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Una storia cominciata male 2


di Membro VIP di Annunci69.it Curioso917
19.12.2024    |    3.002    |    1 9.5
"Durante la settimana mi dedico come la migliore delle madri alle gemelle, crescono benissimo due splendide bimbe amori di mamma e papà, ma di sabato sera..."
La prima sera è una vera bolgia,tutto si svolge nel salone principale,hanno allestito la pista con dieci letti rotondi,a mezzanotte si dà il via ai giochi.
Cinque veri tori a disposizione,per l'occasione hanno chiamato i migliori bull di colore, la mazza più piccola supera i venti centimetri,un modo per fare selezione.
Tutto intorno il pubblico che sbava nell'assistere all’orgia, qualcuno si è tolto i pantaloni e si masturba invitando le concorrenti.
Un vero baccanale un orgia senza esclusione di colpi, i ragazzi sono veri professionisti abituati a scopare per ore senza venire, sentire la folla che incita mi manda letteralmente fuori di testa, metto a dura prova i miei stalloni, per la prima volta la mia passerotta prova la doppia,per un attimo mi sento squarciare poi i tessuti si abituano e vado in orbita,scopo per ore sono un bagno di sudore e piena di sperma ovunque,attorno a me' alcune si ritirano stremate, all'ora di chiusura tutto intorno è pieno di guanti usati,sono golosa di sperma e gli ho svuotati,vedermi mentre svuoto in gola i preservativi carica a molla i tori,sorpresi di aver trovato una vacca come me'.
Alla fine ho difficoltà a reggermi in piedi,la gambe tremano,sono una maschera di sperma e i miei buchi sono infiammati e doloranti,manco a dirlo vengo eletta regina della serata,credo che sbaraglierò facilmente la concorrenza,mi aspettano altre quattro serate come questa ma per il titolo è solo una formalità.
Tre sabati impegnativi ma di gran soddisfazione,il primo mi vede alle prese con la serata Lesbo,anche grazie all'esperienza con Irma è un successo,in questo caso non si tratta di professioniste,tra le donne presenti quelle bisex si fanno avanti,avere cinque donne che ti desiderano che leccano ogni parte del tuo corpo infilano le dita ovunque e non solo quelle, naturalmente non mi limito ad un ruolo passivo,lascio le ragazze pienamente soddisfatte,quando è il momento degli strap-on dò il meglio di me,sentire più dildo che mi sfondano in ogni buco e contemporaneamente ,palpare tette e succhiare capezzoli e fantastico,e che dire di quando ti sodomizzano a pecora sentire le tette sulla schiena mentre un altra è infilata sotto di me a leccarmi la patata.
Altro esame passato a pieni voti,alla fine due ragazze birichine non contente propongono un giochetto,il primo fisting della mia vita, per fortuna hanno mani piccole e delicate, a turno le infilano nella micia fino al polso,non credevo di farcela ma mi sbagliavo e le ho ringraziate squirtando,stessa sorte al mio pertugio,qui è stata più dura al quarto dito un dolore lancinante,per fortuna l'altra ragazza si è attaccata a mungere il clitoride e con un flop l'amica è entrata fino al polso.
Alla chiusura tornare a casa è stata un'impresa,ho dovuto prendere in prestito alcuni asciugamani al club per fare una specie di ciambella,per fortuna a casa ci ha pensato Irma con creme lenitive.
Durante la settimana mi dedico come la migliore delle madri alle gemelle, crescono benissimo due splendide bimbe amori di mamma e papà,ma di sabato sera cambia tutto,divento una troia insaziabile.
La terza prova è la serata anal,per fortuna ho avuto una settimana per riprendermi,mi hanno inculata in dieci,dieci pitoni che salivano fino all'intestino,per fortuna erano esperti e non mi hanno per niente maltrattata.
Mi hanno posseduta in ogni posizione,a pecora,di sponda,vis,a,vis e diverse volte in doppia,i tortellini erano certificati e donatori di sangue,mai ricevuto tanta sborra nel mio culetto,alla fine quella rimasta è finita tra le fauci di una golosa spettatrice,una delle più scatenate del sabato prima.
Ultima prova il sabato successivo è il momento del glory hole ,siamo rimaste in tre ma una non possedeva la tecnica necessaria,ho svuotato randelli tutta notte,uno del locale teneva il conto,un vero record,ho ingoiato lo sperma di quaranta maschi arrapati,alcuni sono passati un paio di volte a godersi le mie labbra ,ho ingoiato litri di sborra,e più tardi non so quanti flute di champagne, per fortuna un bravo cristo mi ha portato a casa,non ha preteso nulla ma una sveltina se l'è meritata.
