mi aspettava, naturalmente arriva il momento delle violenze sessuali,i bastardi usano il guanto per non correre il rischio di ingravidarci.
Siamo quattro donne poco più che ragazzine e venti uomini, qualcuno è italiano, inizia la notte più lunga e terribile della mia vita.
Sbattute su dei giacigli inizia la violenza,una poverina era vergine le sue urla sono strazianti,fare buon viso a cattivo gioco, prendo l'iniziativa,mi inginocchio e prendo tra le labbra il primo cazzo che capita,il tipo sorride contento:”ehi ragazzi, questa è una troia affamata di cazzo, Adam vieni a darmi una mano”,continuo a succhiare l'uccello puzzolente,mi distendo a gambe spalancate,un tipo infila la sua verga fino a cozzare l'utero ,un smorfia di dolore,poi riprendo il pompino mentre l'altro mi scopa con violenti affondi,mi fanno schifo ma la fichetta la pensa diversamente, comincia a emettere sugo , ansimo gli urlo di scoparmi forte e naturalmente vengo accontentata.
In due ore tutti e venti mi fottono,il viso è una maschera di sperma,ormai la topa è asciutta e provo solo fastidio ma continuo a incitarli, credo che il più brutto è passato ma mi sbagliavo,uno dei miei aguzzini con una nerchia asinina non si accontenta:”cazzo questa ci renderà una montagna di soldi, è brava sia di bocca che di figa,ora finisco il lavoro”.
Un dolore lancinante,un urlo che non riesco a trattenere neanche mordendo il cuscino,il bastardo senza pietà mi ha sfondato il culo,non voglio urlare piango sommessamente mentre il caprone mi sodomizza:”brava la nostra puttana,ti sei beccata venticinque centimetri di nerchia nel sedere, tranquilla il male passa e da oggi sei ufficialmente rotta in culo”.
Effettivamente il dolore pian piano scema una sensazione di calore e pienezza mi avvolge, sento sempre dolore sicuramente il porco mi ha lacerato il pertugio ma ora è sopportabile,mi strizzo tre le dita il clitoride e lancio un urlo di piacere mentre a sua volta l'aguzzino riempie il gommino .
Mi lasciano riposare per qualche ora,per i miei carnefici ho passato l'esame ma non è facile addormentarsi sentendo le urla delle sfortunate.
Verso le quattro in due si avvicinano:”dai bella ci facciamo una doppia”, per fortuna qualcuno li ferma:”fermatevi deficienti,ha perso troppo sangue dal culo,tu come cazzo ti chiami, mettiti questo tampone che sporchi dappertutto, domattina arriva l'infermiere e ti mette a posto ,voi due accontentatevi di bocca e figa,se rovinate la merce vi uccido con le mie mani “.
Devo soddisfare anche gli ultimi due, tenere in bocca quelle mazze mi fa' venire il vomito ma resisto e li svuoto,poi finalmente crollo in un sonno profondo senza sogni.
L'addestramento dura una settimana ,ormai nelle ragazze ogni velleità è sparita,io rimango in zona le altre vengono mandate a battere chissà dove,i miei abiti vengono buttati,vivo con altre ragazze in una casa fatiscente vicino a Busto Arsizio,i magnaccia vengono a prenderci per portarci al posto dove battiamo, durante il giorno è proibito uscire pena tante botte da finire all'ospedale,i viveri li portano loro appena sufficienti per sopravvivere.
Su quelle strade di notte si incontra di tutto,ragazzi ubriachi,mariti che sono stufi delle mogli, uomini che cercano compagnia e diversi delinquenti.
Il mio più grosso impegno è imparare la lingua,con i clienti stacco la spina dal cervello faccio tutto come un automa senza provare nulla.
Qualcuno sarebbe disposto a pagare di più ma per i primi mesi è tassativo scopare solo in auto in modo da essere tenute d'occhio,poi lentamente la maglia del controllo si allarga, adesso posso portare i clienti in un alberghetto in contatto con l'organizzazione.
Ogni Euro vanno ai papponi,però ho scoperto un nascondiglio in albergo,un piccolo vano lungo le scale coperto da un quadro, ogni soldo oltre la tariffa pattuita lo nascondo lì,ormai ci saranno circa cinquecento euro.
Dopo più di sei mesi ritengo che è giunto il momento di tentare la fuga.
È inverno, nonostante la nebbia diversi clienti mi caricano, l'ultimo mi porta in albergo, faccio un sacco di moine e lo riempio di complimenti, l'uomo il classico impiegato cinquantenne represso mi molla un centone, faccio rapidamente i conti, seicentocinquanta euro ce li ho in borsetta gli altri cinquecento li prendo dal nascondiglio,chiedo al tipo di non portarmi al posto ma di accompagnarmi in stazione.
So benissimo che se mi beccano sono morta ma sono qui per inseguire il mio sogno,prendo un biglietto per Bologna, alla prima stazione scendo e cambio treno,il modo più sicuro per fare perdere le tracce ai delinquenti.
Riparto verso la Toscana,arrivo a Lucca che albeggia,vado in un mercato a comprare jeans,maglione e giubbotto e infilo in un sacchetto gli abiti da troia,per ora è andato tutto bene,un pizzico di fortuna e sono libera.
Più tardi passo in questura con un documento quello che avevo consegnato ai delinquenti era di mia sorella, chiedo dell'ufficio immigrazione:”guardi che hanno sbagliato il mio nome” ,un impiegato svogliato controlla e modifica il documento .
Ora se non mi imbatto nei miei aguzzini sono libera, di una certa Selina non c'è più traccia,da ora in poi i guadagni saranno solo miei.
Non è il mio sogno fare la troia come tutte le ragazze della mia età sogno il grande amore,un principe azzurro che mi strappi dalla strada e mi porti nella sua reggia ma di fronte a una vita di stenti preferisco vendere il mio corpo, chissà col tempo potrei riacquistare dignità e vivere una vita migliore,ora devo concentrarmi su come fare per evitare di finire nelle reti di altri magnaccia.
Prendere in affitto un appartamento non è facile come pensavo,tre mesi di cauzione e pigioni di almeno cinquecento euro,per ora pur se rischioso devo battere i marciapiedi.
Trovo una pensioncina a trenta euro al giorno,una stanza dignitosa che da dove provengono sembra una reggia,per fortuna parlo un po' la lingua mi informo sui mezzi pubblici e giro la città in cerca di posti adatti non frequentanti da altre prostitute, spostarsi di notte senza un mezzo è un problema e di giorno i clienti scarseggiano, devo evitare la polizia,ogni giorno cambio posto, giro tutte le periferie fermandomi nei luoghi che mi sembrano più adatti,mi cambio e aspetto clienti.
Quando mi va di lusso riesco a farmi caricare anche una decina di volte,in meno di un mese sono in grado di trovare un alloggio tutto per me e inizio a girare le agenzie.
Non tutti sono disposti ad affittare casa a extra comunitari, giro non so quante agenzie, è sconfortante ora che ho i soldi non riesco a trovare casa .
Tutte le agenzie chiedono la busta paga ,ma nel mio lavoro…,di privati neanche a parlarne, nessuno si fida ad affittare ad una giovane ragazza albanese col rischio di non prendere l'affitto e di non poterla sloggiare.
Per natura sono una che non demorde,una mattina entro in una delle poche agenzie dove ancora non sono stata, c'è un ragazzo che avrà massimo una trentina di anni, espongono il mio problema con poche speranze.
Il tipo sorride è un bell'uomo gentile ,mi colpiscono i suoi occhi di un verde unico con pagliuzze dorate,resto a guardarlo affascinata:“Niente stipendio , è difficile però..”,”è inutile mentire sono disperata,mi sembri una persona intelligente e sicuramente avrai capito cosa faccio, mettiamo le carte in tavola, faccio la puttana,sono scappata dal racket e rischio a lavorare in strada ma ti assicuro che sono onesta e pago i miei debiti “.
“E di trovare un lavoro?”,”per sopravvivere? Ho fatto la mia scelta quando ho lasciato la zona più povera dell'Albania,non voglio fare la puttana per sempre, voglio integrarmi e magari un domani aprire un negozio qui in Italia,se trovo un appartamento lavoro al massimo cinque anni e poi cambio vita”.
