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La maturità - 3


di bird2012
22.07.2013    |    29.339    |    1 9.7
"Quel caldo liquido che sgorgava dalla sua fica mi dava un piacere ed una eccitazione sconosciuta: non era mai accaduto che una donna me la facesse in bocca, ..."
LA MATURITA’
Cap.3


Mi misi seduto sul divano, mi allungai e allargai le cosce… il cazzo era pronto… ed anche Asia!
Incollando il suo sguardo al mio iniziò a leccarmi: alternava lunghe leccate con la lingua piatta lungo tutta l’asta, dalle palle alla cappella, a veloci e ripetuti colpetti di lingua sul frenulo e sulla cappella.
La mia porcellina non trascurava certamente le palle… le leccava, le succhiava, le accarezzava e le stringeva libidinosamente.

“Uhm! Si papà… si… ti succhio le palle, me le metto in bocca mentre ti sego… prima l’una e poi l’altra! Voglio sentirmele vibrare in bocca!”

Così fece… prese le palle e cominciò a succhiarle una per volta… un piacere indicibile
All’improvviso cominciò a sputarmi sul cazzo e sulle palle… ad ogni sputo sobbalzavo dal piacere… riempì tutto completamente di saliva che poi cominciò a spalmarla sopra diligentemente.

“Vedo che ti piace farti sputare sul cazzo… anche a me piace molto… il suono dello sputo è eccitante… dopo ricordati di sputarmi sulla fica!”

Avvicinò le labbra alla cappella, la ricoprì di bacetti e poi improvvisamente la imbocco: prese a succhiarla voracemente, mentre con la lingua stuzzicava il buchino.
Emisi un urlo di godimento, mentre le spingevo il ventre contro per infilarglielo tutto in bocca.
Ma il mio amore non si fece trovare impreparata: aprì le labbra e lo ingoiò completamente!
Mi sentii mancare!

“Asia, amore di papà… succhiami… succhiami… sei meravigliosa… !”

Riprese a succhiare la cappella, mentre con una mano mi segava e con l’altra mi massaggiava le palle.
Poi, prima che potessi rendermene conto, intrufolò la mano tra le mie natiche e prese a vellicarmi il buchino.
Era troppo… il mio buchetto era una delle parti più erogene del mio corpo… godevo come un maiale sentirmelo accarezzare.

“Dio, no! Asia, ti prego… se mi accarezzi il buchino mi fai venire subito… fermati… mi piace troppo!”

La porcellina tolse la mano e mi sorrise.

“Sei un papà meraviglioso… ti scopro sempre più porcellino! Godi nel farti accarezzare il buchino… bene… non sai quanto mi piaccia giocarci! Adoro leccarlo… mi manda in estasi: spero piaccia anche a te perché adesso voglio leccarti il buchetto del culo! Intrufolare il viso tra le tue natiche, strofinarlo lungo tutto lo spacco e leccarti la rosellina, ficcarci la lingua dentro… sentire le contrazioni del buchino intorno alla mia lingua e farti urlare dal godimento! Dai, papà… mettiti in ginocchio… allargati le natiche che ora il tuo angioletto delizia il tuo culetto!”

Il cervello mi scoppiava: mi misi a pecora, a gambe larghe, con il culo aperto.
Come mi aveva preannunciato, sentii il suo viso strofinarsi tra le mie natiche… su e giù… su e giù… poi la lingua leccarmi il buchino, incollarci le labbra come una ventosa… succhiarmelo forte e ficcaci dentro la lingua!
Cominciò a incularmi, mentre con la mano tra le cosce mi aveva afferrato il cazzo e aveva iniziato a segarmi.
Mi aveva sempre dato un gran godimento farmi leccare il culo… ma adesso sentirmelo leccare da mia figlia mi stava mandando fuori di testa.

“Dai, amore… dai… leccami il culetto… dai… mi stai facendo impazzire… quanto mi piace la lingua nel culo! Se seguiti mi fai venire! E’ troppo bello… troppo bello…”

Asia si fermò.

