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Un amore di figlia - 2


di bird2012
06.01.2013    |    37.734    |    2 9.6
"“Ti piace la forchetta di mamma, vero? Ti ho inforcato culo e fica: pensa a quando, invece delle dita, ti farai penetrare da due bei cazzi!” “Ancora!..."
UN AMORE DI FIGLIA

Cap.2


Ci avviammo verso la mia stanza, mano nella mano, come due innamorate!
Appena entrate nella stanza ci gettammo ognuna nelle braccia dell’altra e cominciammo a baciarci con un furioso lingua in bocca: ognuna spogliò l’altra e in un attimo fummo entrambe nude!
In piedi, una di fronte all’altra, ammiravamo i nostri corpi pronti a ricevere innominabili e incestuose carezze!

Lory era rimasta con le mie mutandine in mano: mentre mi fissava con una espressione colma di libidine, si mise in bocca la pattina che era stata a contatto con la mia fica e cominciò a succhiare tutti gli umori di cui era intrisa!
Un gesto che mi mandò il sangue al cervello!
Mia figlia mi stava facendo impazzire!
L’abbracciai, strofinando il mio corpo nudo contro il suo.

“Vieni, amore di mamma, vieni a bere direttamente dalla sorgente: la mia fica ti aspetta!”

Mi gettai sul letto a cosce spalancate e protesi le braccia verso mia figlia.

“Vieni… vienimi sopra… fammi sentire il tuo corpo addosso!”

Mi si adagiò dolcemente sopra, facendo attenzione a far combaciare completamente i due corpi: le sue gambe contro le mie gambe, il suo pube contro il mio pube, le sue tette contro le mie tette, con i capezzoli uno contro l’altro! Vibravo come una corda di violino!
La strinsi forte: era meraviglioso sentire il suo corpo nudo a contatto con il mio!
Spinsi il mio ventre contro il suo.

“Angelo mio, struscia il tuo pube contro il mio… fammi sentire il calore della tua fica!!!”

“Tranquilla, mamma! Ormai sei il mio amore e il mio corpo ti appartiene: potrai gustare ogni sua parte come meglio credi!”

Cominciammo a limonare con dolce abbandono: alternavamo osceni lingua in bocca incestuosi a teneri e sensuali bacetti sulle guance, sugli occhi, sulla fronte.
Le nostre mani vagavano lungo i nostri corpi per aumentare il nostro piacere: io facevo scorrere l’unghia del dito indice lungo la sua schiena, dal collo fino ad insinuarsi tra le natiche e stuzzicare il buchino, per poi risalire lungo la schiena. Il tremore del suo corpo mentre l’unghia solcava la spina dorsale dimostrava chiaramente come la mia piccolina gradisse la mia carezza.

Lei, dal suo canto, mi carezzava teneramente il viso, i capelli, i fianchi, mentre strusciava il pube contro il mio: sentivo il grilletto gonfio come non mai!
La sua lingua non smetteva un attimo di leccarmi il viso, come una cagnetta amorevole lecca la sua padrona: ad ogni passaggio della sua lingua contro il mio viso sentivo palpitare la fica!

Decisi di prendere in mano la situazione, non potevo né volevo più attendere: volevo sentirla vibrare, tremare, dimenarsi, contorcersi!
Volevo confermare le sue sensazioni: solo tra le mie braccia, le braccia di sua madre, avrebbe provato il più completo e appagante piacere, l’essenza stessa del godimento!

Mi rotolai sul letto: ora la situazione era capovolta, lei sotto ed io sopra!

“Amore di mamma, adesso conduco io il gioco!“

Iniziai a strusciare le tette lungo tutto il suo corpo, lentamente: partivo dal suo seno, poi scendevo lungo la pancia, sul pube, lungo le cosce!
Con i miei capezzoli, incredibilmente duri dall’eccitazione, mi sembrava quasi di graffiare la sua pelle.
E poi risalivo, facendo strusciare le tette nel percorso inverso.
La sentivo fremere sotto di me, arcuava il corpo contro il mio per sentirmi meglio. Era fuori di se.

“Tesoro, tesoro… amore, amore mio… mi stai facendo morire!”

Sentirmi chiamare “tesoro” e “amore” da mia figlia mi mandava ai pazzi!

“Tesoro adorato, questo ancora è niente: sto cercando di unire la mia esperienza con il grande amore e la grande passione che ho per te!”

Dio santo! Avevo ricambiato la sua dolce dichiarazione d’amore!