“Sarei felice per tè, è giusto inseguire i sogni hai del coraggio anche a dirlo “,”bhe' comunque grazie lei almeno è stato gentile, buongiorno “.
“Dove và signorina,le ho solo detto che è difficile,mia sorella ha un bar torrefazione,le occorre una ragazza per quattro ore,se le va le farà il contratto e ho una casetta fatta apposta per lei,i proprietari sono all'estero vogliono seicento euro ma posso tirare a cinquecento a patto che accetti il lavoro “.
“Ma io non ho mai lavorato in un bar,non so se sono in grado e magari sua sorella non è contenta di dare lavoro a una come me e non mi va di ingannarla “.
“La cosa le fa onore ma riguarda me e mia sorella Ornella, se si decide va in questura a farsi fare il certificato antimafia poi viene da me e firmiamo il contratto, domattina sono libero da impegni posso accompagnarla alla sua nuova casa e presentarla a Ornella”.
Non riesco a capacitarmi,non ho mai incontrato una persona così gentile,ho timore che ci sia un inganno ma non mi sembra una persona legata a certi giri, lo ringrazio di cuore,quando gli stringo la mano sento come un brivido e le farfalle nello stomaco ed è una sensazione nuova per me.
In questura non fanno storie mi rilasciano il certificato esco prendo un pullman e vado a battere a pochi metri dalla fermata dell'autobus , come sempre devo stare sul chi vive,se mi becca la polizia passo dei guai e rischio l'espulsione, non sempre si trovano posti isolati e tranquilli in cui esercitare la professione.
Comunque anche oggi me la cavo e riprendo il mezzo pubblico con quattrocento euro in borsetta, scopare con i clienti non provo nulla quando sono dentro di me penso ad altro e li incito a venire nel gommino fingendo di godere,per fortuna il lubrificante aiuta, insomma è solo lavoro senza un minimo di coinvolgimento.
Oggi ho un tarlo nella mente,il bel impiegato, certo una come me non ha speranze ma quando penso a lui mi bagno e sono anni che non mi capita,mi giro e rigiro nel letto senza riuscire ad addormentarmi poi ricorro all'unica soluzione mi trastullo il clitoride fino a venire e finalmente prendo sonno.
Al mattino mi sveglio tranquilla, potrebbe essere il giorno della svolta ma non mi faccio molte illusioni,mi lavo e indosso l'abito più carino che possiedo poi mezz'ora prima dell'appuntamento sono davanti all'ufficio chiuso.
Sento una voce provenire da una terrazza:”ciao,sei in anticipo dammi il tempo di vestirmi,hai già fatto colazione?”,”ho preso un caffè “,”dai,sali ti apro il portone,ho le brioche in forno e sono bravissimo a preparare il cappuccino “, penso ci siamo,questo vuole solo scopare ma non ho nulla da perdere:”ok interno?”,”c'è un solo ingresso,ti lascio la porta socchiusa,mi lavo i denti e sono da tè “.
Prendo l'ascensore nervosa,se questo spera di chiavare gratis si illude, entro nell'appartamento e resto di sasso, è enorme e arredato benissimo, sento una voce alle mie spalle,mi volto è una signora anziana:”mi scusi suo figlio mi ha chiesto di salire”,la signora sorride:”almeno avessi un figlio così , Marco è un ragazzo d'oro e so quello che dico,sono la sua governante sin dalla nascita,si accomodi in terrazzo le porto dei croissant ,ai cappuccini ci pensa Marco è un suo vezzo “.
Sono come stordita,seguo la signora su un grande terrazzo pieno di piante e fiori, c'è un tavolo in vimini col piano in cristallo apparecchiato per due,la signora sparisce e torna con dei croissant che al solo profumo lì divorerei in un boccone,sulla porta appare Marco con due tazze e un sorriso splendido:”ciao, Safira giusto ? Spero che non hai impegni così facciamo tutto con calma “.
Sono in imbarazzo ma presto il suo modo di fare mi mette a mio agio:”allora hai deciso “,le mostro il certificato:”bene ora godiamoci la colazione, Benedetta per favore porta dei succhi, ananas, arancia o pera?”,”arance grazie “.
Sono persa a guardarlo, è sicuramente ricco ma gentile e a modo,non ne ho mai incontrati di così nella mia vita.
“Ok fino a pranzo sia a posto,dai vieni ti porto a vedere casa e poi da mia sorella “,saluto la signora gentile e lo seguo imbambolata.
Andiamo in un bel quartiere residenziale pieno di villette,si ferma accanto alla più appartata e mi invita a scendere dall'auto, è troppo per me' sarebbero un sogno,mi chiede di dargli la mano , gliela porgo timidamente e mi passa le chiavi:”vediamo se ti piace, è già arredata in stile moderno e lontano da occhi indiscreti,qui la gente si fa' i fatti suoi,se sarai gentile e non fai casino tutta notte non ci saranno problemi”.
Entro come Alice nel paese delle meraviglie:”ma.. veramente posso abitare in questo posto fantastico,non so come ringraziarla”,”per esempio dandomi del tu,non sono un matusa,ma ricordati è tua se accetti il lavoro”,”per un posto così lavorerei nella miniera dove è morto mio padre”,”non sapevo dev'essere stata dura”,”già ma col tempo il dolore è passato e resta il suo ricordo”,mi chiede se ho altri parenti le raccontano dei miei famigliari e del fratello sparito.
Giro ogni angolo della casa sono entusiasta, c'è anche una stanzetta dove posso esercitare,non posso credere a tanta fortuna eppure eccomi qui con un uomo che mi mangerei.
“Bene e adesso andiamo alla torrefazione,poi si pranza e più tardi se non hai tanta roba si fa' il trasloco”,”nel tuo baule ci sta sicuramente il doppio di tutte le mie cose”,mi getto tra le sue braccia, vorrei baciarlo ma temo un rifiuto,non si bacia una prostituta.
Mi stringe a sé sento qualcosa di importante premere sul ventre, forse le piaccio ma sicuramente non è il tipo da andare con una puttana,ci stacchiamo tutti e due in imbarazzo ma il cavallo del suo pantalone resta gonfio a dismisura vorrei prenderlo leccargli la cappella e succhiare tutto il suo nettare,lui improvvisamente si scuote:”Ornella ci aspetta”,il momento magico svanisce e torniamo in auto.
“Un ultima cosa,mia sorella è come dire un'ancella di saffo “,”cioè?”,”in poche parole è lesbica fa sesso solo con le donne, spero che questo non ti dia fastidio “,gli dico che non ci sono problemi, ometto che ho fatto sesso con coppie o solo donne e solo con loro ho provato piacere,una donna cerca il piacere della partner e ne gode, anche se sa quello che faccio mi scoccia.
Arriviamo al bar, forse il più grande della città,mi sento nervosa Marco capisce e entriamo tenendoci per mano.
“ciao Marco,mi hai parlato di una cliente particolare non della tua fidanzatina “,”scema è in imbarazzo e allora che te ne pare”,”bella è bella, speriamo sia sveglia, quando sei disposta a cominciare?”,”quando vuole signora “,”chiamami Ornella,vieni martedì che c'è meno ressa così posso insegnarti “.
La ringrazio,non mi sfugge come mi guarda, sembra spogliarmi con gli occhi, Marco la saluta e usciamo.
“Non so come ringraziarti,senti se vuoi….”,”Safira non fraintendere è chiaro che mi piaci ma non accetto di fare sesso in cambio di favori, diciamo che non è etico,se però accetti ogni tanto di uscire con me' mi farebbe immenso piacere,ora pensiamo al trasloco e poi ti porto nella trattoria che amo,ti và?”.
Gli rispondo di sì anche se sono delusa, nessuno mi toglie dalla testa che non vuole venire a letto con me perché sono una troia ma è impossibile arrabbiarsi è troppo gentile e premuroso, giuro a me stessa che prima o poi lo porto tra le mie braccia e ci faccio l'amore,si l'amore sono una persona normale e provo gli stessi sentimenti di tutte le donne.