“Oggi non voglio farti venire così… avremo tante occasioni… ci pensi… Vanessa ti spompina mentre io ti lecco il buchetto del culo… pensa che sborrata nella sua bocca! Rimettiti come prima che devo seguitare a lavorarti l’uccello!”

Imboccò nuovamente l’uccello, ma questa volta senza mani… le mani le posò sopra le mie cosce, per aiutarsi a dare la spinta con la bocca, e iniziò a pompare l’uccello in maniera spettacolare.

Alzava la testa fino a tenere in bocca solo la cappella, poi l’abbassava fino a toccare con le labbra il mio pube… tutto il cazzo fino in gola.
Mi pompava il cazzo come mai in vita mia… da impazzire.
I suoi occhi, sempre fissi contro i miei, mandavano lampi di piacere e di compiacimento… sembrava volessero dire: “Vedi quanto sono brava? Faccio godere il mio papà!”.

Ormai avevo capito benissimo come voleva essere trattata il mio tesoro… non le feci mancare il mio incitamento e i miei complimenti.

“Amore di papà, sei bravissima… mi stai succhiando il cazzo in maniera divina! Dai, pompa con questa stupenda bocca… seguita… ingoialo tutto… uhmmm! Sei stupenda! Sei molto più brava di mamma! Si… così… così… massaggiami le palle… tesoro mio adorato… quanto sei porca… mi piaci da impazzire… da impazzire!”

I miei incitamenti e le mie lodi la spronavano a fare sempre meglio e di più… ormai ad ogni pompata imboccava completamente il cazzo, fino alle palle… lo sentivo completamente nella sua bocca… e mentre mi succhiava il suo sguardo mi entrava nell’anima!

Mentre pompava, dalla bocca fuoriuscivano rivoli di saliva che colavano lentamente lungo l’uccello fino a ricoprire le palle… una immagine altamente eccitante e libidinosa.

“Dio santo, tesoro… quanto sei porca! Vedo che ti piace succhiare il cazzo del tuo papà… ci stai sbavando sopra… Asia, amore mio… sei la mia dolce ed amata puttana!”

A questo punto Asia cambiò tecnica… portandomi ai limiti del parossismo sessuale.
Ogni quattro o cinque profonde e lente pompate, per gustare pienamente il cazzo, toglieva la bocca e, sempre fissandomi, mi sorrideva, mi lanciava un bacetto e mi esternava il suo piacere.

“Papà, il tuo cazzo mi ha stregato! Non avrei mai pensato potesse darmi tanto piacere sentirmelo in bocca! E poi sentire dalle tue labbra che sono più brava di mamma a succhiarti… che con me godi di più mi stai mandando fuori di testa! Dio mio… io più brava di mamma…”

Poi lo imboccava di nuovo, altre furiose pompate, ancora un sorriso, un bacetto e la sua voce.

“Papà, sono fortunata: chissà quante ragazze desiderano fortemente succhiare il loro papà e farlo venire in bocca, ma il loro desiderio rimane irrealizzato. Io invece l’uccello del mio papà lo sto pompando con nostro reciproco piacere! Te lo succhierò quando vorrai… ormai mi sento completamente tua… la tua amata puttana!”

Ancora in bocca, altre pompate, poi il suo sorriso, il suo bacetto… il suo amore.

“Papà… si sta avverando il mio sogno… sento che il tuo cazzo sta per esplodere… adesso mi dedico alla tua cappella… e non mi tolgo più finché non sborri! E guarda i mei occhi quando berrò il tuo amore!”

Si stava per compiere il più osceno, eccitante, incestuoso, depravato e perverso atto sessuale tra padre e figlia: la figlia che ingoia lo sperma del suo papà!
Era certamente un atto perverso e depravato, ma era voluto e desiderato da entrambi, senza violenza né forzature, ma con tanto, tanto amore… e quindi era un atto meraviglioso!
Fissavo gli occhi di mia figlia: brillavano di felicità in attesa di sentire i miei schizzi nella sua bocca!

