lesbo
Maddalena 'la signora Lorenza "


29.03.2025 |
6.261 |
4
"Non è certo questo a farmi desistere, non vedo l'ora di assaporare e leccare quel ben di Dio, con forza le allargo le gambe, annuso e lecco il tessuto..."
Maddalena,”la signora Lorenza”Andare a dormire dopo l'alba non è una cosa che capita spesso,mi alzo che è già mezzogiorno passato,sarei stata volentieri ancora a letto ma vengo svegliata da un rumore noiosissimo, è Mery che fresca come una rosa sta passando ovunque l'aspirapolvere.
Non so come faccia,io dopo la serata di ieri sono distrutta,a fatica mi trascino in cucina,subito Mery mi viene incontro e mi infila un palmo di lingua in bocca :”no dai,puzzo come una capra ma prima di lavarci ho bisogno di bere un litro di caffè”.
Giornata fiacca sono ancora arrossata e dolorante ma soddisfatta,passo il pomeriggio a studiare sembrerà strano ma quando da passera è tranquilla riesco a concentrarmi di più,
domani ho un esame importante e poi devo correre in negozio.
La sveglia è puntata alle sette,di solito i sogni piacevoli li faccio nel dormiveglia del mattino,sto sognando di fare sesso con Mery ma non è un sogno,la sua lingua mi rivista la passera e stimola il clitoride,il miglior risveglio che possa desiderare.
È presto,ci avvinghiamo in un sessantanove fino a prosciugarci, Mery ha una lingua che sembra un serpentello e io non sono da meno, inizio la giornata gustando il suo brodino che schizza abbondante,poi ci prendiamo un caffè e siamo pronte per affrontare la giornata.
L'esame va alla grande,il tempo di prendere due autobus ,di farmi un sandwich e sono al negozio, è solo grazie all'euforia dell'esame che mi reggo in piedi, purtroppo entrano poche clienti e nessuna interessante,il risveglio con Mery mi ha messo un certo appetito ,che solo una cliente di quelle giuste può saziare.
Purtroppo sono bloccata qui fino alle 19.30 dovrò accontentarmi di toccarmi da sola durante la pausa mensa.
Alle 12,15 entra in una signora, preceduta da una scia di profumo, probabilmente Chanel numero 5,tra un quarto d'ora si chiude e questa mi sembra la classica bonazza ricca che se ne frega di tutto e tutti,tipo ci sono solo io gli altri sono solo contorno.
È indubbiamente bella,bionda naturale, occhi di ghiaccio,e gambe spettacolari,mi metto il cuore in pace oggi mi sa che sarà una pausa corta:”desidera signora?”,”niente di particolare,mi convinca che non passo fare a meno delle scarpe che mi propone”.
Andiamo bene,ho trovato quella giusta,ma una sfida è una sfida e io non sono tipo da tirarsi indietro :”qualcosa di intonato all'abito o…”,”glielo ripeto,mi convinca!”.
Cazzo questa è un osso duro,prendo un paio di scarpe le più improbabili,in pelle di coccodrillo,carissime e difficili da abbinare anche se veramente belle,lei mi guarda fissa negli occhi:”quelle ?”
“Certo, poche persone sono in grado di portarle con naturalezza,36.5 vero?’,”no 37”,”le provi ,insisto 36.5,mi porga il piede che l'aiuto “.
Acciderbola, sarà pure fatta di ghiaccio e probabilmente stronza,ma ha qualcosa di irresistibile un non so che di sexy e ambiguo, è chiaro che è una abituata a ottenere tutto quello che vuole.
Le sfilo la scarpa un piedino da favola che leccherei volentieri,le calze velate sono in pura seta,cose d'altri tempi, massaggio la pianta del piede con noncuranza,so’ dove toccare se non disdegna le donne capirà.
Effettivamente ha un brivido ma molto contenuto, giusto un tremore del labbro :”guardi le calza a pennello,ora se vuole proviamo l'altra “,”ma mi sembrano un po' demodè”,”sono persone come lei che dettano la moda, certi stereotipi sono per persone vuote e senza personalità”.
Mi porge l'altro piede,questa volta in modo lento e sensuale,con la scusa di sistemargli la calza tocco i punti più erogeni,per un attimo sembra impallidire ma si riprende immediatamente.
