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Caro diario - 2


di bird2012
27.04.2016    |    50.058    |    7 4.3
"“Dai, tiralo fuori! Potrai apprezzarlo meglio!” mi rispose..."
CARO DIARIO

Cap.2


Al cinema.


Caro diario, quello che sto per raccontarti ha dell’incredibile!
Spesso pensiamo che certe situazioni siano solo frutto dell’immaginazione, ma poi, magari per puro caso, ci rendiamo conto come possano esistere realmente.

Ieri sera avevo la fica che mi tirava in maniera bestiale e capii subito che non sarebbe stato sufficiente un ditalino per calmarmi, ma avevo bisogno di qualcosa di molto più consistente.
Data l’ora, non era facile trovare così all’improvviso un cazzo libero tra i miei spasimanti, per cui decisi di andarmene al cinema: ero certa che, vedendo una donna sola, qualcuno avrebbe certamente osato di provarci e non aspettavo altro!
Avevo un gran bisogno di sentirmi una mano che mi frugasse la fica, che mi facesse sbrodolare come una cagna e volevo gustarmi un cazzo duro che mi sborrasse nella mano!

Non era certamente il massimo, perché per me il massimo è quello di sentirmi la verga che mi chiava e che mi incula, ma sempre meglio che masturbarmi da sola.
Decisi di non andare in un cinema porno, in quanto lo ritenevo troppo pericoloso per una donna sola: scelsi un cinema normale, dove però davano un film che sapevo contenere scene particolarmente conturbanti.

Me ne andai in galleria, sempre meno frequentata della platea.
Avevo scelto un abbigliamento particolarmente consono per lo scopo che mi prefiggevo: gonna larga, che non mi impedisse facili movimenti delle gambe, e ovviamente senza reggiseno né mutandine!
Le mani del mio sconosciuto amante dovevano avere libero accesso alle parti più eccitanti del mio corpo.

Cominciai a godermi il film e già la prima scena erotica che proponeva una sensuale cavalcata di due amanti non fece altro che aumentare la mia voglia di porcate.
Come avevo previsto, dopo una decina di minuti un uomo venne a sedersi accanto alla mia destra e avvicinò subito la sua gamba contro la mia.

“Dai, bello! – dissi tra me e me – Allunga la mano che ho voglia di godere!”

Spinsi la mia coscia contro la sua per mandargli il giusto messaggio… messaggio che raccolse immediatamente!
Sentii la sua mano sinistra intrufolarsi sotto la gonna e posarsi sopra la mia coscia nuda… e rimase ferma… in attesa di miei eventuali ripensamenti!
Ma io non solo non avevo alcuna intenzione di ripensarci, ma spalancai le cosce per confermagli la mia completa disponibilità!
La sua mano, sentendo la strada libera, non perse tempo e corse verso la fica, forse pensando di trovare le mutandine… invece sentì la carne calda e umida della fica, che pulsava dalla voglia di essere riempita!

Sentii la sua mano aperta posarsi sopra la fica e poi stringerla dolcemente, mentre le sue labbra emisero un sussurro di compiacimento che mi fece fremere.

“Dio mio, che meraviglia di donna! Ce ne fossero di donne così!”

A questo punto pensò di mettersi più comodo.
Tolse la mano sinistra dalla fica e con il braccio mi circondò le spalle.
Poi si girò verso di me, con il viso vicino al mio, mentre la mano destra raggiunse nuovamente la fica e, senza ulteriori indugi, ci infilò due dita dentro!
Sentii un brivido lungo la schiena e spinsi il ventre contro le sue dita, mentre cominciai a gemere.

“Bravo, tesoro! Dai, fottimi! Questa sera la fica mi tira in maniera bestiale! Dai… fammi godere!”

Prese a fottermi dolcemente con le dita… dentro e fuori… dentro e fuori!
Cominciai a sbrodolare come una maiala!
Avvicinò le labbra al mio viso e prese a baciarmi sopra le guance, poi mi morse i lobi dell’orecchio facendomi fremere e mi sussurrò.