In questi mesi grazie a Irma ho imparato a cucinare egregiamente e il ruolo di madre mi calza,le mie tettone producono latte in abbondanza e le piccole crescono sane e forti.
Venerdì arriva finalmente il mio amore,un bacio alle bambine e ci chiudiamo in camera da letto, facciamo l'amore per ore,dico amore perché è quel che provo, certo con gli altri arrivo più volte all'orgasmo ma non è la stessa cosa,amo le sue coccole,i lunghi preliminari,il modo in cui mi fa' sentire al centro del suo mondo.
Decido di non andare alla finale tanto non saprei che scusa inventare e poi perché, tra le sue braccia mi sento bene come con nessun altro.
Quando il diavolo ci mette lo zampino: Eros viene chiamato a Milano per celebrare il successo di un importante progetto ,mi chiede di accompagnarlo, è venerdì la cerimonia si terrà in un hotel cinque stelle a disposizione dell'azienda per tutto il weekend,il nostro primo impegno nell'alta società.
Sono eccitata ed euforica ma il mio entusiasmo dura poco, sulla brochure ci sono le fotografie dei dirigenti della Holding,noo cazzo no,due li riconosco sono assidui frequentatori del club, e per giunta, erano tra quelli della serata anal,devo a tutti costi inventarmi una scusa, sicuramente mi riconoscerebbero.
Simulare un malanno è l'unica soluzione ,sono dispiaciuta per lui, naturalmente non vuole più andare, è il suo trionfo e con difficoltà riesco a convincerlo ad andare senza di me'.
Sono veramente uno straccio,un po' per il rischio corso,per la paura di essere scoperta prima o poi,ma il mio più grande cruccio è il timore di rovinare la vita all'uomo che amo.
Venerdì sera resto a casa,mi consolo tra le braccia di Irma, è lei a convincermi di andare alla finale,come ogni persona che ha una dipendenza sono convinta che sarà l'ultima volta,che da domenica cambierà tutto e sarò la donna che lui crede che sia.
Purtroppo un giusto proverbio dice che tutti i nodi vengono al pettine , sabato vado al club sono particolarmente agguerrita, convinta che sarà la mia ultima trasgressione,inizia la gara,i migliori stalloni mi strapazzano in ogni buco senza soluzione di continuità,vince chi non alza bandiera bianca,ogni ospite può partecipare a mezzanotte sono una maschera di sperma,in sala il testosterone è a mille,la mia avversaria si è arresa ma voglio stravincere,fare indigestione di mazze di ogni misura e colore.
Mi stando sodomizzando in due mentre un mulatto mi scopa la passera e ne sbocchino un terzo,ad un certo punto sento un grido strozzato:”Angelina nooo”,e lui mio marito trascinato a forza al club dai superiori.
Il mio cuore si ferma,caccio i caproni e cerco di coprirmi,lui mi guarda con un infinita pena e delusione e sparisce.
È la fine ed è solo colpa mia,me la sono cercata,a casa avevo tutto ,un uomo che mi faceva sentire la sua regina e che sapeva portarmi in paradiso e io l'ho ferito a morte,mi sento la peggiore delle puttane.
Tutti intorno la gente ride, li mando a fanculo,cerco di lavarmi alla belle meglio e corro a casa piangendo, Irma mi corre incontro e mi abbraccia, Eros è passato da casa bianco come un cadavere ha riempito due borsoni e se ne andato lasciando sul tavolo le chiavi di casa.
Mi siedo appoggio la testa sul tavolo e piango tutte le lacrime che ho in corpo, Irma capisce il mio stato si avvicina per consolarmi ma la cacciò, voglio rimanere sola, l'unico che vorrei accanto è mio marito ma so che è finita ho distrutto il nostro rapporto.
Per settimane non ho sue notizie,devo farmi forza con le bimbe per non farmi vedere piangere,ho le occhiaie infossate e mi sento invecchiata di dieci anni.
Un giorno ricevo una sua email,ho paura ad aprire:”ciao Angelina,ti ho odiata per quello che ho visto,ma pensandoci è anche colpa mia,sei una donna calda e io non ti sono stato accanto,se non lo chiedi tu non voglio divorziare sarebbe un colpo tremendo per i miei genitori, spero continuerai a prenderti cura di Melania e Ortensia,le bambine non sentiranno troppo la mia mancanza,hanno bisogno di una madre che le ami e le stia vicino.