“Che ne dice,su di lei stanno una favola,se non le spiace mi piacerebbe farle delle foto mentre cammina sul tappeto, però tenga su un po' la gonna del tailleur, ha gambe bellissime ma la tinta del tailleur non è abbinata a tanta meraviglia “.
Si alza tranquilla, alza la gonna più del dovuto, fissandomi con quegli occhi penetranti fa qualche passo è una mezza piroetta :”brava ci sa fare,le compro,tenga è il mio biglietto da visita, le metta da parte tra poco arriva la responsabile, le dia il mio biglietto , l'aspetto con le scarpe al ristorante in fondo alla strada”.
Mai contraddire una cliente anche quando probabilmente ti sta prendendo per i fondelli :”certo signora ma non so se la signora Alba arriverà tra poco”,”lei non si preoccupi l'aspetto, spero che abbia appetito”, prende e con passo deciso e un leggero sculettio esce dal negozio.
Cazzo adesso devo correre in bagno ho il perizoma da strizzare,come quel famoso detto pensavo di suonare ma sono stata suonata, giusto il tempo di un ditalino e mentre lecco gli umori dalle mie dita sento la campanella della porta,mi sistemo e vado a vedere se è entrato un cliente,ormai siamo completamente fuori orario ma mi sono dimenticata di chiudere la porta.
È la signora Alba, strano di solito arriva all'apertura pomeridiana ,mi guarda sorridente:”vai sbrigati alla signora Lorenza non piace aspettare”,”ma mi scusi io..”,”vai,vai,ci sarà tempo per parlare”, praticamente stordita prendo la scatola di scarpe le metto in un sacchetto e vado.
Il ristorante è uno di quelli inavvicinabili, quattro stelle Michelin non basterebbe l'intero stipendio di un mese per un pranzo completo , entro i camerieri mi guardano, sono a disagio non sono vestita poi così male ma mi sento fuori luogo.
Qualcuno nota il sacchetto del negozio:”mi segua la signora l'aspetta “,mi portano in una saletta appartata,la signora Lorenza mi aspetta.
“Bene sei arrivata siediti“,”signora ho qui le sue scarpe “,”vuoi sederti e rilassarti,siamo al ristorante non in negozio,sai oggi mi sei piaciuta,forse ormai avrai capito che sono la proprietaria del negozio “,”certo,la signora Alba non ha detto nulla ma dal modo di comportarsi era chiaro”,”bene,sei sveglia e bella,il personale che preferisco,dimmi ti piacciono le donne?” Domanda a bruciapelo, personalmente non ho nulla da nascondere poi vada come vada,non è il lavoro della vita.
“La risposta corretta è anche, diciamo che mi piace il sesso a 360°”,nel frattempo arriva un cameriere a prendere l'ordine.
“Vada ci lasci sole,quando voglio ordinare chiamo”,il tono è deciso di chi è abituata ad avere il mondo ai suoi piedi,acida ma molto bella, sinceramente ci farei un pensierino ,vediamo come si mette.
Noto che ha tolto le calze, è normale fissargli quelle gambe perfette :”ti piacciono vero? Sono orgogliosa delle mie gambe,ho tolto le calze e il perizoma,li ho qui in borsa vuoi annusare?”,”non chiedo di meglio, anzi spero solo sia l'aperitivo “,mentre parlo inizio a palparle un ginocchio,la tipa abituata al comando,tenta di sottrarsi alle mie abili mani, si abbandona per un attimo al massaggio.
“Sei davvero molto brava,prendi l'aperitivo e poi vedremo “,mi allunga calze e perizoma,il perizoma e zuppo,mi sento orgogliosa,aspiro il forte e selvaggio profumo di donna vogliosa fissandola con sguardo carico di libidine, con colpetti di lingua assaggio gli umori dal tassello,lei regge il mio sguardo e con un dito mi tocca le labbra.
Improvvisamente allarga le gambe sotto al tavolo,vediamo se sei veramente così brava”,giusto per fargli abbassare le ali,con le labbra piene dei suoi umori sfioro le sue:”buono ma preferisco bere dalla fonte, c'è solo un problema,una parolina”, dischiude le labbra , la lingua lecca la mia gustando i suoi umori ,Lorenza è sveglia, nonostante le sue arie di superiorità mi dice le parole magiche :”ti prego ho voglia”.
