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Quando la vita torna a sorridere


di Membro VIP di Annunci69.it Curioso917
03.10.2024    |    10.182    |    4 9.6
"Io aspettavo solo il momento di rientrare in carcere un posto sicuro circondata d'affetto..."
Quando la vita torna a sorriderti


Dicono che l'amore non ha limiti e che tutti ne hanno diritto,ma non vale per una come me'.
Mi chiamo Doriana,sono nata nel carcere di Marassi dove mia madre scontava cinque anni per traffico e spaccio di droga,ero la coccola del braccio, anche le guardie si facevano in quattro per me,ogni giorno mi portavano di nascosto leccornie da fuori e non poteva mancare la focaccia, avevo due anni e quel periodo lo ricordo sempre con piacere.
Mia madre non è mai stata una cattiva donna e stata messa in mezzo da mio padre,ma senza soldi l'avvocato d'ufficio non le ha potuto evitare la galera.
Lui che mi schifa chiamare padre ha fatto delle soffiate facendo arrestare dei pesci piccoli che spacciavano per vivere.
Non ha mosso un dito per mamma anzi le rare volte che aveva un permesso premio pretendeva solo sesso e quando si rifiutava erano botte,io chiusa in bagno piangevo ma lui non smetteva di picchiare mamma.
Quando era pienamente soddisfatto tornava a bere con la feccia dei suoi compari,solo allora mamma mi liberava,a volte aveva il muso tumefatto ma mi sorrideva sempre.
Spesso ci rifugiavamo in un pronto soccorso non solo per guarire le sue ferite, quando tornava completamente ubriaco fradicio era meglio evitare di tornare nel tugurio.
Io aspettavo solo il momento di rientrare in carcere un posto sicuro circondata d'affetto.
A dirlo sembra strano ma lì dentro c'era solidarietà ,le compagne di cella cambiavano ma tutte al termine della pena erano diventate amiche o qualcosa di più,io giocavo con altri bambini le cui mamme scontavano la pena,di quel posto ho migliori ricordi della mia infanzia.
Come tutti i bambini ero curiosa,il sesso in quel posto non era tabù,quante volte ho sentito mamma ansimare sotto i baci e le carezze di una compagna di sventura,un dolce ricordo in contrasto con quello che succedeva con lui il mio incubo
Quando mamma rientrava le secondine cercavano di convincerla a denunciare quell'uomo,le compagne di andarsene lontano, qualcuna di ammazzarlo.
Avevo quattro anni quando mia madre è stata definitivamente scarcerata, convinta da una guardia che mi adorava,ha deciso di denunciare la bestia per violenza e di sparire da Genova,le assistenti sociali le hanno trovato lavoro, niente di che ma ci permetteva di vivere dignitosamente in una grande casa famiglia di Firenze.
Li stavo bene, ognuno aveva un piccolo appartamentino e la mensa era in comune, c'erano bimbi di tutte le etnie e mi divertivo,lì grazie a signore gentili ho imparato a leggere e scrivere un anno prima dell'età scolastica
Purtroppo le sue pene non erano finite e inizia il mio calvario.
Il delinquente ci rintraccia si presenta e cerca di portarla via, sento mamma urlare disperata e difendersi come può, corro per i corridoi a urlare aiuto, intervengono i vigilantes che lo bloccano ma prima dell'arrivo delle forze dell'ordine si divincola e si dà alla fuga minacciando di ucciderla.
Per un po' i carabinieri controllano la struttura,del bastardo nessuna traccia, lentamente a mamma passa il terrore, qualche volta dice di incontrarsi con un ex galeotta quando rientra è felice,io sono una bambina sveglia e riconosco sulla sua pelle l'inconfondibile profumo di Sabrina la mia secondina preferita quella che ha convinto mia madre a lasciare la relazione tossica.
A Marassi quando si vedevano nei loro occhi c'era un scintilla, qualcosa che trascende il desiderio,per me' era la zia quella che mi viziava.
Un maledetto giorno mentre siamo al parco,un'ombra incappucciata assale mia madre e le getta in viso qualcosa,lei le strappa la maschera, è il mostro,io corro in suo aiuto ma sento un bruciore terribile e svengo,ultimo ricordo il volto di mia madre con gli occhi sbarrati e gente che urla.
Scopro cos'è successo settimane dopo quando esco dal coma,nel tentativo di difenderla sono stata colpita da getti d'acido,il porco vistosi scoperto ha accoltellato al cuore mamma senza pietà sotto lo sguardo attonito dei passanti.
Questa volta non se la cava,il parco è pieno di telecamere,in breve viene arrestato,in suo destino è l'ergastolo ma in certi posti esiste un codice d'onore, mentre i compagni sono in cortile per l'ora d'aria lo trovano nella sua cella impiccato con le mani legate dietro la schiena e imbrattato di urina e escrementi.
Al risveglio ho dolori dappertutto, gamba sinistra,braccio destro e metà volto bendati,resto settimane in ospedale,il mio destino è l'orfanotrofio ma qualcuno che tutti i giorni dal fattaccio mi sta accanto dimostra il suo affetto, è Sabrina che ha perso la donna che amava ed è decisa a prendersi cura di me'.
Il giorno peggiore è quando mi sbendano,mi guardo allo specchio e mi appare un mostro,verso tutte le lacrime che ho in corpo tra le braccia di zia.
Ci si abitua a tutto anche a vedersi allo specchio , dimessa dall'ospedale Sabrina mi porta a Genova,si occupa di me come una figlia,a scuola le maestre sono gentili ma con i compagni è un’altra storia ,se alcuni mi accettano per gli altri sono un abominio, evito la ricreazione perché mi prendono in giro , preferisco stare in classe a leggere in compagnia della maestra o del bidello.
A sei anni ho i primi impulsi sessuali verso la mia compagna di banco,e bellissima un viso d'angelo e le treccine bionde,con me è gentile a differenza del fratello spaccone che è il mio peggiore aguzzino, ho l'impulso di accarezzarle i capelli, baciarla ma temo la sua reazione e non ho mai provato.
A sedici anni sono quella che si può definire una secchiona, nell'intimo sono atratta solo dalle donne l'uomo mi ricorda la violenza e la tragica morte di mia madre.
Nonostante vedo i loro sguardi schifati tutti vogliono studiare con me,sono come un insegnante benevola e so trasmettere il sapere.
A diciassette il diploma col massimo dei voti, Sabrina col suo stipendio non può permettersi di pagarmi gli studi all'università e nonostante una piccola borsa di studio rinuncio.
Con zia tutto bene, dalla morte di mamma non ha avuto più relazioni importanti , qualche volta di notte la sento masturbarsi magari pensando a qualche giovane galeotta.
Cercare un lavoro è un problema nessuno vuole un mostro in ufficio e tantomeno in un negozio,pub,o ristorante,per fortuna ho imparato diverse lingue, inglese, tedesco, spagnolo e cinese,con traduzioni e lettera di intento riesco a guadagnarmi uno stipendio decoroso restando a casa.
Oggi ho ventun anni, festeggiamo dal egiziano la mia pizzeria preferita con zia, qualche sua collega e le uniche due amiche.
Non c'è molto da festeggiare ma mi sento allegra e forse anche grazie alle bollicine per un attimo non penso alla mia condizione.
Noto in un angolo una donna che sembra fissarmi, sarà per il mio viso deturpato ma oggi ho deciso di non prendermela, strano ogni volta che mi giro ha gli occhi fissi su di me,con indifferenza cerco di guardarla meglio, è bellissima mi ricorda qualcuna ma non riesco a ricordarmi,so già come andrà a finire stanotte nel letto mi tocco pensando a lei, è l'unico sfogo viaggiare con la fantasia.
Finita la festa ci alziamo, quando passo accanto a lei mi sento chiamare:”Doriana sei tu?”,mi giro e la guardo meglio,i suoi occhi, quegli splendidi occhi non posso dimenticarli.
“Fabiola”,”ciao ero convinta che eri tu ma sono passati anni ho visto che festeggiavi il compleanno dai siediti qui e parliamo dei vecchi tempi “, guardo zia che sorride:”perché no,a patto che ti possa offrire da bere,ti và uno spritz,si,allora due”.
