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trio

Il tipo giusto


di Sleepy699
23.12.2024    |    5.482    |    5 9.9
"” Grido mentre mi lascio andare all’orgasmo..."
Il martellare dei bassi è così invadente da risuonare nella gabbia toracica. L’intensità della musica scema per qualche secondo; poi risale. Il brano si fa via via più saturo, come la pista da ballo. Sembra che da un momento all’altro un aereo debba lasciare la grande sala per raggiungere il cielo nero sopra Milano. Sono circondata da una moltitudine di corpi, tutti intenti a muoversi al ritmo della musica e io, vestita con un abitino rosso che lascia la schiena scoperta e poco spazio all’immaginazione, mi sento più viva che mai.
Ottenere il biglietto non è stato semplice. Gli organizzatori, per creare un ambiente che fosse il più sicuro possibile per tutti, hanno fatto una selezione.
So che questa sarà una lunga notte e lo sa anche mio marito che balla insieme a me. Non è la mia prima volta.
I miei occhi scorrono sui presenti, alla ricerca del tipo giusto, qualcuno che possa essere all’altezza di soddisfare i miei desideri. Alzo gli occhi: alla balaustra trasparente del primo piano c’è appoggiato un tizio. Ha i pantaloni abbassati e muove il bacino avanti e indietro. Una ragazza è inginocchiata davanti a lui e glielo sta succhiando.
L'atmosfera si sta surriscaldando, penso tra me, mentre continuo a passare in rassegna i presenti.
Poi lo vedo: alto come mio marito e ben piazzato, con lo sguardo di chi sa come divertirsi, biondo con gli occhi verde scuro. Mi piace il modo in cui mi guarda.
Mi avvicino a lui con un sorriso malizioso sulle labbra. So di piacergli, lo vedo dagli sguardi, dalle mani che si stringono sul bicchiere. Mi presento e gli presento mio marito. E lui fa lo stesso. Si chiama Luca, è un avvocato, almeno così dice, e si capisce che sta cercando qualcuno con cui condividere la notte. “Mi piace il colore del rossetto rende le tue labbra ancora più sexy”. Sorrido, come un invito a flirtare.
"Un vestito non ha senso a meno che ispiri gli uomini a volertelo togliere di dosso" dice mio marito cercando una sorta di complicità con frecciatine sexy. Complicità che non viene negata.
"In effetti il vestitino di tua moglie serve allo scopo ma non ostruisce la visuale” replica lui.
"Avrei voglia di spogliarti qui, davanti a tutti, ma non mi sembra il caso” mi dice guardandomi negli occhi.
“Almeno per ora…” aggiungo io.
Guardo mio marito negli occhi, cercando di capire se è d’accordo. Lui mi sorride, un sorriso complice e malizioso. È il segnale che aspettavo. A questo punto dico ad entrambi “Andiamo a ballare!”.
La musica vira verso la disco anni 70, che adoro. Mi tolgo le scarpe perché i tacchi mi fanno male, ho voglia di sentirmi libera mentre ballo. I nostri corpi si avvicinano, si toccano, si sfiorano ballando. Luca mi sussurra all’orecchio “Ho voglia di scoparti tutta la notte, sei bellissima…”, mentre mio marito mi accarezza la schiena con le dita.
So che la situazione a mio marito piace davvero. L’idea di cedere il controllo lo eccita moltissimo e poi il fatto che io sia desiderata da altri uomini rinnova il suo desiderio verso di me.
E’ il nostro gioco ed è così fottutamente eccitante.
Sento il cazzo durissimo di Luca che spinge contro i pantaloni quando mi si struscia addosso ballandomi vicino. Ho voglia di godermi la notte con loro, lasciandomi andare completamente. Farmi scopare e scoparli tutta la notte.
“Andiamo?” mi dicono quasi insieme. Luca mi prende per mano e ci conduce nella sua stanza d'albergo all'ultimo piano con ampia vetrata e vista sulla città.
La musica è solo un lontano eco qui, sostituita dal nostro respiro affannoso. La stanza è semibuia, illuminata solo dalla piccola luce rossa di una lampada in un angolo. Mi sento come se fossi entrata in un’altra dimensione, un luogo dove tutto mi è permesso.