Mentre succhiava cominciò a mugolare di piacere… sentiva l’uccello ingrossarsi… percepiva che il momento da lei tanto atteso stava per arrivare.
Ma la porcellina voleva farmi scoppiare… mentre serrava le labbra intorno alla cappella portò nuovamente la mano tra le mie natiche, ma non si limitò a solleticarmi il buchino: appuntò il pollice e me lo spinse completamente dentro.
Dopo la leccata il mio buchino era ancora bello aperto e umido… accolse il dito senza problemi.
Con una bocca che ti succhia l’uccello e con un dito nel culetto non c’è difesa: sentii lo sperma muoversi veloce lungo l’asta.

“Asia, amore di papà… dolce puttana mia… inculami che sto per venireeee!”

Asia prese la mia mano sinistra e mi fece prendere il cazzo in mano.

“Papà… finisci tu… sborrami sulla lingua… e dammi la tua mano!”

Mentre con la mano sinistra impugnavo il mio cazzo per sborrarle sulla lingua, Asia prese la mia mano destra, intrecciò le dita e le strinse… con la sua mano stretta alla mia voleva condividere un momento irripetibile… e mentre apriva la bocca mi sussurrò:

“Papà… ti amo! Sprizza il tuo amore nella mia bocca… riempila del tuo succo… e sarò tua per tutta la vita!!!”

Sentii scoppiarmi il cuore! Mia… per tutta la vita!!!
Aprì bocca e tirò fuori la lingua… ci posai la cappella sopra e cominciai a segarmi… mentre il suo dito aveva iniziato un delizioso dentro e fuori il mio culetto.
Bastarono pochi colpi… sentii scoppiarmi la testa…

“Asia… Asia… amore mio!!! Sto venendoooo! Amore… il tuo sogno… il tuo sogno… il tuo papà… il tuo papà… ti sborra in boccaaaaaaa!!!”

Le strinsi forte la mano e la guardai negli occhi, mentre cominciavo a schizzare una quantità impressionante di sborra!
I primi schizzi le ricoprirono completamente la lingua… il mio angelo la alzò leggermente in modo che lo sperma, dalla lingua stessa, scendesse lentamente nel palato e da li in gola!
Ad ogni schizzo mi stringeva la mano: contraendo le dita contro le mie mi trasmetteva il godimento che provava nel gustare e ingoiare il mio seme!

“Amore di papà… angelo mio… bevi il mio amore… bevi… così… così… anima mia!!!”

Mentre seguitavo a schizzare senza sosta sopra la sua lingua, vidi i suoi splendidi occhi verdi lanciare lampi di gioia: la felicità di ingoiare lo sperma della sua vita!
La mia eccitazione era ancora alle stelle.
Mi rivolsi al mio angelo.

“Tesoro, non l’ingoiare tutta…”

Da brava figlia ubbidiente, tenne la bocca piena degli ultimi schizzi.
Si sollevò e con la bocca chiusa si avvicinò al mio viso… non aspettavo altro… spalancai la bocca… lei spalancò leggermente la sua e fece colare lentamente tra le mie labbra tutto lo sperma che conteneva.
Quando svuotò completamente la sua bocca, mi avvertì.

“Non ingoiarla… aspetta…”

Si mise seduta sul divano e allargò e sollevò completamente le cosce… la sua fica completamente aperta e rossa fuoco…

“Papà, vieni… ricoprimi la fica della tua sborra!”

Il mio angelo era una miniera di dolci e eccitanti sorprese.
Avvicinai la bocca alla sua fica e ci riversai sopra tutta la sborra… le fica era completamente ricoperta di bianco sperma!

