incesto
Andrea & Andrea
di Curioso917
12.12.2024 |
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"“Amore , magari abbiamo preso fischi per fiaschi ma non voglio parlare con mamma prima di sapere la verità, se sei d'accordo domani prima del lavoro andiamo..."
Andrea & Andrea Io Andrea ,lei Andrea la mia dirimpettaia ,siamo amici da sempre e non per modo di dire,le nostre madri sono rimaste gravide insieme e nello stesso giorno a distanza di poche ore siamo nati,un destino segnato.
Abitiamo da sempre in un piano attico in centro,anche i terrazzi sono comunicanti, anzi da quando hanno rimosso la barriera è uno spazio unico.
Praticamente cresciuti insieme,da bambini eravamo convinti di esserne fratelli,si dormiva spesso insieme a volte nella mia o nella sua cameretta,le nostre madri hanno sempre avuto un rapporto simbiotico pur avendo caratteri diversi,mamma estroversa e piena di iniziative,Silvana sua madre praticamente mia zia, più pacata ma disposta a seguirla in tutto.
I nostri padri,soci in affari e amici dalle elementari, hanno gli stessi hobby,palestra, footing ,ciclismo e il poker,le madri preferiscono il ballo e le serate tra amiche.
Premetto tra noi non c'è mai stato nulla tranne soddisfare le curiosità infantili,lei è stata la prima a mostrarmi la topina e io il pisello, abbiamo cercato di imparare come si bacia con la lingua ma con risultati a dir poco comici.
Praticamente una famiglia allargata, spesso si mangiava insieme,si andava fuori porta nei weekend,e sempre in ferie insieme, praticamente da sempre uniti e confidenti , potevamo contare l'uno sull'altro.
Dopo l'adolescenza il rapporto è cambiato ma sempre affettuoso,i primi amorazzi e i percorsi scolastici che ci hanno fatto intraprendere strade diverse, unica cosa la compagnia in comune, praticamente il locale di Mario era il nostro covo,le sue entrate dipendevano quasi esclusivamente dal nostro grande gruppo, questo e la casa senza barriere ha favorito il prosieguo dell'amicizia.
Vederci insieme si direbbe che siamo veramente fratelli, lei una puledrina alta come me,snella capelli neri a caschetto e occhioni verde smeraldo,io alto un metro e ottanta, stessi occhi e colore di capelli ma con il fisico forgiato dal nuoto e dalla palestra ,un luogo privilegiato per trovare ragazze disponibili,dalle confidenze anche a lei piaceva cambiare spesso minestra,diceva che prima o poi avrebbe trovato quello giusto, ma secondo me gli interessava solo divertirsi, del resto era quello che facevo io.
Un giorno irrompe in casa:”vieni sul terrazzo devo parlarti”, è scura in viso,la seguo, “cazzo,cazzo, l'ho fatta grossa,sai Marina la mia migliore amica, si lei quella che si sposa ad agosto “,”embhe' felicitazioni “,”no non capisci mi ha quasi beccata col suo uomo,un pappamolla che te l'ho raccontato,siamo usciti insieme dalla toilette delle donne, naturalmente abbiamo negato che fosse successo qualcosa,lui il meschino le ha detto che il bagno dei maschi era occupato e che ci siamo visti solo nell'antibagno ma temo che lei non ha mangiato la foglia “,”e io che c'entro”,”le ho detto che da poco ci siamo innamorati , che ho messo la testa a posto e gli altri uomini non mi interessano “.
“Chi io,non potevi coinvolgere uno dei tuoi torelli “,”Marina non è scema,ci vuoi tu un ragazzo in ordine e che mi conosce da sempre,pensaci è possibile che tra noi scatti la scintilla “.
A dire il vero non ci ho mai pensato,sai non ti ho mai vista come donna e per recitare la parte devo essere coinvolto”lo dico seriamente non mi vedo nei panni di un suo amante anche se oggettivamente è una gran gnocca.
“Ah non mi vedi come donna, guarda “mentre lo dice si sfila il maglioncino mettendo in mostra due tette perfette con capezzoli grossi come fragoline:”visto,sono donna più delle sciattelle tutte silicone che frequenti,sei uno stronzo “.
Si gira per entrare in casa io la raggiungo :’scusami non pensavo ci tenessi tanto all'amicizia di Marina , dai non prendertela sai che poi sempre contare su di me”.
Mentre lo dico non posso farne a meno di guardare quel seno splendido danzare a ogni passo, Andrea mi guarda sorniona si stringe i seni tra le mani :”allora ti sei accorto che sono femmina",sdrammatizzo:"veramente sei la prima che ho visto nuda anche se dall'ora sei leggermente cambiata e direi in meglio “,per la prima volta la vedo arrossire,le passo il maglioncino per rivestirsi, facendolo le sfioro un capezzolo,lei mi guarda fisso negli occhi:”bel cambiamento vero? E allora mi aiuti?”
Non gli avrei mai detto di no, figurarsi ora che sono ipnotizzato dalle sue tette:”dimmi rompiscatole”.
“Ehm, si tratterebbe di stare insieme con loro per un weekend lungo in montagna,da venerdì al lunedì, praticamente dovresti fare il fidanzato,riesci a liberarti?”,”scherzi per la mia futura sposa questo e altro”,se non mi abbasso in tempo mi centra con un cuscino del divano.
“Andiamo bene, appena fidanzati e già il primo litigio, imparerò a sopportare un acida megera,ora devo scappare poi mi racconti i particolari” .
La cosa potrebbe farsi interessante è da tempo che non mi faccio delle belle scarpinate in montagna e primavera è la stagione ideale,la sera mi dice che il weekend è fissato tra due settimane,prendo ferie e il giovedì sera preparo lo zaino.
La sera è previsto l'incontro con la copia, Marina la conosco a dire il vero tempo fa c'ho fatto fatto il cascamorto, Fulvio il suo ragazzo è uno nuovo da poco in città , è un bell'uomo ma a pelle non mi sembra il tipo d'amore per tutta la vita, non è neanche il mio caso ma non ho mai illuso nessuna,mi dà idea di un viscido approfittatore e Marina è benestante,propongo di andare con la mia Freemont, così da fare il viaggio insieme.
Serata niente di che,il tipo continua a sbaciucchiare l'amica ma mi dà sempre più impressione di falso, mi riservo di parlarne con Andrea al rientro.
