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Lui & Lei

Profondo sud


di Membro VIP di Annunci69.it Curioso917
16.01.2025    |    3.027    |    3 9.1
"Certo i miei non mi facevano mancare nulla, non erano ricchi ma ambedue con un buon lavoro, due anni prima al conseguimento della patente il più bel regalo,..."


Cari lettori,questo è un racconto rosa con un pizzico di erotismo,se cercate solo sesso passate oltre,sul sito troverete altro adatto a voi,ciao e grazie per chi avrà la pazienza di leggere

Profondo sud


Era il 1975, laureato da poco in chimica cercavo lavoro,ho seguito corsi di enologia più per hobby che per speranza di trovare lavoro nel settore,una serie di concorsi e domande di assunzione nelle principali aziende nel raggio di cento chilometri da Novara ma niente da fare,tutti rispondevano che mi avrebbero preso in considerazione ma dopo il servizio militare.
Ho sempre cercato l'indipendenza,non che non mi trovassi bene in famiglia, tutt'altro i miei erano stupendi e con mia sorella c'è sempre stato feeling ma a vent'anni dovevo ancora accontentarmi della paghetta mentre quasi tutti gli amici erano indipendenti.
Certo i miei non mi facevano mancare nulla,non erano ricchi ma ambedue con un buon lavoro,due anni prima al conseguimento della patente il più bel regalo,diciamo che non ho mai avuto grandi pretese,una mitica 850 spider di terza mano,avete presente, quella che usava la signorina Silvani nei film di Fantozzi.
La tenevo come una reliquia almeno una volta a settimana,la portavo in cortile e la lavavo,gli amici mi prendevano in giro ma io l'adoravo.
Giravo orgoglioso per la città con la cappotta abbassata,allora si poteva passare dal centro,allora avevo una fidanzata,io ero preso ma a quanto pare lei non molto,due volte l'ho beccata a pomiciare con altri e una volta lungo il Ticino a scopare con uno sconosciuto e con quello che credevo il mio migliore amico.
Ho mantenuto il controllo non volevo fare la figura del fesso,non mi sono fatto vedere, ho preso e me ne sono andato,la sera stessa , Rossella è venuta a casa,il giovedì i miei escono con amici e mia sorella ne approfitta per uscire.
Abbiamo fatto sesso,ma non l'ho baciata e tantomeno le ho leccato la passerotta arte in cui mi ritengo maestro,lei come nulla fosse si è fatta montare tempestandomi di paroline dolci,che stronza, guarda caso per la prima volta mi ha concesso il sederino ben allenato a ricevere verghe altrui.
Ero una macchina, l'uccello duro solo perché era oggettivamente bella e gran scopatrice,avrei potuto montarla per ore senza riempire il goldone ma alle undici tornavano i miei e dovevamo smettere.
Quella sera non si è nemmeno accorta che la trattavo con indifferenza e fastidio,con me aveva avuto minimo tre orgasmi senza contare quelli del pomeriggio lungo il fiume.
“Portami a casa sono stanca”,”non fare la guastafeste passiamo una mezz'oretta dal bar poi ti porto a casa”,mi segue stizzita in auto non spiccica parola.
Ci sediamo in compagnia,ordino il solito gin tonic,lei mi guarda nervosa :”che ti prende,mi hai scopata senza un minimo di preliminari e ora non ti sei degnato di chiedermi cosa voglio da bere ,che c'è hai le palle in giostra?”,”veramente sono belle piene,con te non sono riuscito a svuotarle,senti facciamola finita, sono mesi che frequento un'altra e sono stufo di mentire”.
“Bastardo chi è ,la conosco?”,”no si chiama Gabriella abita in un paesino nel vercellese, è molto più figa di tè, è una ragazza senza grilli per la testa e non una troia”,”come ti permetti stronzo io ti sono stata sempre fedele “,”mi hai preso per fesso,che la davi in giro lo so da molto tempo e io ti restituivo le corna ma ora non mi sta più bene,se vuoi bere te lo paghi, magari facendo marchette da quella mignotta che sei”, scoppia una scenata ,grida e insulti,tenta di colpirmi ma le fermo la mano.
“Ho detto qualcosa di sbagliato? Tu Nicola cosa dici,ti sembra una ragazza fedele innamorata del fidanzato”, Nicola sbianca , vedo un'espressione preoccupata sul volto di altri del gruppo,finisco il gin tonic e saluto :”ciao Rossella sei una gran scopatrice ma niente di più,mi ricordi una bella confezione con dentro cioccolatini vecchi,trovati un altro pollo,tanto per una come tè non è difficile e smettila di rompere,ciao ragazzi.