“Dai, papà, adesso spalmacela bene sopra… massaggiami un po’ la fica con la tua sborra… come fosse una dolce crema emolliente… dai… prepara la mia fica per una deliziosa leccata al sapore di sborra!”

Che dire, il mio tesoro era una porcellina insuperabile.
Cominciai a stendere delicatamente la sborra sopra tutta la fica… sentivo le labbra gonfie di desiderio e il grillo estremamente duro… la fica del mio amore era bella eccitata.
Asia si scosciava sempre di più per facilitare il mio massaggio alla sborra.

“Papà, è stato stupendo! Succhiare il tuo cazzo durissimo, sentirmelo in gola… e i tuoi schizzi sulla lingua… che meraviglia. E mentre sentivo lo sperma arrivarmi in gola pensavo sempre che stavo ingoiando il seme che mi aveva messo al mondo… da impazzire! Adesso tocca a te dissetarti dalla mia fica”

Ormai le avevo spalmato tutta la calda crema.
Credevo volesse farsela leccare sdraiata sul divano, ma come sempre mi spiazzò.

“Vieni, mi piace farmela leccare in piedi… mi sento più puttana… più porca… vieni, papà, mettiti in ginocchio tra le mie cosce… dai… che te la metto in bocca! Dio mio, mi eccita vederti in ginocchio davanti alla mia fica… dai… tua figlia ti offre la sua fica da leccare!”

Si mise in piedi, a gambe larghe, leggermente accosciata per aprire bene le cosce!
Mi misi in ginocchio, con il viso tra le sue gambe.
Lei si mise quasi a cavallo del mio viso e mi mise la fica in bocca!

“Dai, papà… leccala… lecca la mia fica sborrata… puliscila della tua sborra… la mia fica ti vuole… ormai si sente tua… falla godere… dai, ti prego… voglio venirti in bocca!”

Afferrò la mia testa con entrambe le mani e la spinse contro la sua fica.
Io cominciai a leccarla come fossi indiavolato… sentivo che stava godendo e volevo farla godere sempre di più.
Avevo imprigionato il suo grillo tra le labbra e lo succhiavo come fosse un piccolo cazzo… lo sentivo sempre più duro tra le mie labbra.
Lei aveva messo la mano sinistra dietro la mia nuca e spingeva il mio viso contro il suo ventre, mentre con la destra accarezzava con libidine la mia testa, i miei capelli, il mio volto.

“Dio, papà… mi stai facendo godere… uhm!... sto godendo… con la lingua di mio padre nella fica! Dai, papà… dai… hai una lingua meravigliosa! Cazzo santo, che gusto! Tutti i papà che vogliono bene alle loro figlie dovrebbero farle godere con la loro lingua! Come sta facendo il mio adorato papà con me! Cazzo… cazzo… mi stai facendo venire… fermati un pochino… non farmi venire subito… fammi gustare ancora questa stupenda lingua!”

Fermai le leccate e le succhiate… mi limitai a ricoprire la fica di bacetti…

“Sei un angelo, papà… bravo, baciala… baciala… falle sapere che la ami!”

Volevo farla godere bene il mio angelo!
Le infilai una mano tra le cosce e le appuntai il pollice sulla rosellina… volevo ricambiare il piacere che aveva dato al mio culetto.
Appena sentì la punta del dito contro il buchino, allargò ancora di più le cosce.

“Cazzo santo… si… si… il dito nel culetto… bravo… un dito nel culo mentre mi lecchi la fica!”

Mentre rimanevo con il pollice eretto, fu lei che abbassò il bacino e se lo infilò dentro.
Il dito le scivolò dentro completamente… senza problemi… sentii subito un buchino bello aperto e disponibile! Non mi fu difficile capire che il sederino di Asia aveva avuto frequenti e profonde visite…
La porcellina cominciò a contrarre il buchino intorno al dito… e la cosa mi eccitò…

“Tesoro di papà… che meraviglioso culetto aperto hai! E sento che lo sai usare anche molto bene… le contrazioni del tuo buchino sono una delizia…!”