“Non ti ho più vista dalle elementari”,”solita storia, papà lavora all'ansaldo e per non rischiare il posto ha accettato di trasferirsi in Germania, mamma ha chiuso il negozio e siamo partiti ,poi ha avuto un'occasione di lavoro in India,il matrimonio era già in crisi e si sono lasciati,lui e mio fratello sono ancora là, io e mamma siamo tornate e ora gestisce un negozio in via venti settembre “,”u-belin,hai avuto tante avventure,io purtroppo non ho la possibilità di viaggiare,sai zia preferisce stare in Liguria e come sono conciata come posso viaggiare da sola”,”perché,non essere stupida,hai avuto un brutto incidente stop ma la vita ti può sorridere “,”dici bene,mi piacerebbe andare in Germania, faccio traduzioni e interviste telefoniche un po' con tutto il mondo ma viaggiare da sola ho vergogna, quando la gente mi guarda, vedo il ribrezzo nei loro occhi “.
“Per la compagna l'hai trovata,in che ateneo sei?”,”ho interrotto gli studi, prima non c'erano i soldi e poi non me la sono più sentita”,”tu sei pazza,mi ricordo che eri la più intelligente di tutte ti ho sempre ammirata e non solo”,”maa in che senso “,”mi sei sempre piaciuta a volta scuola avevo l'impulso di baciarti,non sai quante volte ti ho spiata quando eri in bagno, adesso mi giudicherai male non sono una lesbica ho avuto ragazzi ma con loro è diverso”abbassa gli occhi:”tu desideravi baciare me? Come posso crederti, era il mio desiderio più intimo”.
Mi guarda dritto negli occhi:”perché non ora”,avvicina le labbra alle mie,ho l'impulso di scappare ma poi mi lascio andare.
Il primo vero bacio,le lingue guizzano fanno conoscenza,schermano,mi mordicchia le labbra, sento le farfalle nello stomaco,in questo momento potrebbe farmi di tutto sono un burattino nelle sue mani, limoniamo assetate di noi per parecchi minuti poi mi rendo conto che siamo in pubblico,ci stacchiamo ma il desiderio di lei mi annebbia la mente.
Mette delle banconote sul tavolo mi prende per mano:”andiamo abito qui vicino”la seguo senza reagire come priva di volontà,la desidero con tutta me stessa oggi potrebbe essere la prima volta che faccio l'amore,mi batte forte il cuore e la saliva è azzerata.
Fabiola cerca nella borsa trova le chiavi e a fatica apre la porta,come nei sogni ci stiamo spogliando,bacio ogni lembo della sua pelle, è una venere un seno perfetto,ricordo i miei desideri ,mi attacco e succhio i capezzoli lunghi e duri, sotto sono un lago,il perizoma è intriso dei miei sughi,lei accarezza il tessuto e si annusa le dita.
Tutto è un crescendo,mi trovo seduta sul divano a gambe spalancate,lei scosta il tessuto ,e sento la lingua farsi strada tra le grandi labbra, ansimo,godo, rivolto gli occhi al cielo,per un attimo penso che se in questo momento dovessi morire,lo farei serenamente,ma è il corpo che reclama il piacere,sensazioni che scuotono nel profondo e finalmente mi fanno sentire viva .
La sue mani scorrono sul mio corpo infischiandosene delle piaghe,lecca tutto il mio corpo,dai seni ai piedini, succhiando dito per dito,fremo,sono pervasa da brividi, lentamente risale e quando si impossessa del clitoride lo tormenta con le dita e lo succhia ,ho un orgasmo devastante,urlo e tremo come foglia,vengo a getti come non credevo possibile.
Fabiola si rialza ,ha la libido negli occhi, con le dita raccoglie dal viso schizzi dei miei umori e con voce melliflua li avvicina alle mie labbra:”fammi vedere quanto sei porca”,lecco le sue dita e poi il viso,le nostre labbra si uniscono un bacio interminabile che vorremmo non finisse mai.
“Grazie Fabiola grazie hai realizzato un sogno”,mi tende la mano:”vieni anch'io ti desidero”,la seguo in quella che deve essere la sua camera,sui comodini dei Toys di diverse fogge e misure .
Si distende sul letto a cosce spalancate,una mano a palpare un seno ,con l'altra allarga con le dita se labbra vermiglie della micetta,appare un roseo tenero fiore lucido di umori,ne resto ipnotizzata.
“Prendimi ho voglia “,mi getto tra le sue lunghe gambe,il profumo che emana mi arriva dritto al cervello, come affamata mi metto a gustare il miele che sgorga copioso,per me' è la prima volta ma a giudicare dai guaiti la faccio godere.
Mi cimento nel mio primo cunnilingio strappandole urletti di piacere , sposto più il basso la lingua a leccare il tenero pertugio,dai suoi ansimi e chiaro che gradisce,mi incita:”sono la tua troia,infilaci le dita”.
Scavo a fondo in quella meraviglia,due dita sguazzano nel laghetto,il pollice si insinua a violare il fiorellino.
Sono presa dalla frenesia,lecco e le dita scorrono veloci tra gli spasmi e i gemiti di Fabiola, improvvisamente sembra mancarle il fiato,serra la mia testa tra le gambe e viene con un urlo ferino.
Bevo assetata il brodino,poi ci stendiamo fianco a fianco fino a regolarizzare il respiro, bastano poche carezze e siamo pronte a ricominciare,ci stendiamo una sopra l'altra offrendo i propri sessi alla vista del partner,il primo 69 della mia vita,ci alterniamo come bisce nel darci a vicenda piacere, facciamo sesso per ore senza accorgerci che si è fatta sera avanzata.
All'improvviso dei passi, sobbalzo spaventa, è sua madre che apre la porta e con voce tranquilla:”ciao ragazze,di alla tua amica se vuole fermarsi a cena”, vorrei sprofondare,mi metto seduta :”oh sei tu Doriana,che piacere vederti, è deciso ti fermi con noi”,balbettò per l'imbarazzo “no,ma,devo, zia”,”ok,ok telefona a Sabrina e digli che ceni da noi,e avvisala che se si fa tardi resti a dormire,anzi la chiamo io”.
Sono frastornata:”sentito la mamma, facciamoci una doccia,ieri abbiamo preparato l'arrosto,se ben ricordo ti piaceva come lo faceva mamma “.
A dire confusa è poco:”dai ci laviamo e dopo ti spiego”, entro in cabina con l'unico intento di fare la doccia ma basta un suo tocco sulla mia passerina e tutti i buoni intenti vanno a farsi benedire,in quel momento non mi importa se dietro la porta c'è sua madre , potrebbe esserci il papà in persona ma ho sete dei suoi baci e delle sue carezze.
Usciamo dal bagno con lo sguardo stralunato, Elsa sua madre sorride:”abituati, Fabiola per anni ha parlato di tè,allora non la capivo, insomma..sai per il tuo problema,ma poi ho capito che mia figlia guardava dentro di te, per anni era cotta, vero cara?”
“Già per anni,e mi confidavo con mamma, allora non sapevo che aveva la lingua così lunga”,per gioco si fanno le pernacchie,in questa casa regna l'affetto e il buonumore, finalmente torno a sentirmi a mio agio.
Mangio con gusto tra un boccone e l'altro, si chiacchiera di tutto, Elsa mi racconta delle marachelle di Fabiola in Germania e chiede della mia vita, c'è poco da raccontare ma con loro parlare è un piacere.
“E allora avete deciso di mettervi insieme?”,”mammaaa taci ci siamo reicontrate oggi per puro caso,festeggiava il compleanno in pizzeria dove mi fermo a pranzo “,”embhe' è un segno del destino,bene il tuo compleanno,guarda caso ieri ho preparato una torta che è ancora intatta, Fabiola in frigorifero c'è una bottiglia ghiacciata di prosecco”,”volo mamma “.
Passo la migliore serata della mia vita,la madre è uno spasso, Fabiola con fare da birichina ogni tanto gioca infilando le mani sotto la tovaglia toccandomi la gamba offesa dal ginocchio fino a risalire ad un ciuffetto di peli che esce dal perizoma .
Vorrei poter fermare questi attimi, pregusto una notte accanto a lei ma resto delusa:”scusa Doriana ma domattina ho un esame importante e devo ripassare,con tè vicino è impossibile ma se lo desideri puoi venire alle dieci all'aula magna di medicina,mi farebbe piacere vederti magari pranziamo assieme “.
A fatica nascondo la delusione,saluto con un bacio sulle guance Fabiola,sua madre si offre di accompagnarmi,prima di uscire un ultimo sguardo lei mi sorride ma temo che è stato solo un momento e che la nostra storia sia solo nella mia testa.