Mio marito si avvicina a me e mi bacia, mentre Luca si inginocchia dietro di me e inizia a baciare le mie gambe, l’interno coscia, salendo sempre più sù. Mi allarga le gambe e sento la sua lingua calda sulla mia pelle, sento le sue dita che scostano le mutandine e si insinuano in mezzo alle grandi labbra. Entrando e uscendo mi fa bagnare parecchio, inizio a gemere, le sensazioni sono già forti.
Mi sdraio sul letto, voglio essere comoda. Li guardo entrambi, con un’aria quasi di sfida. Si scambiano uno sguardo veloce e iniziano a spogliarsi. Mio marito inizia a baciarmi, mentre Luca inizia a esplorare il mio corpo con le sue mani e la sua bocca. Ho voglia di averli entrambi vicini a me, mi metto di lato. Luca davanti a me e mio marito dietro. Passiamo alcuni minuti muovendoci tutti insieme, come un unico corpo. Sento mani che mi toccano, lingue che mi lambiscono, dita che mi penetrano. Sono completamente bagnata. Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare da questa sensazione e dai respiri sempre più affannosi.
Poi mio marito entra in me da dietro allargandomi lo sfintere e facendomi gridare di piacere. Si muove dentro di me con ritmo incalzante, mentre Luca mi bacia e mi accarezza con una dolcezza che contrasta con la sodomia che sto subendo. Sento il piacere salire in me, sono sempre più vicina all’orgasmo. Luca inizia a toccarmi sempre più energicamente, massaggiandomi il clitoride, mentre da dietro mio marito continua a incularmi tenendomi per i fianchi, fino a quando il piacere mi travolge e vengo in un orgasmo meraviglioso che mi lascia per un’istante senza fiato.
Senza bisogno di parole, mio marito si ferma e si tira fuori da me.
Mi lascio cadere senza forze sul letto, per riprendere fiato, ma non faccio in tempo.
Luca si sdraia su di me e mi penetra facilmente, sono un lago. “Ti piace, vero?” mi chiede con voce roca. Mi prende in modo molto più energico di mio marito. “Ti piace sentire il mio cazzo dentro di te?”. Certo che mi piace, penso. Ma riesco solo a dire “Più forte,” con la voce rotta dal piacere. “Voglio sentirti più forte.”
Il piacere ricomincia a salire, la situazione è veramente eccitante. “Sto per venire,” dico con voce rotta. Luca rallenta, per lui non è ancora il momento. Mi sente sull’orlo dell’orgasmo, il piacere che cresce sempre di più. Mio marito non riesce a staccarmi gli occhi di dosso, continua a masturbarsi, eccitato dal fatto di essere un semplice spettatore del piacere della sua donna.
Poi Luca decide che è arrivato il momento: “Vieni per me,” mi dice quasi ordinandomelo. “Voglio sentirti venire sul mio cazzo.” Grido mentre mi lascio andare all’orgasmo. Il mio corpo trema e il piacere mi travolge completamente. Luca continua a muoversi dentro di me, le sue spinte sempre più intense. Mio marito osserva la scena, la sua mano si muove più velocemente sul suo cazzo, i miei gemiti lo portano sempre più vicino all’orgasmo. Luca si tira fuori, mi prende per i fianchi e mi fa girare, ficcandomi il cazzo in bocca. Inizio a succhiarglielo ma lui vuole di più. Lo ingoio fino alle lacrime, cercando di non vomitare… non sarebbe romantico anche se forse a lui piacerebbe, visto come me lo spinge in gola. Mi scopa la bocca come se fosse la fica, aumentando il ritmo sempre di più. Sono bagnatissima e contratta, mentre inerme, continuo a fargli usare la mia bocca.
Sapere che il suo godimento dipende da me mi eccita e mi dà una sensazione di potere.
Finalmente mi accontenta, venendomi in bocca con una sborrata calda e cremosa che ingoio con golosa avidità.
La scena eccita ancor di più mio marito e lo porta a schizzarmi sulle tette il succo del suo amore.
Ci sdraiamo sul letto uno accanto all’altra. Siamo tutti e tre sudati, esausti, appagati. Esattamente quel tipo di appagamento che desideravo per la notte del mio quarantacinquesimo compleanno.

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