Svuotiamo la stanza della pensione,la proprietaria mi abbraccia e mi augura buona fortuna, torniamo alla villetta a scaricare le valigie, vorrei iniziare a sistemare ma lui vuole portarmi a pranzo.
Alla faccia della trattoria,non ho mai visto un posto così bello è in riva a un laghetto artificiale riservato agli iscritti e ai loro ospiti,in vita mia non ho mai mangiato così bene dall'antipasto al dolce e il tutto bagnato con un vinello frizzante.
Lui chiacchiera amabilmente, chiede del mio paese e mi parla di lui,gli chiedo se ha una fidanzata, sorride:”al momento no, sono un tipo difficile perché vuoi proporti?”,”non fraintendere chiedevo così per dire,un bell'uomo come te pare strano sia solo”.
Questa volta ha un sorriso amaro:”sai Safira non è sempre stato così,ho avuto una lunga storia con una ragazza bellissima, progettavano di sposarci poi le cose sono cambiate mi sono accorto che mirava solo ai soldi,se era più furba e aspettava a tradirmi dopo il matrimonio probabilmente mi avrebbe prosciugato le finanze ma a quanto pare era una vera e propria amante del fallo,io ero perso ma mia sorella che capisce la gente l'ha fatta seguire,oggi sono libero e ho una collezione di film porno con lei unica protagonista”.
“Mi dispiace devi aver sofferto come un cane,io se trovassi un uomo che mi ami veramente gli sarei fedele tutta la vita, adesso mi prenderai in giro, faccio sesso a pagamento ma non provo nulla coi clienti,una doccia e mi levo lo schifo da dosso “.
“Perché non dovrei crederti, per tè è un mestiere, spero che se mai ti capiterà l'uomo giusto aprirai la porta del cuore,io ti vedo bella anche dentro “.
Arrossisco, erano anni che non mi capitava,non mi illudo ma mi piace tutto di lui,maledetta me' sto prendendo una cotta impossibile per un uomo fantastico.
“Prendiamo il caffè poi ti aiuto a sistemare”, vorrei dire che faccio da sola ma sto bene con lui e accetto di buon grado.
Mi aiuta a sistemare ma evito di entrare in quella stanza,lui ogni tanto mi accarezza con finta noncuranza, ogni volta è un brivido dalla patata al cervello, spero prenda l'iniziativa ma non accade nulla,solo quando decide di andarsene mi dà un leggero bacio sulle labbra,un bacio erano anni che non baciavo, il tempo che esce e corro a cambiarmi il perizoma.
Non capisco cosa mi succede una come me e poi non è il momento, ora devo pensare a fare soldi per l'amore ci sarà tempo a trent'anni, so che deve essere così ma se solo Marco prendesse l'iniziativa sono sicura che i miei proponimenti finirebbero alle ortiche.
La fermata dell'autobus è vicino, pensavo di andare a fare spesa ma sono piena come un porcellino ,mi dedico a sistemare casa,in modo particolare la cameretta , lubrificante, preservativi, carta a strappo,una sedia per riporre i vestiti del cliente, insomma tutto il necessario.
Ho uno smartphone a due schede ma preferisco usare un vecchio telefono e lasciarlo a casa,ora c'è da pensare ad iscrivermi sui siti hard ovviamente truccata in modo da non farmi riconoscere ma ora non ne ho voglia,passo la sera a guardare la televisione mai vista una così enorme,tiro fino alle ventidue e poi mi metto a letto.
Faccio fatica a prendere sonno,sono sconvolta dagli eventi e le novità della giornata,penso a Marco quando suona il telefono è lui.
“Ciao disturbo spero di no”,”no sono appena andata a letto, dimmi”,”sei sola?”,mi monta la rabbia:”certo sono sola,non mi permetto di ospitare nessuno fino a dopo firmato il contratto”,per un attimo silenzio:”non volevo offendere,se dico che sento la tua mancanza mi prendi per un allocco”,”anch'io ti pen..”mi accorgo improvvisamente che parlo con il cuore,mi sento una ragazzina imbranata:”anch'io sento la tua mancanza che ne diresti di berci qualcosa?”,”lo farei volentieri ma non ho mezzi e non so come raggiungerti e forse non è il caso”, ancora una pausa:”scusami sono qui fuori,ora me ne vado buonanotte”. “non provarci nemmeno, domani è domenica,la prima domenica in questa splendida casa ed è tutto merito tuo,se te ne vai ti tiro una pietra, vieni la porta è aperta “.
Entra con in mano due bottiglie, è in imbarazzo come un ragazzino sorpreso con le mani nella marmellata, così indifeso mi sembra ancora più bello,non resisto l'impulso di baciarlo, gli stringo le mani e incollo le labbra alle sue, per un attimo resta immobile poi le socchiude e finalmente ci concediamo il bacio tanto desiderato.
Il tempo si ferma mentre le nostre lingue frullano,gli mordo e gli succhio il labbro stringendomi forte al suo corpo per gustare l'erezione che preme sul mio pancino:”ti prego almeno per questa sera fingi che sia la tua ragazza “, Marco cerca di parlare , io le tappo la bocca e mi struscio sul ventre la mazza che sembra scoppiare.
Non è il momento per parlare, incollata alle sue labbra lo trascino in camera:”non ho verginità da darti ma questa notte voglio completamente essere tua come due anime che si incontrano e percorrono insieme le vie del sesso,ti prego non rifiutarmi mi faresti troppo male”.
Non mi rendo conto delle mie parole,forse escono dal cuore o dall'anima, iniziamo lentamente a spogliarci a vicenda, ad ogni capo tolto ci baciamo ogni lembo di pelle scoperta ,una dolce tortura che raggiunge l’apice quando slaccia il reggiseno e si impossessa dei capezzoli gonfi dal desiderio,sono pervasa da una serie infinita di piccoli orgasmi,ormai la mente vacilla un solo desiderio, fare l'amore.
Marco si inginocchia ai miei piedi e mi sfila il perizoma intriso di umori,per un attimo resta come incantato a guardare la vagina,non resisto gli prendo la testa e l’incollo alla fonte del piacere,le gambe tremano mi siedo sul letto scosciata a godere il cunnilingio, è bravissimo la lingua scandaglia ogni anfratto della patatina quando succhia il clitoride ansimo come non m’era mai successo mi monta un orgasmo di cui non ho ricordo rivolto gli occhi e urlo in mio piacere,una cosa impensabile per chi come me non ha veramente goduto dei piaceri del sesso, sparo un getto di sperma e urina sul volto del mio amante.
Per un attimo sono terrorizzata non so cosa mi è capitato,ma Marco lecca con piacere il brodino, donandomi un altro orgasmo.
Per la prima volta non sono un mezzo per soddisfare le voglie, forse sto facendo l'amore per la prima volta in vita mia,mi rendo conto di essere egoista sto godendo come una vacca e il mio uomo è ancora in slip,mi rialzo sul letto, Marco mi bacia e per la prima volta sento il sapore della mia micia,la cosa mi fa impazzire,gli tolgo gli slip e mi impossesso della mazza dura come acciaio,lecco il frenulo e massaggio lo scroto gonfio di desiderio.
Marco mugola di piacere, faccio scorrere l'asta oltre al velopendulo, saranno più di venti centimetri che scivolano nella mia gola, forse sarà il desiderio ma non ho conati ,le labbra si appoggiano al ventre, è troppo il desiderio ansima forte e continua a ripetere come un mantra il mio nome , sento la mazza pulsare accelero il su e giù,lui cerca di spostarsi è ormai al capolinea ma io gli artiglio i fianchi e infilo il randello in gola:”Safira,vengo,vengo”,un mare di sborra che non riesco completamente a ingoiare,una serie di schizzi che sembrano non finire mai,bevo la sua essenza come fosse la cosa più buona del mondo.
Ci sdraiamo sul letto,i nostri sguardi parlano di qualcosa a me sconosciuto,mi accorgo che la verga è ancora tesa dal desiderio,ho voglia di sentirla in me e di fondermi con lui.