Nei weekend le manderò a prendere da il mio amico Michele,non mi sento pronto per rivederti,la casa resta a tua disposizione per sempre e le carte verranno ricaricate ogni mese, se ci saranno necessità straordinarie per le bambine basta che scrivi a questo indirizzo email,mi dispiace ma non riesco a perdonarti ,abbia cura di tè e delle piccole “.
Mi sento morire dentro,non mi interessano i suoi soldi voglio solo lui ma devo reagire per il bene delle piccole,forse faccio l'ennesima stupidata,le mando i test del DNA che certifica che le figlie sono le sue,come se questo bastasse a farmi perdonare.
Ogni venerdì arriva Michele a prenderle,quando vanno da papà ne sento la mancanza,ormai non ho più voglia di uscire,da quella maledetta sera non ho più fatto sesso con nessuno, nemmeno con Irma che da buona amica ha capito e rispetta la mia decisione, quando la sera della domenica rientrano non chiedo mai del padre,a volte sono loro a raccontare cosa hanno fatto insieme, e questo mi fa venire il magone.
Uniche occasioni per vederci sono le feste comandate,che passiamo dai suoi genitori,in quelle occasioni cerco di mettermi al meglio, lui è gentile ma non mi sfiora nemmeno una mano,quando rientro penso a lui e a volte chiudo gli occhi e mi masturbo sognando di fare l'amore con l'unico uomo che mi ha fatto battere il cuore.
Passano anni nulla cambia,siamo ancora legalmente sposati ma è una farsa ,un giorno Ortensia si lascia scappare che sono andate in gita con un'amica del padre, ho un mancamento, è egoistico pensare che Eros debba restare solo ma sapere che ha presentato un'altra donna alle nostre figlie mi fa sentire male, davanti a quelle che ormai sono ragazzine fingo di essere felice ma il cuore mi scoppia il battito è accelerato con fatica resto con loro a cenare poi le saluto con un bacio e vado a letto.
Una notte infernale, è giusto che si rifaccia una vita , perché dovrebbe rimettersi con una troia che ha sempre tradito la sua fiducia,rischiando anche di metterlo in cattiva luce sul lavoro,e vero ma il mio mondo è precipitato in un abisso,so di non essere più la stessa donna ma come potrebbe fidarsi di me.
Sto male un fortissimo male allo stomaco,mi duole anche un braccio e la fibrillazione non è passata,mi alzo a fatica e vado in cucina per bere un sorso d'acqua,mi gira forte la testa,e un forte dolore al petto,mi appoggio al tavolo ma crollo portandomi dietro tovaglia e un vaso,nella nebbia sento Melania urlare e Irma chinarsi su di me e poi il nulla.
Apro gli occhi in un letto d'ospedale,Melania e Ortensia sono accanto al letto più in là Irma,tutti piangono,mi rendo conto di non riuscire quasi a muovermi,ho flebo in ogni braccio, sento un dottore dire alle mie ragazze che dovrò sottopormi ad un'operazione rischiosa a cuore aperto e che serve l'autorizzazione di mio marito,cerco di parlare ma non riesco , Ortensia si accorge che sono sveglia e si precipita a baciarmi vorrei dire alle mie figlie di perdonarmi ma i sedati fanno effetto,le ultime parole che sento sono mammà ti amiamo non lasciarci e poi è solo buio,un profondo sonno senza sogni.
Non ho cognizione del tempo,riesco solo a capire di essere viva,gli occhi non si aprono ogni parte del mio corpo non risponde,sento un medico parlare di coma indotto,la mia capacità cognitiva va e viene,ogni tanto sento la presenza di qualcuno accanto a me che mi stringe la mano,la speranza è che sia del mio uomo e questo mi da la forza di vivere.
Non so quanto tempo è passato improvvisamente mi sveglio in una stanza buia,un macchinario suona improvvisamente la stanza è invasa da luce accecante.
“Signora Angelina,bentornata,avviso subito le sue figlie e suo marito,sono appena andati via”,mio marito? Allora non sognavo era lui :”si calmi signora se no dobbiamo sedarla”cerco di regolarizzare il respiro nel frattempo entra il chirurgo che mi ha operata:”bene, finalmente sveglia, l'operazione e riuscita benissimo adesso il suo cuore è come nuovo,dovrà stare attenta a non agitarsi per un mesetto poi potrà tornare alla vita di sempre”.
Quale vita,la mia è finita quella sera mentre mi facevo cavalcare da dei caproni,ora l'unico scopo è vedere crescere le mie splendide figlie.
“Adesso si riposi,la caposala tra un ora chiama i suoi,su con la vita ha una famiglia meravigliosa suo marito le è sempre stato vicino sarà felice di sapere che si è ripresa”.
