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Dopo l'incidente - 5


di bird2012
06.04.2012    |    58.445    |    1 9.7
"“Angelo di mamma… non lo levare… non togliere il cazzo dalla fica… lasciamelo dentro l corpo… ti prego…” Era ancora duro… beata gioventù… non aveva perso un..."
Dopo l’incidente

5° Cap

Ormai, dopo aver goduto sulla bocca di mio figlio e averlo deliziato con il mio biondo liquido, ogni barriera era stata abbattuta…
Sentivo il suo cazzo sbattermi sulla pancia… lo afferrai… sembrava marmo bollente… lo appuntai all’ingresso della vagina… era ormai arrivato il momento, per mio figlio, di scoparsi la madre…

“Amore mio… abbracciami forte e ficcamelo dentro… la “Sorgente della tua vita” ti aspetta… stai per scoparti la prima donna della tua vita… tua madre…”

Mi abbracciò… entrambi nudi… il mio seno contro il suo torace… capezzoli contro capezzoli… posai entrambe le mani sulle sue natiche e gliele accarezzai…

“Spingi, amore… spingi… entrami dentro… dammelo tutto… tutto… dalla cappella alle palle… tuttoooooo!!!!!!!...”

Spinse il suo bacino… sentii il cazzo penetrarmi lentamente… Dio mio… il cazzo di mio figlio… avevo il cazzo di mio figlio nel ventre…

“Amore adorato… gioia mia… scopami… scopami… con tutto te stesso…”

Prese la mia testa con entrambe le mani e cominciò a tempestare il mio viso di baci e linguate, mentre cominciava a far danzare il suo cazzo nella mia vagina… dentro… fuori… dentro… fuori…
Afferrai le sue natiche per accompagnare il dolce movimento della scopata… quando il cazzo entrava spingevo il suo bacino contro il mio… volevo sentirmelo sempre più dentro…

I suoi baci e le sue slinguate sugli occhi, sulle labbra, sul collo mi procuravano brividi lungo tutto il corpo… allargavo le cosce più che potevo… per sentire il suo ventre a contatto del mio e le sue palle che mi sbattevano contro ad ogni colpo di cazzo… e il suo cazzo, impalato nella mia vagina, che con i suoi deliziosi movimenti tanto godimento stava procurando alla fica della sua mamma…

“Dai… dai… tesoro mio… stai scopando tua madre… uhmmmmm!!! Siiii!! Mi stai facendo godere… aaaahhhh!!! Il tuo cazzo mi sta facendo godere… daiiiiiii!!!! Scopamiiiiii!!!... fottimiiiiiiiii!!!... chiavamiiiiiiiii!!!!... pompamiiiiiiiii!!!! Siiiiiii!!! Pompami la ficaaaaa!!! Dio mio… quanto sto godendooooooo!!!! Marcoooooo!!!! Marcooooooooo!!!! Figlio mioooooooooo!!!!!!!!!!... Daiiiiiiiii!!!! Fammi morire con il tuo cazzo nella ficaaaaaa!!!!!...”

Ero impazzita… ero fuori di me dal piacere… come solo lo può essere una madre con il cazzo di suo figlio piantato nella fica…
Ma anche Marco era sopraffatto dal godimento… si stava gustando la prima fica della sua vita… e per di più quella di sua madre… credo sia superfluo aggiungere altro…

“Ohhhh!!! Mamma… anima mia… che gusto scoparti… Uhmmmm!!! Sento che ti piace il mio cazzo... si, lo sento… me lo stai strizzando con la tua fica… ma ti piace come ti scopo? Dimmelo, ti prego…”

“Si, Marco, gioia mia…. Mi piace moltissimo come mi scopi… il tuo cazzo mi sta facendo godere come una troia… la tua troia… si… la tua mamma troia… mi piace così tanto che mi stai facendo venire di nuovo… dai, porcellone di mamma… dammelo ancora il tuo cazzo… fammi venire ancora…. Daiiiiii!!! Amoreeee!!! Voglio venire con il tuo cazzo nella ficaaaaaa!!!...”

