tradimenti
La rabbia e lo sfogo "Ido"


16.02.2025 |
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"Finalmente arrivo all'obiettivo, ha la passera lucida di umori, le grandi labbra aperte come un fiore sbocciato, dio come la desidero, mi impegno in un lungo..."
Ido.Mi chiamo Ido, avvocato di successo,lavoro fianco a fianco con mia moglie Melania,siamo sposati da otto anni ma ci conosciamo da sempre.
Per me' era l'amica quella con cui confidarmi,ci raccontavamo tutto le prime cotte,e le delusioni,io sono sempre stato un guascone,tante ragazze mi giravano intorno ma la prima volta che ho fatto sesso con una donna è stato con una amica di mia madre, allora avevo quindici anni lei sessanta,era ancora una femmina piacente,aveva un non so che,ogni volta che veniva a casa nostra bastava che accavallasse le gambe in un certo modo e io dovevo correre in bagno a segarmi.
Ovviamente mi sono confidato con Melania :”se ti piacciono le vecchie è facile, sicuramente avrà appetito,io preferisco i ventenni”, l'ha detto con una certa enfasi, sul momento non ci ho fatto caso,passano pochi giorni e mamma mi manda a portare delle lasagne alla signora Maria,la tardona che mi eccita.
Mi apre la porta in baby doll e calze a rete, mente spudoratamente :”ooh,scusa non aspettavo nessuno,entra e mettiti comodo “,non sono uno stupido so dove andava a parare,:”signora Maria scusi se sono emozionato,non posso fare a meno di guardarla, è bellissima “,”che dici sono una vecchia tu si che sei un bel ragazzo ,siediti parliamo un po'” ,mi offre il caffè e guarda caso mi fa cadere delle gocce sui pantaloni proprio lì:”scusa che sbadata ho fatto un disastro, toglili te li pulisco”,ci siamo,solo l'idea e la verga scatta sull'attenti, non sono un superdotato ma già allora me la cavavo, una banana da diciotto centimetri ora qualcosa in più.
Come previsto finiamo a letto,mi perdo in quelle morbide tette,i capezzoli sono rigidi e lunghi come la falange di un mignolo,mi perdo a succhiare quel bendidio ma lei vuole di più :”che bel pisellone,vieni ti insegno come dare piacere con la bocca,poi tocca a tè leccarmela”.
Me lo prende in bocca lavora attorno a glande con la lingua,poi lecca l'asta, lo scroto,e infine la verga sparisce tra le sue labbra,chiudo gli occhi sensazione meravigliosa,mi porta un paio di volte al punto di venire ma smette le attenzioni un attimo prima,una deliziosa tortura.
Si sdraia sul letto :”vieni Ido,leccami la patata,fammi vedere come sei bravo”, è la prima volta,il figone è completamente depilato,lo strano profumo mi attira,passo la lingua tra le grandi labbra,Maria ha un fremito:”bravo piccolo adesso fatti guidare dalla zia”.
Mi prende la testa tra le mani e tra gli ansimi mi dirige ai punti più sensibili :”tesoro vedi quella pallina, è come un cazzetto succhialo vedrai che buono”,eseguo le indicazioni della mia nave scuola,presto raggiunge il primo orgasmo sbrodolandomi in bocca, buonissimo ,mi metto a leccare e succhiare come un invasato ,la porcona mi urla di tutto,dalla topona escono rivoli di umori,me ne nutro con gusto,ho scoperto che mi piace leccare la passera.
Non abbiamo molto tempo mamma mi aspetta e dovevo rientrare :”dai stenditi ti faccio godere”,mi sale a cavallo,sento la cappella avvolta da qualcosa di umido e caldo,per la prima volta sto scopando anche se in verità è lei a farlo,per un po' gioca infila solo la cappella e un pezzetto d'asta;”ti piace vero,dillo che ti piace”,”e meraviglioso signora molto meglio di una sega”,”bravo piccolo impari in fretta,ora si scopa sul serio”,si lascia andare a peso morto sento sbattere le chiappone sul ventre, è tutto dentro.
Inizia una corsa verso il suo piacere,nelle sue mani sono un oggetto,una verga per farla godere,mi incita mi insulta,non capisco più nulla la verga pulsa:”vieni maiale vieni riempimi”,sparo schizzi dentro la topina,lei si agita e urla l'orgasmo:”siiii,così,continua,bravo cucciolo vieni,vieni,riempimiiii”.
“Ci salutiamo,mi fa promettere di non dire niente ai miei,se sarò bravo una volta a settimana troverà una scusa per farmi andare da lei.
In pochi mesi mi insegna tutta la sua esperienza,poi improvvisamente si disinteressa di me, probabilmente sono cresciuto e lei cerca ragazzini a cui insegnare,ho saputo anni più tardi che l'hanno beccata con un minorenne e ha passato un guaio.
Nel periodo che frequentavo Maria ,Melania era diversa,inventava scuse strampalate per non vederci e quando eravamo insieme la sentivo diversa,non era la mia solita amica confidente,non riuscivo a raccapezzarmi, perché era gelosa,io non ho mai detto nulla sui suoi spasimanti.
