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Massaggio rilassante


di Sleepy699
08.03.2025    |    10.713    |    13 10.0
" Tiziana deve avere circa trent’anni, ed è incantevole nella sua attillata divisa da estetista, sinuosa, longilinea e il seno alto a malapena contenuto..."
A 45 anni mi è tornata la voglia e il bisogno di fermarmi e di prendermi cura di me stessa.
Sento il desiderio di adattare la mia quotidianità per dedicarmi al mio vero benessere.
Prendermi cura del mio corpo, rasserenare la mia mente, dare un taglio a tutto ci che mi crea disagio, capire cosa voglio per me. Quando posso mi metto sotto la doccia calda e faccio un lungo scrub, passo la pietra pomice sui talloni, faccio shampoo e maschera per capelli. Poi mi massaggio con crema corpo alla mirra e crema viso, mi trucco con cura, sistemo le unghie, scelgo con cura i vestiti. Infine, mi guardo allo specchio e mi faccio dei selfie che posto sui social e mi sento bella, desiderabile e aperta alle possibilità che la vita ha da offrirmi come quando ne avevo 30 di anni. E so che questo mio marito lo apprezza, gli piace vedere che mi prendo cura di me stessa, e mi asseconda, che si tratti di una vacanza last minute ai tropici, di un weekend alla spa o di una visita dall’estetista.
E se c’è una cosa cui non rinuncio mai, è proprio il mio appuntamento settimanale dall’estetista di fiducia per un massaggio defaticante.
Elena è un autentico angelo, quando si tratta di distendere i miei muscoli contratti da giornate frenetiche tra ufficio, trasferte, meetings e cene di lavoro.
Quando arrivo al salone di bellezza il venerdì pomeriggio, dopo il lavoro e pronta per il week-end, pregusto la mia ora di meritato relax. Entro nella stanza wellness aromatizzata, dove le luci sono ovattate e la musica in sottofondo riproduce i suoni rassicuranti della natura incontaminata.
Mi spoglio dietro il paravento, liberandomi svelta dal tailleur, dai tacchi e dalla camicia di seta e, con solo il mio intimo in pizzo nero (non mi piace mettermi le mutandine monouso) vado a stendermi sul lettino che è già stato preparato.
La sensazione di relax che questo luogo ormai familiare mi comunica è tale che bastano pochi istanti di attesa per farmi sprofondare in un dolce torpore che precede il sonno.
Così, quando la voce sconosciuta mi dice: “Salve, mi chiamo Tiziana, oggi sostituisco Elena che è in ferie per due settimane“, vengo leggermente turbata dalla novità che sembra introdurre un inatteso cambiamento nella mia routine di benessere. Lei pare aver percepito il mio velato disappunto, perché prosegue subito:
“Mi dispiace coglierla di sorpresa. Mi auguro di non farle rimpiangere il massaggio decontratturante di Elena.”
Al che mi giro, sedendomi a schiena dritta sul lettino, per risponderle guardandola negli occhi e non apparire scortese. Occhi neri e allungati, con ciglia sottili, posti sopra un naso affilato e una bocca ben disegnata. Tiziana deve avere circa trent’anni, ed è incantevole nella sua attillata divisa da estetista, sinuosa, longilinea e il seno alto a malapena contenuto dalla scollatura, probabilmente frutto di un bisturi sapiente.
“Piacere di conoscerti Tiziana. Nessun problema, sono sicura che Elena abbia scelto una degna sostituta”, le sussurro con una voce ancora carica del languore che mi stava poco prima inducendo ad addormentarmi. Tiziana fa cadere dapprima un filo d’olio e poi inizia semplicemente ad appoggiare le sue mani calde sulla mia pelle. Comincia a fare delle manipolazioni, e mentre mi godo il suo tocco vengo inebriata dal profumo orientale che viene sprigionato dall’olio.
Il massaggio viene eseguito secondo la regola, riproponendo le manovre e i tocchi cui Elena mi ha da sempre abituata. Mi lascio sfuggire qualche mugolio di piacere, è davvero brava! Per ripagarla della cordiale modestia con cui si è presentata, le faccio un complimento esplicito:
“Sai Tiziana…posso darti del tu? Le tue mani sono davvero velluto, mi sento già molto meglio”
“Certo che puoi darmi del tu. Si sente che hai bisogno di sciogliere la tensione, sei contratta in più punti del collo, e non solo”
Passa a massaggiarmi le cosce con movimenti lenti e fluidi alternati a pressioni più decise, scendendo poi ai polpacci e ai piedi. Si dedica a ogni piede con entrambe le mani, regalandomi una sensazione deliziosa. Fino a che… sento che appoggia il mio piede sul suo petto. Si strofina il mio piede sul suo seno, come se si trattasse di un massaggio reciproco. Lei a me e io a lei sul suo decolté. Wow, questo non lo fa di solito Elena, mi dico.