Mi inginocchio sotto il tavolo,lei si sfila le scarpe, inizio a leccare dai piedi e poi sempre più su fino a raggiungere la metà,lo scrigno bagnato e odoroso di femmina in calore, Lorenza stringe le gambe imprigionandomi ma lungi da me scappare voglio farle avere il miglior orgasmo della sua vita.
Il suo fiore si apre,ha un clitoride grosso come la falange di un mignolo,lo lecco e succhio come un lecca-lecca,i suoi ansimi sono musica per le mie orecchie,ora sono io a comandare il gioco.
Li sotto è uno stagno profumato,rivoli di umori che lecco golosamente,il buchetto bruno e grinzoso palpita come a desiderare di non essere escluso,tra gli umori e qualche colpetto di lingua le piccole labbra diventano morbide e cedevoli,oso ,un dito si fa strada.
Un sussulto poi un miagolio, sembra gradire,si agita sulla sedia,la mia posizione non è delle più comode ma la circostanza mi eccita,sento un rivolo di umori che mi scende lungo le cosce.
Lorenza,non so se per sbaglio o per rendere il gioco più piccante deve aver schiacciato il pulsante per chiamare il servizio,vedo le gambe di un cameriere che arriva deciso ma subito si blocca,non è difficile intuire cosa accade sotto la tovaglia.
Con voce roca e malferma ordina escargot e champagne e congeda il ragazzo che con voce tremante ringrazia,questa è più troia di me, voglio farla impazzire.
Lecco ,palpo,succhio,gli ansimi aumentano ,ormai non riesce a stare ferma,ad un certo punto trattiene il fiato, emette un lungo suono animalesco e squirta.
La cosa non mi sorprende,bevo il brodino caldo e stimolo il clitoride,un oooh prolungato e le partono altri due schizzi.
Con un balzo esco da sotto il tavolo le prendo la testa tra le mani e la bacio ,lei spalanca gli occhi stupita,forse è la prima volta che sente il sapore dei suoi umori misti a urina,un attimo di indecisione ,non è da lei subire l'iniziativa ma poi si lascia andare e limoniamo come vecchie amanti.
A colpetti di lingua pulisce il mio viso da ogni traccia dei suoi umori poi torniamo a assaporare le nostre labbra in un lungo bacio.
Sentiamo come provenisse da lontano la voce del cameriere, Lorenza si scuote :”grazie ottimo servizio, metterò una parola buona col suo capo”,il ragazzo completamente scombussolato ringrazia e ci lascia sole.
“Non c'è bisogno di dirlo,mi sei piaciuta al di là delle più rosee aspettative , adesso vediamo come te la cavi a tavola,sai dovrai presenziare a cene importanti del Jet set cittadino e magari accompagnarmi in qualche viaggio”.
“Posso darle del tu”,”direi che a questo punto ci conosciamo abbastanza “,”ok Lorenza,ci siamo divertite anche se hai goduto solo tu e in qualche modo c'è da rimediare,sono lusingata dalla tua offerta,uscirò volentieri con tè ma un rapporto fisso al momento non mi interessa,sai studio e tra massimo due anni mi laureo”,”brava,ma se vuoi puoi diventare responsabile del negozio, Alba la sposto da un'altra parte avrai più tempo per studiare e da dedicare ad altro,pensaci , comunque si hai ragione la prossima volta ti farò impazzire “.
“E ora mi tocca andare in bagno a masturbarmi e va bhe' per un po' resisto adesso mangiamo “.
Come cambia l'opinione sulla gente quando la conosci , Lorenza a pelle mi era antipatica ora il suo modo di fare mi eccita,mangiamo,le lumache sono la mia passione e lo champagne è eccezionale, penso che basterebbero due moine per fare la mantenuta ma non è nelle mie corde.
Dopo pranzo un bacio lussurioso in presenza del povero cameriere che ha difficoltà a non fare vedere il pacco eccitato, poi torno in negozio non prima di averci scambiato i numeri.