Esco dal locale soddisfatto,sono diciamo abbastanza carino e le occasioni non mancano, però per ora mi prenderò un periodo di riposo al massimo passo in università a Milano e qualche sveltina nei bagni la rimedio.
Entro in casa canticchiando, Rosa la mia sorellina mi sorride ”che hai Mauro è da un po' che non ti vedo così allegro”,”ho mollato la Rossella “,”bravo fratellone non mi era mai piaciuta con quel finto atteggiamento da innamorata persa,sai che per queste cose noi donne abbiamo un sesto senso,ma finché stava bene a tè non volevo intromettermi “.
“Che ne dici se domani ti porto dove vuoi tu”,”lo giuri,giuri,giuri,allora mi porti a Gardaland mi hanno detto che e bellissimo”,incastrato, ma mi fa piacere passare del tempo con lei,”una promessa è una promessa però chiedi un po' di soldi a papà,non so se ce la faccio”.
Devo confessare che mi sono divertito anch'io,e soprattutto mi sono rifatto gli occhi guardando le gonne svolazzanti.
Un giorno mentre bighellono in casa,suonano alla porta, è Elvira il postino:”ciao bello, è arrivata questa per tè”,ero convinto si trattasse della chiamata a militare,meglio così almeno mi tolgo il pensiero .
Elvira mi guarda come un bocconcino e solo allora mi accorgo di essere in mutande,mi strizza l'occhio:"mmm che bel pacco e io me ne intendo sai,sei a casa da solo?”.
E poi dicono che la Posta arriva in ritardo, abbiamo passato la mattinata in camera mia, Elvira ha due tette da paura,una bocca da fare invidia a una bolognese ,grandi labbra e clitoride fatti apposta per essere succhiate.
Mezzogiorno meno un quarto, mi saluta con un bacetto sulla cappella :”bravo Mauro mi sono proprio divertita”,penso al povero marito cornuto e al fatto che l'ho scampata :”ciao Elvira mi sa che se è quello che penso per un annetto non ci si vede”,”ma va là non è la cartolina, è di un ministero, ora proprio devo andare ma quando mi vedi passare basta un fischio”,che troione e poi la gente si lamenta del servizio.
Apro la busta, ministro dell'agricoltura ho partecipato a un concorso ma senza tante speranze, “la signoria vostra e pregata di presentarsi lunedì 29 cm nei nostri uffici di Milano per un ultimo colloquio per l'assegnazione di un posto da enologo “,a momenti svengo è sabato tra pochi giorni se tutto va bene avrò un lavoro tutto mio.
In quel momento rientra mia sorella da scuola,la prendo per la vita e la faccio volare in cerchio,entra mia madre:”ma che fai mettila giù se ti scappa si fa male, ma cos'hai?”.
Le faccio vedere la lettera, immediatamente telefona in ufficio a papà,sono più emozionati di me,a sera si festeggia anche se ancora non c'è certezza,poi esco con mia sorella e le sue amiche.
“Ma guardalo, rinuncia a una come me per delle ragazzine imbranate”,la mia sorellina aveva raccontato la mia disavventura alle amiche,le due sono sveglie,si buttano in due a baciarmi e infilano la mano nei pantaloni,il fratellino reagisce immediatamente,sono basito ma vedo il sorriso di mia sorella,le due si girano verso Rossella:”è questa la vecchia con cui uscivi? Ma guardala è piena di rughe e sicuramente avrà le chiappe piene di cellulite non come le nostre”, Rossella sbianca cerca di ribattere ma le parole non le escono,poi infuriata si alza e se ne và,seguita dagli applausi dei clienti.
Grazie ragazze, l'avete stroncata","ricordati ci devi un favore ,vero Rosa? “,al rientro mi avvisa :”guarda che quelle sono due ninfomani e per giunta lesbiche,uomo avvisato…”,”ne terrò conto,ma non è che tu..”,”non fare il bacchettone io so gestirmi e mamma mi ha fatto prendere la pillola già da un anno”.
Mi rendo conto di essere fuori dal mondo,mi infilo a letto e dormo fino a tarda ora,a pranzo mangio qualcosina poi vado a correre per scaricare l'adrenalina,domani è il gran giorno e voglio essere al meglio.