Ad un certo punto la mia quasi sorella mi rifila un calcio in uno stinco, capisco l'antifona devo fingere la parte del fidanzato innamorato, ho accettato e mi accingo a baciarla,mi avvicino alle sue labbra che sanno le fragola, un bacio leggero ma poi l'impulso è più forte di me, con la lingua le forzo le labbra ,per un'attimo mi stringe le spalle e forza le labbra poi si lascia andare.
Un bacio interminabile,intimo,che vale più di tante false smancerie,cosa provo non lo so, è qualcosa di nuovo,diverso, certo Andrea è una bella donna,ma nella mia esperienza non ho mai provato un tale piacere nel baciare e come ci fossimo concessi totalmente.
Questa cosa mi sta prendendo la mano, anche dopo il bacio non posso fare a meno di guardarla con occhi da pesce bollito, lei sembra non accorgersene, ma qualcosa tra di noi sta cambiando.
A fine serata salutiamo l'amica che prende da parte Andrea,quando torna da me è sorridente:”bravo, c'è cascata in pieno”,fa indifferente ma sono sicuro che anche per lei….
Ci salutiamo, questa volta baciandoci le guance, quando sta per entrare nel suo appartamento si gira :”comunque volevo dirtelo baci bene “,”sarà la partner,buona notte “.
Certo, la battuta non mi manca,ma se non ragionavo con la testa, non l'avrei lasciata andare, ho difficoltà a prendere sonno, sono confuso, da un lato è come una sorella ma quel bacio mi ha messo in subbuglio.
Chiudo gli occhi e vedo il suo seno e le sue labbra , sembra impossibile ma mi sembra di sentirne ancora il profumo,poi mi dico, Andrea che fai è come una sorella,una notte di tormento dove testa e cuore sono in conflitto.
Venerdì di prima mattina partenza, Andrea si siede accanto a me,parla ma l'unica cosa che sento è il suono della sua voce, carichiamo gli altri e partiamo, destinazione Ceresola Reale, Marina ha una baita verso il colle di Nivolet.
Mi sto facendo le mie seghe mentali, finito il weekend per un po' la evito quello che sento non e giusto ma basta che guardo come accavalla le gambe e i miei buoni propositi si volatilizzano.
Nonostante il viaggio si parte per una prima escursione,io e Fulvio davanti e le due dietro a chiacchierare,ad ogni gruppetto che incontriamo il fetente fa apprezzamenti pesanti su ogni turista straniera che incontra la cosa mi infastidisce ma sono fatti loro, finito weekend non voglio avere più niente a che farci.
L'unico tarlo è come può Andrea essersi fatto uno così, sarà la competizione tra donne oppure non è un millantatore ma un gran sciupafemmine.
È stupido ma l'idea che si è fatta toccare da uno come lui mi manda in bestia :”ehi Marina il tuo fidanzato si sente trascurato e io voglio stare un po' con Andrea”,le due ridono e finalmente sono al suo fianco. Durante il percorso parliamo solo delle bellezze della natura, anche se per me la cosa più bella l'ho accanto, ritorniamo al crepuscolo,cenetta alla valdostana e poi in baita.
Problema non scontato,un letto matrimoniale da dividere,lei tranquillamente si spoglia e indossa un pigiamino con i personaggi dei fumetti,cerco di fare l'indifferente ma l'inquilino sotto non collabora, Andrea punta gli occhi proprio li,ridacchia e si infila sotto il piumino.
La seguo,non so come mettermi l'unica è girare le spalle sperando che il randello si calmi,si avvicina al mio orecchio e bisbiglia:”vedo che hai preso la parte sul serio”, mentre lo dice le sue mani mi accarezzano i pettorali.
“Dai smettila non sono fatto di legno “,”dici,mi sembra di aver visto un bastone,dai piuttosto di stare male ti faccio un lavoretto di bocca,ma non montarti la testa al rientro fratelli e amici come sempre “.
Se cedo non torno indietro, qualcosa è cambiato nei suoi confronti ,la sua manina è scesa a stringere il pacco e a accarezzarlo,le levo la mano :”odio le sveltine,lascia perdere dormiamo”, si volta stizzita :”dormi ,a quanto pare mi hai preso per una puttana ninfomane, tieniti la tua idea”.
Notte terribile, sento il suo respiro il suo profumo ma dopo quanto successo non oso toccarla,ho fatto una cazzata la voglio,la desidero al di là di ogni logica, vorrei andarmene per starle lontano ma ho fatto una promessa.
Mi sveglio è accoccolata a me' con la sua testa appoggiata al petto, istintivamente le accarezzo i capelli, lei apre gli occhi:”scusa non volevo non so cosa mi capita”.
È il momento dell'abbandono, le bacio la fronte e scendo lungo il collo,il suo corpo vibra al contatto delle labbra, infilo il naso nella fossa del suo seno e ne aspiro il profumo.
La verga mi fa male da quanto è dura,lei stringe i seni con le mani offrendomi i suoi capezzoli,lecco e succhio come non ci fosse domani, la stanza è piena dei suoi ansimi, lentamente scendo verso la metà,sulla passera solo un ciuffo di peli,grandi labbra gonfie e vermiglie, impossibile resistere.
Ormai ho perso il controllo,mi tuffo a leccare il miele che esce copioso,ha un profumo selvaggio, profumo di donna.
Mi dedico ad un lungo cunnilingio ogni volta che stimolo il clitoride caccia piccolo urletti, è in preda ad una miriade di piccoli orgasmi mi schiaccia la testa per paura che smetta ma lungi da me' farlo, voglio che goda a costo di soffrire.
Mi dedico al clitoride, mordicchio,succhio,le dita si insinuano nel profondo della tana,ha il fiato accelerato poi improvvisamente urla e mi riempie la bocca con uno squirt.
Marina allarmata spalanca la porta, resta bloccata sulla soglia,a guardare l'amica contorcersi nell'orgasmo, Andrea la vede e tenta di coprirsi.
Marina imbarazzata dice che sono pronti per l'escursione ma di prenderci il nostro tempo,poi esce e chiude la porta.
“Ora basta, scopami non ne posso più,pensa quel che vuoi ma prendimi “, appoggio il glande al suo scrigno,una leggera spinta e affondo fino alla radice,la sua tana è bollente fatta per il sesso,mi incita,inizio a cavalcarla prima lentamente poi con più forti affondi.