Star calma, è una parola, Eros è stato per non so quanto tempo al mio capezzale allora c'è speranza mi ama ancora, l'infermiera mi dice che è passato quasi un mese da quella notte ,povere ragazze chissà cosa hanno passato.
Mi addormento, improvvisamente sento le voci delle mie figlie,mi abbracciano e mi riempiono il viso di baci, Irma è dietro a loro e sta piangendo lacrime di gioia,speravo di vederlo una pia illusione, improvvisamente Ortensia guarda verso la porta:”vieni papà la mamma ti vuole vedere”.
Si fa' avanti e si ferma accanto al letto, Melania guarda me' e suo padre :”volete finirla di farvi del male, non ho mai sentito parlare male l'una dell'altro, le amiche mi raccontano le liti degli altri genitori divorziati e voi siete ancora sposati di fatto, papà guardati, muori dalla voglia di baciarla, che aspetti un invito ufficiale?”.
Si inchina verso di me e mi bacia la fronte :”Angelina se vuoi durante la convalescenza torno a casa, potresti avere bisogno anche se c'è Irma e le ragazze a accudirti”,”ne sarei felicissima ma tu….”,”niente ma,ti starò accanto da buon amico “,sul mio viso appare un velo di tristezza,per un attimo ho sperato in un miracolo.
“E dai orso dagli un vero bacio, muori dalla voglia,quando le hanno dato la predormia prima di entrare in sala operatoria farfugliava solo il tuo nome,credo che l'hai punita a sufficienza e poi ammettilo lo desideri anche tu”.
Chiudo gli occhi sperando che ascolti Ortensia, passano attimi interminabili e poi sento le labbra amate sulle mie, timidamente con la lingua cerco la via,non si ritrae e le dischiude.
Un momento che desideravo da una vita, Eros mi bacia timidamente poi la passione sale e ci lasciamo andare completamente :”bene,queste cose accelerano la guarigione ,ehi quanta foga salutatevi, adesso devo visitarla,se tutto và come deve tra un paio di giorni potete portarla a casa”.
Non riusciamo a staccarci, troppo è il desiderio represso:”sentito il dottore,smettetela voi due avrete tempo per pomiciare adesso Angelina deve riposare”.
Staccarmi dalle sue labbra è un pugno allo stomaco,lo guardo andarsene con occhi languidi,lo amo più della vita stessa,la sua mancanza mi ha fatto capire quanto è importante per me.
A sera torna a trovarmi, questa volta da solo,in sua presenza non so che dire ne come comportarmi è lui a togliermi dall'imbarazzo.
“Angelina ho cercato di dimenticarti ma è impossibile, quello che ho visto mi ha ferito morte, più per l'inganno che per gelosia,in questi anni ho parlato tanto con Irma so del tuo cambiamento e che hai vissuto infelice ma cerca di capire c'è voluto tempo per voltare pagina,ho capito che non posso fare a meno di te quando ho rischiato di perderti, vorrei provare a iniziare da zero”.
Unica risposta le lacrime che mi rigano il viso,per un po' non riesco a proferir parola,poi penso alla relazione con Irma,non voglio più sotterfugi e inganni:”tesoro mio devo dirti che io e Irma abbiamo avuto….”,”ssst taci,so già tutto,quella donna ti vuole bene e rinuncerebbe perfino a vederti per saperti felice,adesso pensa solo a riprenderti,sono e sarò sempre monogamo ma non più talebano se devo dividerti con lei lo faccio volentieri “.
Nel sentire le sue parole non vedo l'ora di guarire e dargli tutta me stessa anche se non dovessi più fare sesso, l'importante e stargli accanto.
Finalmente arriva il giorno delle dimissioni, Eros mi sorprende:”mi scusi dottore,e meglio evitare il sesso?”,”certo che no ma con la dovuta moderazione,per ora fatelo con calma tra una settimana la signora potrà partecipare ad un orgia”,a quelle parole divento rossa come un peperone,lui mi passa la mano in vita e ridendo:”non è più il momento dottore lasciamo spazio ai giovani, però capirà è un po' che non facciamo l'amore “,”farà solo bene alla signora come dicevano i latini mens sana in corpore sano”.
Entriamo in casa,con sorpresa vedo che ha sistemato le sue cose negli armadi e in bagno,lo guardo con occhi da cerbiatta:”diciamo che è una prova ma non ci credo neanch'io, voglio stare con tè, vivere con tè, invecchiare con te”,mi stringe tra le forti braccia,mi sento amata e protetta.