“Sei stupenda! Finalmente una donna che sa cosa desidera!”

Mi girai verso di lui, trovai le sue labbra… e ci infilai la lingua dentro!
Cominciammo un osceno lingua in bocca, mentre le sue dita seguitavano a frugarmi dentro la vagina.
Dopo un po’ mi staccai e fui io a sussurrargli.

“Certo che so bene cosa desidero: desidero questo!” e così dicendo gli misi la mano sinistra sopra il pacco e cominciai ad accarezzarlo.

Fui piacevolmente sorpresa di sentire una bella mazza, certamente sopra la media, dura da morire: mi sentii orgogliosa per averlo eccitato così bene!
Mi venne spontaneo porgergli i miei apprezzamenti.

“Uhmmm!! Tesoro mio, hai proprio un bel cazzo… e a me piacciono molto i bei cazzi!” gli sussurrai languidamente.

“Dai, tiralo fuori! Potrai apprezzarlo meglio!” mi rispose.

Non me lo feci ripetere!
Gli sbottonai la cinta e gli aprii la patta: il cazzo scattò fuori in tutta la sua meravigliosa erezione… il porco era senza mutande!
Ora toccava a me mordergli l’orecchio.

“Sei un porco! Sei venuto al cinema già pronto per tirarlo fuori senza impedimenti! Eri sicuro di trovare qualche troia che te lo avesse preso in mano!” gli sussurrai.

Ma lui, giustamente, mi rispose come meritavo.

“Veramente anche tu sei venuta senza mutandine, in cerca di qualcuno che facesse godere la tua fica!”

“Hai ragione! Siamo proprio una bella coppia di porconi!” e riprendemmo a slinguarci, mentre iniziammo a masturbarci reciprocamente.

Dovetti riconoscere che aveva veramente una gran bella verga, con tutti i requisiti per far godere una donna: lungo, grosso, caldo e duro!
Il cinema era abbastanza buio: mi inchinai velocemente e presi la cappella in bocca per gustarne il sapore… squisito!
Sentii la cappella gonfiarsi dolcemente, mentre lui mi accarezzò la testa e mi sussurrava di succhiarlo: gli avrei voluto fare un bel bocchino come piaceva a me, ma ritenni il posto non fosse adatto.
Sollevai la testa e gli espressi i miei desideri senza alcun ritegno.

“Tesoro, ero venuta al cinema per farmi fare un ditalino e accarezzare un uccello fino a farlo sborrare!
Ma il tuo cazzo mi ha fatto venire una gran voglia di sentirmelo dentro: è proprio un peccato che stiamo in un cinema, con il pericolo possano vederci se ti cavalco!”

Appena sentì le mie parole tolse le dita dalla fica e fermò la mano che lo stava segando.
Mi venne spontaneo chiedergli perché si fosse fermato: stavo quasi per venire!

“Senti, non credi la tua fica meriti più di un ditalino? Anche io ero venuto solo alla ricerca di una sega, ma ora che ti ho incontrata non mi accontento neanche io!
Mia figlia è andata a farsi scopare da due suoi amici e mi ha lasciato la casa libera: vuoi venire? Non credi potremmo dedicarci in maniera più approfondita al nostro reciproco piacere? Per il resto puoi stare tranquilla: sono un libertino, mi piacciono le donne porche, ma sono una persona seria!
Accetti il mio invito? Intanto mi presento: mi chiamo Franco.”

“E me lo chiedi? Accetto con piacere il tuo invito… e io mi chiamo Olga.” gli risposi, mentre mi alzavo dalla poltrona pronta a seguirlo per farmi scopare!

Lo seguii con la mia auto.
Appena entrammo nel suo appartamento sentii una voce che mi fece gelare.

“Papà, sei tu?” e alla voce seguì l’ingresso nella stanza di una ragazza.