“Si, mamma… te lo do ancora… finchè non vieni… te lo darò sempre…. Uhmmm!! Mi fai felice quando dici che sei la mia troia… vorrei che fossi anche la mia zoccola… prima mi hai pisciato in bocca… se lo desideri mi piacerebbe anche pisciarti nella fica…”

“Dio mio… come sei perverso… si, amore… sarò quello che desideri… la tua zoccola… la tua puttana… la tua dolce mignotta… aaaaaaa!!!!! Uhmmmm!!! La mia fica ormai appartiene a te… sarai sempre il benvenuto…. Daiiiiii!!!!!!!! Sfondami la ficaaaaaa!!!...”

Avevamo raggiunto il parossismo del piacere… non avevamo più la capacità di intendere e di volere… eravamo schiavi della nostra passione… schiavi del sesso… io del suo cazzo… lui della mia fica…
Cominciò a dare poderosi colpi di cazzo dentro la fica… sentivo l’utero sobbalzare… io lo attiravo per le natiche… posai le labbra sul suo orecchio… accompagnai ogni colpo di cazzo nella fica con la stessa parola di osceno incitamento…

“Sfondamela… sfondamela… sfondamela… sfondamela…”

Aumentò il ritmo della scopata… aumentò i baci sul mio viso… si stava irrigidendo… stava per venire… l mio bambino stava per sborrare nella fica della sua mamma… lo baciai in bocca… le nostre lingue cominciarono a mulinare nelle nostre bocche…

“Dio… mamma… mammaaaa!!!... sto per venire… ma non temere… mi tolgo…”

Lo abbracciai forte… stretto forte a me… non doveva fuggire dal mio corpo…

“Ma che sei pazzo!!!!!... amore, io ti uccido… se mi togli il cazzo dalla fica mentre sborri ti uccido… gioia mia… gioia mia… vienimi dentro… non dovrei esser nel periodo fertile… ma anche se fosse… Marco, figlio mio, io ti amo… adesso che non c’è più papà sei tu il mio uomo… e non mi priverò, né oggi né mai, del piacere di sentire gli schizzi del tuo sperma contro il mio utero… qualunque cosa possa succedere…
E allora sborrami nella fica… schizzami dentro… riempimela di sperma… allagamela del tuo amore…”

“Madonna Santa… grazie… uhmmm!!! Mamma… grazie… anche io ti amo… oddiooo!!! Non ce la faccio piùùùùùùùù!!!! Vengooooooo!!!!!.... noooooooooo!!!!!!! Nella fica di mammmmaaaaaaaaa!!! Amore mioooooooo!!! Dentro la tua ficaaaaaaaaaa!!! Ti vengo dentrooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!...”

“Si, amore… si… vieni dentro mamma… vieni dentro mamma…”

Incollai la mia bocca sulla sua in un appassionato bacio… abbracciati come due innamorati… sentivo i suoi schizzi contro la bocca dell’utero… lui tremava convulsamente… ogni schizzo che usciva dal suo cazzo era accompagnato da una spinta del suo ventre contro la mia fica…
In un attimo realizzai… mio figlio mi stava sborrando nella fica… era la sua prima sborrata nel mio ventre…

Ebbi un altro folgorante orgasmo… era giusto… doveroso… non potevo non venire mentre il mio adorato figlio mi riempiva la fica di sborra…
Rimanemmo abbracciati, stretti, avvinghiati uno all’altra, non ci saremmo staccati per tutto l’oro del mondo… ci baciavamo, slinguavamo oscenamente, ci scambiavamo le salive… ci leccavamo il viso come due cagnette.

“Angelo di mamma… non lo levare… non togliere il cazzo dalla fica… lasciamelo dentro l corpo… ti prego…”

Era ancora duro… beata gioventù… non aveva perso un millimetro della sua durezza… lo lasciò dentro la fica, con mia grande gioia.
Seguitammo a rimanere abbracciati, a baciarci e ad accarezzarci, per un tempo indefinito, che ci permise di riprendere un po’ di forze...

Dopo un po’ lo sentii muoversi nuovamente nella fica… il dolce e osceno rumore dello sciacquettio del cazzo immerso nello sperma accompagnava amorevolmente il suo movimento dentro il mio ventre…
Risentii il cazzo che entrava e usciva dalla fica… “che bello… adesso ce ne facciamo un’altra!!” pensai, ma Marco avvicinò le sue labbra al mio orecchio e mi sussurrò con una infinita dolcezza:

“Mamma… che posizione preferisci per farti mettere il cazzo nel culo?”

