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La panetteria


di Membro VIP di Annunci69.it Curioso917
10.01.2024    |    18.841    |    9 9.8
"Vita sociale pari a zero, alle quattro sono già in bottega per preparare il pane per la mattina, le poche amiche d'infanzia rimaste, cercano di convincermi a..."
Non sempre la vita ti sorride,mi chiamo Giada ho trent'anni da ragazzina conducendo una vita spensierata,i miei erano titolari di una panetteria in una piccola cittadina sul lago Maggiore.
Ho avuto le prime esperienze di sesso a quattordici anni, nulla di che, i primi baci e le prime seghette al fidanzatino di turno.
Fin da bambina adoravo aiutare i miei in negozio, più che altro nel retrobottega, mi piaceva impastare il pane e metterlo nel grande forno a legna, ovviamente in negozio c'erano anche i forni elettrici,ma vuoi mettere il fascino dei ceppi infuocati.
Purtroppo in un brutto incidente i miei se ne sono andati ,un pneumatico forato e l'auto precipita nel lago,sono rimasta sola con la nonna ,una donna ancora giovanile impegnata nel lavoro che spesso la portava in giro per l'Italia,i miei avevano investito un buon capitale per rifare il negozio.
Risultato tanti debiti e l'azienda da portare avanti, non mi è nemmeno passato per la testa di vendere il forno, perciò giocoforza ho interrotto gli studi e mi sono tirata su le maniche.
Vita sociale pari a zero,alle quattro sono già in bottega per preparare il pane per la mattina, le poche amiche d'infanzia rimaste, cercano di convincermi a vendere il negozio ma da quel'orecchio non ci sento proprio.
Le poche ore di svago il sabato sera,ma spesso sono così stanca che me ne sto a casa,una sera entra nel negozio una ragazza, piccola sarà alta 1.60, con abiti lisi ma puliti,ha la carnagione olivastra sembra magrebina o del profondo sud Italia, le chiedo cosa vuole e lei mi risponde un lavoro .
Ha un viso dolce che ispira fiducia,ma a malapena riesco a sbarcare il lunario, non posso permettermi una dipendente, con dispiacere le dico che non ho bisogno, anche se in verità una mano mi farebbe comodo.
Vedo che guarda con desiderio i filoni di pane:”hai fame?”,”un po' è da ieri che non mangio,sei stata gentile ora provo da un altra parte “,non dovrei farlo è una perfetta sconosciuta e non ne conosco le sue intenzioni ma d'istituto le dico che tra poco chiudo il negozio,se vuole può mangiare con me.
Gli si illuminano gli occhi,ma è restia a accettare:”vedi tè,io abito qui sopra,ti invito volentieri è triste mangiare da sola, aiutami a tirare giù la saracinesca,poi saliamo in casa,mia nonna mi ha preparato un arrosto che mi basta per una settimana,prendi quella pagnotta e seguimi “.
Mentre mi aiuta a chiudere mi dice che si chiama Adela, è una ragazza pulita prima di sedersi a tavola mi chiede l'uso del bagno, quando torna la tavola è imbandita, sbarra gli occhi nel vedere tutto quel cibo,mi chiede ancora se può,gli sorrido e lei si butta sull’arrosto ,tra carne e patate ne avrà mangiate tre porzioni abbondanti, resto a osservarla è veramente carina ,minuta con grandi occhi neri, cerco di chiacchierare ma lei ha occhi solo per il cibo.
Quando è sazia,si vergogna di come si è comportata,le chiedo qualcosa di lei e del perché è mal conciata:”scusami, avevo tanta fame, sono figlia di immigrati,mio padre è morto durante la traversata quando io ero ancora una bambina, mia madre se n'è andata tre mesi fa per un maledetto male,sono sola e senza un soldo, ma non voglio prostituirmi o chiedere la carità, mia madre mi ha insegnato l'onestà e io voglio lavorare”.
Questa ragazza mi intenerisce,le chiedo dove abita mi risponde per strada e mi mostra la zainetto con le poche cose che ha:”senti Adela anche i miei mi hanno lasciato, lavoro giorno e notte per tenere in piedi il negozio,non posso permettermi del personale,ma finché non trovi un lavoro poi dormire con me”.