Giovane, bella… e con un abbigliamento molto succinto!
Una corta camicia da uomo che le arrivava al pube, generosamente aperta davanti che mostrava chiaramente come sotto fosse completamente nuda… e minuscole mutandine che coprivano a malapena sia la passera che il culetto… e basta… le gambe completamente nude, con due cosce da sballo!!
Franco la guardò sorpreso.

“Sara, figlia mia, ma non dovevi andare con i tuoi amici?”

Lei, per tutta risposta, lo abbracciò e lo baciò in bocca!
Rimasi sorpresa del comportamento della ragazza nei confronti del padre, ma nel contempo quel bacio in bocca tra padre e figlia non mi lasciò indifferente… e sentii la fica contrarsi dolcemente.

“Si, ma c’è stato un imprevisto. Loro sono entrambi medici ed hanno avuto una emergenza in ospedale… e, come si dice, mi hanno lasciata in bianco! Sarebbe stata la prima volta con due maschi insieme tutti per me! Già me li immaginavo tutti e due addosso a dividersi il mio corpo da buoni amici e invece niente! Pazienza, ma mi hanno promesso che si faranno perdonare con gli interessi!
Scusa, papà, se sono tornata a casa, ma non sapevo avessi compagnia!”

Non riuscivo a credere a ciò che sentivo: la figlia che, senza alcun pudore, raccontava a suo padre, per di più alla presenza di una persona sconosciuta, che quella sera si sarebbe dovuta far scopare da due maschi.
Mi fissò sorridente.

“Io sono Sara, sua figlia: tu come ti chiami?”

“Olga!” risposi.

“Scusa, Olga, spero di non avervi rovinato la serata! Comunque tranquilli: se preferite rimanere da soli a divertirvi io me ne vado al Pub dai miei altri amici… anche se, sinceramente, vi invidio un po’! Come avrai capito la mia serata si prospettava piena di inconfessabili piaceri… e invece niente!” e mi sorrise!

Seguitava ad esser simpaticamente spudorata!
Era facile intuire come lei sapesse perfettamente che il padre mi aveva portato a casa per scopare, ma la cosa sembrava non sorprenderla affatto!
Franco, ovviamente, si sentiva in imbarazzo, sia nei miei confronti che verso la figlia: dai suoi sguardi era evidente la voglia che aveva di fare sesso con me, dall’altra gli dispiaceva che la figlia dovesse andarsene.

“Ma no, Sara… dai… mi dispiace!” disse a mezza bocca.

Rimasi allibita nel vedere il volto di Sara illuminarsi, mentre abbracciava stretta il padre e lo riempiva di bacetti.

“Uhmmm! Davvero papà vuoi che resti? Vuoi farmi partecipare? Sarei onorata di condividere i vostri piaceri! Uhmmm! Allora la serata non è perduta!”

Poi si staccò dal padre, venne verso di me… e mi abbracciò!
Non ebbi la forza di sottrarmi al suo abbraccio!
Ciò che mi disse mi fece ribollire il sangue.

“Olga, sei bellissima e si vede che sei una donna di classe!
Papà non porta quasi mai le sue amiche a casa: se lo ha fatto è perché gli piaci… e se piaci a lui piaci anche a me! Però rimango solo se anche tu hai piacere che io rimanga: sai, posso comprendere che tu non gradisca di vedere padre e figlia fare sesso! Comunque ti assicuro che papà, con quella meraviglia che ha tra le gambe, è perfettamente in grado di farci godere tutte e due! Garantisco io per lui! Sarebbe eccitante dividercelo da buone amiche!”

Avrà avuto circa vent’anni e già così puttana! Al suo cospetto potevo ritenermi una educanda!
Rimasi senza parole: tutto mi sarei aspettata meno che partecipare ad un incesto… e ancor meno che la cosa mi stesse eccitando da matti!
Immaginai Franco che si montava la figlia e mi andò il sangue in testa!
Guardai Franco.