Dio Santo, quanto mi eccitava quando parlava così volgare, ma aveva trovato il pane per i suoi denti…

“Sei proprio un bel porcellino… credo proprio che con te non mi annoierò di certo… infilamelo nel culo a pancia all’aria, come stiamo adesso… si, in posizione supina… voglio vedere l’espressione del tuo viso mentre infili il cazzo nel culo di tua madre… dopo un po’ voglio che mi inculi a pecora… in ginocchio a cosce aperte e le natiche tutte allargate… in questa posizione mi sento più troia… più depravata… più rotta in culo… e godo di più…”

E così facemmo.
Tolse l cazzo dalla fica e lo appuntò sulla rosellina… spinse leggermente il bacino in avanti… sentii subito la cappella entrare…

“Tesoro, fermati un attimo… guardami… desidero che tu mi guardi mentre mi infili il cazzo nel culo… pensa, amore, stai per inculare tua madre… chissà quanti figli lo desiderano… e tu stai per farlo… angelo mio… ti do il culo… si… tua madre ti da il culo… prendilo… e inculami… dai, amore… inculami…”

Mi afferrò per le cosce aperte… mi fissò…

“Si, mamma… te lo do tutto nel culo…”

Cominciò a spingere… allargai il buchino per facilitare l’entrata, ma non ce ne era bisogno… il cazzo durissimo, per di più viscido di sperma, mi entrò nel culo con la massima facilità… lo accolsi dentro di me con tutti gli onori che la situazione richiedeva… sentii le palle sbattere sulle natiche… era entrato tutto… avevo il cazzo di mio figlio tutto dentro il culo… che sensazione sublime…

“Marco, figlio mio… ti amo da morire… mi sei dentro il culo… sei stupendo… prima mi hai fatto godere nella fica con una stupenda scopata… adesso fammi il culo… uhmmmm!!! si… dai… incula la tua zoccola… dai, amore… fammi godere anche con il culo… tesoro mio, sapessi quanto mi piace godere con il culo!!!”

“Oh!!... mamma… si… ti inculo… sei la mia adorata zoccola… la mia amabile troia… il mio cazzo non ha avuto difficoltà a penetrarti nel culo… te lo sei preso tutto, fino alle palle, senza alcun impedimento... lo sento da come il cazzo si muove con facilità nel tuo buchino che hai il culo rotto… quanto mi piaci così, mamma!!! Con questo culo così bello aperto e accogliente!!!! Sei una adorabile rotta in culo… ma dimmi… per avere un culetto così disponibile quanti cazzi hanno avuto la fortuna di visitare questo meraviglioso buco di culo?”

Lo baciai con passione… questi discorsi mi eccitavano… doveva sapere… ormai era il mio uomo… doveva sapere… aveva cominciato ad incularmi… sentivo il suo cazzo allargarmi il buchetto… lo guardai negli occhi…

“Tanti, amore… a me il cazzo piace… mi piace moltissimo… e tuo padre, con il grandissimo amore che ci univa, mi ha sempre permesso di godermi ogni cazzo che desideravo e lui condivideva con me ogni piacere… ad ogni amante che abbiamo ospitato nel nostro letto ho permesso di farmi il culo… non solo per il suo piacere, ma principalmente per il mio… se lo desideri ti racconterò tutti i particolari del magnifico rapporto che avevamo io e tuo padre…

Adoro fammi inculare… appena sento la cappella appuntata sul culo non ragiono più… e allora inculami, gioia mia… mi eccita quando mi dici che sono una rotta in culo… dai… seguita a rompermelo… dai, tesoro… seguita a rompere il buchetto del culo di mamma… uhmmm!!! Quanto mi sento depravata quando mi faccio inculare… ma mi piace troppo… Dio, quanto mi piace sentirti nel culo… daiiiii!!! Rompimi il culooooo!!!!”

Il suo cazzo cominciò a viaggiare spedito dentro il mio accogliente culo.

“Mamma, sono felice ed orgoglioso di averti come madre… sei la mamma che tutti vorrebbero avere… così depravata, così goduriosa, così libidinosa e così troia… e mi sto accorgendo di essere come te e come papà… siamo uguali… siamo due amanti perfetti…”

Il suo cazzo seguitava a scavarmi il culo.