“Scopami bastardo è una vita che lo voglio,non fermarti sono la tua troiaaaa”ha un altro forte orgasmo,ormai sono al limite,cerco di uscire per spruzzare sul pancino ma lei mi artiglia i fianchi con le gambe impedendomi di uscire, grugnendo vengo e le riempio il ventre,:”si,si,così dai, finalmente sei mio, è meraviglioso sentire il tuo seme dentro di me, grazie, grazie,ora puoi giudicarmi come vuoi e trattarmi come la peggiore delle troie”,singhiozza,gli occhi si rigano di lacrime.
Non penso nulla di male di lei, anch'io inconsciamente l'ho sempre voluto,la stringo a me e la riempio di coccole,non so cosa accadrà domani tra di noi ma non voglio rinunciarci.
Ci scambiamo tenerezze,un rivolo di sperma le esce dalla vagina,da buona porcellina la raccoglie con un dito e lo succhia,non è certo questo a fermarmi la bacio come mai ho baciato, passione tenerezza desiderio, qualcosa di mai provato.
Bussano alla porta :”ehi voi due siamo stanchi di aspettare,sbrigatevi Marina è affamata “,un sorriso,un ultimo bacio e corriamo sotto la doccia.
Ci passiamo sui corpi la spugna a vicenda,le sue manine risvegliano il randello che torna a puntare al cielo:”fermati, oppure digli che vadano da soli “,lei mi guarda, risoluta esce dalla doccia ancora insaponata indossa l'accappatoio e va a dire agli amici che noi ci fermiamo in baita.
Non occorre parlare, passiamo la mattinata a conoscere i nostri corpi,nessuna forma di sesso è preclusa,la prendo in tutte le posizioni,con le labbra mi succhia anche l'anima ,beve e si lecca le labbra ,tempo di riprendermi e la scopo con forza a pecora, potrei continuare per ore tanta è la voglia ,alla fine scarico nella sua passera calda come una fornace le ultime gocce di sperma che ho in corpo.
Questa volta si và in bagno a turno,a quest'ora abbiamo altri appetiti da soddisfare, andiamo al ristorante della serata precedente, a tavola passata la frenesia possiamo parlare di noi.
“Senti Andrea è successo”,”non dire niente, l'abbiamo voluto entrambi,a casa tornerò l'amica di sempre”sul viso un velo di disappunto:”perché non provarci abbiamo un sacco di cose in comune, non ho mai voluto pensarci ma tu mi piaci e sto meglio con tè che con qualunque altra donna”,un attimo di silenzio che pesa come un macigno,poi la sua espressione cambia.
“Sei sicuro,non sono una facile,sai tutto di me', i miei vizi,le mie sbandate,il fatto che sono stata con una miriade di uomini “,”che importa,una compagna da sempre ,una donna che conosco e ammiro di una bellezza disarmante, intelligente e onesta anche se con la sua migliore amica...ma dimmi perché con quel caprone”,” credimi non pensavo di fare nulla,solo fargli calare le braghe e minacciare di dirglielo alla mia amica,non voglio che sposi uno così,la renderà infelice”,”tesoro almeno questo posso dirlo, insieme siamo una forza vedrai riusciremo a smascherarlo quello quando vede un pelo di figa và in tilt è meglio che Marina se ne renda conto prima che sia troppo tardi.
In quanto a noi se lo vuoi voglio provarci,credimi per me' è stato diverso”,”mi stringe forte le mani:”anche per me', però ti confesso che ho un po' di paura,paura di deluderti,di ricascarci alla prima occasione ma voglio anch'io provarci dopo questi giorni tra noi tutto è cambiato,o il nostro rapporto cambia o ci perderemo e non lo voglio “.
Un lungo bacio preludio di quello che succederà in questi giorni, spazzoliamo un secondo gustoso,ci fermiamo solo per non appesantirsi troppo,dopo pranzo ci inerpichiamo per un sentiero,felici di essere insieme.
Rientriamo al tramonto, Marina è ai fornelli, Fulvio è preso a guardare il tablet.
“Alla buon'ora, divertiti?","sì cara non sai quanto”,”posso immaginare ,dai preparatevi è quasi pronto ma domani tocca a tè “, cenetta tranquilla in allegria,tiriamo tardi con giochi di società e una bottiglia di buon cognac, al primo sbadiglio di Marina salutiamo e andiamo in camera.
Si preannuncia una notte di fuoco,mi bacia,un bacio erotico con la lingua che perlustra ogni anfratto :”vado a prepararmi, aspettami”,la leccherei sudata com'è ,aspettare è un tormento,mi sdraio e solo a pensarla ho un erezione da paura,quando esce mi guarda come un gatto il topo passandosi la lingua sulle labbra:”sbrigati ti desidero”.
Mi preparo in un lampo e torno da lei, Andrea fa ballare tra le mani un flaconcino :”vediamo,se ti meriti il premio”,deglutisco e mi butto tra le sue braccia.
Una notte indimenticabile, spero una tra le tante,un mix di libidine e qualcosa di diverso che ancora non sono pronto a chiamare col suo nome .
Le labbra percorrono i corpi,le mani palpano si intrufolano ovunque poi ci fondiamo non sono io a possederla i nostri corpi sono solo lo strumento, facciamo l'amore per ore senza un attimo di sosta,basta un suo sguardo per fare l'effetto di una pillola blu,a notte fonda crolliamo con la verga ancora in lei,un piccolo riposo propedeutico ad altre ore d'amore.
Per questa notte non colgo l'ultimo fiore,ci sarà tempo almeno spero, voglio vivere intensamente la nostra storia e lo leggo anche nei suoi occhi.
Alle sette mi sveglio,con la mazza tra le sue chiappe è dura resistere ma dobbiamo parlare, confabuliamo su come fare a smascherare il cacciatore di dote,un piano che può anche funzionare dato la sua voglia di figa maniacale, telefono a una mia ex che ha fatto una scelta diversa,gestisce un'agenzia di escort, costerà una cifra ma per salvare un'amica ne vale la pena,ci mettiamo d'accordo per fare scattare la trappola per il sabato successivo,ripassiamo il piano e alle nove siamo pronti.
La gornata è fantastica il sole splende e l'aria è tiepida,scarpiniamo in allegria,ogni tanto mi tira per un braccio e mi bacia, per l'ora di pranzo raggiungiamo una radura fiorita,il posto giusto per stenderci al sole mangiare un panino e goderci il panorama, naturalmente ci buttiamo in lunghe pomiciate,sono passati solo tre giorni dal primo bacio e ora non riusciamo a farne senza.
La sera rientriamo distrutti, abbiamo chiesto troppo senza allenamento, ci addormentiamo uno tra le braccia dell'altro ed è bellissimo.