“Franco, veramente voi due…”

Non mi fece finire.

“Sì! E ne siamo felici! Il nostro, per la gente comune, è un rapporto difficile, se non impossibile, da comprendere! E’ un rapporto di amore e sesso che travalica qualsiasi morale! Solo chi si trova nelle nostre condizioni, padre e figlia o madre e figlio, può comprendere, tutti gli altri ci giudicano malati e depravati!
In mezz’ora che ho avuto la fortuna di accarezzarti mi sei entrata nel sangue: ho una voglia immensa di fare sesso con te!
Ma ti capirei se decidessi di andartene e, comunque, ti pregherei di tenere per te il nostro segreto!”

Andarmene? Non ci pensavo minimamente… e la mia fica era d’accordo con me: al solo pensiero di vedere padre e figlia fare sesso stava sbrodolando come una porcellina!
Non avendo le mutandine la sentivo colare lungo le cosce che era una meraviglia!
Sara mi teneva ancora abbracciata e mi fissava… in attesa delle mie decisioni.
Le sorrisi e l’accarezzai languidamente sul viso.
Persi completamente il controllo e mi rammentai di quanto fossi troia!

“Certo che rimango! Voglio proprio godermi il cazzo di tuo padre che ti entra nella fica!”

Non glielo avessi mai detto: sembrava impazzita!
Mi stringeva forte a lei, mentre mi copriva il viso di bacetti: quella ragazza mi stava facendo vibrare come una foglia al vento!

“Olga, mi fai morire! Davvero vuoi vedere il cazzone di papà che mi sfonda la passera? Lo sai che gli do anche il culo? Vuoi vedermi mentre lo prendo nel culo? Tranquilla che dopo lo dà anche a te: è abituato a far godere due donne… le mie amichette ne vanno pazze!”

Le parole di quella puttanella mi stavano mandando ai pazzi… non capivo più niente!

“Certo, tesoro! Il tuo papà ci chiava e ci incula tutte e due! Se vuoi gli succhiamo anche il cazzo tutte e due insieme e lo facciamo sborrare sopra le nostre bocche… che ne dici?”

“Dio mio! Sì… sì!!! Papà, hai sentito?”

Franco aveva sentito benissimo!
Si era già spogliato completamente nudo, con il cazzone completamente eretto, e si avvicinò a noi due!
Sara, vedendo il padre denudato, lo imitò subito, togliendosi la camicia e le mutandine: aveva due splendide tette con due capezzolini meravigliosamente eretti e una fica deliziosamente rasata!
Immaginai subito la verga del padre che le entrava dentro e mi sentii ribollire il sangue!
Sara era l’emblema della lussuria ed era veramente desiderabile!
Mancavo solo io, ma ci pensò Sara a togliermi i vestiti: quando vide che ero priva dell’intimo mi sorrise maliziosa.

“Sei proprio porca come me: anche io, quando vado in giro con papà, non indosso mai le mutandine… voglio essere sempre pronta per lui!”

Franco si avvicinò, mi abbracciò e mi baciò in bocca: appena sentii la lingua frugarmi tra le labbra risposi al suo bacio con libidine, mentre afferravo il suo cazzo e iniziavo a menarlo.

“Dai, fammi vedere come ti monti tua figlia! Ho sempre pensato che l’incesto esistesse solo nei desideri inconfessabili, ma che rimanesse nella fantasia, invece voi mi state dimostrando che è possibile instaurare realmente un rapporto di amore e sesso tra genitori e figli!”

Franco mi sorrise.

“Olga, ti prego di tenere per te ciò che sto per confidarti.
Devi sapere che i rapporti incestuosi tra membri della stessa famiglia sono molto più frequenti di quanto si possa immaginare e non solo rapporti etero, ma anche rapporto omosessuali.
Io e Sara abbiamo saputo, per caso, dell’esistenza di un club i cui iscritti sono esclusivamente persone che vivono rapporti incestuosi.
Per farne parte si deve essere presentati da altri soci e si deve provare, con documenti d’identità, certificati e quant’altro, del reale legame di parentela tra le persone.
Sono ammesse solo parentele di primo grado: genitori e figli, fratelli e sorelle, nonni e nipoti e zii e nipoti.