Appena rientrata zia Sabrina legge delusione nel mio sguardo, è una donna intelligente e rispetta il mio stato d'animo,mi bacia la fronte e torna a letto.
Una strana notte piena di bei sogni e di incubi più volte mi appare il viso di Fabiola ma quando cerco di avvicinare le labbra svanisce.
Mi sveglio decisa a non andare, forse voleva solo esaudire un desiderio dell'infanzia, distrattamente faccio colazione e poi mi tuffo nel lavoro,non è facile non pensare a lei ma il lavoro mi distrae.
Passano i giorni,non ci siamo scambiati i numeri,io non ci ho pensato ma forse lei l'ha fatto appositamente, mi sento delusa e amareggiata ma come odiare la donna che mi ha fatto conoscere l'amore.
Dopo due settimane non c'è la faccio più,chiedo a Sabrina il numero di Elsa che e rimasto in memoria, è venerdì dopo cena:”pronto”,”ciao Doriana la tua voce è inconfondibile,mi sa che Fabiola è furente con tè ma non si sbottona”,un attimo di silenzio poi trovo coraggio:”può passarmela?”,”no cara purtroppo non c'è è andata con un gruppo di studenti al Macon,puoi raggiungerla”,delusa saluto e chiudo la telefonata,ero in vivavoce, Sabrina ha ascoltato tutto,:”dai cambiati e raggiungila”,il mio viso si riempie di lacrime che non riesco a trattenere :”ma dove vuoi che vada,certo vado lì a cercarla sotto gli sguardi schifati dei suoi amici,pensa che ridere il mostro in discoteca, scusa ne faccio a meno di dare spettacolo”, Sabrina vorrebbe rispondere ma venendomi disperata mi abbraccia stretta,tra le sue braccia mi sento sicura e protetta,al diavolo tutti e tutto,ho vissuto un illusione.
Sabato mattina mi sveglio mi stiracchio,la giornata è bellissima,ventilata al punto giusto e soleggiata, decido di andare in piscina una piccola poco frequenta,sto preparando il borsone quando squilla il telefono.
“Pronto”,”Doriana mamma mi ha detto della telefonata di ieri sera, perché non sei venuta ,mi ha chiamato e ti aspettavo “,non volevo più averci a che fare,ma basta la sua voce e mi sciolgo.
“Maa eri con i tuoi amici e poi io non so ballare “,”ma dai in quel casino in pista basta agitarsi,ti aspettavo per farti conoscere i miei amici e …”,”Fabiola come dirtelo,mi vergogno, è meglio che non ci vediamo più se mi frequenti è come andare in clausura “,”col cazzo,io non rinuncio a tè,ho passato settimane a tormentarmi sperando di sentirti suonare alla mia porta, quella sera te ne sei andata senza neanche darmi il tempo di darti il mio numero,che ti è saltato in mente,pensi che veramente che ho trovato una scusa per non passare la notte con te? Al mattino ti ho aspettato ore davanti alla facoltà di medicina poi ho pensato che eri tu a non volere una relazione con me”,dico quello che non penso:”è stato bello incontrarti ma Le nostre esistenze sono troppo diverse “,”dillo,dillo che non provi niente per me,di che è stato solo sesso, bhe' per me' non è stato così,ti ho desiderata per anni e ora non voglio perderti “.
Ho un nodo alla gola,non riesco a proferir parola:”senti deciditi,ti aspetto a casa,porta gli asciugamani e il bikini andiamo al mare a Vesima”,”ti prego non me la sento “,”voglio vivere la relazione alla luce del sole,non mi vergogno di te chiaro e ora muovi le chiappe se no non mi vedrai mai più” .
Nella mente un turbinio di pensieri,non sono decisa ma come un automa preparo la borsa,chi voglio prendere in giro, voglio starle accanto,io non ho niente da perdere ma in cuor mio penso a lei.
In questo paese i rapporti saffici non sono bene accettati,e mettersi con un obbrobrio della natura potrebbe segnare la sua vita per sempre ,cerco delle ragioni ma mi sto prendendo in giro, il problema sono io, questa è la mia occasione e decido di viverla,alle nove sono sotto il palazzo,mi tremano le mani, suono:”arrivo!”,in un attimo è da me',vorrei parlarne, scusarmi,dire le mie ragioni ma vengo avvolta in un tenero bacio, un bacio che trascende il desiderio,la passione ,parla di qualcosa che avrei osato neppure immaginare,amore.
I passanti ci guardano, c'è chi se ne va scandalizzato e chi sorride, quando tenta di lasciare le mie labbra sono io a prendere l'iniziativa ,le cingo le spalle e torniamo a baciarci ho sete di lei.
In mezzo alla gente ho sempre indossato pantaloni e camicetta con le maniche lunghe e cappelli sciolti per nascondere il viso deturpato, ora per la prima volta sono in spiaggia in bikini e non mi interessa degli sguardi della gente.
Chi ci osserva capisce chi e cosa siamo,due anime innamorate che si sono ritrovate.
Restiamo sulla battigia tutto il giorno, nuotate e bagni di sole,per la prima volta mi sento veramente libera e lo devo a lei.
Al rientro non occorre parlare dobbiamo solo decidere dove andare, passiamo da casa mia, Sabrina mi vede raggiante:”ragazze fermatevi qua,la povera zia deve andare a fare la notte, c'è il lettone che vi aspetta”, l'abbraccio,mi sento fortunata ad avere il suo affetto:”allora che aspettate,un invito ufficiale, andate subito di là e domattina non prendetevi la briga di cambiare le lenzuola, c'è una certa amica che apprezzerà il letto disfatto”.
La prima notte d'amore,la prima insieme,per tutta notte la fiamma non si spegne,i nostri corpi fremono alle carezze,i nostri sessi sono prosciugati dalle lingue,le dita si insinuano ovunque, scopro di essere multiorgiastica non smetterei mai di godere.alle tre di notte Fabiola alza bandiera bianca:”sei incredibile,mi sento svuotata,ti andrebbe uno spuntino? Giusto il tempo per riprendermi”.
Ci prepariamo dei toast che divoriamo, siamo tutte sudate e scapigliate ma non sazie.
In camera Fabiola si guarda attorno:”dove nasconde i giocattoli la zia”,le indico il baule di fronte al letto,lo apre:”belandi che collezione,certo che Sabrina si tratta bene, che ne dici si offende se ne prendiamo uno”,mi metto a ridere :”non credo ma che intenzioni hai”,”vedrai ti piacerà “.
Estrae dal baule un coso enorme,con due falli realistici e una cintura:”carino e brava zia, uno strapon extra lusso,che ne dici proviamo?.
Sarò cretina ma non ho il coraggio di dirle che sono ancora vergine,finora mi sono solo toccata e l'idea di rompere l'imene mi ha sempre terrorizzato,le sorrido nascondendo la preoccupazione.
Lubrifica un dildo:”su dammi una mano”,le dò dei colpetti di lingua sul clitoride ma è già un lago,non so come può infilarsi questo coso, sarà più di venti centimetri:”dai fallo tè”,si scoscia per agevolare al massimo la penetrazione,prendo la bestia e lo avvicino alla vagina,una piccola spinta e la micia si dischiude come un fiore,la grossa cappella sparisce, stupita,spingo leggermente e centimetro dopo centimetro la verga sprofonda fino a toccare i riccioli biondi,lei sospira con un espressione beata:”siii, fantastico,bello grosso e realistico,dai prova a metterti a quattro zampe sarà bellissimo “. nonostante la paura che mi attanaglia faccio quel che mi dice,mi passa le unghie sulla schiena,sono pervasa di brividi,poi inizia a leccare la topina come non ci fosse un domani,guisco dal piacere,dalla passera gocciola miele,mi rilasso sicura che Fabiola non può volermi fare del male,la bocca amata interrompe il servizio prima che mi esploda l'orgasmo,la sento trafficare, appoggio la testa al cuscino la paura è passata.
Fabiola appoggia la grossa cappella sfregandola tra le grandi labbra,poi un colpetto e la sento entrare,ho un sobbalzo più che altro per il timore:”ti piace è, adesso mi sento attiva ,ti scopero come una puttana “.
Di colpo affonda , l'imene salta,mi sento squarciare un dolore lancinante ,urlo con tutto il fiato che ho in corpo,mi sfilo e mi metto a piangere rannicchiata in un angolo del letto, Fabiola guarda la verga impregna di sangue, gocce cadono sul lenzuolo.
