Scambio di Coppia
Doppia coppia bisex
di Sleepy699
10.08.2024 |
6.978 |
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"Mara mi si avvicinò e mettendomi una mano fra le gambe mi disse di stare tranquillo e non sentirmi a disagio perché non ero il primo a cui capitava, anzi non..."
Vigeva una sobria formalità in quel Club Prive’.Quasi tutte le donne indossavano vestiti eleganti, tacco alto e chi più chi meno evidenziava, senza troppo sconfinare in volgarità, le proprie forme.
Non faceva eccezione Silvia, mia moglie, che essendo una donna abbastanza alta e sportiva aveva indossato un abito aderente sui fianchi con una scollatura profonda che ne valorizzava il seno piccolo proporzionato. Completava il tutto un sandalo gioiello con tacco che le slanciava il polpaccio tornito e contribuiva a renderla una delle donne più sexy all’interno del locale.
Per gli uomini la giacca, come da regolamento del club era obbligatoria per tutti.
Iniziammo la serata sedendoci ad un tavolo e prendendo qualcosa da bere, con l’imbarazzo dei neofiti.
Si unirono al nostro tavolo una coppia sulla quarantina. Lei (Mara) giunonica milanese con un prosperoso seno messo in evidenza da una generosa scollatura. Alto e longilineo lui (Aldo) con i capelli lunghi e neri raccolti in una coda.
Si resero conto di avere di fronte due novellini e si proposero di farci da “tutori” per il resto della serata.
Trascorsi circa 30 minuti durante i quali ci “iniziarono” al mondo dei club con consigli e “dritte” ci invitarono a seguirli nelle altre aree del locale. Indossammo le maschere a coprire la parte alta del volto. Qui le cose cambiarono drasticamente. La stanza, molto grande, era dominata da un enorme lampadario di cristallo e le pareti erano ricoperte di drappi che le davano un aspetto un po’ funereo. Un bancone semicircolare fronteggiava una parete ricoperta di bottiglie di ogni genere e quattro uomini in camicia bianca, bretelle e pantaloni neri, servivano da bere. Per il resto lo spazio era disseminato di ampi divani, alcuni decisamente più simili a grandi letti, e di moltissime candele che contribuivano a spargere una luce morbida, una luce che rende tutti più belli.
Ci saranno state una cinquantina di persone, e si capiva che non era una normale festa dal fatto che non c’era nessuna ressa al bar anche se da bere era gratis. Le donne erano quasi tutte in lingerie e questo non significa che non fossero nude. C’era infatti chi esibiva un tipo di abbigliamento che lascia giusto scoperte le parti che, banalmente, la biancheria dovrebbe coprire. Ma le più ardite non erano quelle nude, ma quelle che non indossavano la maschera a coprire la parte alta del volto. Gli uomini presentavano una maggiore varietà, alcuni completamente nudi, altri con ancora indosso i vestiti pur se con la camicia aperta e fuori dai pantaloni.
E, quasi tutti, erano impegnati a fare sesso nelle più fantasiose combinazioni di corpi e generi che uno possa immaginare: c’erano uomini uniti a donne che a loro volta si davano da fare con la bocca su altri uomini, c’erano coppie che si masturbavano, una donna che riceveva le attenzioni di due uomini e un uomo che cercava di soddisfare due donne. E tutte le sfumature nel mezzo.
Mi stavo eccitando sempre più, e non solo io.
Vedevo mia moglie mangiare con gli occhi una quarantenne flessuosa e molto poco vestita con calze a rete nere, reggicalze, mutandine di pizzo nero e il reggiseno dotato di un’apertura per i capezzoli ma adorno di una lunga collana di perle che si avvolgeva due volte attorno al collo circondato da bellissimi capelli biondi che stava spompinando con un certo impegno un ragazzo di colore più giovane di lei, atletico e depilatissimo, mentre, presumo il marito, si godeva la scena riprendendo con il cellulare. La passione della donna lo portò a conclusione mentre un gemito primordiale scuoteva il suo corpo dalla testa ai piedi. Il ragazzo sollevò la testa e indirizzò il gemito verso il soffitto, sopraffatto dall’orgasmo.
Il succo del suo piacere si riversò nella bocca della fortunata bionda davanti al marito di lei che si masturbava.
Poi la bionda si alzò la maschera per farsi guardare in viso dal suo stallone rendendo il momento ancora più eccitante.
Rimanemmo affascinati dalla scena incredibilmente erotica.
Dell’interesse suscitato in me e mia moglie dalla scena se ne erano ovviamente accorta anche Mara e Aldo. Prendendo mia moglie per mano, Mara ci condusse in una stanza con luce soffusa e un divanetto tondo senza spalliere abbastanza largo da permetterci di poter stare tutti e quattro comodamente sdraiati.
Una volta seduti, senza dire nulla, Mara ed Aldo iniziarono a baciarsi e spogliarsi. Noi a guardarli senza sapere cosa fare ma con un’eccitazione che stava crescendo. Mara avvolse con le sue tette burrose il pene del suo partner per poi regalargli un pompino molto sensuale.