Noi siamo entrati tramite una coppia già iscritta al club.
E’ una esperienza bellissima: abbiamo conosciuto situazioni di ogni genere.
Ci si incontra, si scambiano esperienze e spesso, quando l’eccitazione sale, si fa anche sesso insieme, liberamente e senza tabù.
Quando si crea un particolare feeling avvengono anche scambi: a me e Sara eccita moltissimo fare insieme sesso con altri… condividiamo gli stessi piaceri.

Siamo entrati in sintonia con una coppia madre e figlio: alla signora piace particolarmente farsi inculare mentre cavalca il figlio… va fuori di testa! Ovviamente dopo tocca a Sara farsi fare il culetto mentre ha il mio uccello nella fica!
Altre volte si assiste alle performance di altri.
C’è una famiglia che è il desiderio di tutti, ma loro non fanno scambi, almeno per ora!
Sono padre, madre, figlio e figlia, tutti e quattro bisex: Olga, dovresti vederli, sono uno spettacolo! Si amano senza esclusione di colpi, senza alcun limite!
Nei loro sguardi puoi cogliere passione, amore, sentimento e felicità: difficile da comprendere, ma è così!

Ormai la sequenza dei loro rapporti è sempre la stessa, ma fanno impazzire chiunque abbia la fortuna di assistere ai loro amplessi!
Cominciano a giocare separatamente, il padre con la madre e il fratello con la sorella.
Dopo un pò si scambiano: la madre si concede al figlio e il padre delizia la figlia!
Poi si scambiano ancora: madre e figlia si scambiano eccitanti effusioni lesbiche, si leccano reciprocamente le fiche senza risparmiarsi, mentre padre e figlio si spompinano e si inculano come due dolci amanti.
Poi si uniscono tutti e quattro: prima la madre e poi la figlia concedono la fica e il culo ai due cazzi di famiglia per godere della doppia penetrazione.
Il finale è sempre lo stesso, ma di una eccitazione unica: madre e figlia abbracciate a baciarsi libidinosamente mentre il figlio scopa la madre e il padre la figlia… con abbondanti sborrate dentro le loro fiche! Dovresti sentire, al momento dell’orgasmo, le dolci frasi di amore e passione che si scambiano tutti e quattro!”

Caro diario, il resoconto di Franco sui rapporti incestuosi mi mandava fuori di testa.
La curiosità mi spinse a fargli una domanda.

“Scusa, Franco, nel club ci sono molte coppie madre e figlio? Sono molte le donne che si concedono ai figli maschi?”

“Si! Diciamo che la percentuale maggiore degli iscritti sono coppie padri-figlie e madri-figli, ma queste ultime sono la percentuale maggiore di tutte.
Parlando e confidandoci tra noi è emerso, a differenza di ciò che si potrebbe pensare, che sono le madri che seducono i figli: vanno fuori di testa nel pensiero di godere tra le loro braccia e quando colgono l’occasione giusta non esitano ad accogliere il figlio tra le loro cosce!”

Dio santo: pensai subito a Bruno, mio figlio!
Sentii un fremito lungo tutto il corpo e mi venne spontaneo chiudere gli occhi e mordermi un labbro dalla eccitazione: mi immaginai sotto il suo corpo a godermi gli affondi del suo cazzo dentro la mia fica!
Franco si accorse del mio turbamento.

“Hai figli?” mi chiese con voce sensuale.

“Sì! Un figlio maschio!” gli risposi, mentre lo fissavo… e seguitavo a segarlo.

“Quanti anni ha?”

“Ventuno!” gli risposi, quasi sussurrando.