Il rientro è un po' caotico ma verso sera salutiamo gli amici e l'invito al ristorante,i nostri genitori sono via per due giorni possiamo vivere con calma il nuovo sentimento.
La notte sono fuochi d'artificio,non mi stanco mai di lei del suo corpo sinuoso e del miele della sua micetta, purtroppo domani ci aspetta il lavoro ci addormentiamo come una coppia responsabile ma il suo pancino è farcito dal mio seme.
Per portare avanti la trama ,tutte le sere andiamo al bar, fingo di prendere confidenza con Fulvio,ogni volta che rimaniamo soli grazie al coinvolgimento di Andrea parliamo di donne e di come le conquista con facilità il suo motto:”quando a una donna prude la figa puoi farne tutto quello che vuoi, basta capire cosa le piace e cade nella rete come una pera matura”,si vanta di aver convinto una ragazzina a battere per pagarsi le ferie.
Mi fa schifo vorrei spezzargli le ossa ma mi limito a registrare,da un paio di giorni non si dorme insieme con l'arrivo dei genitori dobbiamo ritagliarci i nostri spazi, non siamo ancora pronti a dare la notizia.
Arriva il sabato e scatta la trappola finale, Andrea aveva convinto Marina ad accompagnarla fuori città per un ipotetico interessamento sull'acquisto di un'auto usata,chiamo Fulvio gli dico che ho per le mani due bellissime ragazze disponibili e porche ma non ho un posto dove andare.
Come immaginavo mi offre casa a patto di entrare nei giochi, qualche giorno prima Andrea aveva lasciato a casa sua una pochette,ottima scusa per piombare all'improvviso con Marina.
Devo dire che la mia amica ha scelto bene le ragazze,belle e con facce da porche,la tariffa era già pattuita,pago le marchette e do le ultime raccomandazioni.
Quando Fulvio apre la porta gli si illuminano gli occhi,una delle due lo bacia senza dargli neanche il tempo di pensare, già in salotto gli abiti volano entriamo in camera pronti alla kermesse, o meglio lui è pronto, sarà l'attore principale circondato da due Erinni pronte a consumarlo prima di entrare furtivamente le spengo lo smartphone , vedremo che scuse si inventerà all'arrivo delle ragazze.
Le due si danno da fare,prima uno spettacolino Lesbo per riscaldare l'ambiente poi in modo da vere maiale, spingono Fulvio sul letto,una prende in bocca l'uccello che svetta eccitato, l'altra si mette a carponi sulla faccia offrendo la passera da leccare,ormai è perso,una ragazza con la bocca gli srotola un preservativo e si distende scosciata in attesa della mazza, guardo l'ora e furtivamente mi dileguò.
A sera ricevo l’invito di andare a cena da Martina, quando arrivo entro e vedo la sua faccia da funerale e Andrea che la consola.
L'hanno beccato sul fatto con ancora il biscotto intinto nella topina di una delle due mentre l'altra giocava con l'amica,scena madre ,pianti isterici e piatti vasi tutto quello che le capita tra le mani gettati sul fedifrago traditore,lui ha il coraggio di tentare di scusarsi ma riceve uno sputo in faccia ,prima di andarsene per sempre Marina getta l'anello di fidanzamento nel water e schiaccia lo sciacquone,le due si sono dileguate in un attimo ridendo divertite.
“Tesoro se ti và prepara una carbonara c'è tutto l'occorrente sul tavolo”,vado in cucina mentre lei cerca di consolare l'amica senza troppo successo, quando le sento dire che forse è colpa sua,che non sapeva soddisfare il suo uomo, spengo l'acqua e vado a mettere in chiaro chi era l'uomo che stava per sposare a costo di farle perdere l'amicizia.
Capite le mie intenzioni Andrea mi fulmina con lo sguardo ma io sono deciso a vuotare il sacco , evito di parlare della faccenda della toilette ma le dimostro cosa era l'uomo che stava per sposare.
Ie racconto che ero d'accordo con Andrea per smascherarlo e che da subito non mi era piaciuto, poi le faccio ascoltare alcune registrazioni fino a quando passa dal pianto alla rabbia.
“Avete ragione quel bastardo non mi meritava, se penso che stavo mettendo su casa per creare il nido d'amore mi prenderei a schiaffi, quanto possono fare male gli uomini”.
“Credimi ho visto cattiveria sia in uomini che in donne, ma e stupido smettere di credere che dietro l'angolo potrebbe esserci l'uomo giusto, io pensavo di divertirmi fino a 40 anni, poi mi sono fatto convincere da Andrea che era giusto darti una mano per evitare un enorme sbaglio e adesso sono innamorato perdutamente “.
Andrea mi guarda con occhi languidi,lacrime le rigano il viso fino a scivolare nella scollatura:”non avevo il coraggio di confessarlo nemmeno me stessa, anch'io ti amo forse da sempre ma stupidamente avevo paura di perderti anche come amico”.
Un bacio suggella i nostri sentimenti, Marina ci guarda commossa,”siete bellissimi, guardando voi capisco che l'amore esiste,ti prego Andrea non abbandonarmi almeno come amica ne morirei”,la frase mi ha colpito,non ci sarebbe niente di male ma se fosse così mi dispiace che Andrea mi abbia tenuto all'oscuro.
Faccio finta di nulla, l'atmosfera ora è distesa,finisco di preparare la carbonara mentre Andrea mi stringe la vita e sbaciucchia il collo, mi rendo conto che non potrei più vivere senza di lei e che questo è l'amore.
Ceniamo nella ritrovata armonia, Marina mi fa i complimenti per come ho preparato la pasta,io mi scherno ma è veramente venuta bene:”ehi cara non crederti che un domani cucini sempre io”,”assolutamente no ma pregusto l'idea di fare a gara su chi prepara i più gustosi manicaretti”, ridiamo divertiti dei nostri stessi battibecchi la serata prosegue tranquilla ogni tanto sul volto di Marina appare un sorriso, sarà dura per lei dimenticare ci vorrà tempo ma almeno è scampata a un triste destino.
A ora tarda ritorno a casa da solo, Andrea si ferma a farle compagnia o forse non solo quello, ci sarà tempo per le spiegazioni spero solo che si apra un rapporto vero e basato su fiducia e sincerità.
Faccio fatica a prendere sonno, vorrei avere accanto lei il mio amore e poi l'immagino fare sesso con Marina è un tormento mi tocco la verga dura come pietra se continuo così sporco le lenzuola,devo alzarmi andare in bagno e spararmi un segone, calmato torno a letto e mi riaddormento.