Fabiola è più spaventata di me“maa,ma tu eri vergine, perché non me l'hai detto,sei pazza,io voglio solo darti amore,adesso coraggio torna qui,non voglio che resti traumatizzata,scopare è bellissimo e non te ne devi privare”.
Guardo il suo sguardo che mi infonde coraggio,la sotto sento ancora un bruciore tremendo ma mi fido ciecamente di lei è stata tutta colpa mia dovevo dirglielo.
Torno da lei al centro del letto, faccio per mettermi in ginocchio:”no tesoro, voglio vederti mentre colgo il tuo frutto,stenditi di schiena”.
La guardo e bellissima,sono carica d'amore,so che presto mi renderà completamente donna,non ho più paura mi affido completamente a lei.
Guardo quel coso che ha in mezzo alle gambe ma adesso non mi fa più paura,mi solleva le gambe e le appoggio alle sue spalle:”sei pronta?”,”si”.
Questa volta entra in me lentamente,lo sento farsi strada,una sensazione di pienezza,il fastidio pian piano svanisce,ho ancora un leggero dolore ma che ben presto si trasforma in una sensazione di calore mai provata.
“Ci siamo,tesoro, è tutto dentro,ti lascio il tempo di abituarti, dimmelo tu quando posso iniziare a muovermi’,quasi non sento le sue parole,il dolore è completamente sparito sostituito da ondate di piacere .
Non occorre dire nulla si vede tutto dal mio viso, Fabiola inizia un lento su e giù,ad ogni affondo sferzate di piacere, è stupendo , anche il suo viso è stravolto,ogni colpo si ripercuote sul dildo che ha in corpo.
Voglio di più,quasi senza rendermene conto la incito:”scopami,sfonda questa figa che e solo tua,tua,troia,sono la tua troia più forte, più forte”.
Fabiola capisce che ora non ci sono limiti,come imbufalita aumenta il ritmo e la potenza degli affondi,mi sento come in un mondo a parte l'unico desiderio è continuare a godere,mi cavalca per non so quanto tempo,poi sento montare un orgasmo sconosciuto,forse non migliore ma diverso:”si,si, così,continua, continua,sto venendo,vengo,vengooo”,un orgasmo squassante anche Fabiola gode,spossate ci stendiamo affianco stringendoci forte,il sonno ci sorprende improvvisamente.
Al mattino ci sveglia la voce di zia,ci rimprovera ,ci sgrida ma i suoi occhi dicono altro:”su sfaticate alzatevi e aiutatemi a sistemare questo disastro,mi sa che mi tocca preparare lo zabaione”,non riesce a tenere il muso guarda le nostre espressioni preoccupate è scoppia in una fragorosa risata.
Dobbiamo correre in bagno siamo un disastro, Fabiola è disinvolta,si sfila il dildo e lo lecca,:”buono,assaggia”,come prevedibile restiamo in bagno più di mezz'ora,quando usciamo dalla doccia Sabrina è seduta sulla tazza, nell'aria aleggia un certo odore,ci guarda:”embhe' dovevo farla ai giardinetti come un cane “,altre risate, quando sono con Fabiola la vita mi sorride,la zia non ci prendeva in giro,in cucina ci sono due tazze di zabaione che ci aspettano.
“Ragazze che volete fare,la vostra mi sembra una cosa seria,sei riuscita a trascinarla persino al mare,forse è il caso che provate a convivere ma qui la casa è piccola forse è meglio che parliamo con Elsa,che ne dite?
Ci guardiamo:”ma non saprei è meglio aspettare,lei ha la sua vita e gli amici”,”è no,non ricominciamo,io voglio stare con tè capito con tè spero che ti sia chiaro,brava Sabrina chiamano mamma, stasera tutti a farci una pizza, conosco un posto fantastico a Cogoleto,ma magari tu lavori”,”scherzi, domani è domenica sono la più anziana avrò diritto a un po' di riposo “.
“Doriana devi collegarti per lavoro?”,”no, ho solo qualche traduzione e trascrivere una lettera di presentazione in tedesco”,”perfetto mi metto al computer e tu la detti,poi andiamo in università “.
Neanche se vorrei non potrei dirle di no,da buona madre lingua, scrive come un fulmine e a prima vista senza errori:”dai sbrigati, mettiti l'abitino giallo”, cerco di protestare mi si vedono tutte le piaghe ma lei è irremovibile,guardo zia che sorride, sbuffo ma mi vesto come dice lei.
Andiamo in autobus e metropolitana,non mi sento a disagio in mezzo alla gente,si qualcuno mi guarda con compassione ma oggi la cosa non mi pesa,la seguo in un enorme cortile,un gruppetto si avvicina,sono ragazzi e ragazze sicuramente compagni di studio,con naturalezza mi presenta:” eccola questa è Doriana la mia fidanzata” ,è prima volta che la sento pronunciare questa parola, vorrei baciarla ma siamo in mezzo ai suoi compagni.
“Ah, finalmente c'è la fai conoscere”a parlare è un ragazzo con un faccione simpatico:”pensavamo tutti che non esistessi e che eri una scusa per uscire dalla bolgia della discoteca, meno male che vi siete riappacificate, Fabiola stava diventando una lagna”.
Dopo i convenevoli con il gruppo di amici mi porta in un grande salone,pieno di gente:”Doriana qui c'è la segreteria generale,trovi tutti gli opuscoli dei corsi di tutte le facoltà di Genova, c'è da sbizzarrirsi, adesso buona buona fai incetta di depliant,tra due settimane inizi quello che preferisci”,sono frastornata dalla confusione,sono anni che cerco di evitare la gente ma resto affascinata da questo formicaio di ragazzi.
“Fabiola ho ventun anni”,”perfetto è l'età giusta,dai la secchiona che conoscevo non si sarebbe mai tirata indietro”,c'è di tutto ,dalle discipline umanistiche, linguistiche e scientifiche , raccolgo un mucchio di materiale da visionare con calma.
“Vieni ti presento il mio professore preferito”,entriamo in un grande ufficio, dietro una scrivania d'epoca c'è un uomo dell'apparente età di cinquant'anni,alza lo sguardo:”ciao Fabiola, è lei Doriana,vieni qui fammi vedere le abrasioni”, guardo Fabiola che alza le braccia:”sai gli ho chiesto un consulto,il professor Sigaletti è il migliore per certe cose, è primario all'ospedale di villa Scassi un luminare per le ustioni”,penso a tutte le operazioni a cui sono stata sottoposta da bambina, purtroppo non c'è niente da fare, però Fabiola è stata gentile, credo farebbe di tutto per me:”su signorina si avvicini,diamo una controllata”, ritengo sia inutile ma tant'è.
“Guardi non voglio illuderla non tornerà mai come prima ma con le nuove tecniche di trapianto potrà di sicuro migliorare”,una nuova speranza non ci credo molto ma se non devo sostenere alti costi perché non tentare :”la ringrazio professore “,”lasci perdere quando la sua amica si intestardisce è meglio dargli retta,ringrazi lei ci deve tenere tanto “.
Non riesco a frenare le parole”grazie Fabiola ti amo”mi rendo improvvisamente conto della gaffe, ma per tutta risposta mi bacia,un bacio che non ha nulla di casto :”ah beata gioventù,adesso andate ho da fare”,”mi scusi ma quando”,”le farò sapere,se si libera qualcosa sarà la prima a essere chiamata”.
Usciamo e Fabiola mi trattiene per un braccio:”Doriana sia chiaro che l'ho fatto per tè per farti sentire meno a disagio,a me va bene come sei ,ti amo”.
È inevitabile ,tutto quello che ci sta attorno non esiste più, limoniamo strette a fonderci,ci vuole tempo per riprenderci.
“Allora è deciso riprendi gli studi,non voglio sposare una donna insoddisfatta della sua vita “.
Per fortuna non stavo bevendo se no mi strozzavo,la guardo con gli occhi fuori dalle orbite;”ma che dici sei pazza”,”no cara solo innamorata ma abbiamo tutto il tempo del mondo,non devi rispondere ora”.
Mi sembra di avere ingurgitato un intiera damigiana di vino,per un attimo il cuore si ferma “lo vorrei,non sai quanto lo vorrei,ma è impossibile e poi in Italia…”,”bla,bla,bla,se mai ti decidessi ricordati che in Germania è possibile , adesso pensiamo ad altro vieni ti presento un po' di amici”.