“Dai, tesoro… seguita… aprimelo bene… Dio mio… sto godendo!!!”

“Si, mamma… te lo apro tutto… come piace a te… Dio mio, come è bello incularti!!”

A questo punto pensai che non aveva più senso nascondere la verità…

“Tesoro, abbracciami… inculami e abbracciami…”

Si piegò su di me e mi abbracciò… misi la guancia vicino alla sua, la bocca vicino al suo orecchio… lo strinsi forte, mentre il suo cazzo seguitava la sua opera nel mio culo.

“Angelo mio, ti piace tanto il culo di mamma?”

“Da morire, mamma… da morire…”

"Dimmi sinceramente… ti piace più il culo mio o quello di nonno?”

Lo sentii irrigidirsi e fermarsi…

“Che vuoi dire?”

“Perché ti sei fermato… seguita ad incularmi… tranquillo… ti ho visto sai… mentre gli facevi il culo… mi hai fatto morire dall’eccitazione… eri stupendo con il tuo cazzo nel culo di mio padre… lo sai che nonno è bisex… ama la fica e il cazzo in ugual misura… e tu lo hai fatto godere molto… ti ringrazio perché anche lui ha bisogno d’amore… uhmm!!! Bravo tesoro… dai seguita ad incularmi… sapessi quanto mi piace vedere due uomini che si inculano, che si spompinano… e vedere mio figlio inculare mio padre è stato il massimo… “

Marco non parlava, ma aveva preso a incularmi con più foga… eravamo abbracciati… stretti… guancia a guancia… all’improvviso cominciò a chiedere…

“Eri nascosta?”

“Si… ho visto tutto…”

“Eri d’accordo con nonno?”

“Si…”

“Perché”

“Ti vogliamo bene… anzi… lui ti vuole bene… io ti amo…”

Mi strinse ancora di più…

“Volevamo coinvolgerti a godere con noi, ma volevamo essere sicuri della tua disponibilità… volevamo averti con noi, ma senza violenza… con tanto amore… e nonno si è offerto per sondare la situazione… il resto lo sai… uhmmmm!!... dai… spingimelo nel culo!!”

Il ritmo aumentava… ormai il buco del culo era bello largo e il cazzo entrava e usciva che era un piacere… per qualche attimo Marco tacque… poi riprese a parlare…

“Nonno ti ha scopato?”

“Si…”

“Ti ha anche inculato?”

“Si…”

Sentii il suo cazzo gonfiarsi nel culo… il pensiero che mio padre mi avesse scopato e inculato lo eccitava…

“Ti è piaciuto?”

“Si… molto… anche perché mentre mi inculava pensavo di avere anche te dentro il mio corpo… si amore… sognavo di averti nella fica…”

Per un po’ tacque di nuovo… cominciai ad accarezzarlo e a baciarlo…

“Ti dispiace che abbia scopato con nonno?”

“Affatto, mamma… anzi… la cosa mi eccita moltissimo… mi sarebbe piaciuto vedervi godere, come tu hai visto godere me con nonno… te l’ho detto… sono felice quando tu godi…”

“Amore mio adorato… ti amo con tutta l’anima… ho scopato con mio padre, adesso sto scopando con mio figlio… Dio, Marco… sai cosa significa?”

“No, mamma… che significa?”

“Che potreste scoparmi tutti e due insieme… ti andrebbe?”

Lo sentii fremere…

“Dio mio… sarebbe stupendo… e a te piacerebbe averci tutti e due insieme?”

“Da morire!!!… Scoparmi mio padre e mio figlio insieme… da morire!!!”

Cominciai ad ondeggiare il bacino avanti e indietro… volevo avere parte attiva all’inculata… sentivo Marco vibrare per l’eccitazione… ma volevo eccitarci di più… dovevamo andare fuori di testa per raggiungere il massimo del piacere…

“Marco, ci pensi? Mio padre nella fica e tu nel culo…”

“Si, mamma… si… in fica e in culo… e poi?”

Aveva accelerato al massimo i colpi nel culo… come lo sentivo duro… me lo stava trapanando…

“Tu lo inculi e io lo spompino…”

“Oh!! Si!!!... e poi?”