Alle sei prendo il treno e puntuale alle otto mi presento al colloquio, sarebbe una pura formalità,candidati con il mio curriculum non ce n'è e mi offrono di saltare anche il servizio militare ma c'è un però,per un paio d'anni devo lavorare in Basilicata sarei spesato,vitto e alloggio e un buon stipendio,ho una settimana di tempo per decidere.
A casa ne parliamo,la Lucania non la conosce nessuno,mamma si informa presso le sue amiche :”Mauro capisco è una buona opportunità ma laggiù sono indietro di vent'anni e poi è troppo lontano”,”mio padre è più possibilista :”potresti farti un esperienza e sistemarti, però devi saperti adattare,tutti dicono che lì è un altro mondo e per un giovane abituato ai divertimenti c'è poco da fare”.
La spinta me la dà mia sorella:”non pensarci nemmeno a rifiutare,i tuoi amici te li raccomando, qui a parte noi non c'è nulla che ti lega e poi dicono che le donne del sud sono molto calde e focose, magari ti diverti e se non ti trovi bene puoi sempre tornare, magari Rossella ti riprende “.
Ha ragione,non ho nulla da perdere e non butto via un anno di militare,mi decido e telefono accettando il lavoro.
Mi trasferisco con i miei a Pietra Ligure, classica metà marina dei Novaresi da lì partirò per l'avventura,sono un po' teso però mi diverto,ritrovo Claudia la fiamma estiva dell'anno precedente,anche lei libera, mollata dal ragazzo per un'altra,usciamo ci divertiamo,andiamo a ballare alla Cà Rossa e ai Pozzi ,con lei nessuno fraintendimento,ci si diverte e si scopa, sappiamo entrambi che non c'è futuro insieme e questo rende quei pochi giorni ancora più piccanti.
Lei è maestra del sesso orale dà il bianco a Rossella,una vera adoratrice del cazzo,il mio punto di forza è il cunnilingio,certe sere godiamo come pazzi senza penetrazione,sentire la sua linguetta piena di saliva sulla cappella e le improvvise pombate fino a farselo completamente sparire in gola farebbe resuscitare un morto ,i suoi umori hanno un sapore particolare basta dedicarsi al grosso clitoride e presto ricevi getti di squirt in pieno viso,brodino e sperma non c'è di meglio per soddisfarsi.
Purtroppo la settimana vola e dobbiamo lasciarci, l'ultima sera scopiamo in spiaggia fregandosene dei passanti,si fa montare a smorzacandela la cosa che le piace di più,mi aggrappo alle sue generose tettone ,un piacere indescrivibile,non è una che gode in silenzio,quando raggiunge l'orgasmo ulula e quella notte sembra che un branco di lupi sia sceso dai monti,diceva di essere protetta ,in poche ore le ho farcito la passera tre volte fino a crollare sfiniti sull'arenile.
Tornato in pensione ho dormito come un ghiro e nel pomeriggio stipato il bagaglio nel piccolo vano e abbassata la cappotta, sono partito per la mia prima grande avventura.
Studio il percorso,decido di approfittarne per vedere il paese, l'idea è di evitare le autostrade una vera impresa,primo ostacolo il passo del Bracco, interminabile e tutto curve,poi le campagne Toscane e via così verso la capitale ,arrivo in tangenziale in pena notte,non vedo all'ultimo momento il cartello per Napoli, all'epoca non c'era il navigatore, era piena notte e per strada non c'era un'anima,disperato prendo la rampa contromano,sotto ad aspettarmi un'auto dei carabinieri i due se la ridono,la mia prima multa.
Sono distrutto,mi si chiudono gli occhi,dormo qualche ora in auto,dormire un spider vuol dire massacrarsi la schiena ma almeno riesco a tenere gli occhi aperti.
Dopo napoli prendo la superstrada, si fa per dire,la Basentana è stata costruita da poco ma è piena di buche,ormai sono in Basilicata passo Potenza e mi fermo a chiedere.
Normalmente chiedo a donne e qui inizia la sorpresa,se sono sole non rispondono,in gruppo ridono e se ne vanno,ma dove sono finito.
Entro in un bar,parlano un dialetto che pare una lingua,non ha niente a che vedere con l'italiano,per fortuna mi rispondono in modo da farsi capire e finalmente trovo la strada per la cittadina.