Per fortuna in negozio ho dei ricambi,il perizoma è pieno di umori secchi,una sniffata e lo metto in borsa,penso a Mery spero che non abbia il mal di testa appena smonto torno a casa e mi sfogo.
Uscita dal negozio ho un'idea,prendo un altro pullman che mi porta in periferia dove ho visto un sexy shop, appena arrivo mi fiondo a scegliere il giocattolo che ho in mente.
Esco da lì soddisfatta,ho comprato uno strapon doppio e flessibile potrei usarlo come scaldacollo ma vedrò di usarlo meglio, sorrido all'idea della sorpresa che aspetta a Mery.
Arrivo a casa per prima,rapida doccia e una spruzzata del mio profumo preferito,appena mia cugina varca la soglia l'avvolgo in un bacio passionale,non mi accorgo che dietro di lei c'è una giovane ragazza.
“Maddalena mio dio che fai?”, probabilmente la ragazza è ignara della natura bisex di mia cugina, veloce escogitò una fandonia per non metterla in imbarazzo :”oh,scusa,avevo gli occhi chiusi,pensavo che eri il mio ragazzo”,”scema,che figura mi fai fare con la nuova collega”.
Bene tutto apposto ma la mia povera passera dovrà aspettare,”ciao,allora sei una nuova collega,giovane avrai più o meno la mia età”,”ho appena compiuto vent'anni,si finalmente un lavoro per rendermi indipendente sai com'è vivere coi genitori a volte è una rottura”.
Simpatica e sembra sveglia,però di lei stasera ne avrei fatto volentieri a meno,e per giunta l'ha invitata a cena ,c'est la vie ,vorrà dire che mi sfogherò questa notte se Mery adduce scuse esco e il primo che incontro maschio o femmina che sia me lo faccio.
La cena và per le lunghe ma forse non è tempo sprecato,ogni tanto Elena la nuova collega tira sguardi alle gambe e al decolté di Mery,mi sa che anche la ragazza non disdegna la fica,ottimo se sono rose fioriranno.
Finalmente Elena se ne và, andiamo a salutarla sulla porta, immediatamente le accarezzo le dolci chiappe:”ti rendi conto di che figura mi stavi facendo fare?”,”arrabbiata? Viene in camera ho la medicina giusta per calmarti”.
Più che arrabbiata anche lei non vedeva l'ora di baciarmi nei 10 metri che ci separano dalla camera da letto i vestiti volano ovunque arriviamo alla soglia nude come mamma ci ha fatto e devo dire che le nostre mamme hanno fatto un buon lavoro.
Voglio raccontare alla mia amica, amante e confidente i fatti della giornata ma ora è tempo di spegnere la fiamma che mi divora.
Mi butto sul letto,allargo oscenamente le gambe e con le mani divaricò le grandi labbra,un dessert a cui Mery non può resistere.
Mi faccio brucare la patata ho tanta voglia arretrata ma non sarebbe da me' un ruolo passivo,non con le donne, presto siamo allacciate a godere dei nostri sessi,le mani corrono alla ricerca del piacere,presto arriva il primo orgasmo,adoro l'odore selvaggio della sua tana del resto non le ho dato nemmeno il tempo di lavarsi.
È stimolante baciarla con sulle labbra il sapore dei nostri umori, continuerei così a palpare leccarci e insinuare le dita nei nostri pertugio per ore ma è il momento della sorpresa.
In un attimo di quiete mi alzo, Mery fa una smorfia di disappunto convinta che ne ho abbastanza,prendo il sacchetto, tolgo l'involucro e le faccio ballare sotto il naso il giochino.
“Wuw,cosa vuoi fare con quel coso”,non le ci vuole molto per capirlo,infilo ben lubrificato con vaselina il dildo nella mia passera mi lego in vita la cintura e via alle danze.
Fantastico, ogni affondo nella sua tana si ripercuote anche nella mia patata donandomi sferzate di piacere,due troie ninfomani assatanate,anche Mery prova il ruolo attivo non risparmiando neppure il mio lato B, continuiamo a fare sesso fino a crollare senza energie,una notte da ricordare.