In una sola mattina un tourbillon di esperienze ho parlato con più estranei che in tutta la mia vita di semi reclusa, Fabiola ha il potere di farmi sentire a mio agio.
A mezzogiorno andiamo in sala mensa , una coppia ragazzo ragazza ci vengono incontro e baciano Fabiola :”ciao ragazzi scusatemi se non mi sono fatta più sentire,mi sono fidanzata,lei è Doriana il mio grande amore”,i due hanno uno sguardo deluso ma sono simpatici e mi coinvolgo nei loro discorsi,il ragazzo è più tranquillo lei più sbarazzina:”allora hai deciso che perdiamo l'amica speciale, peccato ma di fronte all'amore ci arrendiamo”, poi il discorso vira su cose leggere, finito il pranzo salutiamo la strada coppia e andiamo al parcheggio.
Vorrei chiederle chi sono e cos'era quella allusione ma Fabiola mi anticipa:”spero che non sei gelosa del passato,non potrei sopportarlo”,”no non credo,non ho mai avuto una relazione ma credo che la tua vita sentimentale prima di incontrarmi non debba darmi fastidio “,”bene mi togli un peso,sai sono fratelli la mia ultima avventura “,”fratelli? Maaa”,”si tesoro hai capito bene,fanno sesso fra di loro e ovviamente con altri partner,sono stati per tre mesi i miei trombamici”, resto di sasso non pensavo una cosa simile:”ma veramente tra di loro,si insomma fanno sesso “,”e non sai quanto sono due porcellini,in quel periodo mi sono molto divertita “.
Comincio ad avere mille pensieri, sarò in grado di farla felice,non si stancherà di me,e la cosa più bella che mi è capitata nella vita se tutto finisce ne morirei.
Fabiola è allegra ,mi racconta certi numeri che hanno fatto a letto che non credevo possibili,ma come sempre il mio amore mi stupisce:”sai Doriana nel sesso ho giocato su tutti i fronti,e per la prima volta con loro con una coppia ma solo con tè sento le farfalle nello stomaco ti amo più della vita stessa”,per fortuna siamo ferme se no andavamo a sbattere.
Partiamo, abbiamo una voglia da morire ma come sempre c'è traffico, prendiamo la sopraelevata,si viaggia a passo d'uomo, improvvisamente mi infila la mano sotto la gonna, impazzisco mi infilo le sue dita in fregna e mi tormento il clitoride.
La mia casa è sulle alture di Sampierdarena ma tira dritto in direzione Righi,si infila nel primo boschetto che trova,lo sguardo da maiala, toglie le dita dalla mia fichetta e le succhia, mentre ci baciamo abbassa i sedili,in preda alla frenesia cerchiamo di spogliarci nello spazio ristretto, riesco a sfilargli in maglioncino quando sento bussare ai vetri.
Sobbalziamo terrorizzate, è una carabiniere:”signorine,cosa state facendo, bhe' questo si capisce,qui non potete fare certe cose e comunque non a quest'ora,nel parco ci sono famiglie e se vi spogliate mi vedo costretta ad arrestarvi “lo dice con un sorriso sornione.
“Ci scusi agente,ho avuto la più bella notizia della mia vita “,”certo, certo capisco ma devo fare il mio dovere,se ripassate questa notte farò finta di non vedervi ma attente ai male intenzionati, siete una bella coppia, auguri per il futuro “.
La ringraziamo per la gentilezza, ripartiamo , durante il percorso ridiamo come pazze.
Scendo sotto casa ci salutiamo dandoci appuntamento in pizzeria, Sabrina mi aspetta per sentire le novità ,un fiume di parole mi si legge la felicità negli occhi,zia mi ascolta commossa:”l'università il tuo sogno,sono sempre più convinta che voi due vi completate”,”zia, Fabiola è il mio ossigeno con lei trovo la forza di affrontare il mondo ma mi struggo all'idea che non ho nulla da offrirle “,”cara sbagli di grosso,sei meravigliosa e hai tanto da dare aspettavo da sempre che ti aprissi al mondo, adoro quella donna, ricordati ti terrò il fiato sul collo affinché non ti venga in mente di tirarti indietro “,poi mi avvolge in un tenero abbraccio.
La vita mi ha portato via mia madre e mi ha ridotta così ma zia Sabrina mi ha cresciuta, amata,le sarò per sempre grata anche per queste sue parole.
La sera in pizzeria ci aspetta una sorpresa, Elsa finita la pizza :”è ora di parlare un po' di voi due,che intendete fare”,ci guardiamo ma nessuno delle due risponde:”care ragazze sia io che Sabrina vi vediamo felici, che né direste di provare a convivere?”,”certo mamma sarebbe un sogno ma..”,”niente ma, dipende solo da voi,a belvedere c'è la casetta ereditata da zia,per due anni è affittata ma alla scadenza potreste fare il vostro nido”.
Fremo all'idea di un futuro con lei,ma le sorprese non finiscono, Elsa e Sabrina si scambiano uno sguardo complice:”ovviamente non dovete aspettare tutto questo tempo, l'idea è venuta a tua zia, è stanca di passare ore tra il traffico,viene a vivere con me a Marassi a due passi dal lavoro e voi due restate a casa sua”, siamo sorprese, sarebbe bello provare la convivenza almeno per me, guardo Fabiola stranamente taciturna :”non c'è fretta,siete fantastiche,ma io e Doriana dobbiamo parlare non sono cose da decidere su due piedi”.
Certo ha ragione ma per lei mi butterei nel fuoco, mi aspettavo che accettasse con entusiasmo, resto allibita ero sicura che provasse qualcosa per me e ora sento svanire le mie certezze.
Sabrina stringe la mano ad Elsa,le due si baciano un bacio che non ha nulla di casto,le guardiamo esterefatte,per qualche minuto sembrano nel loro mondo noi siamo impacciate certo nessuna di noi si aspettava questo risvolto.
“Ragazze parlatevi,per due giorni Sabrina è da me',poi se decidete che la vostra storia merita un futuro tua zia svuota casa e vi lascia campo libero “.
Guardo zia:”e allora ,è successo, Elsa è una bella donna, volevo conoscerla come si può dire intimamente fino da quando eravate piccole “,”ma mamma tu non sei lesbica “,”embhe',che ne sai tu,non ho mai disdegnato le femmine e Sabrina mi ha fatto toccare il paradiso,mi ha giurato che non farà la gelosa quando mi porterò a letto qualche caprone cazzuto, magari riesco a farle cambiare idea sui maschietti, chissà “, Sabrina finge di essere offesa,le da uno spintone ma dopo pochi secondi le loro labbra si cercano.
Fabiola mi guarda:”e allora sembra che queste due abbiano già deciso,vieni Doriana vado a preparare una borsa”,”non serve cara è già tutto nel bagaglio “.
Il tempo di mangiare un dolce e le due se ne vanno, restiamo un po' impacciate,se mi fossi trovata nelle stesse condizioni poche ore prima sarei impazzita di gioia ma ora non so come comportarmi,le mie certezze di ieri scricchiolano, Fabiola è triste e la cosa mi mette ansia.
Entriamo in casa come vecchi coniugi, Fabiola sistema le sue cose in bagno e nell'armadio di zia,io resto immobile a guardarla, mi sembra che il mio nuovo mondo stia crollando.
Fabiola si siede accanto a me sul divano,cerca di parlare ma i suoi occhi si inumidiscono,mi escono parole che non avrei mai pensato di pronunciare:”sono sincera per un attimo ho sognato di dedicare la vita a tè, spero solo che resti la mia migliore amica,non voglio perderti ma non puoi impedirmi di amarti”.
Fabiola improvvisamente appoggia le sue labbra sulle mie, vorrei scappare mi irrigidisco ma poi il desiderio di lei prevale, dischiudo le labbra e mi lascio andare.
Lascio spazio alla sua lingua,che inizia una danza dell'amore con la mia, che mi fa perdere il senso del tempo,mi ritrovo a letto a godere dei baci e delle sue carezze.
Siamo assalite dalla frenesia di possedere,la sua patata è un lago dove mi abbeverò,i suoi seni dolci colline sovrastate da irti capezzoli che succhio avidamente,non c'è spazio per i cattivi pensieri.
Ci incrociamo in un 69 che ci lascia ansanti e svuotate, Fabiola mi stringe tra le sue braccia che mi fanno sentire amata e protetta da tutti i mali del mondo.ho il sapore della fica sulle labbra dal viso cola il suo brodino ,la guardo supplichevole riesco solo a dire:” perché ?”.