“Amore di mamma, ti prego, allarga le cosce e tienimi la fica aperta: aiutami a farti godere!”

“Uhmmm! Si, mamma, sono nelle tue mani… non capisco più niente… fammi quello che vuoi!!!”

Allargò completamente le cosce e con entrambe le mani si aprì le labbra della sua fica!
Alla sua vista non potei fare a meno di esprimere tutta la mia ammirazione.

“Dio santo, Lory, sei meravigliosa… hai una fica splendida che vuole godere… ed io la farò godere!!!”

Presi una mia tetta e cominciai a strofinarla lungo tutta la sua fica: quella massa di carne bollente pigiata tra le sue cosce la fece urlare.

“Aaaaaa!!! Mamma, mamma… amore mio… brava… brava… masturbami con il tuo seno!”

La vidi allargarsi la fica più che poteva per godersi al massimo la tetta di sua madre.
Avevo afferrato la tetta con entrambe le mani e la stringevo in modo da far ergere al massimo il capezzolo per poi strofinarlo lungo tutta la fessura.
Lo appuntavo nella vagina e glielo spingevo dentro: la sentii gemere.

“Mamma… ancora! Cazzo santo, non ero mai stata scopata da un capezzolo!”

Poi salivo, fino a portare il capezzolo a contatto con il grillo e ce lo strofinavo sopra: un entusiasmante ditalino con il capezzolo!
Lory cominciò ad ondeggiare il ventre contro il mio seno: coadiuvava lo sfregamento capezzolo-grilletto!
La sentivo ansimare: se seguitavo sarebbe venuta.
Il suo gemito confermò la mia sensazione.

“Mamma, amore, se seguiti me ne fai venire!”

“No, non voglio farti godere così: abbiamo altro da fare! Mettiti in ginocchio a pecora e apriti bene il culetto: pensiamo anche al tuo buchino!”

Prese subito posizione e si allargò il culetto: questa volta doveva essere il suo buchetto del culo a dover essere deliziato dal mio capezzolo!
Dopo un po’ di strofinate lungo tutto il solco del culetto, appuntai il capezzolo sul buchino e poi lo spinsi con vigore per faglielo entrare dentro: un altro suo gemito mi diede la conferma che l’operazione era riuscita a meraviglia!

“Aaaaahhhh!! Un piacere indescrivibile! Mamma, ti amo! Mi hai ficcato il capezzolo nel culo! Spingi… spingi… Uhmmmm… stupendo… lo sento, Dio se lo sento… un capezzolo nel culo!”

Le tenni ancora un po’ il capezzolo dentro, poi decisi che era venuto il momento di godere: la testa mi scoppiava, dovevo venire!
Anche Lory era al culmine: la sentivo tremare!

“Mamma, non ce la faccio più… sto scoppiando!”

“Si, amore, hai ragione: è ora di godere una tra le braccia dell’altra! Adesso leccami, amore di mamma, la mia fica è desiderosa della tua bocca! Le mie amiche dicono che ha un buon sapore: vieni, assaporala anche tu, fammi godere!!!”

Si gettò tra le mie cosce e cominciò a strofinare il viso sulla mia fica: in un attimo il suo volto fu completamente ricoperto dai miei umori vaginali.

“Oh, mamma… come sei bagnata! Ti eccita lesbicare con me, vero? Dimmelo, ti prego! Le tue labbra sono gonfie e aperte dal desiderio!”

“Si, tesoro, mi fai impazzire! L’idea di lesbicare con mia figlia mi manda il sangue alla testa: dai, porcellina di mamma… mangiamela… mangiamela tutta!!!”

Incollò le labbra all’ingresso della vagina e spinse la lingua dentro, la mulinava e la muoveva avanti e indietro.

“Si! Si! Angelo mio, scopami con la lingua, è troppo bello! Non resisterò molto, ma voglio venire insieme a te! Dammi la tua fica in bocca… dai tesoro, facciamoci un incestuoso 69!!”

In un attimo eravamo ognuna con la bocca sopra la fica dell’altra!
Avvolsi subito il clitoride tra le labbra e cominciai a succhiarlo con libidine: la sentii irrigidirsi e fremere contro le mie labbra…

“Dio… si… succhiami… è bello… mamma, amore mio… è bellissimo… succhiami la fica!”

Mentre la succhiavo, la saliva colava dalla mia bocca lungo lo spacco oscenamente aperto dal godimento, fino a raggiungere il culetto!
Iniziai ad accarezzarla tra le natiche e sul buchino: appena le toccai la rosellina emise un lungo gemito di piacere.