Questa volta è Mery a fare lo zombie,lei entro le nove deve andare al lavoro io ho il turno pomeridiano, facciamo insieme colazione poi mi butterò sui libri, Mery si prepara sbadigliando mentre io l’osservo:”sai che anche da mezza addormentata sei una gran gnocca,e per questo che Elena ha occhi solo per tè “,”non dire cazzate,penso che sia etero e fidanzata“,”perché tu sei lesbica? Magari sei la prima donna che gli ha fatto girare la testa”,”ma smettila dai,adesso devo andare”,”ok,ok, magari mi sbaglio ma non credo, su queste cose ho fiuto, consiglio di cugina ,metti i collant bianchi di ieri la fanno impazzire e ora dammi un bacio che devo studiare “,ci diamo un casto bacetto:”avvisami se combini qualcosa con lei,una telefonate e sloggio “,”scema”.
Esce ma il suo viso si arrossa,le piace la ragazzina e alla collega piace lei è solo questione di tempo,su certe cose non mi sbaglio,peccato la ragazza è timida , ne potrebbe uscire qualcosa di buono anche per me' vedremo.
Per pranzo un'insalata poi una approfondita a toilette “non si sa mai” e sono pronta per il lavoro , entro in negozio e scopro che Lorenza non scherzava,mi viene incontro la signora Alba tutta euforica e sorridente.
“Da domani sei tu la nuova capa, finalmente mi spostano vicino a casa,non so cosa è successo ma voglio ringraziarti ,per il lavoro è semplice,un minimo di amministrazione,un paio d'ore di presenza e mantenere rapporti con la signora Lorenza “.
Mi scappa da ridere,già so quali rapporti, basta non credo di pretendere l'esclusiva, di natura sono libera come una farfalla e poi non sono lesbica la mazza mi piace sono certi uomini che trovo insopportabili, per la verità non tutti ma di solito i bellocci con una buona artiglieria sono i più stronzi.
Alba si vede lontano un miglio che è etera convinta,poveretta quel cretino il suo marito ha fatto le avance anche a me, felice e cornuta, contenta lei,non è il caso di insinuare il sospetto in fondo a modo suo è una donna realizzata.
Ok ultima occasione per farmi una cliente:”Alba prenditi qualche ora di libertà te lo meriti, più tardi mi spiegherai meglio il lavoro”,la signora è tutta felice, speriamo che non sorprendi il marito con qualche amante ,del resto non sono affari miei.
Passano un paio d'ore ma niente di appetibile, poi entra una tipa che ho già servito,la classica ragazza di altri tempi,poco curata per non dire trasandata, vestita come mia nonna e con i capelli raccolti,mi ricordo che durante il trattamento ansimava e rivoltava gli occhi , l'ho aspettata all'orario di chiusura ma forse per vergogna non si è fatta vedere.
Il fatto stesso che sia tornata è un buon segno
”ciao,bentornata,sono contenta di vederti ,questa volta le scarpe le scelgo io, hai dei piedini troppo belli per certe scarpe e ora di metterli in risalto”,”ma io non sono abituata ai tacchi e poi ho vergogna a portare delle scarpe un po’...”.
È proprio timida anche nel privato, se non si sbrana non troverà mai un uomo disposto a sposarla, eppure sotto quelle vesti sono convinta che si nasconda un fiore, da buon samaritana reputo sia mio dovere farla sbocciare e poi le novità mi eccitano terribilmente.
“Bene ,bene il 36 è un numero meraviglioso, direi che queste fanno per tè,giusto un tacchetto per mettere in risalto quelle caviglie meravigliose “,bastano queste parole per capire che vuole ben altro ma devo giocare bene le mie carte, questa volta siamo sole, e nel retro c'è un comodo letto.
Le calzo le scarpe, non prima di aver toccato i punti giusti,come mi aspettavo chiude gli occhi e dischiude le labbra, sicuramente ha le mutandine bagnate, peccato che porta gambaletti e pantaloni che mi impediscono di accarezzarle le gambe,decido per una terapia d'urto mal che vada scapperà inorridita.
La guardo con un sorriso maliardo, mi alzo e sculettando vado a chiudere la porta e girare il cartello su siamo chiusi, torno da lei,mi guarda tremante,le accarezzo il viso stimolando un punto dietro alle orecchie che la fa sobbalzare, per un attimo si irrigidisce forse pronta ad andarsene ma da buona troia avvicino le labbra alle sue.