“Ti prego prendimi, voglio fare l'amore con te,non mi importa il domani adesso siamo solo noi”,mi copre col suo corpo muscoloso, prendo la verga e l'accompagno sulle labbra del laghetto,con la cappella mi massaggio il clitoride poi urlo:”ti voglio dentro,scopami”,una leggera spinta e la verga cozza il collo dell'utero, brividi mi annebbiano il cervello vorrei restasse sempre dentro di me' ,ho una serie infinita di orgasmi,lui mi cavalca con lenti affondi,fa quasi uscire la mazza e poi affonda,un piacere indescrivibile non sono più una puttana,sono una ragazzina innamorata.
Mi monta per un tempo infinito:”Safira tesoro,sei protetta?”,
Improvvisamente mi rendo conto che lo stiamo facendo a pelle,da tempo ho sospeso la pillola che mi dava problemi,gli dico una bugia, desidero per la prima volta sentire gli schizzi nel ventre,se mai ci fossero conseguenze saranno solo le mie ,lo voglio,lo desidero.
“Ti prego scopami come non ci fosse domani, voglio sentire il tuo sperma dentro di me e non credere che sia finita, questa notte voglio consumarti come una candela “, Marco accelera e aumenta gli affondi,sto godendo come non mi era mai capitato,sento la mazza vibrare e pulsare nel profondo della mia tana,una sensazione meravigliosa che mi porta a urlare un orgasmo mai provato, veniamo all'unisono incollanti in un bacio che soffoca le nostre urla di piacere.
Crolliamo abbracciati,ma bastano un po' di coccole per risvegliare i sensi,una lunga notte d'amore e sesso,il mio uomo si scarica ancora due volte una nel pancino e l'ultima nel culetto, poi è solo pace,il sonno ci prende abbracciati come un unico corpo.
Mi sveglio alle nove, Marco dorme ancora dopo le fatiche della notte,lo guardo riposare tranquillo, vorrei baciarlo ma temo di svegliarlo, resto incantata ma poi non resisto e lo copro di baci.
Improvvisamente apre gli occhi:“Il più bel risveglio della mia vita ,non incazzarti Safira ma sento di amarti”.
Il cuore quasi si ferma, improvvisamente mi rendo conto e scoppio a piangere:”vattene,non ci si innamora di una puttana, vattene ti pagherò l'affitto puntualmente e lavorerò da tua sorella ma non voglio più vederti, non sarò io a rovinarti la vita,esci di qua”,lui cerca in ogni modo di convincermi dice che l'amore può vincere su tutto,io in preda all'ansia dico urlando quello che non penso”io non ti amo,lo capisci non ti amo, povero stupido sei solo uno dei tanti che mi sono portata a letto esci,esci di qua “.
Forse non crede alle mie parole ma con la coda tra le gambe si riveste e esce ma prima di chiudere la porta si volta:”sarai un'altra delusione ,ma non puoi impedirmi di amarti, buona fortuna cercherò di non importunare più “,si volta e se ne và.
Passo la mattinata a piangere disperata,mi rendo conto che quello che provo è amore ma non lo merito, Marco si merita una brava donna non una troia.
Quando mi riprendo un po',mi vesto e trucco da puttana,mi metto parrucca ,ciglia finte un trucco pesante e scatto foto dove si intravedono parti intime,poi metto gli annunci specificando solo la città.
Già nel pomeriggio ricevo i primi clienti,una nuova puttana in zona risveglia gli appetì di tanti maritini delusi dalle mogli, faccio sesso come un automa già prima non ci mettevo passione ma ora ho in mente solo Marco.
Martedì mattina mi presento al bar, Ornella mi accoglie con un mezzo sorriso, probabilmente ha saputo qualcosa, però mi tratta bene e mi insegna il mestiere,in pochi giorni sono in grado di cavarmela e in abiti civili nessuno mi riconosce anche se qualche volta servo cappuccini e brioche a gente passata nel mio letto.
Tutti dicono che il tempo guarisce le ferite anche quelle più sanguinanti ma a sei mesi di distanza da quella maledetta mattina ho ancora in mente come l'ho trattato,mi sono maledetta mille volte di non avergli confessato quello che provo.
Di lui non ho saputo più niente, cercarlo è fuori discussione, Ornella mi trattiene l'affitto dallo stipendio sicuramente è lui che ha deciso così,i primi tempi mi stava bene ma più passano i mesi e più sento la sua mancanza.
Ogni tanto gli sguardi di Ornella mi scrutano la mente,ma l'argomento su suo fratello è tabù fino a una mattina dove mi prende da parte:"vieni in ufficio , voglio parlarti”,”ma c'è ressa è meglio aspettare un momento migliore”,”vieni o quanto è vero dio ti prendo a calci”.
La seguo mogia penso voglia licenziarmi:”siediti”,non l'ho mai sentita così secca:”non si disturbi me ne vado io”,”e da quando mi dai del lei,volete smetterla voi due di farvi del male? mio fratello è sull'orlo della depressione,tu mi sembri una che tra un minuto và al patibolo, per me' andava bene così anche se quando vi ho visto issieme ho gioito”,”ma sai cosa faccio nella vita “,”si cara e non mi importa nulla,le puttane sono come quella che l'ha ingannato, quando siete entrati insieme ho capito che siete fatti l'una per l'altro,ma quando cazzo la smettete e tornate insieme?”,”ma come posso lo rovinerei”,”perché potresti smettere di prostituirti,puoi lavorare da me' anche a tempo pieno,metti le carte in tavola con me le manfrine non funzionano tu l’ami”, vorrei mentire ma non ci riesco :”si maledizione ,si dalla prima volta che l'ho visto “.
“E allora smettila,ho fatto il discorsetto anche a lui e anche lui parla di amore come un rincretinito, sabato sera organizziamo una festa per i clienti ci sarà anche lui se non vieni sei da ricoverare,siete fatti per stare insieme e fosse l'ultima cosa che faccio vi accompagno all'altare chiaro!! “,non riesco a trattenere le lacrime:”vai a lavarti la faccia e torna al bar,da ora in poi ti voglio vedere sorridere “.
Sarebbe un sogno, non credo di meritarlo ma Ornella mi ha convinta,io sono stata male e anche lui , pensavo di farlo per il suo bene ma ho sbagliato tutto.
Dopo il lavoro torno a casa, spengo il telefono del lavoro e mi cancello dai siti, voglio provarci con tutta me stessa, più volte rigiro tra le mani il telefono vorrei chiamarlo ma poi non ci riesco meglio aspettare sabato, Ornella sicuramente ci darà una mano .
Giovedì notte mi crolla il mondo addosso,sto cucinando quando squilla il telefono un numero albanese, è mia sorella che mi dice che mamma sta malissimo, dovrà essere operata d'urgenza a Tirana , qualcuno deve badare agli animali e loro vogliono stare in ospedale:”non puoi rifiutarti, siamo una famiglia ,tu sei via da più di due anni e ora abbiamo bisogno di tè “,come anteporre i miei sentimenti alla famiglia accetto con il cuore a pezzi, mille volte prendo il telefono ma non trovo il coraggio di telefonargli, che dovrei dirgli che l'amo ma devo andarmene per chissà quanto.
Telefono a Ornella,tra un singhiozzo e l'altro le racconto e la prego di non dirlo a Marco prima della partenza, spero di tornare ma non so quando.
Ornella comprende il mio dolore,mi giura di non dirgli nulla prima della mia partenza,non voglio fargli male.
“Cara amica,non credere di liberarti di noi così facilmente e non lo faccio solo per mio fratello in questi mesi ho imparato a conoscerti, non nego che vorrei fare sesso con tè ma credimi è molto di più , anche se per pochi giorni ho visto mio fratello sereno “.
Farò bene a non parlargli? più passa il tempo e più temo di perderlo,passo una notte tormenta poi l'indomani prendo il treno per l'aeroporto di Pisa e torno al mio paese.
L'incontro con mamma è struggente,la povera donna è ridotta male ma quando mi vede il suo viso si illumina,domani la operano mia sorella si ferma mentre mio fratello mi accompagna a casa.
L'intervento riesce ma la ripresa è lunga,da buoni fratelli ci diamo il cambio ma tra ospedale e convalescenza ci vorranno mesi.