“Proprio l’età adatta! Lo desideri? Vuoi sentirlo dentro di te?”

Gli strinsi forte il cazzo: non ce la feci a mentire.

“Sì! Con tutta me stessa! Sogno il suo giovane cazzo che mi sfonda davanti e dietro… e il suo caldo sperma che mi riempie la bocca e mi cola dentro la gola! Ma non ho il coraggio di farlo!”

“Trova il coraggio e troverai la felicità tra le sue braccia! Pensa a quanto potrebbe essere meraviglioso il vostro rapporto: il cazzo di tuo figlio che sborra nella fica che lo ha messo al mondo!”

Caro diario, le parole di Franco mi mandarono il sangue in testa!
Guardai Sara: era vicino a noi e aveva sentito tutto.
Mi accarezzò languidamente.

“Papà ha ragione! E’ la stessa sensazione che provo io quando lui gode dentro di me: lo sperma che con tanto amore riversa nella mia vagina è lo stesso che mi ha dato la vita… e la cosa mi fa impazzire dal piacere!
Olga, dammi retta: goditi tuo figlio!
Vieni, adesso andiamo a letto!”

Mi presero entrambi per le mani e mi portarono nella camera da letto.
Il cuore mi batteva a mille: avrei assistito ad un meraviglioso quanto eccitante spettacolo incestuoso!

Sara salì subito sul bordo del letto e si mise in ginocchio, con il busto piegato in avanti e il viso posato sul letto.
Le cosce belle larghe permettevano un’eccitante visione della sua fica aperta e già pronta per essere riempita: per completare l’opera, con entrambe le mani si aprì le natiche mostrando un buchetto del culo ampiamente dilatato!
Era evidente che erano stati molti gli uccelli che lo avevano visitato oltre a quello del padre!
Girò la testa verso Franco.

“Dai, papà: fa vedere ad Olga come si amano padre e figlia!”

Franco si avvicinò a Sara e le appuntò l’uccello contro la fica… e mi guardò.

“Immagina di essere Sara ed io tuo figlio: il godimento di mia figlia potrebbe essere il tuo… se solo troverai il coraggio di sedurre tuo figlio!”

Così dicendo spinse il bacino in avanti e vidi scomparire tutto il cazzo nel ventre della figlia, che emise un lunghissimo gemito dei piacere.

“Sììììììììììì… angelo mio… mi sei tutto dentrooo!!! Fottimiii… fammi morireee!!!”

Franco l’afferrò per i fianchi e cominciò ad infliggerle micidiali colpi di cazzo.
Fissavo estasiata l’uccello che entrava ed usciva dalla fica della figlia, che seguitava a mugolare come una maiala.

“Papà… ti amooo!!! Il tuo cazzo è la mia vitaaaa!!! Olgaaa, guarda come mi scopaaa… mi fa godereeee… sììì… godooooo… vengoooooo… papààààà, sto sborrandooooo!!!”

Franco cominciò a sculacciarla.

“Amore di papà, già sei venuta! Il cazzo del tuo papà ti ha fatto già venire! Ti eccita che Olga ti stia guardando, vero? Anche lei ha contribuito a farti sborrare subito!”

“Sì, da morire! Lo sai quanto mi ecciti farmi guardare mentre mi faccio scopare! Adesso il culo… fammi il culo! Falle vedere come me lo impali!”

Franco ubbidì immediatamente ai voleri di sua figlia: tolse il cazzo dalla fica e, con un colpo secco, glielo mise tutto nel culo!
Rimasi sbalordita: il buco del culo di Sara inglobò completamente quei 20 cm di cazzo senza tentennamenti… la puttanella aveva proprio il culo sfondato!
Il padre cominciò a martellarla con affondi potenti.

“Tesoro di papà, mi piace da morire il tuo culetto sfondato! Da quando te l’ho sverginato ne ha conosciuti di cazzi! E’ meravigliosamente aperto: il mio uccello ti scivola dentro e fuori che è una bellezza! Amore mio… sei la più dolce delle puttane… non posso più fare a meno di te!”