Al mattino ci incrociamo al bar sotto casa, subito la bacio tanto è il desiderio di lei :”amore , è domenica ti andrebbe di andarcene al mare? La giornata è splendida, magari prendiamo un po' di sole e poi se ti và ti porto in un posto carino tutto a base di pesce “accetta ma leggo preoccupazione sul volto.
Tempo di prepararci e siamo in strada,Andrea è stranamente silenziosa,lei che di solito è impossibile farla tacere,ha là testa appoggiata alla mia spalla destra , basta questo a farmi sentire bene,ad un tratto rompe il silenzio.
“Andrea con ste sto bene, non sona mai stata così con un uomo “,mi irrigidisco mi aspetto un ma: “dimmi cosa non va',ti conosco da sempre , c'è qualcosa che ti opprime eppure dovresti essere contenta per Marina “,”è proprio di lei che dovrei parlarti ",'lascia stare credo di aver capito,con c'è nulla di male l'importante è che ci amiamo”.
Mi fermo in una piazzola:”Andrea non hai nulla di che vergognarti,provi qualcosa per lei?”,tace sembra riordinare i pensieri:”si,credo di sì,in passato sono stata con altre donne ma con lei è diverso “,’mi lasceresti per lei”,”no ti amo, non ho mai avuto il coraggio di ammetterlo ma ti amo da sempre ma non me la sento di rinunciare a Marina,questa mattina volevo dirle che tra noi era finita ma non ho avuto il coraggio,non ora dopo la sua delusione”.
“Tesoro non deve necessariamente finire, dipende solo da te,non sono geloso di una donna soprattutto di lei, è stato grazie a Marina che adesso siamo insieme,quasi quasi mi viene da ringraziare anche Fulvio".
“Sei dolce, è strano poter parlare di tutto con gli altri era come recitare una parte,hai ragione non devo decidere ora,la vita è breve e merita di essere vissuta, l'importante è non fare male agli altri,ok godiamoci questa giornata “.
Giornata stupenda, l'acqua ancora fredda non permette di bagnarci ma il sole scotta tanto che dobbiamo ricorrere alle creme abbronzanti ,alla mezza gelato in un bar nei pressi della spiaggia, Andrea si impiastriccia come una bambina il viso di cioccolato,lo lecco poi ci abbandoniamo al più tenero dei baci sotto lo sguardo divertito dei passanti.
Ci godiamo ancora un paio d'ore di sole per poi a visitare i negozietti del paesino, accanto a lei mi sento bene,non è solo desiderio,siamo complementari,amici e amanti,credo non capiti a tutti, conosco i suoi gusti i suoi desideri cosa la fa gioire e quello che la fa stare male e lo stesso vale per lei,siamo due libri aperti le cui pagine le abbiamo scritte insieme.
Al ristorante una bella scorpacciata di pesce,poi prendiamo la via del ritorno,lei ha promesso a Marina di fermarsi da lei,me ne tornerò a casa solo soletto,dovremo trovare una soluzione per iniziare una vita in comune, tutti e due l'ho vogliamo.
Arrivati sotto casa dell'amica mi chiede di salire,sono perplesso è chiara l'intenzione ma lei insiste e mi convince.
Quando Marina mi vede è stizzita sperava in un tet a tet col mio amore,sono a disagio all'idea di avergli rotto le uova nel paniere ma Andrea la pensa diversamente.
Stiamo bevendo un liquore di liquirizia quando Andrea si alza e si siede accanto a lei, è un attimo la stringe in un abbraccio tentacolare e si impossessa delle sue labbra.
Per un attimo Marina si irrigidisce,poi si lascia andare e risponde con passione,il più a disagio sono io fare da spettatore ad una scena del genere mi lascia inebetito a bocca aperta, sembra che non esisti,le mani di Andrea accarezzano le gambe della partner poi si insinuano a cercare il centro del piacere, Marina non è da meno in breve la stanza di riempie dei loro ansimi.
Passata la sorpresa mi verso ancora del liquore e mi siedo comodamente in poltrona,come non eccitarsi, ormai sono nude come mamma le ha fatte,anche Marina è da dieci,ha solo qualche chilo in più,forme morbide un seno florido e capezzoli fatti per essere succhiati,agli stimoli di Andrea reagiscono si allungano, spariscono tra le labbra del mio amore.
Come resistere?,non voglio mettermi in mezzo ma mi tocco il pacco in una lenta masturbazione,le due si mettono a 69 ci danno dentro da brutto,dalla mia posizione si sente il profumo degli umori,calo pantaloni e slip e libero la verga.
Ormai perse nel loro mondo decido di rivestirmi e andarmene alla chetichella quando Andrea mi chiama :”che aspetti,vieni,sbattimi ho voglia della tua mazza”, Marina è seduta a gambe spalancate, Andrea ha il viso immerso nella topina pelosa che succhia rumorosamente, il mio tesoro è in ginocchio e sculetta in mia attesa ,lecco quel ben di dio,la lingua scorre dalle grandi labbra al meato fino ad arrivare al piccolo pertugio grinzoso, è un lago, appoggio il glande ,giocando tra le grandi labbra,basta una leggera spinta e mi sento risucchiare in quel pozzo di piacere.
Cavalco con decisione,lo estraggo quasi completamente per poi affondare fino a cozzare il collo dell'utero,oso, allungo una mano e palpo la mammella all'amica che sembra gradire,perso ogni pudore,ci impegniamo a raggiungere il culmine del piacere,le ragazze urlano sguaiatamente i loro orgasmi io stringo i denti per protrarre l'inevitabile.
“Esci,esci aspetta a venire voglio bere”,come dire di no a quella bocca che mi porta in paradiso,esco da quel umida tana,mi stendo sul tappeto e chiudo gli occhi .
Mi attende una sorpresa,sento due lingue lavorarmi la cappella,una bocca succhia, l'altra si occupa dell'asta e una mano mi stimola lo scroto,una dolce tortura che mi porta al limite.
Mi lascio andare, partono non so quanti schizzi,apro gli occhi,le due hanno i visi inzaccherati del mio sperma,si scambiano la sborra di bocca in bocca da buone amiche e poi una pulisce il viso all'altra a colpi di lingua.
Sembra di essere su un set di film porno,ma la realtà supera ogni aspettativa,come due gattine,leccano il mio randello afflosciato,il trattamento sortisce l'effetto in un attimo svetta duro come pietra.
Senza una parola,Andrea mi incappuccia,”dai prendila ne ha bisogno,fallo per me amore mio”.