Concluso il massaggio ai piedi torna alla schiena, muove veloce i polpastrelli facendoli scendere dalle scapole lungo la colonna, fino a toccare l’osso sacro.
“Ti dispiacerebbe sfilarti gli slip? Ho bisogno di concentrarmi sui glutei per la parte tonificante.”
Seppure la richiesta mi suoni insolita, Elena mi ha sempre massaggiata con l’intimo addosso, la assecondo senza battere ciglio, spinta dalla curiosità che quest’affascinante donna dalle mani di fata ha destato in me.
E come se mi stessi ascoltando parlare dall’esterno, le dico:
“Toglimeli tu.”
Tiziana esegue diligente e, anziché limitarsi a far scivolare fino alle caviglie lo slip, me lo sfila dai piedi.
Con la faccia premuta contro il lettino, gli occhi semichiusi, la sento fare dei profondi respiri. Prima che possa chiederle qualcosa è lei a rompere il silenzio:
“Profumi di cannella lì in mezzo, lo sai?”
Frase inaspettata che mi spiazza. Potrei alzarmi e andarmi a rivestire, rimproverandola dell’insolenza, ma invece sto al suo gioco ora che lei ha scoperto le carte.
“Dici? Parli come se l’avessi assaggiata”
“Mi piacerebbe farlo…”
Ho azionato un meccanismo che evidentemente lei non ha intenzione di fermare e nemmeno io.
Mi alzo e mi siedo sul lettino con lei di fronte a me. Il cuore mi batte a mille, come a una ragazzina al suo primo appuntamento.
Ci guardiamo negli occhi complici e immediatamente si stabilisce una connessione emotiva che intensifica il senso di intimità.
Lei si avvicina a darmi un bacio appassionato.
Quando ti bacia una donna è proprio tutto diverso, prima di tutto lei è diversa, è più delicata di un uomo, più profumata, ma poi proprio il modo in cui lo fa. Non è la prima volta che provo un bacio lesbo. Raramente baciando una donna mi sono eccitata come con il bacio a Tiziana.
Non resisto e infilo una mano tra la scollatura della divisa che lei indossa senza reggiseno trovando il suo seno sodo e i capezzoli ruvidi. Lo massaggio delicatamente, avanti e indietro, sfiorandone i lati, disegnandone i contorni con le dita. Proseguo per un po’, per poi concentrarmi sui capezzoli. Con la punta dell’indice e del pollice ben intrisa di olio profumato li pizzico leggermente uno alla volta, muovendo le dita dal basso verso l’alto.
Sono attratta dal suo corpo sinuoso, la pelle abbronzata e liscia, i capelli neri e gli occhi scuri e penetranti. 
Sento che la sua lingua calda e mobile è sempre più pronta ad abbandonare le mie labbra per occuparsi di altre labbra, più sotto, più calde. Le offro la fica liscia, depilata, ornata solo con una sottilissima striscia di peluria corvina sul pube.
Comincia a darsi da fare sul dolce pendio del mio sesso. Prende ad accarezzarmi con lingua le mie grandi labbra e dei brividi mi risalgono i lombi quando lambisce il clitoride. Si interrompe solo per dirmi che ho una fica stupenda. Non riesco quasi a più a respirare per l’emozione.
Le dico che anch’io voglio sentire il sapore della sua fica e che è giunto il momento di gustarci un bel 69, assaporando tutto il piacere della trasgressione insieme.
Così si sfila la divisa bianca da estetista e lo slip, sale sul lettino e mi monta sopra, mettendomi letteralmente in faccia la sua fica calda e umida. Il suo pelo è nero come il mio, ma più folto e meno curato. Siamo travolte da una passione che ci ha colto alla sprovvista, non riusciamo davvero più a trattenerci: leccate, carezze, graffi, succhiate profonde. Ci torturiamo di piacere a vicenda con piccoli rapidi morsi sul clitoride, in preda al desiderio di lasciarci andare.
Sento le sue mani dappertutto e la pelle ardere a ogni tocco e il calore irradiarsi dal pube verso il ventre. Muovo il bacino incontro al mio orgasmo, mentre i miei gemiti riempiono il silenzio della stanza. La sua lingua guizza attorno al mio clitoride facendomi mugolare di piacere. Sto già tremando di piacere, quando lei aumenta la dose facendo scivolare prima una, poi tre dita, infine, implacabile, l’intera mano dentro la mia tana.
Così è troppo!
Mentre dei brividi mi risalgono la schiena, sento l’orgasmo invadermi il corpo come un’onda calda. La schiena si inarca, la mente esplode. Mi lascio andare mentre il calore si trasforma in una beatitudine incandescente che dalla fica arriva dritta al cervello. Rimango ad ansimare ad occhi stretti per un paio di minuti. Non ho la forza di parlare. Non ho la forza di muovermi. Da quel momento non riesco più a togliermela dalla testa.
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