“Uhmmmm!! Si, mamma… si! Il buchino, accarezzalo, mi fa impazzire! Godo tanto con il culetto! Dai… che mi piace!”

Sapevo che era particolarmente sensibile in quella parte del corpo in quanto mi aveva spesso confessato quanto le piacesse particolarmente farsi infilare nel culetto: era la parte più erogena del suo corpo ed io volevo accontentarla!

Appuntai il mignolo e l’anulare sul buchetto del culo e l’indice e il medio all’ingresso della vagina: spinsi le dita fino in fondo per poi muoverle dolcemente avanti e indietro, mentre le succhiavo il grilletto con passione!

La inculavo… la scopavo… la succhiavo!
Le sue urla risuonavano per la stanza.

“Ahhhhhh!!! Oddio! Cazzo, che gusto! Porca, spingile dentro… in fondo! Siiiii… cosìììì… avanti e indietro! Mamma… amore mio… che meraviglia: nel culo e nella fica insieme! Uuhmmmm!!”

Tolsi la bocca dal clito.

“Ti piace la forchetta di mamma, vero? Ti ho inforcato culo e fica: pensa a quando, invece delle dita, ti farai penetrare da due bei cazzi!”

“Ancora! Mamma, ancora… inforcami… dai… cazzo… dai, che vengoooo! Sborroo! Mammaaa! Amoreee!! Vengooo!!! Troia mia adorata… mi fai morireeee!!!”

La sentii dimenarsi convulsamente.
Appena il nettare della sua fica mi inondò la bocca ebbi anche io un orgasmo liberatorio: io e mia figlia avevamo sborrato… una nella bocca dell’altra!!!

Ma Lory non si accontentava e voleva di più: buon sangue non mente!
Lo capii subito quando la vidi sciogliersi dal 69, venire davanti a me, aprirmi le cosce e riprendere a leccarmi furiosamente il meato urinario!

Mi sembrò giusto avvertirla.

“Lory, cosa fai? Lo sai cosa succede se seguiti a leccarmi lì!!”

Sollevò un attimo il viso dalla mia fica: aveva il volto stravolto dalla libidine.

“Ti prego! Mamma, spruzzami in faccia! Fammela sul viso, inondami… come ti ho visto fare a Luciana!!!”

Avevo compreso perfettamente, ma volevo la conferma.

“Lory, cazzo santo, vuoi leccarmi fino a farmi pisciare? Vuoi stare con la bocca sopra la mia fica mentre sprizzo la mia pipì?”

“Si! Si! Ti prego… schizzami in bocca! Così mi sentirò completamente tua!!!”

Mi trovavo d’accordo con lei: questo atto perverso e depravato ci avrebbe unito per tutta la vita!

“Si, amore, eccomi: se tu lo desideri io sono pronta!”

Aprii spudoratamente le cosce e allargai le labbra della fica.

“Lory, amore di mamma! Con questo atto mi stai dando una stupenda dimostrazione del tuo amore! Anche io ti amo, con tutto il mio cuore!!!Leccami, tesoro… e sarò tua per sempre!”

Sentii la punta della sua lingua vellicarmi delicatamente il meato urinario: il mio amore mi stava stimolando piacevolmente.
Bastarono poche slinguate e mi sentii pronta ad irrorare il suo viso.

“Lory, amore… lecca… lecca… forte… forte che ci sono… siiii!!! Cosììììììì!!! Che pisciooooo!!!!”

Mi lasciai completamente andare: un getto interminabile di biondo e bollente liquido sprizzò dal mio ventre e colpì il viso e la bocca del mio angelo!
Ma la sua bocca non indietreggiò di un millimetro: rimase incollata sopra la mia fica finchè l’ultima goccia non uscì dal mio ventre.

Rimasi sdraiata e completamente spossata: Lory era ancora tra le mie cosce e percepivo i gemiti del suo piacere.

“Mamma… ti amo… ti amo… ti amo!”

Dopo l’orgasmo rimanemmo teneramente abbracciate a scambiarci languidi bacetti, rilassate e completamente appagate e soddisfatte sessualmente.
Le nostre mani, tra le nostre cosce oscenamente spalancate, avevano ripreso ad accarezzare reciprocamente le nostre fiche, ancora umide e vogliose di piacere.

“Mamma, è stato stupendo, la realtà ha superato di molto l’immaginazione… mi hai fatto godere moltissimo!”