Telefono a Ornella per chiedere di Marco,lei mi assicura che non mi ha dimenticata ma come me vuole parlarmi di persona, più tempo passa e meno è la speranza di vivere una storia meravigliosa,sono felice che mia madre è quasi ristabilita,tra massimo un mese potrò tornare in Italia ma scopro che il visto è scaduto e per giunta era a nome di mia sorella Selina,se vado all'ambasciata corro il rischio di finire tra le grinfie dell'organizzazione, telefono disperata a Ornella che mi rincuora:”in un mese risolveremo la questione del resto risulti ancora mia dipendente, dammi il tuo indirizzo e stai tranquilla”.
Più facile a dirsi che a farsi,quando sono libera inforco la bici e vado in paese, qualche amica mi aiuta a distrarmi ,ogni volta passo alla stazione di polizia per chiedere aggiornamenti sul visto e in posta dove deve arrivare il contratto di lavoro, strano sono settimane che Ornella l'ha spedito debitamente tradotto ma ancora non è arrivato.
Una mattina sono nel frutteto con mio fratello Illir vedo passare un auto che si dirige verso casa,ci guardiamo, strano non aspettiamo visite , Selina e mamma sono a casa, meglio andare a vedere.
A un centinaio di metri vedo un uomo seduto accanto al pozzo, spalanco gli occhi è impossibile sembra Marco, dopo pochi passi ne ho la certezza il cuore batte all'impazzata , corro mentre lui mi viene incontro,le guance sono coperte da lacrime di gioia,in un attimo siamo abbracciati a baciarci.
“Dio Marco sei venuto fin qui io…”,”taci amore non c'è la facevo più a starti lontano”,”ma come hai fatto a trovarmi?”,”merito della mia complice,le hai dato l'indirizzo per spedire il contratto e mi ha convinto a portarlo di persona “, Ornella è sulla porta con i miei, corro ad abbracciarla:”piano , piano,la cosa mi eccita se non ti stacchi ti limono qui davanti a tutti,ho già il perizoma da strizzare”.
“Ehi sorellina , Safira è mia, almeno spero”, Ornella ha un sorriso sarcastico”certo brutto orso non te la sciupo ,per ora”.
La famiglia ci guarda allibita , mamma ha sempre ascoltato le radio italiane e un po'lo capisce:”fidanzato,non hai detto nulla, è una cosa seria?”,”si mamma si, è l'uomo che amo e con cui voglio passare la vita “,”allora ecco perché eri così triste,ti vergogni a presentarmelo?”, abbasso lo sguardo e stringo forte la mano di Marco :”ho detto a mamma che siamo fidanzati”,”puoi dirgli futuri sposi se siamo venuti qui è perché voglio sposarti con la famiglia presente “,ho un mancamento,mi cedono le gambe, Marco mi sorregge sono tutti preoccupati, Selina bagna una pezza e me la mette sulla fronte:”stai male?”,”no sono felice, Marco e qui per sposarmi davanti alla famiglia,capisci vuole sposarmi “,mi abbraccia felice:”non sono una stupida so che hai passato momenti bui, fammi abbracciare tuo futuro marito, mamma prepariamo un pranzo per gli ospiti “, Selina getta le mani al collo di Marco, mamma guarda sorridente:”certo ,ma c'è del lavoro da fare,di alla tua amica che venga ad aiutarci in cucina,tu Illir prepara un po' di legna per il camino, in quanto a te ci sono le balle di fieno per gli animali da mettere nel cassero, sbrigati”.
Forte mamma:”vieni Marco mamma mi ha dato un piacevole compito devi darmi una mano”,lo trascino al fienile mi avvinghio come una serpe,muovo il bacino e sento la verga durissima, è troppo che lo desidero,in un lampo mi spoglio e poi gli strappo di dosso gli indumenti,per un attimo stiamo in silenzio ad ammirare i nostri corpi,ci gettiamo tra le braccia, mentre ci baciamo la mano impugna l'oggetto del desiderio e lui allunga la mano a stimolare il clitoride,mi inginocchio alla pecorina e sculetto,lui mi fa scorrere il randello tra le cosce, immediatamente la figa è un lago sbrodola umori che bagnano la mazza è troppo il desiderio quasi gli urlo di scoparmi, appena appoggia la cappella alle grandi labbra mi getto contro al suo ventre e mi impalo , urlo di dolore e piacere: “scopami, sfondami, è mesi che lo desidero, portami in paradiso “, Marco è un toro, nonostante l'astinenza mi scopa con vigore,perdo i conti degli orgasmi fino all'esplosione finale, fiotti di sborra mi invadono il ventre,una sensazione meravigliosa,non abbiamo molto tempo,la povera Ornella è con gente che non parla la lingua e non conosce nemmeno l'inglese.
Marco non è di questa idea,mi massaggia il piccolo pertugio ne saggia la resistenza con un dito “no dai non mi sono lavata”,non sente ragione al primo si aggiunge un secondo e un terzo,mugolo di piacere:”sfondami il culo porco, fammelo sentire fino in fondo, così , così,dai, riempimi l'intestino “alle mie parole mi dà forti bordate e scarica una fiumana di sperma nel mio culo.
Passata la frenesia erotica ci mettiamo a ridere come due scemi, l'odore non è dei migliori ma infondo siamo in una stalla, continuiamo a ridere mentre ci laviamo nel abbeveratoio,ci rivestiamo un ultimo bacio e torniamo dai miei.
È festa grande, carne e salsiccia di nostra produzione grigliate sul camino,salsine specialità di mamma,Illir stappa bottiglie del nostro vino al dolce ci ha pensato Ornella,una delle sue torte da leccarsi i baffi.
Ci abbuffiamo in allegria, Ornella guarda Selina con desiderio,mi avvicino le sussurro:”Ornella è una persona speciale ma gli piacciono solo le donne “, Selina mi guarda stupita ma invece di scandalizzarsi la guarda lanciandole occhiate languide,hai capito la mia sorellina adesso capisco perché usciva solo con le amiche.
Mamma è al settimo cielo, sperava di vedere i suoi figli sposati e quest'uomo gentile l'ha subito conquistata, certo vuole qualcuno accanto specie ora che ha problemi di salute ma sprizza gioia da ogni poro a vedermi felice.
In paese non ci sono alberghi e la casa è troppo piccola:”Selina che tu sappia ci sono alberghi nei paraggi”,ci pensa un attimo:”si ne conosco uno ma ad una quarantina di chilometri “.
Bene ,tu ci accompagni e ti fermi per la notte ,domani torniamo e andiamo a informarci per i documenti “, è una piccola scusa,il posto lo conosco c'è un grazioso alberghetto ,una scusa per fare conoscere meglio Ornella e Selina.
Selina acconsente felice di farsi un giro e lasciare a Illir le incombenze con gli animali, Ornella mi guarda e mi lancia un bacio con la mano, salutiamo mamma e fratello dandoci appuntamento per lindomani.
Appena in auto col mio inglese stentato:”ragazze sbaglio o parlate un po' inglese”,da quel momento non ci considerano più,dopo un po' con la coda dell'occhio vedo che si tengono la mano,sorrido soddisfatta, Marco capisce al volo, anche lui parla benissimo, sembra che tra le due sia nata un po' più di un'amicizia alla sola idea sento lo slip umido, dopo una mezz'oretta arriviamo in albergo, prenotiamo due matrimoniali,le due si guardano e non obiettano.
“Ok ragazze ci vediamo nella hall tra un'oretta,andate a rinfrescarvi e riposare,i primi che arrivano aspettano poi andiamo in un buon ristorante “.
Una doccia è il massimo per due persone che si amano,passarsi la spugna a vicenda, baciarci sotto gli scrosci, giocare con la schiuma e darsi piacere l'un l'altra,mi appoggio alla parete, sento il randello risalire la vagina fino al collo dell'utero,gli ansimi soffocanti dal rumore dell'acqua,lui che lecca la passera e gioca col buchetto con le dita piene di shampoo.
Usciamo da lì rilassati e sempre più convinti del nostro amore,la ragazza che vendeva il suo corpo per una vita migliore è scomparsa ora siamo una coppia il cui unico scopo è donarsi all'altro.
Siamo stesi sul letto a scambiarci coccole quando dalla stanza vicina sentiamo ansimare, come ragazzini curiosi ci alziamo e incolliamo l’orecchio alla parete, sento le frasi sconnesse di Selina in preda al piacere,la cosa fa' effetto anche a Marco, nonostante non ci siamo risparmiati ha l'uccello di nuovo in tiro.
