lesbo
L'amante di mio marito

25.02.2025 |
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"Mi sento oscenamente esplorata da quella lingua guizzante..."
La scena sembrava uscita da un film. Esco dall’ufficio di un cliente in una zona della città dove non vado mai e li vedo che escono da un portone, si baciano e si allontanano, ignari della mia presenza a pochi passi da loro. Così ho scoperto la relazione tra Francesca e mio marito per caso. Francesca è piuttosto appariscente, è la donna più invidiata del nostro gruppo di amici. Gambe lunghe, seno grande e sodo grazie ad una mastoplastica piuttosto riuscita, due labbra modellate dal chirurgo estetico che solleticano i sensi e che provocano improvvisi pensieri e insolite voglie. Io l’ho sempre trovata troppo finta e detestata… ma anche invidiata. Per me è l’esempio di quello che non sono, ovvero una donna soddisfatta, appagata. Mi manca qualcosa per stare bene, manca qualcosa che mio marito non riesce a darmi. Mi piace fare l’amore con lui ma non riesco mai a prendere l’iniziativa e diventare l’amante spregiudicata che sogna.
All’inizio gli piaceva quel modo di fare che ho, un po’ schivo tra le lenzuola. Con il tempo si è stancato, è un tipo da pantera lui, un tipo da Francesca. L’educanda alla lunga è noiosa.
Dovrei prendermela con lui, lo so, ma ho paura di perderlo. Decido allora di affrontare lei.
Francesca è un estetista, la chiamo per prendere un appuntamento a fine giornata per una ceretta. Lei un po' sorpresa, non essendo io una sua cliente abituale, mi organizza comunque un appuntamento, l’ultimo della giornata.
Esco dal lavoro e vado direttamente da lei. Il centro estetico di Francesca è in periferia, Glamour si chiama. Parcheggio e salgo. Lei mi accoglie in divisa bianca da estetista, e scollo a V, è la perfetta protagonista di qualsiasi fantasia maschile. Mi fa accomodare con fare un po' mellifluo che mi fa irritare ancor di più. Vado dritta al punto, le dico che so tutto di lei e di mio marito e le vomito addosso una serie di insulti.
“Falla finita, perfettina del cazzo. Tuo marito ha bisogno di sesso vero con una donna vera.”
Mi alzo infuriata, le vado contro, e mentre urlo mi cade lo sguardo sul suo seno che fatica ad essere contenuto. Sotto la divisa è nuda. Quel pensiero mi turba, mi calma la rabbia e mi accende qualcosa in qualche angolo remoto. Presa da un raptus improvviso la costringo ad un bacio con forza, quasi con prepotenza.
Francesca cerca di respingermi ma la mia lingua ha iniziato un gioco inaspettato con la sua. Il suo corpo risponde, la sua mente si piega. Le lecco le labbra, le succhio, le tormento implacabile. Non mi riconosco e vedo la stessa sorpresa nei suoi occhi.
Mi sento coraggiosa e sprezzante. Le stringo i seni, le strappo con forza il camice. I bottoni cadono come coriandoli impazziti. I capezzoli dritti su quelle tette ipertrofiche sembrano il richiamo delle Sirene. Cedere alla loro tentazione mi porterà all’inferno, lo so.
“Ma guarda la perfettina del cazzo, allora ti piace la fica eh?” sussurra Francesca con un sorriso malizioso.
Le parole sono ancora dure, ma il tono non è per nulla scostante. Penso tra me che Francesca attende, attende di essere presa, leccata, baciata, scopata da me.
Mi spoglio e il suo sguardo voglioso cade sulla mia mutandina. Mi accarezza le perle, sfiora il mio sesso, mi bacia con dolcezza. Mi piace la consistenza vellutata delle sue labbra, mi piace sentire il suo corpo morbido contro il mio. Lei mi abbraccia stretta, premendo i suoi seni contro i miei, mentre le nostre lingue si mescolano ai nostri respiri.
E dentro di me mi ripeto incredula “sto baciando la troia che si scopa mio marito!”. Ma trovo l’idea così trasgressiva che mi fa eccitare ancora di più. Le infilo due dita per vedere se riesco a farla godere. La dea del sesso, che sembrava irraggiungibile, mugola quasi come se piangesse e godo nel guardarla gemere e contorcersi sotto le mie mani. La faccio stendere sul lettino. Le bacio i capezzoli, scendo fino alla pancia soda, disegno anelli di fuoco con la lingua. Le guardo il ventre, la fica nuda, perfettamente depilata e il desiderio di leccarla si fa insopportabile.
Affondo la lingua con arroganza dentro quella fessura, mi sento invincibile, pronta ad assoggettare al mio desiderio una dea del sesso. Vengo invasa dall’odore della sua fica muovendo la lingua dentro di lei, alla ricerca del suo sapore più intimo, così intensamente odorosa di sesso e di ormoni. La sto letteralmente mangiando, assaporando ogni centimetro di fica. E mentre la lecco tra clitoride e piccole labbra le infilo il dito medio nell’ano.
“Oddio… così mi fai venire perfettina del cazzo…”.
Mi giro, la metto a novanta gradi e simulo un rapporto con il suo culo, maledicendo di non avere un cazzo per sbatterla come si deve.
“Aspetta perfettina…ho qualcosa per te!”
Si alza e da un cassetto prende uno strap-on. Me lo fa indossare, una cinghia nera che mi circonda i fianchi e si infila in mezzo alle natiche con allacciato in vita un fallo di gomma rosa della stessa tonalità dello smalto delle mie unghie. “Visto che sei tanto pratica di cazzi fammi un pompino!” le dico avvicinandole alla bocca quel dildo rosa che lei avvolge docile tra le labbra per succhiarlo. Le prendo la testa con entrambe le mani, tenendola ferma, mentre il mio movimento pelvico, avanti e indietro si fa sempre più profondo. Francesca chiude gli occhi e ingoia quel cazzo di gomma fino quasi a soffocare. Con le sue mani tra i miei capelli mi tiene la testa sussurrandomi delle porcate mentre la lecco!
Inizio a scoparla con decisione. Ci siamo solo io, lei e il nostro piacere. La desidero e voglio godere a pieno di ogni suo singolo mugolio. Lei è uno spettacolo tutto da guardare mentre le sfondo la fica. Dalla sua bocca esce solo qualche gemito sommesso, quel tanto che bastava per farmi capire che mi sto muovendo bene, e che il suo orgasmo è sempre più vicino. Inarca la schiena e gode. Mi dice
Mi siedo sulla sua poltrona e le offro la mia fica. “Datti da fare” le sussurro vogliosa. “Adesso tocca a me godere!”
Volevo che mi facesse urlare di piacere. Che amasse il mio corpo come fa con quello di mio marito. Poche leccate, pochi affondi con la lingua che si insinua tra le mie grandi labbra, leccando e andando a stimolare il mio clitoride turgido, baciandolo e succhiandolo avidamente. Mi sento oscenamente esplorata da quella lingua guizzante. E provo l’orgasmo più forte della mia vita. Una scossa elettrica mi attraversa tutta, dalla punta dei piedi alla schiena, fino alle profondità più misteriose del cervello. Vengo nella sua bocca, come se la stessi dissetando con il mio più intimo nettare. Quando riapro gli occhi mi trovo il viso di Francesca vicino al mio che mi sussurra “sei più brava di tuo marito perfettina del cazzo”.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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