Diventa guardinga :”ti ho detto che non mi prostituiscono né con uomini né con donne , appena posso ti ripago per il pranzo “.
Fa per alzarsi,la fermo per un braccio:”ma che hai capito?ho una stanzetta dove dormivo da bambina,non ho mai fatto sesso e non sono attirata dalle donne,se non ti fidi vattene, volevo solo aiutarti “.
I suoi occhi si inumidiscono:”scusa non volevo offenderti,in questi mesi in strada mi è capitato di tutto, nessuno mi ha accolto come tè,se mi fai dormire qui domani me ne vado ,è mesi che non dormo in un letto”.
“Figurati è un piacere aiutare una ragazza in difficoltà, vorrei fare di più, approposito mi chiamo Giada,se ti va fatti una doccia,in bagno c'è tutto il necessario e nell'armadietto trovi delle tute che uso in casa se vuoi poi ci beviamo qualcosa “.
È felice all'idea di farsi una doccia, naturalmente si chiude in bagno,da fuori le dico che nell'asciugatrice c'è anche dell'intimo.
Sento scorrere l'acqua per almeno 20 minuti , quando esce è un altra persona, ha sciolto i capelli lunghi e ricci,mi scappa da ridere perché ha dovuto risvoltare le maniche e i pantaloni della tuta ,io sono alta 1.80 ,è veramente buffa, anche lei si schernisce e ridiamo di gusto.
Passiamo la serata a chiacchierare e ci scoliamo mezza bottiglia di sambuca, sarà che mi capita di rado di passare le serate in compagnia ma con Adela mi trovo bene.
A mezzanotte tutti a nanna sono stanca da morire e anche lei crolla, c'è ancora diffidenza, entra in cameretta e si chiude a chiave.
Alle 8 sono sveglia,la trovo in sala a aspettarmi,si è rimessa i suoi vestiti:”grazie per tutto,sei fantastica e da tempo che non dormivo in un letto, adesso mi rimetto a cercare “.
Le ricordo che oggi è domenica,ci sono aperti solo bar e ristoranti, e vestita così ha poche speranze di trovare lavoro,mi dice che deve darsi da fare se vuole sopravvivere.
“Adela ti ho già offerto vitto e alloggio, l'ho detto col cuore non ti sto facendo l'elemosina,non posso pagarti ma un aiuto mi farebbe comodo,ma ti avviso che per fare il pane ci si sveglia alle 4,se ti va resti qui, quando apro il negozio puoi riposare e andare a cercare un lavoro “.
È pensierosa non sa cosa fare,le chiedo ancora di restare:”ma tu lavori tutto il giorno,se mi fermo ti do una mano “,”lo vorrei tanto ma se passa la finanza e trova una senza contratto sono rovinata”.
Inizia la nostra strana convivenza, pranzo e cena insieme, Adela a volte cucina e direi non male, qualche ora durante la notte a impastare il pane,poi le nostre strade si dividono,io in negozio e lei a cercare lavoro, l'ho presentata a nonna che l'ha presa in simpatia e non è così scontato mia nonna di carattere è diffidente.
Le amiche ogni tanto si riforniscono da me,alle più intime presento la mia giovane amica, Sonia mi chiede perché non sta con me in negozio,le spiego le mie paure,lei sorride sorniona:”mio marito il maresciallo mi dà retta, se no so come punirlo,o mi dà ragione,o non la vede per una settimana,e poi ,chi non conosce tua cugina Adela,ha tutto il diritto di stare in negozio con tè”.
Adela la ringrazia:”quando non sono in cerca di lavoro sto volentieri con Giada,e poi se io sto in negozio, può sbrigare commissioni o prendere un aperitivo con voi”.
Sonia è sempre stata la più sveglia di noi,le chiede quanto è alta,e la fa girare su se stessa:”bene per gli abiti si può risolvere, sempre se non ti offendi”,Adela la guarda senza capire:”Giada ti ricordi Ornella,quella che è andata a stare a Stresa? Bhe' sembrano gemelle stessa altezza e siluetta solo che la tua amica è molto più bella,e tu sai che apprezzo le belle donne,ti ricordi che non usciva mai due volte vestita uguale,in questi giorni passo da lei per giocare un po' insieme,se non ha cambiato abitudini posso portarti un tir di abiti, vista così direi piedini 38 e 40 di taglia o sbaglio?”, naturalmente in fatto di donne Sonia non sbaglia mai, è felicemente sposata ma da sempre ama le donne, anche con me ci ha provato più volte.