Tremava… mi aveva ricoperto il viso di saliva e mi leccava… stava impazzendo nel pensiero di ciò che avremmo fatto tutti e tre insieme… il pensiero di farmi godere insieme al nonno lo mandava in estasi…

“Vi voglio tutti e due nella fica… si… tutti e due insieme… mio padre e mio figlio… uhmmm!!!...”

“UHmmm!!! Mamma… dimmelo ancora… dimmelo ancora…”

“Si… si, tesoro… tutte e due nella mia accogliente fregna… e poi vi faccio sborrare dentro… tutti e due… insieme… insieme…”

“Noooooo!!! Mammaaaaa!!! Non ce la faccioooo!!! Mamma, sto venendooooo!!!... vengooo… anche in bocca… ti sborriamo insieme anche in boccaaaaaa!!!... ahhh!!!... vengono!!!... troia mia adorata…”

Spinsi il culo… sentii gli schizzi di sborra allagarmi l’intestino… al momento della sborrata, preso da una violenta libidine, mi sputò in bocca… un atto di depravazione che ricambiai con passione… raccolsi la saliva e gli sputai anche io in bocca… lui mi risputò sul viso… mi eccitava… questa porcata mi eccitava… cominciammo a sputarci in faccia reciprocamente… fu il colmo…

Sentii l’orgasmo invadermi il corpo… la prima volta… avevo avuto un orgasmo anale… avevo goduto con il culo…
Rimanemmo abbracciati per molto tempo.
Quando tornammo in noi ci guardammo e ci baciammo con rinnovata passione.
Il contatto dei nostri corpi nudi mi teneva sempre acceso il piacere e la voglia… avevo goduto tanto, con la fica e con il culetto… ma avevo ancora voglia di porcate… mancava la ciliegina sulla torta…

“Marco, tesoro, hai goduto?”

“E me lo chiedi? Credo di aver sognato…”

“Che ne diresti di finire in bellezza? Ho il culetto e la fica pieni della tua sborra… ho un grande desiderio di sentire ancora il suo sapore… perché non me la fai assaggiare… con la tua bocca…”

“Con vero piacere… mia adorata maialina… apri la bocca e tira fuori la lingua…”

Mi sdraiai, allargai le gambe e mi scosciai… il mio cucciolo si inginocchiò davanti a me e mi fissò per qualche istante…

“Dio Santo, mamma… come sei bella così oscena… quanto ti amo… quanto ti amo…”

Cominciò dal culetto… allargò le natiche con entrambe le mani e incollò le labbra a ventosa sulla rosellina… cominciò a succhiare… quando ebbe la bocca piena di sperma si alzò e avvicinò il suo viso al mio… aprii la bocca e tirai fuori la lingua…
Marco aprì lentamente le labbra e ci fece colare sopra tutta la sborra… ritrassi la lingua nella bocca con tutto lo sperma che la ricopriva… la pasteggiai… uhmmmm!!! Squisita…

“Tesoro… il tuo sperma ha un ottimo sapore ed io, devi sapere… sono molto golosa di sperma… la prossima volta la berrò direttamente dalla sorgente… ma adesso dammene un’altra po’… anzi… no… dammela tutta…”

Il mio giovane amante per ben quattro volte raccolse la sborra dal culo e dalla fica con la sua bocca e la riversò nella mia… con l’ultima boccata incollai la mia bocca alla sua e gustammo insieme il sapore del suo cremoso e giovane nettare.

Il mio porcellino aveva fatto veramente un buon servizio… il culetto e la fica non avevano più una goccia di sperma… era finito tutto nel mio stomaco… adesso ero veramente sazia…
Dopo un po’ tornammo in noi.

“Amore… adesso andiamo a letto… è tardi e domani c’è la scuola…”

“Hai ragione… mamma ti amo… buona notte… vado nella mia stanza…”

“Forse non hai capito… andiamo a letto, ma insieme… da questo momento sei il mio amante e dormirai insieme a me… nel letto matrimoniale… il tuo papà ne sarebbe felicissimo… e la tua stanza diventerà il tuo studio…”

“Oh!! Mamma… grazie!... grazie!!...come sono felice!!!... ti adoro!!!...”

“e domani faremo una bella sorpresa a nonno!!!!!!!!!!!”

Continua


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