La cena la preparata Irma,io non riesco ancora a mangiare tutto ma spilucco finalmente qualcosa di buono:”e allora ragazze non è ora di uscire con le amiche? Io alla vostra età dovevano legarmi al tavolo per stare in casa e voi due andate a riposare, Angelina e stanca e un po' di riposo fa bene anche a te,io intanto mi guardo un film con le cuffie “.
Grande la mia amica,mi rendo conto che sta per avverarsi un sogno,mi prende per mano e andiamo in camera.
Tremo come una foglia all'idea che stiamo per fare l'amore, Eros mi spoglia lentamente e bacia ogni lembo di pelle che scopre,sotto sono già un lago e tempo che non faccio una doccia e dal perizoma esce un odore pungente ma non è questo a fermare il mio uomo,mi distende sul letto,slaccia il reggiseno e si impossessa dei miei capezzoli,li succhia uno ad uno mentre mi lascio andare ,mi sento investire da ondate di piacere,piccoli orgasmi di cui non avevo più ricordo.
Le sue mani entrano nel perizoma e accarezzano il vello che ormai è cresciuto disordinatamente,quanto sento entrare le dita un brivido mi corre per tutto il corpo:”prendimi ti prego,voglio sentirti dentro di me adesso”.
Mi copre con il corpo,la verga dura come roccia trova la via, nonostante gli abbondanti umori Eros avanza lentamente,ogni centimetro è puro piacere,ansimo mi sento una ragazza alle prime armi,quando assesta l'affondo mi manca il fiato e grido al mondo tutta la voglia repressa,siamo in un bagno di sudore,i nostri corpi uniti in un tutt'uno,gli imprigiono con le gambe la schiena non voglio si muova desidero sentirlo dentro il mio ventre il più possibile,aziono i muscoli interni come a mungerlo,sul suo viso si legge lo sforzo per non venire, probabilmente anche lui è tanto che non fa sesso :”fermo amore, voglio essere io a spremere il succo dallo scroto,ci sarà tempo per tutto ora lasciati andare la mia micia ha bisogno del tuo seme”,lo stringo forte a me sento la mazza che pulsa e il suo sperma che dopo anni scorre nel mio pancino, sono spossata dai farmaci, Eros nonostante la voglia capisce,e la serata finisce in coccole.
Inizia per noi una nuova avventura ,tra le trasgressione e mio marito non c'è gara,certo qualche notte che sono sola sogno i tempi passati,con Eros mi sono liberata di un peso,ho detto tutta la verità, dall'inganno sulla verginità alle mie trasgressioni quando mancava da troppo tempo , certo non è stato facile per lui digerire tutto questo, è stata la più grande dimostrazione d'amore.
Col tempo qualcosa è cambiato anche a letto,ora ci concediamo di tutto,non passa sera che l'ultima sborrata mi farcisce l'intestino,ormai da bacchettone è diventato il mio maialotto,mi lecca i pertugio anche dopo essersi scaricato,lo stesso dopo i pompini baci lussuriosi dove ci scambiamo il suo seme.
Irma per fortuna ha trovato la compagna giusta e ora vive con lei.
Dopo tanta trasgressione una vita normale ma non del tutto,il giorno del mio quarantesimo compleanno ho ricevuto una sorpresa.
Eros mi mi ha portato a cena nel miglior ristorante della città, poi mi ha chiesto se poteva bendarmi,all'idea di un nuovo giochino ho accettato immediatamente, abbiamo viaggiato per circa un'ora, poi ho sentito la musica di un locale,quando mi ha tolto la benda ho sgranato gli occhi, ero nel club privè,quello che per poco a distrutto il mio matrimonio.
Temevo mi mettesse alla prova, che non si fidava completamente, niente di più sbagliato, sapeva che in me era rimasta traccia della donna troia e trasgressiva, è stato lui a convincermi a fare sesso con altri uomini ma sempre con la sua presenza attiva, sicuramente si è imbottito di pillole, sarà venuto quattro o cinque volte in una sera, ho goduto come una pazza libera dalla preoccupazione di fare del male al mio uomo, a fine serata avevo le gambe tremanti e i pertugi infiammati,alla chiusura del locale ci siamo fermati nel parcheggio .
“Amore mio è stato bello e non escludo di ripetere una notte come questa ma non è proprio nelle mie corde anche se non nego che vederti alla presa con altri uomini mi ha eccitato terribilmente, consideralo un regalo di compleanno che magari ripeteremo negli anni a venire, sempre se sei d'accordo”.
Lo bacio con trasporto,sono una donna fortunata,un uomo comprensivo e meraviglioso,due splendide figlie,non potrei volere altro dalla vita.









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