Sara era in estasi.

“Papà, sarò per sempre tua! Dai, sto godendo… sfondami il culo! Olga, ti prego, mettimi una mano sulla fica, fammi un ditalino: fammi venire ancora mentre papà mi incula!”

Rimasi basita: voleva l’avessi masturbata, io non avevo mai toccato una donna, ma sinceramente la cosa mi eccitava!
La porca mi incitò ancora.

“Olga, ti prego: fatemi godere insieme, tu e papà! Mentre lui mi incula fammi sbrodolare sopra la tua mano!”

Allungai la mano e gliela misi tra le cosce: la fica era talmente fradicia di umori che mi venne naturale infilarle dentro due dita.
Non l’avessi mai fatto!
Cominciò a gemere, ad urlare e a sculettare come una zoccola!

“Sìììì… Olga, amore mio… sei un angelooo!!! Fottimi la ficaaa! Dai… insieme! Oddio, che godimento! Un cazzo nel culo e due dita nella ficaaaa!!! Sìììì… Olga, affonda le dita che mi fai sborrareeeeee… cosììììììììì…….. cosìììììììììì…. Cazzooooooooo… vengoooo!!!!!”

Franco intanto seguitava a incularsi la figlia con immutata passione.
Mi guardò con desiderio.

“Mettiti in ginocchio vicino a lei e apriti il culo… che adesso tocca a te! Ti faccio lo stesso servizio!”

La mia eccitazione era alle stelle e presi subito posizione.
Franco si sfilò dal culo della figlia e senza alcun tentennamento me lo infilò dentro: anche la mia fica, ben abituata a farsi chiavare, se lo prese tutto!
Cominciò a fottermi con potenti affondi… e cominciai subito a godere!
L’eccitazione accumulata per tutta la serata mi portò ad un immediato orgasmo!
Incitai Franco a non fermarsi.

“Dai… seguita a fottermi! Fammi sborrare ancora! Mi avete fatto eccitare con tutti i vostri discorsi sull’incesto, specialmente sul fatto che devo farmi scopare da mio figlio!
La fica mi tira da morire… ed ora spetta al tuo cazzo farla calmare! Dai… dai… sfondami!”

Caro diario, mentre il suo cazzo riprendeva a trapanarmi la fica, ripensai alle sue parole circa l’incesto tra me e mio figlio!
Ancora una volta fantasticai fosse il cazzo di Bruno quello che mi stava chiavando… ed ebbi un ulteriore orgasmo, più devastante del precedente!
Il pensiero di mio figlio dentro di me mi mandava ai pazzi!

Franco, ringraziando Dio, era instancabile!
Non ci fu bisogno di chiederglielo, prese lui l’iniziativa… che gradii immensamente!
Sfilò l’uccello dalla fica e, come aveva fatto con la figlia, me lo mise nel culo, che io avevo provveduto a mantenere bello allargato con entrambe le mani!
Lo accolsi dentro di me con un lungo gemito di godimento.

“Uhmmm!!! Franco, il mio culo ti dà il benvenuto! Adoro sentirmi riempire l’intestino da un bel cazzo come il tuo! Se poi ci vuoi svuotare dentro i tuoi coglioni la cosa non può che farmi molto piacere!”

Sara, che intanto si era ripresa dalle due sborrate, venne in mio aiuto.

“Sì, papà, sborrale nel culo! Io sono abituata a prendere la tua sborra, questa sera dalla a lei! Dai, riempila per bene di tutto il tuo sperma: poi mi ci diverto io a leccare tutto quello che le cola fuori!”

Rabbrividii: la porca mi avrebbe leccato il buchetto del culo mentre colava fuori la sborra del padre! Da impazzire!
Franco cominciò a incularmi con foga.
Mentre mi stavo godendo quella deliziosa inculata sentii la mano di Sara intrufolarsi tra le mie cosce.
La guardai e lei mi sorrise.