Lo masturbo e poi mi metto in ginocchio a succhiare e leccare il suo uccellone,lui gioca con i miei capelli umidi e ogni tanto spinge fino a farmi entrare tutta la verga in gola,le labbra toccano il ventre,allenta la presa dopo pochi secondi, l'asta e lucida di saliva lecco a colpetti il prepuzio e succhio la cappella.
Dall'altra stanza gli ansimi e i guaiti aumentano si sente anche la voce di Ornella,le due miagolano e mugolano sicuramente si danno piacere reciproco, assistere all'audio di questa scopata ci porta al limite,mi tormento il clitoride e aumento le pompate,la mazza vibra sento lo sperma gonfiare la vena, Marco me lo spinge tutto in gola grugnendo e scarica uno tsunami direttamente nel mio stomaco, vengo spruzzando sul pavimento il mio urlo è soffocato dalla verga piantata in gola,in vita mia non ho mai avuto tanti orgasmi come da quando conosco Marco, finalmente anche per me il sesso è piacere.
Ci vestiamo e scendiamo nella hall, aspettiamo quelle due per almeno mezz'ora, finalmente arrivano, sono scapigliate e con espressioni beate si tengono per mano ma appena Selina mi vede lascia la mano di Ornella.
“Brave ragazze vi siete riposate”guardo sorniona Selina:”brava sorellona,ti meriti un po' di riposo,ma come hai fatto a dormire,si sentivano rumori provenire dalla vostra camera, accidenti Ornella come russi”, Ornella sorride ,Selina diventa paonazza.
Marco allenta la tensione:”sono contento che siete diventate amiche,sai ero preoccupato per mia sorella,sola con gente che non conosce, adesso indicatemi il ristorante, certi riposini mettono appetito”.
Certo non è la cucina non è come quella toscana però mangiamo bene il vino non è all'altezza del chianti ma comunque e genuino fatto da produttori locali e scende che è un piacere.
Dopo cena facciamo un giro per la cittadina,avrò modo di fargli girare il il paese, magari ci portiamo anche Selina,so che Illir brontolerà ma sono convinta che saremo spesso insieme.
Ci fermiamo in veranda a bere una rakie aromatizza,le due si guardano piene di passione, è Marco a prendere l'iniziativa, Selina non c'è niente di male,mia sorella e lesbica da sempre e tu sei una donna bella e desiderabile,non devi vergognarti se anche a te piacciono le donne e poi vergognarsi con chi, tua sorella ha passato di tutto nella vita,io ho amici di tutti i generi,su andate in camera e divertitevi,non fate caso a noi credo che stanotte noi quattro faremo tremare il pavimento”.
Le due si alzano di scatto, Ornella mi bacia sulle labbra e altrettanto fa Selina con Marco,le due si guardano intensamente e le loro labbra si uniscono,un bacio passionale con forse qualcosa in più,non ho mai visto mia sorella così felice, magari è destino unire le nostre famiglie.
Certo Illir già aveva qualche sospetto ma sarà dura far digerire a mia madre che Selina è lesbica….,ma in fondo lei vuole solo il nostro bene.
Il tempo di entrare in camera e i vestiti volano,per troppo ci siamo desiderati,si preannuncia una notte di fuochi d'artificio , stiamo scopando come ricci quando a un certo punto sentiamo un urlo straziante e la voce di Ornella che impreca:”cristo no,no”.
Ci precipitiamo da loro,la porta è aperta, Selina è rannicchiata in un angolo e singhiozza,le lenzuola sono intrise di gocce di sangue, Ornella è in ginocchio indossa un grosso strapon doppio,il dildo è insanguinato.
“Ma,ma,non pensavo che alla tua età eri vergine, scusami ti prego non voglio rovinare tutto”.
Mi avvicino a mia sorella:”tranquilla, questa notte toccherai il paradiso, stenditi così coscie larghe e tu sii gentile ti sta' offrendo la sua verginità “.
Le accarezzo il viso e i capelli,ha un'espressione terrorizzata, Ornella tentenna ma poi si decide, avvicina la grossa cappella del dildo tra i peli della passera,con uno sguardo cerca la mia approvazione, Marco che per un attimo era rimasto immobile e allibito, corre a prendere il flacone del lubrificante e cosparge il pene finto ,poi con due dita delicatamente cosparge le grandi labbra.
È il momento,con delicatezza la verga si fa strada, Selina trema e stringe i denti,le sue smorfie di dolore presto finisco,sostituite da ansimi e mugolii.
“Godi sorellona ora sei diventata donna”, Ornella finalmente è tranquillizzata inizia a muoversi con più decisione, dopo un po' è Selina a invitarla di scoparla, presto arriva il primo orgasmo accompagnato da un urlo liberatorio.
Noi presi dalla libido ci mettiamo a scopare sul letto accanto a loro,la stanza è satura di odore di sesso ,i nostri ansimi si sentono ovunque una notte di sesso sfrenato che prosegue fino alle prime luci dell'alba.
Torniamo in camera nostra per concederci un riposo,dopo un ora ci laviamo e aspettiamo le ragazze,dopo poco bussano e entrano sorridenti,non c'è traccia di imbarazzo sui loro volti.
Decidiamo di separarci loro tornano dai miei noi sfruttiamo il resto della mattinata a informarci per come fare a sposarci, tutto sembra un dolce sogno sono insieme all'uomo che amo e presto saremo insieme per la vita,se penso che solo pochi mesi fa facevo la prostituta…..
In serata tornano, è chiaro che per loro non e stato solo uno sfogo sessuale, Marco mi conferma che non ha mai visto sua sorella così è chiaro che c'è qualcosa di più,la notte ognuno nella propria camera,ieri sera è stato meraviglioso ma non mi sento pronta per l'incesto e se la cosa si ripete si sa come va a finire e a dirla tutta non mi dispiacerebbe.
L'indomani rientriamo al paesello, Selina coinvolge Ornella in tutto,gli insegna perfino a mungere le giumente e le capre, Marco prende appuntamento con l'ambasciata a Tirana,per qualche giorno stiamo qui, rientrando in albergo solo a tarda sera ,tra qualche giorno deve andare alla capitale,su suggerimento delle due ormai inseparabili decidiamo che dopo Tirana passeremo qualche giorno a zonzo per la nazione ,Selina non si è mai mossa dalla regione e vuole approfittarne per vedere il resto del paese, Marco e Ornella ne sono entusiasti, è l'inizio di ottobre possiamo ancora goderci bagni e passeggiate nei parchi nazionali.
Il giorno prima di partire mamma Adina chiama noi sorelle:"Selina è inutile girarci attorno ,provi sentimento per Ornella”,la poverina diventa rossa come un peperone:”si mamma,sono sempre stata…si insomma lesbica ma con Ornella provo qualcosa ed è la prima volta”,”non ne dubito,ti vedo allegra e felice, Safira tu cosa ne pensi “,”l'amore e amore mamma ,ognuno può sperare di trovare la persona giusta,io per tigna quasi l'ho perso,farei di tutto per aiutare mia sorella “,”è quello che volevo sentirti dire,qua la società è arcaica e maschilista una come tua sorella non verrebbe accettata sarebbe costretta a nascondere i suoi sentimenti.
Ormai mi sono ripresa e sono perfettamente in grado di aiutare Illir,poi lui non l'ho dice ma è innamorato di una ragazza del paese, non resto certo sola e grazie a tuo fratello adesso non abbiamo problemi economici.
Selina ti andrebbe di andare in Italia per un po' magari Safira ti ospita”,le dico che sono molto contenta, Selina abbraccia la mamma un abbraccio commosso che rivela che ha già deciso.
Quando informiamo i fratelli,Ornella sprizza di felicità, nonostante la famiglia scambia con Selina un bacio che non ha nulla di casto, adesso siamo noi ad essere un po' imbarazzati.