Fabiola da tutto il giorno ha un'espressione triste,solo per un attimo sotto gli impulsi dell' orgasmo il suo viso mi è apparso disteso e beato.
“Non sei tu,per me sei un dono del cielo ma c'è una cosa che mi cambierà la vita e non sono sicura che è giusto coinvolgerti”.
“Ma che belinate stai dicendo,sarei io a sconvolgermi, io che ho avuto tutto da tè,amore mi hai fatto rinascere,mi hai fatto sentire donna e desiderata, niente di tè potrebbe allontanarmi, solo la tua volontà e credimi ne morirei” .
Prende coraggio, tremo al pensiero di cosa ha da dirmi di così brutto:”ti ricordi di Arianna e Edo,si i fratelli “mi tremano le gambe al pensiero che voglia lasciarmi per loro:”abbiamo fatto sesso per mesi ho provato sensazioni che non ritenevo possibili, sempre sesso protetto ma è capitato “,la guardo senza capire.
“L'altro mese ho saltato il ciclo,per me è normale sono sempre stata irregolare ma..”,si interrompere come a trovare il coraggio :”Doriana sono incinta Edo mi ha ingravidata,non so come è successo, probabilmente siamo stati imprudenti, Arianna prende la pillola, probabilmente giocando con lo strap-on il dildo era sporco del suo seme”,sono come incantata,l'unica cosa che riesco a fare e stringerle la mano per trasmettere amore.
“Doriana lo voglio tenere, sento già di amarlo anche se solo oggi pomeriggio ho scoperto la sua esistenza,come posso coivolgerti io ti amo ma voglio questo figlio”,si mette a singhiozzare.
“Ma che dici sei pazza,un figlio e un dono di dio, l'unica cosa che non avremmo potuto fare insieme per completarci,se ci penso già lo amo,credevo chissà cosa,un figlio,dio è stupendo,ti amo Fabiola ti amo come più non si può amare,ti prego perdonami se ho dubitato di tè”.
Per la prima volta trascorriamo insieme la notte e stranamente sentiamo di voler scambiarci
solo coccole , è meraviglioso addormentarsi tra le braccia di chi si ama.
Al mattino Fabiola è ringalluzzita,telefona a Elsa per preparare le valigie ma il telefono squilla a vuoto:”ok passiamo dopo, adesso che ne dici di una nuotata”,”certo prima però una bella striscia di focaccia e cappuccino”, è la prima giornata che passiamo interamente insieme ,forse la cosa più bella è che riesce sempre a farmi ridere, all'una affamate decidiamo di passare da casa sua, sicuramente Elsa avrà preparato qualcosa di buono.
Stranamente la casa sembra vuota,stiamo per andare nella sua cameretta a preparare le valigie,quando sentiamo dei versi provenire dalla camera, sembrano ansimi,curiose ci affacciamo alla porta semichiusa.
Dobbiamo metterci le mani sulla bocca per la sorpresa, Sabrina ha indossato uno dei Toys di Fabiola lo riconosco è quello che ha usato con me.
Sono tutte sudate probabilmente ci avranno dato dentro tutta la notte, Elsa è a quattro zampe al centro del letto e a giudicare dai guaiti è in preda all'orgasmo, stiamo per allontanarci in punta di piedi quando la sentiamo urlare:"sì così, così sfondami il culo sono la tua puttana,dai,dai, vengooo”.
Cerchiamo di guadagnare l'uscita ma maldestramente urto una colonna con un vaso che cade frantumandosi sul pavimento,le due accorrono per vedere cosa è successo e ci beccano come due ladre.
La scena è comica, Elsa è dietro a Sabrina, che stringe in mano il manganello d'ordinanza mentre un altro manganello gli penzola in mezzo alle gambe.
“Fabiola ma ti sembra il modo, potevi chiamare”,”certo mamma l'ho fatto almeno dieci volte,ma a quanto pare voi due dovevate sistemare cose mooolto importanti”,”scusi signora per il vaso, volevamo passare più tardi ma sono una frana”.
“Scusate voi ragazze, Sabrina mi stava insegnando dei nuovi giochetti e il tempo è volato”,”vieni Doriana andiamo al McDonald's a farci un panino,mamma passiamo più tardi a fare il bagaglio anzi è meglio che chiami tu, comunque è deciso io e Doriana viviamo sotto lo stesso tetto “.
In un lampo ci abbracciano, Sabrina quasi mi soffoca tra le sue tettone, avrà una quinta che sfida le leggi di gravità,dure come marmo,ricordo come mi coccolava quando ero depressa e non volevo andare a scuola, con me è sempre stata una madre premurosa ed io farò altrettanto con la creatura in arrivo.
“No,no,fermatevi,ieri sera non abbiamo toccato cena,le guardiamo nude e scapigliate,non possiamo fare a meno di ridere.
Elsa a letto non deve avere limiti,si inginocchia davanti a zia,le slaccia e cinghie,prende tra i denti la grossa cappella e sfila il dildo dalla topona di zia:”tranquilla Fabiola te lo restituisco come nuovo”,il mio amore, trattiene la risata:”sarà meglio è il mio preferito e per noi due è importante”.
Lo spuntino si trasforma in un vero e proprio pranzo,le due girano e si danno da fare completamente nude come fosse la cosa più normale del mondo,ogni tanto ci baciamo e ci scambiamo un boccone,le mani scivolano sotto la tovaglia a cercare i sessi gonfi desiderosi di attenzioni ma resistiamo al desiderio,al momento ci sono cose più importanti.
Finito il pranzo,infiliamo nelle valige le cose di Fabiola, zia è la più entusiasta:”sono felice che vi siete decise a convivere”,”sai ci siamo parlate e siamo convinte che può funzionare,e io e Elsa faremo di tutto per diventare una vecchia coppia “,”ehi piano,non siamo proprio una coppia e se anche fosse direi un coppia aperta e secondo non siamo per niente due vecchiette",l'ilarità esplode.
Riempiamo due valige più un borsone per la toilette e uno per i suoi amati Toys, nonostante l'aria condizionata siamo sfatte,mamma e zia ci aiutano a riempire la vecchia panda, siamo pronte ad andarcene,guardo severa Fabiola e le rifilo una leggera gomitata,capisce al volo:”ah, c'è ancora una cosa , entriamo e mettiamoci comode,le due si guardano:”Fabiola che altro c'è”,”fate come dice è meglio”,si siedono accanto sul divano,noi ci teniamo per mano:”ehm,ci sarebbe una bellissima novità,si insomma diventerete nonne”,”non fare la scema,non è il caso di prenderci in giro ogni genitore sogna di avere dei nipotini “,ci guardano, io faccio sì con la testa , Fabiola abbraccia Elsa:”non scherzerei mai su una cosa del genere,sono incinta”,”ma come,ma chi”,”è capitato e ne siamo entusiaste,spero sia lo stesso per voi”,per un attimo cala il silenzio poi si scatena la festa.
A sera rientriamo a casa felici, è stata una giornata carica di emozioni ci guardiamo negli occhi e forse per la prima volta in vita mia,dalle mie labbra esce:”amore ho bisogno di tè,delle tue carezze dei tuoi baci, portami in paradiso”.
Una notte da ricordare,le nostre fichette non smettono di gocciolare sugo, l'imperativo è godere dei nostri corpi senza un limite,a tarda notte dopo che Fabiola mi ha scopata in tutti i modi con innumerevoli dildo di ogni foggia e misura,mi guarda con occhi da cerbiatta,ho tanta voglia che sia tu a possedermi.
Per la prima volta assumo un ruolo attivo e scopro che la cosa mi piace,ad ogni affondo nello scrigno amato la parte profondamente in me mi dà brividi che arrivano direttamente al cervello, è un piacere diverso sottile e intenso.
Lunedì andiamo a iscrivermi a ingegneria il mio sogno da bambina,ormai per tutti siamo una coppia, anche l'ignaro padre si complimenta con noi, abbiamo deciso di mantenere il segreto il figlio che nascerà sarà tutto nostro,se poi vorrà conoscere il padre genetico decideremo il da farsi,le giornate sono cariche di impegni,tra studio e il mio lavoro, Fabiola si occupa di ciò che concerne il tedesco e il lavoro aumenta,a volte troviamo il tempo per andare al mare e quando cambia la stagione nei boschi per funghi,a gennaio il professore mi chiama,ci vuole la pazienza di Fabiola per tranquillizzarmi e convincermi ad affrontare l'operazione .