“Sono felice ti piaccia il mio culetto! Oddio! Mi piace… mi piace… papà, riprendi a leccarmi… non ce la faccio più… sto impazzendo! Leccami la fica… dai… ormai sei il mio amato porco… io la tua amata puttana e tu il mio amato porco! Dai… dai… fammi godere!!! Leccami e inculami…. Leccami e inculami… dai…”

Le spinsi tutto il dito nel culetto e cominciai a girarlo dentro, mentre con le labbra ripresi possesso del grillo e cominciai a succhiare.
Inculata e leccata, Asia stava impazzendo dal gusto.
Cominciò ad ondeggiare il bacino avanti e indietro strofinando la sua fica contro la mia bocca.
Spingeva la mia bocca contro la sua fica e ce la strofinava sempre più velocemente… il mio angelo era in estasi!

“Papà, te la strofino in bocca… senti che bello… cazzo, sento l’orgasmo in arrivo… papà, ti prego… inculami e leccami… inculami e leccami… oddio, papà, sto per venire… papà, ti adoro… ti adoro… non ti fermare… seguita a leccarmi, se no t’ammazzo!”

“Si, amore, seguito a leccarti… voglio sentire il sapore della tua fica! Voglio sentirti venire sopra la mia bocca… voglio sentirti urlare il mio nome mentre godi e mi versi in bocca il tuo piacere!”

“Siiiiii… fammi godere sulle tue labbra! Papà sto impazzendo… non ragiono più… vuoi davvero che te la faccia in bocca senza ritegno… vuoi davvero che ti pisci in bocca? Vuoi? Ti pregooooooo!!!! Dimmelooooooo!!!”

“Siiii… amore di papà… siiii… voglio tutto di te… tutto di te!!!!!”

Oddio… papà… papà… eccomiiii!! Ti vengo in boccaaaa… seguita… leccami… non ti fermare… cazzoooooo… sto venendooooo!”

Una marea di umori mi inondò la bocca… impressionante… mentre seguitavo a leccare cominciai a bere quel suo dolce miele!
Lei come un’invasata con entrambe le mani spingeva il mio viso contro la sua fica mentre seguitava a strofinare con furia la fica contro il mio viso.
Sentii che cominciava a tremare… era come impazzita… il ventre vibrava… stava raggiungendo l’apice del godimento.

“Papà, seguita… ti prego che quasi ci sono… seguita che sto per scoppiare… cazzo che gusto… oddio, papà… oddio, papààà… scusa… papà, scusa… ma sei tu che me lo hai chiesto… oddio!!! Sei tu che me lo hai chiesto! Pappààààà… scusa… nooooooo!!! Me lo hai chiesto tu di pisciarti in boccaaaaaaa!!! Eccolaaaaaaa!!! Cazzoooo… nooo… Diooo!!!””

Un getto bollente mi colpì le labbra, mentre lei seguitava a strofinare la sua fica contro il mio viso… circondò la testa con le sue braccia e la spinse tra le sue cosce… urlava e gemeva dal piacere mentre seguitava a svuotarsi contro il mio viso.
Quel caldo liquido che sgorgava dalla sua fica mi dava un piacere ed una eccitazione sconosciuta: non era mai accaduto che una donna me la facesse in bocca, neanche mia moglie… la prima era stata mia figlia… era la pipì di Asia la prima che avevo avuto il piacere di gustare… da non credere!
Anche dopo aver terminato, rimase a strofinarmi lentamente la fica contro tutto il viso… il mio volto era completamente intriso del suo biondo liquido.
E mentre strusciava la fica manifestava apertamente tutto il suo piacere.