È l'inizio di una vera battaglia, facciamo sesso per ore,quando trombo l'amica Andrea mi bacia trasmettendomi amore,colpisco che nulla potrà dividerci tutto ci unisce non solo il sesso.
All'una di notte, Marina allegra e distesa lancia l'idea di una spaghettata aglio olio,mangiamo nudi e felici.
“Ragazzi per questa notte fermatevi da me,il letto non è immenso ma se ci stringiamo stiamo comodi,e grazie amico,ci tengo molto ad Andrea , quando le sto vicino non posso fare a meno di desiderarla“,“come non capirti,io amo questa donna e tu non sei una nemica”.
Dormo con le due accoccolate a me,non è facile ma riesco a prendere sonno, è stato bellissimo ma il mio chiodo fisso è lei la mia amata.
Passano i giorni, dobbiamo decidere di dirlo ai rispettivi genitori, l'occasione è la prima grigliata domenicale sul terrazzo,come prevedibile la notizia viene accolta con entusiasmo, papà coglie l'occasione per stappare una rara bottiglia di champagne, l'unica che sembra perplessa è mia madre, forse deve abituarsi all'idea che due quasi fratelli si sono messi insieme.
Ormai la nostra è una storia seria, momentaneamente ci sistemiamo nella sua cameretta, rispetto alla mia è più ampia e ha annesso un piccolo bagnetto, soldi da parte ne abbiamo ma cerchiamo la giusta location per creare il nostro nido.
Un giorno che siamo soli chiedo a bruciapelo a mia madre:”perché non sei convinta della nostra storia”per un attimo sembra in difficoltà poi si riprende:”possibile che non capite, siete giovani e quando a uno dei due passa la fregola cosa sarà del rapporto tra le famiglie,quando non vi guarderete più in faccia, magari vi odierete e sarete costretti a vivere qui”,”ma di che ti preoccupi,primo siamo certi di amarci e poi è normale che gli uccellini spicchino il volo e abbandonano il nido,quindi non c'è problema”, borbotta non sembra convinta,la saluto con un bacio attraverso il terrazzo e torno dall’amata.
Ogni sera dopo il lavoro andiamo a vedere appartamenti sia in agenzia che da privati, cerchiamo qualcosa di non tanto grande ma carino e all'attico,con almeno un terrazzino per prendere il sole.
Quasi ogni sera facciamo l'amore,mi ricordo sempre la prima volta che mi ha offerto il lato B.
Eravamo appena tornati da una cena a casa di Marina, naturalmente ero spompato ma lei era ancora vogliosa.
Ci diamo una lavata tornata sul letto come una gattina mi fa le fusa,:”,dai smettila domattina ci alziamo di buon ora tutte e due”, neanche mi sta a sentire, palpa, massaggia mi riempie di bacetti,poi si mette in un'assurda posizione e mi ritrovo il suo sederino all'altezza del viso,la porcellina divarica le chiappette:”tesoruccio,non mi sono fatta bene il bidet”c'è un limite a tutto lazzaro risorge,lecco quel bene di Dio profumato, l'ho ammorbidisco con la saliva,la lingua guizza tra le pieghette, mentre i suoi ansimi mi eccitano al massimo,il lavoretto sortisce il suo effetto, il pertugio boccheggia e si apre come un fiore.
Un dito si intrufola senza incontrare ospiti sgraditi, è morbido lo lavoro prima con una e poi due dita, sembra chiamare la verga,come dire no a un simile invito.
Andréa freme si mette in ginocchio con la testa sul cuscino e con le mani divarica al massimo le chiappe, dò un paio di affondi nella micetta che è un brodo,poi appoggio la cappella e entro per qualche centimetro,mi sale il piacere vado oltre e sento lo sfintere cedere.
Un urlo disumano che per fortuna non sveglia i genitori, Andrea piange e morde il cuscino,voglio smettere ma lei mi chiede di restare immobile senza farlo uscire,poi mi chiede di continuare,avanzo un centimetro alla volta,il tono della sua voce cambia,non c'è più cenno di quella sofferenza, improvvisamente mi viene incontro impalandosi completamente emettendo un lungo sospiro, resto fermo in quel budello caldo e stretto che avvolge In una stretta la mazza,e lei a dirmi di muovermi, la inculo lentamente,lei attiva i muscoli e sembra masturbarmi,una lunga cavalcata verso il piacere mentre lei si tormenta il clitoride:"così,così,più forte,dai sfondami il culo,sono la tua vacca gooodoooo”.
Accelero, grugnisco e scarico sperma nel suo intestino,si volta e mi bacia, è stravolta, sudata,ha lo sguardo trasognato, aspetto dentro di lei che la mazza si afflosci,esce con un flop e un rivolo di sperma e sangue esce dal buchetto.
È ancora aperto come una caverna e tutto arrossato, Andrea cerca di contenere con una mano le fuoriuscite,ridiamo a guardare il disastro,le lenzuola sono da buttare.
Andrea corre a farsi il bidet e spalmarsi una cremina lenitiva :”accidenti potevi dirmelo che eri vergine,mi ricordo quel giorno che mi facevi ballare sotto il naso il tubetto di lubrificante”,”sei il primo,ho sempre avuto paura ma già da quella volta volevo darti l'ultima verginità”.
“Ti amo ogni giorno di più,e stato bellissimo “,”certo se penso al piacere che ho perso finora, ora dobbiamo recuperare vero tesoro che mi dai una mano “,lo dice con occhi da cerbiatta,dio come l'amo,quella sera ci siamo addormentati distrutti ma felici.
Finalmente grazie alla soffiata di un amico nel campo immobiliare troviamo l'appartamento giusto,sono una coppia anziana che hanno deciso di trasferirsi al caldo e cercavano una giovane coppia a cui affidare l'attico,per noi è un po' grosso, c'è anche una camera in più ma il prezzo è conveniente e la settimana successiva ci trasferiamo.
Tutto procede al meglio tra noi non un litigio non uno screzio,del resto ci conosciamo profondamente e ci capiamo al volo,scoperta la chimica a letto niente può dividerci.
L'impresa ardua è impare a cucinare,ma grazie a internet,tanti fallimenti,piatti bruciati e tante risate ormai ci possiamo considerare più che bravi, La prova del fuoco è l'invito alle famiglie,una cenetta coi fiocchi, è stato difficile convincerli che non abbiamo ricorso a qualche rosticceria,i nostri padri hanno pensato solo ad abbuffarsi mentre le mamme ci riempivano di complimenti.