“Anche tu, tesoro di mamma: sento ancora il tuo dolce sapore nella bocca! Amore, ma ti rendi conto? Io ho leccato mia figlia e tu hai leccato tua madre!! Abbiamo dato inizio ad un rapporto non solo lesbico, ma anche e principalmente incestuoso!”

“Sei pentita, mamma?”

“Assolutamente no, amore… e tu?”

“E me lo chiedi? Tra le tue braccia mi sono sentita in paradiso! Oh, mamma! Sono davvero felicissima di diventare la tua amante prediletta!
E dimmi, lo dirai alle tue amiche?”

“Certo! E conoscendo molto bene la loro libidine saranno ben felici, e forse anche un po’ invidiose, che mi scopo una splendida e giovane fichetta come te, per di più mia figlia! E già mi aspetto che mi chiederanno di coinvolgerti nei nostri incontri: hanno sempre ammirato la tua bellezza, per cui moriranno dalla voglia di assaggiarti!”

“E tu come ti comporterai?”

“Dipende da te: se lo desideri sarai la benvenuta!

“Sinceramente la cosa mi attizza molto: si mi piacerebbe, purchè sia presente anche tu! Insieme a te, mamma, sono disponibile a tutto!!”

“Grazie, tesoro… questa frase è un’altra prova del tuo amore!”

“Anche tu, mamma, faresti qualunque cosa per me?”

“Certo, amore… sei tutta la mia vita… farei qualunque cosa!”

Lory si avvicinò al mio viso, mi diede un leggero bacio sulle labbra e sentii il suo dito penetrarmi dolcemente nella fica!
Mi fissò negli occhi, mentre il dito iniziava a roteare dentro la vagina.
Qualche attimo di silenzio, poi parlò, quasi sottovoce, sussurrando una domanda per me inaspettata.

“Mamma, ti faresti scopare da Franco, il mio fidanzato?”

Rimasi un attimo interdetta: forse avevo capito male!

“Lory, amore, ho capito bene? Mi chiedi se sono disponibile a fare sesso con il tuo futuro marito?”

“Si, mamma, hai capito benissimo! Vedi, oggi pomeriggio, tra le tue braccia, mi si è aperto un mondo nuovo, in cui intravedo come l’amore e il sesso possono coesistere, senza che uno tolga niente all’altro.

Io ho due grandi amori nella vita, due immensi amori: tu, mia madre, e Franco, il mio fidanzato.
Io e Franco ci amiamo moltissimo e dal punto di vista sessuale godiamo come porcelli e non ci poniamo alcun limite.
Tu, con mio grande piacere, mi hai fatto provare la delizia del godimento saffico e abbiamo deciso che non saremo più solo madre e figlia legate da tanto amore, ma anche due dolci amanti.

Allora mi chiedo: perché devo separare questi miei amori? Perché devo escludere l’uno o l’altro? Perché dovrei tradire la fiducia di mio marito? Non voglio tradire lui e non voglio rinunciare a te!

Sono felice di avervi, ma sarei molto più felice se potessi avervi insieme!
Vorrei creare un triangolo perfetto: io, te e Franco! Un triangolo in cui ci sia, in ugual misura, amore e sesso!

Ognuno di noi godrebbe degli altri due alla luce del sole, senza gelosie, ma con tanto amore: mi aiuti, mamma, a creare questo triangolo? Sei disponibile ad essere la nostra amante?”

Avevo sentito tutto, senza interromperla: le sue parole mi stavano facendo vibrare il cuore! Mi stavo sciogliendo come neve al sole: nel suo invito non percepivo solo la voglia di sesso, ma anche di tanto sentimento!

“Amore di mamma, mi stai dando una prova di grande amore: mi vuoi inserire nel tuo rapporto con Franco. Ne sono lusingata e, sinceramente, il pensiero di creare un triangolo madre-figlia-genero in cui nessun rapporto sessuale sia escluso mi fa eccitare sopra ogni dire.

Ma ho paura: Lory, non vorrei che la mia presenza possa incrinare il tuo rapporto con Franco, non vorrei che dopo il primo momento della novità possano nascere delle gelosie e delle incomprensioni.
Il sesso è meraviglioso solo se fatto liberamente, sia negli atti che nelle parole e nei comportamenti.