Poi, distogliendo un attimo l’attenzione dal pene del marito, Mara ci incoraggio’ a lasciarci andare e goderci la serata.
Silvia era sempre stata molto brava nel lavoro di bocca, me lo faceva diventare duro come la pietra senza usare le mani, come accadde anche quella sera.
Dopo alcuni minuti Mara accarezzò Silvia su una gamba e le sussurrò qualcosa all’orecchio.
Silvia mi guardo’ in cerca di approvazione, capii subito qual era la proposta e complice l’eccitazione collettiva annuii con la testa, ma la sorpresa stava ancora per arrivare.
Alfredo infatti si girò verso di noi e vidi nello sguardo di Silvia un certo compiaciuto stupore alla vista di quel cazzone.
La cosa mi inibì l’erezione facendomi sentire in forte imbarazzo, mentre vedevo mia moglie iniziare a cimentarsi con passione insieme ad Aldo. Lui cominciò leccandole i piedi per poi risalire le gambe affusolate, soffermandosi sull’ombelico prima di dedicarsi al pube.
Mara mi si avvicinò e mettendomi una mano fra le gambe mi disse di stare tranquillo e non sentirmi a disagio perché non ero il primo a cui capitava, anzi non ricordava di situazioni in cui il lui dell’altra coppia avesse mantenuto l’erezione a quella vista.
Mi disse che per Silvia non dovevo avere timore, perché lui sarebbe stato molto delicato e rispettoso.
Nel frattempo continuava ad accarezzarmi tra le gambe mentre io cercavo disperatamente di recuperare un minimo di erezione palpando senza ritegno le tettone di Mara e succhiando i capezzoli come farebbe un bambino con delle more succose. Lei mi lascio’ fare.
Dopo qualche minuto, vidi Silvia sdraiarsi supina sul divano. Lo vide anche Mara che si sdraiò di fianco a me e mi disse di godermi lo spettacolo.
”per favore fai piano, è la prima volta per me con uno cosi grosso” mi eccitarono ancora più di quanto già non fossi, provocandomi un’erezione come poche.
Mara lo vide e mi disse “conserva quel pisellino per dopo, vedrai” e mentre me lo diceva, dopo esserci leccata per bene le dita iniziò a sgrillettarsi e penetrarsi.
Aldo intanto aveva capito che mia moglie, oramai letteralmente fradicia, era più che pronta.
La penetro’ lentamente e con delicatezza. Poi i gemiti di lei si fecero sempre più frequenti e profondi ad ogni affondo di quel pene dannatamente largo e possente.
Ad un certo punto sentii provenire dalla bocca di mia moglie delle parole che quasi mi fecero venire: ”siii…me lo sento in gola, sei un porco e io sono tua… sfondami”.
Probabilmente anche Aldo a quelle parole non riuscì più a trattenersi e tirò fuori la verga, sfilò il preservativo e schizzo’ abbondantemente sulle tette e la pancia di mia moglie.
Poi avvenne una cosa davvero particolare nonché eccitantissima.
Aldo, incitato da Mara, mi prese il cazzo in mano. Ero totalmente spiazzato. Lui cominciò a smanettarlo, poi lo prese in bocca. Inutile dire quanto la cosa mi mandò fuori di testa. L’erezione raggiunse rapidamente il massimo, sentivo il mio cazzo pulsare nella bocca di lui. Lo stavo scopando in bocca davanti a mia moglie e a sua moglie che si godevano la scena. Non sono gay ma mi stava piacendo un casino.
La bocca di Aldo sapeva far godere un uomo. La sua lingua lambiva i punti giusti meglio di una donna. Ero in estasi e gli dissi che mi sarei potuto innamorare di quella bocca. Mara era eccitatissima e incitava il marito a spompinarmi di più mentre mia moglie mi pareva piuttosto sorpresa dall’evolversi degli eventi e stava in silenzio.
Dissi ad Aldo che non ne potevo più e che se non la smetteva gli sarei venuto in bocca. Lui continuò senza darmi tregua e non potei trattenere il primo fiotto di sperma, direttamente in bocca ad Aldo. Lui si fermò e lo succhiò, poi arrivò il secondo e il terzo, mi stavo scaricando le palle nella bocca di uno sconosciuto che aveva appena scopato mia moglie davanti a me. Non avevo mai sborrato prima nella bocca di un uomo.questa consapevolezza rese l’orgasmo ancora più intenso e quando finì e mi sentii letteralmente svuotato. Aldo si sfilò dalla bocca il mio cazzo e prese a baciare Mara che disse di voler sentire il sapore del mio sperma. Mi resi conto solo in quel momento che intorno a noi si era formato un capannello di curiosi che aveva assistito alla scena. Io e Silvia raccogliemmo le nostre cose e ce ne andammo senza dire nulla, complice un po’ in imbarazzo.
A differenza dell’andata, nel tragitto di ritorno in auto con mia moglie non proferimmo neanche una parola e anche la radio rimase spenta.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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