Per colpa nostra i miei quasi litigano :”impara da tuo figlio invece di sprofondare nel divano”,”ma io preparo il barbecue e vado a pescare”,se non li fermiamo si azzuffano.
La maggior parte delle sere restiamo a casa,TV, PlayStation e tanto, tanto sesso,a volte solo coccole,o uscite con gli amici,tranne il martedì che ormai d'abitudine è la serata trasgressiva con la nostra cara amica amante,da un po' però frequenta un ragazzo,un collega che le ho presentato, chissà magari ha trovato finalmente l'uomo giusto, certo chi ne sofrirebbe di più è la mia fidanzata ma davanti all'amore…
Con l'arrivo dell'estate, facciamo lunghi giri in bici, fermandoci per rinfrescarci in specchi d'acqua, spesso ci lasciamo andare a giochi erotici dando spettacolo agli ignari passanti,come in un romanzo rosa viviamo un rapporto idilliaco,benedico la fortuna di aver trovato l'anima gemella.
Una sera che abbiamo a cena Marina e Elio,Andrea tarda a rientrare, eravamo d'accordo che cucinavo io lei dopo il lavoro andava ad un controllo medico,entra che è già tutto in tavola,ha una faccia da funerale.
“Cazzo,cazzo non è possibile,ho cambiato il diaframma due mesi fa,ammazzerei quel cretino di ginecologo che me l'ha consigliato, adesso sono nella merda!!”.
La guardiamo interrogativi ,un lampo mi passa per la mente padre!!,un mix di emozione,gioia e preoccupazione:”accidenti è troppo presto,un figlio lo volevo ma ora non era il caso e poi sono cose da decidere insieme”.
La riempio di baci, Marina l'abbraccia forte :”tesoro mio, certo è inaspettato,un figlio è una responsabilità e forse prima potevamo fare tante cose,ma ha scelto il destino, sono l'uomo più felice del mondo,ti adoro e farò di tutto per essere un buon padre”.
“Lo so sei meraviglioso ma come facciamo tra lavoro e casa ci sarà da impazzire e poi tutte le mie amiche dicono che il nido è un salasso”,” si affronta tutto e poi ricordati che abbiamo genitori meravigliosi che saranno felici di fare i nonni ,ora festeggiamo, Marina metti il prosecco in freezer,oggi è un nuovo inizio,dai mettiamoci a tavola”.
Via gli amici coccolo Andrea che è visivamente preoccupata e piena di dubbi, :”tesoro io sono felice,non nego che ci saranno difficoltà, certo per me è più facile non dovrò sorbirmi il pancione ne partorire ma sappi che ti starò sempre accanto “,”lo so,lo so,non ho dubbi ma sono preoccupata per come la prenderà tua madre, è ovvio che era contrariata quando ci siamo messi insieme e ora un figlio “.
“Se ne farà una ragione, non abbiamo fatto niente di male,le ho parlato tempo fa',la sua paura era che in caso di rottura sarebbe stato traumatico anche per loro, ma sono convinto che non accadrà,ti amo troppo “,”anch'io “,un bacio passionale preludio a una lunga notte d'amore.
Lentamente si lascia andare il viso si rasserena,le massaggio le spalle, faccio scorrere la lingua dall'attaccatura dei capelli giù lungo il collo,la giro e mi dedico ai seni succhio uno per uno i capezzoli, sembrerà stupido ma penso che tra poco tempo sarà un figlio a nutrirsene, lentamente raggiungo l'obiettivo,la micetta già luccica di umori mi getto a gustarli il profumo mi fa impazzire,ho la verga che duole da quanto è tesa ma ci sarà tempo ora mi impegno in un lungo cunnilingio che la porta ad un primo forte orgasmo,sono super eccitato e appena decide di restituirmi il favore le riempio la bocca, sorride sapendo che bastano poche carezze a farmi tornare l'erezione,ho un impulso ,la bacio, la sua bocca è ancora piena di sperma,non mi disgustosa anzi mi carica a mille, entro in lei la tana mi accoglie,la verga scivola in profondità in quel pozzo di desiderio,la scopo per ore in tutte le posizioni,mi sento un toro e lei la mia giumenta,i suoi orgasmi non si contano,io sono già venuto due volte ma tanto è il desiderio che continuerei all'infinito:’non venire,voglio che mi sfondi il culo,adoro sentire gli schizzi nell'intestino “,non si è preparata ma certo non è un problema,appena la nerchia varca lo sfintere sento presenze indesiderate ma non è questo a fermarmi,vuole sentire gli schizzi nel budello e io la accontento,la cavalco con colpi decisi,ad ogni affondo è un oooh di piacere ormai raggiunge l'orgasmo anale senza nemmeno toccarsi,i suoi ansimi mi caricano di libido fino a raggiungere il punto di non ritorno,due colpi e svuoto anche il midollo, mentre anche lei raggiunge l'ennesimo orgasmo.
Abbiamo fatto un disastro la nerchia esce sporca di escrementi che sporcano anche le lenzuola,ci gettiamo,sotto la doccia,ci passiamo la pugna a vicenda poi si inginocchia a pulirmi l'attrezzo e soddisfatta bacia la cappella.
Ormai sono completamente svuotato ma limoniamo come ragazzini sotto i getti tiepidi,poi asciugati torniamo in camera facciamo un fagotto del disastro fatto e mettiamo tutto in ammollo.
“Scusami sapevo che non ero pronta ma volevo sentirti anche lì”,le rispondo nell'unico modo possibile unendo le nostre labbra.
Aspettiamo la domenica quando per tradizione le famiglie sono riunite per dare la notizia,dopo il primo sconforto ora Andrea è felice,da quella sera penso al matrimonio, certo non è necessario,ma desiderio anche suggellare questo impegno.
Con lei non ne ho ancora parlato,credo che manderò Marina in avanscoperta per sapere se è anche un suo desiderio,ora pensiamo di dirlo ai miei.
Aspettiamo la fine del pranzo, Elvira sua mamma ha fatto la Sacher, ottima occasione per festeggiare:”dai amore diglielo”, prende fiato,tentenna :”e va bhe' lo dirò io, Andrea è incinta”, quasi si soffocano, Mario impallidisce,a mamma letizia tremano le labbra,gli unici euforici sono Elvira e Carlo,la cosa non passa inosservata:”che vi prende ,i nostri figli stanno per diventare genitori, Mario di là in congelatore c'è una bottiglia di quello buono,oggi si festeggia,mio padre la abbraccia e altrettanto fa Elvira con me, festeggiamo,io e Andrea ci guardiamo è chiaro che qualcosa non va',i due chiaramente fingono, Letizia non spiccica parola, Mario è visibilmente nervoso.