Dopo un po' che ho smesso di frequentare la nave scuola, tutto sembra tornare come prima, è Melania a cercarmi, ogni occasione è buona per vederci, del resto frequentiamo gli stessi studi a giugno dopo il diploma di comune accordo andremo insieme l'università di giurisprudenza di Napoli ,a detta di tutti la migliore,i genitori si accordano tra loro e affittano un monolocale vicino all'università.
Non ci vediamo solo per le ferie estive,io vado con gli amici in Liguria,lei coi genitori sulla costa romagnola, al ritorno mi racconta che ha fatto sfaceli, sembra che tutti i ragazzi correvano dietro solo a lei.
Ero sicuro che esagerava era nel suo carattere primeggiare in tutto, finalmente viene il giorno della partenza,siamo emozionati per la prima volta vivere da soli in una grande città ,la cosa bella è che siamo insieme,in due è tutto più facile.
Inserirsi all'università è facile,dopo meno di un mese abbiamo una cerchia di nuovi amici,a casa ci dividiamo i compiti,se lei cucina io stiro,se cucino io “un disastro”ci pensa lei,le pulizie le facciamo in due,una coppia perfetta, più passa il tempo e sento che il rapporto cambia, quando la sfioro sento i brividi, purtroppo non oso, lei ha la sua vita,spesso usciamo insieme,in compagnia diversi ragazzi le fanno il filo ma lei non sembra interessata a nessuno,io ho qualche storia ma nulla di importante,a dirla tutta preferisco la sua di compagnia.
Evito di parlargli delle altre non che sia importante, Melania dice di avere un fidanzato a Torino che l'aspetta,ma non lo vista mai telefonargli ne una sua foto, più volte sono stato sul punto di confessare quello che provo ma temo di rovinare tutto, anche la grande l'amicizia che ci lega.
Tutto accade in una giornata estiva,siamo appena tornati da Torino,la casa è in disordine nessuno dei due dopo il lungo viaggio in treno ha voglia di sbattersi, decidiamo che la cosa migliore è farci un giro, l'auto l'ho lasciata a casa, gironzoliamo per il centro:”ciao Ido è mesi che non ti vedo,non si fa' così ,un mese di sesso e poi sparisci”, è Aurelia una splendida mora,ogni tanto ci frequentiamo, single convinta, ha solo una cosa in mente il sesso,ottima scopamica ma non certo la ragazza giusta per istaurare una relazione.
“Ciao,sono appena rientrato a Napoli, giuro mi faccio sentire”,”ottimo, avvisami qualche giorno prima che mi tengo libera”,mi tira a sé e parte una pomiciata che non ha nulla di casto,mi schiaccia le tette sul petto e la mano scende a palpare il bozzo.
Melania è infastidita, quando Aurelia se ne và mi guarda scura in viso ,che stronzo potevi presentarmi la tua ragazza e poi con che razza di troione ti sei messo?”,guardo Melania divertito, sembra una scenata di gelosia:”chi Aurelia? Non è la mia ragazza,ci esco qualche volta, l'unica donna che amo sei tu”,”idiota,prendimi per il culo,sei pieno di donne maledetto bastardo “,toccato sul vivo dall'unica donna per cui provo qualcosa reagisco:” non ho la ragazza,non l'ho mai avuta, l'unica ha cui tengo dice di essere felicemente fidanzata con un cretino che non è venuto mai a trovarla,se avessi la compagna farei di tutto per stargli vicino ma a quanto pare non siamo uguali,io mi faccio qualche scopata,tu vivi un amore epistolare a distanza e adesso chi sarebbe l'idiota “.
L'affronto a muso duro, lei ha gli occhi umidi,si avvicina al mio viso ma poi si ritrae timorosa:”maaaa,stai dicendo che tu che noi….”,”cristo!!,come fai a non accorgerti,starti vicino è una gioia e un supplizio,sono anni che mi piaci,da sempre,ma tu hai sempre qualcuno che viene prima di me”,’il suo viso si riga di lacrime,singhiozza:”anch'io ti desidero da sempre ma non ho mai trovato il coraggio di fartelo capire,hai ragione sono io l'idiota,non c'è nessun fidanzato, l'unico che voglio accanto sei tu”.
La tiro a me e la bacio,un bacio carico di passione repressa per troppo tempo,un bacio che vale più di mille parole,la gente intorno passa e sorride,siamo chiusi in una bolla da cui non vorremmo più uscire.
“Ido,io,io”,”taci,non serve parlare,ora ho solo voglia di tornare a casa è troppo tempo che aspetto “.
Non facciamo in tempo a varcare la soglia di casa che siamo abbracciati sul suo letto,continuo a baciarla mentre la spoglio freneticamente, finalmente appare nuda ai miei occhi,una favola,i lunghi capelli neri,il seno perfetto,e quegli occhi verdi di cui son sempre stato innamorato e poi i piedi,due piedini perfetti fatti per essere adorati.