Di prima mattina partiamo per Tirana, l'appuntamento è alle dieci,ma noi siamo lì con largo anticipo,le ragazze sono andate a fare shopping ,mi ricordo di un grande magazzino nei paraggi,non ho costumi e chiedo a Marco se può stare ad aspettare tra una mezz'ora ritorno,lui mi saluta con un bacio e mi raccomanda di tornare per le dieci.
Il posto è a due passi in meno che non si dica compro due bikini veramente carini e poi mi avvio verso l'ambasciata,ad un tratto vedo un volto conosciuto è uno degli addescatori,sbianco, spero non mi riconosca,ma vedo un ghigno sul suo volto e inizia a seguirmi.
Scappo tra la folla ma imbocco un vicolo chiuso:”eccola qui la puttana, adesso non scappi”,si avvicina minaccioso io urlo con tutto il fiato che ho, per fortuna da un bar esce un gruppo di signori,guardano la scena e mettono in fuga il delinquente poi due di loro mi accompagnano in ambasciata.
Pensavo di aver gettato dietro le spalle il passato ma ora sono spaventata , Marco mi vede terrorizzata,gli spiego l'accaduto,lui va su tutte le furie, vorrebbe denunciare la cosa ma temo che chiedere il benestare per sposare una puttana possa creare dei problemi,ne parliamo e lui si calma ,avviamo il procedimento e poi aspettiamo il ritorno delle ragazze,so che è una grande città e il rischio di incontrare ancora quella gente e quasi inesistente ma fin quando non saliamo in auto mi guardo alle spalle terrorizzata.
Il programma prevede tappa a Berat,durante il viaggio racconto tutto, Ornella è furente:”quella gente la deve pagare” poi improvvisamente ha un pensiero ”scusa ma avevano i tuoi documenti quindi sanno dove abitavi”.
Marco preoccupato inchioda l'auto in una piazzola , Ornella da par suo prende in mano la situazione:”tu amica cara avvisa tuo fratello che potrebbe arrivare brutta gente e digli di non preoccuparsi,ho un amica che adesso torna utile.
Pronto Maria, ciao ti ricordi che ti ho parlato di Safira,si proprio lei,no anzi tra poco si sposano, credimi è una persona fantastica,adesso stammi a sentire…….”.
Durante la telefonata si allontana, quando torna ha un sorriso soddisfatto:”cambio programma, andiamo prima qualche giorno al mare vicino a Durazzo tanto era già programmato, dopodomani arriva la mia amica è ispettrice dell'Interpol,questa occasione non se la fa sfuggire,tu amor.., tu Selina stai tranquilla tra un ora la vostra casa è al sicuro, persone discrete ma se qualche malintenzionato si avvicina farà una brutta fine “, Selina si getta tra le braccia di Ornella e rapisce le sue labbra, limonano come ragazzine per qualche minuto.
“Mi hai chiamato amore, anch'io provo lo stesso per tè ma mi faceva paura solo pensarlo,tu sei una donna intelligente e bellissima io una povera contadina “,”taci e baciami “, assistiamo alla dichiarazione d'amore ,mi sto eccitando e a giudicare dal rigonfiamento anche per Marco è così,se queste due non la smettono lo scopo qui a bordo strada e magari insegno a quelle due come si lecca la patata, per fortuna si calmano e ripartiamo.
Avviso mio fratello gli spiego a sommi capi il problema,nel pomeriggio andiamo in spiaggia,sfoggio uno dei bikini,per fortuna qui l'acqua è bassa perché sia io che mia sorella non sappiamo nuotare, Marco e Ornella ci prendono in giro, promettono che in pochi giorni ci insegnano, restiamo in spiaggia fino al tramonto a ottobre l'acqua è ancora calda è piacevole bagnarci.
Marco ha prenotato l'albergo, prendiamo possesso delle camere, sono bellissime ,luminose e con enormi letti rotondi :”è meraviglioso ma ti sarà costato un patrimonio”,”scherzi,meno di una pensione in Italia, comunque hai ragione questi letti sono una favola mi farò dire dove si acquistano”,”non esagerare, minimo dobbiamo fermarci ancora per un paio di settimane forse un mese,non devi buttare via soldi, già potresti rischiare il posto di lavoro”, Marco mi bacia le labbra:”non preoccuparti, sono il titolare dell'agenzia e ho persone che mandano avanti gli affari, pensiamo a noi vieni in doccia che poi proviamo il ristorante”.
Nonostante la stanchezza quando mi palpa i capezzoli insaponati non resisto , finiamo per fare una sveltina sotto gli scrosci tiepidi.
Il ristorante ha una veranda che dà sulla passeggiata,la cucina è favolosa,si mangia come nei migliori ristoranti italiani,le ragazze ogni tanto si scambiano bocconi sotto gli occhi perplessi dei camerieri, finito di cenare si passeggia sul lungomare.
C'è una leggera brezza,il viso di Ornella si illumina,dai facciamo tutti un bagno, Marco è d'accordo non siamo titubanti “e i costumi e come ci asciughiamo,in un attimo Marco vola in albergo e torna con dei grossi asciugamani:"forza non avete più scuse, l'acqua è bassa e il fondo sabbioso, vorrei obiettare ma i due fratelli si spogliano completamente,alla luce della luna i loro corpi risplendono, mentre ci penso Selina è già nuda ,non mi resta che adeguarmi.
L'acqua è tiepida,le due si stanno già baciano, le raggiungiamo dove l'acqua arriva alla vita, Marco mi bacia al chiaro di luna,la mano scende a titillarmi il clitoride,strana sensazione sentire dentro l'acqua le dita entrare nella vagina, di fianco a me stesso trattamento riceve Selina,le dita dei nostri amanti ci portano presto ad un primo orgasmo,vedo il volto di mia sorella stravolto dal piacere, istintivamente faccio quello che non avrei mai pensato, appoggiò le labbra sulle sue e le forzo, Selina spalanca gli occhi poi si lascia andare dischiude le labbra,le lingue guizzano danzano un ballo incestuoso carico di libidine,allo spettacolo inaspettato Marco si ingrifa , sento la verga farsi strada nella passera nonostante l'acqua sono lubrificata dagli abbondanti umori ,godo come una vacca limonano mia sorella, Ornella sorride divertita, è troppo intelligente per essere gelosa.
Marco mi chiava con vigore,sono in preda a un piacere nuovo presto raggiungo il culmine,soffoco l'urlo tra le labbra di Selina mentre il mio uomo scarica in vagina la sua essenza.
Per un attimo regna l'imbarazzo,poi Ornella con una battuta sdrammatizza,usciamo dall'acqua e ci sediamo su delle sdraio:"sapete per un attimo ero confusa, vederti baciare Safira non mi ha sconvolto ma mi ha fatto capire che per me sei importante forse per la prima volta mi sto innamorando e non riesco più a fare a meno di tè”.
Le due amanti hanno gli occhi lucidi e anche noi siamo commossi:”scusami Selina sono stata presa da un raptus ma direi una bugia se ti dicessi che sono pentita “,”l'ho desiderato per anni,ti spiavo al fiume ma avevo paura di farti schifo, è stato bello realizzare un sogno e lo devo a voi, anch'io Ornella provo amore cercherò con tutta me stessa di meritarti”.
Le due si allacciano in un bacio infinito sono come sospese in un mondo tutto loro,i loro corpi risplendono al chiaro di luna,sono bellissime,io e Marco ci guardiamo,lasciarle da sole in spiaggia potrebbe essere pericoloso,mi inginocchio sulla sabbia e allargo le chiappe mettendo in bella mostra il buchetto grinzoso, subito lingua lo lavora e riempie di saliva, appena appoggia il glande sento scosse dalla topina al cervello,lui gioca sfregando la mazza dalla figa al pertugio desideroso, sono io a impalarmi con un urletto strozzato,attivo i muscoli interni mungendo il randello, Marco resta immobile a godersi la strana inculata,vorrei continuare così fino a farlo godere ma è troppo il desiderio di sentirlo scorrere fino all'intestino,lo incito a scoparmi e lui mi incula come non ci fosse un domani fino a raggiungere all'unisono l'orgasmo.
Rientriamo in albergo stravolti,non riusciamo nemmeno a lavarci,ci buttiamo sul grande letto e cadiamo in un sonno profondo.