La futura mamma è già al quinto mese,la pancina comincia a notarsi,ma solo ad un occhio attento , Arianna è la prima a notarlo ,ha appena finito uno stage in ginecologia ,siamo alla macchina del caffè a ridere e scherzare,a un certo momento restiamo solo noi e chiede a bruciapelo:”sono io la zia?”a momenti a tutte due va il caffè per traverso, Fabiola balbetta ha la saliva azzerata:’tranquilla è vostro figlio, Edo non saprà nulla però mi conosci mai niente per nulla “,mi sento raggelare il sangue,che diavolo vorrà.
Se ne và sorridendo lasciandoci come due cretine:”Fabiola tu la conosci cosa potrebbe volere “,”a saperlo Arianna è imprevedibile ma per come la conosco è certo che manterrà il segreto “,”hai ragione è inutile pensarci, certo che ti sta venendo un bel pancione “,si toglie il berretto e me lo tira:”brutta stronzetta adesso perché sono grassa non mi vuoi più “,”vieni andiamo a casa tanto la prossima lezione è una noia mortale “.
Un pomeriggio di fuoco , quello che ci vuole, lunedì entro in ospedale e ora l'unica cosa che voglio è fare l'amore.
Ci fondiamo in un unico essere alla ricerca del piacere reciproco,la topina sbrodola lacrime d'amore, Fabiola la lavora con due dita e da colpetti di lingua al clitoride mi abbandono completamente mi sento totalmente passiva,lei capisce la mia necessità e osa.
Avvicina le labbra alle mie mentre con un altro dito entra, sono scossa da brividi,mi pervadono ondate di piacere, Fabiola mi ha sempre trattato con dolcezza ma oggi è pervasa dal desiderio di possedermi oltre ogni limite, improvvisamente il piacere di trasforma in dolore ,il quarto dito si fa strada tra le mie carni dilatandole, l'urlo è soffocato dalle sue labbra, presto il male passa,mi sento piena all'impossibile ma lei non è ancora paga.
“Godi amore godi lasciati andare, voglio scoparti con tutta la mano”mentre lo dice anche il pollice si fa strada,un dolore lancinante,mi masturba con la mano a cuneo fino alle nocche,per un attimo il dolore è insopportabile ma poi i tessuti reagiscono all'intrusione,la micia si dilata al massimo , lentamente il dolore passa sostituito da una voglia animalesca di essere completamente sua,pian piano sento gli umori avvolgere le sue dita,sono così lubrificata da non offrire resistenza,si sente lo sciacquettio,sta montando un orgasmo stratosferico,in preda ad un raptus le stringo il braccio e spingo il più possibile la sua mano contro il ventre.
Se me l'avessero detto non ci avrei mai creduto ,la micia si dilata e la mano entra fino al polso.
In preda all'orgasmo più forte della mia vita non connetto più,l'urlo di non fermarsi di sfondarmi esce dal profondo della gola, Fabiola guarda la figa dilatarsi chiude la mano a pugno,mi manca il fiato e urlo con tutto il fiato che ho in corpo:”siii,sono completamente tua”.
Sfila con attenzione e delicatamente la mano,dalla mia passera esce di tutto,schizzo a ripetizione un mix di sperma e urina,lei guarda estasiata e poi famelica si getta tra le mie gambe a leccare fino all'ultima stilla.
Dal piacere rivolto gli occhi e un ultimo getto gli impiastra il viso,le stringo la testa e la avvicino al mio volto,le labbra si schiudono in un bacio saffico carico di libidine,le mordo le labbra le pulisco il viso,sono come impazzita,ho il fiato corto e il cuore che mi scoppia ma non mi sono mai sentita così appagata.
Fabiola si succhia le dita impregnate dal mio miele,me le offre,e a colpi di lingua ripuliamo la mano,poi crolliamo esauste e svuotate,non le ho neanche toccato la patata ma sul lenzuolo c'è una larga macchia di bagnato, è venuta senza neanche toccarsi,solo vedendomi godere,la amo, la voglio mia per sempre,nulla e nessuno può rompere la magia,siamo un tutt'uno due corpi e un'anima.
Ci svegliamo affamate,alle otto ci aspettano a casa di Elsa, facciamo la doccia separatamente se no non riusciremmo più a uscire di casa.
Ogni tanto il pensiero va ad Arianna, probabilmente vuole fare ancora sesso con Fabiola,non sono gelosa almeno non credo e a pensarci bene la cosa mi stuzzica, anche Fabiola è pensierosa ma evitiamo di toccare l'argomento.
Arriviamo che siamo ancora trafelate,non abbiamo avuto neanche il tempo per truccarci, Sabrina ci guarda sorridente “mi sà che oggi ci avete dato dentro”,io arrossisco, Fabiola le dice”senti chi parla,le mamme educande”,per tutta risposta si baciano come se noi non esistessimo.
‘Ok Doriana andiamocene in trattoria,prendono i ticket universitari,queste due si nutrono di pane e sesso”,”sbagliato mia cara,se ve ne andate vi perdete il mio pesto e la cima fatta da Sabrina”, ovviamente decidiamo di restare.
È tutto squisito,zia è una delle poche a Genova che prepara ancora la cima e il caponmagro e il pesto di Elsa è famoso,quando ero piccola spesso mi invitava a pranzo e minimo erano due piatti .
Vederle come due piccioncini mi viene spontaneo:”zia è sempre andata solo con donne ma tu”,”non si impara mai abbastanza,il sesso tra donne mi ha sempre incuriosita, Fabiola si è sempre confidata sapevo della sua bisessualità e..,si insomma ho colto l'occasione”Guarda con occhi languidi Sabrina :”tesoro sei una forza della natura,se non mi cacci da casa è difficile se non impossibile che mi stanchi di tè, magari sarai tu ad aprirmi nuovi orizzonti ma andiamoci piano,per ora li preferisco di silicone”.
Che due pazze,zia è quasi convinta a provare qualcosa di nuovo ma per me e diverso ho il terrore degli uomini, ancora ora mi capita di sognare quel bastardo che faceva soffrire mamma,che l'ha uccisa e a rovinato la mia esistenza,ho avuto amici per meglio dire conoscenti uomini,ma solo l'idea di fare sesso con loro mi risveglio terrorizzata.
“Allora ragazze l'università per forza di cose dovrà subire uno stop,tra l'intervento di Doriana e la tua gravidanza,che ne dite dopo l'intervento di andare da zia Geltrude in Germania, Doriana avrà a disposizione le migliore strutture per la convalescenza e tè figlia mia ti ricordi Geltrude è la miglior ginecologa di Dresda”. Sono sempre spaventata dalle novità ma sarebbe l'occasione per fare una nuova esperienza in un paese straniero.
Fabiola l'abbraccia:”Elsa sei unica,ci toglierebbe parecchi impicci,se il figlio nasce lì ci saranno meno problemi a considerarlo anche come figlio di Doriana e quando si sarà ripresa possiamo sposarci”.
Sposarci?solo sentirlo mi emoziona,ma vedo mille problemi,come al solito tendo a chiudermi nel mio guscio.
“Doriana non fare quella faccia,se è per il lavoro non c'è problema lavori da casa e qui o in Germania è uguale e poi sei stata tu la prima a dirmi che volevi vedere posti nuovi”.
Non ho nulla da ribattere è deciso, Fabiola mi ha completamente trasformata e la nuova Doriana mi piace.
Lunedì entro in ospedale,sono circondata da persone che amo,ormai Elsa è di famiglia la migliore suocera che potevo desiderare.
Sul lettino prima di entrare in sala operatoria mi fanno l'iniezione pre anestesia mi addormento stringendo la mano di Fabiola.
Mi sveglio che il mondo gira,con difficoltà apro gli occhi e lei è lì che mi guarda con amore,appena mi vede sveglia dolcemente mi accarezza i capelli:”bentornata tra noi amore, eravamo in pensiero passavano le ore e nessuno diceva niente, adesso chiudi gli occhi e riaprili solo quando te lo dico “.
“Adesso “,davanti al viso ho uno specchio,dio mio ho la pelle del viso liscia ,il cuore sembra scoppiarmi nel petto,ho dolore ovunque ma sprizzo felicità.
“Calma non agitarti il prof ha fatto un capolavoro,ora chiamo quelle due che fremono fuori dalla porta e poi l'infermiera ti rimette le bende “.