Il viso di Adela si illumina,le dice niente di troppo elegante, Sonia ribatte “sei bella così al naturale”,la mia nuova amica arrossisce, Sonia strizza l'occhio:”adesso devo andare ma quando li provi vorrei vedere come ti stanno “.
Appena rimaniamo sole mi chiede della mia amica ,gli spiego che è sposata ma da sempre lesbica e che gli piacerebbe vederla nuda, scoppiamo a ridere,poi improvvisamente tace,mi guarda dritta negli occhi e mi dice che si spoglierebbe solo per me, sento come un brivido alla passerina e il perizoma si inumidisce, non so che mi succede, non ho mai provato niente per le donne.
Per fortuna entra un cliente e interrompiamo il discorso, devo dire che è in gamba ci sa fare con i clienti, poche parole ma sempre con il sorriso, ora posso permettermi di assentarmi qualche ora,non siamo più tornate sul discorso, quando si tratta di sesso mi sento a disagio.
Una notte mi accorgo che è sulla porta di camera mia,mi fissa in silenzio,io fingo di dormire ma non so che mi prende scosto le lenzuola e allargo leggermente le gambe,quasi a offrirmi al suo sguardo,dopo un po' sparisce e con fatica mi riaddormentato.
Venerdì arriva Sonia con due borsoni dell'ikea pieni zeppi di abiti, Adela sagra gli occhi, sono capi praticamente nuovi, Sonia le ricorda la promessa,lei le dice che è sola in negozio e che non può allontanarsi, naturalmente io ero nel retro che me la ridevo.
Finalmente arriva sabato,si fa per dire,la presento in società, consumiamo un aperitivo in un dehor fronte lago , è una giornata tiepida si sta bene fuori,le presento le mie amiche che subito la subissano di domande ,lei racconta che è originaria del Tagikistan e un po' della sua vita,le ragazze coccolano la nuova arrivata e ci invitano in discoteca,io come al solito declino l'invito ma insisto che Adela vada con loro.
Le ragazze la convincono, è la prima volta da mesi che mangio da sola e la cosa mi mette tristezza,dopo cena passo a trovare nonna, non ho voglia di rimanere da sola.
Rientro a casa a mezzanotte, naturalmente Adela non c'è ancora,mi faccio una tisana e vado a letto.
Non la sento rientrare,ma ho la sensazione di sentire il suo fiato caldo sul collo ,apro lentamente gli occhi non mi sbagliavo,Adela e nuda sdraiata accanto a me,il cuore batte all'impazzata,ma lei porta un dito sulla bocca come per dirmi di fare silenzio,poi mi abbraccia forte e il suo fiato si fa più regolare.
Sento odore di alcool,si è sicuramente ubriacata e ora dorme stretta a me, vorrei baciarla, sento scosse dalla figa al cervello ma non voglio svegliarla,mi addormento col calore del suo corpo,un sonno tormentato,dove ci possediamo a vicenda e le donò la mia verginità.
La mattina è lei a svegliarmi con un bacio a fior di labbra ,apro gli occhi e ora la vedo completamente nuda,il suo corpo minuto è bellissimo,i lunghi capelli le coprono il seno,sembra un quadro delle divinità antiche.
Con un dito mi sfiora le labbra le apre e incolla la bocca sulla mia,mi sento come in un sogno dischiudo le labbra e lascio entrare la sua lingua.
Ci limoniamo per un tempo infinito mentre lei mi accarezza tutto il corpo,poi mi cala le spalline e attacca la bocca a un mio seno,mai provate simili sensazioni,sono pervasa da piccoli orgasmi, sento che sotto sono un lago.
Mi succhia il capezzolo e palpa l'altro seno, non ho difese e non le desidero, scende baciandomi lungo tutto il corpo,la lingua gioca con la fossetta del mio ombelico,sono pervasa da brividi, finalmente so cos'è il piacere.