La guardo estasiato lei sembra vergognarsi,la verga mi fa male da quanto è dura e oppressa nel pantalone, vorrei fosse lei a toglierli ma non si decide,le bacio tutto il corpo,partendo dal collo e poi sempre più giù ,lecco il solco tra i seni ,poi mi dedico ai capezzoli,Melania ansima completamente abbandonata tra le mie braccia.
Continuo il dolce percorso evito il centro del desiderio ma ne sento il profumo intenso,le bacio l'interno coscia fino ad arrivare al piedino, è dalla partenza da Torino che non si toglie le Hogan, ma anche il loro odore mi eccita,lecco e succhio dito per dito,passo a riservare lo stesso trattamento all'altro,Melania si contorce,quasi le manca il fiato.
Finalmente arrivo all'obiettivo,ha la passera lucida di umori,le grandi labbra aperte come un fiore sbocciato,dio come la desidero,mi impegno in un lungo cunnilingio,ha orgasmi a ripetizione,urla parole incomprensibili,mi schiaccia la testa sul suo frutto e squirta, è la prima volta che mi capita,ho il viso imbrattato di schizzi,per un attimo resto sorpreso poi bevo golosamente il brodino.
“Vieni prendimi, voglio fare l'amore “si stende sul letto a gambe spalancate,la desidero come l'aria , amore è la parola giusta è questo che voglio fare con lei.
Mi spoglio in un lampo, l'artiglieria è tesa allo spasimo,la copro con il mio corpo cercando la via del paradiso, voglio godermi il momento, prenderla farla mia,appoggio la cappella e spingo delicatamente, voglio godermi ogni centimetro.
Un urlo:”ahh fermati mi fai male”, troppo tardi sento qualcosa cedere, estraggo la mazza sporca di sangue,lei si rannicchia in un angolo.
“Dio mio eri vergine, perché non me l'hai detto “, con le lacrime che le bagnano il viso :”avevo vergogna è solo te che voglio “singhiozza disperata,mi avvicino l’accarezzo,lei si tranquillizza:”vieni sarò delicato,il più è fatto,ora è il momento di godere “,fiduciosa si mette nella posizione di prima,una macchia si sangue sulle coscie, è la prima volta che faccio sesso con una vergine,sono emozionato.
Lentamente entro in lei,solo un sussulto,poi sento le sue mani sulla schiena:”piano ti prego fa piano ma non fermarti, voglio anch'io provare a capire cosa si sente a essere donna”.
Pian piano la verga affonda nella tana tanto desiderata,la fisso leggo le espressioni sul suo viso, lentamente si rilassa,è il momento un leggero colpo di reni e sprofondo completamente fino a toccare il ventre piatto,dalle sue labbra un “ooh” di piacere,mi fermo per farla abituare all intruso, è lei a chiedere di muovermi.
Inizio a scoparla con affondi lenti, l'espressione del viso cambia,ora ha smorfie di puro piacere e l'appartamento si riempie dei suoi ansimi.
Urla,si dimena sotto i colpi,mai vista una donna godere così, sembra fatta per il sesso eppure era vergine,ormai ogni precauzione è alle spalle, è lei a invitarmi di scoparla più forte, nel mini appartamento non c'è l'aria condizionata, siamo due maschere di sudore, concentrati ad un unico scopo dare e ricevere piacere.
Ormai sono al limite, mentre lei è in preda ad un altro orgasmo ,due forti affondi,esco dalla tana bollente e schizzo sperma ovunque,tra sangue, sudore e sperma siamo un disastro per non contare lo stato del letto,ma non importa andiamo sotto la doccia con l'intenzione di lavarci ma dopo poco la voglia torna e ci amiamo sotto i getti tiepidi.
Verso sera completamente rilassati :”finalmente l'hai capito,io ti amo,tutte le storie erano inventate è solo te che voglio”.
Inizia la convivenza da fidanzati,il tempo passa,non è tutto rosa e fiori, conoscevo bene il suo caratterino,a volte si incazza per vere sciocchezze,io la lascio sfogare ma non sempre ottengo l'effetto sperato.
Negli anni più di una volta siamo arrivati alla rottura, ci siamo divisi pur restando nella stessa casa, spesso quando rientrava a ora tarda odorava di sesso,sono stato il suo primo uomo ma non certo l'unico .
Poi,gli interessi comuni lo studio e gli sport,tutte cose che ci univano,le separazioni duravano poco,quando riteneva di avermi punito abbastanza,tornava dolce come il miele,non una parola sulle sue avventure,tornava a essere la mia innamorata,la cosa non mi ha mai sconvolto è normale fare altre esperienze e se tornava da me c'era solo un motivo,siamo fatti l'uno per l'altra.
Di natura non sono geloso e dalle sue storielle ci guadagnavo anch'io, Melania è una donna calda e passionale amante del sesso,le sue esperienze arricchivano la sua arte amatoria, l'ultima verginità la colta qualcun'altro ma da quel momento ho potuto godere anche del suo erotico culetto.
Era inevitabile ,il nostro destino era già scritto,ci siamo laureati insieme con lode, abbiamo fatto la gavetta negli stessi studi e aperto uno tutto nostro,il passo successivo è stato sposarci,non me ne sono mai pentito.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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