“Papà… papà… non puoi capire… che meraviglia! Fare pipì sentendo il tuo viso tra le mie cosce, la mia fica sopra le tue labbra, la tua lingua contro il mio grillo… e questo dito che mi sta deliziando il culetto! Mi sono sentita porca al massimo livello inondandoti il viso… un godimento diverso dall’orgasmo… ma stupendo! Papà, grazie per questi perversi piaceri che mi stai facendo provare! Dio santo, papà, come ti sento mio!”

Andammo in bagno a rinfrescarci e pulirci.
Quando tornammo in salotto mi abbracciò forte.

“Papà, non credere che quello che è successo oggi tra te e me, sia solo un incidente di percorso nel normale rapporto tra padre e figlia. Sappi che io farò del tutto per farti entrare nel mio mondo di Mr. Hyde!”

Prese il cellulare e si mise seduta sul divano.
Mi guardò sorridente.

“Vieni, siediti vicino a me… mando un messaggio a Vanessa… non vuoi sentire cosa le dirò?”

Mi sedetti vicino a lei… a stretto contatto… eravamo ancora entrambi nudi e il dolce contatto delle mie cosce con le sue mi procurava una sottile eccitazione! Me ne ero venuto abbondantemente nella sua bocca, ma ciò non toglieva che il suo corpo emanava una carica erotica a cui era impossibile resistere.
Fissai il suo volto: aveva la classica espressione di una donna che aveva appena goduto… stupenda espressione di lascivia, libidine, eccitazione…
Mentre componeva il messaggio ripeteva a voce alta il testo:

“Vanessa, tesoro, si è avverato il mio sogno… papà mi è venuto in bocca… potrai facilmente immaginare il piacere che ho provato nel gustare il sapore del suo sperma! L’ho ingoiato… mi sono saziata della sua sborra… ce la siamo scambiata come due innamorati. Poi mi ha leccato la fica e mi ha fatto venire! Me ne sono venuta sopra le sue labbra! Ma non è tutto… non ci crederai… gli ho fatto la pipì in bocca… gli ho riempito il viso! E’ stato un piacere entusiasmante! Siamo due adorabili porcellini… fatti uno per l’altro… si… uno per l’altro… e nessuno potrà dividerci! Un bacio!”

Appena inviato il messaggio mi guardò.

“Condividi quanto ho scritto? Ti prego… dimmelo!!!”

Feci finta di non capire.

“Certo, amore: sentire la tua fica che mi sprizzava in faccia la tua pipì è stato meraviglioso!”

Si accucciò contro il mio petto e mi accarezzò l’uccello.

“Stupido… hai capito benissimo cosa intendo: che siamo fatti uno per l’altro… e che nessuno potrà dividerci!”

La baciai con passione.

“Asia, tesoro… solo se tu lo vorrai!”

Sentimmo il suono di un messaggio… Asia guardò il cellulare.

“E’ Vanessa… sentiamo cosa dice.”

Asia lesse a voce alta.

“Asia, dolce amica mia… devo ringraziare te e tuo padre… mi avete fatto godere come non mai! Il pensiero che ti sei fatta sborrare in bocca da tuo padre mi ha mandato in paradiso… appena mi sono penetrata la fica e il culetto ho immediatamente raggiunto un orgasmo tremendo… troppo bello! Ti invidio, amica mia… hai raggiunto il tuo sogno! Un bacio… a te e a tuo padre!”

Asia rispose al messaggio, sempre ripetendolo a voce alta.

“Vanessa… sappi che ho raggiunto solo uno dei miei tanti sogni! Sabato sera gli darò la mia fica! Si, hai capito: mi farò scopare… e lo farò venire dentro… come una donna deve fare con il suo uomo! Perché da oggi mio padre sarà il mio uomo!”

Inviò il messaggio… e mi guardò di nuovo.

“Condividi?”

Non volevo più fingere.

“Si, amore… sarò il tuo uomo!”

I suoi occhi si illuminarono… mi abbracciò… e riprese ad accarezzarmi il cazzo.

“Si… si… amore mio… e io sarò la tua donna!”

Venne sabato sera.



Continua…
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