Evita di toccare la vagina e scende lungo una gamba,mi lecca in mezzo alle dita e le succhia uno per uno,poi riserva lo stesso trattamento all'altra gamba è un'agonia di piacere.
Quando la sua lingua lambisce le grandi labbra,mi esplode il primo vero orgasmo,urlo il suo nome e le chiedo di non smettere.
Ormai si è impadronita del mio scrigno, continuo a secernere umori,lei se ne nutre, quando raggiunge il clitoride,mi sembra di impazzire,le metto le mani sulla testa e la tengo incollata alla passera, continua a succhiarmi il clitoride e un dito si fa spazio e entra dentro di me, seguito da un secondo,mi sditalina e gioca col mio clito.
Una cosa per me impensabile è un orgasmo mai provato urlo e rivolto gli occhi,gli spruzzo liquidi sul viso, quasi mi sento svenire dal piacere,lei continua a masturbarmi e cerca le mie labbra, sento il sapore dei miei stessi umori,le lingue frullano nelle nostre bocche,mi stacco e lecco il mio seme dal suo viso.
Adela mi porta ancora all'orgasmo ,poi mi mette in bocca le dita intrise del mio piacere.
Mi lascio andare sul letto svuotata e senza energie, Adela mi guarda con tenerezza:”grazie è tanto che ti desidero, non ho mai provato nulla per una donna,ma quasi ho paura a dire quello che provo per te,ti prego non respingermi”,non la lascio finire e la bacio ,un bacio da amanti qualcosa di passionale e travolgente,comincio a comprendere Sonia,ma le altre donne non mi interessano”.
Andiamo sotto la doccia senza parlare,ma continuiamo a baciarci,Adela si mette in ginocchio e mi lecca la figa ,tremo e le vengo ancora in bocca.
Scendiamo in negozio nude a prendere le brioche di ieri, facciamo colazione, per noi parlano gli occhi,da oggi tutto sarà diverso.
Adela mi dice che la fatica la fa solo lei:”anche la mia gigiotta ha bisogno di attenzioni, stasera tocca a te,gustare i miei succhi, mi ha fatto godere ma voglio molto di più”,ci baciamo e ci baciamo ,poi ci vestiamo per uscire a goderci la bella giornata.
Senza renderci conto siamo mano nella mano, Sonia è al solito bar ci vede e ci viene incontro:”e brave le mie amichette, finalmente vi siete decise,cara Giada vedevo come la guardavi e come lei ti desiderava, godetevi il vostro amore,e ricordatevi che è una cosa bella ,certo non potrete avere figli ma chissà cosa può succedere, finalmente ti sei sboccata, Giada, Adela vi voglio bene,se vi andrà di cambiare minestra ricordatevi della vostra amica”, come al solito mi bacia ma questa volta stampa le labbra sulle mie.
Per me è tutto nuovo, non ho mai avuto un fidanzato, figurarsi una donna,ma è bellissimo sentirsi desiderate, spero di riuscire a darle l'amore che merita, anche se ho paura che per lei possa essere solo un gioco.
Adela mi vede taciturna,mi chiede se mi sono pentita,le confesso le mie paure lei mi sorride :” non so come andrà a finire la nostra storia,se tu lo vuoi lo scopriremo insieme, fino a ieri ho fatto sesso solo con uomini, con tè ho seguito il mio istinto, credimi non è riconoscenza ti desidero veramente. Se l'altra sera non mi fossi ubriacata non avrei trovato il coraggio,ma ti desideravo da quando ti ho conosciuto,quella sera della discoteca Sonia ci ha provato con me,ma ha capito che volevo solo te”.
I battiti del cuore aumentano di pari passo alla voglia di baciarla anche in pubblico, Adela anticipa le mie intenzioni e mi bacia lì in mezzo alla gente.
Qualcuno sorride,altri si allontanano sdegnati commentando in malo modo, rispondo al suo bacio con tutta la passione che ho , siamo come racchiuse in una bolla, stiamo dando spettacolo ma va bene così, non c'è nulla di male amarsi.