Raggiungo quello che sarà il mio ufficio,una signora dai modi bruschi mi chiede chi sono:”proprio un settentrionale dovevano mandare con tutti i bravi ragazzi disoccupati di qui”,le spiego il perché mi risponde stizzita:”anche la gente del posto sa bere il vino,non ci serve un damerino dalle buone maniere”.
Capito non gli sono simpatico, però a malavoglia mi accompagna al mio appartamento,le sorprese non sono finite è una casa a due piani,io abito al secondo,uno stanzone,un camino e una stufa a legna,tavolo due sedie traballanti e una cucina tutta incrostata,poi mi mostra la camera,il letto c'è ma il materasso è umido e con le molle sfondate e come chicca il bagno se così si può definire è all'esterno sul ballatoio una tazza e un lavandino,ma dove sono finito.
Sono sconfortato, è tutto uno schifo e le persone ostili,stanco morto mi addormento avvolto in coperte che saranno lì dalla guerra ,non potevo aspettarmi un accoglienza peggiore.
Mi sveglio di prima mattina,della doccia posso scordarmi,esco e cerco un posto per fare colazione,intorno alla piazza dove abito c'è ne sono tre,uno ha un piccolo dehor esterno e una vetrina pulita con in bella vostra brioche, e pasticcini enormi,almeno il doppio dei nostri.
Mi siedo e attendo il servizio ma non esce nessuno,entro c'è una signora sui cinquanta o almeno così pare :”buongiorno,ho visto che era seduto e non si decideva a entrare,cosa vuole le faccio il caffè”,”magari dopo ora vorrei una di quelle e un cappuccino”,”lo immaginavo lei è del nord,aspetti chiedo a Immacolata come si fa', intanto si sieda fuori quando è pronto la chiamo”.
Pazzesco non sanno fare neanche un cappuccino per non parlare del servizio,sento chiamarmi entro e vedo con la coda dell'occhio una ragazza con un corpo da favola e una massa di capelli lunghi e neri entrare nel retro,mi sarebbe piaciuto vederla in viso ma è stato impossibile.
Stranamente è tutto buono, non parliamo del cornetto mai mangiati di così fragranti, almeno su questo ho cambiato idea:”mi scusi per un po' di tempo vivrò qui,fate gli abbonamenti per la colazione?”,”abbonamenti? Cosa vuol dire? Viene fa colazione e paga una volta al mese”,paese che vai…,le chiedo il prezzo,resto stupito meno della metà che da noi,la signora mi vede perplesso:”se viene ogni giorno facciamo un po' meno”,
esco soddisfatto almeno qualcosa per il verso giusto,ora affrontiamo la megera.
Entro e trovo quello che sarà il mio capufficio, finalmente una faccia simpatica,avrà qualche anno più di me:”ciao gigante nordico,sono Donato, finalmente si sono decisi a mandarmi l'enologo e allora che impressione ti ha fatto il posto”,fingere che mi piace è dura:”ok,ok, sembra uno schifo ma dopo un po' vedrai che ti troverai bene”,”lo spero per ora sei l'unico ospitale”,”devi capire, sono gente chiusa ma quando ti accettano si aprono tutte le porte”,”lo spero,mi dici dove posso trovare un agenzia immobiliare”,”esagerato, agenzia,qui si usa il passaparola,però ovviamente tutto aumma aumma,non chiedere ricevute”,”andiamo bene, comunque devo trovare qualcosa magari con il bagno in casa e una doccia”,”ah,ah,ah,ti hanno rifilato l'appartamento sopra la bottega in piazza,bello scherzo,però ti assicuro che nella trattoria si mangia alla grande,anzi direi che potremmo chiudere e farci un salto “,”ma sono le nove e non ho ancora visto nulla”,” e di che ti preoccupi,qui le cose si prendono con calma,dietro quella porta c'è il tuo laboratorio,dai un occhiata e dimmi quello che manca, stasera ci facciamo un giro alle cantine del paese così ti presento “.
Sono allibito,qui tutto è diverso,ma almeno Donato è simpatico, improvvisamente mi rendo conto di non aver chiamato i miei:”scusami dove trovo una cabina stipel","e cosa ti serve puoi telefonare da qui quando vuoi,ah capito vuoi sentirla fidanzata,esco a fumarmi una nazionale fai con comodo”, ribattere è impossibile,telefono e mi risponde Rosa,prima di chiedermi come sto mi subissa di domande sul,posto e sulle donne del luogo,parliamo per un po',poi mi passa papà.