Lui mi bacerà in bocca, mi slinguerà ed io ricambierò con passione i suoi baci! Mi dirà che sono una porca e che vuole incularmi, io loderò il suo cazzo, mi piacerebbe spompinarlo anche in tua assenza, per poi raccontartelo senza temere la tua gelosia, e se lui ci trovasse allacciati in un osceno e incestuoso 69 non deve fare scenate, ma dovrebbe unirsi a noi per godere tutti e tre insieme.

Se accettate entrambi tutto questo accetto più che volentieri la tua proposta, altrimenti è meglio non iniziare affatto: dovete essere sicuri, altrimenti c’è il pericolo che possa rompersi la vostra relazione e questo non lo voglio, e credo neanche tu… per cui pensateci bene!”

Per tutto il tempo Lory mi aveva fissato e aveva seguitato a giocare con la mia fica che ormai era nuovamente un lago di umori.

“Tranquilla, mamma, non potrò mai essere gelosa di te: ti voglio troppo bene! Potrai fare con Franco ciò che più desideri: solo il pensiero di vederti abbracciata a lui mentre ti contorci sotto le spinte del suo potente cazzo mi fa bagnare!

Per il resto non mi preoccupo: lo conosco bene, è un adorabile porcellino e spesso loda la tua bellezza! Mi dice che ho una madre molto sensuale e desiderabile e che ho ripreso da te… quindi… e poi sono certa che gli piacerebbe molto vedermi lesbicare con un’altra donna! Il fatto, poi, che tu sia mia madre… beh!!... penso dipenda solo da noi saperlo coinvolgere!”

“D’accordo, se sei certa, e soprattutto, sei pronta a tutto, io sono più che disponibile! Anzi, non perdiamo tempo: sabato sera invitalo a cena… saremo noi tre da soli… vediamo che succede!”

Lory era l’emblema della felicità.

“Oh! Mamma… grazie! Come sono felice! Stringimi… adesso lo chiamo e glielo dico!”

Prese il telefono, mentre anche io cominciavo ad accarezzarle la fica e a stuzzicarle il grilletto.

“Mamma, fai piano… altrimenti mi fai venire di nuovo! Ormai appena mi tocchi mi mandi in paradiso!!!”

“Uhmm!! Sarebbe stupendo farti godere mentre parli al telefono con il tuo uomo!”

“Mamma… sei una porca!”

“Ebbene… si!!!”

Ridemmo.
Chiamò Franco.

“Lory, metti il vivavoce, voglio sentire.”

“Pronto, amore, sei libero? Voglio darti una bella notizia.”

“Si, parla pure, sono solo in ufficio.”

“Mamma ti ha invitato sabato sera a cena, ne avrebbe molto piacere! Ha detto che non stiamo mai insieme tutti e tre da soli: ci vediamo solo alle feste comandate con decine di persone.”

“Ne sono felice, accetto con entusiasmo: finalmente io da solo con due strafiche come voi… ottimo!!!” e rise.

“Lo so che sei un maiale: ormai l’ho capito da tempo che ti piacerebbe scoparti la mia mammina e non mi dire che non è vero!”

Franco non rispose.
Io, intanto, stavo sfregando il grillo di Lory tra il pollice e l’indice e la mia bambina stava allargando sempre più le cosce per facilitarmi il compito.
Stuzzicò ancora Franco.

“Perché non rispondi? Temi di dirmi la verità? Che ti tira il cazzo quando la vedi?”

E rise sonoramente.

“OK, amore, mi sembra giusto dirti la verità per due motivi. Primo, abbiamo sempre detto che il nostro amore deve essere principalmente basato sulla reciproca sincerità, per cui mentendo tradirei la tua fiducia! Secondo, non vorrei offendere tua madre: una donna così bella e sensuale non può non essere desiderata.
Pertanto, tutto ciò premesso, lo confesso: tua madre è una super fregna e mi piacerebbe molto scoparmela… e non solo! Ovviamente sempre con il tuo consenso, amore!” e rise.

“Brutto maiale, non solo ti vorresti scopare la mia mammina, ma vorresti anche la mia complicità! Magari vorresti anche che fossi presente mentre le fai il culetto! Sei ancora più porco di quanto pensassi!!!” e altre risate.

“Beh! La cosa sarebbe ancora più eccitante, non credi?”

“Penso proprio di si! Molto eccitante: il pensiero di vedere mamma scosciata mentre si gusta il tuo cazzone mi sta facendo venire voglia di sborrare! Me la sto sgrillettando… il mio amato cazzo come sta?”

“Molto male: il pensiero di tua madre me lo ha fatto addrizzare!”