Ci risvegliamo dalle urla di ragazzotti che ci chiedono se vogliamo una mano, l'unico pensiero è tornare a casa e dare sfogo al desiderio.
Entriamo in casa allacciate come serpenti mentre continuiamo a baciarci,a malapena raggiungiamo la camera da letto, siamo prese dalla furia di godere dei nostri corpi,in un lampo siamo nude una tra le braccia dell'altra.
Voglio restituire il piacere che mi ha donato,Adela capisce si stende sul letto e allarga oscenamente le cosce, desidero nutrirmi di lei, avvicino il viso alla sua fighetta,il suo profumo mi inebria, sono attirata come una falena dalla luce d'una lampada.
Adela con le dita allarga le labbra del suo fiore,con la lingua ne segno i contorni,poi affondo in quel pozzetto bagnato, Adela ansima e con le cosce mi imprigiona il viso, succhio il clitoride come fosse un cazzetto,lei si agita come una biscia e esplode il primo orgasmo liberatorio.
Le offro il mio fiore mentre mi nutro del suo,i suoi umori hanno la consistenza e la dolcezza del miele, godiamo delle nostre lingue e delle dita che si insinuano in profondità.
Il respiro accelera, ansimo di piacere, raggiungiamo insieme il traguardo, Adela mi imbranata il viso di umori e urina, mentre continua a divorarmi la figa.
Ci abbandoniamo tra le lenzuola in un tenero abbraccio,il sonno ci avvolge abbandonate una tra le braccia dell'altra.
Il tempo di un pasto frugale e andiamo a trovare mia nonna,in una piccola cittadina le voci corrono come il lampo,la panettiera sempre da sola mai vista con un uomo che si bacia all'aperto con una donna, c'è di che parlare per settimane,per strada le persone ci sorridono,ma noi non siamo imbarazzante,ci teniamo per mano e salutiamo tutti.
Arriviamo da nonna Ada,ci riceve con un largo sorriso,mi sa che ci ha sgamate, figurarsi se le comari non l'hanno avvisata:”ciao ragazze, entrate ho preparato una torta per festeggiare il pensionamento ,ma mi sa che si festeggia anche qualcos'altro “.
Divento rossa come un peperone, nonna mi accarezza il viso:”tesoro non sono mai stata una bacchettona, l'amore è amore e Adela è una brava ragazza, piuttosto sono preoccupata per te,so che non ti sei fatta le tue esperienze con gli uomini,se dovesse venirti la voglia devi essere sincera con Adela, ricordati che un rapporto si basa sulla sincerità “.
Adela mi bacia una guancia:”hai ragione Ada,o devo chiamarti nonna, Giada ha saltato certe fasi della vita,ma sento di amarla e mi sento corrisposta, qualunque cosa succeda la affronteremo insieme “.
Nonna ci stringe a sé e ci bacia,poi và in camera e torna con un sacchetto:”mi sa che la mia bambina è vergine,qui c'è qualcosa per giocare,con questi mi sono molto divertita dopo la morte di nonno, consideratelo un incentivo alla coppia “.
Guardo nel sacchetto,ci sono vibratori di ogni specie e misura, Adele ride:”hai capito la nonna, Ada sei una donna fantastica, Dio mi ha portato da voi è il premio per tanta sofferenza “.
Festeggiamo il doppio evento, Ada tra una settimana è in pensione e si offre di stare un po' dietro al banco per permetterci di avere più tempo per noi.
Il lavoro del negozio non risente della situazione, anzi la curiosità ci procura nuova clientela, grazie a nonna, qualche volta posso portare Adela a vedere le bellezze del lago Maggiore.
Naturalmente ho perso la verginità la sera stessa della festa, Adele è stata dolcissima ma dopo attimi di dolore,mi sono fatta sfondare e non solo la micetta.
Qualche volta invitiamo Sonia nel nostro letto ma con lei è solo sesso, noi ci amiamo veramente , coroniamo il nostro sogno durante le ferie in Francia,una cerimonia intima ci sono solo nonna e le amiche più intime coi rispettivi mariti.
Ora siamo veramente una famiglia felice,ci manca di realizzare solo un'altro sogno,un figlio.
Ma questa è un altra storia .





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