“Tranquilla lasciati andare,tu mi piaci e io piaccio a te,baciami”,’no io,io non sono le..”, è cotta a puntino, appoggio le labbra e la lingua forza le sue,per un attimo e bloccata ma poi le dischiude.
Un bacio saffico,lei agita la lingua,poverina non sa baciare probabilmente è la prima volta ma sono una brava insegnante e presto partecipa con passione.
Regola numero uno, battere il ferro finché è caldo:”vieni, mettiamoci comode”,mi segue senza una parola ma i suoi occhi verdi parlano per lei, ha voglia, ormai ha abbassato le difese.
Ci sediamo sul letto,le bacio il collo , le sbottono la camicetta e faccio saltare il gancetto del reggiseno,come mi aspettavo,due tette perfette direi una terza,aureole scure e capezzoli lunghi fatti apposta per essere succhiati.
Mi dedico a quel ben di Dio, le palpo i seni e succhio i capezzoli che si irrigidiscono ulteriormente,ormai è andata,ansima si contorce sospira, sicuramente sotto è un lago dove intendo abbeverarmi,provo a sfilare i pantaloni,lei no si oppone anzi mi aiuta,ma quando vede la grossa chiazza di bagnato sulle mutandine di cotone per la vergogna serra le gambe.
Non è certo questo a farmi desistere, non vedo l'ora di assaporare e leccare quel ben di Dio,con forza le allargo le gambe,annuso e lecco il tessuto impregnato di umori,i suoi ansimi si fanno intensi,sposto il tessuto e immergo la lingua in quella tana calda ricoperta di folto pelo,a tratti trattiene il fiato,ma quando prendo tra le labbra il grosso clitoride esplode e si lascia andare ad un urlo che sembra l'ululare di una lupa alla luna.
Ora è lei a stringermi la testa per guidarla ai punti più sensibili,la ragazza è multiorgiastica bevo una quantità di miele odoroso che esce dalla passera ma quando tento di infilarvi un dito caccia un urlo e si ritrae in un angolo del letto.
La guardo stupita :”ma tu sei vergine!”,”si,non ho mai fatto sesso,con tè è stata la mia prima volta “,”wuw,sono onorata,ma perché? Fare sesso è bellissimo, specie con l'uomo giusto,non hai un fidanzato?”,”si Mario ma ho paura che prima o poi mi lasci,hai visto non sono brava neanche a baciare,lui è paziente credo che mi ami ma non trovo il coraggio,non sono bigotta ma ho paura del dolore “.
“Sciocchina adesso ti dimostro quanto è bello quando un bel cazzone ti fruga fino all'utero,preparati adesso tocca a tè farmi godere,ti piace l'idea di leccarmi la fica”,” si,si lo desidero tantissimo ma non so se sono brava”,”lascia giudicare me',tu sei una bomba inesplosa,credimi quando ti deciderai non so se ti accontenterai di un uomo solo.
Lo immaginavo è come certi vecchi motori a diesel,ci vuole un po' per scaldarsi ma poi….
Alla faccia della timida,palpa lecca e succhia mai vista una così arrapata,le chiedo di infilare le dita nella passera per dimostragli che è bello e dopo la prima volta per niente doloroso.
Se non la fermo oltre al polso ci infila anche l'avambraccio,troppo violenta,non mi dà l'impressione di volere il mio piacere,usa il mio corpo come un test, ciò nonostante mi porta all'orgasmo,mi piaceva di più prima da timida e indecisa,interrompo il rapporto ,lei mi guarda delusa,è passata più di un'ora devo riaprire,batto lo scontrino per l'acquisto delle scarpe e la saluto.
Non so neanche il suo nome e non mi interessa,penso al suo ragazzo, sicuramente tra un po' potrà godere del suo corpo ma temo che presto dovrà abbassarsi per passare dalle porte.
Non mi sento in colpa per la sua trasformazione,in lei il fuoco covava sotto le ceneri,ora ci sarà in giro un altra troia ma basta pensare a lei,oggi è una giornata fortunata,nuovo lavoro e aumento di stipendio,vada come vada stasera si festeggia.
,
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per Maddalena 'la signora Lorenza ":