“Uhmmm! Perché non te lo tiri fuori e ti fai una sega? Dai, amore! Sono eccitatissima! Segati il cazzo: sborriamo insieme mentre pensiamo alla mia mammina! Con la sua aria da porca libidinosa fa eccitare anche me!”

Mentre Lory parlava ci fissavamo negli occhi e ci scambiavamo teneri bacetti!
Le nostre mani si erano impadronite delle nostre fiche per un reciproco ditalino: eravamo entrambe completamente scosciate per permetterci di lavorare bene sopra i nostri clitoridi deliziosamente induriti dall’eccitazione.

“Davvero lo vuoi, Lory”

“Si, ti prego, sono eccitatissima: segati il cazzo… sborriamo tutti insieme!”

Franco non fece caso alle parole “tutti insieme”.

“OK, amore, anche io sono eccitato! Aspetta che chiudo a chiave la porta dell’ufficio… non si sa mai!”

Mentre lui andava a chiudere la porta, io e Lory iniziammo un osceno lingua in bocca, mentre le nostre mani accentuavano il reciproco ditalino: eravamo così eccitate dalla situazione che non avremmo resistito molto.
Franco tornò al telefono.

“Ecco, Lory, amore… l’ho tirato fuori: Dio quanto è duro!!!”

“Lo immagino! Ti ha fatto eccitare il pensiero di scoparti mia madre! Dai, amore… fatti una bella sega in suo onore, mentre io mi sditalino la fica! Ma dimmi, amore, cosa vorresti fare a mamma? Mi eccita saperlo… dai!”

E incollò di nuovo la sua bocca alla mia: limonavamo come due innamorati! Stupendo: Lory si staccava per parlare al telefono e poi riprendeva a baciarmi.
Franco cominciò a gemere.

“Dio, come sono eccitato! Me la immagino a cosce larghe e con la fica aperta… le infilo il cazzo dentro… lei che mi incita di scoparla… ed io la scopo… la scopo!”

Mentre sentivamo i desideri di Franco, io e mia figlia eravamo al culmine dell’eccitazione, con i nostri corpi nudi sempre più avvinghiati nell’abbraccio incestuoso.
L’orgasmo era sempre più vicino: Lory staccò un attimo le labbra dalle mie, mi fissò con uno sguardo colmo di libidine e riprese a parlare al telefono.

“Bravo, amore, scopala! Falla godere! Fallo assaggiare anche a lei quel poderoso cazzo che hai tra le gambe! Ma non te la vorresti anche inculare? Pensa che bello se te la inculassi!!!”

Lory mi fissava: sentii un brivido lungo la schiena.

“Si, amore… vorrei tanto farle anche il culo!”

“Dio mio, il pensiero mi fa impazzire! Amore, ti voglio vedere, ti prego! Quando te la scopi voglio essere presente, voglio sentire le sue urla di piacere! Voglio vederti mentre le vieni dentro!!! Ti prego, amore… voglio vedervi mentre godete abbracciati come dolci amanti!”

“Madonna santa: la figlia che assiste mentre il fidanzato scopa la madre!!! Lory, amore, il pensiero mi fa scoppiare il cazzo in mano!”

“Amore, anche io sto per venire! Non ce la faccio più! Dai! Sborriamo insieme… mentre inculi mia madre e io vi guardo!!!”

Mi fissò ancora…

“Dai! Fammi venire… insieme… insieme… veniamo insieme!!!”

Ma questa volta era rivolta a me!
Incollo di nuovo la sua bocca sulla mia.
Ci stringemmo come non mai: le nostre mani accelerarono al massimo il movimento sopra i grilletti e cominciammo a tremare!
L’orgasmo ci colse simultaneamente, mentre dal vivavoce udivamo il godimento di Franco.

“La sto inculando! La sto inculando! Si… amore, guardami: mi inculo tu madre! Vengoooo… vengoooooo!!!!!”

Anche Lory urlò il suo piacere.

“Madonnina santa… godooo! Godooo! Inculala… inculala… falla godere! Aaahhh!!!”

Anche io venni: fu un orgasmo che mi fece contorcere sul letto!
Il pensiero di farmi impalare il culetto dal fidanzato di mia figlia mi fece fremere e ansimare, ma non potevo urlare: dovetti trattenere il mio godimento per non farmi sentire!

Posai le mie labbra sull’orecchio di mia figlia e gemendo le sussurrai:

“Amore mio… sto venendo insieme a te… insieme a te… amore mio!!!”


Continua…


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