Mi sveglio alle nove, allungo un braccio per cercarlo,apro gli occhi è rannicchiato che dorme,mi avvicino come una gatta, gli faccio solletico e lo costringo a girarsi, imbocco la mia preda,lui ha ancora gli occhi chiusi ansima e si gode il pompino,lavoro il randello, succhio la cappella e infilo l'asta oltre il velopendulo,continuo a lavorarlo fino a sentire la vena gonfia di sperma che preme per uscire,due pompate e esplode, bevo con gusto il suo latte:”amore che splendido risveglio “,”non dirlo a me,una bella bevuta di yogurt cremoso per iniziare bene la giornata “.
Scoppiano a ridere,ci diamo solo una sciacquata una spazzola ai denti e siamo pronti per scendere a colazione,le ragazze sono già lì ,stanno letteralmente divorando di tutto,il sesso mette sempre appetito,noi ci limitiamo al cappuccio e un paio di croissant a testa,ci stiamo preparando per il mare quando ricevo la telefonata di mio fratello,lo metto in vivavoce:”ciao,ti dico subito di non preoccuparti io e mamma stiamo bene ,i vostri amici hanno beccato quattro intrusi che si aggiravano nella proprietà, erano armati ma ne sono usciti mal conci,la polizia li a portati via,poi con calma mi spieghi cosa succede “,alla fine della telefonata rincuorò Selina , Ornella sente la sua amica, è già informata se dei quattro qualcuno parla la rete su stringe.
Passiamo la giornata al mare, Selina non è abituata a esporre completamente il suo corpo al sole,rischia un insolazione la sua pelle è tutta arrossata,nel pomeriggio le ragazze si ritirano in camera,la scusa è che Ornella non vuole lasciarla sola.
Io e Marco ci godiamo la giornata il sole splende e c'è una piacevole brezza,al rientro passiamo dalla loro camera,sono avvinghiate come serpi,certo che quelle due non sono mai sazie, è proprio vero che buon sangue non mente,guardo con desiderio Marco e ci rintaniamo in camera, stasera possiamo goderci il grande letto,dalle nostre camere si sentono solo urla e ansimi di piacere meno male che sul piano ci siamo solo noi, questa notte ci amiamo senza frenesia,mi possiede con dolcezza in tutti i buchi mi sento amata, nemmeno nei sogni da ragazzina speravo in quello che sto vivendo il passato è solo un lontano ricordo.
Martedì alle dieci arriva l'amica di Ornella è facile capire dagli sguardi che tra loro c'è più di un'amicizia, Ornella mette subito le cose in chiaro si rivolge all'amica in inglese:”Maria ti presento Selina il mio amore “, mentre lo dice le stringe un braccio e la bacia a fior di labbra:”cazzo Ornella è la prima volta che ti impegni,questa ragazza deve essere eccezionale “,”non sai quanto,ci amiamo dal primo giorno che ci siamo incontrate”,”sono felice per voi, sembrate una bella coppia ma non dispero che ogni tanto pensi a una cara vecchia amica che è qui per aiutarvi,ma ora parliamo della tratta”.
Le spiego ogni cosa,dal modo di adescare nelle piazze di Tirana e Durazzo,ai referenti italiani che ho avuto il dispiacere di conoscere, all'indirizzo della palazzina che ci ospitava e la zona dove c'era il casolare dove addestrano le ragazze per renderle schiave.
“Mi piace la ragazza è sveglia, spero che il tuo amore sia sincero,hai affascinato il miglior partito di Lucca,bello e ricco da fare schifo,non ho pregiudizi ma se mai dovessi venire a conoscenza che lo stai fregando non c'è posto dove puoi nasconderti”.
Lo guardo perplessa e stupita sono arrabbiata:”perché mi hai mentito,io ti ho detto tutto di me e ora scopro che l'uomo che amo non è quello che pensavo”,mi giro e faccio per andarmene mi sento ingannata.
Selina e Ornella mi bloccano:”dove vuoi andare, molleresti l'uomo che ti ha più volte dimostrato amore? Sei impazzita, Marco è qui non sai cosa ha passato quando sei dovuta partire senza dirgli una parola, l'ho visto appassire giorno per giorno,cosa dovrebbe rimproverarsi “,”non è stato sincero,io gli ho detto tutto di me”,”bravaaaa secondo tè mio fratello lo scapolo più corteggiato da tutte le arriviste non solo della città non aveva prima il diritto di conoscere la donna per cui ha preso una cotta? Doveva dire alla bella prostituta che ha il conto i conti bancari con sette zeri? Ti ha portata da me per un parere oggettivo e quando ti ho conosciuta l'ho incoraggiato “.
“Ornella lascia stare Safira ha ragione,mi cerco un altro albergo,poi ti chiamo per i bagagli,ti amo buona fortuna “,si avvia mesto lungo il viale,cerco di trattenere le lacrime ma non c'è la faccio, scoppio a singhiozzare Selina mi offre la spalla per piangere, adesso mi sento una merda.
“L'ho perso, l'ho perso “,”no amica mia, Marco ti ama è solo rimasto ferito dalla tua reazione,non voleva darti l'impressione di comprarti,sai non è facile per uno come lui ,con le donne nella vita ha preso le sue cantonate,non smette certo di amarti ma è stupido soffrire in due “,”ha ragione Ornella,corrigli dietro, avete bisogno l’una dell'altro “.
“Mi metto a correre all'impazzata,lo intravedo mentre sta entrando in un albergo,urlo:”Marco”,lui si volta mi guarda e corre da me, singhiozziamo come bambini uno tra le braccia dell'altro poi ci uniamo in un bacio che dice tutto.
“Per la seconda volta ho rischiato di perderti, come fai ad amare una scema come me”,”ti prego taci, è vero non mi fidavo di tè, volevo essere sicuro dei miei sentimenti,la casa dove vivi è mia e anche il lavoro era una scusa”.
“Cosa dovevi fare,fidarti di una puttana appena conosciuta disposta a pagarti con il suo corpo? Tu non hai sbagliato sono io che ho paura dei sentimenti è bastata una stupidata ed ero disposta a mollare tutto ,sei sicuro che ti meriti”.
Unica risposta è prendermi per mano e tornare al ristorante dove le tre donne ci aspettano :”Maria fagliela pagare ho visto ragazze terrorizzate piangere come bambine,altre ridotte a involucri senza volontà e qualcuna è sparita e sicuramente avrà fatto una brutta fine,sono disposta a tutto per aiutare”.
“Bene è quello che volevo sentire,i quattro hanno cantato come usignoli,se non collaborano non escono più di galera, hanno detto ai capi che si sono sbagliati a riconoscerti,se serve un tuo intervento ti chiamo ma adesso ho un regalo per voi”.
Toglie dalla borsa un plico e lo consegna a Marco,lo apre e gli si illumina viso,sono i documenti che autorizzano il matrimonio, d'impulso la stringo e la bacio:”calma, calma,lo sapete che mi piacciono anche le donne,non vorrei tradire tutta la famiglia”.
È tornato il sole nella mia vita, decidiamo di rientrare al paesello per tranquillizzare mamma, c'è tempo per girare il paese,in auto Selina riceve una telefonata da Illir, è preoccupato la banca l’ha avvisato che il debito e l'ipoteca è stata comprata da una multinazionale.
Marco ferma la macchina in una piazzola “adesso non incazzarti ancora ,ho agito di testa mia ma anche Ornella è complice ,lo guardo senza capire:”Ornella ha sentito che Selina era preoccupata per i debiti dell'azienda e mi ha chiesto se potevo fare qualcosa, quando ero all'ambasciata ho telefonato alla banca e all'immobiliare, però questa volta prenditela con mia sorella “.
“Sei incorreggibile ti amo da morire, però ti prego da ora in poi si decide insieme “, saldiamo il patto con un lungo bacio,poi telefono a mio fratello per tranquillizzarlo :” ti giuro amore mio che da ora in poi decideremo insieme, magari con l'aiuto di queste due,scusa adesso ti chiedo un parere forse il primo ,che ne dici se investiamo in Albania il paese sta crescendo ma i prezzi per acquistare terreni sono ancora appetibili “,”sarebbe bello credi si potrebbe fare qualcosa nel nostro distretto “,”vedremo ma ad
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