Come ho fatto a meritarmela, Fabiola mi ripaga di tutte le sofferenze che ho patito, Elsa e zia si precipitano in camera,mi riempiono di coccole e complimenti.
Quando se ne vanno resto con Fabiola, mentre l'infermiera mi copre con delle bende asettiche leggerissime:'tesoro Arianna mi ha cercata è da non crederci vuole fare da madrina al battesimo, naturalmente se tu sei d'accordo”.
“Certo solo mi sembra strano ma mi farebbe piacere farmi una nuova amica”,”farmi! Occhio sono gelosa,non è che adesso che sono quasi fuori gioco mi sostituisci”,lo dice ridendo ma io mi sento ferita e reagisco quasi urlando:”lo sai mi hai trovata che ero vergine,io voglio solo tè”.
Non possiamo baciarci ma i nostri sguardi parlano:”Doriana non farò mai niente per ferirti, adesso riposati,ci vediamo più tardi,adesso con mamma e Sabrina vado a fare l'ecografia,per me' è uguale se è maschio o femmina ma quelle due vogliono iniziare a fare compere,tieni vicino il telefono la mia compagna deve essere la prima a conoscere il sesso”.
Sotto l'effetto dell'anestesia mi assopisco in un attimo,vengo svegliata dal trillo del telefono:”è maschio aspettiamo un bambino e sembra bello grosso”, Fabiola è entusiasta è un fiume,vorrei chiederle qualcosa ma è impossibile interromperla , sono felice non solo per me,sentirla così mi apre il cuore..
Partiamo per Dresda che è già al sesto mese, per me' è tutto nuovo, prendiamo in affitto una graziosa casetta in periferia vicino alla clinica dove lavora la zia Geltrude ,ci vuole poco ad abituarmi,la gente è gentile e sembra che tutti ci accettino come coppia,ci informiamo per il matrimonio, sembra tutto più facile e decidiamo per il grande passo,Elsa e Sabrina in breve riescono a spedire tutti i documenti necessari,decidiamo di sposarci alla prima data utile tra due settimane.
Naturalmente le due ormai quasi amanti monogame, ci raggiungono, per loro è più di una festa,l'idea di organizzare il matrimonio per le figlie le fa' sprizzare di gioia.
Ogni tanto mi guardo allo specchio,certo si vedono i segni dell'intervento ma mi sento rinata, la gravidanza procede al meglio,ogni sera facciamo dolcemente l'amore per paura di fare danni al feto evito di usare lo strapon,a differenza di Fabiola che non si risparmia,a volte devo ricorrere a unguenti per la povera passera arrossata.
Tra due giorni sua mamma e zia arrivano, sarà divertente convivere con quelle due ,non ci sarà un attimo di calma,la sera Fabiola sembra in fregola,per ore la delizio con la lingua e le dita ma nonostante sbrodola come una fontana sembra insoddisfatta,la coccolo le chiedo se qualcosa non va',lei dice tutto bene ma alle mie insistenze sbotta:”senti non c'è la faccio più,non sono fatta di cristallo voglio sentirmi sfondare ho bisogno di cazzo,capisci cazzo ma tu hai paura di farmi male,se continuo così impazzisco e mi faccio chiavare dal primo che incontro “,dopo lo sfogo si calma:”scusa,scusa non volevo farti soffrire ma non c'è la faccio più “è distesa in posizione supina,ha ragione voglio farla impazzire dal piacere,mi viene in mente la prima volta che abbiamo sorpreso Elsa e Sabrina,umetto di saliva l'indice e le massaggio il tenero pertugio.
Lei capisce e si mette a quattro zampe,con le mani si divarica le chiappette,uno spettacolo,ho davanti la sua fichetta lucida di umori e lo scuro buchetto grinzoso,non lo credevo ma ne sono attratta come una falena dalla luce,mi getto a leccare ,passo la lingua dalla topina fradicia di umori al tenero culetto,poi la lingua si insinua in profondità,i tessuti si rilasciano, Fabiola inizia a mugolare, presto un dito si fa strada nel suo ano,prima la falange e poi sparisce completamente,il piccolo nido è caldo quasi bollente, non sento ospiti indesiderati,lo estraggo pulito , lo succhio la cosa mi eccita.
Le labbra dei pertugio palpitano,colo abbondante saliva,ora il dito si fa strada facilmente,lei miagola dal piacere, presto entro col secondo e poi il terzo,divarico e sputo altra saliva , sicuramente non era vergine dopo un po' le dita scorrono libere e si sente sciac,sciac, è pronta,impugnò un grosso dildo nero,prima glielo faccio leccare e poi lo cospargo di lubrificante,Fabiola ansima e sculetta:”dai,ne ho voglia da morire,fallo non fermarti , appoggio la grossa cappella di silicone,una leggera pressione e entra,lei guaisce e si contorce:”dai spingi forte, voglio sentirlo fino all'intestino”.
Spingo e arrivo a finecorsa,lei per un attimo morde il cuscino ma presto comincia ad incitare.
In preda a spasmi allunga la mano e l’afferra,si incula velocemente,io mi stendo tra le sue gambe e le succhio il clitoride come fosse un lecca-lecca,presto inizia a tremare caccia un urlo con tutto il fiato che ha in gola pervasa da un orgasmo devastante,diversi spruzzi mi lavano il viso,ne bevo a quantità fino quasi a strozzarmi.
Poi crolla sul letto,con il dildo ancora impiantato,lo estraggo lentamente leccando ogni centimetro,esce con un flop lasciando una caverna che lecco con amore.
Ansima forte come a cercare aria,poi lentamente si calma:”grazie amore è stato fantastico, dovresti provarci”.
Mi scappa una promessa:”per ora te lo scordi, vedremo la prima notte di nozze”,le sorrido stesa accanto a lei,sono felice anche se la mia micetta è rimasta all'asciutto,ci abbandoniamo tra le braccia di Morfeo,un sonno profondo ricco di bei sogni.
Al mattino mi sveglio presto, mentre Fabiola dorme beata, guardo il suo viso disteso, vorrei baciarla ma non voglio svegliarla, preparo la colazione,un bricco di caffè e due brioches surgelate che scaldo in forno, probabilmente attirata dal profumo Fabiola entra in cucina stropicciandosi gli occhi:”ciao amore questa notte è stato meraviglioso”,si siede di traverso,basta un mio sguardo e scoppia in una fragorosa risata :”già ti ho detto di sfondarmi e adesso ne pago le conseguenze, brucia maledettamente “.
Abbiamo il tempo contato alle undici atterra l'aereo delle nostre wedding planner, tempo di sistemarci e andiamo ad accoglierle.
I giorni volano, facciamo l'elenco delle persone da invitare,per la verità da parte mia oltre a zia c'è qualche sua collega che mi conosce fin da bambina,lei deve fare una cernita,il padre e il fratello di scusano ma non riescono a venire,in compenso gli mandano un assegno sostanzioso, comunque ci sono zii e nipoti,un paio delle cugine preferite e poi bisogna scegliere qualche amico disposto a recarsi fin qui,accettano due sorelle,ma non parla di Arianna e Edo.
“Senti perché non li inviti,non mi sembra carino,e stata gentile vuole fare da madrina dai chiamali”, è un po' perplessa ma poi si decide e inviamo l'invito.
Ci sposiamo in comune in una rara giornata di sole,tutte e due siamo vestite di bianco ,mamma e zia versano lacrime da riempire una vasca,siamo al culmine della felicità,in pochi mesi la mia vita è totalmente cambiata ora ho acquistato autostima mi piace avere a che fare con estranei,attacco bottone anche con le cassiere del supermercato,la scusa è di esercitarmi col tedesco ma la realtà è che mi sento completamente viva.
Avrei molto da raccontare,la prima volta in compagnia con un altra donna nel nostro letto e come vi aspettavate si tratta di Aurora,la volta che mi sono fatta convincere a fare sesso con un uomo per vincere le mie paure,il matrimonio di zia e Elsa che hanno seguito le nostre impronte e di Sabrina che ormai è diventata bisex.
Ma la cosa più bella è vedere crescere Edmondo il nostro adorato figlio circondato dalle cure di due amorevoli mamme.
Magari un domani mi verrà la voglia di condividere la nostra storia ma per ora un bacio e ricordatevi che la vita può sempre sorridervi, basta che vi lasciate un po' andare.







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