“Ti dispiace se ricambio il piacere che mi hai dato?”

Non aspettavo di meglio.

“Affatto tesoro! Gioca pure con la mia fica!”

Uhmmm! La porca ci sapeva fare: certamente aveva esperienza anche con le donne!
Mi lavorò con entrambe le mani: con una mi infilò le dita dentro, con l’altra si dedicò al grilletto!
Cominciai ad ansimare e a smaniare.

“Dio mio! Sara, sei proprio brava! Mi stai facendo godere!”

“Sì, lo so, me lo dicono anche le mie amiche! Io e papà le facciamo godere come non mai! Mentre lui le incula io mi dedico alle loro fiche, con le dita e con la lingua! Procuriamo loro così tanti orgasmi che quando vanno a casa non si reggono in piedi! Ormai le mie amiche si passano la voce e tutte vogliono conoscerci e la cosa ci inorgoglisce!”

Sara non mentiva: il cazzo del padre nel culo e le sue dita nella fica mi portarono ad un altro delizioso orgasmo!
Ma Franco non smetteva di sfondarmi il culo!

“Olga, sei una meraviglia! Hai sia la fica che il culo completamente sfondati! Proprio come piacciono a me! Sei come la mia dolce Sara: anche lei è sfondata! Amate entrambe il cazzo… ed io ammiro molto le donne che amano il cazzo!”

Accelerò il ritmo, sentii il suo uccello gonfiarsi… stava arrivando!

“Sara… amore… le vengo nel culo! Olgaaa… sentimiiiiiii!!!!!”

Mi sentii allagare il culo… una sensazione dolcissima che ben conoscevo!
Quando terminò di schizzarmi dentro avvertì la figlia.

“Amore, sei pronta?”

“Sì!”

Sfilò l’uccello dal culo ed immediatamente sentii le mani di Sara aprirmi le natiche e la sua bocca posarsi sopra il mio buchetto: la porca cominciò a leccare, succhiare ed ingoiare tutto lo sperma del padre che colava fuori!
Poi unimmo le nostre bocche e ripulimmo per bene il cazzo di Franco, scambiandoci con gusto, come è doveroso tra due vere zoccole, tutto lo sperma che lo ricopriva!

Alla fine della magnifica serata ci salutammo con baci e abbracci.
Sulla porta di casa Franco mi guardò.

“Io vado spesso in quel cinema… se la cosa ti interessa! E non trascurare tuo figlio!” e seguì un delicato bacio sulle labbra!

Durante tutto il ritorno a casa non feci altro che ripensare alle parole di Franco: “Trova il coraggio e sarai felice tra le braccia di tuo figlio!”
Caro diario, aiutami tu e dammi il coraggio di resistere alla tentazione!”


Quando terminai di leggere il racconto mi scoppiava la testa!
Mia madre mi desiderava, ma non aveva mai trovato il coraggio!
Era stato scritto due anni prima, quando avevo 21 anni, e mamma aveva un gran desiderio di me, ma durante quei due anni non successe niente: le era passata la voglia?

Seguitai ad andare avanti con la lettura, sempre con l’uccello stretto in mano, quando lessi ciò che non avrei mai immaginato, ma che nel contempo mi diede una grande speranza: mia madre si era scopata suo fratello, mio zio Valerio, di otto anni più giovane di lei.
La cosa risaliva a sei mesi prima, quindi abbastanza recente e forse il rapporto era ancora in atto.
La cosa che mi attizzava era che se mia madre si era scopata il fratello dovevo ritenere come non fosse proprio contraria all’incesto, anche se dovevo ammettere che un conto è dare la fica al fratello e un conto farsi scopare dal figlio!
Comunque ci si poteva lavorare… la speranza è sempre l’ultima a morire!
E cosa ci può essere di più intrigante che sperare di scoparsi una madre così bella e porca!


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