Li tranquillizzo e mi accordo per una telefonata a settimana e do il numero per le emergenze :”e allora che dici, pranzi da me',ho avvisato mia moglie Donatina che c'è un amico a pranzo,se non vieni chi la sente”,”grazie ma non voglio disturbare”,mi da un colpo dietro la schiena :”scherzi gigante del nord sei di famiglia “.
Incredibile il primo giorno e il capo mi invita a pranzo,non so come comportarmi ma non vorrei che si offenda,:"grazie, accetto volentieri,qui in giro c'è un fiorista?”,”fiori? Meglio qualche pasticcino, andiamo alla pasticceria di Incoronata sono i migliori “.
La moglie è simpatica, finalmente una donna carina che mi rivolge la parola,hanno tre figli due maschi e una femmina:”Vito il vino scarseggia prendi la macchina e vai da Giuseppe “, resto di sasso il ragazzino avrà a malapena quattordici anni, Donato mi vede stupito :”non preoccuparti guida solo in paese,il maresciallo è un un amico”.
Sempre più sorpreso, però la signora Donatina cucina benissimo,unico problema mi costringe a mangiare di tutto,se non mi alzo da tavola scoppio.
“Allora racconta com'è andato il viaggio”, racconto le peripezie e dello strano comportamento delle donne, Donato sorride, Donatina si mette a ridere.
“Qui le brave ragazze non parlano con gli sconosciuti, è normale, però durante le feste si balla e non è uno scandalo se è una persona conosciuta,vedrai ti divertirai,a proposito hai la ragazza”,”brutta storia,ora sono libero come l'aria”,”attento qui se vai con una donna la sposi se no è rovinata per sempre,se si viene a sapere non troverà più un buon marito”.
Donato sogghigna:”gigante, benvenuto in Nordafrica,ma vedrai riuscirai a divertirti,con l'auto che ti ritrovi presto tutte le donne di Rionero,ti guarderanno con ammirazione,mal che vada ti accasi, Donatina ha sorelle e cugine in età da marito, hai solo l'imbarazzo della scelta “.
“Mi state dicendo che qui tutte cercano marito,nessuna e interessata alla carriera o che so io”,”un marito è il sogno di ogni brava ragazza, comunque qualcuna libera e senza speranza la trovi”.
Mi sembra impossibile ma paese che vai usanza che trovi, finalmente alle quattro ci alziamo da tavola,bacio le guance di Donatina poi mi blocco :”tranquillo ti conosciamo, però stai attento con chi non conosci”.
Facciamo il giro delle cantine della città ,ce ne sono tantissime piccole e grandi ,e dovrò controllare tutto il Potentino,credo non bastino due anni per farlo.
Mi accordo con alcuni per un appuntamento e poi la giornata di lavoro finisce,se continuo con questo ritmo diventerò cento chili,stiamo rientrando verso l'ufficio quando un tipo esce dal bar e ci viene incontro.
Buongiorno signor gigante,avrei un appartamento, anzi una casetta fuori paese,lo costruita per mio figlio ma poi è andato in Argentina tenga le chiavi se le piace ci mettiamo d'accordo”.
“Visto,anche questa è fatta tanto hai la macchina e la casa è appena fuori paese prima delle masserie”, a costo di sembrare ignorante mi faccio spiegare cos'è la masseria, pazzesco qui c'è gente che vive come all'età della pietra senza acqua in casa ne riscaldamento tranne il camino che usano anche per cucinare.
Andiamo a vedere la casa,è perfetta anche se molto grande per una persona ,ci sono tutti i confort,il prezzo lo tratta Donato,una sciocchezza con quei soldi su da me non si affitta neanche un garage,in fondo vivere qui non è male anche se sarò costretto a farmi delle gran seghe o sposarmi la più carina.
“Amico,se ci sono problemi a Potenza puoi divertirti,domani ti dò gli indirizzi,sai anche qua occhio non vede..”.
Mi chiedevo come facevano i ragazzi ma per ora di andare a puttane non mi và,passo dal tugurio a prendere le mie cose e finalmente dormo un un vero letto,per ora c'è solo la luce ma domani faccio le vulture e magari se non ci vuole molto tempo metto anche il telefono.
Tutto sembra andare sotto un'altra luce,i posti sono bellissimi,foreste e castelli medioevali,ogni tanto sono invitato a festeggiare dove si balla e soprattutto si mangia fino a scoppiare ,ormai mi sono fatto furbo e non vado oltre.
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