Torniamo a casa nel tardo pomeriggio,ci interroghiamo su quanto successo :”senti amore qualcosa non va', spero di sbagliarmi ma mi viene un sospetto”,”anch'io ma ho paura solo a pensarlo”,”te l'ho dico subito per me non cambia nulla,ti amo e ti amerò sempre e spero che anche per tè sia così”,”ormai non riesco ad immaginare una vita senza di tè, però non so se è meglio saperlo”.
“Amore , magari abbiamo preso fischi per fiaschi ma non voglio parlare con mamma prima di sapere la verità,se sei d'accordo domani prima del lavoro andiamo in un laboratorio di analisi e tra massimo una settimana sapremo la verità,come detto non cambia nulla tra noi ma magari sarà meglio avvisare il ginecologo ma non da quel cretino,ti ricordi Isabella, è specializzata in ginecologia che ne dici se la invitiamo a cena e le parliamo dei nostri sospetti?”,”perché no,non abbiamo nulla da nascondere e poi è tempo che non la vedo”.
Questa notte dormiamo come vecchi sposi , inutile fingere siamo sconvolti,ma addormentarci abbracciati ci dà forza.
Ci svegliamo decisi e motivati,come spesso capita al risveglio ho una forte erezione, Andrea guarda il rigonfiamento:”poverino,dai è presto, adesso mi occupo di lui”,chiudo gli occhi e mi godo la pompa,il modo migliore per iniziare la giornata, anche Andrea gradisce la bevuta si lecca le ultime gocce dalle labbra.
Passiamo in laboratorio e poi ognuno al lavoro, certo non sarà una settimana facile ma è giusto sapere,la sera dopo cena spiattelliamo i nostri sospetti a Isabella,ci tranquillizza ha già trattato casi come questi e il rischio di deformazioni è minimo quasi trascurabile.
Sollevati passiamo una piacevole serata e questa volta andiamo a letto carichi, tanto da svegliare il caseggiato.
Venerdì ricevo una email dal laboratorio le analisi sono pronte,passo a ritirarle e torno di corsa a casa senza aprire la busta.
Ci siamo detti che non cambia nulla ma quando Andrea apre la busta siamo in trepidazione,il responso è univoco siamo fratelli.
La prima reazione e maledire i traditori ma è difficile credere a quanto successo, l'unica è affrontare mamma e metterla davanti alle proprie responsabilità.
Con la scusa dei tendaggi la chiamiamo per la sera dopo,al telefono cerco di fare l'indifferente ma è titubante ad accettare l'invito, davanti alle nostre insistenze accetta ma si percepisce disagio a venire sola da noi.
Arriva puntuale con un sorriso di circostanza,guarda le finestre e si rende conto che il motivo dell'invito è un altro , subito si sente a disagio,non riesce a tenere ferme le mani.
“Si sieda Letizia,non l'abbiamo chiamata per giudicarla o metterla alla gogna ,lo sa per me' è più che una zia,tutto quello che dirà non uscirà da qua”,la cosa non la tranquillizza, tutt'altro capisce che abbiamo scoperto qualcosa.
“Mamma ti và di raccontarci la verità,sono sempre tuo figlio e Andrea non ha smesso di volerti bene,non è giusto che ci tieni all'oscuro “.
Scoppia in lacrime , corriamo ad abbracciarla trasmettendogli affetto :”dai non fare così,quel che è stato è stato, vorremmo solo sapere perché,se è solo stata una sbandata o c'è qualcosa tra voi due, Elvira e papà non sapranno nulla da noi, vorremmo solo capire “.
Tra i singhiozzi con voce tremante racconta la sua verità .
“Vi giuro amo Carlo lo sempre amato ,non ho mai pensato di tradirlo, benché meno con un carissimo amico, Mario è innocente l'ho tirato in ballo io , lui non voleva ama tantissimo Elvira e prima di me non la mai tradita,praticamente l'ho costretto ma desideravo con tutta me stessa un figlio” .
Stentiamo a capire,lei riprende tra le lacrime il racconto.
“Al secondo anno di matrimonio, abbiamo deciso di fare un figlio,era solo un mese che provavamo,un maledetto giorno Carlo si è ammalato ha preso la pertosse,si è ripreso in poche settimane eravamo felici e decisi ad avere una creatura tutta nostra,sai papà è orfano e il suo più gran desiderio era un figlio da amare.
Abbiamo tentato per anni, provando di tutto,poi d'accordo con un mio amico medico si è sottoposto a una visita,dopo un paio di giorni sono andata io a ritirare le analisi e lì ho scoperto una cosa che l'avrebbe distrutto,era sterile la malattia in età adulta in certi casi la può provocare ma non mi sentivo di dirglielo ,il suo desiderio era un figlio suo ,io avrei adottato ma come dirglielo “.
“Mamma Letizia posso comprendere ma perché mio padre,non potevi ricorrere a altre persone?”.
“Sarà stupido,ma con lui mi sentivo tranquilla,era l'aiuto di un grande amico, andare con altri mi sarei sentita una puttana, ci ho messo mesi a convincerlo,non voleva tradire Elvira ma alla fine ha ceduto,abbiamo fatto sesso per tre settimane,solo a pecorina ,lui non voleva guardarmi in faccia e io cercavo di non ansimare,per fortuna già al primo mese sono rimasta gravida ,non ci siamo mai scambiati un bacio ne una coccola, per noi era solo realizzare il sognò di un vita,ma ora mi sento sporca,se si viene a sapere Carlo ne morirebbe e perderei la migliore amica oltre a distruggere due matrimoni “.
“Mamma,ti chiedevano solo di essere sincera con noi,per un attimo eravamo arrabbiati con voi ma poi ci siamo resi conto che doveva esserci una ragione, abbiamo i test del DNA , siamo fratelli ma non per la legge ,ci amiamo e non è certo incesto a spaventarci,sarai sempre la mia dolce mamma e nonna di nostro figlio,e adesso voglio vedere un sorriso se no ti ripudio “.
Finalmente si rilassa, Andrea tranquillizzerà suo padre, passiamo insieme la serata e quando se ne va è rinfrancata.
Questa è la nostra storia, fratelli senza saperlo e uniti dall'amore ,quando nasce Sabrina ogni nube sparisce è sana e bella ,una gioia per noi e per i nonni.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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